MaM
Messaggio del 25 maggio 1996:Cari figli! Oggi desidero ringraziarvi per tutte le vostre preghiere e i sacrifici che avete offerto in questo mese a me consacrato. Figlioli, desidero che anche tutti voi siate attivi in questo tempo che, attraverso di me, è unito al cielo in modo speciale. Pregate per poter capire che bisogna che voi tutti collaboriate, con la vostra vita e col vostro esempio, all'opera della salvezza. Figlioli, io desidero che gli uomini si convertano e vedano in voi me ed il mio figlio Gesù. Io intercederò per voi e vi aiuterò a diventare luce. Aiutate gli altri, perché, aiutandoli, anche la vostra anima troverà la salvezza. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!

Alcune testimonianze dalla Comunità Cenacolo (4 agosto 2019)

29/12/2023    281     Testimonianze su Medjugorje    Comunità Cenacolo  Testimonianze 
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Testimonianza di Dorota della comunità Cenacolo

Ciao. Sono Dorota. Ho 22 anni e vengo dalla Slovacchia.
Voglio raccontare tre momenti in cui ho detto il mio “sì” a Dio.

Ho conosciuto la comunità Cenacolo attraverso mio fratello. Ci sono entrata a 16 anni.
All’inizio era molto difficile. Dopo ho conosciuto l’amicizia vera e la chiamata a Medjugorje.
La mia prima risposta è stata alla chiamata in comunità. Qui ho imparato che quando sbagliamo possiamo sempre ricominciare. Questa è stata per me la più bella lezione di vita. Sono veramente diventata donna.

Tornata a casa ho sentito la chiamata a ritornare qui per capire quali scelte dovevo fare. Era la chiamata della Madonna.
Sono venuta a chiedere a Gesù cosa dovessi fare. Nell’anno in cui ero rimasta a casa ho avuto tanta sofferenza e alla mia età non era facile. Ora sono di nuovo in comunità. Ora sono proprio felice.
Quando torno a casa devo fare le chemioterapie.
Seguiamo Dio, perchè Lui veramente sa cosa è giusto per noi.

Voglio ringraziare Gesù, perchè attraverso la comunità mi ha chiamata qui e che mi ha dato una nuova grande famiglia.
Ho incontrato Dio attraverso la comunità.
Dio esiste, L’ho incontrato, sono risorta, voglio seguirLo.
Alleluja!


Testimonianza di Mirella

Buongiorno a tutti.
Il mio nome è Mirella. Vengo dalla Croazia.
Ho avuto un’infanzia difficile. Anche tanti di voi hanno avuto un’infanzia difficile e avete scelto di lottare.
Io, invece, avevo scelto di scappare. Scappare dalle mie insicurezze, dalle mie paure e far finta che tutto andasse bene. E’ difficile vivere così e allora sono caduta presto nel mondo della droga.

Ho vissuto così per anni, finchè un giorno ho incontrato Gesù.
Ho avuto una grande grazia. Di punto in bianco un giorno ho capito che Gesù è morto per me in croce. Non si tratta della storia di una persona di 2000 anni fa: Lui lo ha fatto per me. Ha pregato per me sulla croce.
Da quel momento la mia vita è cambiata per sempre.
Avevo provato a smettere di drogarmi senza l’aiuto di Gesù. Però le ferite lasciate dal male può guarirle solo Gesù.

Per caso ho incontrato la comunità. Pregavo, ma non sapevo vivere.
Ho sentito la chiamata di Gesù ad entrare in comunità. Ho deciso di seguirLo. Ho incontrato una vita cristiana e autentica. La comunità mi ha proposto una vita semplice: svegliarsi presto, pregare, dire la verità, chiedere scusa. Per qualcuno è una vita normale, ma per me era difficile. Però ho trovato tante persone che mi hanno accolta e sono qua ancora oggi dopo 5 anni.

Sono una peccatrice pubblica. Ho trovato una famiglia che mi ama, mi accoglie e perdona i miei sbagli. A volte, quando è difficile dico: “Me ne vado. Chi me lo fa fare!” Quello che mi tiene qua è il fatto che voglio seguire Gesù.
Qui ho trovato il modo di servirLo e di amarLo.
Allora sono qua per dirvi che Dio esiste e io L’ho incontrato!
Oggi sono risorta e voglio seguirLo.
Alleluja!


Testimonianza di Pierre della comunità Cenacolo

Buongiorno a tutti.
Mi chiamo Pierre. Sono francese.
Sono cresciuto in Francia, ma vengo dal Pacifico, da Tahiti. Isole che distano 24 ore d’aereo.

Crescendo in Francia ho sofferto tanto di questo, perchè ero diverso. Io sono scuro di pelle e i miei genitori sono bianchi. Mia sorella di 17 anni è molto piccola. Quando tornavo da scuola con lei avevo paura dello sguardo degli altri, perchè ero diverso.
Per cercare la mia identità ho cominciato a vivere in modo sregolato. Dicevo bugie, manipolavo le persone e la mia famiglia. Ero arrabbiato con la mia vita. “Perchè sono arrivato in Francia?”
Dopo un pò ho conosciuto la droga e mi sono fatto tanto male con la marijuana per scacciare i pensieri. Fino a 18 anni ho vissuto così.

Un giorno ho chiesto ai miei genitori di andare a Tahiti. A 18 anni ho abbracciato mio padre di sangue, di natura. Era un armadio. Tante lacrime abbiamo versato sull’isola. Lacrime di sofferenza. Lacrime di rabbia.
Dopo 6 mesi ci siamo salutati e non l’ho più visto come un padre che mi ha abbandonato.
Parlo ai figli adottati. Pensavano che fossi malato per tutto ciò che combinavo. Non abbiamo una patologia. E’ una ferita grande che porteremo fino alla fine.
Oggi mi sentivo di dire questo: grazie per la mia famiglia. Quella di Tahiti e quella di Francia. Grazie per la famiglia delle persone che sono qui sedute.

Nella mia vita ho aperto tante porte per risolvere i miei problemi, ma non mi sono mai sentito accettato come lo sono qui nella comunità Cenacolo..
Qui c’è emozione, lacrime di gioia, di amicizia, abbracci veri..
Guardando questi miei fratelli e mie sorelle qui seduti posso dire: Dio esiste, L’ho incontrato, sono risorto, voglio seguirLo.
Alleluja!


Testimonianza di Anna degli Stati Uniti

Ciao a tutti.
Mi chiamo Anna. Ho 24 anni e vengo dagli Stati Uniti.
La mia storia è molto simile a quella dei miei fratelli e delle mie sorelle che sono qui.
Al posto di raccontarvi quella vorrei raccontarvi di un’esperienza che ho avuto qui in comunità.

Mentre pregavo avevo in testa l’Ave Maria, ma anche il modo in cui dovevo vivere. Non credevo in me stessa.
Vengo da una famiglia di 10 figli. Quando avevo 16 anni uno dei miei fratelli più grandi è andato in cielo a causa della droga. Questa per me era la conferma che le nostre preghiere erano inutili.
Tre anni fa uno degli altri miei fratelli era ricaduto nella droga.

C’era con me una ragazza che mi ha detto: “Madre Elvira dice che quando vuoi chiedere una grazia al Signore devi passare una notte intera nella cappella”. Quando me l’ha detto non ci ho creduto tanto, però lei si è offerta di farlo con me. Abbiamo pregato nella cappella in Perù per una notte intera per mio fratello.

Pochi mesi dopo lui è rientrato nella comunità qui a Medjugorje. Ancora oggi è qua.
Non vi racconto questo perchè sono fiera delle mie preghiere, ma per suggerirvi di credere nella preghiera. Quando chiediamo al Signore il Suo aiuto Lui lo dona. Però dobbiamo credere.

In quel momento ho visto che il Signore è veramente Risorto. Io L’ho incontrato, voglio seguirLo.
Alleluja!


Fonte: ML Informazioni da Medjugorje