MaM
Messaggio del 17 novembre 2012:Cari figli, vi chiedo di pregare per la pace. Pregate con me per la pace. La pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Giuditta - Benvenuto nel sito Maria a Medjugorje


Cari figli! Sono con voi per dirvi che vi amo e vi esorto alla preghiera perché satana è forte e ogni giorno la sua forza è sempre più forte attraverso coloro che hanno scelto la morte e l’odio. Voi, figlioli, siate preghiera e le mie mani d’amore tese per tutti coloro che sono nelle tenebre e cercano la luce del nostro Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Cari figli, io sono con voi grazie all’amore misericordioso di Dio. Ed è per questo che, come madre, vi invito a credere nell'amore. L'amore che è comunione con mio Figlio. Con amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori per conoscere mio Figlio e per amarLo. Figli miei, l'amore fa sì che mio Figlio illumini i vostri cuori con la Sua grazia, cresca in voi e vi doni la pace. Figli miei, se vivete l'amore, se vivete mio Figlio, avrete la pace e sarete felici. La vittoria è nell'amore. Vi ringrazio!


I monaci conoscono bene la dura fatica della preghiera e hanno, come regola, la giornata suddivisa così: 7 ore di preghiera, 7 ore di lavoro, 7 ore di sonno; e altre 3 ore per la saldatura di questi tre impegni. La preghiera è indispensabile. Ma chi prega molto sa che è necessario il lavoro per rendere equilibrata la giornata, e il sonno per dare energia alla preghiera. Non si può stare dalla mattina alla sera con il rosario in mano. Anche il lavoro è indispensabile perché attraverso di esso passa il disegno di Dio. Nella mano dell'artista c'è la mano di Dio che chiama alla bellezza. Nella mano del contadino c'è la mano del Creatore che vuole l'armonia nella natura pulita. Nella mano del operaio c'è la mano di Dio che vuole il pane per la famiglia. L'uomo con il lavoro rifinisce e abbellisce la creazione. Osserviamo una collina selvaggia: rovi, spine, ulivi trascurati, alberi contorti. Viene il contadino: pulisce, taglia, innesta, concima. Ritorniamo dopo qualche settimana: le foglie degli ulivi si sono ingentilite, i rami sembrano distendersi in pace, la collina selvaggia è diventata un uliveto ubertoso. Dio è meraviglioso.

Don Nikola Vucic


La preghiera che viene dalla mente e dal cuore e che noi recitiamo senza leggerla nei libri è detta pre­ghiera mentale. Non dobbiamo mai dimenticare che siamo vincolati dal nostro stato a tendere verso la per­fezione e a puntare ad essa incessantemente. La con­suetudine della preghiera mentale quotidiana è neces­saria per raggiungere il nostro scopo, poiché essa è il respiro di vita per la nostra anima e la santità  è im­possibile senza di essa. Santa Teresa d'Avila dice: “ Colui che trascura la preghiera mentale non ha bi­sogno del diavolo che lo spinga all'inferno; ci andrà  per sua volontà  ”. E soltanto mediante la preghiera mentale e le letture spirituali che possiamo coltivare il dono della preghiera. La preghiera mentale è grandemente favorita dal candore dell'anima, cioè dalla di­menticanza di sé, dalle mortificazioni del corpo e dei sensi e dai frequenti slanci di desiderio che alimenta­no la nostra preghiera. “ Nella preghiera mentale ”, dice St. John Vianney, “chiudi gli occhi, chiudi le labbra e apri il cuore. ” Nella preghiera vocale noi parliamo con Dio, nella preghiera mentale è Lui che ci parla. E in quel momento che Dio si riversa dentro di noi.

Madre Teresa di Calcutta

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