MaM
Messaggio del 31 gennaio 1985:Cari figli, oggi desidero esortarvi ad aprire il vostro cuore a Dio, come si aprono i fiori in primavera alla ricerca del sole. Io sono la vostra Mamma, e sempre desidero che siate più vicini al Padre; che egli conceda sempre ricchi doni ai vostri cuori. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Centralità di Cristo

26/02/2023    565     Don Gabriele Amorth    Don Gabriele Amorth  Inferno  Satana 
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Anche il demonio è una creatura di Dio. Non si può parlare di lui e degli esorcismi senza premettere, almeno in forma schematica, qualche concetto base sul piano di Dio nella creazione. Non diremo certo nulla di nuovo, ma forse apriremo a qualche lettore prospettive nuove.

Troppo spesso siamo stati abituati a pensare alla creazione in modo errato, sì da ritenere scontata questa falsa successione dei fatti. Si pensa che un bel giorno Iddio abbia creato gli angeli; che li abbia sottoposti ad una prova, non si sa bene quale, e dal risultato di essa sia nata la divisione tra angeli e demoni: gli angeli premiati in paradiso, i demoni puniti nell'inferno. Poi, un altro bel giorno, si pensa che Iddio abbia creato l'universo, il regno minerale, vegetale, animale e, infine, l'uomo. Adamo ed Èva nel paradiso terrestre peccarono, ubbidendo a Satana e disobbedendo a Dio. A questo punto, per salvare l'umanità, Iddio ha pensato di inviare suo Figlio. Non è questo l'insegnamento della Bibbia e non è questo l'insegnamento dei Padri.

Con una simile concezione il mondo angelico e il creato restano estranei al mistero di Cristo. Si legga invece il Prologo al Vangelo di Giovanni e si leggano i due inni cristologici che aprono le Lettere agli Efesini e ai Colossesi. Cristo è il primogenito di tutte le creature; tutto è stato fatto per lui e in vista di lui. Non hanno alcun senso le discussioni teologiche in cui ci si chiede se Cristo sarebbe venuto senza il peccato di Adamo. È lui il centro del creato, colui che ricapitola in sé tutte le creature: quelle celesti angeli e quelle terrestri uomini. È invece vero affermare che, stante la colpa dei progenitori, la venuta di Cristo ha assunto un ruolo particolare: è venuto come salvatore. E il centro della sua azione è contenuto nel mistero pasquale: per mezzo del sangue della sua croce riconcilia a Dio tutte le cose, nei CIELI angeli e sulla terra uomini. Da questa impostazione cristocentrica dipende il ruolo di ogni creatura.

Non possiamo omettere una riflessione riguardo a Maria Vergine. Se la creatura primogenita è il Verbo incarnato, non poteva mancare nel pensiero divino, prima di ogni altra creatura, la figura di colei in cui tale incarnazione si sarebbe attuata. Da qui il suo rapporto unico con la SS. Trinità, a tal punto da essere chiamata, già nel secondo secolo, "Quarto elemento della tetrade divina". Per chi volesse approfondire questo aspetto rimandiamo ai due volumi di Emanuele Testa: Maria, terra vergine Gerusalemme 1986.

Una seconda riflessione va fatta sull'influenza di Cristo sugli angeli e sui demoni. Sugli angeli: alcuni teologi pensano che solo in virtù del mistero della croce gli angeli siano stati ammessi alla visione beatifica di Dio. Molti Padri scrivono affermazioni interessanti. Ad esempio leggiamo in S. Atanasio che anche gli angeli debbono la loro salvezza al Sangue di Cristo. Riguardo ai demoni, le affermazioni contenute nei Vangeli sono tante: Cristo con la sua croce ha sconfìtto il regno di Satana ed ha instaurato il regno di Dio. Ad esempio, gli indemoniati di Cerasa esclamano: "Che c'è tra noi e te, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?" Matteo 8,29. È un chiaro riferimento al potere di Satana che viene stroncato da Cristo progressivamente; perciò dura tuttora e perdurerà fino a quando sarà compiuta la salvezza, perché è stato precipitato l'accusatore dei nostri fratelli Apocalisse 12,10.

Per approfondire questi concetti e il ruolo di Maria, nemica di Satana fin dal primo annunzio della salvezza, rimandiamo al bel libro di P. Candido Amantini: mistero di Maria Dehoniane, Napoli 1971. Alla luce della centralità di Cristo si vede il piano di Dio che ha creato buone tutte le cose "per lui e in vista di lui". E si vede l'opera di Satana, il nemico, il tentatore, l'accusatore, per la cui suggestione è entrato nel creato il male, il dolore, il peccato, la morte. E risulta la restaurazione del piano divino, operata da Cristo col suo sangue.

Emerge anche chiara la potenza del demonio: Gesù lo chiama "principe del mondo" Giovanni 14,30; S. Paolo lo indica come "dio di questo mondo" 2 Corinti 4,4; Giovanni afferma che "tutto il mondo giace sotto il potere del maligno" 1 Giovanni 5,19, intendendo per mondo ciò che si oppone a Dio.

Satana era il più splendente degli angeli; è divenuto il peggiore dei demoni e il loro capo. Perché anche i demoni sono vincolati tra loro da una strettissima gerarchia e conservano il grado che avevano quando erano angeli: principati, troni, dominazioni... È una gerarchia di schiavitù, non di amore come esiste tra gli angeli il cui capo è Michele. E risulta chiara l'opera di Cristo che ha demolito il regno di Satana e ha instaurato il regno di Dio. Perciò hanno una particolarissima importanza gli episodi in cui Gesù libera gl'indemoniati: quando Pietro riassume davanti a Cornelio l'opera di Cristo, non cita altri miracoli, ma solo il fatto di aver sanato "tutti quelli che erano sotto il potere del diavolo" Atti 10,38. Comprendiamo allora perché il primo potere che Gesù da agli apostoli è quello di cacciare i demoni Matteo 10,1; e la stessa cosa vale per i credenti: "Questi poi sono i segni che accompagneranno coloro che crederanno: nel mio nome scacceranno i demoni..." Marco 16,17.

Così Gesù risana e ristabilisce il piano divino, rovinato dalla ribellione di una parte di angeli e dal peccato dei progenitori.

Perché deve essere ben chiaro che il male, il dolore, la morte, l'inferno ossia la dannazione eterna nel tormento che non avrà fine non sono opera di Dio. Un cenno sull'ultimo punto. Un giorno P. Candido stava cacciando via un demonio. Verso la conclusione dell'esorcismo egli si rivolse a quello spirito immondo con ironia: "Vattene da qui; tanto, il Signore te l'ha preparata una bella casa, ben riscaldata!". Al che il demonio rispose: "Tu non sai niente. Non è Lui Dio che ha fatto l'inferno. Siamo stati noi. Lui non ci aveva neppure pensato".

In situazione analoga, mentre interrogavo un demonio per sapere se anche lui aveva collaborato a creare l'inferno, mi sono sentito rispondere: "Tutti noi vi abbiamo contribuito". La centralità di Cristo nel piano della creazione e nella restaurazione di esso, avvenuta con la redenzione, è fondamentale per capire i disegni di Dio e il fine dell'uomo. Certo, agli angeli e agli uomini è stata data una natura intelligente e libera. Quando mi sento dire confondendo la prescienza divina con la predestinazione che Dio sa già chi si salva e chi si danna, per cui tutto è inutile, sono solito rispondere ricordando quattro verità sicuramente contenute nella Bibbia, tanto da essere state definite dogmaticamente: Dio vuole che tutti si salvino; nessuno è predestinato all'inferno; Gesù è morto per tutti; a tutti vengono date le grazie necessarie alla salvezza. La centralità di Cristo ci dice che solo nel suo nome possiamo essere salvati. E solo nel suo nome possiamo vincere e liberarci dal nemico della salvezza, Satana. Verso la fine degli esorcismi, quando si tratta dei casi più forti, quelli di totale possessione diabolica, sono solito recitare l'inno cristologico della Lettera ai Filippesi 2,6 11.

Quando arrivo alle parole: "perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei CIELI, sulla terra e sotto terra", mi inginocchio io, si inginocchiano i presenti e, sempre, anche l'indemoniato è costretto ad inginocchiarsi. È un momento forte e suggestivo. Ho l'impressione che anche le legioni angeliche siano intorno a noi, inginocchiate di fronte al nome di Gesù.


Fonte: libro Un esorcista Racconta