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Messaggio del 1 agosto 1984:Il cinque agosto prossimo si celebri il secondo millennio della mia nascita. Per quel giorno Dio mi permette di donarvi grazie particolari e di dare al mondo una speciale benedizione. Vi chiedo di prepararvi intensamente con tre giorni da dedicare esclusivamente a me. In quei giorni non lavorate. Prendete la vostra corona del rosario e pregate. Digiunate a pane e acqua. Nel corso di tutti questi secoli mi sono dedicata completamente a voi: è troppo se adesso vi chiedo di dedicare almeno tre giorni a me?

Fulton Sheen: Un grande apostolo del Rosario e la corona a cinque colori

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La devozione mariana del venerabile era ardente, illuminata, tenera ed apostolicamente efficace. Leggendo i numerosissimi suoi pensieri mariani, pare di ritrovare l’entusiasmo di S. Bernardo e dei grandi Dottori mariani. Nei suoi libri parla sempre di due cose: la pace e Maria SS. Fulton Sheen fu un grande apostolo del Rosario negli Stati Uniti d’America; lo indicò come la preghiera idonea anche per le tante persone che, nei tempi moderni, hanno difficoltà a concentrarsi. Scriveva: «Il difficile, per gli spiriti tormentati, è che la concentrazione è impossibile quando la loro mente è turbata da pensieri che si accavallano, migliaia di immagini sommergono la mente; si è distratti e sviati. Nell’angoscia mentale i mille pensieri non trovano alcun ordine o sollievo. Il Rosario è la terapia migliore per questi distratti, per queste anime paurose e deluse, perché implica l’uso simultaneo di tre facoltà: fisica, vocale e spirituale. Le dita, toccando i grani, ci ricordano che questi piccoli grani vanno usati per la preghiera; le labbra si muovono all’unisono con le dita e così la volontà seguirà ben presto e la preghiera terminerà per coinvolgere il nostro cuore. I grani aiutano la mente a concentrarsi. Sono un po’ come l’accensione di un motore: dopo un po’ di giri e di sforzi l’anima comincia a muoversi».

Il grande apostolo del Rosario, aveva ideato una corona a cinque colori, ancora molto in uso: una decina di grani verdi, per ricordare le lussureggianti foreste dell’Africa; una decina di grani rossi per l’America, abitata un tempo dai Pellirossa; una decina di grani bianchi per l’ Europa, in omaggio alla veste del Papa; una decina di grani azzurri per l’Oceania, immersa nell’azzurro dell’Oceano Pacifico; una decina di grani gialli per l’immenso Continente asiatico, abitato fra gli altri dai ‘gialli’ della Cina… Così, sencondo il suo pensiero, alla fine della corona, si abbraccia tutto il mondo.

Maria Valtorta - 25 Agosto 1953. Ore 19

Dice Maria Ss.:
«Metti nel medaglioncino d'oro con la stella, che è di Marta, un pezzetto del lino miracoloso: una perla di bene sotto la perla che è nella stella, e che Marta lo porti più che può. E tu poniti al collo la corona di Gerusalemme. Quegli ulivi superstiti sono stati molte volte toccati e benedetti da mio Figlio, e da Me, e dagli Apostoli e discepoli, e da molti Consacrati, nei secoli. Hanno bevuto il Sangue di Gesù, il suo e mio pianto. E ciò li fa santi e potenti contro Satana e ogni altro male.

Più userai quella Corona e più sarai benedetta e mi darai gioia, e la darai al mio Gesù... Hai avuto un dono d'infinito valore spirituale.

Amalo, preferendolo, benché così rozzo, e scabro, e povero, ad ogni altra Corona, meno quella di Mr. Fulton Sheen che veramente sarebbe bene che tu facessi, per questo povero mondo così in pericolo in tutti e cinque i continenti».