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Messaggio del 7 luglio 1985:Voi commettete degli errori, non perché non realizzate grandi opere, ma perché dimenticate le piccole. E questo succede perché al mattino non pregate a sufficienza per vivere la nuova giornata secondo la volontà di Dio. Anche di sera poi non pregate abbastanza. In questo modo voi non entrate nella preghiera. Perciò non realizzate quello che vi proponete e così vi sentite scoraggiati.

Don Amorth: Inesorabile il castigo per chi rifiuta i continui richiami di Dio — Bibbia insegni.

26/06/2010    2776     Don Gabriele Amorth    Don Gabriele Amorth  Sacra Scrittura 
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“... Cari figli, Io desidero che comprendiate la serietà della situazione...” Vedete, a certe cose ci si fa l’orecchio, l’abitudine. Ci siamo abituati a sentire che la situazione è grave, a sentire Zichichi quando dice che il mondo è seduto su una polveriera; a sentirci dire che ci sono tante armi atomiche capaci di distruggere cento volte l’umanità (Sappiamo che i golpisti russi si erano già impossessati della cassetta dei comandi atti a far partire le armi atomiche). Ma ci abbiamo fatto il callo. Sono cose che non ci impressionano più. La serietà della situazione rischia ad un certo punto di rimanere una cosa che non richiama in noi più niente di nuovo. Perchè? Oh, beh, io si dice, lo si è detto molte volte!

Guardate però, il Signore ha sempre fatto così: richiama, richiama, alle volte minaccia, richiama e minaccia — mi riferisco alla storia biblica che è il modello di tutta la storia. Tante volte ha richiamato e minacciato Israele: “Convertitevi, tornate a Dio...” (“Il Signore Dio dei loro padri mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perchè amava il suo popolo e La sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l’ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio.” — 2 Cronache 36 —).

Ecco il primo esilio. Tuffi schiavi, tutti deportati; solo un piccolo numero potrà ritornare. Il re, che non aveva voluto ascoltare il consiglio del profeta Geremia: "Fa questo ed avrai salva la vita, tu e la ma famiglia", ebbe una triste sorte. I suoi figli furono portati alla sua presenza ed uccisi davanti ai suoi occhi. Dopo di ciò, furono bruciati a lui gli occhi e così cieco lo portarono prigioniero come trofeo di guerra a vivere come un cagnolino sotto la tavola del re avversario. Il Signore richiama, richiama... Possiamo vedere anche altri esempi biblici delle antichità: Sodoma e Gomorra. Quanti richiami prima che piovesse dal cielo il fuoco che li distrusse. Ai tempi di Noè, quanti richiami! Quanto tempo ha impiegato Noè per costruire l’arca? e intanto richiamava i suoi concittadini... Niente, non ci badavano, ci avevano fatto il callo. E poi è venuto il diluvio.

Invece è andata bene al profeta Giona che richiamò la città di Ninive:

"Tra 40 giorni questa città verrà distrutta." Gli credettero e si convertirono. Pensarono: “Ecco, il Signore ci ha promesso la distruzione, ma se noi mettiamo giudizio, Lui che è un Dio buono, misericordioso, può darsi pure che il castigo che ci ha promesso non ce lo mandi più.” Fecero penitenza sincera ed il Signore non mandò più il castigo. Alla luce di questi episodi, voi capite ciò che segue “... e che molto di quello che accadrà dipende dalle vostre preghiere Abbiamo visto quante volte durante i 40 annidi vita nel deserto, il popolo di Israele si ribelli e Dio lo voglia distruggere. Mosè intercede, e Dio non manda il castigo promesso, si lascia placare dalle preghiere. La Madonna a Medjugorje fin dai primi tempi diceva: “Con la preghiera si può fermare anche le guerre.”

Ed io vi porto subito l’esempio di una guerra che si poteva evitare: la seconda guerra mondiale. Fatima parla chiaro. Era il 1917, stava per finire la prima guerra mondiale e la Madonna disse: “Presto questa guerra finirà, ma se gli uomini non si convertiranno, se non torneranno a Dio, sotto il pontificato di Pio XII saranno gli albori di una guerra ancora più tremenda.” Se... Se... Se... Non si sono osservate le parole della Madonna con le inevitabili conseguenze. Ecco allora come hanno un senso letterale ben preciso queste parole: “...E che molto di quello che accadrà dipende dalla vostra preghiera...” Io posso cambiare il corso della storia.

Mi sta interessando molto la storia di una ragazza di nome Alessandra Maria La Costa, portoghese, morta nel 1955: trent’anni inferma, tredici anni e mezzo vissuti con la sola Eucaristia, viveva la Passione, aveva le stimmate. Pensate a questa ragazza immobile sudi un letto. 11 Signore si è servito di lei per spingere Pio XII a consacrare il mondo al Cuore Immacolato di Maria nel ‘42. E’ stata questa ragazza a ottenere da Gesù la grazia che il Portogallo non entrasse in guerra. La potenza della preghiera! Anche di una persona sola. Ma che sacrifici faceva“...Molto di quello che accadrà dipende dalla vostra preghiera... e dalle vostre rinunce...”. Ecco, io sarei già contento se ognuno di noi, andando a casa, tenesse a mente anche solo questa frase del messaggio.

La Madonna a Medjugorje ha spiegato il digiuno in tante forme: non solo il digiuno dal cibo, ma anche da chiacchiere inutili, dalla televisione, dal fumo, da tante letture e spettacoli, da tante cose sporche... E allora il tempo per pregare lo si trova, eccome lo si trova! (...)

Fonte: Eco di Medjugorje 87