MaM
Messaggio del 27 settembre 1984:Cari figli, mi avete aiutato con la vostra preghiera a realizzare i miei progetti. Continuate a pregare, affinché questi progetti si realizzino pienamente. Chiedo alle famiglie della parrocchia di recitare il Rosario in famiglia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Padre Petar Ljubicic: Medjugorje, luogo di pellegrinaggio e di conversioni sconvolgenti

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Secondo le dichiarazioni dei veggenti, la Madonna appare a Medjugorje da più di 25 anni. Da allora, Medjugorje è diventata fonte di grazie e vero prodigio. In questo luogo di grazia dove Dio è all'opera giungono milioni di pellegrini da tutto il mondo. Qui tutti percepiscono la grazia in un modo speciale. Molti, in questo luogo, hanno scoperto la fede ed hanno vissuto la conversione personale. Centinaia di malati gravi sono stati guariti. Sono sorti migliaia di gruppi di preghiera. A Medjugorje possiamo imparare come si venera e si loda Dio, come si prega col cuore, come si fa penitenza in modo sincero. Tanti uomini che si affidano a Dio con cuore aperto vivono molte esperienze spirituali. Lo dimostrano i seguenti esempi:

Come si è convertito Steve?

Il canadese Steve ci ha raccontato la sua triste gioventù: "A quattordici anni ho conosciuto per la prima volta l'alcool e la droga. Mi trovavo molto spesso "in viaggio". Dovevo rubare per riuscire a comprami la roba. Ho condotto per cinque anni questa vita disordinata, che mi nauseava sempre più. I miei genitori mi raccontavano spesso degli straordinari avvenimenti di Medjugorje. Vi organizzavano dei pellegrinaggi e mi chiesero di andare con loro. Per molto tempo mi opposi perché non mi interessava. Poi mi venne voglia di andare a Medjugorje e così la nostra famiglia partì per la Croazia.

Quando arrivammo a Medjugorje, rimasi molto colpito dalla semplicità della gente. Sentivo chiaramente che lì le persone erano felici e così mi unii a loro. Non conoscevo preghiere, ma imparai presto a pregare. Rimasi sorpreso quando mi accorsi che non mi restava difficile pregare. Il 15 settembre salii con un gruppo di pellegrini sulla Collina della Croce.

Ad ogni stazione della Via Crucis ci si fermava a pregare. Facevo tutto quello che facevano gli altri. Alla dodicesima stazione cominciai a piangere, ma io stesso non ne sapevo il motivo. Piangevo come un bambino. All'improvviso sentii un pellegrino del nostro gruppo che diceva:

"Qualcuno di noi è stato guarito dalla droga. Dio ha fatto vivere a quest'uomo una conversione straordinaria".

Quando sentii queste parole, provai una profonda pace ed una grande gioia. Subito cominciai a ringraziare Dio per le Sue grazie. In questo luogo ho vissuto la mia conversione, qui Dio è entrato nella mia vita. Solo più tardi ho saputo dell'importanza della dodicesima stazione. Gesù è venuto a morire per i nostri peccati affinché noi possiamo vivere. Gesù è veramente morto per me, per liberarmi dai miei peccati. Ho compreso che a Medjugorje mi è stata donata una seconda vita. Il mio cuore si è aperto a Dio e la mia fede è divenuta sempre più viva.

A Medjugorje mi sono confessato, poi ho sentito la vicinanza della Madonna. Ho sentito di essere amato. Continuamente mi veniva in mente che dopo il mio ritorno avrei dovuto dare un taglio netto alla vita condotta fino a quel momento. Avrei dovuto rinunciare a persone che prima per me significavano molto. Ho perso la mia ragazza, perché non potevo più convivere con lei come prima senza offendere Dio. Questo è stato un duro colpo per me. Sempre più chiaramente capivo che bisogna vivere secondo i comandamenti di Dio. Ho il desiderio di diventare sacerdote. Dio ha compiuto miracoli nella mia vita. Voglio fare ciò che Lui vuole e vivere unicamente nella Sua grazia. Ringrazio Dio per ciò che ha fatto e ancora farà per me".

Dopo tre tentativi di suicidio, Tibor ha trovato il senso della sua vita

Tibor, di Praga, ha avuto un passato terribile. Quando aveva un anno, la madre è stata condannata a 12 anni di carcere. Poi suo padre è morto e lui è stato cresciuto in un istituto. Qui ha vissuto nella derisione e nell'isolamento. Quando la madre terminò di scontare la sua pena, andò a vivere con un ubriacone che spesso la picchiava. Tibor ha raccontato il suo calvario:

"Le esperienze che ho fatto nell'istituto e poi a casa con mia madre sono state terribili. Cominciai ad odiare gli uomini.

Quando mia madre mi cacciò di casa dovetti tornare in istituto. Mi ammalai di malattie psichiche e mi tagliai le vene. I medici riuscirono a salvarmi. Un'altra volta ingoiai 500 pasticche, ma le dovetti vomitare e rimasi in vita.

Quando una psicologa giovanile mi rinchiuse in una stanza, fui preso dal panico e mi piantai un lungo coltello nello stomaco. Di nuovo i medici riuscirono a salvarmi, ma fui ricoverato in una clinica psichiatrica. Un medico pio mi preservò dal manicomio. Per decisione dell'ufficio tutorio, finii in una famiglia credente che si occupò di me gratuitamente. I miei genitori adottivi mi fecero battezzare nella chiesa cattolica. A quel tempo avevo molti complessi, soffrivo di solitudine e di profonde depressioni. La mia madre adottiva pregava molto per me. Mi chiese di andare a Medjugorje. Quando mi trovai lì, mi sedetti davanti alla chiesa a riflettere, pieno di dubbi. Dei pellegrini vennero da me e mentre conversavamo mi sentii improvvisamente molto contento e provai una profonda pace.

Caddi di nuovo in una profonda depressione. Piangevo e piangevo, rimproverando aspramente la Madonna. Le chiedevo:

"Perché mi lasci piangere così se sei qui?". Allora venne da me un sacerdote, mi pose le mani sul capo e mi benedisse. Dopo questa benedizione sentii un grande sollievo. Ero contento e provavo un amore sincero per il prossimo.

Sulla collina delle apparizioni vissi un'altra esperienza davvero straordinaria. Lì piansi come non avevo mai fatto prima in vita mia. Lentamente mi avvicinai alla grande croce e misi le mani sui piedi del Crocifisso. Improvvisamente avvertii un forte colpo di vento che scosse la croce da una parte all'altra. In quel momento nacque in me l'anelito al sacerdozio.

Non soffro più di solitudine perché ho trovato Dio e Maria. Vengo volentieri in pellegrinaggio in questo luogo a pregare per la mia completa dedizione a Dio come sacerdote. Sempre più chiaramente sento il desiderio di guidare gli uomini alla fede in Dio".

Padre Petar Ljubicic

Fonte: Medjugorje, un invito alla preghiera n. 67