MaM
Messaggio del 25 luglio 2004:Cari figli, di nuovo vi invito: siate aperti ai miei messaggi. Desidero, figlioli, avvicinarvi tutti a mio figlio Gesù, perciò voi pregate e digiunate. Vi invito in modo particolare a pregare per le mie intenzioni, cosicchè possa presentarvi a mio figlio Gesù, e Lui trasformi e apra i vostri cuori all'amore. Quando avrete amore nel cuore, in voi regnerà la pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Testimonianze dall'Oasi della Pace di Medjugorje

23/11/2006    2234     Testimonianze su Medjugorje    Oasi della pace  Testimonianze 
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La fondazione

A partire dal 1 luglio del 1990 la Comunità Mariana Oasi della Pace è approdata a Medjugorje, dove, il 28 ottobre 1988, ricevette in dono da alcuni benefattori svizzeri e italiani un appezzamento di terreno nella zona di Bijakovici, a pochi passi dalla collina delle apparizioni. I fratelli e le sorelle destinati a questa fondazione a Medjugorje vissero fin dai primi giorni in condizioni di vero abbandono evangelico.

Stralciamo alcune righe dal resoconto della fondazione della Comunità Mariana Oasi della Pace:

"Sabato 30 giugno 1990, dopo che il giorno innanzi fu celebrata la solennità dei Ss. Pietro e Paolo, sembrava essere giunto il tempo perché da Roma (ndr San Polo) la Comunità raggiungesse Medjugorje.

Quel mattino, festa dei santi martiri romani, celebrammo una bellissima Eucaristia di invio. Al termine della Messa, il Padre con tutti i fratelli e sorelle pregò sui primi inviati a Medjugorje: fr. Tiziano Giovanni, fr. Lorenzo, fr. Pietro Maria e sr. Maria Gemma.

Lasciamo pensare quanto sia stato quello un momento commovente. Terminata la Messa, i quattro si sentirono di partire subito e in modo evangelico. Non vollero prendere nulla con sé. Non mangiarono prima del viaggio e non vollero avere soldi in tasca. Si misero a piedi sulla strada. Alcuni trovarono quasi subito un passaggio, altri dopo qualche ora di cammino. Alla fine tutti e quattro si trovarono ad Ancona, vicino al porto. Al porto trovarono chi, conosciuta la loro missione, li invitò nella propria casa a prendere una doccia, a cenare. E per la nave? Non si poteva proprio chiedere un passaggio gratis. Trovarono anche chi pagò loro il biglietto. L'indomani, 1 luglio 1990, poco dopo le 11,00, arrivati a Medjugorje, prima di partecipare alla S. Messa della domenica, vollero telefonare al Padre tutta la loro gioia per essere stati tanto graziati dalla Divina Provvidenza.

Nei giorni seguenti ricevettero i primi segni della Provvidenza da pellegrini della Sicilia. E vennero anche le prime due roulotte, che furono le prime abitazioni per quasi 6 anni. Il 6 luglio, giorno di S. Maria Goretti, non sapendo come fare l'Adorazione Eucaristica chiesero al parroco P. Leonard Oreè, ofm, di poter avere l'Adorazione, almeno di pomeriggio. E così, nel giorno anniversario del dono dell'Eucaristia avuto a Priabona di Vicenza, la Comunità di Medjugorje cominciò la sua Adorazione per quattro ore del pomeriggio di ogni giorno nella cappella della parrocchia, che da allora, per iniziativa della Comunità, permane ancora oggi Cappella dell'Adorazione Eucaristica".

1990-1992

Che avventura quei primi mesi dell'Oasi di Medjugorje in camping, senza soldi, né acqua, né elettricità, avendo come unico dormitorio una piccola roulotte e un'altra roulotte per cucinarvi e pregarvi il nostro Ufficio nei giorni di pioggia. Non avevamo macchina e andavamo tutti i giorni a piedi a Medjugorje per l'Eucarestia del mattino, e questo anche sotto la pioggia e le intemperie ... La nostra vita era veramente francescana, nella gioia e nella fede totale nella Divina Provvidenza, che arrivava col contagocce ma puntualmente!

Grazie alla nostra bicicletta bianca, regalata dalla famiglia Werner dell'America, la gente mi chiamava "la suora volante", per il velo che sventolava al vento .. e così spesso i pellegrini di varie lingue mi fermavano con la mia bicicletta per chiedermi cosa facessi e dove andassi. Li invitai:

"Venite e vedete all'Oasi della Pace e vi racconterò tutta la nostra storia!" Così incominciavano profeticamente le nostre prime testimonianze internazionali qui a Medjugorje!! Soprattutto i belgi e tanti francesi e poi anche gli americani venivano!! La Madonna davvero mi usò come suo strumento a mia insaputa!

La vita era semplice, gioiosa e piena di avventure meravigliose ... eravamo giovani e senza esperienza, ma vivevamo il Vangelo e i messaggi della Gospa e questo ci rendeva felici! Ricevevamo spesso la visita di Marija Pavlovic e di suor Elvira che fondava il suo Cenacolo proprio accanto a noi!

I nostri primi benefattori erano gli stessi Francescani che amavano molto la nostra piccola Oasi e che venivano regolarmente per condividere il nostro pasto frugale.

L'accoglienza di Padre Leonardo Orec è stata molto calorosa anche perché lui ci diceva che "riconosceva in noi un vero spirito religioso fondato sulla spiritualità dei messaggi della Madonna di Medjugorje (diario 18.12.90). Ogni giorno andavamo tra i campi ed in bicicletta a Medjugorje per adorare il Santissimo. Padre Petar veniva spesso a visitarci e diceva sempre scherzando che sarebbe diventato volentieri membro dell'Oasi della Pace, per il suo spirito di san Francesco. Un giorno ci chiese: "Ma avete pane?" Noi gli abbiamo detto che non potevamo comprare nulla ... e che no! Da quel giorno per ben 3 anni Padre Petar pagava al panificio il nostro pane quotidiano fresco per la giornata.

Padre Slavko e Padre Petar venivano spesso a celebrare la Santa Messa.

Una sera venne Padre Jozo a cenare con noi, era una sera di dicembre, ed egli ci disse "desidero che la vostra comunità guidi la vita spirituale dei pellegrini con la sua preghiera e testimonianza, essendo la comunità quì che cerca di vivere interamente i messaggi della Madonna" (diario 13.12.90)

Nell'aprile del '92 scoppiò la guerra. La mattina presto si sentirono delle raffiche di mitragliette vicinissimo alle nostre roulotte, poi si sentì un urlo dalla parte del Cenacolo: i nostri vicini di casa ci chiamavano. Urlavano: "Oasi, Oasi ... la guerra è scoppiata! Subito prendete dei viveri e un sacco a pelo per dormire, dobbiamo andare a nasconderci nel rifugio nella casa di Marysa in costruzione sotto il Podbrdo! Fate presto, presto!" Fra Gabriele ed io siamo corsi velocemente a prendere viveri ed il Santissimo e siamo scappati come ladri dall'altra parte della strada per rifugiarci. Quanta emozione ... quanti pericoli superati con la preghiera. Come dice la Madonna: "la preghiera fa miracoli e può fermare anche le guerre!" Mi ricorderò soprattutto la Via Crucis del Venerdì Santo assieme ai ragazzi del Cenacolo e Padre Slavko, sotto una pioggia torrenziale, con il rumore delle bombe dietro al Krizevac ... e verso la Neretva ... dietro il Podbrdo!! Non so come abbia sopravvissuto in questa Via Crucis ... come il sacrificio più grande della mia vita, con la paura nel cuore, tanta, tanta paura ma Padre Slavko era con noi come padre e protettore, oltre al Signore. Servivano queste preghiere per il popolo croato, che aveva paura di perdere i propri cari figli al fronte!

Mamma Santa ... quante cose belle e difficili abbiamo vissuto per te e con te! Quanti sacrifici e lacrime versate in questa Tua terra di Missione per il Mondo da salvare! Per aiutare i tuoi piani di pace per il Mondo!

Sr. Claire Marie de l'Amour Crucifié, cmop