MaM
Messaggio del 2 dicembre 2017:Cari figli, mi rivolgo a voi come vostra Madre, la Madre dei giusti, la Madre di coloro che amano e soffrono, la Madre dei santi. Figli miei, anche voi potete essere santi: dipende da voi. Santi sono coloro che amano immensamente il Padre Celeste, coloro che lo amano al di sopra di tutto. Perciò, figli miei, cercate di essere sempre migliori. Se cercate di essere buoni, potete essere santi, anche se non pensate questo di voi. Se pensate di essere buoni, non siete umili e la superbia vi allontana dalla santità. In questo mondo inquieto, colmo di minacce, le vostre mani, apostoli del mio amore, dovrebbero essere tese in preghiera e misericordia. A me, figli miei, regalate il Rosario, le rose che tanto amo! Le mie rose sono le vostre preghiere dette col cuore, e non soltanto recitate con le labbra. Le mie rose sono le vostre opere di preghiera, di fede e di amore. Quando era piccolo, mio Figlio mi diceva che i miei figli sarebbero stati numerosi e che mi avrebbero portato molte rose. Io non capivo, ora so che siete voi quei figli, che mi portate rose quando amate mio Figlio al di sopra di tutto, quando pregate col cuore, quando aiutate i più poveri. Queste sono le mie rose! Questa è la fede, che fa sì che tutto nella vita si faccia per amore; che non si conosca la superbia; che si perdoni sempre con prontezza, senza mai giudicare e cercando sempre di comprendere il proprio fratello. Perciò, apostoli del mio amore, pregate per coloro che non sanno amare, per coloro che non vi amano, per coloro che vi hanno fatto del male, per coloro che non hanno conosciuto l’amore di mio Figlio. Figli miei, vi chiedo questo, perché ricordate: pregare significa amare e perdonare. Vi ringrazio!

Padre Gasparino: La preghiera apre la porta allo Spirito

01/07/2004    3205     Altri documenti sulla preghiera    Preghiera  Spirito Santo 
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Sul Podbrdo: "La preghiera è la porta per cui passa lo Spirito. Lo Spirito entra in azione dove c'è la preghiera.

Aprite il Vangelo e gli Atti..." E qui fa passare tutti i momenti in cui la comunità si mette in preghiera e si ripete la Pentecoste e scende lo Spirito Santo. Un esempio. Tutti insieme levarono la voce a Dio in preghiera e il luogo dove erano radunati tremò e tutti furono ripieni di Spirito Santo (cf At 4,31). Anche Cornelio faceva molte elemosine e pregava Dio, sebbene pagano; e lo Spirito scese su di lui e sulla famiglia (At 10,2.44).

Gesù lo promette solennemente: Se voi, cattivi come siete, date cose buone ai vostri figli quando le chiedono, quanto più il Padre vostro darà lo Spirito santo a coloro che glielo chiedono (Lc 11,13). Gesù non dice che il Padre darà lo Spirito a chi lo merita, ma a chi lo chiede: anche al peccatore e alla persona più lontana da Dio è dato lo Spirito. Alzi la mano chi ha bisogno dello Spirito... (Canto Veni, Sancte Spiritus).

Cari ragazzi, siete tutti ingrovigliati con i problemi della vostra debolezza. Come reagite? Potete reagire, non volendoci pensare, oppure con la fuga, oppure con la paura. Non è questo il modo giusto di affrontare i problemi che scottano. Voi avete bisogno dello Spirito Santo. Prima di parlarci dello Spirito Santo, Gesù ha detto: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto (Lc 11,9). Chiedete dunque la forza dello Spirito Santo di fronte alla vostra debolezza; chiedetela uniti a Maria e sentirete la potenza dello Spirito.

Un giorno è venuto da me un giovane disperato e mi diceva: "Non riesco a vincere il male dentro di me; il mio vizio impuro è diventato la mia droga". Io gli ho detto: "Tu non hai adoperato la medicina giusta, che si chiama Spirito Santo". Molte volte voi giovani siete nel pericolo e cadete anche. La cosa più intelligente sarebbe non mettersi nel pericolo: ma siete deboli nella volontà. Chi è che può irrobustire la vostra volontà? E' solo lo Spirito Santo. Anche Gesù nel Getsemani era debole. E cosa ha fatto? In preda all'angoscia pregava più intensamente. "Gli apparve allora un Angelo dal cielo a confortarlo (Lc 22,43-44). (Luca negli Atti chiama lo Spirito anche "angelo": 8,26.29).

Cari giovani, quando dovete prendere delle decisioni, voi avete bisogno dello Spirito Santo. Sentite il Papa: "Ovunque si prega nel mondo, lì c'è lo Spirito Santo". Oggi voi avete pregato? Allora vi siete immersi nello Spirito Santo. Ricordatevi però che noi siamo grandi esperti della preghiera falsa e parolaia. Ma ogni tanto la nostra preghiera è anche vera. Se oggi avete pregato così, vi siete immersi nello Spirito Santo... Tornate sempre a invocare lo Spirito quando la preghiera si fa debole, perché è Lui che guida la preghiera. Allora in questo momento, tutti assieme, mettiamoci davanti allo Spirito Santo che è nel nostro cuore e gridiamo con fede: "Spirito Santo, che io oggi capisca la preghiera e che la mia preghiera sia vera. Facciamo tutti un po' di silenzio. Poi chiediamo l'intercessione di Maria... Canto Ave Maria...". (condensato)

Sul modo di pregare: "La preghiera comincia dopo la preghiera!"

1. Per combattere la preghiera distratta, bisogna fermarsi e lasciarsi guardare dal Signore.
2. Occorre la preghiera del cuore, non quella verbosa che è rovina della preghiera ed è inutile. Occorre rimanere in silenzio finche Gesù non ci parli. C'è chi dice un Padre nostro in un ora. Bisogna lasciar tempo alla preghiera. Pregare dicendo: Gesù ti amo, e questo gridarlo a gran voce.
3. La preghiera incomincia dopo la preghiera: se nella preghiera entra lo Spirito e ci fa capire quello che Dio vuole, dopo, comincia un rapporto nuovo con Dio, un'attenzione a fare la sua volontà ad ogni passo, a non offenderlo. Questa è la vera vita di preghiera.
4. Bisogna pregare con la penna in mano; scrivendo,si riflette di più.
5. Occorre leggere la parola di Dio, sottolineare e meditare. Cosa direste di un marinaio lontano che scrive ogni mattina alla moglie e questa non legge perché troppo indaffarata? Così Dio parla a noi e noi non leggiamo quello che dice, perché abbiamo troppo da fare. Non possiamo captare i messaggi di Dio perché non gli diamo il tempo.

Fare scelte di vita a 18 anni - Dai 15 anni in poi bisogna chiedere a Gesù che cosa vuole da noi. E' meglio decidere a 18 anni che a 20; meglio a 20 che a 22 o a 25. Decidere a 30 anni è già troppo tardi. Se uno si sente chiamato alla vita consacrata, rifugga dalle comunità tiepide. Piuttosto che entrare in un seminario tiepido o in una comunità tiepida, che non trasmettono la vita di Dio, è meglio restare nel mondo. Molti giovani che hanno la vocazione vengono dissuasi dai sacerdoti, in quanto da questi non vengono aiutati: hanno paura di pronunciarsi, nel timore di proporre qualcosa di troppo gravoso (da appunti presi al pomeriggio).

Fonte: Eco di Maria nr. 141