MaM
Messaggio del 25 luglio 2016:Cari figli! Vi guardo e vi vedo persi, e non avete né la preghiera né la gioia nel cuore. Ritornate, figlioli, alla preghiera e mettete Dio al primo posto e non l'uomo. Non perdete la speranza che vi porto. Figlioli, questo tempo - ogni giorno - sia sempre più un cercare Dio nel silenzio del vostro cuore e pregate, pregate, pregate finché la preghiera diventi gioia per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita - Benvenuto nel sito Maria a Medjugorje


Cari figli! Sono con voi per dirvi che vi amo e vi esorto alla preghiera perché satana è forte e ogni giorno la sua forza è sempre più forte attraverso coloro che hanno scelto la morte e l’odio. Voi, figlioli, siate preghiera e le mie mani d’amore tese per tutti coloro che sono nelle tenebre e cercano la luce del nostro Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Cari figli, io sono con voi grazie all’amore misericordioso di Dio. Ed è per questo che, come madre, vi invito a credere nell'amore. L'amore che è comunione con mio Figlio. Con amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori per conoscere mio Figlio e per amarLo. Figli miei, l'amore fa sì che mio Figlio illumini i vostri cuori con la Sua grazia, cresca in voi e vi doni la pace. Figli miei, se vivete l'amore, se vivete mio Figlio, avrete la pace e sarete felici. La vittoria è nell'amore. Vi ringrazio!


Facciamo fatica a capire i ritardi di Dio. Ecco, Lazzaro è molto malato e le sue sorelle mandano a chiamare Gesù, l'amico intimo della famiglia; ma per tutta la risposta Lui non trova di meglio che indugiare. E quando decide di andare, Lazzaro è già  morto. Possibile che Dio sia sempre lontano quando Lo si desidera vicino? Perché i Suoi tempi non sono accordati coi nostri bisogni? L'amicizia comprende tutto, ma non ammette assenze. Che amico è uno che si tiene ai margini del tuo dolore? Il ritardo di Dio, però, non è mai il ritardo d'amore; è un ritardo sul modo in cui noi vorremmo si manifestasse quell'amore. Il problema è come reagire a quello ritardo. Il presunto ritardo d'amore va colmato con la fede: se credi in Gesù e ti fidi di Lui, vedrai anche tu trasformarsi le tenebre in luce.

Don Nikola Vucic


Chiara è un po' turbata, ma continua la sua vita normalmente. Così un pomeriggio vorrebbe partecipare a un incontro gen a Genova, ma febbre e dolori non l'abbandonano. Racconterà  più tardi: «Il treno era alle 14.12 e, avendo un po' di tempo, mi addormento. Mi sveglia il campanello. Nessuno alla porta. Nemmeno al citofono, da basso. Guardo l'orologio e capisco: "Gesù, sei tu che mi chiami, vuoi che venga da te. Devo prendere il treno". Corro tanto, perché ho solo sette minuti. Soffro da morire ma ho le ali: "Devo farcela, Gesù mi chiama". Sudata arrivo a sedermi sul treno: "Ce l'ho fatta"».

Beata Chiara "Luce" Badano

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Medjugorje, trent’anni di apparizioni. Intervista esclusiva al veggente Ivan

«Madre, com’è possibile che tu sia così bella?». Era da tempo che il giovane Ivan Dragicevic, uno dei veggenti di Medjugorje, teneva in serbo la domanda finché, durante un’apparizione, abbagliato dall’estasi, non poté più resistere dal farla. E la Madonna gli avrebbe risposto: «Sono bella perché amo… amate e sarete belli anche voi». Ricordando l’episodio, oggi Ivan si stupisce ancora: «Non so come abbia trovato il coraggio di rivolgermi a Lei così, perché all’epoca ero timoroso di tutto».

Ultime notizie

Entrambi ricordati dalla liturgia il 25 aprile, entrambi ressero la Chiesa di Alessandria. Tutto nacque da un incontro casuale tra l'evangelista e l'artigiano che portò l'allievo a seguire il maestro in vita e in morte. Fino a Venezia.
Guccini, Scanzi e Paolo Hendel nel 25 aprile di Loro Ciuffenna. Si canta "Dio è morto" e "Bella ciao". Un comizio contro la destra e contro la Meloni condito da volgarità. Ma il "teatro" è la Pieve di Gropina concessa dalla diocesi al Comune piddino senza riguardi per il culto. Cronache di una "messa civile" chiamata 25 aprile che usa la libertà per calpestare il sacro sotto gli occhi del vescovo.
12 aprile 1947, una grotta presso le Tre Fontane, a Roma: Maria appare all'eretico Bruno Cornacchiola, presentandosi come la Vergine della Rivelazione. È l’inizio di una mariofania straordinaria, non ancora riconosciuta dalla Chiesa, che tuttavia ha permesso il relativo culto.
Cinquant'anni dopo la denuncia dello scrittore russo riecheggia nelle parole del cardinale africano. Un monito contro la tentazione di assecondare l'ateismo "fluido", penetrato nella Chiesa, anche in vista del prossimo Sinodo.
Giovedì 11 aprile al Parlamento europeo è previsto il voto sulla risoluzione che intende includere l’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. La cui modifica richiede però l’accordo di tutti gli Stati membri. Una mossa, dunque, per accattivarsi il favore delle lobby abortiste e che giunge al culmine di una lunga serie di risoluzioni per imporre l’aborto in tutta l’Ue.
Oggi inizia la novena alla Divina Misericordia.
Volgendo il pensiero all'eternità il cardinale tedesco morto venerdi scorso ripercorreva gli eventi della sua vita, vedendo nelle persone e nelle circostanze la mano benevola del Padre.
Di san Giuseppe il Vangelo non ci trasmette nessuna parola, ma ci parla dei suoi sogni, delle sue decisioni e azioni, compreso quel «lo chiamò Gesù». Dire quel nome ha significato accogliere il Figlio di Dio, servendo la sua missione di salvezza.
Dopo il voto dell’Assemblea Nazionale, pure il Senato francese dà il via libera all’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione. Esultano Macron e gruppi abortisti. E i vescovi lamentano l’attacco alla vita.
Nel Vangelo di questa domenica c’è il chiaro avvertimento che la verità di Cristo non s’incontra contando sul potere della ragione, ma nel farsi suoi umili discepoli. Seguendolo sulla via della croce, come tanti cristiani nei secoli.