MaM
Messaggio del 25 agosto 2006:Cari figli, anche oggi vi invito: pregate, pregate, pregate. Solo nella preghiera sarete vicino a me e a mio Figlio e vedrete come è breve questa vita. Nel vostro cuore nascerà il desiderio del cielo. La gioia comincerà a regnare nel vostro cuore e la preghiera scorrerà come un fiume. Nelle vostre parole ci sarà solo gratitudine verso Dio perchè vi ha creati, e il desiderio di santità diventerà per voi realtà. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita - Benvenuto nel sito Maria a Medjugorje


Cari figli! Sono con voi per dirvi che vi amo e vi esorto alla preghiera perché satana è forte e ogni giorno la sua forza è sempre più forte attraverso coloro che hanno scelto la morte e l’odio. Voi, figlioli, siate preghiera e le mie mani d’amore tese per tutti coloro che sono nelle tenebre e cercano la luce del nostro Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Cari figli, io sono con voi grazie all’amore misericordioso di Dio. Ed è per questo che, come madre, vi invito a credere nell'amore. L'amore che è comunione con mio Figlio. Con amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori per conoscere mio Figlio e per amarLo. Figli miei, l'amore fa sì che mio Figlio illumini i vostri cuori con la Sua grazia, cresca in voi e vi doni la pace. Figli miei, se vivete l'amore, se vivete mio Figlio, avrete la pace e sarete felici. La vittoria è nell'amore. Vi ringrazio!


Non giudicare! Quando giudichi l'altro, ti metti sul piedistallo come un fariseo che sempre punta il dito, perché il suo sguardo è cattivo: è dettato dalla presunzione di essere migliore degli altri. Ricordati che sei un povero peccatore che commette errori molto più gravi e quindi non hai il diritto di puntare il dito. Sii umile! Invece di accusare l'altro, accusa te stesso affinché tu possa ottenere la Misericordia. Ricordati che sarai trattato da Dio come tratti il tuo prossimo. Perciò hai tutto l'interesse di comprendere e di compatire le debolezze degli altri, e di essere indulgente con tutti. Ti conviene perdonare per stare bene e per meritare il perdono di Dio.

Don Nikola Vucic


La nostra mente smaniosa di udire.

Sant'Agostino

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Articoli e Video

Mara Santangelo: ”Medjugorje un albero che si vede dai frutti. Cautela comprensibile, ma…”

Il tennis la incoronava campionessa mondiale nel 2006 con la vittoria della Fed Cup con la nazionale femminile. I suoi successi le garantivano il meglio anche sul piano della popolarità. Eppure a Mara Santangelo mancava Dio e lo dice anche a IntelligoNews con una semplicità disarmante, la stessa con la quale ha scritto nero su bianco la sua testimonianza di fede nel libro “Te lo prometto” (Piemme) in cui racconta per filo e per segno la sua nuova vita, fatta soprattutto di preghiera. L’abbiamo intercettata tra i suoi tanti impegni – la sua carriera prosegue “a bordo campo sportivo” (è infatti consigliera FIT e CONI, ma non solo) – per parlare con lei della decisione di monsignor Lorenzo Loppa, vescovo di Anagni-Alatri, che come ha riportato l’Adnkronos della scorsa settimana, in una circolare inviata ai Vicari foranei e ai parroci della sua Diocesi ha annunciato la “proibizione” per “il clero e i fedeli” di partecipare a “incontri, conferenze o celebrazioni pubbliche nelle quali verrebbe data per scontata l’attendibilità di tali fenomeni”.

Ultime notizie

Entrambi ricordati dalla liturgia il 25 aprile, entrambi ressero la Chiesa di Alessandria. Tutto nacque da un incontro casuale tra l'evangelista e l'artigiano che portò l'allievo a seguire il maestro in vita e in morte. Fino a Venezia.
Guccini, Scanzi e Paolo Hendel nel 25 aprile di Loro Ciuffenna. Si canta "Dio è morto" e "Bella ciao". Un comizio contro la destra e contro la Meloni condito da volgarità. Ma il "teatro" è la Pieve di Gropina concessa dalla diocesi al Comune piddino senza riguardi per il culto. Cronache di una "messa civile" chiamata 25 aprile che usa la libertà per calpestare il sacro sotto gli occhi del vescovo.
12 aprile 1947, una grotta presso le Tre Fontane, a Roma: Maria appare all'eretico Bruno Cornacchiola, presentandosi come la Vergine della Rivelazione. È l’inizio di una mariofania straordinaria, non ancora riconosciuta dalla Chiesa, che tuttavia ha permesso il relativo culto.
Cinquant'anni dopo la denuncia dello scrittore russo riecheggia nelle parole del cardinale africano. Un monito contro la tentazione di assecondare l'ateismo "fluido", penetrato nella Chiesa, anche in vista del prossimo Sinodo.
Giovedì 11 aprile al Parlamento europeo è previsto il voto sulla risoluzione che intende includere l’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. La cui modifica richiede però l’accordo di tutti gli Stati membri. Una mossa, dunque, per accattivarsi il favore delle lobby abortiste e che giunge al culmine di una lunga serie di risoluzioni per imporre l’aborto in tutta l’Ue.
Oggi inizia la novena alla Divina Misericordia.
Volgendo il pensiero all'eternità il cardinale tedesco morto venerdi scorso ripercorreva gli eventi della sua vita, vedendo nelle persone e nelle circostanze la mano benevola del Padre.
Di san Giuseppe il Vangelo non ci trasmette nessuna parola, ma ci parla dei suoi sogni, delle sue decisioni e azioni, compreso quel «lo chiamò Gesù». Dire quel nome ha significato accogliere il Figlio di Dio, servendo la sua missione di salvezza.
Dopo il voto dell’Assemblea Nazionale, pure il Senato francese dà il via libera all’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione. Esultano Macron e gruppi abortisti. E i vescovi lamentano l’attacco alla vita.
Nel Vangelo di questa domenica c’è il chiaro avvertimento che la verità di Cristo non s’incontra contando sul potere della ragione, ma nel farsi suoi umili discepoli. Seguendolo sulla via della croce, come tanti cristiani nei secoli.