MaM
Messaggio del 1 febbraio 1988:Preparatevi a vivere la quaresime rinunciando a qualcosa durante questi quaranta giorni. Ho bisogno del vostro aiuto per realizzare i miei progetti.

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio - Benvenuto nel sito Maria a Medjugorje


Cari figli! Sono con voi per dirvi che vi amo e vi esorto alla preghiera perché satana è forte e ogni giorno la sua forza è sempre più forte attraverso coloro che hanno scelto la morte e l’odio. Voi, figlioli, siate preghiera e le mie mani d’amore tese per tutti coloro che sono nelle tenebre e cercano la luce del nostro Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.


Cari figli, io sono con voi grazie all’amore misericordioso di Dio. Ed è per questo che, come madre, vi invito a credere nell'amore. L'amore che è comunione con mio Figlio. Con amore aiutate gli altri ad aprire i loro cuori per conoscere mio Figlio e per amarLo. Figli miei, l'amore fa sì che mio Figlio illumini i vostri cuori con la Sua grazia, cresca in voi e vi doni la pace. Figli miei, se vivete l'amore, se vivete mio Figlio, avrete la pace e sarete felici. La vittoria è nell'amore. Vi ringrazio!


Gesù ha portato con Sé il Regno dei cieli. Ma si è presentato in punta di piedi, senza clamore, senza far rumore, come uno che non ha apparenza né evidenza. Può essere facile seguire Cristo guando compie miracoli, guarisce i malati, moltiplica pani e pesci. Più arduo seguirlo sulla via della Croce. Il paradosso di Cristo Re è proprio questo: puntare sulla vittoria nell'evidente sconfitta della Croce; come ha fatto il ladrone pentito, che nel volto sfigurato di Cristo ha visto il Re glorioso. Non cercare il Regno dei cieli nei segni grandiosi e nelle grandi occasioni. Se lo cerchi nella Croce, lo troverai nella tua realtà  quotidiana e nella tua vita umile e nascosta.

Don Nikola Vucic


Trattate sempre con il prossimo con grande cordialità  ed affetto; ma fino ad un certo punto e in modo che la virtù non venga compromessa e Dio non resti offeso.

San Francesco di Sales

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Jelena Vasilj: il valore dell'attesa

Nella vita attendiamo soprattutto che essa si realizzi e, se siamo generosi, attendiamo anche la realizzazione della vita altrui. Per i genitori questo consiste nella cooperazione diretta con Dio nella creazione di una vita, mentre per i consacrati nel partorire un’altra volta la creatura alla vita eterna. Pensiamo a S. Pio: quanta sofferenza per la salvezza delle anime; o a madre Teresa, che come motto del proprio apostolato ha preso le stesse parole di Gesù sulla croce: Ho sete. Delle anime, naturalmente. Tutta la creazione è dunque in attesa della vita, della quale S. Giovanni ci dice che è Dio stesso (Cf. Gv 1,4). È una vita che ora non possediamo in pienezza e la cui realizzazione aspettiamo nella vita futura. Di essa l'apostolo Paolo scrive: Vediamo ora come in uno specchio, in maniera confusa, ma allora vedremo faccia a faccia. (1Cor 13,12). Ma ci chiediamo perché l’attesa? Perché il Signore si fa attendere, o meglio, perché il Signore ci priva di questa visione nascondendosi? È chiaro che la risposta sta dalla nostra parte, dato che Dio vuole prepararci all'incontro con Lui. Ricordo alcune parole di S. Ignazio d’Antiochia molto impressionanti.

Ultime notizie

La guerra anti-vita dell’amministrazione Biden prosegue trasformando il Pregnant Workers Fairness Act in un senso che obbliga di fatto i datori di lavoro a facilitare l’aborto. Anche contro la loro coscienza.
Entrambi ricordati dalla liturgia il 25 aprile, entrambi ressero la Chiesa di Alessandria. Tutto nacque da un incontro casuale tra l'evangelista e l'artigiano che portò l'allievo a seguire il maestro in vita e in morte. Fino a Venezia.
Guccini, Scanzi e Paolo Hendel nel 25 aprile di Loro Ciuffenna. Si canta "Dio è morto" e "Bella ciao". Un comizio contro la destra e contro la Meloni condito da volgarità. Ma il "teatro" è la Pieve di Gropina concessa dalla diocesi al Comune piddino senza riguardi per il culto. Cronache di una "messa civile" chiamata 25 aprile che usa la libertà per calpestare il sacro sotto gli occhi del vescovo.
12 aprile 1947, una grotta presso le Tre Fontane, a Roma: Maria appare all'eretico Bruno Cornacchiola, presentandosi come la Vergine della Rivelazione. È l’inizio di una mariofania straordinaria, non ancora riconosciuta dalla Chiesa, che tuttavia ha permesso il relativo culto.
Cinquant'anni dopo la denuncia dello scrittore russo riecheggia nelle parole del cardinale africano. Un monito contro la tentazione di assecondare l'ateismo "fluido", penetrato nella Chiesa, anche in vista del prossimo Sinodo.
Giovedì 11 aprile al Parlamento europeo è previsto il voto sulla risoluzione che intende includere l’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. La cui modifica richiede però l’accordo di tutti gli Stati membri. Una mossa, dunque, per accattivarsi il favore delle lobby abortiste e che giunge al culmine di una lunga serie di risoluzioni per imporre l’aborto in tutta l’Ue.
Oggi inizia la novena alla Divina Misericordia.
Volgendo il pensiero all'eternità il cardinale tedesco morto venerdi scorso ripercorreva gli eventi della sua vita, vedendo nelle persone e nelle circostanze la mano benevola del Padre.
Di san Giuseppe il Vangelo non ci trasmette nessuna parola, ma ci parla dei suoi sogni, delle sue decisioni e azioni, compreso quel «lo chiamò Gesù». Dire quel nome ha significato accogliere il Figlio di Dio, servendo la sua missione di salvezza.
Dopo il voto dell’Assemblea Nazionale, pure il Senato francese dà il via libera all’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione. Esultano Macron e gruppi abortisti. E i vescovi lamentano l’attacco alla vita.