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Messaggio del 2 dicembre 2013:Cari figli, con materno amore e materna pazienza, guardo il vostro continuo vagare ed il vostro smarrimento. Per questo sono con voi. Desidero anzitutto, aiutarvi a trovare e a conoscere voi stessi, affinché poi possiate capire e riconoscere tutto ciò che non vi permette di conoscere sinceramente e con tutto il cuore l’amore del Padre celeste. Figli miei, il Padre si conosce per mezzo della Croce. Perciò non rifiutate la croce: col mio aiuto, cercate di comprenderla ed accoglierla. Quando sarete in grado di accettare la Croce, capirete anche l’amore del Padre Celeste. Camminerete con mio Figlio e con me. Vi distinguerete da quelli che non hanno conosciuto l’amore del Padre Celeste, da quelli che lo ascoltano ma non lo comprendono, non camminano con Lui, non l’hanno conosciuto. Io desidero che voi conosciate la verità di mio Figlio e siate miei apostoli; che, come figli di Dio, vi eleviate al di sopra il pensiero umano e, sempre ed in tutto, cerchiate nuovamente il pensiero di Dio. Figli miei, pregate e digiunate per poter comprendere tutto quello che vi chiedo. Pregate per i vostri pastori e bramate di conoscere, in comunione con loro, l’amore del Padre Celeste. Vi ringrazio.

Martedi, 15 ottobre 2024 - Santa Teresa d´Avila - Benvenuto nel sito Maria a Medjugorje


Cari figli! Per amore verso di voi, Dio mi ha inviato in mezzo a voi per amarvi ed esortarvi alla preghiera ed alla conversione, per la pace in voi, nelle vostre famiglie e nel mondo. Figlioli, non dimenticate che la vera pace viene soltanto, attraverso la preghiera, da Dio che è la vostra pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Cari figli, oggi voglio chiamarvi in modo speciale a pregare per i miei amati figli: per i sacerdoti; affinché predichino in modo semplice la parola viva del Vangelo. Affinché il loro cammino sia la via della santità, affinché in questo tempo diano testimonianza come mai prima d'ora; affinché siano portatori dei miei messaggi come mai prima d'ora, senza paura, senza paura. Grazie, cari figli, per aver risposto anche oggi alla mia chiamata!


Scribi e farisei giudicano presto credendo di essere nel giusto, ma sono incapaci di accorgersi delle travi presenti nei loro sguardi. La presunzione di sentirsi apposto non permette di vedere gli altri come fratelli bensì come degli inadempienti, peccatori. Non accade, talvolta, di farci paladini delle più ardite battaglie proprio mentre la nostra esistenza è in totale dissonanza con ciò che proclamiamo? La rettitudine, prima ancora che esprimersi nei gesti e nelle parole, ha la sua origine naturale nel cuore. A nulla serve potare un albero se non si ha cura di concimare le radici. Serve a poco curare i comportamenti se non si cura il cuore. A chi si preoccupa di tenere pulite le mani, il Signore chiede di guardare se è puro il cuore.

Don Nikola Vucic


Sì, con una preghiera fatta bene, possiamo comandare al cielo e alla terra; tutto ci obbedirà .

Santo Curato d'Ars (San Giovanni Maria Vianney)

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Articoli e Video

Le fonti della pietà angelica (Santa Gemma Galgani)

Non si può certo ricostruire un'angelologia galganiana in base alle cose dette e scritte dalla santa. Gemma Galgani ha accettato il dato rivelato e l'insegnamento del Magistero sugli angeli così come le sono stati presentati soprattutto dalla pietà familiare e dall'ambiente educativo e religioso che frequentava. Alle affermazioni dottrinali che trovava nei catechismi o nei libri di pietà, alle esortazioni che ascoltava dagli ecclesiastici e dalle educatrici non oppone il minimo dubbio né lo scarto di una riflessione critica e tanto meno dubitativa. Crede alla presenza diuturna dell'angelo custode secondo l'insegnamento perenne della Chiesa: perché mai avrebbe dovuto dubitarne?

Ultime notizie

La figura di Pier Giorgio Frassati al centro di un accurato docufilm che sarà trasmesso questo sabato su Rai Storia e che la Bussola ha visto in anteprima. Un’occasione per conoscere un beato, presto santo, che continua ad attrarre.
Era un pastore protestante, Billy Kangas ma, come racconta lui stesso, quest’anno ricorre l’undicesimo anniversario della sua conversione al cattolicesimo, «la decisione più significativa della mia vita» la definisce. Ad influenzarlo in questa sua scelta sono stati semplicemente degli amici cattolici che vivevano a pieno la loro fede. «La loro testimonianza mi ha aiutato ad aprirmi ad uno degli aspetti più impegnativi del mio cammino: il Rosario», racconta. Insomma l’ex pastore ha cominciato proprio da uno degli aspetti più discussi del protestantesimo ad avvicinarsi alla Chiesa: il culto mariano.
Supplica alla Madonna di Pompei - si prega a mezzogiorno.
Prefazione di Papa Francesco al libro “La meta è la felicità” (Edizioni Ares), raccolta di testi in gran parte inediti di Karol Wojty?a a cura di Marina Olmo, esperta di lingua e cultura polacca, in collaborazione con l'Università Cattolica San Giovanni Paolo II di Lublino. Il volume contiene 366 riflessioni sulla fede e su altre tematiche scritte da Wojty?a prima di essere eletto Papa
Numerosi fedeli presenti alla commemorazione del passionista che svolse per trent'anni il ministero dell'esorcismo, testimoniando che il demonio non può nulla se restiamo nell'Amore di Cristo.
Il documento del Dicastero per la Dottrina della Fede approvato da Francesco non si pronuncia sulla soprannaturalità ma riconosce gli abbondanti frutti spirituali legati alla parrocchia-santuario della Regina della Pace e formula un giudizio complessivamente positivo sui messaggi pur con alcuni chiarimenti
Dalla Santa Sede arriva il nulla osta per l'"esperienza spirituale" in corso da 43 anni in Erzegovina. Valutazione positiva sui frutti e sui pellegrinaggi, ma con l'invito a non incontrare i veggenti.
Il nihil obstat del Vaticano all'«esperienza spirituale» di Medjugorje cambia ben poco per i pellegrini, ma da ora i messaggi passeranno al vaglio dell'inviato del Papa. C'è forse preoccupazione per gli annunciati segreti? E come si concilia il rifiuto di stabilire la soprannaturalità con la stabilita autenticità delle prime sette apparizioni?
. È arrivato il momento di concludere una lunga e complessa storia attorno ai fenomeni spirituali di Medjugorje. Si tratta di una storia in cui si sono susseguite opinioni divergenti di Vescovi, teologi, commissioni e analisti. Le conclusioni che vengono espresse in questa Nota si pongono nel contesto di quanto è determinato nelle attuali Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali (Dicastero per la Dottrina della Fede, 17 maggio 2024; d’ora in poi abbreviato in Norme). Di conseguenza, la prospettiva dell’analisi è assai differente da quella utilizzata in studi anteriori. È importante chiarire sin dall’inizio che le conclusioni di questa Nota non implicano un giudizio circa la vita morale dei presunti veggenti. D’altra parte, si deve ricordare che, quando si riconosce un’azione dello Spirito per il bene del Popolo di Dio “in mezzo a” un’esperienza spirituale dalle sue origini fino ad oggi, i doni carismatici (gratiae gratis datae) – che possano essere collegati ad essa – non esigono necessariamente la perfezione morale delle persone coinvolte per poter agire.
(...) Un altro giorno, mentre pregando invocavamo insistentemente la Madonna con il titolo di Madre dell’Eucaristia, il maligno se ne viene dicendo: “Lui e Lei sono inscindibili. Non sapete fino a che punto invocarla significa invocare Lui: sono una cosa sola. Lui se l’è portata via tutta intera. Nel Corpo e Sangue del Figlio c’è anche il corpo e sangue della Madre. Non poteva essere diversamente: s’è formato in Lei. Conoscete la biologia? Sapete cos’è il dna? Loro sono una cosa sola. Lui è nato da Lei e Lei è nata da Lui. Non sono mai stati divisi. Sono sempre stati uniti. Prima che Lei Lo concepisse, Lui era già in Lei; prima che Lui nascesse, Lei era già in Lui. Lei è stata la prima a donarsi. Lui portava in Sé il sangue e la carne di quella donna meravigliosa, troppo meravigliosa per essere sopportabile da noi, che non possiamo niente contro di Lei. Quando celebrate quella che voi chiamate Messa, c’è Lei con Lui.”