MaM
Messaggio del 18 novembre 2012:Cari figli, pregate per le vocazioni al sacerdozio. Pregate per i pastori della chiesa. Perseverate nelle vostre preghiere. Io, vostra madre, intercedo per voi con mio Figlio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore - Benvenuto nel sito Maria a Medjugorje


Cari figli! Sono con voi per dirvi che vi amo e vi esorto alla preghiera perché satana è forte e ogni giorno la sua forza è sempre più forte attraverso coloro che hanno scelto la morte e l’odio. Voi, figlioli, siate preghiera e le mie mani d’amore tese per tutti coloro che sono nelle tenebre e cercano la luce del nostro Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Cari figli, io sono con voi grazie all’amore misericordioso di Dio. Ed è per questo che, come madre, vi invito a credere nell'amore. L'amore che è comunione con mio Figlio. Con amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori per conoscere mio Figlio e per amarLo. Figli miei, l'amore fa sì che mio Figlio illumini i vostri cuori con la Sua grazia, cresca in voi e vi doni la pace. Figli miei, se vivete l'amore, se vivete mio Figlio, avrete la pace e sarete felici. La vittoria è nell'amore. Vi ringrazio!


È comune, a molti di noi, quella subdola presunzione di pensare di poter suggerire a Dio come gestire il mondo per renderlo più giusto. È comune a tutti i tribolati, a quelli che attraversano una prova, di essere avvolti da fitte tenebre. Quando ti trovi in una grande afflizione, hai la tentazione di lamentarti con Dio, di contendere con Lui, dichiarandosi innocente con parole così forti da far credere quasi che il Signore fosse ingiusto con te. Certo, tu credi di parlare per amore di giustizia, ma se il tuo amore per Dio fosse più grande avresti preferito apparire tu stesso come ingiusto, anziché esporre il Signore a essere giudicato male. Allora sai che ti dico: al culmine del dolore, o in mezzo ad una tribolazione, invece di protestare contro Dio, prendi in mano il Crocifisso e fatti fare una predica da Lui.

Don Nikola Vucic


Il pellegrino è colui che va lontano dalla sua patria. Tutti siamo forestieri, perché veniamo da un altro luogo: dal gaudio del paradiso terrestre siamo arrivati alla misera condizione di questo esilio; siamo anche pellegrini perché, cacciati dal volto e dagli occhi di Dio, ce ne andiamo mendicando, lontani dalla patria del cielo.

Sant'Antonio di Padova

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Entrambi ricordati dalla liturgia il 25 aprile, entrambi ressero la Chiesa di Alessandria. Tutto nacque da un incontro casuale tra l'evangelista e l'artigiano che portò l'allievo a seguire il maestro in vita e in morte. Fino a Venezia.
Guccini, Scanzi e Paolo Hendel nel 25 aprile di Loro Ciuffenna. Si canta "Dio è morto" e "Bella ciao". Un comizio contro la destra e contro la Meloni condito da volgarità. Ma il "teatro" è la Pieve di Gropina concessa dalla diocesi al Comune piddino senza riguardi per il culto. Cronache di una "messa civile" chiamata 25 aprile che usa la libertà per calpestare il sacro sotto gli occhi del vescovo.
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Dopo il voto dell’Assemblea Nazionale, pure il Senato francese dà il via libera all’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione. Esultano Macron e gruppi abortisti. E i vescovi lamentano l’attacco alla vita.