MaM
Messaggio del 12 aprile 1984:Cari figli, oggi vi prego di smettere con i pettegolezzi e di pregare per l'unità della parrocchia, perché io e il mio Figlio abbiamo un progetto speciale nei confronti dei questa parrocchia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Articoli

Medjugorje: gli anni 90

Gennaio 1994: VINCERE SATANA. CON MARIA

Quando Marija abitava ancora a casa dei suoi genitori, molti pellegrini venivano a trovarla per parlare un po' con lei, soprattutto gli italiani, perché Marija conosce bene questa lingua (aveva ricevuto questo dono dalla Gospa per il suo compleanno nell'Aprile 1983: dopo l'apparizione, parlava correntemente l'italiano senza averlo mai imparato). Una giovane italiana, tormentata dal demonio, era a Medjugorje da qualche giorno e tutti la rifiutavano perché il suo comportamento disturbava moltissimo; aveva fatto un patto con Satana, partecipato in prima persona a messe nere e ad altre attività sacrileghe: per questo era realmente posseduta dal demonio.

Febbraio 1994: UNA CENA DELIZIOSA!

Bernadette C. aveva Otto figli che erano ancora piccoli quando è scoppiata la guerra nel 1939.Il dramma è avvenuto quando suo marito Olivier è stato catturato dai Nazisti nel 1940 e poi condotto in Germania nei campi di concentramento. Dovendo crescere da sola i figli, Bernadette era sfinita dalla fatica e dal dispiacere, tanto più che era senza notizie di suo marito. Questo la consumava di giorno in giorno e solo la sua grande fede in Dio le permetteva di portare il suo fardello e sopravvivere. Temeva il peggio per il marito: era forse morto? Torturato? Affamato e scheletrico in un bunker oppure in fondo a una cava? Nel 1943, sfinita dalla stanchezza, sente parlare di Marta Robin e del "foyer de charité" di Chateauneuf de Galaure (Francia) che a quell'epoca era ancora in costruzione. Decide di andare a trovare Marta e intraprende un lungo viaggio, cambiando spesso il treno perché abita a centinaia di chilometri da lì. Sperava molto in questo incontro perché, diceva a se stessa, solo una santa di quella tempra avrebbe potuto soccorrerla.

Marzo 1994: TUTTO SERVE PER SALVARE!

Non dobbiamo aver paura di far scivolare i messaggi di Maria anche nelle nostre lettere. Un pellegrino mi ha raccontato che era condannato a diventare cieco per un glaucoma e un'operazione sbagliata.

Aprile 1994: QUESTA SERA POSSONO TOCCARMI!

Marija ama raccontare spesso questa storia perché, per tutto il paese di Medjugorje, è stata causa di un cambiamento completo di direzione. Siamo nell'Agosto '81, un'estate "calda" da tutti i punti di vista perché la canicola non ha niente da invidiare al ribollire dei cervelli dei miliziani. Infatti ecco che dei "fuochi" si accendono sulla collina delle apparizioni e spariscono senza lasciare traccia quando ci si avvicina....! E i ragazzi dicono che sono dei "fuochi soprannaturali", dei segni dati dalla Gospa! Ma fino a che punto giungeranno? E la croce del Krizevac che tutti hanno visto girare e danzare.... ecco che ora sparisce per formare un grande braciere!

Maggio 1994: NESSUNA VISIONE PER FRANJO?

Il mio amico Franjo non è un uomo di compromessi e guida la sua barca con molta saggezza: un po' di tempo lo dedica ai duri lavori nei campi, un po' di tempo lo passa a casa sua per ricevere i pellegrini; il suo umore resta sempre costante e piuttosto buono. Quando la Gospa ha fatto la sua entrata nel villaggio per la prima volta, stava uscendo dall'adolescenza, e ha capito in fretta che con lei la sua vita non sarebbe più stata la stessa. Franjo non si lascia facilmente ingannare. Durante tutta la sua infanzia ha sofferto la fame e ha dovuto lottare duramente solo per sopravvivere, lui e tutta la sua famiglia. Prima di accettare una nuova notizia, per quanto possa essere attraente, vuole verificarla e pensarci su. Una sera Franjo mi apre il cuore e mi confida una delle più belle testimonianze del villaggio, eccola in poche parole: Da un mese, dal secondo giorno delle apparizioni, il villaggio ha adottato un nuovo ritmo. Tutti vanno in chiesa tutti i giorni e non è raro che succeda qualche cosa....

Giugno 1994: DUE CONTRATTI PER LA FELICITA

Jelena Vasilj molto felice a Roma dove segue teologia all'Università domenicana dell'Angelicum. Colpisce sempre coloro che l'ascoltano per la sua saggezza e la sua grande profondità di pensiero. Alla mia domanda: - Che cosa ti insegna la Gospa in questi tempi, attraverso le locuzioni? - Ha risposto: "Dio è presente in ogni dettaglio della nostra vita, nella più piccola azione della nostra giornata, negli aspetti più materiali e apparentemente più insignificanti. Egli si dà a noi totalmente in ogni istante e noi abbiamo torto a limitare la nostra accoglienza e la nostra relazione con Lui in orari a parte. Certamente ci devono essere dei tempi in cui ci si ferma con Lui ma non dimentichiamo di aprirci a Lui ogni secondo, saremo cosi arricchiti dal dono costante della sua presenza e il più piccolo istante acquisterà un immenso valore. E' ciò che viveva la Madonna sulla terra: una comunione permanente con Lui." Jelena ha ora venticinque anni e non ha ancora deciso quale indirizzo dare alla sua vita. importante - dice - è che io sia completamente nel presente. Non mi preoccupo affatto per l'avvenire perché Dio lo conosce. Che mi sposi o no, non ha importanza per me, non è un problema perché Dio riempie completamente il mio cuore. Ogni donna è chiamata alla maternità, e a darsi per amore, che è la miglior cosa per lei, ma ci sono mille modi di vivere questa maternità, non solo nella carne. Imparo da Maria a essere madre delle anime anche davanti ai libri! Il mondo non lo capisce e tuttavia muore per man­canza di maternità..."

Luglio 1994: LE APPARIZIONI NOTTURNE

Gli anni '80 hanno visto "l'età d'oro" delle apparizioni notturne sulla montagna con il gruppo di preghiera dei giovani del paese, sotto la guida di Marija e Ivan. Un giorno Marija e Ivan hanno deciso di andare a passare una serata di preghiera sulla montagna. Volevano in quel modo ringraziare la Gospa per le sue apparizioni. Questa iniziativa si è ripetuta parecchie volte, finché una sera in modo del tutto inaspettato, la Gospa è apparsa ai veggenti sul finire della serata. Voleva in quel modo ringraziarli e mostrar loro quanto fosse sensibile al loro ringraziamento gratuito.

Agosto 1994: A TAVOLA CON GIOVANNI PAOLO II

Roma 24 novembre 1993. Tutti i vescovi del CEDOI sono a colazione con il Santo Padre, in occasione della loro visita "ad limina". Ecco qualche spunto della conversazione: Domanda: - In un'ottica spirituale, come vede la successione delle apparizioni mariane soprattutto dopo quelle della "Rue du Bac, la Salette, Lourdes fino a Fatima?" Risposta: - Quando ho fatto visita ad Ali Agca in prigione mi ha detto: "Non capisco come un sicario di professione come me che non fallisce mai un bersaglio, abbia potuto sbagliare. Che festa c'era da voi in quella data, che cosa è successo?" Gli ho detto che era la festa di Nostra Signora di Fatima. Allora mi ha detto: 'Allora è Lei che si è posta fra noi" Leggo questo segno nella Fede e come un intervento di Maria in questo momento della Storia.

Settembre 1994: MORIRE A MEDJUGORJE. MORIRE CON IL CUORE!

Ci sono dei furbetti che vedendo arrivare le vecchiaia, chiedono alla Madonna di poter morire a Medjugorje. Fortunatamente Lei non li esaudisce, perché è una grana spaventosa per il loro ospite croato e una tegola per la guida del gruppo. In verità si è visto un prete molto anziano crollare presso l'altare nella chiesa per terminare sicuramente la messa nel Regno; oppure quella nonnina che è partita nel sonno, appena arrivata a Medjugorje. Ma è raro e ... totalmente sconsigliabile!

Ottobre 1994: UN COMPAGNO SCESO DAL CIELO

La nostra Comunità delle Beatitudini ha una bellissima tradizione che favorisce il suo legame con la Chiesa celeste. All'alba di ogni anno nuovo chiediamo a un Santo di sceglierci e lui avrà il compito di occuparsi molto bene di noi durante tutto l'anno. Ci proteggerà, ci suggerirà la via migliore da prendere e ci farà vivere il suo particolare carisma. Per sapere quale Santo ci ha scelti, ci riuniamo a pregare e dopo aver invocato lo Spirito Santo facciamo passare un cesto riempito di pezzetti di carta accuratamente piegati. Ci sono scritti i nomi dei Santi e una frase che hanno detto o una parola che li caratterizza. Così ogni persona ha un compito in sintonia con quel Santo. E' meraviglioso constatare fino a che punto i Santi prendono a cuore il loro ministero nei nostri confronti, ognuno secondo la sua personalità! Se qualcuno non conosce il Santo che ha sorteggiato, sarà un'occasione per scoprirlo e per lasciarsi istruire ed edificare da quel Santo. Se invece lo conosce già un poco, sarà l'occasione di conoscerne nuovi aspetti e soprattutto di prenderlo come compagno di viaggio. Bisogna sapere che sono i Santi che ci scelgono e non noi che li scegliamo.

Novembre 1994: SORRIDIAMO INSIEME

Una ragazzina di sei anni sente parlare del cielo, del purgatorio e dell'inferno. Capisce tutto: dopo la morte si va in uno di questi tre posti ed è importante pregare molto perché tutti scelgano di andare in cielo. Un indomani, in famiglia si riparla dell'argomento ...

Gennaio 1995: ERO COPERTO DI FORUNCOLI

Questo messaggio mi ricorda la storia di Pascal D. il quale a quell'epoca viveva la sua vita molto lontano da Medjugorje, e anche molto lontano dal Signore, con gran dolore di sua moglie. Aveva tuttavia seguito il classico percorso del bambino cattolico: Battesimo, prima comunione, cresima, professione di fede, matrimonio in Chiesa, ma, spiega lui, "nessun flash, c'era solo calma piatta: Dio mi lasciava tranquillo e io pure." La fede di sua moglie lo indisponeva più di ogni altra cosa. Nel gennaio 1994 assiste ad una conferenza su Medjugorje a Versailles, Francia, da scettico curioso, ma sperando segretamente di saperne di più sulla sorte futura dell'umanità, perché aveva sentito parlare dei famosi "segreti." Su questo punto, delusione totale! La suora (indovinate chi!) non ne accenna minimamente. Pascal torna a casa sua munito del libro dei messaggi e di due cassette su Medjugorje: "la grazia si era aperta una via in me, ed ero già trasformato senza rendermene conto", dirà più tardi. - Ho dunque letto il libro dei messaggi e in seguito a questa lettura tutto è cambiato, - mi scriverà poi. - Dato tutto quello che la Madonna faceva per noi, ho voluto almeno rispondere ad una delle sue richieste più pressanti, darle qualcosa anch'io. Ho deciso di andare a confessarmi. Non le dirò, sorella, quanti orrori il prete ha dovuto sentire dalla mia bocca quel giorno! Trent'anni di peccati!