MaM
Messaggio del 13 ottobre 1984:Miei cari figli sacerdoti! Pregate incessantemente e chiedete allo Spirito Santo che vi guidi sempre con le sue ispirazioni. In tutto ciò che chiedete, in tutto ciò che fate, cercate solo la volontà di Dio.

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino - Benvenuto nel sito Maria a Medjugorje


Cari figli! Sono con voi per dirvi che vi amo e vi esorto alla preghiera perché satana è forte e ogni giorno la sua forza è sempre più forte attraverso coloro che hanno scelto la morte e l’odio. Voi, figlioli, siate preghiera e le mie mani d’amore tese per tutti coloro che sono nelle tenebre e cercano la luce del nostro Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Cari figli, io sono con voi grazie all’amore misericordioso di Dio. Ed è per questo che, come madre, vi invito a credere nell'amore. L'amore che è comunione con mio Figlio. Con amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori per conoscere mio Figlio e per amarLo. Figli miei, l'amore fa sì che mio Figlio illumini i vostri cuori con la Sua grazia, cresca in voi e vi doni la pace. Figli miei, se vivete l'amore, se vivete mio Figlio, avrete la pace e sarete felici. La vittoria è nell'amore. Vi ringrazio!


Dieci colpiti dalla lebbra: tutti hanno ricevuto il dono di guarigione, ma uno solo - uno straniero - sente bisogno di ringraziare il Signore. Gli altri nove ritengono normale, quasi dovuta, la loro guarigione. A loro non viene ritirato il dono, ma il loro è un dono impoverito per la mancanza di gratitudine, perché non sfocia nella fede. Loro sono solo guariti, mentre lo straniero è anche salvato, oltre ad essere guarito. Infatti, a lui Gesù dice: "La tua fede ti ha salvato!" Devi convincerti che tutto è grazia e che tutto deve essere il rendimento di grazie. Non dare per scontato ciò che ti viene donato da Dio. Non essere ingrato. Se sei grato per i Suoi benefici, Egli te ne darà  altri dieci.

Don Nikola Vucic


L'amore di Cristo per noi lo condusse al Getsema­ni e al Calvario, e il peccato fu la causa di tutto ciò, i nostri peccati e i peccati del mondo. Il peccato porta a questo tuttora. Se fossimo puri come gli angeli e buo­ni come i santi non vi sarebbe bisogno delle Missionarie della Carità . Dio non è amato e onorato come do­vrebbe dalla stirpe che Egli ha innalzato alla sublime dignità  di figli adottivi. Vi è un vuoto e Dio sta cer­cando qualcuno che si ponga in questo vuoto dinanzi a Lui, si adoperi per questa stirpe e preghi perché Egli non abbia a sterminarla. E per colmare questo vuoto che noi, Missionarie della Carità , gioiamo in una situazione che per natura dovremmo odiare. Fac­ciamo tutto quello che ci è possibile proprio per fare dimenticare a Dio l'ingratitudine dell'uomo in cam­bio del suo amore sconfinato e perché non dimentichi di usare misericordia. E lì, davanti a noi, appeso alla croce e grida: « Ho sete ». E per spegnere la sete di questo divino Signore che le Missionarie della Carità  compiono tutte queste opere che sembrano follia per il mondo. Sicuramente è per noi una benedizione ave­re una piccola parte nella sequela della croce.

Madre Teresa di Calcutta

Rosario on line Rosario on line

Ultime notizie

Entrambi ricordati dalla liturgia il 25 aprile, entrambi ressero la Chiesa di Alessandria. Tutto nacque da un incontro casuale tra l'evangelista e l'artigiano che portò l'allievo a seguire il maestro in vita e in morte. Fino a Venezia.
Guccini, Scanzi e Paolo Hendel nel 25 aprile di Loro Ciuffenna. Si canta "Dio è morto" e "Bella ciao". Un comizio contro la destra e contro la Meloni condito da volgarità. Ma il "teatro" è la Pieve di Gropina concessa dalla diocesi al Comune piddino senza riguardi per il culto. Cronache di una "messa civile" chiamata 25 aprile che usa la libertà per calpestare il sacro sotto gli occhi del vescovo.
12 aprile 1947, una grotta presso le Tre Fontane, a Roma: Maria appare all'eretico Bruno Cornacchiola, presentandosi come la Vergine della Rivelazione. È l’inizio di una mariofania straordinaria, non ancora riconosciuta dalla Chiesa, che tuttavia ha permesso il relativo culto.
Cinquant'anni dopo la denuncia dello scrittore russo riecheggia nelle parole del cardinale africano. Un monito contro la tentazione di assecondare l'ateismo "fluido", penetrato nella Chiesa, anche in vista del prossimo Sinodo.
Giovedì 11 aprile al Parlamento europeo è previsto il voto sulla risoluzione che intende includere l’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. La cui modifica richiede però l’accordo di tutti gli Stati membri. Una mossa, dunque, per accattivarsi il favore delle lobby abortiste e che giunge al culmine di una lunga serie di risoluzioni per imporre l’aborto in tutta l’Ue.
Oggi inizia la novena alla Divina Misericordia.
Volgendo il pensiero all'eternità il cardinale tedesco morto venerdi scorso ripercorreva gli eventi della sua vita, vedendo nelle persone e nelle circostanze la mano benevola del Padre.
Di san Giuseppe il Vangelo non ci trasmette nessuna parola, ma ci parla dei suoi sogni, delle sue decisioni e azioni, compreso quel «lo chiamò Gesù». Dire quel nome ha significato accogliere il Figlio di Dio, servendo la sua missione di salvezza.
Dopo il voto dell’Assemblea Nazionale, pure il Senato francese dà il via libera all’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione. Esultano Macron e gruppi abortisti. E i vescovi lamentano l’attacco alla vita.
Nel Vangelo di questa domenica c’è il chiaro avvertimento che la verità di Cristo non s’incontra contando sul potere della ragione, ma nel farsi suoi umili discepoli. Seguendolo sulla via della croce, come tanti cristiani nei secoli.