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Messaggio del 9 settembre 1982::Oltre al venerdì digiunate a pane ed acqua un'altro giorno della settimana in onore dello Spirito Santo.

La Regina della Pace e i Pastori

24/07/2023    233     Altri documenti su Medjugorje     Sacerdote 
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Volendo oggi affrontare un tema tanto caldo e tanto delicato, sento necessario  intingere la penna in un calamaio particolare e sicuro, il Cuore di Dio, la Sua Parola.

Quando la prima Comunità si è sentita in grave pericolo, per l’attacco sferrato contro il  suo capo visibile, Pietro, il libro degli Atti sottolinea che “una preghiera incessante saliva a Dio.” (cfr. At.2, 5). Di fronte a un attacco interno ed esterno, mai visto prima di oggi contro i Pastori della Chiesa, la Regina della Pace ci ha invitato sovente a pregare per loro, indicando nella preghiera l’unica arma per sconfiggere il male ben presente in questo punto importante della Chiesa stessa.

Maria non nega la presenza del male in essi, ma invita ancora a vincere il male col bene, soprattutto con la preghiera. P. Jozo ha toccato più volte questo tasto dolente nelle sue catechesi e a chi era critico verso i propri pastori rivolgeva con sorpresa queste parole: “Quante preghiere hai fatto per il tuo parroco? E quanti digiuni?” e faceva ben comprendere che i Pastori vanno aiutati non con le chiacchiere, né con i giudizi e con le critiche, ma con le armi dello spirito, la preghiera e il digiuno, perché i loro mali provengono appunto dalle forze del maligno.

Trovo certo molto attuali le parole del profeta Ezechiele contro i pastori nel suo capitolo 34. Quando lo leggo mi tremano i polsi e le ginocchia e non mi sento confortato da quelle parole, ma molto pesato e trovato mancante.  

Noto anche questo: oggi  gli stessi sacerdoti sono spesso disorientati dal male che devono affrontare e come dice il profeta Geremia: “Anche il profeta e il sacerdote si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare.” (Ger. 14, 18). È davvero incredibile il disorientamento che soffre la Chiesa proprio nei suoi Pastori, nei suoi Sacerdoti.

Ci domandiamo come questo sia possibile, dopo tutte le grazie ricevute, dopo tutte le esperienze d’Amore del Signore, dopo tanta predilezione del Signore... Non per giustificare ma per spiegare, posso pensare che il maligno porti i suoi attacchi verso la Chiesa proprio nei suoi punti nevralgici: come la famiglia è il cuore della stessa umanità, oggi il Sacerdozio, che è il punto più sacro nel Santuario della Chiesa, sono al centro di un attacco a tutto campo da parte del maligno.

Mi illuminano le parole di Paolo nella Seconda ai Corinti: “Noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi.” (2 Cor. 4, 7)..

Altro motivo serio di riflessione suonano per me le parole del cap. 5 della Lettera agli Ebrei: “ Ogni sommo sacerdote, preso fra gli uomini, viene costituito per il bene degli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. In tal modo egli è in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore, essendo anch’egli rivestito di debolezza; proprio a causa di questa anche per se stesso deve offrire sacrifici per i peccati, come lo fa per il popolo” (Eb. 3, 1-3). Ogni espressione va riflettuta e considerata.

Personalmente mi fanno paura queste espressioni di Gesù: “A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più”. (Lc. 12, 48)  e quest’altro passo: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demoni e fatto in nome tuo molte opere potenti?” Allora dichiarerò loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me,voi operatori di iniquità!” Mt. 7, 21-23).

Certo, c’è sacerdote e sacerdote, c’è pastore e pastore! Come le dita di una mano, ogni sacerdote è diverso dall’altro, ma insieme costituiscono quella mano che nel Corpo di Cristo è stata benedetta e consacrata per una funzione di salvezza.

Grandissima e gratuita è la chiamata sacerdotale, ma esige una risposta altrettanto libera e generosa. Come non ricordare a questo proposito le 7 lettere ai sette Angeli (o capi) delle 7 Chiese? Tutti hanno ricevuto una chiamata e un incarico prestigioso, ma quanto pochi sono stati perfetti nella risposta: due sì, quattro insufficienti e uno, l’ultimo, Laodicea, squalificato! (cfr. Apoc. cc 2-3). Lo stesso Paolo temeva questa squalifica quando diceva: “...perché non succeda che dopo avere predicato agli altri, venga io stesso squalificato.” (1 Cor. 9. 16-27).

Nel Corpo di Cristo ognuno ha il suo ruolo e la sua funzione e ogni membro ha la sua onorabilità, ed ecco cosa dice S. Paolo a questo proposito: “Quelle membra del corpo che sembrano più deboli sono più necessarie; e quelle parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggior rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggior decenza, mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha composto il corpo, conferendo maggior onore a ciò che ne mancava, perché non vi fosse disunione nel corpo, ma anzi le varie membra avessero cura le une delle altre.” (1 Cor. 12, 22-25). Certo, al Sacerdozio Ministeriale è riservata una grande dignità, che però è posta accanto e dopo la dignità del “Popolo regale, sacerdotale e profetico.” Nella liturgia della Messa Crismale, la Chiesa ci fa cantare: “Popolo regale, assemblea santa, stirpe sacerdotale, popolo di Dio, canta al tuo Signor!”

Percorrendo i numerosi passaggi nei Messaggi di Medjugorje riguardo ai pastori, trovo davvero consolante questa promessa della Regina della Pace: “È con loro che io trionferò.” Dopo tante macerie accumulate in questi anni attorno ai Sacerdoti sento una parola di fiducia e di incoraggiamento per i Pastori della Chiesa. D’altra parte Gesù stesso ha cominciato a costruire la Sua Chiesa sul fondamento di quegli uomini così poco affidabili che erano gli Apostoli!

Maria a Medjugorje ci chiede dunque di aver cura di tutte le membra del Corpo di Cristo e ha ben presente tutto un quadro teologico e scritturistico ben solido, finché ci sarà la piena unione dei cuori, perché si realizzi la preghiera di Gesù “Che tutti siano una sola cosa. Come...” (Gv. 17, 21-25) e perché si realizzi il progetto del Padre di ricapitolare tutto in Cristo, come dice l’inno cristologico di Efesini 1, 3- 28.

Era necessario fare questa presentazione per capire che cosa c’è nel mondo dei Pastori secondo il disegno di Dio, dietro ai progetti della Regina della Pace. Forse comprenderemo meglio i  78 Messaggi sui pastori, i  34 sui sacerdoti, i 7 sul Papa o Santo Padre e i  4 sul Vescovo, e su questi che qui brevemente cito.

Nell’apparizione del 2 Novembre 2006 a Mirjana la Madonna ha aggiunto: “Non dimenticatevi nelle vostre preghiere dei vostri pastori”. La Madonna era seria, di umore né felice, né triste.”

Il 18 Marzo 2009 ha concluso dicendo: “Non dimenticate i vostri pastori. Pregate che non si perdano e che restino in mio figlio, affinché siano buoni pastori per il loro gregge.”

Il 2 Ottobre 2010: “Ancora una volta vi invito alla preghiera per i vostri pastori. Con loro trionferò.”

Nell’Apparizione del 2 Settembre 2011 concludeva: “Prego in modo particolare per i pastori affinché siano degni rappresentanti di mio Figlio ed affinché vi conducano con amore sulla strada della verità.”

Il 2 Giugno 2012: “Prego ogni giorno per i pastori e mi aspetto lo stesso da voi. Perché, figli miei, senza la loro guida ed il rafforzamento che vi viene per mezzo della benedizione non potete andare avanti.”

Tra tutti i Messaggi, dal 2103 in poi, quando Maria invita a pregare e ad amare i Pastori, questo del 2 settembre 2013 è forse riassuntivo: “Poi con grande preoccupazione la Madonna ha detto: "Per Gesù, per mio Figlio, amate coloro che Egli ha chiamato e anelate alla benedizione solo di quelle mani che Egli ha consacrato. Non permettete al male di prendere il sopravvento. Ripeto di nuovo: solo con i vostri pastori il mio Cuore vincerà! Non permettete al male di separarvi dai vostri pastori.”

Il 2 Maggio 2014 concludeva: “In modo particolare sono con i vostri pastori. Li amo e li proteggo con Cuore materno, perché essi vi guidano al Paradiso che mio Figlio vi ha promesso.”

Molto forte è questa conclusione al Messaggio del 2 Luglio 2015: “Vi prego di pregare molto per i vostri pastori, di pregare per avere quanto più amore possibile per loro, perché mio Figlio ve li ha dati affinché vi nutrano col suo Corpo e vi insegnino l’amore. Perciò amateli anche voi! Ma, figli miei, ricordate: l’amore significa sopportare e dare, e mai, mai giudicare.”

Faremo attenzione a questo aspetto che la Regina della Pace continua a toccare nei Suoi Messaggi. Cercheremo anzi di metterli in  pratica.

Nel 150° anniversario della morte di san Giovanni Maria Vianney, Curato d’Ars, dal 19 giugno 2009 al 19 giugno 2010, è stato indetto uno speciale Anno Sacerdotale da Papa Benedetto XVI, ricco di riflessioni, di celebrazioni e di preghiere, ricco di varie iniziative spirituali e pastorali.. Durante quell’Anno Sacerdotale è stato chiesto a Mirjana se i precisi inviti della Regina della Pace alla preghiera per i Pastori dal 2006 in poi  avessero una particolare importanza per la situazione  della Chiesa, emersa proprio durante l’Anno Sacerdotale, (pedofilia...), Mirjana avrebbe risposto di no: Maria andava oltre ai pettegolezzi, per mirare al rinnovamento profondo dei Sacerdoti nella Chiesa, chiamati a vincere con Lei la grande battaglia contro Satana.

Credo di dover sottolineare l’inizio del Ministero del Card. Hoser a Medjugorje il 22 Luglio 2018 con la Messa serale. Vedo presente la sapiente mano della Regina della Pace, che raduna ancora di più i Pastori e i Suoi cari figli attorno a sé, come schiera radunata attorno a Lei...

Concludo con una benedizione particolare. Volentieri vi do la “benedizione sacerdotale” alla quale tante volte la Regina della Pace ha fatto riferimento, distinguendola dalla Sua “benedizione materna”. Con tanta gioia!...

P. Armando