MaM
Messaggio del 2 dicembre 2016:Cari figli il mio Cuore materno piange mentre guardo quello che fanno i miei figli. I peccati si moltiplicano, la purezza dell’anima è sempre meno importante. Mio Figlio viene dimenticato e adorato sempre meno ed i miei figli vengono perseguitati. Perciò voi, figli miei, apostoli del mio amore, invocate il nome di mio Figlio con l’anima e con il cuore: Egli avrà per voi parole di luce. Egli si manifesta a voi, spezza con voi il Pane e vi dà parole d’amore, affinché le trasformiate in opere di misericordia e siate così testimoni di verità. Perciò, figli miei, non abbiate paura! Permettete che mio Figlio sia in voi. Egli si servirà di voi per prendersi cura delle anime ferite e convertire quelle perdute. Perciò, figli miei, tornate alla preghiera del Rosario. Pregatelo con sentimenti di bontà, di offerta e di misericordia. Pregate non soltanto a parole, ma con opere di misericordia. Pregate con amore verso tutti gli uomini. Mio Figlio ha sublimato l’amore col sacrificio. Perciò vivete con lui per avere forza e speranza, per avere l’amore che è vita e che conduce alla vita eterna. Per mezzo dell’amore di Dio anch’io sono con voi, e vi guiderò con materno amore. Vi ringrazio!

Martedi, 15 ottobre 2024 - Santa Teresa d´Avila - Benvenuto nel sito Maria a Medjugorje


Cari figli! Per amore verso di voi, Dio mi ha inviato in mezzo a voi per amarvi ed esortarvi alla preghiera ed alla conversione, per la pace in voi, nelle vostre famiglie e nel mondo. Figlioli, non dimenticate che la vera pace viene soltanto, attraverso la preghiera, da Dio che è la vostra pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Cari figli, oggi voglio chiamarvi in modo speciale a pregare per i miei amati figli: per i sacerdoti; affinché predichino in modo semplice la parola viva del Vangelo. Affinché il loro cammino sia la via della santità, affinché in questo tempo diano testimonianza come mai prima d'ora; affinché siano portatori dei miei messaggi come mai prima d'ora, senza paura, senza paura. Grazie, cari figli, per aver risposto anche oggi alla mia chiamata!


Succede che durante una grande prova ti senti oppresso da una strana apatia che toglie al tuo cuore il fervore spirituale e la voglia di pregare. Ma appena passa la prova e torna il sereno, il cuore si rianima e riprende a pregare. È molto strano che tu non preghi proprio quando dovresti farlo di più. Nei momenti di prova il diavolo cerca di disarmarti togliendoti l'arma della preghiera, facendoti credere che sia inutile pregare. Proprio nella prova dovresti pregare di più per non soccombere alla tentazione. Le vie per le quali il Signore ti conduce non sono sempre quelle della luce. È necessario a volte passare attraverso le tenebre delle prove per purificare il cuore, per rafforzare la fedeltà  a Dio e per crescere nella fede.

Don Nikola Vucic


Appena si respira il primo soffio d'aria in questo mondo, viene asse­gnata a ciascuno la sua propria croce, che è necessario portare di buon grado o per forza, però con questa notevole differenza: che è più soave e leggera per chi l'abbraccia con amore e sotto­missione, mentre si fa più pesante ed amara per quelli che la sfuggono e la rifiutano.

Massime di perfezione cristiana

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Articoli e Video

Padre Pio e l'Angelo Custode (2)

L'esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente Angeli, è una verità di fede. La parola angelo, dice S. Agostino, designa l'ufficio, non la natura. Se si chiede il nome di questa natura si risponde che è spirito, se si chiede l'ufficio, si risponde che è angelo: è spirito per quello che è, mentre per quello che compie è angelo. In tutto il loro essere, gli angeli sono servitori e messaggeri di Dio. Per il fatto che «vedono sempre la faccia del Padre... che è nei cieli» (Mt. 18,10) essi sono «potenti esecutori dei suoi comandi, pronti alla voce della sua parola» (salmo 103,20). (…)

Ultime notizie

La figura di Pier Giorgio Frassati al centro di un accurato docufilm che sarà trasmesso questo sabato su Rai Storia e che la Bussola ha visto in anteprima. Un’occasione per conoscere un beato, presto santo, che continua ad attrarre.
Era un pastore protestante, Billy Kangas ma, come racconta lui stesso, quest’anno ricorre l’undicesimo anniversario della sua conversione al cattolicesimo, «la decisione più significativa della mia vita» la definisce. Ad influenzarlo in questa sua scelta sono stati semplicemente degli amici cattolici che vivevano a pieno la loro fede. «La loro testimonianza mi ha aiutato ad aprirmi ad uno degli aspetti più impegnativi del mio cammino: il Rosario», racconta. Insomma l’ex pastore ha cominciato proprio da uno degli aspetti più discussi del protestantesimo ad avvicinarsi alla Chiesa: il culto mariano.
Supplica alla Madonna di Pompei - si prega a mezzogiorno.
Prefazione di Papa Francesco al libro “La meta è la felicità” (Edizioni Ares), raccolta di testi in gran parte inediti di Karol Wojty?a a cura di Marina Olmo, esperta di lingua e cultura polacca, in collaborazione con l'Università Cattolica San Giovanni Paolo II di Lublino. Il volume contiene 366 riflessioni sulla fede e su altre tematiche scritte da Wojty?a prima di essere eletto Papa
Numerosi fedeli presenti alla commemorazione del passionista che svolse per trent'anni il ministero dell'esorcismo, testimoniando che il demonio non può nulla se restiamo nell'Amore di Cristo.
Il documento del Dicastero per la Dottrina della Fede approvato da Francesco non si pronuncia sulla soprannaturalità ma riconosce gli abbondanti frutti spirituali legati alla parrocchia-santuario della Regina della Pace e formula un giudizio complessivamente positivo sui messaggi pur con alcuni chiarimenti
Dalla Santa Sede arriva il nulla osta per l'"esperienza spirituale" in corso da 43 anni in Erzegovina. Valutazione positiva sui frutti e sui pellegrinaggi, ma con l'invito a non incontrare i veggenti.
Il nihil obstat del Vaticano all'«esperienza spirituale» di Medjugorje cambia ben poco per i pellegrini, ma da ora i messaggi passeranno al vaglio dell'inviato del Papa. C'è forse preoccupazione per gli annunciati segreti? E come si concilia il rifiuto di stabilire la soprannaturalità con la stabilita autenticità delle prime sette apparizioni?
. È arrivato il momento di concludere una lunga e complessa storia attorno ai fenomeni spirituali di Medjugorje. Si tratta di una storia in cui si sono susseguite opinioni divergenti di Vescovi, teologi, commissioni e analisti. Le conclusioni che vengono espresse in questa Nota si pongono nel contesto di quanto è determinato nelle attuali Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali (Dicastero per la Dottrina della Fede, 17 maggio 2024; d’ora in poi abbreviato in Norme). Di conseguenza, la prospettiva dell’analisi è assai differente da quella utilizzata in studi anteriori. È importante chiarire sin dall’inizio che le conclusioni di questa Nota non implicano un giudizio circa la vita morale dei presunti veggenti. D’altra parte, si deve ricordare che, quando si riconosce un’azione dello Spirito per il bene del Popolo di Dio “in mezzo a” un’esperienza spirituale dalle sue origini fino ad oggi, i doni carismatici (gratiae gratis datae) – che possano essere collegati ad essa – non esigono necessariamente la perfezione morale delle persone coinvolte per poter agire.
(...) Un altro giorno, mentre pregando invocavamo insistentemente la Madonna con il titolo di Madre dell’Eucaristia, il maligno se ne viene dicendo: “Lui e Lei sono inscindibili. Non sapete fino a che punto invocarla significa invocare Lui: sono una cosa sola. Lui se l’è portata via tutta intera. Nel Corpo e Sangue del Figlio c’è anche il corpo e sangue della Madre. Non poteva essere diversamente: s’è formato in Lei. Conoscete la biologia? Sapete cos’è il dna? Loro sono una cosa sola. Lui è nato da Lei e Lei è nata da Lui. Non sono mai stati divisi. Sono sempre stati uniti. Prima che Lei Lo concepisse, Lui era già in Lei; prima che Lui nascesse, Lei era già in Lui. Lei è stata la prima a donarsi. Lui portava in Sé il sangue e la carne di quella donna meravigliosa, troppo meravigliosa per essere sopportabile da noi, che non possiamo niente contro di Lei. Quando celebrate quella che voi chiamate Messa, c’è Lei con Lui.”