L'intervista con Padre Gabriele Amorth, l'esorcista più conosciuto al mondo: "Vescovi e preti ignoranti s'affidano agli psichiatri".
Nel 1972 Paolo VI affermò che «attraverso qualche
fessura il fumo di satana è entrato nella Chiesa». Il 15
novembre dello stesso anno dedicò al demonio un intero
discorso. L'intervento del Papa fece scalpore.
Quel fumo è stato allontanato o ha invaso altre stanze?
«Ha invaso altre stanze»
A che cosa si riferisce?
«Alla ignoranza assoluta dei preti e dei vescovi su queste
tematiche per cui capita che, quando una persona si rivolge al suo
vescovo per chiedere aiuto, viene sbattuto fuori dalla porta. Ci sono
diversi esorcisti in crisi di identità che mandano tutti dagli
psichiatri».
I casi di possessioni però aumentano e il clero sembra
sempre meno attrezzato?
«È così. Quando una persona viene da me ed
esprime i suoi disturbi chiedo subito se va a messa, se prega. Di
solito le risposte sono negative. Niente messa, niente sacramenti,
posizioni matrimoniali sballate».
E lei come reagisce?
«Di solito dico: "Figliolo caro, la prima condizione
per guarire è quella di vivere in grazia di Dio. Un esorcismo
non serve a niente se si vive in stato di peccato».
Parla
con foga padre Gabriele Amorth, principe degli esorcisti, mentre
affronta uno dei fenomeni più inquietanti della nostra epoca.
Malefici, possessioni diaboliche, fatture, sedute spiritiche,
occultismo, rock satanico, scritture automatiche, invocazioni ai
morti, magia nera o bianca. Insomma, lo "spiritismo fai da te".
Padre Amorth non è affatto triste come si suppone. Al
contrario. È persona gaia e dolce, serena e persino spiritosa.
Scherza con chi scrive e con Mariarita Viaggi, l'ex-annunciatrice
della Rai, oggi in forza a Rai Uno, cantautrice e "scugnizza di
Dio" come lo stesso Amorth la definisce. È grazie alla
Viaggi, nata sensitiva che riesce a sintonizzarsi anche senza parole
col famoso esorcista, che abbiamo ottenuto questa intervista. Padre
Amorth, nato a Modena il 1 maggio 1925, ci riceve in una grande sede
della società San Paolo a Roma. Un ufficio che assomiglia a
una infermeria. Sulle pareti foto di san Padre Pio, del beato
Alberione, una statuina della Madonna di Fatima e una effigie della
Madonna di Medjugorje. «Io sono cotto di Medjugorje. Su questa
apparizione ho scritto molto ed è il posto del mondo dove ci
si confessa di più e avviene il maggior numero di
conversioni». Mi dà un numero di "Tutto Maria"
e un foglietto con i "Comandamenti di Dio". «Basta
seguirli per salvarsi. Qui c'è la medicina per ogni male
dell'anima».
Senta, padre Amorth, lei è sempre stato critico nei
confronti del nuovo Rituale degli esorcismi. Lo è ancora? «Lo
sono ancora perché nessun cambiamento è stato fatto.
Tranne una modifica: nel nuovo Rituale si proibiva di fare gli
esorcismi nei casi di malefici che sono il novanta per cento. Il che
significava impedire agli esorcisti di fare il loro mestiere».
La modifica l'avete ottenuta per un intervento dell'allora
cardinale Joseph Ratzinger. «Ratzinger per tre volte mi ha
consultato. Da parte mia uso il vecchio Rituale e mi sento in
perfetta regola».
Quanti sono gli esorcisti in Italia?
«Calcolo che siano circa trecento. Poi altri, ma temo
abbiano scarsa preparazione».
Sappiamo che Giovanni
Paolo II è intervenuto qualche volta per liberare dei fedeli
dal demonio. Con Benedetto XVI la battaglia del principe delle
tenebre si è fatta ancora più dura? «Sì,
Benedetto XVI è un Papa sensibilissimo su questa problematica,
cosa rara e da ammirare perché i tedeschi, come i francesi, i
portoghesi e gli spagnoli, ad esempio, non hanno esorcisti. Non ci
credono i vescovi e i preti. E in quelle Chiese questa figura è
scomparsa».
La più grande vittoria del demonio non è forse
quella di far credere che non esiste?
«È una frase attribuita a Baudelaire. Fa credere di
non esistere per agire con piena libertà, per tormentare e, a
volte, distruggere una vita. Il calo vertiginoso della pratica
religiosa ne è un sintomo. Si frequenta la Chiesa fino
all'adolescenza poi si sparisce. Si azzera Dio nella propria vita».
Eppure la vita terrena e pubblica di Gesù è stata
una ininterrotta battaglia contro il male. Scacciare il demonio è
stata une delle sue occupazioni principali.
«Nel Vangelo tante volte Gesù caccia i demoni e dà
il potere di vincerli. Prima agli Apostoli, poi ai settantadue
discepoli e poi a tutti. Anche lei, con una preghiera privata, può
scacciare i demoni. La preghiera pubblica è quella di un
esorcista che agisce in nome della Chiesa. È un sacerdote
nominato da un vescovo, non è detto però che sia più
efficace. Ci sono tanti santi che, pur non essendo preti, erano
esorcisti. San Benedetto da Norcia, santa Caterina da Siena, qui a
Roma san Vincenzo Pallotti, san Padre Pio. Io sono amico del
Rinnovamento Carismatico Cattolico e lo sono perché il cuore
di questo movimento è Gesù Cristo e lo Spirito Santo,
gli unici che hanno il potere di liberarci dal male».
Il filone della magia nera, la presenza di satana hanno invaso
gli schermi cinematografici e i concerti di massa. C'è un
appeal oscuro, anche se fa cassetta. Fra l'altro, dietro tanti
delitti abbiamo scoperto che c'è il dito del demonio.
«Pensi alla suora uccisa a Chiavenna o a Erika e Omar, i due
ragazzi di Novi Ligure. Le indagini hanno scoperto che questi ragazzi
avevano libri satanici. E satana si trova benissimo con queste
persone, perché fanno quello che lui vuole».
Impressiona che siano soprattutto giovani.
«Non si meravigli. Una volta mentre esorcizzavo una persona,
invocavo l'intercessione di Giovanni Paolo II. Il demonio era
furioso. Perché ce l'hai tanto con questo Papa? gli ho
chiesto…».
E la risposta quale è stata?
«Perché mi ha strappato tanti giovani, perché
ha rotto i miei piani.. Io credo si riferisse al crollo del
comunismo».
Può essere. Anche se oggi la
società globale dei consumi quanto a "morte di Dio"
non è da meno del socialismo reale. «Ha ragione. Il
demonio usa ogni mezzo per strappare la gente da Dio. Leggi sul
divorzio e leggi sull'aborto che - non dimentichiamo - è un
omicidio legalizzato. Gioventù demotivata e senza ideali che,
andando in discoteca, si lascia irretire dalle droghe leggere o
pesanti. Giovani che incontrano una setta satanica e ci si infilano
dentro».
Cosa promette satana?
«Basta leggere le
tentazioni di Cristo. Promette tutti i beni terreni. Nella mia vita
ho bruciato tante "consacrazioni" a satana scritte col
sangue: "Tu sei il mio dio, io appartengo a te"».
Gloria, potenza, denaro, successo,
sesso facile. Forse la tentazione più subdola è la
visibilità a ogni costo.
«Se ti prostri ad adorarmi,
tutti i regni della terra saranno tuoi, dice il demonio a Gesù
portato su un alto monte. "Sta scritto: adorerai solo il Signore
Dio tuo", risponde Gesù. Vede, persino Gesù è
stato messo alla prova. E quale prova! Dio ci ha dato il libero
arbitrio e lo rispetta fino al punto di permetterci di fare il male».
Quale è l'identikit di un posseduto?
«Di essere completamente lontano
da Dio. Sant'Alfonso Maria de' Liguori affermava che chi prega si
salva, chi non prega si danna. Poi il "posseduto" fa dei
piaceri e delle ricchezze un idolo, un vitello d'oro da adorare. Noi
non abbiamo scampo. Fra cent'anni saremo o all'inferno o in paradiso.
Ecco perché io faccio come Gesù. "Cosa devo fare
per avere la vita eterna?" Gesù è diretto:
"Osserva i dieci comandamenti"».
Il demonio, Belzebù non le ha mai fatto del male?
«A me no. La Madonna mi protegge
col suo manto. Ho l'arcangelo Gabriele, come il mio nome, che mi
protegge. Ho il mio angelo custode che mi fa da cane da guardia e non
lascia passare niente».
Padre Amorth, è sempre riuscito a sconfiggere il
demonio?
«Si fa una fatica immensa. Si
può alleviare la sofferenza di una persona, ridurre al minimo
una possessione diabolica, permettere alla vittima di tornare a una
vita normale. Scacciare via il demonio non sempre riesce».
C'è una preghiera che ci può mettere al riparo?
«Tutte le preghiere sono buone.
Io raccomando la messa, i sacramenti, la confessione settimanale per
coloro che sono colpiti, quella mensile per tutti gli altri.
Raccomando la preghiera mariana del rosario, la lettura quotidiana
della Sacra Scrittura. Tutte le cose stanno in piedi se vengono
alimentate. Lo stesso per l'amore. Se due si sposano e se alimentano
il loro amore il matrimonio regge. Così è per la fede.
E non si può credere a fasi alterne o costruirsi una propria
religione. "Credo, ma non sono praticante" che vuol dire?
Io non ho mai incontrato un diavolo ateo, tutti i diavoli credono e
non sono praticanti, perché hanno disubbidito a Dio».
Vuol dire che credere in Dio non serve a niente se….
«Se non si è
coerenti e praticanti. "Non chi dice: Signore, Signore, entra
nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio"».
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