MaM
Messaggio del 18 marzo 2023:Cari figli, vi invito a conoscere il meglio possibile mio Figlio attraverso la preghiera e la misericordia. Perché con i cuori puri ed aperti impariate ad ascoltare. Ascoltare ciò che vi dice mio Figlio per riacquistare la vista spirituale. Come un unico popolo di Dio, in comunione con mio Figlio, testimoniate la verità con la vostra vita. Pregate, figli miei, affinché insieme a mio Figlio possiate portare solo pace, gioia ed amore a tutti i vostri fratelli e sorelle. Io sono con voi e vi benedico con la mia benedizione materna.

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino - Benvenuto nel sito Maria a Medjugorje


Cari figli! Sono con voi per dirvi che vi amo e vi esorto alla preghiera perché satana è forte e ogni giorno la sua forza è sempre più forte attraverso coloro che hanno scelto la morte e l’odio. Voi, figlioli, siate preghiera e le mie mani d’amore tese per tutti coloro che sono nelle tenebre e cercano la luce del nostro Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Cari figli, io sono con voi grazie all’amore misericordioso di Dio. Ed è per questo che, come madre, vi invito a credere nell'amore. L'amore che è comunione con mio Figlio. Con amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori per conoscere mio Figlio e per amarLo. Figli miei, l'amore fa sì che mio Figlio illumini i vostri cuori con la Sua grazia, cresca in voi e vi doni la pace. Figli miei, se vivete l'amore, se vivete mio Figlio, avrete la pace e sarete felici. La vittoria è nell'amore. Vi ringrazio!


Digiunare, fare penitenza, perché? Per amore! Altrimenti sarebbe tutto inutile. Privarsi di qualcosa per amore apporta gioia di chi è amato. Nell'amore la privazione dà  senso della completezza. Gesù non ha nulla da offrire a chi si sente pieno di sé, a chi è sazio. Gesù si concede a chi ha sete d'acqua viva, a chi ha fame della Sua parola. E qui si trova il senso del digiuno: nell'aver bisogno di Dio, nell'aver bisogno della presenza dello Sposo, nell'aver bisogno del Suo ritorno.

Don Nikola Vucic


Dio non è certamente terribile con chi l'ama. Si accontenta di poco, perché sa benissimo che noi non possiamo dare molto.

San Francesco di Sales

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Articoli e Video

Mara Santangelo: ”Medjugorje un albero che si vede dai frutti. Cautela comprensibile, ma…”

Il tennis la incoronava campionessa mondiale nel 2006 con la vittoria della Fed Cup con la nazionale femminile. I suoi successi le garantivano il meglio anche sul piano della popolarità. Eppure a Mara Santangelo mancava Dio e lo dice anche a IntelligoNews con una semplicità disarmante, la stessa con la quale ha scritto nero su bianco la sua testimonianza di fede nel libro “Te lo prometto” (Piemme) in cui racconta per filo e per segno la sua nuova vita, fatta soprattutto di preghiera. L’abbiamo intercettata tra i suoi tanti impegni – la sua carriera prosegue “a bordo campo sportivo” (è infatti consigliera FIT e CONI, ma non solo) – per parlare con lei della decisione di monsignor Lorenzo Loppa, vescovo di Anagni-Alatri, che come ha riportato l’Adnkronos della scorsa settimana, in una circolare inviata ai Vicari foranei e ai parroci della sua Diocesi ha annunciato la “proibizione” per “il clero e i fedeli” di partecipare a “incontri, conferenze o celebrazioni pubbliche nelle quali verrebbe data per scontata l’attendibilità di tali fenomeni”.

Ultime notizie

Entrambi ricordati dalla liturgia il 25 aprile, entrambi ressero la Chiesa di Alessandria. Tutto nacque da un incontro casuale tra l'evangelista e l'artigiano che portò l'allievo a seguire il maestro in vita e in morte. Fino a Venezia.
Guccini, Scanzi e Paolo Hendel nel 25 aprile di Loro Ciuffenna. Si canta "Dio è morto" e "Bella ciao". Un comizio contro la destra e contro la Meloni condito da volgarità. Ma il "teatro" è la Pieve di Gropina concessa dalla diocesi al Comune piddino senza riguardi per il culto. Cronache di una "messa civile" chiamata 25 aprile che usa la libertà per calpestare il sacro sotto gli occhi del vescovo.
12 aprile 1947, una grotta presso le Tre Fontane, a Roma: Maria appare all'eretico Bruno Cornacchiola, presentandosi come la Vergine della Rivelazione. È l’inizio di una mariofania straordinaria, non ancora riconosciuta dalla Chiesa, che tuttavia ha permesso il relativo culto.
Cinquant'anni dopo la denuncia dello scrittore russo riecheggia nelle parole del cardinale africano. Un monito contro la tentazione di assecondare l'ateismo "fluido", penetrato nella Chiesa, anche in vista del prossimo Sinodo.
Giovedì 11 aprile al Parlamento europeo è previsto il voto sulla risoluzione che intende includere l’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. La cui modifica richiede però l’accordo di tutti gli Stati membri. Una mossa, dunque, per accattivarsi il favore delle lobby abortiste e che giunge al culmine di una lunga serie di risoluzioni per imporre l’aborto in tutta l’Ue.
Oggi inizia la novena alla Divina Misericordia.
Volgendo il pensiero all'eternità il cardinale tedesco morto venerdi scorso ripercorreva gli eventi della sua vita, vedendo nelle persone e nelle circostanze la mano benevola del Padre.
Di san Giuseppe il Vangelo non ci trasmette nessuna parola, ma ci parla dei suoi sogni, delle sue decisioni e azioni, compreso quel «lo chiamò Gesù». Dire quel nome ha significato accogliere il Figlio di Dio, servendo la sua missione di salvezza.
Dopo il voto dell’Assemblea Nazionale, pure il Senato francese dà il via libera all’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione. Esultano Macron e gruppi abortisti. E i vescovi lamentano l’attacco alla vita.
Nel Vangelo di questa domenica c’è il chiaro avvertimento che la verità di Cristo non s’incontra contando sul potere della ragione, ma nel farsi suoi umili discepoli. Seguendolo sulla via della croce, come tanti cristiani nei secoli.