“Perciò, figlioli, ritornate alla preghiera, affinché la preghiera diventi vita per voi, di giorno e di notte.” (Messaggio del 25 Luglio 2019).
Così ci esortava la Regina della Pace il 25 Luglio 2019.
È vero, molti hanno perso la preghiera: non hanno tempo e voglia per la preghiera, non pregano più, e, se pregano, pregano male.
La Regina della Pace ha visto questa disaffezione alla preghiera, e le conseguenze si sono fatte sentire: le possiamo constatare anche noi nella mancanza di qualità di vita cristiana, di assenze e di rifiuto di tanti valori cristiani, soprattutto nelle famiglie e nelle giovani generazioni, nello stato “laico”.
Mi sembra di capire che la preghiera deve essere fatta ‘di giorno e di notte’ perché ‘la vita’ sia presente in noi di giorno e di notte.
Sappiamo che il nemico semina di notte la zizzania nel campo dove è stato seminato il buon grano. (cfr, parabola della zizzania (Mt. 13, 24-53).
Sento che tanti sono disturbati nel sonno della notte e anch’io constato la presenza di questi disturbi dalle 3.00 alle 4.00 della notte. Sacerdoti ed Esorcisti mi hanno detto che questa è l’ora di satana, posta in contrapposizione alle 15.00 del pomeriggio, che è l’ora di Gesù, l’ora della Redenzione, l’ora della divina Misericordia, come satana è solito porre in contrapposizione alle ricorrenze di Gesù.
Satana vessava di notte i Santi. Ad esempio al Santo Curato d’Ars ha cercato di bruciare anche il letto e io stesso ne ho visto i segni del fuoco sul suo letto ancora conservato. Lo stesso San Padre Pio da Pietrelcina era molto disturbato nel sonno della notte, ma gli ha opposto la preghiera e ha vinto. Egli ha confidato che recitava 33 rosari al giorno e a chi, meravigliato gli chiedeva come facesse, dove trovasse il tempo. rispondeva: “figliola, e la notte che ci sta a fare?” S. Padre Pio pregava molto di notte.
Ancor oggi sappiamo che satana è all’opera notte e giorno, 24’ ore su 24. S. Giovanni Bosco definiva l’estate “la vendemmia del diavolo”.
Quando abbassiamo la guardia, è facile cadere nelle tentazioni. Gesù stesso ha invitato i suoi discepoli a pregare accanto a lui la notte del tradimento, nell’Orto degli ulivi, così: “vegliate e pregate per non cadere in tentazione.” (Mt. 26, 40-41) e Luca precisava: ““Vegliate dunque, ‘pregando in ogni momento’, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo”. (Lc 21,35-36)).
È incoraggiante pensare alle adorazioni notturne di Medjugorje ed è consolante pensare alle tante iniziative presenti oggi nel mondo di ‘adorazioni perpetue’ con turni di presenze 24’ ore su 24. A volte anch’io vi ho partecipato…
È anche molto interessante la “Preghiera della notte per casi impossibili, tratta dal libro “Figli e figlie amati dal padre” di Blanca Ruiz, della editrice San Michele....
Quando non riusciamo a dormire nella notte, soprattutto in certe ore e in certe notti, credo che il Signore inviti attorno a sé i discepoli più disponibili a vegliare e a pregare con Lui. Non disperiamo dunque quando non dormiamo, sicuri che il Signore ci darà le forze necessarie per affrontare poi le ore del lavoro e del giorno. A volte mi sono lamentato col Signore perché non riuscivo a riposare bene la notte, quando non riuscivo a fare tutto un sonno nella notte, ma poi ho capito e constatato che ho potuto compiere bene tutti i miei doveri giornalieri. Il Signore poi ricompensa le nostre notti insonni con un supplemento di forza.
Per tanti la notte è l’ora del peccato e della morte spirituale, per i Figli di Maria invece è l’ora della Grazia e della Vita. Quante volte Gesù ha passato la notte in preghiera! Ad esempio prima della scelta definitiva dei dodici (cfr. Luca 6, 12-16) ... Gesù si alzava presto anche al mattino, quando era ancora buio a pregare, e amava pregare nella notte (cfr. Mc. 1, 35; Lc 5, 16; Mt. 14, 13.23), e in luoghi deserti e solitari…
Così Gesù esorterà anche i suoi: “Camminate finché avete la luce, affinché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre, non sa dove va.” (Gv. 12, 35-36. 46). Maria ci ha ripetuto fino ad oggi che questo è un “Tempo di grazia”, un ‘tempo di luce’ nel quale ci è dato di camminare ancora. Se preghiamo adesso, pregheremo anche nell’ora del buio e della prova, ma se non ci esercitiamo adesso a pregare, sarò dura pregare “nell’ora delle tenebre”.
Accogliamo questo invito accorato di Maria a tornare alla preghiera perseverante e fervorosa: preghiamo ‘di giorno e di notte’! Chiediamo luce e forza allo Spirito Santo. Restiamo sempre nell’Amore di Gesù.
Vi benedico.
P. Armando
Fonte: ML Informazioni da Medjugorje