MaM
Messaggio del 2 aprile 2019:Cari figli, come Madre che conosce i suoi figli, so che anelate a mio Figlio. So che anelate alla verità, alla pace, a ciò che è puro e non è falso. Per questo io, come Madre, mediante l’amore di Dio, mi rivolgo a voi e vi invito affinché, pregando con cuore puro ed aperto, conosciate da voi stessi mio Figlio, il suo amore, il suo Cuore misericordioso. Mio Figlio vedeva la bellezza in tutte le cose. Egli cerca il bene, perfino quello piccolo e nascosto, in tutte le anime, per perdonare il male. Perciò, figli miei, apostoli del mio amore, vi invito ad adorarlo, a ringraziarlo continuamente e ad esserne degni. Perché lui vi ha detto parole divine, le parole di Dio, le parole che sono per tutti e per sempre. Perciò, figli miei, vivete la letizia, la serenità, l’unità e l’amore reciproco. Questo è quello che vi è necessario nel mondo di oggi: così sarete apostoli del mio amore, così testimonierete mio Figlio nel modo giusto. Vi ringrazio.

Marzo 1991: GESU' CROCIFISSO

30/06/2016    1798     Medjugorje: gli anni 90    Suor Emmanuel 
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MESSAGGIO del 25 Marzo 1991. "Cari figli, anche oggi v 'invito a vivere la Passione di Gesù nella preghiera e nell'unione con Lui. Decidetevi a donare più tempo a Dio che vi ha dato questi giorni di gloria. Perciò, cari figli. pregate e in modo speciale rinnovate l'amore per Gesù nei nostri cuori. Io sono con voi e vi accompagno con la mia benedizione e le mie preghiere. Grazie per aver risposto alla mia chiamata". 

La Madonna sceglie soprattutto i non credenti e i bambini per manifestarsi. Il mese scorso, però, è stato un prete irlandese a essere sconvolto: decide di fare la Via Crucis e si arrampica sulla collina del Krizevac, solo. Arrivato alla dodicesima stazione, prega davanti a Cristo in croce ed ecco che improvvisamente il volto del Cristo si anima. Tumefatto dai colpi, perdendo sangue, Gesù fa oscillare la testa da sinistra a destra, come un ferito che non riesca più a sopportare il dolore. Un amore e una tristezza insondabile sono impresse nello sguardo che si fissa in quello del prete. E' un appello disperato, silenzioso ma più potente di una folgore. Il colpo è troppo forte e il prete gira la testa per non vedere, il suo cuore batte all'impazzata, si chiede se non sia diventato matto... Guarda di nuovo verso la croce e Gesù continua a muoversi e a guardarlo. Inizia così una lunga contemplazione tra il Gran Sacerdote crocifisso e il sacerdote del nostro mondo crocifisso. Tremando dalla testa ai piedi, quest'ultimo scende dalla montagna e ritrova i suoi amici che non riconoscono più il loro amico tanta è l'immensa dolcezza del suo sguardo. Pregano insieme e la benedizione si spande da lui come un fiume tranquillo e al tempo stesso impetuoso. - Il mondo attuale è speciale, - dice - le ferite di Gesù sono intollerabili. - Solo allora racconta... Non sarà mai più lo stesso: Il volto di Gesù si è impresso nel mio cuore - dirà -come un sigillo sulla cera.

Fonte: Suor Emmanuel