MaM
Messaggio del 17 febbraio 2002:Cari figli, sono piena di gioia di essere con voi stasera. Vi invito in maniera molto speciale a pregare per la pace. La Madre pregherà insieme con voi. Grazie, cari figli, che avete risposto alla mia chiamata.

Notizie dai giornali cattolici



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Dopo la riconquista di Ramadi, l’esercito iracheno sta lanciando la sua offensiva a Mosul. Il premier Al Abadi ha promesso che il 2016 sarà “l’anno della vittoria finale”. Auspicio condiviso, sia pure con cautela, dal vescovo ausiliare caldeo di Baghdad, monsignor Shlemon Warduni. La pace, però, ha puntualizzato il presule in un’intervista alla Radio Vaticana, dovrà essere fatta “per il bene degli iracheni” ma anche per quegli “sciocchi” che hanno lasciato il loro paese “e sono venuti qui a uccidere la gente”.
Salvato alla morte da un gruppo di cristiani quasi ottant’anni fa, mosso dalla gratitudine, George Weidenfeld sta aiutando i cristiani del Medio Oriente a fuggire dall’Isis. Weindenfeld è un ebreo sopravvissuto all’Olocausto, oggi 96enne, che nel 1938, dopo l’annessione dell’Austria da parte della Germania nazista, riparò in Gran Bretagna, accolto dalla Fratellanza di Plymouth e dai Quaccheri, che gli offrirono cibo e ospitalità. Giunto oltremanica appena 18enne, con pochi scellini in tasca, ha saputo rifarsi una vita, diventando dopo pochi anni giornalista e commentatore radiofonico alla BBC. Ha poi fondato la casa editrice Weidenfeld and Nicholson e nel 1976 è stato nominato membro della Camera dei Lord.
Vangelo Gv 1,1-18: Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.
Qui entro in punta di piedi. Proprio non mi viene voglie di far battute. È il nodo alla gola che mi prende quando mi presentano i piccoli per il battesimo. Come ai matrimoni in quel momento regna un clima di sentimentalismo esasperato, un’overdose di tenerezza pari solo alla distrazione. Lì come una ferita sperimento la solitudine di Cristo che fuggiva dalle folle per ritirarsi da solo, a tu per tu con il Padre, unica radice di ogni compagnia vera. Guardo il piccolo e mi chiedo: “Che ne sarà di lui?”, della sua vita, del suo destino? “Che ne sarà di noi, di me?”. E il cuore batte al rallentatore, come se ogni palpito vibrasse di un’eco che non finisce mai.
Ho avuto modo di discutere con una ragazza algerina dei recenti attentati di Parigi; mi ha raccontato due dialoghi con i suoi familiari. All’indomani della strage di Charlie Hebdo e del supermercato ebraico ha chiesto ai genitori: È giusto? Sì, le hanno risposto, perché i nemici del Profeta devono pagare con la morte. Alla stessa domanda posta ai medesimi interlocutori dopo il 13 novembre, la risposta è stata: No, perché non è giusto colpire così, alla cieca. Gilles Kepel, che studia da anni il terrorismo di matrice islamica, ha avanzato l’ipotesi che i primi a considerare un errore gli attentati di Parigi, in cui, tra l’altro, si contano non poche vittime di fede islamica, siano stati proprio gli uomini del Califfato, almeno a giudicare dalle motivazioni generiche con cui ne hanno rivendicato la responsabilità. Tuttavia resta il fatto che un gruppo composito di assassini, alcuni dei quali ben addestrati, ha deciso di compiere un eccidio di questo tipo, colpendo, come si dice, nel mucchio.
La vita è un mistero infinitamente più grande dell’uomo. Dal momento in cui quelle due cellule di mamma e papà si uniscono nel grembo materno, sino a quando, ad ognuno, tocca l’ultimo respiro, la vita è un eccezionale miracolo che va oltre l’uomo. Non un diritto, ma il più grande dei doni. Può così l’uomo giocare al piccolo Frankestein, creando e disfando vite a suo piacimento, eppure non esistono diritti (fasulli) o qualità della vita (millantate) che reggono di fronte all’evidenza: la creazione non è dell’uomo, l’inizio e la fine di ogni vita non sono nelle sue mani.
«Negli ultimi due secoli la chiesa delle condanne aveva rinunciato alla via dell’annuncio per condannare tutto — la modernità borghese, il liberalismo, il capitalismo, il comunismo, la cultura dei diritti, eccetera». È un passaggio esemplare del pensiero di Alberto Melloni messo nero su bianco sul Corriere della Sera del 28 dicembre. Esemplare perché è solo l’ultimo degli interventi di intellettuali, teologi, vescovi che intendono dimostrare come nella Chiesa sia in atto una rivoluzione che taglia drasticamente con il passato: il pontificato di Francesco come la “nuova Chiesa” che finalmente si afferma pur tra mille resistenze. Da qui anche la necessità di inventarsi cospirazioni e nemici, così da poter legittimare qualsiasi balzo in avanti. Melloni stesso – vera guida della progressista “Scuola di Bologna” - è stato ai tempi del Sinodo fra i più attivi cacciatori di cospiratori.
A Madrid arrivano le Regine Maghe. Melchiorra e Gasparra sfileranno per le vie della capitale spagnola. Non è un anticipo di carnevale, bensì l’ultima trovata di Ahora Madrid, partito di area levantina che vuole introdurre le quote rosa anche nel famoso trio dei Re Magi. Dalla mascherata gender è scampato Baldassarre perché tradizione vuole che sia nero e quindi il politicamente corretto non poteva femminizzare anche costui. Gli asiatici e i caucasici invece posso anche darsi al transgender.
Matt Birk, campione di football che non ha esitato a definirsi cattolico e pro life davanti a tutta la Nazione fino al punto di rifiutare di incontrare il presidente Barak Obama per il suo supporto all’industria dell’aborto, sarà tra gli speaker della prossima March for Life di Washington. È già iniziato infatti il conto alla rovescia per la data del 22 gennaio quando centinaia di migliaia di persone marceranno per le vie di Washington Dc per chiedere il rispetto della vita umana e l’abolizione della sentenza che dal 1973 ha reso legale l’uccisione di 57 milioni di bambini non nati.
Kobe Bryant, una delle stelle del basket di tutti i tempi, che ha annunciato di recente il suo ritiro a fine della stagione, è il protagonista di un post su Church Pop che viene a proposito in occasione della festa della Sacra Famiglia. Perché? Molti non sanno che Bryant, nato a Philadelphia nel 1978, è cresciuto in una famiglia cattolica e che a sei anni la sua famiglia si è trasferita a un’ora da Roma, tanto che ancora oggi il campione Nba ha un’ottima padronanza dell’italiano.
Non solo Tombstones, Chockeslams e 619 (da leggere tassativamente “sixonenine”): la strada che conduce sul ring della WWE, la lega di wrestling più famosa al mondo, è attraversata di testimonianze di tafede. Oltre a (finti) calci, pugni, mosse di sottomissione (ovviamente è una lotta simulata, perché i lottatori in realtà sono bravi attori) e, purtroppo, sporadici incidenti mortali. Riservando ad altri autori più competenti di me ogni giudizio etico-morale sul Wrestling e, più in generale, su tutti gli sport da combattimento, mi accingo con questo breve articolo a tratteggiare un breve percorso di luce tra le fitte tenebre di questo mondo in cui la violenza, seppur in gran parte simulata, è elevata ad intrattenimento delle masse. La figura di Shawn Michaels non ha certo bisogno di presentazioni per gli appassionati: atleta simbolo della WWE nel ventennio 1990-2010, tra i suoi innumerevoli premi e riconoscimenti, spiccano le Royal Rumble del 1995 e 1996 e i quattro titoli di campione del mondo. In una sua intervista rilasciata al sito Christian Post, in occasione dell’uscita dell’ultimo libro di cui è autore (“Wrestling for My Life: The Legend, the Reality, and the Faith of a WWE Superstar”; epub Edition; 2014), l’ex wrestler racconta di come ha ritrovato la fede, dopo anni di errori e dipendenze.
Una confessione per essere “efficace” a quali “requisiti” deve rispondere? Nel volume “La Confessione. Sacramento della Misericordia”, a cura del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione (edizioni San Paolo), abbiamo selezionato 5 “caratteristiche” che rendono unico ed efficace il sacramento della Riconciliazione.
Conquistare Roma, perché Roma è il mondo. Ma soprattutto, perché Roma è il centro della cattolicità. Quella Chiesa che, unica al mondo, ha portato a compimento l’universalità di Roma, e ne ha fatto uno strumento per il bene dell’uomo. Angela Pellicciari, storica del Risorgimento, ha appena dato alle stampe il volume “Una storia della Chiesa” (Cantagalli). Con rigore storico, riproducendo documenti che raramente vengono menzionati, ha messo in luce nel corso degli anni come il Risorgimento italiano sia stato soprattutto un movimento in chiave anti-cattolica. Un piano che aveva come scopo la sostituzione della verità teologica con la presunta libertà massonica. Storie che si sono dipanate in libri (tra gli altri) come “L’altro Risorgimento. Una guerra di religione dimenticata” (Piemme), “I panni sporchi dei Mille. L’invasione del Regno delle Due Sicilie” (Cantagalli), “Risorgimento anticattolico” (Piemme) e “I Papi e la Massoneria” (Ares). In una intervista con ACI Stampa, racconta perché, da sempre, l’attacco è stato mosso verso Roma. Ovvero verso la cattolicità. Un attacco che passa dall’attacco alla sovranità della Santa Sede.
Assistere e vivere, dalla propria città in ogni parte del mondo, il Giubileo straordinario della Misericordia con Papa Francesco, da oggi è possibile. Grazie all’Applicazione Ufficiale di questo Giubileo 2015-16, l’unica con il logo ufficiale, che SPES NOSTRA ONLUS (www.spesnostra.it) distribuirà in tutto il mondo. L’applicazione consentirà a tutti i fedeli di partecipare virtualmente, a questo grande evento cristiano dell’anno santo, con i collegamenti in live-straeaming che saranno trasmessi dal prossimo 8 dicembre 2015 fino alla sua conclusione, il 16 Novembre 2016. Non saranno solo eventi “live”, ma saranno disponibili in 5 lingue, tutte le informazioni ufficiali tra cui il programma e gli appuntamenti di principale spiritualità del Giubileo.
Omelie, udienze generali e speciali, documenti e viaggi pontifici. Discorsi preparati ed altri a braccio. Una nuova enciclica che è stata oggetto di acceso di dibattito dentro e fuori della Chiesa. E poi tante nuove interviste che confermano la sua verve comunicativa e la sua capacità di essere protagonista attivo dei mass media. L’anno che sta per concludersi legittima papa Francesco come il più autorevole leader religioso del mondo. Tra i pontefici dell’era moderna, si sta rivelando il più prolifico in fatto di scritti, discorsi e presenza mediatica. ZENIT ha quindi proposto una sintesi dei momenti salienti del terzo anno di pontificato di Jorge Mario Bergoglio. Un 2015 che, ancora una volta, vede alla ribalta un personaggio che non sempre mette d’accordo tutti ma non smette mai di stupire.
La solennità del Natale, appena trascorsa, ha indotto papa Francesco a dedicare l’ultima Udienza Generale dell’anno al tema dell’infanzia. In questi giorni molte famiglie nel mondo espongono Gesù Bambino nel presepe, “portando avanti questa bella tradizione che risale a san Francesco d’Assisi e che mantiene vivo nei nostri cuori il mistero di Dio che si fa uomo”, ha sottolineato il Pontefice. Tra i santi che hanno coltivato la devozione a Gesù Bambino, il Papa ha citato Teresa di Lisieux che, non a caso, diventando monaca carmelitana, scelse di chiamarsi “Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo”.
Tra breve arriverà nelle sale cinematografiche il film The 33, che narra la vicenda dei trentatré minatori cileni rimasti intrappolati sottoterra cinque anni fa e salvati in extremis in diretta mondiale. La loro odissea, trasmessa in tempo reale, commosse il pianeta e papa Ratzinger, che inviò una sua benedizione speciale. Il film, della pluripremiata regista messicana Patricia Riggen, conta su un cast stellare: Antonio Banderas, Juliette Binoche, Lou Diamond Phillips, Josh Brolin, Gabriel Byrne. Ma come mai si è mossa Hollywood per una storia toccante, sì, ma tutto sommato uguale a tante altre?
Continua a crescere in Nigeria il bilancio delle vittime delle azioni terroristiche messe a segno dai jihadisti Boko Haram a partire dal giorno di Natale. L’ultima risale al 28 dicembre. Una donna si è fatta esplodere mescolandosi alle persone in coda all’ingresso di una moschea a Maiduguri, la capitale dello stato di Borno, uno degli Stati nord orientali della federazione, a maggioranza islamica, in cui i jihadisti lottano da anni per imporre la legge coranica.
Non c’è nulla come la presunta emergenza smog per mettere in rilievo la cialtronaggine dei politici e l’inconsistenza degli ecclesiastici.
Almeno 80 morti nel Borno, colpita anche una moschea. Mons. Doeme: “Non fanno distinzione tra musulmani e non musulmani”
Governo preme acceleratore su ddl Cirinnà e annuncia discussione in Senato il 26 gennaio. Possibile maggioranza trasversale PD-M5S per approvazione; i centristi auspicano un referendum abrogativo e un nuovo Family Day
Un ictus fulminante. Poi il buio. George Pickering III era stato dichiarato in stato di “morte cerebrale” e i medici stavano per “staccare la spina” dei macchinari che ancora lo tenevano in vita (Washington Post, 24 dicembre). Tutte le procedure erano state espletate: ottenuto il consenso dei familiari, l’ospedale Tomball regional medical centre di Houston, in Texas, aveva già allertato un centro di donazione di organi.
Vip e Tg lanciano la “moda” delle adozioni gay. Spot su spot animate spesso dalla demagogia della propaganda Lgbt.
Quest’anno a Madrid sfilerà un Re Magio donna contro le discriminazioni di genere: è questa l’ultima geniale trovata dei progressisti spagnoli. L’idea è dei consiglieri municipali di Ahora Madrid (il nuovo partito “orizzontale” vicino a Podemos, Izquierda Unida e al Partito Socialista Operaio, PSOE) che hanno stabilito che nei distretti capitolini di Puente de Vallecas e San Blas-Canillejas uno dei tre personaggi che sfilerà nella tradizionale cabalgata natalizia, dovrà essere necessariamente una donna per favorire anche durante il Natale quelle “quote rosa” così care alle femministe e al laicismo egualitario. Si tratterà dunque di una regina Melchiorra o di una regina Gasparra, visto che a interpretare Baldasarre sarà un giovane africano.
Dal 23 dicembre nessuna notizia di padre Dhiya Azziz, parroco in una delle aree controllate dallo Stato Islamico. Già lo scorso luglio era stato vittima di un sequestro
In questi ultimi giorni del 2015, intervenendo sui maggiori quotidiani nazionali, diversi sociologi si sono interrogati sulle cause di un fenomeno inquietante, invisibile a occhio nudo, ma che appare fra i più preoccupanti dell’anno trascorso. Come illustrato per primo dal demografo Gian Carlo Blangiardo, prima con un’anticipazione su Avvenire e poi con uno studio sulla newsletter specializzata Neodemos (clicca qui), in Italia nei primi otto mesi del 2015 ci sono stati 45.000 morti in più rispetto ai primi otto mesi del 2014. La proiezione sull’intero anno 2015 parla di 68.000 morti in più, un aumento dell’11,3% rispetto all’anno passato.
In occasione del Santo Natale il Penitenziere Maggiore, cardinale Mauro Piacenza, ha scritto una bella lettera ai confessori. Quest’anno la lettera ha un sapore particolare, visto che da pochi giorni siamo entrati nel Giubileo della Misericordia, un anno straordinario che mette al centro proprio il confessionale.
Troppe volte non apriamo la porta a Gesù, nel timore di fare ‘brutta figura’. Anche quando è Lui ciò che più desideriamo.
La nuova legge consentirà fino a due bambini per coppia. La svolta è dovuta più a ragioni di sviluppo economico che di tutela dei diritti umani
Forse alcuni si sono sorpresi vedendo un cartello che annunciava per il 22 dicembre 2015 una cerimonia di “Benedizione Mondiale dell’Utero”, da celebrarsi in occasione della luna nuova di dicembre (anche se la luna totalmente piena è prevista per il 25 dicembre, come segnalano i calendari astronomici). Alla Benedizione dell’utero che si è celebrata nell’agosto scorso sembra abbiano partecipato 100.000 donne in 130 Paesi. Di cosa si tratta? Ha qualcosa a che fare con i riti di fertilità di alcuni culti antichi o con la benedizione delle donne incinta che si fa nella Chiesa cattolica? Come vedremo, non è niente di tutto questo. Si tratta di una delle proposte spirituali presenti nel conglomerato del New Age. Una delle linee principali della spiritualità alternativa è quella femminista radicale, che divinizza la donna e legge tutto ciò che è femminile in chiave sacra.
Nel penitenziario di Opera, alle porte di Milano, tre uomini condannati per omicidio impastano le particole: «Sono il frutto della nostra redenzione».
Il messaggio del Pontefice ai partecipanti al 38° incontro europeo a Valencia, sul tema Il coraggio della misericordia.
Troppe volte non apriamo la porta a Gesù, nel timore di fare ‘brutta figura’. Anche quando è Lui ciò che più desideriamo.
Inizia oggi.
I deboli e i malriusciti devono perire: questo è il principio del nostro [il corsivo è dell’Autore] amore per gli uomini. E a tale scopo si deve anche essere loro d’aiuto./ Che cos’è più dannoso di qualsiasi vizio? – Agire pietosamente verso tutti i malriusciti e i deboli – il cristianesimo…». Così parlò Friedrich Nietzsche ne L’Anticristo. Sabato scorso sono tornato al paese, in montagna, per un funerale. Il funerale di Luca. Luca era una persona con sindrome di Down. Secondo il grande “filosofo del reale” rientrava fra “i deboli e i malriusciti”, nei confronti dei quali il cristianesimo sarebbe così perversamente incline alla pietà. Ma Luca non era affatto “debole”.
Il prossimo 2 febbraio presso il Parlamento francese si riuniranno gli Stati generali del femminismo mondiale per discutere di maternità surrogata. Un convegno aperto anche ad altre realtà non provenienti dal femminismo militante che si fregia dell’altisonante titolo di Assise per l’Abolizione universale della maternità surrogata. La regia dell’evento è affidata all’associazione tutta in rosa Corp (Collettivo per il rispetto della persona). L’evento si chiuderà con la presentazione della «Carta per l’abolizione universale della maternità surrogata» che già ora può essere sottoscritta on line.
Cristiani senza chiese: in Indonesia sono sempre di più. Da sei anni quelli della Yasmin Church, nella città di Bogor, celebrano Avvento e Natale senza un luogo di culto in cui riunirsi. Nel 2010 l’amministrazione comunale ha infatti revocato il permesso di costruzione della loro chiesa e ha fermato i lavori cedendo alle pressioni dei fondamentalisti islamici. Come già lo scorso anno, dall’inizio dell’Avvento, per protesta, la comunità ha celebrato i servizi liturgici all’aperto, davanti al palazzo presidenziale della capitale Giacarta, sollecitando la partecipazione di tutte le confessioni cristiane del paese.
Fino a qualche tempo fa – ma sembra appena ieri – parlare di famiglia era cosa scontata. Ci si salutava in strada e non ci si diceva il banalissimo: «Tutto bene?», ma il cordialissim: «E la famiglia?». Appariva come naturale compimento il fatto che la domenica seguente al Natale fosse dedicata alla Santa Famiglia di Nazaret, così come in tante case non mancava la semplice raffigurazione di Giuseppe falegname al tavolo di lavoro, aiutato dal bambino ormai cresciuto, mentre Maria filava la lana o leggeva un libro di preghiere.
Caro direttore, ancora buon “vero” Santo Natale. Il “mondo” ha pervaso di “buonismo” vuoto e banale (fino ad essere stucchevole) le festività che ricordano, è bene non dimenticarlo, la venuta di Dio tra di noi. E la venuta di Dio pone un drammatico problema alla nostra libertà: dire sì oppure no a questo straordinario avvenimento. Si preferisce, invece, eludere questa domanda, preferendo un più comodo sentimentalismo, basato su un ipocrita “volemose bene”. ...
Il 27 dicembre 2015, festa della Santa Famiglia, Papa Francesco ha celebrato in San Pietro la Messa del Giubileo delle famiglie, ed è tornato sul tema della famiglia all’Angelus. Ha denunciato le «incomprensioni e difficoltà» che nel nostro tempo «indeboliscono» la famiglia, ma ha esortato a non perdere speranza e fiducia, accogliendo la luce che viene dalla casa di Nazareth.
Il primo gennaio di ogni anno la Chiesa cattolica festeggia Maria santissima Madre di Dio. Tra pochi giorni, il primo dell’anno del 2016, il Papa aprirà la Porta santa della basilica di Santa Maria maggiore. Qual è il senso della devozione mariana oggi? E quale rapporto esiste tra la .gura di Maria e il tema della misericordia, che papa Francesco ha voluto al cuore del Giubileo da poco iniziato? Abbiamo girato queste e altre domande a Vittorio Messori, giornalista e scrittore cattolico tra i più noti e tradotti nel mondo, che da poco ha dato alle stampe una nuova edizione di ipotesi su Maria (edizioni Ares), ampliata rispetto alla precedente del 2008, con l’aggiunta di 13 capitoli.
Durante l’Angelus, papa Francesco ricorda come il sangue del primo martire abbia determinato la conversione di San Paolo, conquistato dalla misericordia di Dio, dopo essere stato un persecutore della Chiesa
L’arcivescovo di Bangui ritiene che molte divisioni siano state “superate” e, in vista delle imminenti elezioni, lancia un appello per un paese unito e stabile
Riportiamo di seguito il testo integrale dell’omelia di monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, pronunciata durante la messa mattutina di Natale da lui presieduta in cattedrale.
L’annuncio del Natale, cioè dell’evento dell’incarnazione del figlio di Dio nella nostra carne mortale, nella fede e per la fede di Maria Santissima, è l’unico grande avvenimento che dà significato alla vita dell’uomo e alla storia del cosmo, come ci ha ricordato san Giovanni Paolo II in quello splendido documento oggi più attuale di quando fu emanato: la Redemptor Hominis.
Lc 2,41-52: Gesù è ritrovato dai genitori nel tempio in mezzo ai maestri.
I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.
È necessario trovarsi in stato di grazia prima del Natale? L’ordo liturgico afferma che una celebrazione comunitaria della penitenza può risultare assai fruttuosa per i fedeli in questi giorni d’Avvento, in particolare nella settimana che precede il Natale. Cosa significa questo invito? È una direttiva del Vaticano trasmessa dalle Conferenze Episcopali degli altri Paesi?
Il Natale è una festa molto strana. Tutti si scambiano regali, ma in genere l’unico al quale molti non preparano nessun dono è il vero festeggiato. Natale è il compleanno di Gesù. Non solo: è l’evento che ha prodotto un riferimento cronologico al calendario, prima e dopo l’anno dell’Incarnazione. Stiamo infatti per completare il 2015° anno “dopo Cristo” del computo di Dionigi, che in effetti fu abbastanza preciso: gli si può solo imputare un errore giustificabilissimo di un anno in meno, non certo di sei o sette come sproloquiano molti esperti, esegeti inclusi.
Le Sezioni Unite della Cassazione sono il massimo organo giurisprudenziale del nostro Paese: quando sorge una questione importante e discussa di interpretazione di una legge, questo organo superiore viene chiamato a dire l'ultima parola sull'effettivo contenuto della norma, su ciò che l'ordinamento giuridico prevede, vieta e permette.
Un invito forte a tornare a guardare, senza paura, il Bambino Gesù raffigurato nel presepe e che è il segno “vivo” della misericordia di Dio: lo esplicita il Patriarca Francesco Moraglia nelmessaggio per il Natale 2015 che ha affidato alle pagine del settimanale diocesano Gente Veneta oggi in uscita. “Proprio il Bambino che giace, povero e accogliente, nel presepe - afferma mons. Moraglia - sta all’inizio di una storia che in questi 2000 anni ha generato i valori dell’accoglienza, dell’attenzione ai deboli, del perdono e della riconciliazione. Così anche chi non è credente o non è cristiano è portato a riconoscere che la cultura dell’accoglienza, della prossimità e della riconciliazione ha nel Bambino del presepe la sua radice più importante. Viene da chiedersi: perché chi è beneficiario o portatore di tale cultura dovrebbe temere il presepe?”.
Il cristianesimo costa troppo e nessuno lo vuole più comprare, è troppo faticoso vivere da cattolici e nessuno vuole più esserlo. Le esigenze della Chiesa impongono l’arresto della continua emorragia di fedeli che pare irreversibile. Come insegnano le regole del mercato s’impone l’aggiornamento di un prodotto diventato obsoleto: essere cattolici oggi è come pretendere di essere alla moda girando per strada con parrucconi settecenteschi. Nasce così una strategia di marketing all’insegna dell’innovazione: semplificare, aggiornare, bonificare la fede significa facilitarne l’ingresso nel circuito commerciale e renderla più invitante per i fedeli. Tuttavia per rilanciare la fede occorre prima svalutarla. Il cristianesimo costa troppo, è necessario diventi più economico, quindi occorre privarlo della sua aura sacra, renderlo non più faticosa conquista, ma preteso diritto di tutti e trasformarlo in un prodotto di facile accesso come si farebbe con qualsiasi altro prodotto di largo consumo.
E’ doloroso ammetterlo, ma sull’Italia spadroneggiano proprio tutti. Grazie alla sottomissione, più o meno zelante, delle nostre “classi dirigenti” (si fa per dire). Un paio di esempi. Obama mette nel mirino Putin (mentre non batte ciglio per mesi davanti ai massacri dell’Isis) ed ecco che noi veniamo costretti a porre alla Russia sanzioni economiche che ci costano un occhio della testa (in tempi di crisi). Sarkozy ha brutti sondaggi alla vigilia delle presidenziali, dunque s’inventa una sciagurata guerra alla Libia per abbattere Gheddafi (e risalire nei sondaggi) ed ecco che noi siamo arruolati, obtorto collo, in quell’impresa demenziale che destabilizza un Paese alle porte di casa e mette a rischio i nostri contratti petroliferi (che guarda caso fanno gola proprio alla Francia). Il danno e la beffa. Ma è soprattutto la Germania a farla da padrona. Direttamente o tramite quella succursale del governo tedesco che chiamano ipocritamente “Unione europea”.
C’è allerta massima in Indonesia per possibili attentati da parte di terroristi islamici il giorno di Natale. Le minacce di attacchi «imminenti» sarebbero «concrete». Per questo durante una riunione dei responsabili del paese, a cui ha partecipato anche il presidente Joko Widodo, è stato deciso di proteggere le chiese e i cristiani con misure eccezionali.
«Questo Natale sarà uguale ma finalmente diverso». Dopo tre anni di guerra civile tra cristiani e ribelli musulmani per la prima volta «la popolazione del Centrafrica intravede una via d’uscita reale». A raccontare a tempi.it l’Avvento vissuto da una popolazione martoriata è un giovane sacerdote: don Tanguy Herman Pounekrozou.
Da quattro anni a questa parte, ogni giorno che Dio manda in terra la Siria patisce decine di lutti per i combattimenti che attraversano il paese da una parte all’altra, in particolare per i bombardamenti sia dei governativi e dei loro alleati sia dei ribelli. Non ha fatto eccezione l’inizio della settimana di Natale: fra lunedì e martedì i governativi hanno causato una vittima e feriti a Barzeh, quartiere ribelle di Damasco nord; lo Stato islamico ha causato la morte di nove studentesse e il ferimento di altre venti bombardando una scuola di un quartiere di Der Ezzor nell’est del paese; aerei russi hanno bombardato nelle province di Idlib e di Homs causando vittime fra i combattenti e fra i civili e nella Ghouta orientale (est di Damasco); i governativi hanno continuato ad attaccare Palmyra per riprenderla dalle mani dell’Isis, Madamiyeh, sobborgo di Damasco e al-Madiq nella provincia di Latakia; nella provincia di Hasakeh un ragazzo e morto e molti altri sono rimasti feriti per l’esplosione di una mina dell’Isis.
Dopo Kunduz tocca a Helmand. Mentre Stati Uniti ed Europa discutono su come rallentare il ritiro degli ultimi 12 mila militari alleati presenti in Afghanistan i talebani allargano l’offensiva militare invernale al sud e dopo aver conquistato una trentina di distretti in tutto il Paese puntano a prendere il possesso della loro tradizionali roccaforti a Helmand. Oltre 100 soldati e poliziotti afghani sono morti negli ultimi giorni nei combattimenti con i talebani a Sangin e l’intera provincia è sul punto di cadere nelle mani degli insorti. Lo ha annunciato il vicegovernatore Mohammad Jan Rasoolyar in un appello rivolto al presidente Ashraf Ghani su Facebook. Un appello lanciato tramite il popolare social media poiché, ha precisato Rasoolyar, «non avevo altro modo di entrare in contatto con il presidente».
Sarà l’età, sarà la stanchezza per la lunga lotta, ma la tentazione dell’eremitaggio, confesso, ormai mi coglie sempre più spesso. Faccio una gran fatica, ogni giorno, ad aprire i giornali e le agenzie che mi arrivano, perché va sempre peggio, le brutte notizie mi soffocano e vorrei, come lo struzzo, nascondere la testa in un buco. Io stesso, per mestiere, devo farmi ripetitore di nefandezze, o scovare quelle sono sfuggite ai colleghi. Vorrei, insomma, andare in vacanza da me stesso. Ma non si può, Deus non vult. Perciò, permettetemi una volta tanto di comunicarvi una boccata d’ossigeno, come fa il sub che passa il boccaglio a chi non ha le bombole. Un paio di buone notizie, giusto per riprendere fiato prima di reimmergerci nei miasmi del «territorio del diavolo» (citazione da Flannery O’Connor, per i colti).
Servizio Pubblico, noto programma di Santoro, l’aveva intervistata una manciata di giorni fa. Si chiamava Dominique Velati, malata di tumore, con un’aspettativa tra uno e tre anni di vita. La 59enne di Borgomanero (No), da trent’anni nelle fila del Partito radicale, ha deciso con l’aiuto dell’Associazione Luca Coscioni di andare in Svizzera per farsi uccidere con l’eutanasia, sborsando tra l’altro anche la bella cifra di 12.700 euro. La vita non ha prezzo, così pare anche la morte.
Appena hanno capito cosa stesse per accadere non hanno esitato un attimo. Si sono precipitati davanti ai terroristi urlando loro: "Ammazzateci tutti, musulmani e cristiani, oppure lasciateli andare". È accaduto a bordo di un autobus nei pressi di El Wak, Kenya settentrionale, a pochi chilometri dal confine con la Somalia. Un drappello di uomini armati, appartenenti all'organizzazione islamista al Shabaab, ha tentato l'ennesima strage nei confronti di cristiani. A evitare il peggio, tuttavia, l'eroico gesto dei musulmani a bordo del veicolo.
La Massoneria ha mai provato a distruggere la religione in Italia? Hai mai agito per bloccare l’azione della Chiesa cattolica e affossarla? La risposta è positiva. Nel senso che la Massoneria sin dalla sua nascita ha provato a scalfire il potere ecclesiastico con azioni eversive che sono state arginate dai papi.
Oggi inizia la Novena a Santa Caterina Labourè.
Il vescovo di Ratisbona, Rudolf Voderholzer, ha criticato duramente la Conferenza Episcopale tedesca per un volantino, distribuito quale settimana fa, in cui si afferma che una forma di teoria del genere non estremistica è “basilarmente compatibile con la fede cattolica”.
Dalla la seconda serie de "I militi ignoti della fede", viaggio nei paesi dell’Europa orientale che riporta alla luce le storie di uomini perseguitati per la loro fede durante il regime sovietico e che Papa san Giovanni Paolo II definì appunto “I militi ignoti della fede”. Questa è la dodicesima puntata, trasmessa il 17 dicembre 2015 da TV2000
Operation Storm Heaven. È questo il nome dell’iniziativa portata avanti negli Stati Uniti dal Cardinale Raymond Leo Burke, cardinale diacono di Sant’Agata dei Goti, patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta dall’8 novembre 2014 e, dal 26 settembre 2015, membro della Congregazione delle cause dei santi. Si tratta di una campagna nazionale del Rosario, organizzata dalla Catholic Action for Faith and Family, che si propone di riunire un milione di cattolici americani (ma che è estesa ai fedeli cattolici di tutto il mondo) per pregare il Santo Rosario il primo giorno di ogni mese, per tutto l’anno. Le intenzioni specifiche indicate dalla campagna, sotto la guida del cardinale Burke, sono unite a quelli personali di tutti i membri. Globalmente si prega affinchè “nella Chiesa brilli chiaramente la Luce della Verità”, perché “la pace regni nei cuori dei fedeli” e per le intenzioni private di coloro che partecipano alla campagna, pregando il Rosario in solidarietà con gli altri partecipanti di tutto il mondo.
"Cinque anni di carcere a chi festeggia il Natale". Il sultano del Brunei Hassanal Bolkian ha deciso che anche quest'anno, nel piccolo stato del Borneo, il 25 dicembre si dovrà rispettare la legge coranica: "Niente croci o addobbi sugli alberi". Se fuori dalla sua nazione Hassanal Bolkian ama i lussi occidentali e per questo è spesso a Londra, al rientro in patria il sovrano si rivela più intransigente sulla sua religione.
Presto il Canada potrebbe avere la legge sull’eutanasia più liberale del mondo. Lo scorso febbraio la Corte suprema del paese ha stabilito che i cittadini hanno diritto ad avere accesso a eutanasia e suicidio assistito e ha dato un anno di tempo al Parlamento per approvare una legge. Il precedente governo federale aveva incaricato una commissione di scrivere un rapporto, che ancora non è stato reso pubblico, mentre è appena stato diffuso il rapporto redatto da un gruppo di esperti provinciale-territoriale commissionato dall’Ontario insieme ad altri dieci territori e province.
In Nigeria i cristiani convivono da quasi dieci anni con l’idea di poter morire da un istante all’altro, a causa degli attacchi terroristici di Boko Haram, che negli anni scorsi hanno compiuto stragi soprattutto a Natale. Eppure «in questi giorni si respira un clima di grande gioia, perché attendiamo tutti il Signore che sta per nascere». A raccontare a tempi.it un paese ancora teso a vivere l’Avvento immedesimandosi con il fatto cristiano è padre Peter Kamai, rettore del seminario di Jos, nella diocesi nigeriana di Jalingo. «I segni della gioia – continua il sacerdote – sono ovunque, nelle chiese, nelle strade e nei mercati dove le persone si recano a comprare quel che serve ai festeggiamenti».
Reduce dal grande successo del musical Sister act, la religiosa ed artista afferma: “La musica e il teatro sono i mezzi più potenti e diretti per trasmettere ai giovani messaggi d’Amore”.
Il 19 e il 20 dicembre l’hotel Barone dei Sassj di Sesto San Giovanni ha ospitato il convegno internazionale “Il ruolo del waqf nella costruzione di società e organizzazione di volontariato in Europa” tra i cui sponsor figurano il Centro Islamico di Sesto San Giovanni, l’Islamic Research and Training Institute di Jedda in Arabia Saudita – membro dell’Islamic Development Bank - il Segretariato generale degli awqaf dello Stato del Kuwait.
Se quella era la libertà, perché mi sentivo morta? Oggi rispondo: perché venivo da una realtà mossa da interessi politici ed economici che speculava sulla sofferenza dell’altro.
Scienza e fede. Un tema emerso negli ultimi due secoli e, come sempre, caratterizzato da due tipi di estremismi: da una parte gruppi religiosi che hanno paura della scienza, la rifiutano a prescindere temendo che possa entrare in conflitto con la loro fede religiosa. Dall’altra gruppi anti-religiosi che ideologizzano la scienza diffondendo la convinzione che essa conduca necessariamente lontano da Dio.
«Per secoli i nostri fratelli nella fede hanno contribuito in modo determinante allo sviluppo delle società mediorientali e ora, nel momento di maggior bisogno, sono stati abbandonati»
Il 21 dicembre 2015 Papa Francesco ha rivolto alla Curia Romana un ampio discorso per gli auguri natalizi, richiamando quanto aveva detto un anno fa sui vizi e le tentazioni ma proponendo quest'anno una parte positiva, un «catalogo delle virtù». I vizi denunciati nel 2014, ha precisato il Papa, ci sono ancora, e «richiedono prevenzione, vigilanza, cura e, purtroppo, in alcuni casi, interventi dolorosi e prolungati. Alcune di tali malattie si sono manifestate nel corso di questo anno, causando non poco dolore a tutto il corpo e ferendo tante anime, anche con lo scandalo». Nonostante gli scandali, «la riforma andrà avanti con determinazione, lucidità e risolutezza, perché Ecclesia semper reformanda».
«Il Natale è un ostacolo al progresso», «è una superstizione», «un relitto del passato». «Ma è veramente necessario continuare a elencare i motivi per lodare il Natale?», si domanda lo scrittore inglese
La nascita, la sindrome, l’operazione d’urgenza e l’incontro con il Papa. Così nostro figlio è entrato di schianto nella nostra vita, in quella degli amici e di chi non conoscevamo
Nissar Hussain ha appena ricominciato a camminare con l’aiuto di una stampella. Riesce anche a piegare il ginocchio di 30 gradi ed è felice, perché «se Dio non avesse fatto un miracolo ora sarei morto». Il 17 novembre due uomini l’hanno aggredito davanti a casa sua con mazze da baseball, non di comunissimo legno ma di cemento. Hanno cercato di colpirlo al volto «ma Dio, come se fossi una marionetta, ha preso la mia mano e l’ha sollevata». La telecamera davanti a casa sua ha ripreso tutto (qui il video, l’aggressione parte al minuto 4). Risultato: gamba e mano rotte, due operazioni e 11 giorni di ospedale. Hussain non si è stupito più di tanto perché è da 15 anni che viene insultato, minacciato, aggredito e perseguitato dalla comunità musulmana pakistana per essersi convertito al cristianesimo dall’islam. In Pakistan, purtroppo, è normale che un convertito rischi la vita, in quanto considerato «apostata e infedele». Hussain però non vive in Pakistan, ma in Inghilterra, dove è nato e cresciuto. La storia che questo padre di famiglia di 50 anni, sposato con sei figli, racconta a tempi.it è così incredibile da sembrare impossibile. Ma è vera e rivela il calvario che un uomo deve patire per esercitare la sua libertà religiosa nell’occidentalissimo Regno Unito, dove né la polizia né la Chiesa anglicana fanno nulla per proteggerla.
Un allenatore pregò Dio. Un altro cantava inni a Budda. Ma solo uno dei due fu punito, l’allenatore cristiano. Questo non è accaduto in uno stato asiatico, ma negli Stati Uniti. Ed è un altro esempio di come la professione aperta della fede cristiana diventi motivo di odio, intolleranza e discriminazione.
Nell’udienza generale dedicata al suo viaggio in Africa, papa Francesco ha ricordato l’incontro con una suora italiana a Bangui, di 81 anni, con una bambina che la chiamava “nonna”. La suora infermiera e ostetrica è in Africa da quando aveva 24 anni. Francesco si commuove e dice: «E come questa suora, ci sono tante suore, tanti preti, tanti religiosi che bruciano la vita per annunciare Gesù Cristo. È bello vedere questo». Sempre parlando a braccio, aggiunge: «Io mi rivolgo ai giovani: se tu pensi a cosa vuoi fare della tua vita, questo è il momento di chiedere al Signore che ti faccia sentire la Sua volontà. Ma non escludere, per favore, questa possibilità di diventare missionario, per portare l’amore, l’umanità, la fede in altri Paesi. La fede si predica prima con la testimonianza e poi con la parola. Lentamente».
Siamo ormai a due mesi dalla chiusura del Sinodo ordinario 2015 e i rumors che provengono dal Vaticano parlano di una prossima esortazione post-sinodale di Papa Francesco che dovrebbe uscire tra febbraio e marzo 2016. Nell’attesa di avere questo documento ripercorriamo il dibattito attraverso il corposo contributo offerto dal noto studioso cattolico americano George Weigel. L’articolo appare sul numero di gennaio 2016 della rivista First Thing. Di seguito evidenziamo alcuni passaggi importanti di questo intervento.
Tempo di Natale, tempo di allegria, di pace, ma anche, di questi tempi, tempo di battaglia. Perché a Natale si fa festa? Perché è successo un evento inimmaginabile: Dio si è incarnato. È sceso sulla terra perché era l’unico modo per salvarci. Tempo in cui tutta la creazione si rallegra. Tutte le cose tornano nuove e rivivono dopo la morte che ci aveva regalato il peccato. In Italia, grazie alla presenza di Roma e alla scelta fatta da Dio in favore di Roma, la nostra storia, come popolo, come nazione, ha sempre celebrato con grandissima solennità il Natale. Con fede e con cultura. Con canti. Canti popolari, musica sacra, dipinti, statue, presepi meravigliosi. Con poesie, con educazione dei bambini, con catechesi.
Il Burundi è a un passo dalla guerra. La situazione è talmente grave da aver indotto l’Unione Africana, per la prima volta da quando è nata nel 2002, a dirsi disposta ad applicare la regola che le consente, in violazione del principio internazionale di non ingerenza negli affari interni di un Paese, di intervenire militarmente in uno Stato membro, anche senza l’autorizzazione del governo di quello stato. Lo statuto dell’Ua lo prevede in caso di crimini di guerra, genocidio e crimini contro l’umanità.
Madonna della Rose
O Signora mia, o Madre mia Io mi offro interamente a Te,
e in prova del mio affetto filiale
Ti consacro in questo giorno (sera)
i miei occhi, le mie orecchie, la mia bocca il mio cuore, in un’unica parola tutto il mio essere!
Quindi se io sono tutto Tuo, o Madre di bontà,
sollevami, proteggimi e difendimi
come cosa e proprietà Tua.
Amen.


Salve, Regina....
"Sono Colei che sono nella Trinità divina. Sono la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti; ora basta! Torna nell'Ovile Santo, Corte Celeste in terra. Ubbidisci alla Chiesa, ubbidisci all'Autorità. Ubbidisci, e lascia subito questa via che tu hai intrapreso e cammina nella Chiesa che è la Verità e allora troverai pace e salvezza. Fuori della Chiesa, fondata da mio Figlio, c'è buio, c'è perdizione. Tornate, tornate alla fonte pura dell'Evangelo, che è la vera via della Fede e della santificazione, che è la via della conversione(...). La Vergine prosegue: "Il giuramento di un Dio è e rimane eterno e immutabile. I nove venerdì del Sacro Cuore, che la tua fedele sposa ti fece fare prima di entrare nella via della menzogna, ti hanno salvato(...)" La Vergine cara si degnò anche di rivelare a me, indegno peccatore, la Sua vita dal principio della Sua creazione in Dio fino al termine della Sua vita terrena con la gloriosa Assunzione corporea: "Il mio Corpo non marci, né poteva marcire. Mio Figlio e gli Angeli mi vennero a prendere al momento del mio trapasso (...). Si preghi assai e si reciti il Rosario quotidiano per la conversione dei peccatori, degli increduli e per l'unita dei Cristiani. Recitate il Rosario! Perché le Ave Maria che voi dite con Fede e Amore sono tante frecce d'oro che raggiungono il Cuore di Gesù. Pregate perché sia fatta l'unita di tutti i cristiani nella Chiesa fondata da mio Figlio, e si formi un solo Ovile e un solo Pastore, con la Santità del Padre (così la Vergine chiama il Papa).Io sono la calamìta della Trinità Divina, che attira le anime alla salvezza. Il male organizzato aumenterà nel mondo e negli eremi e nei conventi entrerà il carname del mondo. Siate fedeli ai Tre Punti Bianchi e troverete la salvezza nell'umiltà, nella pazienza, nella verità: l'Eucaristia, l'immacolata, cioè nei dogmi che la chiesa ha stabilito nei miei riguardi, e la Santità del Padre, Pietro, il Papa. la Chiesa sarà lasciata vedova per le persecuzioni. Ecco!"
Eva Mozes Kor, sopravvissuta ad Auschwitz, ha deciso di adottare Rainer Hoss, nipote del comandante del lager Rudolf Hoss. Quando aveva 10 anni Eva Mozes venne deportata dai nazisti ad Auschwitz dalla Romania, assieme alla sorella gemella (La Stampa, 16 dicembre). Fu liberata nel 1945 dall’esercito russo insieme ad altri duecento bambini sopravvissuti miracolosamente (news.wgcu.org, 18 novembre).
Una volta giunti a Siena intorno al 1250, ai monaci Serviti venne affidata dal vescovo la chiesa di San Clemente, situata sul poggio di Castel Montorio all’interno delle mura. Anche il Comune, nonostante la sua inclinazione ghibellina, donò materiali e laterizi per l’erigendo edificio e nel 1300 fu addirittura proclamata un’indulgenza per chi avesse contribuito alla costruzione.
L’assemblea plenaria del Parlamento europeo ha votato il “Rapporto annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo 2014 e la politica dell’Unione europea in materia”. L’eurodeputato popolare slovacco Miroslav Mikolasik ha proposto un emendamento contro la maternità surrogata che è passato. Il testo dell’emendamento afferma che il Parlamento «condanna la pratica della surrogazione, che compromette la dignità umana della donna dal momento che il suo corpo e le sue funzioni riproduttive sono usati come una merce; ritiene che la pratica della gestazione surrogata che prevede lo sfruttamento riproduttivo e l'uso del corpo umano per un ritorno economico o di altro genere, in particolare nel caso delle donne vulnerabili nei paesi in via di sviluppo, debba essere proibita e trattata come questione urgente negli strumenti per i diritti umani» (paragrafo 114).
Il 22 dicembre 2005, Benedetto XVI rivolgeva uno storico discorso alla Curia Romana, nel quale offriva le “chiavi” della storia e della fede, per la corretta interpretazione del Concilio ecumenico Vaticano II. Cosa ha prodotto? Una parte della Chiesa cattolica lo ha condiviso, mentre l'altra ha continuato a percepire quell'avvenimento come una rottura con la Chiesa precedente. Il solco si è approfondito, quasi uno scisma di fatto.
La preghiera è così semplice che molti la lasciano la metà. Forse ci manca un po’ di senso dell’umorismo? Bisogna essere capaci di non essere troppo seri quando si dedicano dei minuti al raccoglimento, al silenzio, senza sforzo, per rivolgere la nostra attenzione affettuosa a Dio. Egli è lì, come me, anche se non sento nulla. Il Signore preferisce la nostra intenzione alla nostra attenzione, che spesso è carente. Vuole che rimaniamo tranquilli, in pace, in attesa di tutto ciò che è Lui, nella fede, nella speranza e nell’amore. Questo tempo dedicato a Dio aumenta un desiderio che si manifesta nell’aspirazione a raggiungere la libertà, l’amore. La preghiera risveglia il desiderio; la volontà di amare lo dispiega.
La panna montata della retorica occidentalista – tornata di tendenza dopo le stragi parigine – va assaporata in fretta, il più in fretta possibile. Altrimenti, come accade anche alla migliore delle panne montate, c’è il rischio che si smonti e venga a galla tutto il resto, che non è detto sia altrettanto attraente. Per esempio non lo è lo scoprire come nel Califfato di Al Baghdadi sia stata emessa una fatwa che pare autorizzi «i miliziani a uccidere sui territori amministrati i fanciulli down o nati con malformazioni fisiche e psichiche […] i miliziani avrebbero già trucidato con iniezioni letali o per soffocamento una quarantina di bambini di età compresa fra una settimana e tre mesi e nati con qualche handicap» (Il Giornale, 15.12.2015, p. 13).
Li fabbricano, li pagano profumatamente e, se qualcosa va storto, chiedono di abortirli. È la logica che emerge con sempre maggior evidenza dal mercato degli embrioni prodotti in laboratorio per l’utero in affitto. Dopo l’ultima denuncia sul New York Post da parte della quarantaduenne californiana Melissa Cook (il cui utero è stato affittato per circa 40 mila dollari) a cui il suo acquirente ha chiesto di abortire due dei tre figli in grembo, è seguito il caso analogo della ventiseienne Brittneyrose Torres.
Che proprio a Betlemme, la città dove è nato Gesù, il Natale venga celebrato in tono minore è un triste controsenso. Ma è la realtà. L’autorità palestinese infatti ha chiesto a tutta la Cisgiordania di cancellare le celebrazioni pubbliche del Natale, a causa delle violenze che da ottobre coinvolgono israeliani e palestinesi e che hanno portato alla morte di 147 persone, dopo che a ottobre è stata lanciata l’Intifada Al Aqsa per difendere la Spianata delle Moschee.
«La Madonnina riassume in sé le nostre radici e le nostre tradizioni». «Lei – e guarda raggiante all’insù – è la protettrice della nostra Lombardia». I virgolettati sono, rispettivamente, dell’assessore alla cultura Cristina Cappellini e del presidente della Regione Roberto Maroni. I quali, beatamente infischiandosene dell’aria di sfiga e depressione che circola nell’Italia delle polemiche sul presepe e i vatileaks, ieri mattina, mercoledì 16 dicembre, hanno presentato alla stampa il calco della statua dorata di Maria che sta in cima al Duomo di Milano e che il governatore ha voluto insediare a Palazzo Lombardia. In collaborazione con la Fabbrica del Duomo, l’arciprete monsignore Gianantonio Borgonovo e i fantastici artigiani napoletani che hanno realizzato la grande statua che campeggia accanto al presente vivente di Argenio e dei presepi (un po’ ovunque) in Regione Lombardia. Così, tanto per far rosicare i laicisti di certi nostri cari giornali.
Quando centinaia di case di cristiani e quattro chiese sono state bruciate nel villaggio di Shanti Nagar nel 1997, quando otto cristiani sono stati bruciati vivi, 40 case e una chiesa distrutte a Gojra nel 2009, quando più di 100 cristiani sono morti nell’attentato kamikaze alla chiesa di Tutti i santi di Peshawar nel 2013, quando una coppia di cristiani è stata bruciata viva in un forno a Kot Radha Kishn da islamisti nel 2014, quando 22 cristiani sono rimasti uccisi negli attentati a due chiese di Youhanabad nel 2015; dopo tutti questi casi di persecuzione in Pakistan, un imam si è recato in questi luoghi per piangere con i cristiani e aiutarli a ottenere giustizia. Si tratta di Maulana Abdul Khabir Azad (nella foto con padre Channan), Grande imam della quinta moschea più grande del mondo, la moschea Badshahi di Lahore, seconda città più importante del paese e capoluogo del Punjab, la provincia dove i cristiani sono più perseguitati. L’imam è impegnato da anni nella difesa dei cristiani ed è stato ripetutamente minacciato per questo suo impegno, del quale ha accettato di parlare in un’intervista a tempi.it.
Con la firma del decreto che riconosce un miracolo attribuito alla Beata Teresa di Calcutta, Papa Francesco nel giorno del suo compleanno ha confermato la canonizzazione di quella che tutti conoscono semplicemente come Madre Teresa. Ancora non si ha la certezza della data, ma molte ipotesi propendono per il 4 settembre 2016, non a caso durante il Giubileo della Misericordia.
Dio esiste e vive a Bruxelles è un film del regista belga Jaco Van Dormael. Il titolo originale è Il Nuovissimo Testamento. La pellicola, a breve disponibile anche nelle sale italiane, non è solo una rivisitazione blasfema della vita di Gesù in chiave post moderna – da qui la supposta novità dei racconti evangelici – ma anche un attacco diretto ai sentimenti religiosi di tutti i cristiani e alla stessa Chiesa cattolica. Lo scrivente non ha visto il film, però si fida della recensione che ne ha fatto il sito Gay.it, dato che non può essere sospettato di partigianeria nei confronti della fede cattolica. Eccone la trama...
“I Giovani Musulmani d'Italia sono sconcertati e indignati dinnanzi alle esternazioni del Parlamentare Khalid Chaouki, che associa "inquietanti influenze" estremiste alla nostra Associazione.” Così si apre il comunicato del 15 dicembre 2015, con tanto di numero di protocollo, emesso dalla Direzione Nazionale dell’associazione Giovani Musulmani d’Italia (GMI) dopo la pubblicazione da parte del quotidiano Libero di una intervista del 14 dicembre in cui il giovane deputato del PD alla domanda perché avesse lasciato la suddetta associazione risponde come segue: “Perché mi ci sentivo stretto. Erano appiattiti sulla dimensione religiosa e subivano inquietanti influenze da parte dell'estremismo. Non vede male chi insinua che Isis e terrorismo siano insufflati dai dittatori più spietati e dagli sceicchi, che puntando l'indice contro il demone occidentale mantengono le masse islamiche nella schiavitù e perpetuano i loro privilegi, impedendo un' evoluzione sociale, economica e dei diritti”.
Il Natale celebra Dio che si fa uomo. Anche se molti vorrebbero nasconderlo, al centro di questa festa c'è il mistero dell'incarnazione. C'è la passione di Dio per il destino dell'uomo. Di questo coinvolgimento di Dio nella storia siamo chiamati ad essere testimoni. Noi de La Nuova BQ lo siamo con il nostro lavoro di giornalisti: siamo chiamati a dare un giudizio alla luce del Vangelo sui fatti che accadono. Lo facciamo dentro la storia di ogni giorno, fianco a fianco con te. Ogni donazione, anche la più piccola, ci sostiene in questa impresa. Grazie fin d'ora per l'aiuto che potrai darci.
Il racconto straordinario di un esorcista di San Paolo sull'influenza dello spiritismo e delle superstizioni su una giovane futura madre.
Vangelo Lc 1,39-45: A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?
n quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Ap­pena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bam­bino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orec­chi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo.
E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Un "regalo" di Ratzinger ai suoi concittadini e non solo nel nuovo volume della Libreria Editrice Vaticana in distribuzione dal 18 gennaio .
La vita di Damiano Tommasi è una ridda di simboli che si collocano contro gli stereotipi. La sua folta chioma è il simbolo di una semplicità che contrasta con il cliché del calciatore ricoperto di tatuaggi e ingelatinato. La scelta di indossare la maglia numero 17 - per citare un altro esempio - è il simbolo di un legame che domina la scaramanzia. Non può essere scaramantico, del resto, chi ha fatto della fede cattolica un pilastro della propria vita. Un pilastro che nasce e cresce lontano dai riflettori puntati su un mondo, quello del calcio professionistico, che Tommasi ha frequentato e continua a frequentare. Dopo “una vita da mediano”, per dirla come Ligabue, tra le fila di Verona, Roma e della Nazionale italiana, questo 41enne dai modi gentili è infatti oggi presidente dell’Associazione Nazionale Calciatori. Ciò che rende Tommasi così affabile, tuttavia, è proprio l’aver mantenuto un legame saldo con il mondo da cui proviene. “La fede mi è stata trasmessa dalla mia famiglia e dal contesto sociale nel quale sono cresciuto, un paesino di montagna dove il ritmo delle settimane era dettato dalla liturgia”, spiega in un’intervista a ZENIT.
Lo scorso 9 dicembre, la Commissione Europea ha reso pubblica la propria decisione di registrare l’iniziativa dei cittadini europei Mum Dad & Kids. Ciò sta a significare che l’iniziativa potrebbe andare avanti con il contenuto e le forme che sono state proposte dallo stesso Comitato dei Cittadini, nella sua presentazione ufficiale del 15 Ottobre. È con “grande soddisfazione” che il Comitato dei Cittadini Mum Dad & Kids ha appreso questa decisione. “La Commissione Europea – si legge in un comunicato della sezione italiana dell’associazione - ha riconosciuto che le misure proposte per una definizione di matrimonio esclusivamente quale unione tra un uomo e una donna, e che la definizione di famiglia quale basata sul matrimonio e/o sulla discendenza rientrerebbero nelle competenze dell’Unione Europea e sarebbero compatibile con i suoi valori fondamentali”.
Per la seconda volta in quattro anni, il prossimo 20 dicembre i cittadini sloveni saranno chiamati a decidere, attraverso un referendum, sull’annullamento della legge che riconosce i matrimoni fra persone omossessuali nel Paese. La data, infatti, è stata fissata oggi dall’Assemblea Nazionale di Lubiana, che ha confermato la proposta della commissione parlamentare Affari Sociali per un referendum abrogativo della legge sulle nozze gay, da tenersi alla fine di dicembre.
Il Ministero per gli affari religiosi (più precisamente: l’Amministrazione statale per gli affari religiosi, Sara), ha comunicato sul suo sito che è in preparazione un summit a livello nazionale sulle religioni, in cui si metterà a tema una revisione dei regolamenti che governano il controllo sulle fedi. Molti cristiani interrogati da AsiaNews temono che esso porterà maggiore buio sulla vita delle comunità, costrette a soffocare in limiti sempre più pesanti.
Nella diocesi di Limburg, in Germania, si sta discutendo di un rituale speciale per benedire le coppie omosessuali. Secondo un reportage della Frankfurter Allgemeine Zeitung il rettore dell’Istituto dei gesuiti per Filosofia e Teologia, padre Ansgar Wucherpfennig, avrebbe dichiarato di aver già benedetto l’unione di coppie omosessuali, come anche altri preti avrebbero fatto; ma non con una cerimonia pubblica.
All’udienza generale del 16 dicembre 2015, papa Francesco ha proposto una catechesi sul tema dell'Anno Santo, al cui centro - ha ricordato - sta il sacramento della confessione, che il Giubileo invita tutti a riscoprire, anche perché solo dall'esperienza del perdono di Dio può scaturire una vera capacità di perdonare gli altri. Commentando l'apertura della Porta Santa a San Giovanni in Laterano, il Papa ha affermato che «il Giubileo è in tutto il mondo, non soltanto a Roma. Ho desiderato che questo segno della Porta Santa fosse presente in ogni Chiesa particolare, perché il Giubileo della Misericordia possa diventare un’esperienza condivisa da ogni persona».
A pochi giorni dal Natale un manifesto con l'immagine della Vergine Maria per le strade di Baghdad. Finalmente un segno di amicizia per ciò che resta della tribolata comunità caldea della capitale irachena? Purtroppo no. L'immagine sta lì a dare forza a un “invito” rivolto alle donne cristiane affinché si decidano una buona volta a indossare il velo. «Del resto non lo vedete? Lo portava anche Mariam, la madre di Gesù...». Non bastasse tutto il resto in questa vigilia dell'ennesimo Natale sofferente per i cristiani del Medio Oriente, sono rispuntati anche questi manifesti a Baghdad.
Don Fabio Rosini è un sacerdote che vive con passione la sua missione tra i giovani. Nel suo agire in Cristo, sono loro il punto di riferimento, partenza e fine di ogni sforzo quotidiano. Biblista affermato, opera nella Diocesi di Roma ed è molto conosciuto per aver ideato un progetto di catechesi sui Dieci Comandamenti, diffusosi poi a macchia d’olio in tutta Italia. È direttore del Servizio per le Vocazioni della Diocesi di Roma; sin dall’inizio, ossia nel 1993, gli incontri sui Dieci Comandamenti hanno avuto il fine primario di far conoscere ai giovani il volto di Gesù, aiutandoli a discernere la Volontà di Dio, e consentendogli di imparare a prendersi ‘la parte migliore’, intesa come la propria vocazione. In Terris lo ha incontrato a Roma, e gli ha posto qualche domanda viaggiando tra presente e futuro, tra la necessità di dare punti di riferimento e l’esigenza di costruire una Chiesa sempre più solida.
Affondano nel profondo della storia le radici dell’amicizia tra Ungheria e Polonia. Fin dal medioevo le due nazioni della Mitteleuropa si sono ritrovate gomito a gomito non solo per ragioni geografiche, ma anche per difendere insieme la propria sopravvivenza o un comune patrimonio di valori. I popoli ungherese e polacco hanno condiviso la stessa barricata a più riprese in periodi di tempo anche dilatati. Insieme si opposero alle scorribande turche, alle brame imperialiste dei prussiani, più di recente all’incedere dei sovietici.
Essere costruttori del mondo mostrandone la bellezza, sconfiggendo pregiudizzi. E’ la sfida di “Ti porterò con me - Storie di giovani e dei loro maestri di strada” spettacolo teatrale pensato dal preside “di periferia” Pierluigi Bartolomei e da un gruppo di professori della scuola professionale romana Elis. Lo spettacolo ispirato all’omonimo libro edito da Ares, sarà messo in scena al Teatro Italia il prossimo 18 dicembre. L’entrata sarà gratuita e su prenotazione ([email protected]), eventuali offerte saranno devolute alla Caritas.
Anteprima nazionale a Roma - 18 dicembre 2015 ore 20.30 -Teatro Italia. Spettacolo di storytelling con ingresso gratuito. Con il ricavato delle offerte sarà possibile aiutare alcune famiglie di migranti ospitate dalla Caritas di Roma.
Chi è «il sognatore»? Non un distratto cronico o un «estraniato», ma chi è radicato nella realtà con uno sguardo contemplativo: chi sa accogliere il sogno di Dio, incarnato anche nella nostra vita di tutti i giorni, comprendendo quell'infinita tenerezza così spesso ricordata da papa Francesco. È possibile intuire l'orizzonte della nostra storia d'amore con Dio? Sì, con il coraggio umile della preghiera e dell'ascolto, e cercando di seguire il sentiero tracciato dai santi. Dopo Mezz'ora di orazione e la profonda ricognizione sul senso del celibato apostolico contenuta in Come Gesù, Mauro Leonardi ci insegna a scoprire il «sogno» che Dio ha su ciascuno di noi: nel suo suggestivo itinerario, che analizza anche tre celebri film come Titanic, A Beautiful Mind e Biancaneve, riflette su alcuni episodi decisivi della vita di tre grandi «sognatori»: il patriarca Giuseppe, Giuseppe sposo di Maria e Josemaría Escrivá.
Durante la sua permanenza, Vicka ha avuto la sua quotidiana apparizione nella cappellina privata del gruppo di preghiera "Innamorati dell'Immacolata".
Vicka ha descritto così le cose più importanti del suo incontro con la Madonna:
Questa sera la Madonna è arrivata particolarmente gioiosa e felice e, all’inizio, ha salutato tutti con il suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”.

Poi la Madonna ha invitato tutti a vivere la grazia che ci sta donando in questo tempo e a non perderla con le distrazioni che vengono dal mondo. Poi la Madonna ha aggiunto che con le sue grazie possiamo allontanare il male che è dentro di noi e intorno a noi per poter ospitare nel nostro cuore Gesù Bambino che viene.
Vicka ha poi raccomandato tutti i presenti, le famiglie, le diverse necessità e intenzioni.
La Madonna ha poi pregato per un periodo di tempo su tutti i presenti, in particolar modo sui malati e i bambini.
Poi la Madonna ha continuato a pregare benedicendo tutti gli oggetti, il luogo e il territorio.
Se n'è andata con il suo saluto materno: “Andate in pace, cari figli miei!”.
Primo giorno....
A Islamabad, capitale del Pakistan, non sono una novità le campagne di demolizione dei “katchi abadis”, gli slum della città. Nello scorso luglio sono state rase al suolo oltre cento baracche abusive in un’area denominata I-11, dove secondo le indicazioni del ministero dell’Interno si nascondevano in massa potenziali “terroristi” afghani. Già in quell’occasione Ammar Rashid, segretario del Partito Awami dei Lavoratori (Awp), ha protestato perché a suo dire il 95 per cento delle famiglie sgomberate dall’I-11 erano in realtà pashtun provenienti dal nord del paese e insediatisi lì oltre vent’anni prima. E adesso a quanto pare Rashid (e non solo lui) ha un motivo in più per denunciare l’abuso, perché la prossima serie di demolizioni pianificate dalle istituzioni locali non ha nemmeno la giustificazione della lotta all’estremismo, ma punta direttamente contro i cristiani in quanti tali.
Per fortuna il consiglio comunale di Albavilla, in provincia di Como, non la pensa come monsignor Claudio Cipolla, vescovo di Padova. Il quale proprio nei giorni scorsi pensando al mondo musulmano ha spiegato che farebbe «passi indietro pur di mantenerci nella pace, nell’amicizia e nella fraternità. Non dobbiamo presentarci pretendendo qualsiasi cosa che magari la nostra tradizione e la nostra cultura vedrebbero come ovvie». In altre parole: se il presepe dà fastidio togliamolo di mezzo.
Si aprono le Porte Sante di tutto il mondo per dare inizio al Giubileo della Misericordia. Anche in Cina, dove il cristianesimo cattolico è ancora forzatamente diviso dal regime comunista e negli altri regimi marxisti dell'Asia orientale, dove la religione è ufficialmente libera, ma di fatto repressa.
In concomitanza all’apertura della Porta Santa del Giubileo, a Genova il Secolo XIX e alcuni centri islamici del capoluogo ligure hanno lanciato l’iniziativa “Moschee Aperte” per “promuovere lo scambio interculturale”. Gli organizzatori hanno annunciato che “il 13 e il 20 dicembre, le sale di preghiera della città apriranno le loro porte a tutti coloro che vorranno visitarle” e che “tutto si svolgerà in un clima informale tra chiacchiere, tè verde alla menta, pasticcini, focaccia e piatti preparati dalle comunità arabe”.
Sabato c’è stato a Roma all’Auditorium Antonianum il primo congresso nazionale del Comitato “Difendiamo i nostri figli”. Ha aperto la giornata il presidente Massimo Gandolfini che ha ricordato con gioia la manifestazione del 20 giugno scorso a piazza San Giovanni, convocata dal Comitato per riaffermare il diritto dei genitori ad educare i figli e fermare la “colonizzazione ideologica” della teoria Gender nelle scuole. L’incontro di sabato, a poco più di cinque mesi da quella bellissima piazza, è stato organizzato per valutare il lavoro svolto fino ad oggi nella difesa dei più piccoli e della famiglia, per definire le linee operative comuni per i prossimi mesi e per conoscere e incontrare i rappresentati dei Comitati Locali DFN (Difendiamo i nostri figli) nati sulla scia del Comitato Nazionale permanente.
A proposito di masturbazione a pag. 10 del manuale per i ragazzi “Le cinque lezioni” il docente e i genitori che lo leggono, trovano la testimonianza di “Marta 14 anni: non si parla mai di masturbazione delle ragazze. Invece anche noi lo facciamo. E non ci si dovrebbe vergognare. E ancora alla pagina 11: “Uno dei modi per conoscere il proprio corpo e provare piacere è masturbarsi. Significa toccarsi e accarezzarsi dove ti piace di più. Lo fanno sia i maschi che le femmine. Quanto spesso varia da persona a persona ma è anche assolutamente normale non avere voglia di farlo”. Se mai fosse sfuggito, ricordiamo che questi argomenti vengono trattati dai suddetti esperti con preadolescenti di 13 anni....
Sono almeno quattro i diretti interventi di Papa Francesco nel solo 2015 contro il gender, la teoria secondo la quale l’essere uomini e donne sarebbe una costruzione sociale e non derivata necessariamente dall’essere nati come maschi e femmine.
C’è tanto di papa Francesco, e della straordinarietà del suo ministero pastorale, in questo Giubileo della misericordia. Anzitutto, c’è l’ispirazione profetica, che lo ha spinto a decidere l’indizione di un Anno Santo senza rispettare la cadenza venticinquennale, senza parlarne con nessuno, senza neppure avvisare della cosa le autorità di Roma e dell’Italia. Straordinario, poi, per aver abbandonato l’esclusività romanocentrica dell’evento giubilare; non solo, ma è andato ad aprire la prima Porta Santa nel cuore dell’Africa nera, a Bangui, dimostrando così concretamente l’universalità del cattolicesimo. E, ancora più straordinario, è l’aver assegnato al Giubileo un tema determinato e, insieme, un obiettivo ugualmente preciso: far sì che la misericordia divenga l’emblema distintivo di un nuovo modo di essere e di comportarsi da cristiani.
«La nostra testimonianza, attraverso l’apertura della porta del “cristianesimo della misericordia” a tutti, è un segnale per dire: “Avvicinatevi e gustate l’amore di Cristo”»
Dall’aramaico giudaico al greco e poi al latino. Con tracce che risalgono addirittura all’antico Egitto. Non è solo una questione grammaticale, ma il segno che gli evangelisti parlano di una persona vera
Le genesi, la rete e le storie della Fondazione che raccoglie e distribuisce 75 mila tonnellate di cibo a oltre un milione e mezzo di poveri
La Corte di Cassazione ha condannato un ginecologo di Mantova al risarcimento in favore di una coppia che ha avuto una bambina con sindrome di Down “per violazione degli obblighi di informazione”. La storia risale al 2006, quando due coniugi, dopo aver dato alla luce una bambina con sindrome Trisomia 21 e non averla per questo riconosciuta, decidono di citare in giudizio il ginecologo che ha seguito la gravidanza perché non sarebbe andato oltre gli esami indispensabili che danno un indice di rischio sulle patologie.
Si tratta di Maria Elisabetta Hesselblad, fondatrice dell’Ordine del S.ss Salvatore di Santa Brigida, pioniera del dialogo ecumenico. Autorizzati i decreti di 12 Venerabili, di cui due laici.
La spiritualità della beata fondatrice delle Missionarie della Carità si intreccia con lo spirito del Natale ed è un esempio da seguire nell’Anno Santo della Misericordia
Al posto di Giuseppe e Maria hanno messo due giuseppi che si sono scambiati anche un bacio. L’asinello era impersonato da Matteo Salvini e il bue da Carlo Giovanardi. Roberto Cota, ex presidente della Regione, e Maurizio Marrone, capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d’Italia, sono finiti a far le pecorelle. I Re Magi portavano preservativi e gianduiotti. Gesù bambino infine era un bambolotto di colore adagiato in un canotto.
Finirà così: che verranno a prenderci mentre preghiamo con le candele accese al buio mentre le porte della chiesa sono sprangate. È una visione tropo pessimistica? Può darsi, ma almeno è giustificata. Se la vita di fede è in crisi non lo è meno il vissuto cristiano mostrato dai cattolici. Ne consegue che oggi a vergognarsi di Gesù Cristo sono ormai tanti, perché è più facile e sicuramente meno problematico quando hai a che fare con la polizia del pensiero che si è incaricata di punire, tramite il giornalismo militante, chi è troppo cristiano.
Pochi autori sono profetici come il buon vecchio Gilbert K. Chesterton. Ancora troppo pochi i suoi lettori quando – per trovare una idea luminosa oggi – ognuno si dovrebbe confrontare col vecchio brontolone. A più di cento anni di distanza le intuizioni sono ancora lucide, e certi testi, come quello che stiamo per recensire, è forse più che lucido: è rivoluzionario. Rivoluzionario come la verità. Rivoluzionario come un grido di libertà di fronte al tiranno dispotico. La forza di questo e di altri testi è di avere un linguaggio semplice e tuttavia non banale ma soprattutto di avere una ironia che rende possibile prendersi gli schiaffi che l’Autore ci dedica per svegliarci da un certo atteggiamento borghese, senza per questo avercela con lui. Insomma gli siamo grati due volte: la prima per la sveglia ricevuta, la seconda per le parole – parole semplici, schiette – che ci mette in bocca, una su tutte: libertà.
Nato a Canicattì (Agrigento) nel 1952, sacerdote salesiano dal 1979 e missionario dal 1981, monsignor Rosario Vella è dal 2007 vescovo di Ambanja, una delle 21 diocesi del Madagascar. In quest’intervista rilasciata a ZENIT ha offerto la sua testimonianza di figlio di don Bosco: un pastore dedito ai giovani e ai poveri, con una missione educativa che, prima ancora di dare cultura, intende formare le coscienze.
Al via da oggi, lunedì 14 dicembre, la Scuola di Leadership cristiana Giovani e forti… (per non morire)!. Il Rinnovamento nello Spirito Santo, dopo la fruttuosa esperienza del 2013 e 2014, ripropone all'indomani del V Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze un’iniziativa formativa interamente dedicata e riservata a giovani neolaureati o specializzandi che vivono l'esperienza del RnS. Da lunedì 14 fino a domenica 20 dicembre si ritroveranno presso la Casa “Famiglia di Nazareth” a Loreto 40 giovani, le cui candidature sono state selezionate dal Comitato Nazionale RnS sulla base della valutazione dei requisiti inseriti nei curricula dei ragazzi.
Tra le tantissime suggestioni del libro di Messori Ipotesi su Maria un tema mi ha intrigato, tanto da riprenderlo nei miei Medjugorje. Il cammino del cuore e Le lacrime di Maria (sorta di seguito), entrambi Mondadori. Si tratta delle “vite” della Madonna scritte dai mistici. Anzi, dalle mistiche, dal momento che sono quasi tutte donne. Messori parte da un lavoro del mariologo Laurentin, che ne mette in fila sette. Per me è stato obbligatorio farvi riferimento perché, dovendo occuparmi di Medjugorje, sapevo che era (ed è ancora) in arrivo un’ottava “vita” scritta, anche questa da una donna, la bosniaca Vicka, la quale la pubblicherà quando –dice- la Gospa gliene darà il permesso.
Il 12 dicembre il Gambia, uno dei più piccoli stati africani, con una popolazione per circa il 90% di fede musulmana, è diventato una Repubblica islamica, come l’Iran, l’Afghanistan, il Pakistan e la Mauritania. Lo ha stabilito il presidente Yahya Jammeh che, nel darne annuncio, ha spiegato di aver deciso il nuovo nome, Repubblica islamica del Gambia, nel rispetto «dell’identità e dei valori religiosi del Paese» e al fine di evidenziare in maniera netta la rottura con il passato coloniale: «dal momento che i musulmani sono la maggioranza», ha detto, «il Gambia non può permettersi di mantere l’eredità coloniale».
«Degli uomini incappucciati sono entrati nel monastero di Mar Elian e mi hanno prelevato assieme ad un nostro volontario, Boutros. Ci hanno obbligati a salire in macchina e ci hanno lasciato in mezzo al deserto per quattro giorni, bendati e incatenati. Poi ci hanno portati a Raqqa: capitale dello Stato Islamico». Comincia così il racconto di padre Jacques Mourad, religioso siriano rapito da Isis il 21 maggio e liberato il 10 ottobre scorso. In una conferenza stampa organizzata dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, il monaco appartenente alla comunità fondata da padre Paolo Dall’Oglio, Deir Mar Musa, ha raccontato per la prima volta i lunghi giorni del suo sequestro.
Ogni volta che i terroristi fanno qualche strage in Occidente, i sessantottini non ce la fanno proprio a condannare i terroristi senza qualche “ma”, “se”, “però”
Una lobby anti-religione ha ottenuto l’annullamento della natività tradizionalmente installata nel parco di Wadena, Minnesota. Ma la gente si è ribellata
Per la nuova religione non è vero ciò che è vero, ma ciò che si riesce a far apparire tale. Il nemico non è un’altra religione ma il pensiero stesso. Chi pensa è un potenziale nemico
Domenica 13 dicembre 2015 in tutto il mondo sono state aperte le Porte Sante per il Giubileo nelle diverse diocesi cattoliche. Papa Francesco ha aperto la Porta Santa della diocesi di Roma a San Giovanni in Laterano, affermando che il Giubileo è una chiamata alla conversione, che vale anche per i politici, e che sperimentare la conversione è sempre fonte di gioia.
Nel Kurdistan iracheno, a una trentina di chilometri da Mosul dominata dallo Stato Islamico, il monastero di Mar Matta resiste. La zona è ormai disabitata, ma quattro monaci restano e si rivolgono al Papa
In tema di figli e coppie gay la nostra magistratura ci aveva già fatto assaggiare alcune specialità. Nel 2013 il Tribunale dei minori di Bologna affida una bambina di tre anni ad una coppia gay. Stesso copione l’anno dopo, ma ad interpretarlo è il Tribunale di Palermo e vittima è un ragazzo di 16 anni, anch’egli affidato ad una coppia omosessuale. E poi ci sono casi a Napoli, Bologna, Catanzaro e Nicosia dove un ex coniuge chiede l’affido esclusivo del figlio perché la sua ex dolce metà ha messo in piedi una relazione omosessuale. Tutte richieste respinte al mittente.
Ci sono luoghi nel nord del mondo che in questo periodo dell’anno non vedono mai, o quasi mai, la luce del giorno e se la notte si dirada è solo per una manciata di ore. A illuminare le tenebre il 13 dicembre è santa Lucia, la giovane martire di origini siciliane, che nei Paesi nordici è particolarmente amata e celebrata proprio perché porta la luce in questo buio che avvolge ogni cosa.
Avevamo avuto modo di ascoltare e raccontare le azioni di Gigi De Palo, da assessore alla Famiglia a Roma tra il 2011 e il 2013, poi consigliere capitolino, sempre in prima linea nella difesa delle famiglie e dei loro diritti con la campagna “Io sto coi passeggini“. Al centro del suo impegno la concretezza della Dottrina Sociale della Chiesa che si era messo ad insegnare dentro e fuori il Grande Raccordo Anulare. Già presidente delle Acli di Roma, da poche settimane è diventato il nuovo presidente nazionale del Forum delle Famiglie. E’ sposato ed ha quattro figli.
Si chiama Karim Mokhtari. Avrebbe potuto ingrossare le fila dei giovani immigrati francesi, di seconda o terza generazione, che sacrificano la propria vita sull’altare di un presunto jihadismo. Avrebbe potuto far esplodere la sua rabbia dovuta all’emarginazione sociale impugnando il Corano e con l’altra mano un’arma da fuoco. Avrebbe potuto, ma non l’ha fatto. O meglio, ha conosciuto il traviamento ma vi si è sottratto prima che fosse troppo tardi. Karim Mokhtari si è immerso nelle viscere della colpa e ha saputo risalire la china della redenzione.
San Shrestha Sharma ha deciso di convertirsi al cristianesimo perchè “tra i cattolici ho trovato molti più amici rispetto alla mia famiglia e ai miei parenti”; Sonika B.K. vuole essere battezzata insieme a sua madre “perché la religione cattolica mi rispetta e apprezza di più rispetto alla tradizione culturale dell’induismo, dove le classi povere non possono sollevare la testa e sono soggette a ogni tipo di odiosa discriminazione”. San Shrestha e Sonika sono due giovani nepalesi, di 26 e 22 anni, che hanno deciso di diventare cristiani e attendono il rito del battesimo con ansia e trepidazione. Con loro, un’altra decina di ragazzi celebrerà il proprio ingresso nella comunità cristiana durante la notte di Natale. Tutti loro sono entusiasti di poter “diffondere il messaggio di Dio in tutto il Paese con ruolo attivo”.
Vangelo Lc 3,10-18: E noi che cosa dobbiamo fare?,
In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
Il Corriere della sera ha pubblicato lunedì 7 dicembre una bella foto familiare per sminuire l’impatto sull’opinione pubblica dell’appello delle femministe di “Se non ora quando” firmato da decine di intellettuali, attori, politici di sinistra contro la pratica dell’utero in affitto che sfrutta la miseria e la disperazione di donne costrette a vendere il frutto della loro gravidanza, il loro figlio, alle ricche coppie gay dell’occidente.
Sconcezze da Correttore di bozze sulla maternità surrogata come «atto di civiltà». E sulla pazzia dell’uomo che ha fatto una strage in una clinica per aborti Usa
In caso di crisi cardiorespiratorie, i medici inglesi del Queen Elizabeth the Queen Mother Hospital di Margate, Kent, avevano deciso di non rianimare il 49enne Andrew Waters perché «ha la sindrome di Down, non è in grado di deglutire, è allettato e ha difficoltà cognitive». Per questa decisione, presa nel 2011 senza comunicarlo alla famiglia, si sono finalmente scusati dopo che i parenti di Waters hanno fatto causa all’ospedale.
Ieri la chiesa dell’Immacolata concezione di Aden, importante città portuale dello Yemen e sede del governo, è stata fatta saltare in aria. Nessuno ha rivendicato ufficialmente il crimine, ma solo pochi giorni prima lo Stato islamico era riuscito ad assassinare il governatore.
Era il settembre del 2014, quando nove tedeschi di religione islamica venivano arrestati a Wuppertal. Avevano organizzato un servizio di ronde di quartiere, per far rispettare le regole della sharia, la legge coranica. Ora il tribunale di primo grado ha emesso la sentenza di assoluzione: a quanto pare, con il loro servizio di ronde islamiche, non avrebbero infranto alcuna legge. La pubblica accusa ha fatto ricorso in appello.
È nell’ossigeno cristiano della famiglia che i figli diventano cristiani. Per questo, è necessario che i genitori vivano la fede cattolica, conoscano la dottrina cristiana, si accostino ai sacramenti, leggano con i figli la Parola di Dio, coltivino la morale cattolica e preghino con i figli in casa. San Paolo ha detto ai romani che “la fede dipende dalla predicazione”. “Come potranno credere, senza averne sentito parlare? E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi?” (Rm 10, 14-17). È ascoltando gli insegnamenti cristiani dei genitori che i figli si indottrinano nella fede. È tra le braccia della madre e del padre che i figli imparano a credere in Dio, a rispettare tutto ciò che è sacro, a recitare il Rosario, ad amare la Vergine, gli angeli e i santi. È con i genitori che i figli devono imparare la verità della nostra fede, il Credo, i sette sacramenti, i dieci comandamenti e il modo corretto di vivere la vita come cristiani.
Questo Natale sarà molto diverso per le vedove e i figli dei copti assassinati dai terroristi dell’Isis in Libia all’inizio di quest’anno. Ancora rabbrividiamo ricordando le immagini dei 21 cristiani vestiti con abiti arancioni accanto al mare. Quel pellegrinaggio verso il martirio è rimasto inscritto nella memoria degli egiziani e di tutti i cristiani. Una delegazione di Aiuto alla Chiesa che Soffre ha visitato di recente i loro figli nella sede episcopale del vescovo di Samalut, monsignor Paphnutius, 250 chilometri a sud del Cairo. Il vescovo ha chiesto di parlare ai bambini. La prima cosa che ha richiamato l’attenzione è stata la serenità, la tranquillità con cui parlavano dei loro padri. Il volto si rattristava ricordandoli, ma questi orfani, alcuni dei quali hanno solo cinque anni, sono orgogliosi di quello che hanno fatto i loro papà. I più piccoli non hanno quasi parlato, guardando i fratelli maggiori e il vescovo. Riuscivano solo ad annuire con la testa. Poi ha preso la parola Ingry Tawadros, di 14 anni, seduta accanto ai due fratelli minori.
"Non mi importa di essere francese o algerino; sono un cittadino del cielo"
Supplica alla Madonna di Loreto
Trasmissione da Radio Maria.
Dal 2 al 6 febbraio del 1995, a Pantano di Civitavecchia, una statuina della Madonna raffigurante la Regina della Pace lacrima sangue per tredici volte. Pianse ancora sangue il 15 marzo nelle mani del vescovo Girolamo Grillo. Da quel giorno altri eventi soprannaturali si sono succeduti: una seconda Madonnina, identica alla precedente, dono del cardinale Deskur, ha incominciato a effondere un olio profumato durante alcune feste religiose o di fronte a persone riunite in preghiera; la Vergine stessa è apparsa a una famiglia e ha dato i suoi messaggi. Prima destinataria e strumento di queste manifestazioni della Madonna è la famiglia Gregori: padre, madre e tre figli, tutti resi partecipi di tante grazie e segni straordinari. In questo libro, agile come una guida del pellegrino, si raccontano tutti i fatti salienti della vicenda; comprese le analisi scientifiche, che hanno escluso truffe e manipolazioni, e l’indagine della Chiesa, che, a livello diocesano, si è conclusa positivamente con l’erezione a Santuario della Parrocchia di Sant’Agostino a Pantano.
Esce nelle librerie per i tipi di Edizioni Messaggero Padova, il libro Faustina Kowalska. Il volume è un’antologia del Diario della mistica polacca curata da Claudia Koll, affermata attrice romana che ha compiuto negli ultimi anni un cammino di conversione alla fede cattolica. È la stessa artista ad aver scelto e a presentare i testi confluiti in questo libro, che vuole essere una sorta di guida per accompagnare la riflessione spirituale di ogni credente nell’anno santo del Giubileo inaugurato ieri.
Quasi due milioni di fedeli, secondo le stime della polizia, si sono riuniti tra lunedì 7 e martedì 8 dicembre, intorno alla Basilica di Nostra Signora dei Miracoli di Caacupé, Patrona del Paraguay, circa 50 chilometri ad est di Asuncion. La Messa principale della festa è stata presieduta dal vescovo di Caacupé, mons. Catalino Claudio Giménez Medina, alla presenza del Presidente del Paraguay, Horacio Cartes, accompagnato dai suoi collaboratori. Nell’omelia mons. Giménez ha condannato la corruzione, la violenza armata nel nord, gli attacchi contro le donne e l'aborto.
L’avevano già fatto in Francia, pochi mesi fa: molti tra i più illustri esponenti della gauche, femministe, intellettuali, socialisti, atei, avevano firmato un manifesto pubblicato su Libération per «esprimere la nostra inquietudine a riguardo delle donne e dei bambini sfruttati dalla maternità surrogata» e chiederne «il divieto».
«L’intercomunione non è consentita tra cattolici e non cattolici. È necessario confessare la fede cattolica. Un non-cattolico non può ricevere la comunione. Questo è molto, molto chiaro. Non è una questione che riguarda la libertà di coscienza». Risponde così il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione del Culto Divino, a coloro che hanno visto un’apertura all’intercomunione tra cattolici e luterani in una risposta data da Papa Francesco ad una luterana durante la sua recente visita alla comunità luterana di Roma. «Noi diamo la comunione ai cattolici», dare la comunione a tutti è «una sciocchezza», dice il Cardinale africano.
«È ormai di dominio pubblico, ma non per questo noto a tutti che, a Pantano di Civitavecchia, alle lacrimazioni di sangue e alle trasudazioni d’olio di due statue identiche raffiguranti la Madonna si sono accompagnate apparizioni e messaggi della Vergine. Il dato è stato confermato sia da Jessica – la figlia dei Gregori, proprietari delle due sacre immagini –, in una dichiarazione scritta per il dossier pubblicato dalla rivista diocesana di Civitavecchia dal titolo “Non dimenticare il gemito di tua madre” (2005), sia da suo padre Fabio, sia dall’allora vescovo Girolamo Grillo nello stesso documento. Il vescovo ha poi confermato queste dichiarazioni dando alle stampe un suo memoriale. E io stesso ho dedicato un capitolo all’argomento nel mio libro La Madonna di Civitavecchia. Lacrime e messaggi».
Chiedono precisazioni sul POF e il loro bambino viene depennato dalla scuola. Può essere riassunta così la nuova puntata triestina del divieto ai genitori di sapere con precisione cosa si voglia insegnare a loro figlio nella scuola pubblica. Ripeto: con precisione, perché quanto a belle frasi, spesso in sociologese e in pedagogese, i dirigenti e gli amministratori pubblici ne dicono tante. Però non chiariscono quanto deve essere chiarito, non escludono quanto deve essere escluso, non garantiscono quanto deve essere garantito. Gli argomenti eticamente sensibili aumentano ma i genitori preoccupati e impegnati non trovano risposte. A Trieste, la scorsa primavera, Amedeo Rossetti era andato nella scuola di suo figlio, aveva preso il suo bambino in braccio e se l’era portato a casa. Il fatto aveva assunto rilievo nazionale e sicuramente molti lo ricorderanno. Il motivo era che il comune, la dirigente e le insegnanti volevano realizzare un progetto dal titolo “Il Gioco del rispetto” senza averlo minimamente spiegato ai genitori, al punto che Rossetti lo aveva saputo per puro caso. Queste sono cose vecchie, che però non muoiono, evidentemente, perché ad inizio del nuovo anno scolastico 2015/2016 il contrasto famiglia Rossetti-scuola comunale si è ripetuto.
Lo scorso 28 aprile eravamo stati facili profeti, titolando un articolo «La Chiesa si prepara ad accettare il controllo delle nascite». L’affermazione nasceva da dichiarazioni e convegni promossi dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace alla vigilia della pubblicazione dell’enciclica Laudato Si’, in cui il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio di cui sopra, faceva professione di adesione completa all’ideologia dello “sviluppo sostenibile”, peraltro entrata a pieno titolo nell’enciclica stessa.
In una riforma auspicata, Papa Francesco, rischia di ottenere “successo”: avere una Chiesa povera. La percezione che questa riforma sia perseguita ed avrà successo, la si deduce dai recenti avvenimenti: l’enfasi provocata su Vatileaks II, cioè sulla fuga e pubblicazione di documenti, vari riferimenti alla corruzione in Vaticano, l’elenco delle 15 malattie della curia (13° e 15° soprattutto). Si direbbe che quasi si auspichi una diffidenza verso l’utilità ed opportunità di dare l’otto per mille alla Chiesa, di fare elemosine o donazioni e indirettamente si incoraggi le istituzioni preposte a rivedere le stesse modalità di attribuzione dell’otto per mille alla Chiesa cattolica.
Su Youtube c’è un video caricato il 9 maggio 2014 in cui compare François Hollande che afferma: «Se si crede, come nel mio caso, nella Repubblica, arriva il momento in cui bisogna passare per la massoneria». Vedere per credere e apprezzare. Sto in Francia in uno dei seminari in cui insegno storia della Chiesa. La mattina devo fare un percorso in macchina e sento la radio. Il 7 dicembre c’era la notizia della vittoria del Fronte Nazionale di Marie Le Pen e un coro di commentatori affermava con sicurezza che la Repubblica e la democrazia erano in pericolo. Di fronte a questo “pericolo” alcuni candidati socialisti facevano appello alla destra di Sarkosy per unire le proprie forze contro gli antirepubblicani.
Guida del monastero di Mar Elian e della parrocchia di Qaryatayn, vicino Palmira, padre Jacques Mourad è stato rapito dai membri dello Stato Islamico il 21 maggio 2015. È rimasto nelle loro mani per quattro mesi e venti giorni, più di 140 giorni, prima di tornare, il 10 ottobre, al “mondo libero”. Minacciato varie volte di decapitazione se non si fosse convertito all’islam, frustato e soggetto a una falsa esecuzione, ha vissuto un’esperienza di prigionia che è stata una vera Via Crucis. In un’intervista rilasciata a L’Orient, Le jour ha raccontato quello che ha vissuto. “La prima settimana è stata la più difficile. Dopo essere stato tenuto per molti giorni in una macchina, la domenica di Pentecoste sono stato portato a Raqqa. Ho vissuto quei primi giorni di prigionia diviso tra paura, rabbia e vergogna”, ha affermato. L’ottavo giorno, un uomo vestito di nero è entrato nella sua cella. Il sacerdote pensava che la sua fine fosse ormai vicina, ma l’uomo ha avviato una conversazione. Padre Mourad ha chiesto perché era stato rapito. “Consideralo un ritiro spirituale”, ha risposto il suo carceriere.
Quando insegnavo alle scuole elementari a Miami per Teach for America, ho vissuto un momento difficile. Lavoravo in una scuola di un quartiere degradato, i miei allievi erano bel al di sotto della preparazione che avrebbero dovuto avere e io mi sentivo sopraffatta e perduta. Avevo acconsentito di insegnare per due anni, ma pensavo di andarmene dopo il primo anno. Ero emotivamente e fisicamente esausta. Mia madre mi inviò una citazione di Winston Churchill per incoraggiarmi: “Mai arrendersi, mai arrendersi, mai, mai, mai, in nessuna cosa, importante o insignificante, grande o piccola, MAI ARRENDERSI”. Questa citazione mi ha fatto andare avanti.
Dobbiamo adesso domandarci esplicitamente: la fede cristiana è anche per noi oggi una speranza che trasforma e sorregge la nostra vita? È essa per noi «performativa» – un messaggio che plasma in modo nuovo la vita stessa, o è ormai soltanto «informazione» che, nel frattempo, abbiamo accantonata e che ci sembra superata da informazioni più recenti? Nella ricerca di una risposta vorrei partire dalla forma classica del dialogo con cui il rito del Battesimo esprimeva l’accoglienza del neonato nella comunità dei credenti e la sua rinascita in Cristo. Il sacerdote chiedeva innanzitutto quale nome i genitori avevano scelto per il bambino, e continuava poi con la domanda: «Che cosa chiedi alla Chiesa?». Risposta: «La fede». «E che cosa ti dona la fede?» «La vita eterna».
La notte degli attentati di Parigi, all’iniziale sconcerto ha fatto posto la preghiera. A lungo non sono riuscito a distogliere lo sguardo dallo schermo per l’inquietudine di non sapere come sarebbe andata a finire, fino a che punto si sarebbe spinto quell’atto di guerra e a quale costo definitivo di vite umane. Quando, però, mi sono accorto che quella partecipazione passiva cedeva alla curiosità, ho pensato che avrei potuto portare un po’ d’acqua fino a Parigi spegnendo la Tv e chiedendo aiuto a Dio. E come il bambino piccolo, sconcertato di fronte a un problema più grande di lui, a un dolore fino a quel momento sconosciuto che lo rende inerme, sono corso fra le braccia di mia Madre. È per situazioni e tempi come questi che si verificano le apparizioni della Vergine: qualora non siamo capaci di vedere con gli occhi del cuore Lei, che è Madre, ci dà qualche segno della presenza di un Padre nei Cieli, oltre le coltri della nostra indifferenza.
Nel giorno in cui la Chiesa celebra la solennità dell’Immacolata Concenzione e Papa Francesco apre l’Anno Santo della Misericordia, la vita di Madre Speranza incarna quell’esemplare di beatitudine evangelica cha ha trovato una illuminata ispirazione dalla della Beata Vergine Maria, Madre di misericordia, e da Gesù Cristo, il volto misericordioso di Dio Padre.
All’Angelus, papa Francesco sottolinea che Maria è “la prima salvata” dalla misericordia di Dio. Celebrare la sua festa significa anche “diventare a nostra volta artefici di misericordia”, vincendo “il nostro egoismo” e rendendo “più lieta la vita dei nostri fratelli… asciugando qualche lacrima e donando un po’ di gioia”. Oggi pomeriggio Francesco si reca in Piazza di Spagna per l’omaggio alla Madonna e poi in Santa Maria Maggiore. L’applauso per papa Benedetto XVI.
Papa Francesco recita una preghiera a Maria, da lui composta per l’occasione. Un ricordo delle famiglie, dei bambini, degli anziani e degli ammalati e carcerati. Il saluto alle personalità di Propaganda Fide. In silenzio davanti all’immagine in Santa Maria Maggiore.
Prima di recarsi in pellegrinaggio a Piazza di Spagna per l’annuale omaggio alla Madonna, l’8 dicembre 2015 Papa Francesco ha aperto la Porta Santa della Misericordia in Piazza San Pietro, in una solenne cerimonia cui ha partecipato anche il pontefice emerito Benedetto XVI. Francesco ha invitato tutti a meditare sulla speciale relazione che intercorre fra l’Immacolata Concezione e la misericordia. Chi guarda Maria, ha detto, scopre che un mondo nuovo è possibile.
Se non ora quando libere, movimento di donne definibile femminista, certamente non collocato a destra né su posizioni confessionali, pubblica un appello critico verso l’utero in affitto. L’appello reca le firme di personaggi dello spettacolo e della cultura, di intellettuali come Dacia Maraini, Beppe Vacca, Giuseppe Caldarola, dell’ex presidente di Arci gay Aurelio Mancuso. In esso si può leggere: «noi rifiutiamo di considerare la maternità surrogata un atto di libertà e di amore. In Italia è vietata, ma nel mondo in cui viviamo l’altrove è qui: “committenti” italiani possono trovare in altri Paesi una donna che “porti’” un figlio per loro».
Nei giorni scorsi è scoppiata una guerra sul Natale nelle scuole. Ma il problema non è il presepe, è l’ignoranza e il dominio del “secondo me”. Carlo Giovanardi ha giustamente ricordato un fatto dimenticato da tutti: “Il 25 dicembre, Natale, è una festività cattolica di precetto come tale riconosciuta dallo Stato anche agli effetti civili sin dal tempo dell’Unità d’Italia (decreto 17 ottobre 1860, n. 5342)”. Faccio presente che il governo del Regno d’Italia a quel tempo era fatto di politici che erano in guerra con la Chiesa e una guerra molto dura, dopo le leggi Siccardi e quelle sulla soppressione degli ordini religiosi: uno scontro che portò anche alle scomuniche. Eppure quella legge riconosceva la festa del Natale, la nascita dell’Uomo-Dio, come festa dello stato laico risorgimentale. Dopo il Regno d’Italia arriva la Repubblica e il Natale (che per la Chiesa è “la Gloria del Cielo che si manifesta nella debolezza di un bambino”), viene riconosciuto come festa: in base alla legge della Repubblica 27 maggio 1949 n. 260, il 25 dicembre è “giorno festivo con l’osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici”. Cioè – spiega Giovanardi – lo Stato laico riconosce la festività cattolica del Natale come sua festa civile. Esattamente come istituì la festa nazionale del 4 novembre (oggi soppressa), la festa della Repubblica il 2 giugno o il 25 aprile come festa della Liberazione e il 1° Maggio come festa dei lavoratori.
La recente strage di San Bernardino negli Stati Uniti ha confermato che non è indispensabile ricevere un ordine ben preciso e istruzioni dettagliate per compiere una strage in nome di un’ideologia o di una affiliazione allo Stato Islamico o a una qualsiasi altra organizzazione terroristica.
Era il 1983 quando monsignor Alessandro Maggiolini (1931-2008), appena nominato vescovo di Carpi, dava alle stampe un libro curiosamente intitolato “Apologia del peccato”. Nei tempi moderni, sosteneva monsignor. Maggiolini, un buon vescovo si trova a dover difendere il peccato, perché senza una cosciente categoria di peccatori un povero pastore può chiudere bottega.
Poiché il papa in Uganda non ha rimbrottato il presidente Yoweri Museveni per le leggi “omofobe” vigenti del Paese africano, l’inglese Guardian se ne è lamentato, e per bacchettare Francesco si è affidato a una sua firma dal cognome inequivocabile: Alon Mwesigwa. «Nonostante le speranze degli attivisti Lgbt», cita testuale l’agenzia Zenit.org. Ma se gli attivisti Lgbt fossero non po’ più colti saprebbero che il Papa ha fatto anche di peggio: ha prestato omaggio con gran pompa al santuario dei ventidue martiri dell’Uganda, il primo gruppo di sub-sahariani canonizzato dalla Chiesa e il cui grande santuario di Namugongo è sempre affollatissimo di pellegrini. Quei martiri ugandesi non furono tanto uccisi perché cristiani bensì perché, in quanto cristiani, si rifiutavano di accondiscendere alle voglie lubriche del loro re Mwanga II. Erano tutti maschi e pure il re, perciò si trattava di voglie omosessuali.
Vittorio Messori torna alla carica con nuove «Ipotesi su Maria». Il fortunato volume pubblicato da Ares per la prima volta nel 2005, approda in libreria in una veste tutta nuova, in edizione interamente rivista dall’Autore e ampliata di 13 capitoli (150 pagine in più, per un totale di 672, al prezzo di 21,50 euro). Di seguito riportiamo, in anteprima, alcune spigolature tratte dal penultimo capitolo, in cui lo scrittore difende la veridicità di Fatima dalle critiche avanzate dal teologo Enzo Bianchi sulla scorta del padre domenicano Jean Cardonnel.
Il cardinale Mauro Piacenza chiede alla Madonna “la custodia del Santo Padre”, “una grande e rinnovata primavera vocazionale” e “la conferma di Fatima, con il trionfo del Suo Cuore Immacolato”,
Due giovani francescani polacchi e un sacerdote bergamasco di mezza età. Uccisi nel 1991 a pochi giorni di distanza gli uni dagli altri; colpiti da un'ideologia che non accettava concorrenti tra i poveri delle Ande. È il profilo di don Sandro Dordi e dei padri Miguel Tomaszek e Zbigniew Strzalkowski, i missionari uccisi dalla guerriglia maoista di Sendero Luminoso che oggi a Chimbote in Perù salgono all'onore degli altari con il solenne rito di beatificazione presieduto dal prefetto della Congregazione per le cause dei santi, il cardinale Angelo Amato.
La nostalgia ha il sapore degli involtini di foglie di vite. Anderious Oraha ne va ghiotto, ma qui in Italia, dove si trova dal 2007 come rifugiato politico, il sapore non è quello del formaggio di pecora «il migliore di tutto l’Iraq» che mangiava nella sua Al Qosh. É qui, nella “valle del monastero”, fertilissimo lembo di terra oggi ad appena 5 km da Isis che si infrangono i ricordi di Oraha. In Italia Anderious è pressoché sconosciuto, nonostante le origini greche del suo nome, Andrea, lo dovrebbero rendere famigliare. Così come sono volti sconosciuti il milione e passa di profughi cristiani che hanno lasciato l’Iraq e la Siria dopo che le bandiere nere del Califfo hanno iniziato a sventolare in una delle culle del cristianesimo mediorientale.
“Ti dispiace se, invece che a casa mia, ti invito al ristorante? – mi chiese gentile l’amica che, in una tiepida domenica d’inverno, era venuta a prendermi alla stazione della metropolitana – Sai, mio marito è in ospedale e siamo noi due sole. Ma non preoccuparti – mi rassicurò prima che potessi farle delle domande – è ricoverato solo per dei normali controlli.” Mi condusse a passo veloce nei pressi della sua abitazione, fino alla porta di un locale che a stento avresti chiamato pizzeria per la mancanza totale di arredi che rimandassero alla sua funzione, salvo una gran quantità di tavoli coperti da semplici tovagliette bianche.
“Alex ha sempre le idee chiare su ciò che vuole essere: i giorni pari è maschio e i giorni dispari è femmina, dice. Ma oggi è diverso: è innamorato, per la prima volta, e sente che tutto questo non basta più. Oggi vorrebbe essere tutto insieme, come l’unicorno, l’ornitorinco, o i dinosauri”. Avete letto bene, non vi siete sbagliati: i giorni pari è maschio e i giorni dispari è femmina. E’ un passaggio della presentazione di uno spettacolo teatrale vincitore di un premio infanzia (link) andato in scena a Palermo le scorse settimane ed in questi giorni a Torino con tanto di partnership e sostegno istituzionale del Comune, della Regione, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di altre autorevoli fondazioni ed enti istituzionali (dal sito casateatroragazzi link spettacoli e partners), prossimamente in tournee in altre città d’Italia.
Ha fatto il giro del mondo il video in cui Putin rimbrotta il Papa di non aver baciato la Valdimir'skaya, l'icona mariana protettrice della Santa Russia.Quella stessa icona, nel 1941, sorvolò più volte su un aereo militare Leningrado assediata dai nazisti. Su ordine di Stalin. Com'era successo che il peggior sradicatore del cristianesimo avesse preso quest'iniziativa sconcertante? Lo narra Vittorio Messori in uno dei tredici capitoli inediti della nuova edizione del suo Ipotesi su Maria (Ares, pagg. 672, euro 21,50).
Sawako Inae era una dirigente della Caritas giapponese quando il disastro del 2011 ha cambiato il Paese e la sua vita. A 50 anni, davanti alle devastazioni, sente la chiamata del Signore e si unisce alle Sorelle della Carità di Ottawa. Ad AsiaNews racconta la sua vita, la sua scelta e dice: “In un Paese come il Giappone, dove tanti si sentono soli e senza aiuto, noi cattolici dobbiamo portare a tutti l’amore e la vicinanza di Gesù”.
In questo momento in cui siamo chiamati a difendere il valore della famiglia possiamo correre il rischio di perdere però di vista la bellezza di ciò per cui stiamo combattendo, di dimenticare di riflettere e testimoniare a tutti il grande dono che è il matrimonio cristiano. Un antidoto a questo rischio viene dall’ultimo libro di Andrea Torquato Giovanoli, Non più due (Gribaudi 2015), un libro che, come si legge nella prefazione di Raffaella Frullone, non è quello che sembra.
«Cara ministra, per questo Natale vorrei essere ricevuto insieme agli altri rappresentanti delle associazioni che il 20 giugno hanno riempito la piazza più grande di Roma, per poterti raccontare che cosa c'è che non va con tante attività proposte e svolte nelle scuole dei nostri figli e nipoti su temi molto intimi e delicati». Inizia così la lettera che "Generazione Famiglia" ha indirizzato al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, per chiedere un confronto sul comma 16 della legge Buona Scuola, recante l’obbligo per le scuole di ogni ordine e grado di integrare i piani triennali dell’offerta formativa con attività sul contrasto alla discriminazione e alla violenza di genere.
Anche quest’anno, con l’avvicinarsi delle feste natalizie, è tornata la polemica sui presepi nei luoghi pubblici, soprattutto nelle scuole. Si sono verificati molti casi di sospensione di questa tradizione, ove fosse ancora presente, insieme con la sospensione di canti religiosi ispirati alla Natività. Il nostro Osservatorio desidera fare, a questo proposito, alcune riflessioni.
Inizieranno l’otto dicembre, nel giorno della solennità dell’Immacolata in cui inizia anche l’Anno santo della Misericordia, le trasmissioni via web in lingua araba dell’emittente radiofonica Radio Maria
Nel 2008, trent’anni dopo il suo primo libro (Ipotesi su Gesù) divenuto subito un best e long seller mondiale, Vittorio Messori pubblicava, presso le edizioni Ares, Ipotesi su Maria. Un volume che, come tutti quelli (ormai più di 20) dell’Autore è stato accolto dai lettori con grande favore, ha esaurito molte ristampe, è stato tradotto in diverse lingue ed è tuttora «vivo» nel catalogo dell’editore milanese. Ma la ricerca mariana di Messori è proseguita in questi anni. Così, l’Ares presenta ora non una nuova ristampa, bensì una nuova edizione di Ipotesi su Maria, arricchita di 13 capitoli inediti, caratterizzati come sempre da quello stile che ha determinato il successo di Messori: la vivacità e la chiarezza del giornalista professionista unite alla solidità dello studioso esperto, dalla documentazione aggiornata e sicura. Inoltre, anche in questi nuovi capitoli, vi è la consueta, vivace scorribanda tra dogma e aneddoto, tra teologia e devozione spirituale, tra esegesi biblica e apparizioni. Dunque, si amplia ancora, nella nuova edizione, quella carrellata in un mondo luminoso e al contempo spesso sconosciuto, guidati da uno scrittore che non nasconde affatto la sua fede ma è allergico alla retorica mielosa di certo devozionalismo. Un autore che apprezza il sentimento, ma è lontano da un sentimentalismo che rischia di allontanare i nostri contemporanei da Colei che non a caso la Tradizione chiama «Madonna», cioè «Nostra Signora».
Bellissima catechesi di don Fabio Rosini a Salerno.
Il Papa firma la prefazione di una edizione della Bibbia destinata ai ragazzi. E sottolinea: "In mano avete qualcosa di divino. Non si può farla sparire tra gli scaffali o venderla al mercatino"
In agosto 1991 Giovanni Paolo II si trovava a Cracovia per la GMG e proprio in quei giorni entusiasmanti gli arrivò la drammatica notizia dell’assassinio avvenuto il 9 agosto in Perù dei due francescani polacchi Zbigniew Strza?kowski e Micha? Tomaszek per mano dei membri di Sendero luminoso, l’organizzazione armata d’ispirazione maoista. Commentando questo fatto il Papa disse: “Sono i nuovi santi martiri del Perù”. La profezia del Pontefice si è verificata 24 anni dopo la loro morte: il 3 febbraio quando la Congregazione delle Cause dei Santi ha riconosciuto il martirio dei Servi di Dio Zbigniew e Micha? e Papa Francesco ha autorizzato la a promulgare il decreto riguardante il loro martirio.
Diceva Caterina da Siena: «Non accontentatevi delle piccole cose. Dio le vuole grandi. Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutta Italia»
In Francia vige il più rigido laicismo ed è ovviamente vietato cantare a scuola per Natale motivi tradizionali come Il est né le divin enfant o Douce Nuit, sainte nuit. Però, è consigliato «intonare inni, fare canti e opere musicali» ispirati alla «laicità». Il 9 dicembre, infatti, sarà il 110mo anniversario della legge del 1905 sulla separazione tra Chiesa e Stato e bisogna «celebrarlo in modo solenne».
La Chiesa: «Uccidere intenzionalmente un bambino non può mai essere considerato un atto umano. Come fa l’Alta corte a decidere che una vita è più meritevole di un’altra»?
Si chiama “Ente cattolico di formazione professionale”, nella sua sede di Monza sfoggia crocifissi in tutte le aule e «una vistosa statua della Madonna in fondo al corridoio di ingresso», come osserva il Corriere della Sera, ma non offre agli alunni la possibilità di partecipare a una Messa di Natale: il rito infatti non verrà celebrato. La decisione, concordata con il coordinatore delle scuole parrocchiali don Marco Oneta, è stata presa «per non discriminare gli studenti di altre fedi», per dirla con le parole del preside Adriano Corioni che l’ha comunicata ai docenti mercoledì.
L’ultima moschea è stata chiusa ieri, a 25 chilometri dal centro di Parigi. Uno degli imam «che dirigono» la moschea è stato portato al commissariato e detenuto, aveva in casa una pistola
Nell'udienza generale del mercoledì Papa Francesco ha ripercorso le tappe e i temi del suo recente viaggio apostolico in Africa, una terra che lo ha toccato nel profondo. «Che bella è l'Africa! Rendo grazie al Signore per questo suo grande dono, che mi ha permesso di visitare tre Paesi: dapprima il Kenia, poi l'Uganda e infine la Repubblica Centrafricana», ha esordito, ricordando la ricchezza spirituale, ma anche l'entusiasmo e la gioia con cui è stato accolto a Nairobi, a Kampala e a Bangui.
Papa Francesco ha così sintetizzato lo scopo dell’Anno Santo della Misericordia di Dio (8 dicembre 2015 - 20 novembre 2016): «affinché la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia di Dio». Parole che richiamano quelle di Giovanni XXIII l’11 ottobre 1962 quando apriva il Concilio Vaticano II, orientandolo in senso pastorale: «Oggi la sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece che imbracciare le armi del rigore... Così la Chiesa cattolica ... vuole mostrarsi madre amorevolissima di tutti, benigna, mossa da misericordia e da bontà verso i figli da lei separati». Papa Francesco non indice un altro Concilio, ma riforma la Chiesa in senso pastorale, missionario, con la Misericordia di Dio e la condivisione verso i lontani, i più poveri in tutti i sensi.
Vangelo Lc 3,1-6 Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Nell'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesa­re, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea. Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell'Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:

«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».
Primo giorno.
La rete internazionale Talitha Kum riunisce circa 1.100 religiose che agiscono in 80 Paesi per combattere il traffico di esseri umani e la schiavitù. Il gruppo, creato nel 2004 dal banchiere e filantropo John Studzinski, calcola che l’1% della popolazione mondiale sia oggetto di qualche forma di traffico. Stiamo parlando di 73 milioni di persone, ovvero l’equivalente dell’intera popolazione di Argentina, Uruguay, Paraguay, Cile e Bolivia. Il 70% delle persone trafficate nel mondo è costituito da donne, la metà delle quali di 16 anni o meno.
A solo due anni e mezzo, a Casen Broussard è stato diagnosticato un neuroblastoma, una forma di cancro infantile che “si sviluppa dalle cellule nervose immature”, di solito nelle ghiandole surrenali. Da allora, racconta l’emittente televisiva americana WLBT, la sua vita è stata tutt’altro che normale. Cure, corse in ospedale a Memphis, paura di non farcela. Ma non solo. C’è un ulteriore episodio che rende ancora più anomala la storia di Casen. In questo calvario, che ora sembra volgere verso il meglio, il piccolo avrebbe dialogato con Gesù.
Era ancora in corso il viaggio in Africa di Papa Francesco e dal sito web dei vescovi tedeschi arrivava una curiosa reprimenda alla Chiesa africana. Dopo aver ricordato la tirata d'orecchi che il Papa ha recentemente riservato ai vescovi tedeschi in visita ad limina, Björn Odendahl, autore del pezzo, si lancia in una spericolata analisi della Chiesa africana. «Naturalmente la Chiesa sta crescendo in Africa», deve riconoscere l'autore del post su katholisch.de, ma «cresce, perché la gente è socialmente dipendente e spesso non ha nulla a parte la propria fede. Cresce, perché la situazione sul fronte dell’educazione si colloca, in media, a un livello alquanto basso e la gente accetta risposte semplici alle domande difficili sulla fede. Risposte, come quelle date dal cardinale Sarah della Guinea. Compreso il crescente numero di sacerdoti, anch’essi risultato non solo dello zelo missionario, bensì anche delle scarse possibilità di contare su di una sicurezza sociale nel Continente nero».
Lo yoga è compatibile con il cristianesimo? Se fosse solo una ginnastica sì. Il problema è che non lo è
Quello tra il Papa e l’Africa è stato un “bell’incontro” e gli africani sono stati “perfettamente a loro agio” nell’incontrare e nel ricevere il Pontefice. Lo ha riferito padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, in un intervista alla Radio Vaticana. Lombardi si è quindi soffermato sulla sempre più ricorrente abitudine del Papa a parlare a braccio durante i suoi viaggi, specie con i giovani. “Lui ama molto questo modo spontaneo – ha commentato - questo modo dialogico, questo modo coinvolgente, facendo anche rispondere e parlare le persone presenti in modo tale che si senta e si veda che sono parte attiva di un processo di dialogo e di impegno”. Pertanto “il carisma di comunicazione spontanea, di gesto e di espressione totale che il Papa ha, riesce a superare anche le differenze linguistiche”, risultando particolarmente efficace in Africa, così come lo era stato in Asia. In merito alla storica decisione di aprire la prima Porta Santa a Bangui, il portavoce vaticano ha parlato di un gesto “tutt’altro che locale, ma veramente universale”, in cui il Pontefice ha voluto privilegiare l’attenzione “alla periferia della Chiesa, ai poveri, alle persone che soffrono”. L’evento di Bangui è comunque soprattutto il segno che “la misericordia di Dio si può incontrare dappertutto”.
Il viaggio di Papa Francesco in Africa, iniziato il 25 novembre scorso, ha toccato Kenya, Uganda e Repubblica Centrafricana, Paesi che assommano in vario modo i volti, le potenzialità e le sfide di quel Continente. In un succedersi intensissimo di incontri con immense masse umane e con singoli protagonisti, Francesco ha lanciato messaggi molto forti. Vorrei evidenziarne quattro: l’attenzione alle periferie, l’impegno per la giustizia, il valore del dialogo ecumenico e interreligioso e le priorità per l’azione della Chiesa, africana e non solo. L’attenzione alle periferie, centrale nelle parole e nell’azione del Papa “venuto dalla fine del mondo”, si è espressa in maniera perfino toccante venerdì 27 novembre nella visita al quartiere poverissimo di Kangemi a Nairobi.
Mentre iniziamo questo periodo di preparazione, contemplazione e blande pratiche penitenziali, è bene prendere in considerazione Maria e Giuseppe, che stanno per così dire viaggiando con noi sulla via che porta a Betlemme. Ecco quattro modi per invitare la Madre di Dio e il suo sposo silenzioso ma forte nell’intimità dell’Avvento.
Il Canonico Andrew White, vicario anglicano di Baghdad, ha dovuto lasciare la capitale irakena. Vi offriamo alcune frasi di una sua intervista allo Spectator , che gettano una luce chiara anche se molto poco corretta politicamente – ed ecclesialmente – sui problemi di base dei rapporti con l’Islam, e sul grado di sofferenza e di martirio dei cristiani in Medio Oriente.
Mille chiese sono state chiuse in Indonesia, nella regione di Aceh, dal 2006 ad oggi. Secondo una notizia di “Christian Today” , un’organizzazione evangelica che si occupa di monitorare e aiutare le confessioni cristiane nel mondo, nel Paese musulmano più popoloso del pianeta è in corso un’operazione tesa a limitare i diritti delle libertà religiose.
Per recitare bene il Rosario bisogna recitarlo digne, attente, devote. Digne (degnamente) vuol dire dire in stato di grazia o almeno non con l'intenzione di rimanere nel peccato. «La prima e migliore disposizione per rendere efficaci le nostre preghiere è di essere in stato di grazia, o non essendovi, almeno desiderare di rimettersi in tale stato» (Catechismo maggiore di S. Pio X).
Nel 1985 il grande attore Aldo Fabrizi lesse su Rete4 una sua poesia scritta nel Natale del 1970. In quelle strofe raccontò lo stato d’animo di un fedele di fronte al clima di contestazione e di dissacrazione di quegli anni che toccò anche la Chiesa. E di quando, una notte di Natale, di fronte allo spettacolo di una Messa “bitte”, una Mesa beat chiassosa e sguaiata, si inginocchiò commosso in casa di fronte all’altarino devozionale di sua madre: «Perdoneme Gesù, si pregherò quassù».
Primo giorno.
“Marcellino pane e vino” e Chiara Luce Badano: non è mai troppo presto per desiderare l’incontro con il Signore
La presenza delle anime dei defunti nella nostra vita a volte si manifesta in modo più esplicito. Lasciano “impronte di fuoco” sugli oggetti che toccano, e impronte nello spirito di chi questi oggetti viene oggi a visitare nel “Museo delle Anime del Purgatorio”, ricavato nella sacrestia della chiesa del Sacro cuore di Gesù in Prati, popolarmente chiamata Sacro Cuore del Suffragio. Padre Roberto Zambolin, il parroco, accompagna volentieri i gruppi di visitatori curiosi, e “spesso nasce una conversazione interessante sulla vita. Alcuni mi dicono che per la prima volta si trovano a discutere e riflettere così seriamente”. Insomma, “la persona si pone domande di fondo: chi sono? Da dove vengo e dove vado? cosa faccio qui? Questo rimanda al senso della nostra vita”, queste impronte di fuoco “ti pongono le domande sulla vita”. E alle soglie dell’Anno della Misericordia, la visita a questa chiesa aiuterà a calarsi in una delle “opere di misericordia spirituali”, quella della preghiera a Dio per i vivi e per i morti.
Generazione Famiglia lancia una mobilitazione contro il gender e accusa il ministro Giannini: "Dice che il gender è una truffa, ma in realtà nelle scuole vengono insegnate certe teorie".
Sabatina James è una militante per i diritti umani pakistano-austriaca, convertita al cattolicesimo. In Pakistan è sfuggita per poco a un matrimonio forzato con uno dei suoi cugini, che ha ripetutamente abusato di lei a livello sessuale. Minacciata di morte dalla propria famiglia a causa della sua conversione, Sabatina vive dal 2004 protetta 24 ore al giorno. Nel 2006 ha fondato l’organizzazione caritativa Sabatina, che aiuta le musulmane che non desiderano un matrimonio forzato assicurando alle vittime la possibilità di fuggire, aiuto giuridico e assistenza psicologica. Di recente questa ex musulmana ha espresso forti critiche nei confronti della gestione tedesca della crisi dei migranti. Secondo quanto ha reso noto l’agenzia cattolica austriaca kath.net, ha ricordato le reali minacce di un’immigrazione musulmana incontrollata giunta da Paesi non democratici.
Se passate dall’aeroporto di Fiumicino alcuni negozi hanno addobbato le vetrine e gli interni con sagome di abeti in cui campeggia la scritta “Season Greetings” che letteralmente significa “Auguri di stagione”. Questi auguri “stagionati” vogliono sostituire gli auguri natalizi. Già Babbo Natale aveva avuto gran parte nello sfrattare dall’immaginario collettivo, soprattutto infantile, il Bambin Gesù. Ora si sono messi pure catene commerciali ed enti pubblici in giro per il mondo a svuotare ancor più dall’interno il significato cristiano del Natale, sostituendolo con un Natale laico, che è un vero e proprio ossimoro, o con una Festa d’Inverno dal sapore tanto celtico.
Domenica 29 novembre il Papa ha dedicato la quinta giornata del suo viaggio apostolico in Africa alla Repubblica Centraficana. Si tratta della prima visita di un Pontefice a un Paese dov'è in corso una guerra civile. Nonostante i gravi problemi di sicurezza, Francesco è voluto andare in Centrafrica, per testimoniare che dove l'umanità vive i suoi più gravi drammi, lì la Chiesa è presente, non solo a parole.
1° giorno.
(…) Quando la gente prova a “normalizzare” gli attacchi dei terroristi ricordando che è molto più facile morire per sovralimentazione o sulle strade, trovo che non colga il punto. Il punto nella vita non è evitare la morte a tutti i costi o vederla come la tragedia definitiva, ma vivere bene qui e ora, cioè con lo sguardo all’eternità. (…). Sono questi i pensieri che mi ha suscitato la lettura di una storia profondamente commovente che rimette tutti gli odierni allarmi (e gli allarmisti) nella giusta prospettiva. Intitolato Chiara Corbella Petrillo: a Witness to Joy (edizione in inglese di Siamo nati e non moriremo mai più. Storia di Chiara Corbella Petrillo, ndt), scritto dagli amici di lei Simone Troisi e Christiana Paccini e edito da Sophia Institute Press, [il libro] racconta la storia di una giovane moglie e madre italiana morta di cancro nel 2012. Quel che risulta insolito in questa storia è il modo in cui Chiara fa i conti con la sua malattia terminale. Essendo già passati attraverso la perdita di due figli subito dopo la nascita, Chiara e suo marito, Enrico, devono affrontare il fatto che non potranno crescere insieme il loro terzo bambino, un maschietto di nome Francesco, e non potranno invecchiare insieme.
Gli edifici sono stati demoliti a fine ottobre, ma già l’anno scorso altri erano stati confiscati dal governo. L’Aclj chiede al mondo di non chiudere gli occhi
Se come nel mio caso vi colpisce profondamente – e vi dà anche un po’ fastidio – il fatto di vedere tanta gente che condivide fotografie, catene di preghiera e hashtag e vi chiedete “Ma queste persone pregano davvero o si limitano a condividere un’immagine?”, e dopo qualche minuto vi chiedete: “Avranno pregato per tutte le altre tragedie che avvengono da anni con la stessa voglia con cui lo fanno ora?”, vi invito a tranquillizzarvi un po’ e a guardare la situazione con calma. C’è qualcosa di positivo dietro a tutto questo. Il Signore approfitta sempre di quello che accade intorno a noi per darci una lezione.
Gianluigi De Palo è il nuovo presidente del Forum delle associazioni familiari. Una realtà di grandi numeri che conta 400 associazioni e da voce a 4 milioni di famiglie italiane. Nel suo programma il desiderio di raggiungere anche coloro che si credono distanti.
«Qui mi sento a casa». Così papa Francesco ha salutato le migliaia di persone arrivate dai vicoli fangosi, sotto la pioggia, già prima dell'alba, a Kangemi, una delle bidonville di Nairobi. In slum come questi, secondo la Caritas locale, vive il 60 per cento della popolazione del Kenya. E all'interno della chiesa di San Giuseppe Lavoratore, parrocchia cattolica retta da una comunità dai gesuiti, Bergoglio ha spiegato: «Sono qui perché voglio che sappiate che le vostre gioie e speranze, le vostre angosce e i vostri dolori non mi sono indifferenti. Conosco le difficoltà che incontrate giorno per giorno. Grazie per avermi accolto nel vostro quartiere. In realtà, mi sento a casa condividendo questo momento con fratelli e sorelle che, non mi vergogno a dire, hanno un posto speciale nella mia vita e nelle mie scelte».
Nella terra di San Francesco Saverio, mercoledì 25 novembre, circa 5mila fedeli provenienti da tutta la regione e centinaia di sacerdoti della Navarra si sono stretti in preghiera nella Cattedrale di Pamplona, guidati dall’arcivescovo mons. Francisco Pérez. La celebrazione è stata indetta dal vescovo in risposta all’opera profanatoria esposta nei locali del Comune che, nei giorni scorsi, ha scosso l’opinione pubblica di tutta la Navarra. Un artista locale ha infatti inserito nella sua mostra, istallata nel Municipio, un opera sacrilega intitolata “Amén”, che offende in maniera violenta tutti i cristiani colpendo ciò che hanno di più caro: il corpo di Cristo. L’artista – in passato arrestato per atti osceni e prostituzione – non è nuovo a certe provocazioni a sfondo religioso e morale: la sua arte sovversiva è condita essenzialmente di violenza, pornografia, mutilazioni fisiche, odio verso le religioni, ecc. Ma questa volta la sua sfida ha oltrepassato ogni limite provocando uno sdegno generale anche tra i non cattolici.
Nella Bibbia sono raccolte molte indimenticabili avventure di re, sacerdoti, soldati, ma anche di gente comune, che in epoche diverse ha partecipato a una grande Storia... E i bambini dove sono? Spesso compaiono di sfuggita, come sbucando tra le gambe delle loro mamme e dei loro papà. Eppure sono proprio i bambini che, molto meglio di tutti i grandi e dei potenti del mondo, sanno comprendere il regno dei cieli e i suoi meravigliosi misteri e, proprio per questo, hanno un sacco di domande da fare...
La stessa Commissione delle Nazioni Unite che aveva “processato” la dottrina della Chiesa ora prende di mira la Polonia. «Chiudete le ruote degli esposti»
"25 ottobre 2015. Nel teatro Schaubühne di Berlino, va in scena uno spettacolo intitolato Fear (“Paura”). Sul palcoscenico appaiono degli zombie di nazisti le cui facce sono quelle di cinque personaggi pubblici che in Germania si battono contro la ridefinizione del matrimonio e della sessualità umana. Mentre vengono cavati gli occhi alle sagome si sente una voce dire: «Gli zombie muoiono solo quando gli spari direttamente nel cervello e il loro cervello muore. Questo è l’unico modo». 25 ottobre 2015. L’auto di uno dei cinque personaggi pubblici rappresentati nello spettacolo viene bruciata. 3 novembre 2015. La macchina di un altro dei protagonisti viene bruciata insieme al negozio di famiglia. Gli autori di Paura negano ogni possibile legame tra la loro opera e i fatti."
La Consacrazione a Maria ci unisce più strettamente a lei, è il segno che le apparteniamo totalmente per trovare in Lei la nostra pace e la nostra gioia. Chi non vuole consacrarsi a Maria resta ai suoi piedi, quasi avesse paura di gettarsi fra le sue braccia, di abbandonarsi a lei, come invece faceva il piccolo Gesù, perchè Maria possa fare di noi ciò che più le piace, per il maggior bene nostro, di coloro che più ci stanno a cuore e di tutti. ... Consacrarsi a Maria è sceglierla per Madre, Patrona e Avvocata. È voler lavorare per lei, per i suoi progetti, è voler far sì che tanti la conoscano e la amino di più.
Oggi si prega la Supplica alla Madonna della Medaglia Miracolosa.
Secondo la onlus Life for All si tratta di un crimine ricorrente, praticato da persone influenti che approfittano della totale inerzia delle autorità, minacciando chi intenda denunciarli
Il cardinale Ry?ko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici, ha aperto oggi a Wadowice l’incontro internazionale dei responsabili delle Giornate Mondiali della Gioventù
«Tra i membri della missione Onu nella Repubblica democratica del Congo ci sono musulmani fondamentalisti che fondano scuole coraniche e moschee vicino alle loro basi». Le accuse di monsignor Melchisedech Sikuli Paluko, vescovo della diocesi Butembo-Beni, sono di quelle importanti e non possono passare inosservate.
Francia e Belgio non hanno in comune solo attentati, allerta terrorismo e interi quartieri dove comandano gli islamisti. Anche il laicismo è una caratteristica che sempre di più unisce i due paesi. Così, dopo gli sproloqui laicisti dell’Associazione dei sindaci francesi, in seguito alla strage di Parigi anche Bruxelles cerca di non essere da meno.
«Leggendo la Bibbia, mi è capitato questo brano del profeta Isaia: “Se offrirai il tuo pane all’affamato, se sazierai chi è digiuno, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio” (Isaia 58,10). E ho pensato subito a Lei. Non è solo un augurio. Lei questo lo fa sempre; anche con noi lo ha fatto. È anche una domanda umile e calda: che continui a farlo: anche col nostro grande e puro bisogno. Con ricordo devotissimo, e con fedeltà nella memoria di chi Le sta a cuore». Chi scrive, in un biglietto autografo datato 1991, è Luigi Giussani, fondatore del Movimento di Comunione e Liberazione. A ricevere il messaggio, invece, è Danilo Fossati, imprenditore e proprietario della Star, impresa leader nel settore agroalimentare. Il messaggio è breve ed essenziale. Ma, in quelle poche parole, c’è il cuore di una storia straordinariamente ricca che oggi, dopo oltre venticinque anni, giunge sino a noi.
Il Padre Nostro, la preghiera insegnataci da Gesù, può risultare offensiva per qualcuno? Sì, secondo le tre maggiori catene di cinema britanniche, Cinemaworld, Vue e Odeon, hanno deciso di non proiettare il messaggio promozionale della Chiesa Anglicana, Just Pray, in cui persone di ogni colore ed estrazione sociale, a partire dall’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, recitano il Padre Nostro. Il breve video doveva andare sugli schermi prima del prossimo sequel di Guerre Stellari, il Risveglio della Forza, in uscita per il 18 dicembre, una settimana prima di Natale. Era previsto che fosse vista da una audience di almeno 5 milioni di persone. Ma non sarà nella stragrande maggioranza delle sale. E, per una volta, cristiani, musulmani e atei sono uniti contro questa incredibile decisione.
Bisognerà rassegnarsi al fatto che siamo in un regime totalitario, dove tutti non solo possono ma addirittura si sentono in obbligo di spiare e denunciare il vicino: per guadagnare credito davanti al potere o per eliminare un nemico. Non importa se a torto o a ragione, basta un sospetto, una frase estrapolata dal contesto, una parola fuori posto e il colpevole è servito al potente di turno. Non per niente nei paesi democratici ci sono leggi che vietano di carpire conversazioni private altrui, in Italia se si registrano il reato è di intercettazione illecita, e se si pubblicano dovrebbe anche intervenire l’Ordine dei giornalisti e sanzionare i colpevoli. Ma pensare che questo accada è pura illusione, non è certo la prima volta che avvengono cose del genere: evidentemente in Italia la libertà, il rispetto della privacy delle persone è già morta da tempo, a dispetto delle tonnellate di carta che in tutti gli uffici pubblici e privati ci fanno firmare a tutela (dicono) della nostra privacy, in realtà per continuare a violarla con la garanzia di legge. Così capita che un arcivescovo, che su un Frecciarossa sta parlando con il suo segretario o con un suo amico al telefono - venga attentamente ascoltato, forse registrato, e poi sbattuto in prima pagina e trattato da gufo che prega per la morte del Papa.
I terroristi islamisti, uccidendo tutti quei giovani al Bataclan, hanno colpito al cuore i valori della nazione francese, valori di libertà, uguaglianza e fratellanza. Questo slogan è diventato ormai un mantra che tutti dovrebbero ripetere. Scarabocchiamo al riguardo un paio di riflessioni. A parte che – e il giudizio qui espresso non vuole minimamente mancare di rispetto per le vittime - rintracciare quella triade valoriale in un concerto di una band che si chiama Eagles of death metal e che – misterioso ed inquietante presagio - stava cantando al momento dell’attacco Kiss the devil (Bacia il diavolo) ci pare impresa ardua e suggerisce invece l’esistenza di un deriva giovanile verso l’abisso mortifero del nichilismo e della dissoluzione valoriale, ecco a parte questo ci viene da ricordare che il motto “Liberté, Égalité, Fraternité” fu coniato in piena Rivoluzione francese, momento storico che non brilla certamente per irenismo.
Riprendi la tua pistola, Sammy. Sammy! Devi riprendere la tua pistola!” Queste parole sono state gridate da un istruttore dell’accademia di polizia a uno dei suoi studenti (un mio amico) durante un’esercitazione. Sammy e un altro cadetto indossavano un equipaggiamento protettivo, si rotolavano a terra e lottavano per il possesso di una pistola di gomma.
Il regista esordiente nella parrocchia di San Lorenzo: proiettato il film ispirato a don Fabio Rosini. «Abbiamo raccontato un prete diverso dall’immagine stereotipata».
Commento di padre Livio Fanzaga al Messaggio del 25 novembre 2015. Da Radio Maria.
Lc 21,25-28,34-36: La vostra liberazione è vicina.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.

State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
Era circa mezzogiorno di un lunedì qualunque quando Jose Moran, sagrestano della chiesa del Santo Bambino Gesù, nel Queens, a New York, sentì il pianto di un neonato provenire dalle navate. Avvicinandosi alla culla di Gesù, predisposta quella mattina e lasciata vuota in attesa della prossima celebrazione del Natale, trovò una neonata avvolto in un asciugamano blu con il cordone ombelicale ancora attaccato.
Si chiamano Obiettivi di sviluppo sostenibile. Tra il 2000 e il 2015 l’Onu ne aveva indicati otto, priorità che i governi soprattutto dei Paesi in via di sviluppo dovevano mettere in agenda, quali la lotta alla povertà, l’accesso a cibo, cure, istruzione per tutti, l’ambiente, l’innovazione industriale ed altri. Ad agosto l’Organizzazione per le Nazioni Unite ha stilato una nuova serie di obiettivi – ben 17 con 169 sotto-obiettivi - per il periodo 2015-2030. E questa volta i goals voluti dall’Onu, approvati dall’Assemblea generale a settembre, dovranno essere soddisfatti da tutte le Nazioni.
Da oggi e fino al 30 novembre si terrà, a Firenze, Bologna, Milano, Torino e Verona, la terza edizione dell’evento “La notte della Speranza” promosso da Islamic Relief Italia, ovverosia la succursale italiana della principale ong islamica a livello mondiale Islamic Relief Worldwide. L’evento viene descritto dagli organizzatori come «un tour per dare speranza agli orfani nel mondo» e come tutti i gala di beneficienza che si rispettano porterà in Italia personaggi famosi sia tra i giovani, quali gli artisti Maher Zain e Humood al-Khuder, che tra i meno giovani, quali il predicatore egiziano Omar Abdelkafy.
Il 25 novembre 2015 il Papa, iniziando il suo pellegrinaggio africano, è arrivato in Kenya, Paese che è stato teatro negli ultimi anni di gravi episodi di terrorismo. Ha subito ricordato che la questione della pace è strettamente legata alla questione della giustizia, e ha esortato a una politica buona, preoccupata davvero del «bene comune», come modo per estirpare alle radici la mala pianta del terrorismo.
Carissimi Figli della Chiesa di Ferrara-Comacchio, per me, fin dagli anni della prima giovinezza, vivere il legame con il Santo Padre è stato un riferimento ineludibile e fonte di vita nuova. Senza il costante riferimento al Papa non esiste per nessuno, Vescovi compresi, la possibilità di essere veramente cristiani nel mondo.
Lo dimostra il mio pensiero sulla Chiesa e sul Papa nelle decine di comunicati, negli atti di magistero e nelle numerose opere pubblicate (cfr www.luiginegri.it). Sento quindi il dovere di coscienza di rinnovare, davanti a voi che siete il mio popolo, la certezza della mia fede in Cristo e della mia totale obbedienza al Papa.
Anche sollecitato dalle recenti gravi affermazioni attribuitemi sulla stampa, ho chiesto al Santo Padre di potere avere un incontro filiale con lui, in cui poter aprire il mio cuore di pastore al suo cuore di Padre universale perché - nell’incremento della comunione reciproca e rimettendomi al suo consiglio, che per me è l’unico legittimo - possa camminare spedito verso il compimento della fede.
L’incontro che spero che il Santo Padre vorrà concedermi, lo considero come il gesto di inizio del pellegrinaggio della nostra Chiesa particolare a Pietro, nell’anno straordinario della Misericordia.
Se a causa di quanto è accaduto, si fosse determinato uno scandalo, soprattutto nei più deboli, ne chiederemo perdono tutti.
Questa è la mia professione di fede, di obbedienza e di Verità. Tale la sento davanti a voi e al nostro comune Signore e la professo con sicurezza assoluta perché, come diceva Alessandro Manzoni, «Dio non turba mai la gioia dei suoi figli se non prepararne loro una più certa e più grande».
+ Luigi Negri
Arcivescovo di Ferrara-Comacchio
L’incidente è avvenuto alle 2.30 di notte, ora locale. La Gawahi Tv è nata tre anni fa dalla collaborazione di cattolici e protestanti per “diffondere il Vangelo di Gesù Cristo a persone di tutte le fedi”. La sede è stata distrutta dalle fiamme. L’emittente aveva già ricevuto minacce ma le autorità avevano negato la sicurezza.
Dieci cristiani assiri sono stati liberati oggi dai jihadisti dello Stato islamico (Isis). Essi fanno parte di un gruppo di oltre 200 cristiani, trascinati via dai loro villaggi della regione di Khabur, provincia di Hassaké, zona nord-est della Siria, nel febbraio scorso. Secondo quanto riferisce l’Assyrian Monitor for Human Rights, fra gli ostaggi rilasciati dai miliziani vi sarebbero anche cinque donne.
Per il cardinale Robert Sarah è stata una sorta di ringraziamento al santo cui aveva affidato la stesura del sua ultima fatica editoriale. Ieri sera, un paio di mesi dopo l’uscita di Dio o niente. Conversazione sulla fede (Cantagalli, 2015), realizzato in collaborazione con Nicolas Diat, il prefetto per la Congregazione del Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha presentato il volume nella chiesa romana di Santa Maria in Vallicella, dove sono custodite le spoglie di San Filippo Neri.
Il Cristianesimo deve occuparsi anche delle povertà e delle periferie culturali da cui dipende la grande crisi di senso dell’umano e della civiltà occidentale. È questo l’invito che il teologo Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara, rivolge con il volume Il cammino della Chiesa. Fondamenti, storia & problemi (Edizioni Ares, pp. 320 – euro16). Un libro scritto con passione, denso di fatti e di ragionamento, in una forma che già in sé stessa chiarisce come non possa esserci dicotomia fra la Verità e la Carità, fra la Ragione, il Cuore e la Fede.
Commozione, cordoglio, partecipazione. Una grande folla ha assistito al funerale laico – come è stato chiamato – della giovane Valeria Solesin, la ventottenne veneziana morta a Parigi a seguito dell'attentato terroristico del 13 novembre scorso. Hanno parlato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Patriarca Francesco Moraglia. Per il governo era presente il ministro della difesa Roberta Pinotti, che ha letto un messaggio del presidente francese Hollande.
Alcune settimane fa, il portale americano pro-life Lifesitenews ha pubblicato, a firma di Pete Baklinski, un articolo che narra la storia di Peter e Anne Stravinskas, una coppia cattolica americana sposata civilmente, che per potere fare la Comunione visse per venticinque anni in continenza assoluta, ovvero come fratello e sorella (l’articolo originale può essere letto qui). Questa è una storia di santità tanto più eroica in quanto vissuta partendo da una situazione di peccato, e può servire da sprone e da esempio a tanti nostri fratelli e sorelle che vivono la stessa situazione.
Ottavo giorno.
Da cinque anni Camilla aveva tagliato i contatti con gli amici ciellini. Durante gli attentati perde un caro amico, ma poi accade qualcosa…
Un sito vicino ai ribelli siriani pubblica la foto di un crocifisso e dell'icona di una Madonna con Bambino che sarebbero appartenuti ai due piloti russi
In questi giorni stiamo vivendo la paura e l’angoscia generati dagli attacchi terroristici di Parigi. Ci siamo commossi e abbiamo sofferto di fronte alla nostra impotenza. Tanto dolore! Tanta crudeltà! Tanto odio! Il cuore si ribella di fronte all’ingiustizia. Non ci piace l’odio della guerra. Non vogliamo vivere nella paura di un attacco terroristico. La paura di perdere la vita in qualsiasi momento. Ci fa male il terrore seminato in nome di Dio. A volte possiamo usare il suo nome invano per seminare l’odio e la violenza. Diciamo che è per Dio, ma è per il nostro egoismo, per la nostra cattiveria. In nome di Dio non si può uccidere nessuno, non si può odiare. È impossibile, perché Dio è amore.
Il sacerdote Michael Martires, di 81 anni, ha affermato di aver sentito la presenza di Gesù e di aver ricevuto la guarigione da una malattia che lo faceva soffrire da vari mesi durante la chiusura del Congresso Eucaristico Nazionale dell’India, celebrato nella città di Mumbai. “Ho sentito la presenza di Gesù, attraverso il potere della preghiera nel momento profondo della celebrazione eucaristica”, ha dichiarato il sacerdote come riferisce l’agenzia AsiaNews. “P. Michael ha 81 anni ed è molto attivo, ma era stato malato negli ultimi due mesi”, ha commentato all’agenzia il sacerdote Lawrence D’Souza. “Da tempo si sentiva febbricitante ed era stato ricoverato all’ospedale St. Elizabeth due volte. Quasi ogni giorno ci raccontava di passare intere notti insonni, con dolori al petto e con problemi di pressione”. Secondo padre D’Souza, i medici avevano consigliato all’anziano sacerdote di sottoporsi ad una serie di test, ed era sotto continuo trattamento di antibiotici e di altre medicine.
Un prete campione di giochi enigmistici, inventore di migliaia di frasi anagrammate, linee bifronti, acrostici, frasi bilingui, bisticci, definizione argute, etimologie spiritose, frasi doppie, frasi sibilline, motti e stranezze ingegnose d’ogni genere in italiano, in latino e in altre lingue. “Bazzecole andanti” le definisce don Anacleto Bendazzi, anagrammando il suo nome. Il prete, scomparso nel 1982, originario di Ravenna è rimasto sicuramente uno dei preti più fantasiosi e singolari di sempre.
"Dietro le quinte del Regno", di Mário Justino, è stato proibito in Brasile dopo il suo lancio, nel 1995.
Il grande Dottore della Chiesa San Francesco di Sales (1567-1655) offre uno splendido insegnamento sul Purgatorio. Già nel Medioevo insegnava che “dal pensiero del Purgatorio possiamo cavare più consolazione che timore”. Ecco quello che ci ha detto...
Settimo giorno.
L’umanità della Madonna è necessaria per sconfiggere l’antropologia moderna «che concepisce l’uomo come il padrone della realtà. Dove la conoscenza e l’amore sono sostituite dal possesso, dove la parola verità è sostituita dall’opinione». Dove impera «il soggettivismo in cui ha la meglio il più forte», Maria invece «ha vissuto la nuova antropologia di cui il mondo e la Chiesa hanno bisogno oggi». Ha detto così sabato 21 novembre a Vignola (Mo) monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, al convegno “Guarda la Stella, invoca Maria”. Un incontro che ha messo al centro la figura della madre di Gesù e che pure non ha mancato dal fare numerosi riferimenti alla situazione dell’uomo contemporaneo.
Non sto scolorando il sangue versato dai perseguitati. Ma bisogna dire tutta la verità. E la verità è che tra i musulmani io ho autentici amici, capaci di fraternità
Sono trascorsi undici anni dall’articolo di Abd al-Rahman al-Rashed, scritto in occasione della strage di Beslan nel 2004, qui sotto ripresentato. Sono trascorsi otto anni dalla pubblicazione nella rubrica “I nuovi Averroè” di Tempi di un trafiletto in cui riproponevo le idee dell’ex direttore di Al Arabiya e che concludevo con le seguenti parole: «Chissà se qualcuno avrà il coraggio di ascoltarlo, prima che sia troppo tardi».
Domani, 25 novembre, papa Francesco partirà per Nairobi, Kenya, prima tappa del suo viaggio in Africa. Nei due giorni successivi è previsto un fitto programma di incontri ed eventi. Attesi con grande entusiasmo sono in particolare quelli con i giovani che il Pontefice incontrerà due volte: il 26 novembre, nel campus dell’Università di Nairobi dove celebrerà una messa, e la mattina del 27, presso lo stadio Kasarani. Un altro momento di speciale emozione e significato sarà la visita allo slum di Kangemi.
Cari figlioli, a fronte dei fatti di Parigi siete un poco sconvolti. Forse è perché avete guardato troppo la televisione. Quanto a me, da alcuni anni non la guardo e il risultato è che oggi sono preoccupato come voi, ma forse un po’ più sereno di voi. Perché? Perché non esiste il “vuoto ermeneutico”. Scusate l’espressione. Nel nostro caso l’ermeneutica è il “modo” di raccontare gli avvenimenti, che modifica la comprensione degli avvenimenti stessi. Così la televisione e i giornali e i siti internet non solo ci hanno raccontato gli avvenimenti di Parigi, ma ce li hanno interpretati ed è questa interpretazione che rende o rabbiosi o troppo tristi.
Ci avviciniamo all’Avvento, ed è quindi un buon momento per esaminare quello che ci succederà quando moriremo – o, più concretamente, quando la nostra anima eterna se ne andrà e il nostro corpo morirà. Per mia fortuna, un altro autore ha già coperto il lato oscuro della morte per Aleteia: gli articoli di Brantly Millegan sull’Inferno e sul Purgatorio dovrebbero essere sufficienti a mandare chiunque di corsa al confessionale. La vera fede, però, dovrebbe avere molto più a che vedere con la speranza e la gioia che con la paura e l’orrore; la contrizione perfetta, dopo tutto, ha a che vedere con il fatto di amare Dio, tanto che non oseremmo offenderlo per evitare di ardere eternamente all’Infenro. Volendo offrire uno sguardo di speranza su ciò che attende i fedeli dopo la morte, vi presento dieci testimonianze sul cielo secondo i santi, alcuni dei quali hanno anche avuto la fortuna di sperimentarlo in prima persona, prima o dopo la morte, e ce lo hanno raccontato.
6° Giorno.
La notizia è di quelle antipatiche, guastafeste. Sulla famosa e famigerata legge del “figlio unico”, quella che con l’aborto obbligatorio impedisce da 35 anni alle coppie di avere più di un figlio, il governo neo-post-comunista di Pechino si è rimangiato la parola. Non del tutto, ma in parte sostanziale sì, visto che il sangue continuerà verosimilmente a scorrere. Mercoledì 28 ottobre il governo ha annunciato la volontà di abbandonare la politica del “figlio unico”, un olocausto silenzioso, a causa del rapido e insostenibile invecchiamento della popolazione. Entusiasmo.
Per san Giovanni Paolo II, con la teoria del gender siamo di fronte a «una nuova ideologia del male, forse più insidiosa è più occulta, che tenta di sfruttare contro l’uomo e contro la famiglia anche i diritti dell’uomo» (Memoria e identità, 2005, p. 30). Secondo Benedetto XVI, «oggi, sotto il lemma “gender”, viene presentata una nuova filosofia della sessualità», di una «profonda erroneità». Si tratta della più grave sfida alla società e alla Chiesa, perché «è in gioco l’uomo stesso» (Discorso per gli auguri natalizi alla Curia Romana, 21 dicembre 2012). Per papa Francesco occorre contrastare «quello sbaglio della mente umana che è la teoria del gender, che fa tanta confusione» (Incontro con i giovani, Napoli, 21-3-2015): una «colonizzazione ideologica», che «ha portato devastazione spirituale e materiale a innumerevoli esseri umani» (Ai partecipanti al Colloquio internazionale sulla complementarietà tra uomo e donna, 17-10-2014).
La Commissione per gli Affari sociali, Salute e Sviluppo sostenibile dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa si riunisce oggi a Parigi. All’ordine del giorno c’è anche la discussione su un report dal titolo "Diritti umani e questioni etiche legate alla maternità surrogata", il cui primo firmatario è il deputato moldavo Valeriu Ghiletchi, già vescovo dell’Unione delle Chiese cristiane evangeliche battiste della Moldova. Il report non riconosce l’intrinseca malvagità di questa pratica, ma la stigmatizza solo laddove si faccia commercio del corpo della donna.
Lo sfondo azzurro, il sole, i palloncini colorati, la foto di un bambino tra i boschi, in vacanza. È l’invito a una festa, quella per Filippo Bataloni. Esattamente un anno fa, il 20 novembre, questo bimbo di otto anni è morto, dopo una lunga malattia che ha accompagnato la sua vita da quando aveva due anni. La mamma, Anna, racconta: “Eravamo partiti chiedendo semplicemente di ricordare Filippo nella Messa e avevamo pensato che fosse bello estendere anche ad altri genitori con un figlio in cielo, per condividere con loro la speranza”. Ma Anna e Stefano sono stati superati dagli amici incontrati in questi anni e così è nata la festa: letture e canti sul dolore e la speranza, la Messa e il rinfresco insieme, sabato 21 novembre nella chiesa di San Giovanni Battista de Rossi, a Roma, loro parrocchia di origine. “In questo anno abbiamo percepito di aver ricevuto un dono: la consapevolezza che la croce non ti schiaccia, ma ti porta alla Risurrezione. Questo ha portato tanti frutti per noi come famiglia, come coppia. E abbiamo deciso di condividere quel che ci è successo”.
Pochi lo sanno, perché non se ne parla spesso, ma c’è stata un’epoca in cui gli U2, uno delle migliori rock band del XX secolo, si dibattevano tra il seguire radicalmente la dottrina cristiana o gettarsi a capofitto in una vita dedicata al rock. Alla fine vinse la seconda opzione, ma va ricordato che nel 1982 la band era di fronte a questa contraddizione.
Per promuovere l’“uguaglianza di genere”, si sono inventati una istituzione (Eige) che ispira corsi di formazione e di aggiornamento per gli insegnanti. Dall’asilo fino all’università
Quinto giorno.
Non una, ma cinque chiesette sovrapposte, collegate tra loro da una ripida scalinata e costruite in epoche diverse, costituiscono il complesso di San Romedio, uno dei più suggestivi luoghi della Val di Non, in Trentino. Il sito è legato alla figura del Santo eremita vissuto tra il IV e il V secolo. Romedio era figlio di un’agiata famiglia di Innsbruck che dopo un pellegrinaggio a Roma donò tutti i suoi beni e intraprese una vita ascetica nelle grotte limitrofe all’odierno santuario.
Qualche commentatore statunitense ha parlato di una dichiarazione fondamentale. Storica perfino. Certamente un segnale forte, specialmente dopo il Sinodo sulla famiglia dove il tema è stato affrontato, ma secondo alcuni non con la dovuta forza. Un padre sinodale confidava alla Bussola quotidiana che uno dei limiti della Relatio finale era proprio quello di non parlare in modo approfondito del problema della pornografia per le famiglie. I vescovi degli Stati Uniti, raccolti in questi giorni per la loro assemblea annuale, hanno risolto il problema approvando praticamente all’unanimità (98%) una dichiarazione intitolata “Crea in me un cuore puro: una risposta pastorale alla pornografia” (Create in me a clean heart).
Un articolo pubblicato sul Frankfurter Allgemeine Zeitung e che risale all’inizio del 2015 dava conto di un’indagine commissionata dalla Chiesa cattolica tedesca all'Istituto Allensbach sulla vita di fede in Germania. I risultati furono talmente deludenti che si pensò bene di non renderli pubblici, tuttavia quell’articolo dava alcuni dati che parlavano chiaro. Il 60% dei fedeli, tanto per citarne uno, diceva di non credere in una vita dopo la morte, e solo un terzo credeva nella Resurrezione di Cristo.
Mentre in Italia, a Roma e Milano, si sfila sotto gli hashtag #notinmyname, mescolando il no all’assimilazione tra musulmano moderato e musulmano terrorista (un’ovvietà, visto che nessuno dotato di senno può ritenere che sul pianeta ci sia più di un miliardo di individui pronti a farsi saltare in aria al grido di Allahu Akbar) e il no all’islamofobia (quindi con tutti i consueti distinguo del caso), in Francia è la Conferenza degli imam – organismo che conta assai nel Paese transalpino, considerato anche il numero di milioni di fedeli praticanti sul territorio – a prendere una posizione netta e inequivocabile dinanzi alla mattanza andata in scena il 13 novembre a Parigi. «Ci siamo serviti di imam importati dall’estero che non parlano neanche una parola di francese e che non conoscono i veri problemi che questi giovani musulmani francesi ed europei affrontano nella società occidentale», è messo nero su bianco nel comunicato fatto leggere ieri, venerdì di preghiera, nelle moschee francesi.
Siamo in guerra: lo ha detto anche un pacifista socialista come il presidente francese Hollande, un classico esempio di utopista aggredito all'improvviso dalla realtà. In questa guerra l'Occidente ha le migliori armi e la migliore tecnologia. Ma può perdere, perché gli manca l'essenziale: una spiritualità della guerra. L'Isis non ama Osama bin Laden, ma le sue pubblicazioni ne ripetono il teorema, espresso in una sfida all'Occidente: vinceremo noi, perché voi amate la vita e noi amiamo la morte.
Quarto giorno.
In un freddo mese di novembre di 69 anni fa moriva, fucilato dai sovietici, il vescovo lituano Vincentas Borisevicius. Durante l'occupazione nazista della Lituania (1941-1944) si era rifiutato di collaborare con i nazisti e aveva protetto bambini ebrei. Per questo era stato arrestato dalla Gestapo e portato nella prigione centrale di Vilnius. Per timore di una sollevazione dei cattolici, tuttavia, gli occupanti tedeschi decisero di rilasciarlo dopo un breve periodo di detenzione. Quando i sovietici occuparono il paese, nel 1944, non ebbero altrettanti scrupoli. L'Nkvd (che allora era il nome del servizio segreto di Stalin) arrestò monsignor Borisevicius e gli “offrì” di collaborare, ottenendo solo un rifiuto. Allora lo rinchiusero nella stessa prigione centrale di Vilnius in cui, anni prima, lo avevano portato anche i nazisti. Dopo mesi di detenzione durissima, lo rilasciarono e gli diedero un'altra opportunità di ripensarci. Ma la fede di Borisevicius era più solida di ogni opportunismo, pur sapendo che un rifiuto gli sarebbe costato la vita, rifiutò. E allora venne eliminato fisicamente. Il processo di canonizzazione è in corso. Ma è solo uno dei tanti esempi di martirio, coraggio, determinazione, saldezza della fede dimostrato dal popolo lituano, profondamente cattolico, di fronte al tentativo di sovietizzazione forzata.
«Sbarrare il passo al frastuono. Silenzio. Facciamo silenzio. Che non vuol dire ritiro triste e depressivo, interruzione di ogni attività, assenza di rumore. «Il silenzio è accoglienza e ascolto di chi ci sta vicino, è comunicazione con Dio, intensità emotiva che si raggiunge dopo aver riportato in equilibrio i conflitti della mente e del cuore: confusioni, paure, ansie». Sono queste le parole con cui suor Ancilla Beretta, fondatrice dell’Associazione Nocetum nel 1998, periferia sud di Milano, ha introdotto un incontro dedicato alle mamme in una sala comunale di via Oglio a Milano.
Caro direttore, Una insegnate in una scuola elementare del Nord mi ha comunicato quello che è successo nell’incontro delle maestre per preparare la festa del Natale. Siccome questa è una questione che ritorna puntualmente ogni anno, sarà bene chiarire qualche punto. Diceva dunque la dirigente: «Dobbiamo fare qualcosa con i ragazzi per il Natale, ad esempio preparare una recita. Ma siccome siamo una scuola laica, dobbiamo usare dei termini “laici”, quindi non nominare Maria, Gesù o il Vangelo, perché quelli di altre religioni o non credenti potrebbero sentirsi a disagio». Tutte le maestre, anche l’insegnante di religione, erano d’accordo con la dirigente, tranne quella maestra di mia conoscenza. ...
Di fronte all’evidenza dei fatti che ci mostrano come nel nostro Paese (quasi) tutto venga tollerato, tranne dissentire pubblicamente dall’agenda Lgbt, e che mostra come stia diventando sempre più rischioso esprimere il proprio pensiero in materia di famiglia, appare davvero incredibile la notizia che arriva da Salò, sul Lago di Garda. Il deputato Pd Luigi Lacquaniti ha infatti presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno che ha per oggetto la veglia delle Sentinelle in Piedi che si è svolta lo scorso 20 ottobre a Salò.
Si avvicina l’anno 2016, in cui cadrà il decimo anniversario del discorso tenuto a Ratisbona nell’Aula Magna dell’Università il 12 settembre 2006. Papa Ratzinger amava molto gli anniversari. Qualcuno potrebbe pensare che celebrare quello del discorso di Ratisbona lo amareggerebbe, visto quanto poco fu capito e quanto spesso fu travisato. Ma forse gli farebbe piacere, perché si tratta di uno dei vertici della sua analisi culturale della storia dell’Europa e del suo confronto con l’islam. Tragedie come quella di Parigi l’hanno reso ancora più attuale. Mi porto dunque avanti con il lavoro, e avvio una meditazione che spero possa accompagnarci nel corso del 2016.
Lui la chiama «Jihad by Court», come dicono negli Stati Uniti. In questi giorni ha subito l'ennesima condanna per diffamazione nella trasmissione tv «Porta a porta» del presidente dell'Ucoi (Unione comunità islamiche d'Italia) Ezzedin Elzir e, pur essendo in primo grado, dovrà subito pagare ben 18 mila euro. Negli ultimi anni ne ha sborsati circa 70 mila per cause civili tutte di questo tipo, molti di più complessivamente da quando, 15 anni fa, è entrato nel mirino dei musulmani che attaccava duramente, attirandosi anche una condanna a morte di Hamas. «Sono vittima della persecuzione giudiziaria - dice - da parte degli estremisti islamici taglia-lingue, coloro che ti condannano se dici, scrivi o fai qualcosa che urta la loro suscettibilità, che si scontra con la loro strategia di islamizzazione subdola, strisciante e inarrestabile dell'Italia e dell'Europa».
Le prime venti casse di libri sono arrivate proprio dal papa emerito: la Biblioteca Romana Joseph Ratzinger Benedetto XVI, inaugurata il 18 novembre nell’ala più antica del Pontificio Collegio Teutonico in Vaticano, si è arricchita da subito dei libri personali o di copie spedite dalle case editrici all’illustre autore, caratterizzate da un timbro particolare. Per adesso la biblioteca dedicata alla vita e al pensiero del papa emerito conta 1000 volumi, in 37 lingue, ma è destinata ad accrescersi notevolmente considerato l’ampio spettro di settori nei quali si è dispiegata la rigorosa speculazione di Ratzinger teologo e poi pontefice, il quale ha scritto 135 libri e almeno 300 articoli. L’obiettivo, come spiega monsignor Stefan Heid, direttore dell’Istituto Romano della Società di Görres – una delle tre istituzioni “socie” dell’iniziativa insieme al Collegio Teutonico e alla Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger Benedetto XVI – è di carattere scientifico: “consentire agli studiosi e agli studenti di accedere a tutte le pubblicazioni di Joseph Ratzinger e su Joseph Ratzinger in tutte le lingue”. Uno spazio unico al mondo, quindi, nel quale gli studiosi potranno avvalersi anche delle indicazioni e suggerimenti – per tre pomeriggi alla settimana – di Pierluca Azzaro, traduttore in italiano dell’opera omnia del papa emerito e segretario esecutivo della Fondazione Ratzinger.
Ci sono fatti di cui non si trova traccia sulle pagine di alcun giornale ma che da alcuni sono considerati dei piccoli miracoli. Non stiamo parlando di guarigioni, né di apparizioni ma di piccoli “segni” legati alla presenza dei santi e alla devozione popolare da loro scaturita. Domenica scorsa, ad esempio, presso la parrocchia di San Giovanni Battista, nella diocesi di Iglesias, è stato esposto un quadro della mistica lucchese Santa Gemma Galgani e il parroco don Gabriele ha celebrato una Santa Messa in suo onore. Fin qui nulla di speciale, se non fosse che l’immagine era rimasta smarrita per parecchi anni ed è stata ritrovata in circostanze assai particolari. Il quadro era stato donato da una parrocchiana molti anni addietro e da allora era diventato oggetto di venerazione da parte di tutta comunità. Quando però, una quindicina d’anni fa, iniziarono i lavori di ristrutturazione dell’edificio ecclesiastico, il quadro fu rimosso e mai più rimesso al suo posto, con grande dispiacere dei parrocchiani, che a un certo momento si rassegnarono, convinti che lo avessero portato via.
Basta con l’eutanasia solo per chi è malato terminale, malato mentale, affetto da imperfezioni e problemi fisici o più semplicemente stanco di vivere. Ora la potente associazione per il diritto di morire (Nvve) vuole che l’eutanasia sia estesa d’ufficio a tutti coloro che hanno compiuto i 70 anni. L’anno scorso in Olanda la “buona morte” è stata somministrata ufficialmente a 5.306 persone (in realtà, le vittime sono almeno 6 mila), un aumento del 182 per cento rispetto a quando la legge è stata approvata nel 2002. Me per Nvve non basta e così ha ritenuto maturi i tempi per riproporre un vecchio cavallo di battaglia degli anni ’90: la “Kill Pill”.
Non guariscono, non tornano ad essere produttivi e non ringraziano. Sono gli uomini e le donne che abitano i nuclei specializzati per “persone in veglia non responsiva”, o come i media più prosaicamente indicano, sono gli “stati vegetativi”. Essi però, a differenza di quanto la vulgata tende a raccontare, non sono attaccati ad alcuna macchina, hanno semplicemente un tubicino nello stomaco collegato a un flacone di nutrimento. Il loro respiro e le funzioni cardiache e digerenti sono autonome. Sono incapaci di deglutire ma hanno periodi di sonno e di veglia. Non paiono avere un contenuto di coscienza, ma su questo punto anche la scienza più avveduta ha dismesso certezze incontrovertibili e definitive. Non si può parlare di loro come ammalati, sono disabili gravi che pongono problematiche assistenziali a bassissimo contenuto tecnologico, ma ad alto impatto umano.
Dice Gesù (Mt 16,26): "Che giova all'uomo guadagnare il mondo intero se poi perde l'ani­ma sua?". L'affare perciò più importante di questa vita è la salvezza eterna. Volete salvar­vi? Siate devoti della Vergine Santissima, Me­diatrice di tutte le grazie, recitando ogni giorno Tre Ave Maria. Santa Matilde di Hackeborn, monaca be­nedettina morta nel 1298, pensando con timore al momento della sua morte, pregava la Ma­donna di assisterla in quel momento estremo. Consolantissima fu la risposta della Madre di Dio: "Sì, farò quello che tu mi domandi, figlia mia, però ti chiedo di recitare ogni giorno Tre Ave Maria: la prima per ringraziare l'Eterno Padre per avermi resa onnipotente in Cielo e in terra; la seconda per onorare il Figlio di Dio per avermi dato tale scienza e sapienza da sorpassare quella di tutti i Santi e di tutti gli Angeli; la terza per onorare lo Spirito Santo per avermi fatta, dopo Dio, la più miseri­cordiosa". ...
«Non dimenticatevi di pregare per me!». Fin dall’inizio del suo pontificato (eletto il 13 marzo 2013) papa Francesco ha ripetuto questo appello al popolo cristiano. Il Papa, che viene dalla fine del mondo, aveva ben chiara la riforma della Chiesa in senso missionario da realizzare con l’aiuto dello Spirito Santo, come già aveva tentato di fare nella sua diocesi di Buenos Aires. Proprio per questo è stato eletto e forse immaginava che prima o poi avrebbe dovuto combattere contro chi, non comprendendo il valore della sua riforma o sentendosi toccato sul vivo, si sarebbe opposto creando confusione e scandalo nel popolo di Dio.
«Sbarrare il passo al frastuono. Silenzio. Facciamo silenzio. Che non vuol dire ritiro triste e depressivo, interruzione di ogni attività, assenza di rumore. «Il silenzio è accoglienza e ascolto di chi ci sta vicino, è comunicazione con Dio, intensità emotiva che si raggiunge dopo aver riportato in equilibrio i conflitti della mente e del cuore: confusioni, paure, ansie». Sono queste le parole con cui suor Ancilla Beretta, fondatrice dell’Associazione Nocetum nel 1998, periferia sud di Milano, ha introdotto un incontro dedicato alle mamme in una sala comunale di via Oglio a Milano.
Uno dei principali problemi dell'informazione di oggi è l'incapacità a far dialogare tra loro le notizie. Ed è precisamente quanto sta succedendo oggi, con l'agguato avvenuto in Bangladesh a padre Piero Parolari, missionario del Pime lecchese, colpito ieri mattina nella città di Dinajpur, nel nord del Paese, proprio mentre lui - medico - in bicicletta si stava recando in ospedale a prestare il suo servizio verso tutti, come ogni giorno.
Mentre i politici occidentali parlano di strategia di lungo periodo per fronteggiare il terrorismo islamista, e ricorrono all'armamentario dei valori della convivenza, della solidarietà, della tolleranza, del dialogo, ormai mummificati, i giovani europei muoiono nel corpo e nell'anima; anche tra i cattolici non si vuol risalire alle cause che inducono tanti ragazzi, in cerca di idee forti, ad arruolarsi nelle file dei musulmani, ed altri, succubi del pensiero debole, a inseguire i miti progressisti, al punto che, quando uno di loro muore, non si sa dire altro che 'era solare' – che significa? -, spegnendo l'interrogativo sulle condizioni dell'anima al momento della morte.
Che cosa significa la M unita alla Croce? Certamente l'unione indivisibile di Gesù con Maria. Non si può incontrare Lui senza di lei e viceversa. Questa immagine della Medaglia ci ricorda che Gesù vuole regnare in Maria e per mezzo di Maria: Egli vuole essere anche oggi, così come quando era bambino, portato da Maria alle anime e al mondo. La Croce è il più prezioso dono di Maria e Maria è il più prezioso dono di Gesù dalla Croce, il più prezioso frutto della sua Passione. Così la Madre ci presenta la Croce, ci chiama a meditarla, ad adorarla, a prenderla su di noi con fede e per amore. È lei che vuole insegnarci il suo misterioso linguaggio e vuole farci partecipi dei frutti di grazia che ne scaturiscono per noi singolarmente e per il mondo intero. La Croce è il più grande e prezioso libro di meditazione che Maria ha studiato ed adorato, dicendo il suo Si d'amore, anche per noi. La Medaglia Miracolosa, dopo averci mostrato il mistero della Croce di Cristo, ci presenta un'altra croce, la nostra, che è quasi una reliquia della prima. Ci svela il mistero della nostra croce, qualunque essa sia, e ci invita ad accoglierla e a portarla insieme a Gesù e Maria.
Vangelo Gv 18, 33b-37: Tu lo dici: io sono re.
In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giu­deo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno con­segnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».
Amo il cardinal Robert Sarah. Lo amo da quando l’ho intervistato per Rai Vaticano, e non sapevo assolutamente niente di lui, neanche che fosse africano. Sentito il nome, mi stavo preparando a parlare inglese con un americanone rubizzo, finché non ho fatto qualche ricerca su di lui e ho scoperto che mi potevo rilassare (parla italiano). Lo amo per ogni parola che ha detto in quell’occasione (era stato appena fatto Cardinale), per la sua umiltà e per quella del giovane sacerdote che lo accompagnava. Ho deciso che sarebbe stato un amore per sempre quando gli ho chiesto quale fosse la sua preghiera del cuore, e lui mi ha risposto che il rosario è come una di quelle fasce con cui le mamme si tengono i bambini attaccati al corpo. Il rosario ci tiene attaccati alla Madonna, stretti stretti. Come ogni innamorata sono un po’ gelosa di lui, ma ho scoperto che siamo in tanti ad averlo nel cuore (anche mio marito, è un menage a trois…), e quindi è inutile ormai che cerchi di tenerlo tutto per me, quindi vorrei invitarvi a venire a conoscerlo a Chiesa Nuova (Santa Maria in Vallicella, in Corso Vittorio Emanuele) martedì prossimo, il 24 alle 21. Lo so, è un giorno feriale e quindi venire da fuori è complicato, ma ci sarà qualcuno che lo farà, e credo che valga anche la pena di un lungo viaggio: il Cardinale non è un presenzialista, e non va in giro per parrocchie o presentazioni di libri (come qualcuna di mia conoscenza). La sua è una uscita rara, e speciale.
6 febbraio 1993, Kampala. Papa Giovanni Paolo II parla ai giovani radunati nello stadi di Nakivubo: «Non lasciatevi ingannare dalle vuote parole di coloro che mettono in ridicolo la castità (…) Il vincolo sessuale della castità è l’unico modo sicuro e virtuoso per porre fine alla tragica piaga dell’Aids che tante giovani vittime ha mietuto». 17 marzo 2009, di ritorno dall’Africa. Papa Benedetto XVI risponde ai giornalisti in aereo: «Non si può superare questo problema dell’Aids solo con soldi, (…) non si può superarlo con la distribuzione di preservativi: al contrario, essi aumentano il problema».
La relazione annuale del ministero della Salute sull’interruzione di gravidanza ha segnalato che gli aborti sono calati del 5 per cento l’anno scorso, scendendo sotto i 100 mila. Il tasso di abortività, però, è aumentato in proporzione al calo delle nascite, senza considerare la percentuale di vite interrotte con l’uso crescente delle pillole abortive. Ecco perché c’è sempre più bisogno di chi aiuta le donne a capire che la vita è un dono e l’aborto una rovina. Non solo per il figlio in grembo, ma per la madre stessa.
Si può ancora dire negli Stati Uniti che un bambino ha diritto ad avere mamma e papà? Si può ancora dire, studi alla mano, che avere un papà e una mamma è meglio per un bambino rispetto ad avere mamma e mamma o papà e papà? Un giudice dello Utah ha provato a farlo ed è scoppiato il finimondo. Scott N. Johansen, giudice della Corte dei minori di Price, ha sentenziato il 10 novembre che una bambina di nove mesi in precedenza affidata a una coppia sposata di lesbiche fosse affidata a una coppia eterosessuale, perché «essere cresciuto da una coppia dello stesso sesso non è nel miglior interesse del bambino». Il giudice ha anche citato uno studio secondo il quale i bambini crescono meglio nelle famiglie eterosessuali e «i matrimoni dello stesso sesso, rispetto a quelli eterosessuali, hanno il doppio delle probabilità di essere instabili».
Julian Porteous ha ricevuto una notifica per aver divulgato il libretto intitolato “Non fare confusione sul matrimonio”
«Non dimenticatevi di pregare per me!». Fin dall’inizio del suo pontificato (eletto il 13 marzo 2013) papa Francesco ha ripetuto questo appello al popolo cristiano. Il Papa, che viene dalla fine del mondo, aveva ben chiara la riforma della Chiesa in senso missionario da realizzare con l’aiuto dello Spirito Santo, come già aveva tentato di fare nella sua diocesi di Buenos Aires. Proprio per questo è stato eletto e forse immaginava che prima o poi avrebbe dovuto combattere contro chi, non comprendendo il valore della sua riforma o sentendosi toccato sul vivo, si sarebbe opposto creando confusione e scandalo nel popolo di Dio.
Parlerà una donna nata in provetta per raccontare il dolore di chi viene fatto nascere per soddisfare il bisogno dei genitori. Parlerà un ex leader del movimento Lgbt per dire che è possibile tornare a vivere la sessualità secondo natura. Parlerà un vescovo per spiegare le tentazioni mondane che affliggono seminaristi e sacerdoti descrivendo la via per combattere il male «giudicandolo» e ricordando che «solo Maria può aiutarci a uscire dalla confusione. È Lei quella che nella storia ha sempre salvato la Chiesa da sbandamenti ed eresie». Monsignor Francesco Cavina, vescovo di Carpi, spiega a tempi.it di cosa tratterà il convegno “Guarda la Stella, invoca Maria”, che si terrà sabato 21 novembre a Vignola (Mo) in via Grandi, 236.
All’indomani della strage, il filosofo francese ha scritto per Famille Chrétienne: «La guerra è qui: nel coraggio di avere una speranza così forte che ci renda in grado di dare la vita»
Contrordine compagni: fare figli fa bene alla Patria socialista. Dalle notizie che Radio Free Asia è riuscita a carpire, una direttiva emanata l’8 ottobre dal governo della Corea del Nord, l’ultimo baluardo del comunismo più regressivo e oscurantista, cambia drasticamente politica demografia mettendo fuori legge l’aborto e i sistemi anticoncezionali impiantati nei corpi delle donne. I trasgressori, in specie i ginecologi, verranno severamente punti con multe e carcere.
Oggi inizia una novena importantissima, la novena alla Medaglia Miracolosa di Rue de Bac. Chiediamogli tante Grazie, approfittiamone.

Le sue mani, elevate all'altezza della cintura, mantenevano in modo naturale un altro globo più piccolo che rappresentava l'universo. Ella aveva gli occhi rivolti al cielo e il suo volto diventò risplendente, mentre presentava il globo a Nostro Signore. Tutto ad un tratto le sue dita si ricoprirono di anelli, ornati di pietre preziose, le une più belle delle altre, le une più grosse e le altre più piccole, le quali gettavano dei raggi gli uni più belli degli altri, questi raggi partivano dalle pietre preziose; le più grosse mandavano raggi più grandi, e le più piccole raggi meno grandi, sicché tutta se ne riempiva la parte inferiore, e io non vedevo più i suoi piedi... Alcune pietre preziose non mandavano raggi… “Queste pietre che restano in ombra rappresentano le grazie che ci si dimentica di chiedermi’ mi disse la Vergine».
«Io allora chiesi alla Santa Vergine la spiegazione delle cose che mi erano state mostrate (Caterina si riferisce ad alcune visioni avute precedentemente). E la Madonna rispose: “I tempi sono cattivi. Gravi sciagure stanno per abbattersi sulla Francia. Il trono sarà rovesciato. Tutto il mondo sarà sconvolto da disgrazie d'ogni specie (la Santa Vergine, dicendo questo aveva l'aspetto molto addolorato). Ma venite ai piedi di questo altare. Qui le grazie saranno sparse sopra tutte le persone che le chiederanno con fiducia e fervore: grandi e piccoli. Figlia mia, io mi compiaccio di spandere le mie grazie sulla Comunità. Io l'amo molto, ma provo pena. Ci sono degli abusi: la regola non è osservata. Vi è una grande rilassatezza nelle due comunità. Dillo a colui che è incaricato di voi, benché non sia ancora superiore. Egli fra qualche tempo sarà incaricato in modo speciale della Comunità. Egli deve fare tutto il possibile per rimettere la regola in vigore, diteglielo da parte mia. Che egli vegli sulle cattive letture, sulla perdita di tempo e sulle visite. Quando la regola sarà rimessa in vigore, vi sarà una Comunità che verrà ad unirsi alla vostra. Sopraggiungeranno grandi mali. Il pericolo sarà grande. Ma non temete, la protezione di Dio è sempre là in una maniera particolare e San Vincenzo proteggerà la Comunità. Io stessa sarò con voi, ho sempre vegliato su di voi. Vi accorderò molte grazie. Arriverà un momento in cui il pericolo sarà grande e tutto sembrerà perduto, ma io sarò con voi. Abbiate fiducia. Avrete prove evidenti della mia visita e della protezione di Dio e di quella di San Vincenzo sulle due Comunità”. ...
Un diacono cattolico a cui viene attribuito il successo del loro recupero afferma che il tentativo non avrebbe dovuto funzionare.
È un venerdì che la Madonna ha mostrato la visione dell'Inferno ai tre pastorelli di Fatima. Una descrizione molto simile a quello che è avvenuto a Parigi il 13 novembre
Un ex membro dello Stato Islamico rivela ciò che sa del gruppo terroristico che sta mettendo a ferro e fuoco il mondo.
L’attacco al cuore della Francia evidenzia la crisi del modello di convivenza nel continente. Disagio sociale, povertà ed emarginazione alimentano l’estremismo e la radicalizzazione delle giovani generazioni. La testimonianza di una giornalista neozelandese, esperta di fedi e dialogo interreligioso. Il racconto del suo viaggio all’interno del mondo musulmano francese.
La Chiesa dell’India “è una Chiesa vibrante e attiva, e il papa Francesco la ama”. Lo ha detto il card. Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, durante la messa che ha chiuso il Congresso eucaristico nazionale di Mumbai. Migliaia di fedeli hanno partecipato alla celebrazione eucaristica. Nei giorni precedenti, si sono susseguite diverse testimonianze da parte di presuli e fedeli del Paese. Fra queste spicca quella di Kanaka Rekha Nayaka, sopravvissuta ai pogrom anti-cristiani del 2008. Dopo la sua toccante testimonianza, la donna è stata raggiunta e benedetta dai tre cardinali presenti (card. Gracias, card. Toppo e card. Cleemis). Il suo racconto ha spinto proprio l’arcivescovo di Mumbai a dire: “Testimonianze come questa rinforzano la nostra fede e dimostrano che Cristo è con noi. La Croce è inestricabile dalla vita di ogni cristiano”. Di seguito il testo letto da Kanaka, traduzione in italiano a cura di AsiaNews.
Pubblichiamo il testo integrale del discorso che il cardinale Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha rivolto nei giorni scorsi ai vescovi del Cile. È un documento di grande importanza in questo momento di forte confusione e disorientamento, perché giudica in modo lucido gli aspetti critici di alcune tendenze presenti nella Chiesa cattolica.
Gente che nelle vie di Parigi, evidentemente senza per lo più capirne il senso, canta “Imagine”, l’inno al nichilismo come presunta radice della pace universale che poi il suo stesso autore John Lennon ripudiò; tappeti di mazzi di fiori tra lumi accesi, senza croci o altri simboli di fede che diano qualche respiro a un lutto altrimenti comunque senza luce. Sono queste le immagini-chiave con cui i grandi media illustrano alla loro platea planetaria il clima umano della capitale francese in questi giorni.
Il gossip ecclesiale gode di ottima salute in queste settimane. Cospirazioni sinodali, il caso di monsignor Chamarsa, Vatileaks hanno sfilato di recente sul red carpet di tutti i principali media mondiali. Da ultimo la sete di scandali di giornali e Tv ha trovato appagamento nella notizia che l’ex abate di Montecassino, Pietro Vittorelli, è stato indagato per aver usato in modo indebito 500mila euro, soldi che appartenevano alla Curia. Vittorelli vantava plurime aderenze con esponenti del mondo della politica non proprio immacolati dal punto massmediatico e non solo.
Gesù a Santa Faustina Kowalska:«Recita ogni giorno con costanza la coroncina che ti ho insegnato. Chiunque la reciterà, troverà grande misericordia nell'ora della morte. I sacerdoti la propongano a chi è nel peccato come una tavola di salvezza. Il peccatore fosse pure anche il più incallito, qualora reciti questa coroncina anche per una volta sola, avrà il soccorso della mia misericordia. Desidero che tutto il mondo la conosca. Concederò grazie che l'uomo nemmeno può capire a tutti quelli che confidano nella mia misericordia. Abbraccerò con la mia misericordia in vita, e ancor più nell'ora della morte, le anime che reciteranno questa coroncina».
«Lo spirito del male dice: “Riposati. Che farai nella mischia? Altri combatteranno abbastanza. Tu che sei savio, non iscomodare le tue abitudini. Il male – continua il diavolo – è sempre esistito ed esisterà sempre nelle stesse proporzioni. I pazzi che vogliono combatterlo non guadagnano nulla e perdono il loro riposo. Tu che sei savio, dà ad ogni cosa la sua parte e non dichiarare a niente la guerra. È impossibile illuminare gli uomini. Perché dunque tentarlo? Fa pace con le opinioni che non sono tue. Non sono esse tutte ugualmente legittime?”. Così parla il demonio; e l’uomo separato dalla verità, perché ha paura di lei, che è l’Atto puro, l’uomo, insensibilmente e a sua insaputa, si unisce all’errore […] discende a poco a poco, durante il suo sonno, in quell’indifferenza glaciale, placida e tollerante, che non s’indigna di niente, perché non ama niente, e che si crede dolce perché è morta.
I vizi o peccati capitali sono quelli a cui la natura umana caduta è particolarmente incline. Per questo è molto importante per chiunque voglia avanzare sulla via della santità imparare a individuare queste tendenze nel proprio cuore e a esaminarsi su questi peccati. Catechismo #1866: “I vizi possono essere catalogati in parallelo alle virtù alle quali si oppongono, oppure essere collegati ai peccati capitali che l’esperienza cristiana ha distinto […]. Sono chiamati capitali perché generano altri peccati, altri vizi. Sono la superbia, l’avarizia, l’invidia, l’ira, la lussuria, la golosità, la pigrizia o accidia”. Il termine “capitale” non si riferisce alla grandezza del peccato, ma al fatto che dà origine a molti altri peccati. Secondo San Tommaso, un vizio capitale è quello che ha un fine eccessivamente desiderabile, di modo che desiderandolo un uomo commette molti peccati, tutti originati da quel vizio, che ne è la fonte principale.
... Esposti così di volo alcuni motivi che fecero ognor chiamare Maria ajuto e sostegno dei Cristiani, passiamo ad alcuni fatti particolari che diedero motivo alla Chiesa di appellarla Auxilium Christianorum. Il primo è la battaglia di Lepanto. Alla metà del secolo XVI la nostra Penisola godette alquanto di pace, quando una nuova insurrezione dalla parte di Oriente venne a mettere lo scompiglio fra i Cristiani. I Turchi, che da oltre cento anni si erano stabiliti a Costantinopoli, vedevano con rincrescimento che i popoli d'Italia, e segnatamente i Veneziani, possedessero isole e città in mezzo al vasto loro impero. Cominciarono pertanto a chiedere ai Veneziani l'isola di Cipro. La qual cosa essendo loro rifiutata, diedero mano alle armi e con un esercito di ottanta mila fanti, e di tre mila cavalli e con formidabile artiglieria, guidati dallo stesso loro imperatore Selimo II, assediarono Nicosia e Famagosta che erano le città più forti dell'isola. Queste città dopo eroica difesa caddero ambedue in potere dei nemici.
Gli imam di Francia condannano gli attacchi terroristi di Parigi e si dissociano dagli attentati compiuti in “nome della nostra religione”. Allo stesso tempo chiedono alle comunità musulmane di osare a vivere il dialogo e l’amicizia con gli europei, senza paura e senza arroganza. Per secoli i musulmani hanno escluso la ragione dalla loro vita religiosa. La testimonianza del vice-presidente degli imam di Francia.
Un venerdì dell'anno 1935. — Era sera. M'ero chiusa già nella mia cella. Vidi l'angelo esecutore dell'ira di Dio. Cominciai a supplicare Dio per il mondo con parole che udivo interiormente. Offrivo all'eterno Padre «Il corpo, il sangue, l'anima e la divinità del suo dilettissimo Figlio, in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo». Chiedevo misericordia per tutti «in nome della sua dolorosa passione». Il giorno seguente, entrando in cappella, udii dentro di me queste parole: «Ogni volta che entrerai in cappella, recita fin dalla soglia la preghiera che ieri ti ho insegnato». Recitata che ebbi la preghiera, ricevetti la seguente istruzione: «Questa preghiera serve a placare il mio sdegno, la reciterai sulla corona del rosario che usi di solito. Incomincerai con un Padre Nostro, pronuncerai questa preghiera: "Eterno Padre, ti offro il corpo, il sangue, l'anima e la divinità del tuo dilettissimo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo in espiazione dei nostri peccati e di quelli di tutto il mondo". Sui grani piccoli dell'Ave Maria, proseguirai dicendo per dieci volte consecutive: "Per la sua dolorosa passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero". Come conclusione, reciterai tre volte questa invocazione: "Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi misericordia di noi e del mondo intero"».
“Sono cattolico e penso di essere molto credente. Ho molta fede in Dio e ogni mio passo è rivolto a lui”. Il “mefisto” lascia intravedere solo lo sguardo mentre il leggero accento siciliano tradisce la sua provenienza. E’ questa la carta d’identità mostrata alla rivista “Credere” (15 novembre) dal comandante Alfa, uno dei cinque fondatori del Gis, il Gruppo d’intervento speciale voluto nel 1977 dall’allora ministro dell’interno Francesco Cossiga. Un reparto d’élite, formato da uomini addestrati duramente per far fronte e risolvere le situazioni più a rischio come rapimenti, liberazione di ostaggi e dirottamenti di aerei.
Primo dicembre 2006, papa Benedetto XVI, nel suo viaggio apostolico in Turchia, rende omaggio ad una bella statua, dedicata al suo predecessore, Benedetto XV. In tempi in cui si rievocano l’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, e il genocidio armeno, entrambi avvenuti esattamente 100 anni orsono, ricordare chi fu Benedetto XV può essere molto utile. Anche per saldare il passato, con il presente, e cioè con le infinite polemiche, non del tutto infondate, ma certo strumentali e per nulla disinteressate, di questi giorni sui “soldi del Vaticano”.
Nel poema La ballata del cavallo bianco Chesterton scrive: «Gli dèi del caos urlano per la caduta di Roma». E gli dèi del caos urlano da un paio di millenni e oltre, aggiungiamo noi. Da che Cristo ha messo piede su questo mondo. Lo evidenzia bene Una storia della Chiesa (Cantagalli) di Angela Pellicciari. Certo, l’autrice non intende risolvere duemila anni di storia in 350 pagine. Ma traccia una sintesi che aiuta a comprendere le principali sfide e difficoltà che la Chiesa si è trovata ad affrontare nel corso del tempo. Ed è sorprendente accorgersi delle analogie, non esplicitate nel testo ma che ognuno può scoprire, con ciò che sta accadendo oggi alla Chiesa e al suo popolo, dal Medio Oriente fino a Roma. Perché parliamo di Roma? Perché, lo vedremo, tutto il mondo è terra di Roma, e se qualcuno vuole sottomettere i popoli, prima deve conquistare la città, casa della cristianità. «Come i pagani presero spunto dal sacco di Roma per incolpare i cristiani e il loro Dio, così avviene oggi: ai fedeli di Cristo vengono imputate tutte le colpe, come se loro fossero la causa dei mali di tutto il mondo. Ma questo è falso, lo dice la mia esperienza, io sono stata salvata dalla Chiesa. La discrepanza tra quello che viene detto e la mia vita mi ha portato a scrivere questo ultimo libro», dice a Tempi Angela Pellicciari. Ieri come oggi, Satana combatte la Chiesa su due fronti, spiega l’autrice: «La terrorizza con lo spettro della persecuzione e attacca il magistero petrino cercando di corromperne la dottrina». L’attacco, come vedremo, può arrivare dall’esterno ma anche dall’interno. Può essere fisico ma pure materiale.
«Al Sinodo l’ho detto: “I problemi del matrimonio e della famiglia di cui sento parlare in tanti interventi, da noi non esistono. I nostri problemi sono totalmente diversi”. L’uomo orientale e l’uomo occidentale restano molto differenti. Da noi il matrimonio continua a essere un’istituzione divina: è quello che pensano sia i musulmani sia i cristiani. Per noi si tratta di un sacramento, per i musulmani di un’istituzione divina, perciò le legislazioni salvaguardano il matrimonio come realtà religiosa: da noi non esiste nemmeno il matrimonio civile, figuriamoci le convivenze e i matrimoni fra persone dello stesso sesso!».
Uno scenario a cui purtroppo la cronaca recente ci ha abituato. A Pisa, questa volta. Una veglia pacifica e silenziosa delle Sentinelle in Piedi – in tutto un gruppo di 120 persone che con rispetto esprimevano il loro sì alla famiglia naturale vegliando in silenzio e leggendo un libro – coperta da un mare di bestemmie, cori osceni, insulti, cartelloni espliciti e offensivi.
"Fino a ieri poteva vantarsi di avere intervistato Luisa Ciccone, oggi ha fatto il salto di qualità incontrando la Madonna, quella vera. Maureen Orth, inviato speciale a tutti noto negli Usa, frequentatrice assidua e temuta commentatrice del jet set, in particolare holliwoodiano, firma storica di Vanity Fair, Newsweek, Vogue…, nonché habituée del piccolo schermo per i colossi nazionali Abc e Nbc, ha scritto la storia di apertura per il prossimo numero del National Geographic. Un servizio che, ancor prima, di essere dato alle stampe è già storia. Infatti, non appena il celebrato magazine, notoriamente scientista, ha dato le anteprime in pasto alle agenzie, la sorpresa è rimbalzata di comunicato in comunicato e di tweet in tweet in tutto il mondo: «Ladies & Gentlemen…, la copertina di dicembre è dedicata a… Maria di Nazaret». La notizia mi ha raggiunto mentre i media e i cuori sono attraversati dalla tragedia di Parigi. La via imboccata sembrerebbe ormai decisa: l’odio dilaga sui media perché l’odio dilaga nel mondo… Ma ecco la copertina del National Geographic, che si insinua come un raggio di luce nella crepa degli scuri della vecchia casa di campagna. Mettiamo la Madonna in prima pagina, al posto che le spetta, e non solo la mia giornata, ma tutta la geopolitica guadagnerà una nuova prospettiva. Maria di Nazaret ha già cambiato le sorti del creato, per sempre, lo potrà fare anche per questa epoca drammatica. Non tutto è perduto – penso – perché Cristo ha vinto il mondo grazie al Sì di sua Madre Maria.
Il 5 gennaio 1870 Don Bosco ebbe un sogno profetico circa gli avvenimenti futuri della Chiesa e del mondo. Scrisse egli stesso ciò che vide e udì, e il 12 febbraio lo comunicò al Papa Pio IX. È una profezia che, come tutti i vaticini, ha i suoi punti oscuri. Don Bosco fece notare come fosse difficile comunicare ad altri con segni esterni e sensibili ciò che aveva veduto. Secondo lui quanto aveva narrato non era che « la Parola di Dio accomodata alla parola dell’uomo». Ma i molti punti chiari mostrano come realmente Iddio abbia svelato al suo Servo segreti ignoti a tutti, perché venissero palesati a bene della Chiesa e a conforto dei cristiani. L’esposizione comincia con una affermazione esplicita: «Mi trovai alla considerazione di cose soprannaturali », difficili da comunicare. Segue la profezia, distinta in tre parti....
Se guardiamo il rilievo dato dai principali quotidiani italiani si deve dire che il V Convegno ecclesiale italiano, chiusosi ieri a Firenze, non ha lasciato traccia. A parte l’intervento del Papa martedì scorso – salutato come sempre come «l’inizio di una Chiesa nuova», qualsiasi cosa voglia dire - dei contenuti del convegno e del cammino che la Chiesa vuole intraprendere in Italia non interessa nessuno.
Ricorre quest’anno il 25° anniversario della morte di padre Augusto Gianola nel 1990. Aveva 60 anni, 27 dei quali in Amazzonia brasiliana. Credo sia il personaggio più affascinante, il più provocatorio e avvincente nei 165 anni di storia del Pime. Dal 5 al 21 novembre sarà ricordato a Lecco: una mostra fotografica in ambiente comunale (Piazza Diaz) dal titolo La più bella delle avventure, cioè la missione alle genti, a cura di Gerolamo Fazzini (testi) e di Mariangela Tentori (grafica) (clicca qui). Il catalogo della Mostra è di 130 pagine, con due prefazioni, del cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano e del superiore generale del Pime, padre Ferruccio Brambillasca. E poi incontri di missionari con i giovani delle scuole superiori di Lecco, conferenze culturali, celebrazioni liturgiche.
lutto nel mondoLa Francia è sempre stata un Paese di grandi intelligenze e di un esagerato senso di sé. Sì, diciamo la verità, la Storia ha dimostrato che i francesi sono autoreferenziali, amano dominare i popoli e la scena politica e, fino al secolo scorso, si sono imposti come i detentori delle ideologie moderne, della cultura più avanzata e delle raffinatezze mondane. Ne hanno sempre avuto – come universalmente riconosciuto – tutte le ragioni, ma questa loro capacità di dominanza ideologica e politica, quando è stata mal indirizzata, ha prodotto sconvolgimenti storici e sociali di cui oggi possiamo constatare le funeste conseguenze per tutto il mondo occidentale.
Chiamatela pure arte. Ma blasfema. Al Photolux Festival di Lucca, dal 21 novembre al 13 dicembre prossimi, verrà esposta “Piss Chirst”, una fotografia realizzata da Andres Serrano, fotografo statunitense, che ha immortalato un crocifisso immerso in un bicchiere pieno della sua urina (Il Giornale, 13 novembre).
Circola in questi giorni nelle sale cinematografiche un film tedesco dal titolo Kreuzweg, che vuol dire Via Crucis e, tanto per chiarire, presenta nella locandina una adolescente coronata di spine. Certo, si potrebbe pensare a una metafora, cioè al personale calvario –fisico o esistenziale- di una ragazzina; da parte sua, il sottotitolo italiano, Le stazioni della fede, complica anziché semplificare la comprensione. Così che uno, se vuol sapere di che cosa parla esattamente questo film, o si procura il trailer o va direttamente a vederlo a suo rischio e pericolo.
Abu Rahman, sunnita, è un combattente al fronte siriano. La sua ragione di vita è uccidere i «cani» sciiti
L’uguaglianza passa anche dal wc. E così da un po’ di tempo stanno spuntando le toilette per transessuali. Vengono chiamate bagni inclusivi o toilette sessualmente neutre. Ci sono anche app da scaricare che ti possono aiutare a trovarne una in giro, dato che ad oggi sono rare. Come i transessuali d’altronde. Ad aprile alla Casa Bianca è stato installato uno di questi bagni transgender. Il colore bianco, a ben pensarci, infatti rimanda proprio a questa posizione neutrale in merito agli apparati genitali.
É tornato don Camillo. Nel modo in cui meno ce lo si poteva aspettare. Lo ha proposto come modello di prete nientemeno che papa Francesco, al Convegno della Chiesa italiana. Proprio lui, il pretone della Bassa uscito dalla penna talentuosa di Giovannino Guareschi, lo scrittore italiano più letto e tradotto nel mondo, ma allo stesso tempo il più censurato in patria, dileggiato come reazionario. Con una periodicità pressoché stagionale, le televisioni ripropongono da anni i film del ciclo di Don Camillo, liberamente, forse anche troppo, ispirati ai racconti di Giovannino Guareschi.
Lo si può anche liquidare come sublime esempio di stupidità, spinto fino al disprezzo del ridicolo. Però è successo, e non è una novità nel suo genere. Ai bambini della terza elementare della scuola Matteotti di Firenze viene impedito, nel giro programmato alla città, di visitare le opere della mostra Divina Bellezza allestita nel capoluogo toscano: fra esse, la Crocifissione bianca di Chagall, ammirato da Papa Francesco qualche giorno fa a margine del convegno ecclesiale, la Pietà di Van Gogh, la Crocifissione di Guttuso, l'Angelus di Millet e numerose altre opere. Per quale ragione? É spiegato nel verbale del consiglio interclasse, che si è tenuto lo scorso 9 novembre (riportato da QN-La Nazione): «la visita è stata annullata», così è stato messo per iscritto, «per tutte le terze per venire incontro alla sensibilità delle famiglie non cattoliche visto il tema religioso della mostra»; la mostra ha infatti come filo conduttore il rapporto tra arte e sacro.
Oggi inizia la Novena a Cristo Re che terminerà nell'ultima domenica del Tempo Ordinario (Calendario romano).
«Le poche risorse a disposizione non ci permettono di provvedere ai tanti bisogni dei nostri fedeli». Così racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre, monsignor Denys Antoine Chahda, arcivescovo siro-cattolico di Aleppo.
L’inviato della Stampa al convegno della Cei a Firenze Andrea Tornielli, ex penna del Sabato e poi del Giornale sempre su e giù dalle scale e segrete stanze vaticane, annuncia nel suo “Retroscena” sul giornale Fiat-America che «dopo trent’anni chiusa l’era Ruini». Che è la verità. Ma tra la verità prima di tutto ovvia (Ruini è della classe 1931, avrà 85 anni nel 2016, è in pensione da un pezzo) e in secondo luogo umile, disinteressata, vissuta nella «beatitudine evangelica» come ha detto Francesco ai presuli convenuti nella città di Renzi, e la verità presentata in forma di chissà quale scoop e trionfo politico-ideologico, ce ne passa.
Bei tempi quando per le vacanze gli insegnanti commissionavano agli alunni esercizi di matematica e italiano. Oggi la scuola deve occuparsi di problemi molto più seri e così studenti francesi di prima media (11 anni) si sono visti consegnare in classe, per le vacanze in occasione della Festa di tutti i santi, un compito intitolato: “Quali sono le sfide di una cultura dell’uguaglianza tra bambine e bambini?”.
Mentre nella capitale del Centrafrica, Bangui, estremisti islamici bruciano chiese, sgozzano cristiani e seminano il terrore tra la popolazione, la missione dell’Onu (Minusca) incaricata di riportare la sicurezza nel paese dopo una sanguinosa guerra civile e falliti accordi di pace, non fa niente. A parte costare alle Nazioni Unite almeno un milione e mezzo di euro al giorno.
I santi della Chiesa sono i nostri grandi maestri nell’arte di amare Dio. Ecco i motivi che ci offrono San Luigi Maria Grignion de Montfort e il beato Alano de la Roche per recitare il Rosario.
A Monza, nei giorni scorsi, la polizia ha scoperto un egiziano con due mogli, ciascuna con tre figli: una sistemata in un appartamento e l’altra in un garage di uno stesso stabile. I mass media hanno dato rilievo soprattutto alle condizioni abitative malsane e degradanti della famiglia costretta a vivere nel garage. Ma non doveva passarsela molto bene nemmeno l’altra moglie, benché in appartamento, visto che un anno fa ha denunciato il marito per maltrattamenti.
Si conclude oggi a Malta il vertice euro-africano convocato per affrontare la crisi delle migrazioni “non programmate” dall’Africa e dall’Asia verso l’Unione Europea. Sotto l’ègida dell’Unione Europea, circa 60 capi di stato e di governo si sono riuniti nell’isola per delineare finalmente una comune politica al riguardo. Anche se nelle ultime settimane ha fatto più notizia l’esodo dei siriani in fuga dalla guerra, il grosso di questi migranti proviene dall’Africa, come tra l’altro viene bene messo in luce da Anna Bono nel suo Migrazioni, emergenza del XXI secolo, il volume-dossier, numero 2 della collana de “I libri della Bussola” che abbiamo tempestivamente pubblicato in questi giorni.
Vangelo Mc 13, 24-32: Figlio dell'uomo radunerà i suoi eletti dai quattro venti.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo. Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto però a quel giorno o a quell'ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».
La Fede è come un seme nascosto nella tua anima che a poco a poco germoglia e fa germogliare tutto il tuo essere schiudendolo ai raggi della Grazia, facendoti amare il Si­gnore anche nelle prove della vita. Essa è lí, dietro un velo sottilissimo, al centro dell’anima, che avverte la presenza palpitante di Colui che ami. Ma questo non ti è dato sperimentarlo sensibilmente; occorre che ti avvicini di piú a Lui che ti ama di un amore sviscerato. Quando la tempesta della vita sta per ca­povolgere la fragile navicella dell’anima tua, allora invocaLo e rafforza la tua Fede perché Lui è con te. Nella notte oscura, quando nessuna luce, sembra rischiarare il tuo orizzonte interiore, invocaLo perché anche se non Lo vedi, anche se non Lo senti, Lui è con te, è in te. Quando sembra che tutte le potenze del male ti travolgono, suggerendoti che la tua battaglia ormai è persa, allora alza la voce al Signore e grida: «Signore, ti amo sempre di piú». Allorché t’avviene di sentirti in colpa ed il nemico ti vuole scoraggiare insinuandoti che ormai tutto è perduto, è vana ogni speranza di perdono e d’amore, allora, piú umiliato, piú fiducioso che mai, alza forte il tuo grido di fede: «Gesú non dubito del Tuo perdono». Da questo conoscerai se Lo ami veramente e se hai Fede in quel Dio che permette le tempeste nell’anima tua solo perché tu possa rifugiarti nel Suo grande amore. S. Paolo, il grande apostolo delle genti, diceva: «Signore, chi mi separerà da Te? Forse le battiture, la fame, la morte? Chi mi separerà dal Tuo amore?». Chi può separarti da Dio se non la tua volontà, che non vuole riconoscerLo come unico sommo bene?
È già pubblica la copertina dell’edizione statunitense del dicembre 2015 del National Geographic, una rivista che non può essere considerata “amichevole” nei confronti della Chiesa cattolica. L’edizione avrà in copertina quella che la rivista definisce la “donna più potente del mondo”: la Vergine Maria. L’articolo di Maureen Orth ripercorre alcune delle apparizioni mariane più note in tutto il mondo, incluse le presunte apparizioni di Medjugorje, raccontando allo stesso tempo la storia di persone che hanno ottenuto delle grazie per intercessione della Vergine Maria. Il testo affronta anche il processo seguito dalla Chiesa per riconoscere o meno il carattere soprannaturale delle apparizioni.
Conoscete quell’assillante senso di necessità. Volete pregare, ma siete bloccati e dubbiosi. Forse pensate che Dio non voglia sentire niente da voi perché vi siete tenuti a distanza per un po’. Forse in passato pregavate e sapete che la preghiera matura è qualcosa di più di semplici richieste a Dio, ma non siete sicuri di come agire. Forse siete davvero indaffarati, e temete che perseguire “la pratica della preghiera” implichi un impegno che non vi potete permettere. O forse vi state semplicemente tirando indietro dalla preghiera perché temete di “fallire”. Tranquillizzatevi. L’unico modo per “fallire” nella preghiera è non provarci nemmeno.
Suor Alicia Torres è la religiosa che la settimana scorsa ha conquistato i fan e, cosa più importante, i giudici del programma “Chopped” della Food Network con le sue abilità culinarie. Il suo premio di 10.000 dollari sarà devoluto per aiutare la mensa della Missione di Nostra Signora degli Angeli che il suo ordine, le Francescane dell’Eucaristia, gestisce in uno dei quartieri più poveri di Chicago (Stati Uniti). È lì che suor Alicia ha affinato le sue capacità ai fornelli cucinando ogni volta per gruppi dalle 200 alle 600 persone. “Molto di quello che riceviamo può essere ‘casuale’, per cui dobbiamo imparare a usarlo bene e ad essere i migliori amministratori delle donazioni per offrire alle persone dei pasti sani”, ha dichiarato in un’intervista.
“Mi colpisce come nelle storie di Guareschi la preghiera di un buon parroco si unisca alla evidente vicinanza con la gente”. Papa Francesco rilancia da Firenze un nuovo «umanesimo cristiano popolare, umile, generoso, lieto». E lo fa attraverso l’immagine di Don Camillo, il celebre prete inventato da Giovanni Guareschi.
Francesco lo ha citato nel discorso alla Chiesa italiana riunita a Firenze: «Mi colpisce come nelle storie di Guareschi la preghiera di un buon parroco si unisca alla evidente vicinanza con la gente». Il precedente di Benedetto XVI, che lo citò nel libro intervista «Luce del mondo». E un libro racconta che Pio XII volle conoscere Fernandel.
Il Papa che tanto amano e tanto vogliono “aiutare” a riformare la Chiesa, come dicono loro, ha parlato chiaro circa gli affari che stanno facendo con lo spionaggio, il furto e la ricettazione dei documenti della Santa Sede.
La scrittrice somala Ayaan Hirsi Ali spiega «la dualità dell’islam» e come la religione del profeta Maometto potrà salvarsi da Stato islamico e Al-Qaeda
L’arcivescovo siro-cattolico: «Grazie a Dio la città è difesa dall’esercito e Isis non è riuscito a penetrare. Non sarebbero rimasti né cristiani, né musulmani»
Oltre 15 mila persone in fuga dai miliziani islamisti. L’arcivescovo siro-ortodosso di Homs: «La Siria perde uno dei suoi centri cristiani più importanti»
«Merito della famiglia: trattare queste persone come esseri umani e non come tronchi è fondamentale». Intervista a Guizzetti, primario del centro Don Orione di Bergamo
Chi conosce la Storia sa che questa storia della Chiesa che dovrebbe essere “povera” e invece vive in attici da cinquecento et ultra metri quadri con vista sul Pincio è vecchia come il cucco. In un mio libro scritto a quattro mani con Vittorio Messori (Gli occhi di Maria, Rizzoli) narrai di Napoleone che, invasa Ancona (allora pontificia) nel 1796, mise le mani sul quadro miracoloso della Madonna venerato nel duomo: vistolo adorno di un prezioso monile, ordinò che il gioiello venisse venduto per fare la dote a una ragazza povera.
André Glucksmann, ebreo francese nato nel 1937 da una famiglia emigrata dalla Terrasanta nel 1933 e scomparso lunedì notte a Parigi a 78 anni, è l’emblema delle contraddizioni del «secolo breve», il peggiore della storia, ma anche del fatto che solo gli stupidi non cambiano mai idea.
Si sono radunati ieri mattina davanti alla chiesa caldea di San Giorgio a Baghdad. Esponenti delle comunità cristiane irachene, ma anche rappresentanti di organizzazioni della società civile e gruppi di appartenenti alle comunità religiose dei yazidi, dei mandei e dei sabei.
Il 10 novembre 2015 Papa Francesco si è recato in pellegrinaggio apostolico a Prato e a Firenze. Al centro del viaggio ha posto l’incontro nella Cattedrale fiorentina di Santa Maria del Fiore con i partecipanti al V Convegno nazionale della Chiesa italiana, in cui ha evocato la saggezza concreta del Don Camillo di Guareschi contro le tentazioni astratte dei “pelagiani” e degli “gnostici”. Prima di recarsi a Firenze, il Papa ha incontrato il mondo del lavoro a Prato, una città simbolo della crisi economica.
L’anno della Divina Misericordia attende impazientemente di aprire le sue porte sante a tanti uomini e donne di ogni parte del mondo, per offrire la grazia di gustare la dolcezza della bontà di Dio e il suo infinito amore per ogni sua creatura. Questi concetti teologici rischiano di essere poco compresi ed apprezzati se non si richiama la vita dei santi, i quali hanno in qualche misura riflesso un raggio dello splendore della Divina Misericordia. Una santa che lo scorso secolo ha accolto, testimoniato e diffuso il culto della Divina Misericordia è stata Faustina Kowalska. La conoscenza della sua storia può diventare veicolo della grazia della misericordia, perché testimonia l’agire di Dio nell’animo umano. All’età di 23 anni, Faustina entrò nel convento delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia, dove vi rimase per dieci anni sino alla sua morte, svolgendo i lavori più umili di cuoca, di giardiniera e di portinaia. Questa sua ordinarietà, accompagnata da uno stile di vita umile e silenzioso, nascondeva l’attrazione della sua anima verso il cuore misericordioso di Dio.
Leggiamo su Huffington Post che l’azienda scozzese BrewDog, gestita da James Watt e Martin Dickie, ha lanciato sul mercato la birra No Label, ottenuta usando fiori di luppolo che hanno subito un “cambiamento di sesso”, da femmina a maschio, poco prima di essere raccolti. Conoscendo bene i gusti del momento e soprattutto il grande vantaggio di sostenere la causa Lgbt, i gestori della BrewDog hanno definito il loro prodotto la prima birra transgender del mondo. Lo stesso nome, No Label (vale a dire “nessuna etichetta”), sta a richiamare i tanti tipi di orientamenti sessuali, e infatti le bottiglie sono avvolte in un’etichetta multicolor.
«Beati quelli che sono perseguitati a causa della giustizia, perchè di essi è il Regno dei cieli». Genera una certa sorpresa ritrovare un versetto del discorso della montagna, dal quinto capitolo del Vangelo di Matteo, nella lettera scritta da una delegazione del Parlamento Europeo. In visita nei giorni scorsi in Pakistan, la delegazione (Peter van Dalen, Paesi Bassi; Arne Gericke, Germania; Marek Jurek, Polonia) ha consegnato la missiva ad Ashiq Masih, marito di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte per blasfemia, che attende il verdetto della Corte Suprema come atto conclusivo della sua tragica vicenda di innocente destinata alla forca.
«La comunione ai divorziati risposati non si poteva dare prima, non la si può dare oggi, non si potrà domani»: lo dice senza tentennamenti, monsignor Tadeusz Pieronek, arcivescovo emerito di Cracovia in Polonia, docente di teologia alla Jagellonica, esperto in diritto canonico e soprattutto grande amico di Giovanni Paolo II. Con lui parliamo del recente Sinodo sulla famiglia, per poi passare anche all’ attualità polacca che si interseca con quella europea.
Jozef De Kesel è il nuovo arcivescovo di Bruxelles-Malines, dopo che le dimissioni del predecessore, André Leonard sono state accettate dal papa al compimento dei 75 anni di età con una rapidità certamente inusuale. Ma Leonard, aggredito anche fisicamente per la sua difesa della dottrina cattolica, era considerato evidentemente troppo conservatore. In particolare nel panorama della Chiesa belga, o di quello che ne resta.
Si ritroveranno tutti sotto la grande immagine del Cristo al centro del mosaico del Battistero di San Giovanni, dopo aver percorso le vie di Firenze in quattro processioni che partono oggi alle 15:30 dalle basiliche di Santa Croce, Santa Maria Novella, Santo Spirito e la Santissima Annunziata. Così, con una manifestazione di fede popolare, parte il 5° Convegno Ecclesiale nazionale, il convegno della Chiesa italiana nell’era di Papa Francesco. Le cinque “vie” che faranno da traccia ai lavori sono cinque parole molto “francescane”, cioè: uscire, abitare, educare e trasfigurare.
Passato il momentaccio, la Chiesa forse dovrà ringraziare Krzysztof Charamsa, il sacerdote che con un atto plateale ha dichiarato la sua omosessualità. A prescindere dal ben calcolato esito di clamore mediatico sul Sinodo, forse grazie al “monsignore gay” si potrà ricominciare a parlare di omosessualità, che nella sua versione di deriva ideologica e politica (omosessualismo) è uno dei pilastri della visione gender. Perché il tema della inclinazione omosessuale è il “non detto” che aleggia in tante sessioni, incontri e dibattiti sulla famiglia e sulla “teoria gender” in cui si affrontano le tematiche della relazione uomo donna, senza avere più chiari fondamenti antropologici di base. La persona umana non è un’astrazione teorica né un contenitore neutro di “preferenze” affettive o erotiche.
Si è tenuto ieri presso l’Istituto Nazareth di Napoli l’incontro Ruoli di genere, sesto appuntamento del ciclo “Storie di Sud raccontate al Nazareth”. Come ricordato nell’introduzione dalla preside, la prof.ssa Elisa Rotriquenz, l’iniziativa mira ad offrire ad alunni, genitori e docenti “un momento di apertura e di crescita, attraverso il collegamento tra l’attività didattica e la realtà e del territorio. Il dialogo con personalità del Sud affermatesi in vari ambiti lavorativi può”, infatti, “offrire spunti di riflessione e azione su come valorizzare e portare alla ribalta i talenti del Meridione”. Il progetto è stato condiviso, in un altro indirizzo di saluto, dal Presidente della Municipalità 5 Arenella-Vomero del Comune di Napoli, Mario Coppeto: “L’Istituto Nazareth è un’eccellenza del territorio, quale comunità attenta ad educare “dentro” i bisogni sociali. È sempre più importante che le istituzioni facciano rete, coinvolgendo attivamente gli studenti nella vita cittadina”.
All’Angelus, Francesco rassicura i fedeli: “La nostra riforma prosegue, non lasciamoci scoraggiare e pregate per me e per la Chiesa”.
Caro direttore, abbiamo visto che Halloween non è più una festa religiosa ma una sorta di festa laica dedicata al genere horror. Tuttavia, il cristiano non deve averne paura, perché Halloween è nata come una festa cattolica e può tornare ad esserlo in ogni momento. Non deve neppure disprezzarla, perché i suoi contenuti horror giocano implicitamente a favore della fede. Nella mia precedente lettera ho spiegato che, sebbene non sia cristiano al cento per cento, il genere horror comunque è ricco di richiami alle realtà soprannaturali e preternaturali. Quindi ho concluso che Halloween, anche se ha perso i contenuti religiosi espliciti, «può essere tutto fuorché una festa materialista». Una amica lettrice ha subito commentato: «Ma il cristianesimo cattolico è materialista! Caro cardo salutis, la carne è il cardine della salvezza». Ecco, quella frase mi ha fatto riflettere sul fatto che, effettivamente, noi cristiani siamo talmente disgustati dal materialismo ateo che a volte, per reazione, diventiamo un po’ troppo… spiritualisti. Rischiamo di dimenticare che non si può essere pienamente spiritualisti se non si è pienamente materialisti. Disgustati dal culto ateo-pagano del corpo, rischiamo di guardare con un certo disprezzo al tempio dello spirito, che è la carne. Per sconfiggere la morte, Cristo ha dovuto incarnarsi. È la carne a morire, è la carne a risorgere.
Nella frazione “Ferrodicavallo”, in una chiesa che un tempo gli indigeni dicono fosse una porcilaia, che il popolo ha ricostruito e oggi il parroco don Francesco conduce con festoso movimentismo neocatecumenale, il vescovo e cardinale Gualtiero Bassetti, venuto a cresimare una folla di bambini, domenica scorsa si è lasciato andare a una toccante confessione. «Vengo dal Sinodo, si è parlato di famiglia, ma devo ammettere che ho ascoltato con sgomento e vergogna l’intervento di un patriarca che ha raccontato come hanno sgozzato suo nipote, come a 150 metri da casa sua lo Stato islamico faccia sentire la sua voce e come ogni mattina egli non sa se, uscendo di casa e attraversando la strada, non troverà la morte ad aspettarlo. Mi ha impressionato la sua pace e la nostra vacuità. Ebbene, dobbiamo cambiare, ciascuno di noi deve cambiare, io devo cambiare».
Mi ha impressionato, nei giorni scorsi, scoprire che Paolo VI scriveva “Demonio” con la maiuscola. Non ha mai giocato – con il suo italiano stupendo, delicato e altissimo – con le parole. Quando chiamò in causa quell’Essere (maiuscolo) infernale era dai tempi del Concilio che la questione era tabù. Sapeva di esporsi al ridicolo e fu ridicolizzato. Vittorio Gorresio, prima firma del giornalismo liberale di sinistra, lo trafisse con un libro pubblicato da Rizzoli, Il Papa e il diavolo (1973).
Elogio dell’imperfezione genealogica della nascita contro la perfezione tecnologica della fabbrica. Ecco perché «è la famiglia il luogo privilegiato della misericordia: ci può essere misericordia solo là dove c’è miseria»
Ho seguito le prime puntate della trasmissione settimanale La strada dei miracoli su Rete4 per ovvi motivi di affinità e mestiere. Poi ho lasciato perdere. Per pura curiosità ho voluto guardare quella dedicata alle presunte apparizioni-lacrimazioni di Giampilieri, e mi sono ritrovato confermato nell’idea. Per quanto mi riguarda, era meglio l’antenata, Miracoli, a suo tempo condotta da Vigorelli. Sì, perché era apertamente schierata, così come i documentari di Paolo Brosio che ne presero il posto qualche tempo dopo. Infatti, su certi temi l’equidistanza non paga in termini di efficacia.
Si ritroveranno tutti sotto la grande immagine del Cristo al centro del mosaico del Battistero di San Giovanni, dopo aver percorso le vie di Firenze in quattro processioni che partono oggi alle 15:30 dalle basiliche di Santa Croce, Santa Maria Novella, Santo Spirito e la Santissima Annunziata. Così, con una manifestazione di fede popolare, parte il 5° Convegno Ecclesiale nazionale, il convegno della Chiesa italiana nell’era di Papa Francesco. Le cinque “vie” che faranno da traccia ai lavori sono cinque parole molto “francescane”, cioè: uscire, abitare, educare e trasfigurare.
Spendete quel che vi pare. Ma portatemi in Paradiso. Avari e faraoni? I preti e i vescovi che ho conosciuto io sono spesso degli spendaccioni che il più delle volte agiscono d'impulso riempiendo le canoniche di cianfrusaglie. Per il solo gusto di non dire di no o di apparire avari, di far sembrare che mancano di qualche attenzione alle loro comunità. Io li conosco questi preti.
Pazzo, pazzo. Pazzo per le sue montagne. Le arrampicava di giorno e persino in piena notte. Spesso da solo e talvolta senza protezioni. Vette sempre più alte, pareti rocciose sempre più difficili. Su, su, ancora più in alto. Come a volersi perdere nella potenza del creato. Pazzo per la foresta amazzonica, che - dopo la montagna - diviene la sua seconda casa. Quella foresta scura e pericolosa, che faceva terrore persino a chi, lì in mezzo, vi era nato. Ma che lui aveva la brama di esplorare: a piedi o in canoa, tra anaconde e coccodrilli più grossi di lui, spingendosi dentro, sino ad abitarne l’eremo più isolato. Pazzo per i suoi Cabocli, gli indigeni di quell’ “Inferno Verde”, dimenticati dal mondo, ma da lui follemente amati. Tanto da spogliarsi di tutto se stesso per vivere tra di loro, con loro e come loro, per oltre trent’anni. Pazzo per l’avventura, per la natura, pazzo per l’allegria e la gioia di vivere, pazzo per la vita tutta. Ma sopra ogni cosa e prima di ogni cosa, pazzo per Cristo.
""Ai sei veggenti di Medjugorje la Madonna ha affidato delle intenzioni di preghiera: per i malati, per i non credenti, per le anime del purgatorio, per le famiglie, per i sacerdoti e per i giovani. Questo libro si propone come compagno quotidiano per chi desidera approfondire i contenuti del messaggio di Medjugorje. Per ogni giorno dell'anno viene offerto un brano della parola di Dio, un messaggio di Maria e viene suggerita una proposta concreta per vivere la giornata in sintonia con quanto letto e meditato. Si tratta di un libro tascabile che può essere portato ovunque e che offre una proposta semplice per tradurre in concreto gli ideali del Vangelo che Maria, la Madre di Gesù, ha vissuto in modo radicale.""
La traccia Mariana ci porta ancora una volta in Fancia, terra benedetta da numerose apparizioni mariane: La Salette, nel 1846, Lourdes, nel 1858, Pellevoisin, nel 1876... Andiamo dunque in Francia e nello specifico a Parigi, in Rue du Bac, per le apparizioni occorse nel 1830 a Caterina Labouré, in seguito alle quali la santa fece coniare la famosissima “Medaglia Miracolosa” che è oggi diffusa in tutto il mondo, segno dell’amore e della fiducia nella Madonna nutriti da milioni di fedeli di ogni lingua, razza e nazione.
Nella mia famiglia ci stiamo provando. I due ragazzi più grandi, di professione adolescenti, di ritorno da scuola ripongono i cellulari fino alle 19. Non so che cosa succeda in classe, se prendano accordi con i loro insegnanti, ma fra le mura domestiche adesso si fa così. E per il momento funziona perché il «coprifuoco» lo hanno accettato loro, con qualche mugugno, certo, ma liberamente. Infatti non sono io che ritiro i telefonini, ma sono i ragazzi che li depongono su una data mensola, sufficientemente in alto da ripararli dalle inevitabili tentazioni di ripensamento. Risultato: le chiacchiere fra noi sono rifiorite di bocca in bocca come un bella rosa primaverile sulle gote al rispuntar del sole dalle nebbie invernali. Ci avevamo ragionato insieme: non si poteva andare avanti a confondere il salotto con la hall dell'aeroporto di Linate o con il cucchiaio di minestra che andava a sbattere sulla guancia sinistra del primogenito, improvvisatosi mancino per continuare a spippolare con la destra sulla tastiera sottobanco…
Historia magistra vitae: durante il grande Risorgimento in nome della purezza della fede e della vera morale, in nome di Gesù nato e morto povero, la Chiesa è stata derubata di un gigantesco patrimonio: palazzi, conventi, chiese, oggetti d’arte, biblioteche, archivi, terreni. Tutti finiti in mano di ricchi borghesi che, così, sono diventati ricchissimi. La popolazione invece, non più sostenuta dai beni dei poveri (dai beni della Chiesa), finiva nella più nera miseria costretta ad una massiccia emigrazione.
Il Bundestag oggi dovrà scegliere tra quattro diverse proposte di legge. Gli ebrei protestano, ricordando il passato: «Il suicidio assistito non deve diventare un servizio fornito dai dottori»
Adriana Ivanov Danieli ci racconta la storia della sua famiglia e quella delle foibe. «Prima perseguitati, poi abbiamo vissuto il dramma di sentirci stranieri a casa nostra»
La notizia potrà sembrare piccola piccola, come il Comune al centro di questa iniziativa pro-life, ma così non è. A Giaveno (To) a breve verrà installata una culla per la vita, la quinta in Piemonte, presso il muro perimetrale di una casa privata. Di cosa si tratta? Ce lo spiega il Centro Accoglienza Alla Vita (Cav) “L’Annunciazione” promotore di questo progetto. La culla per la vita «è una struttura in cui le madri possono lasciare il loro bimbo in assoluto anonimato, ispirata all’antica ruota degli esposti. Nonostante la legge italiana offra la possibilità di partorire in ospedale senza lasciare le proprie generalità, affidando il neonato alla cura dei sanitari e aprendo la via all’adozione, sono ancora tanti – troppi – i casi di bimbi trovati senza vita nei cassonetti».
Per la loro estrema attualità e per comprendere l'origine del disorientamento oggi presente nella Chiesa, riproponiamo alcuni passaggi di un documento scritto da papa Paolo VI nel lontano 1970.
Menzogna e ipocrisia. L’operazione di lancio dei due libri di Gianluigi Nuzzi (Via Crucis) e Emiliano Fittipaldi (Avarizia) che contengono documenti relativi alle finanze in Vaticano, è anzitutto una grossa menzogna. Perché l’immagine che si vuole far passare è quella di una Chiesa marcia contro cui combatte stoicamente papa Francesco, eroe solitario. È certo un approccio coerente con la narrazione che i principali quotidiani italiani – ormai costituitisi in cartello (dicono tutti le stesse cose allo stesso modo) – stanno facendo da tempo. Ma questa è una lettura caricaturale, addirittura “diabolica” l’ha definita ieri il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. «Il Papa non è assolutamente solo – ha detto Bagnasco – è circondato e sostenuto cordialmente, affettuosamente, lealmente da tutti i vescovi. Per questo non ho nessuna preoccupazione circa questa immagine di divisione che si vuole accreditare presso l’opinione pubblica per creare ulteriore disorientamento».
Immediatamente dopo la prima Guerra mondiale, nel periodo della Grande Depressione in America, visse un suora molto pia il cui nome da religiosa era Amalia di Gesù Crocifisso. Il suo convento, l’Istituto dei Missionari di Gesù Crocifisso, si trovava nell’America Meridionale, in un piccolo paese di nome Campinas in Brasile. Monsignor Count Franciscus von Campos Barreto, Vescovo della Diocesi di Campinas, diede vita all’Istituto con l’aiuto di suor Amalia come co-fondatore. Suor Amalia fu una delle delle prime otto donne che decisero di dedicare, in quell’Istituto, la loro vita al servizio di Dio.
Una piccola guerriera che secondo i medici non sarebbe riuscita neanche a venire al mondo, e invece Virsaviya ‘Bathsheba’ Borun-Goncharova oggi ha sei anni e non ha mai smesso di lottare per la vita. In un’ intervista alla NBC News ha anche riassunto la sua visione delle cose: «Io so perché ho il cuore al di fuori, perché Gesù vuole dimostrare che lui può fare cose speciali come me».
Era il 4 novembre 2014 quando, in base a false accuse di blasfemia, due coniugi furono gettati vivi in un forno per cuocere i mattoni. Avevano rifiutato di convertirsi all’islam
Don Patriciello rivela su Avvenire un significativo scambio di battute con l’autore dello “scoop” sulle finanze della Chiesa: lo voleva alla presentazione senza fargli leggere il libro. Era a caccia di un distintivo di “presentabilità cattolica”?
È battaglia sulla libertà di scelta della toilette a prescindere dal sesso. L’amministrazione Obama interviene contro una scuola dell’Illinois che “discrimina”. Houston vota no all’ordinanza del sindaco Lgbt
Estremismo e terrorismo in Iraq non sono certo stati portati dall’Isis e non costituiscono una novità per le minoranze che vivono nel paese. Ne sanno qualcosa i fedeli di Dora, un tempo affollato quartiere assiro nella zona sud di Baghdad, dove martedì è stata nuovamente consacrata una chiesa distrutta nel 2007. La chiesa visitata dal nuovo patriarca della Chiesa assira d’Oriente, Gewargis III, è l’emblema di una storia di persecuzione. Nel 2004 nel quartiere di Dora vivevano circa 20 mila cristiani assiri, quando un gruppo di islamisti cominciò a seminare il terrore: decine di cristiani vennero uccisi, 500 negozi bruciati in una sola notte, chiese bombardate.
Stampa unita in un sol coro contro la Chiesa e il Vaticano. Raccontati come covi di ladri, malfattori, fannulloni e imbroglioni in talare dalle spese folli e principesche. Così sui quotidiani italiani, dopo gli strilli e le condanne dei due "corvi" arrestati in Vaticano, ieri è stato il giorno delle iene e degli avvoltoi. Giornalisti di destra, sinistra e centro scatenati a sguazzare nelle intercettazioni e nei documenti rubati al Papa.
A volte la cultura del relativismo ci fa pensare che le cose che hanno a che vedere con il male e la battaglia spirituale siano solo idee. Crediamo così che il nostro peccato sia sempre meno grave. “Dobbiamo sempre vigilare, vigilare contro l’inganno, contro la seduzione del maligno… Possiamo farci la domanda: ‘Io vigilo su di me, sul mio cuore, sui miei sentimenti, sui miei pensieri? Custodisco il tesoro della grazia? Custodisco la presenza dello Spirito Santo in me? O lascio così, sicuro, credo che vada bene?’” (papa Francesco, omelia a Santa Marta, 11 ottobre 2013). Vi invitiamo a meditare su alcune abitudini peccaminose che ci permettiamo, che ci allontanano da Dio e dalla nostra felicità. Analizziamo il nostro cuore e stiamo attenti a non cadere nelle mani del nemico.
Mc 12, 38-44 Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
[Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».]
Papa Innocenzo III, pontefice dal 1198 al 1216, è stato uno dei papi più influenti della storia. È stato lui a concedere a San Francesco d’Assisi e al suo piccolo gruppo di seguaci il permesso di fondare l’Ordine dei Frati Minori. È stato lui a convocare il IV Concilio Lateranense, nel quale venne definita a livello dogmatico la dottrina della transustanziazione. Ha compiuto grandi sforzi per combattere le eresie in Europa e respingere l’invasione delle orde musulmane. La sua grande energia era in parte dovuta all’età insolita in cui venne eletto papa: appena 37enne. Dopo 18 anni di pontificato, morì all’improvviso, e questa è l’ultima notizia che si ha di lui. Il giorno della morte di papa Innocenzo III, o poco dopo, apparve a Santa Lutgarda di Aywieres, in Belgio. Santa Lutgarda è considerata una delle grandi mistiche del XIII secolo, nota per i “suoi” miracoli, le visioni, la levitazione e lo straordinario talento per l’insegnamento. Quando papa Innocenzo le apparve, la ringraziò per le preghiere offerte durante la sua vita e spiegò di non essere andato direttamente in cielo: era in Purgatorio a purificarsi per tre mancanze specifiche che aveva commesso in vita.
Una ragazza di antica e solida famiglia lombarda, dopo una formazione culturale brillante e internazionale e dopo alcuni anni di insegnamento, si fa giornalista nei periodici patinati e alla moda della scintillante «Milano da bere». In quel turbinio di feste, sesso, intrighi, vanità, non si cura di vincoli etici, respinti come anacronistici «moralismi». Dietro questa facciata si nasconde però una tragedia: una depressione devastante che, due volte all’anno, l’atterra, implacabile, nella ricorrenza delle date che hanno straziato la sua prima giovinezza. Il suicidio, prima, del fratello maggiore, a venticinque anni, e, poi, dell’amatissimo padre, noto medico, malato di tumore. La depressione la trascina in un baratro sempre più oscuro, e per tre volte tenta di fuggire dalla vita. Un incubo, nascosto dietro una maschera mondana, tenuto per molti anni malamente a bada con farmaci tanto moderni quanto dannosi e inutili terapie psicologiche. Ma quando la discesa all’inferno sembra aver raggiunto il fondo, ecco irrompere il Mistero, e questa donna razionale, che ironizza sulle superstizioni soprattutto se religiose, è come presa di mira da una serie di eventi inspiegabili, impressionanti. Una Luce inattesa che porta con sé la liberazione del corpo e dell’anima. Un’avventura che ancor oggi continua, dove fede e ricerca psicologica si intrecciano, e che la protagonista racconta qui, senza nulla nascondere e nulla aggiungere. Per scrivere queste pagine ha vinto a fatica il riserbo naturale, il disagio di confessarsi in pubblico. Ma, dice, questo sacrificio era per lei il dovere di testimoniare a tanti sofferenti nel corpo, nella psiche, nell’anima che una resurrezione è possibile, che Qualcuno attende dietro l’angolo chiunque voglia afferrare la mano che gli è tesa.
Oltre due milioni di nigeriani sono sfollati in patria e oltre 141 mila sono scappati nei paesi confinanti per fuggire dai terroristi islamici, che ora attaccano anche i campi profughi
Dorothy Day, il prete del Titanic, Fulton Sheen, Chesterton e Gaudí. Tutte cause di beatificazione controverse ma richiami forti al potere di trasformazione di Dio
É come il gender e i gay: se solo alzi il dito per obiettare qualcosina, sei “omofobo”. Lo stesso con i catto-dialogatori organizzati e professionisti: a dirgli qualcosa passi per guerrafondaio, conservatore, teocon, pacelliano, precostantiniano, fariseo, integrista eccetera. Com’è noto, per certuni la “misericordia” è a senso unico. Ma vediamo un esempio di argomentazione catto-pacifista. Agli inizi di ottobre, al solo ventilare (ripeto: solo ventilare) una partecipazione bellica italiana in Siria, ecco partire l’appello di una delle tante associazioni ecclesiali: «Invitiamo governo e Parlamento italiani a non cedere alla logica della guerra ma ad assumere anche in Siria, come in Libia, un ruolo forte e coraggioso nel costruire una pace vera, che tolga terreno all'espandersi del terrorismo e del Daesh».
Non serve aspettare il disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili per avere la stepchild adoption. Ci hanno già pensato i giudici. Infatti, il Tribunale per i minorenni di Roma ha permesso ad una lei di una coppia lesbica di adottare la figlia della sua compagna. Esattamente quanto previsto dall’art. 5 del ddl Cirinnà. Questa è la seconda volta che un Tribunale legittima un’adozione gay (la prima volta accadde nell’agosto del 2014) e per opera del medesimo giudice, la dottoressa Melita Cavallo.
Commento al Messaggio del 2 novembre 2015 di Padre Livio Fanzaga da Radio Maria.
«Bisogna assolutamente evitare l’equivoco di pensare che ciò sia un modo per aiutare la missione del Papa», scrive la Sala stampa vaticana. Ma Nuzzi e Fittipaldi non lo evitano assolutamente. Anzi
“Lo stile di Dio che ci salva servendoci e annientandosi ci insegna che anche noi possiamo vincere con Lui, se scegliamo l’amore servizievole e umile che rimane vittorioso per l’eternità”. Ruota intorno a questo pensiero l’omelia pronunciata dal Papa nella Messa celebrata questa mattina nella Basilica di S. Pietro a suffragio dei vescovi e dei cardinali defunti nell’ultimo anno. ”Ci basti Dio”, è stato l’auspicio conclusivo del Pontefice, ”per essere liberi dalle cose effimere”, per esser “figli amati” e non “funzionari”.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica, alludendo agli angeli, insegna al numero 336 che “dal suo inizio fino all’ora della morte la vita umana è circondata dalla loro protezione e dalla loro intercessione”. Da ciò si intuisce che l’uomo gode della protezione del suo angelo custode anche al momento della sua morte. La compagnia offerta dagli angeli non riguarda solo questa vita terrena, perché la loro azione si prolunga nell’altra vita. Per comprendere il rapporto che unisce gli angeli agli uomini al momento del loro transito nell’altra vita, è necessario comprendere che gli angeli sono stati “inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza” (Eb 1, 14). San Basilio Magno insegna che nessuno potrà negare che “Ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita” (cfr. CCC, 336).
Dio chiama e invita con la seduzione della gioia di vivere, mai della fuga dalla debolezza o dalla morte. Ci chiama ad affrontare la morte con le armi dell’autenticità e di ciò che è durevole, nella verità dell’amore liberatore e trasformatore, che si è manifestato pienamente nel crocifisso risorto. E posso dire di averlo sperimentato – e per questo lo propongo per la meditazione dalla prospettiva della Pasqua cristiana, per la passione e morte di Gesù di Nazaret, presente nella storia – nell’esperienza di persone che hanno dovuto affrontare la morte in un modo unico: veder morire cioè i propri figli. Questa esperienza ha fatto vedere loro la vita e il mondo in modo completamente diverso. Quando l’uomo affronta la verità della vita e accetta la morte, nascono criteri di vita del tutto nuovi.
Radio Vaticana: stessa logica dei nazisti con gli ebrei e gli omosessuali. C'è chi ci scherza su e chi è pronto alla querela per diffamazione.
Immediatamente dopo la prima Guerra mondiale, nel periodo della Grande della Grande Depressione in America, visse un suora molto pia il cui nome da religiosa era Amalia di Gesù Crocifisso. Il suo convento, l'Istituto dei Missionari di Gesù Crocifisso, si trovava nell'America Meridionale, in un piccolo paese di nome Campinas in Brasile. Monsignor Count Franciscus von Campos Barreto, Vescovo della Diocesi di Campinas, diede vita all'Istituto con l'aiuto di suor Amalia come co-fondatore. Suor Amalia fu una delle delle prime otto donne che decisero di dedicare, in quell'Istituto, la loro vita al servizio di Dio. Come San Francesco, Padre Pio e Theresa Neumann, suor Amalia fu un'anima privilegiata nel sopportare le stigmate di Cristo. Soltanto questa prova avrebbe fatto comprendere quale destino si prospettava per quest'anima che si offriva vittima per i bisognosi. Anima che era certamente di natura generosa e disposta al sacrificio. Un giorno nell'autunno del 1929, un parente di suor Amalia si presentò al convento. Lui aveva un grande bisogno. Sua moglie era seriamente malata, e lui era molto angosciato. Raccontò che secondo la diagnosi di molti dottori, la malattia della sua sposa era incurabile, e lui non sapeva cosa fare e non sapeva quello che Dio si aspettava da lui. Lei, suor Amalia, era la sua ultima speranza. Addolorato e con le lacrime agli occhi, pianse disperatamente e disse ad alta voce:"Cosa mai accadrà ai bambini?".
Una notizia di cui quasi nessuno ha parlato, è stata la decisione delle Missionarie della Carità, che lo scorso 1 agosto, hanno bloccato le pratiche adottive nei 15 orfanotrofi da loro gestiti in India, per esprimere il loro disappunto verso il cambiamento della legge sull’adozione. Lo stato indiano ha variato le condizioni di accesso all’adozione, ampliando il diritto dell’adottabilità anche a persone single e a coppie di persone separate o divorziate. Questo gesto ha rivelato la delicatezza e la serietà del futuro dei bambini abbandonati, i quali hanno bisogno di una famiglia unita, per essere accolti in un ambiente che garantisca loro una adeguata crescita umana, una sana maturazione affettiva e una valida preparazione per l’inserimento nella società civile.
Roma 5 novembre 2015 – Circolo Canottieri Aniene (Lungotevere dell'Acqua Acetosa, 119 – ore 19.30). Il presidente del CONI Giovanni Malagò presenta CAMPIONI DI VITA il volume che raccoglie 16 storie straordinarie di uomini & donne che si sono dimostrate veramente tali e non solo nello sport Partecipano anche tra i testimonial del volume Felice Pulici vice-presidente Coni Lazio ed ex portiere Lazio campione d'Italia 1973/74 Lorenzo Porzio musicista ed ex canottiere plurimedagliato Vincenzo Cantatore ex pugile, già campione europeo Ebu Santo Rullo psichiatra, promotore del «calcio sociale» Modera Antonio Gaspari curatore del libro, direttore agenzia di stampa Zenit. Il libro verrà presentato, in seguito, il 14 novembre a San Benedetto del Tronto, insieme con il CSI Centro Sportivo Italiano, con la partecipazione del presidente provinciale Antonio Benigni e, anche in questo caso, di Vincenzo Cantatore e di Santo Rullo; e poi di nuovo a dicembre, in data da confermare a Roma, nella sede del CONI, prima di iniziare un tour presso le scuole e le parrocchie che hanno chiesto di confrontarsi su questo testo, con il coinvolgimento di alcuni degli atleti che vi hanno contribuito.
Nell’ottavo anniversario della scomparsa, riproponiamo una nostra intervista a Giovanni Ramonda, oggi alla guida della Comunità Papa Giovanni XXIII. A che punto è l’inchiesta sulla beatificazione
Come le comunità Lgbt sfruttano l’omosessualità per la propria legittimazione, così a loro volta esse stesse sono sfruttate dai loro sostenitori per i propri guadagni
"Diversi anni fa io e Vittorio Messori andammo insieme alla sede della Mondadori a Segrate, lui per firmare il contratto del suo libro sull’Opus Dei, io per i miei due Elogi (dell’Inquisizione e del Sillabo). Contenti per quei nuovi lavori di apologetica che avrebbero visto la luce con il maggior editore italiano, salutammo l’allora neo-convertito Leonardo Mondadori (contento pure lui) e uscimmo. Tanta acqua è passata, da allora, sotto ai ponti: Leonardo è morto, l’apologetica pure, ma quel lontano giorno si è misteriosamente ripresentato alla ribalta della nostra esistenza, come dirò. Uscimmo che era scuro e salimmo in auto per tornare a Milano. Una ragazza minuta, vivace e carina ci chiese un passaggio: era una giornalista di Panorama che aveva perso l’ultimo bus-navetta. La accompagnammo alla stazione dopo un tragitto allegro e chiacchierino. Pochi mesi fa, Messori mi chiese se mi ricordavo di quel remoto, e brevissimo, episodio. Dovetti raschiare la mia memoria prima di farlo tornare a galla. Sì, ricordavo, vagamente. Facciamola breve: quella ragazza era Mariella Amalia Gualteroni, detta Milly, già firma, anche, di Vogue, Cosmopolitan e Chi. La quale oggi esce con un libro autobiografico e coraggiosissimo, Strappata all’abisso. Dagli psicofarmaci alla fede (Ares).
Ha mostrato a bambini, familiari e medici come vivere con allegria pur essendo consapevole della sua malattia
La rete dice di destinare tessuti e organi di feti abortiti alla ricerca scientifica, ma ci sono indizi del fatto che ciò che interessa è solo il lucro
San Francesco la considerava una sorella, ieri rappresentata oggi nascosta è divenuta un mistero da cui fuggire.
Supplica per le anime del Purgatorio per oggi, giorno dei nostri morti.
La femminista francese Sylviane Agacinski vuole indire per il 2 febbraio un convegno a Parigi per l’abolizione universale dell’”utero in affitto”. La moglie dell’ex premier socialista Lionel Jospin ha denunciato «il mercato procreativo globalizzato nel quale i ventri sono affittati» e lo sfruttamento della donna il cui corpo viene «trattato come un mezzo di produzione di bambini». E non è un caso che questa iniziativa arrivi proprio dall’Europa.
Padre Rosario Stroscio, 94 anni, è stato per cinquant’anni amico e confessore di Madre Teresa di Calcutta. Di recente, ha raccontato al Corriere della Sera che una volta «venne a intervistarla una giornalista americana, prevenuta, altera (per le sue posizioni sull’aborto, ndr). Rifiutò di mettersi a piedi nudi. Il suono dei suoi tacchi a spillo risuonava per il convento. Madre Teresa la ricevette mentre toglieva i vermi dal corpo di un moribondo, raccolto all’angolo della strada. Alzò lo sguardo, la vide, le disse: “Abbia pazienza, alla mia età non vedo più bene. Mi aiuterebbe?”. La giornalista si buttò ai suoi piedi in lacrime. Madre Teresa le aveva toccato il cuore. Era davvero una santa».
Di fatto cresce anche il ricorso agli esorcisti. Uno di loro è Aldo Buonaiuto che al Giorno racconta la sua esperienza. "La forza del guru, il personaggio carismatico della setta che dispone del love-bombing, cioè la parvenza di poter di accogliere la persona in difficoltà come nessun altro, dando affetto a chi soffre. Una specie di trappola.
Più di 50.000 morti, oltre due milioni di profughi e sfollati, almeno mezzo milione di bambini che non vanno più a scuola, 13.000 che combattono, arruolati a forza nell’esercito governativo e dalle milizie antigovernative, un terzo della popolazione – quattro milioni su 12 milioni di abitanti – senza sufficienti mezzi di sussistenza su cui incombe lo spettro della carestia, 30.000 persone a rischio imminente di morte per fame, sette accordi di cessate-il-fuoco concordati e mai rispettati, violati prima ancora che le delegazioni firmatarie rientrassero a casa: sono le cifre dell’insensata guerra civile scoppiata due anni fa in Sud Sudan, il più giovane stato del mondo, nato nel 2011 per secessione dal Sudan.
Si è letto spesso, di questi tempi, che tra i difensori dell'indissolubilità del matrimonio ci sarebbero molti farisei, i quali sceglierebbero una posizione "rigorista" perché, privi di misericordia, vorrebbero così affermare una loro superiorità morale sul prossimo, chiudendogli così la porta. Una Chiesa "aperta" sarebbe dunque una Chiesa che rifiuta il legalismo farisaico e sancisce una nuova visione della misericordia e, nel caso del matrimonio, della fedeltà e dell'adulterio.
Ogni anno, in un giorno preciso del calendario, ciascuno di noi festeggia il proprio compleanno. Ed ogni anno, in un giorno preciso del calendario, ciascuno di noi, senza saperlo, vive il compleanno della propria futura morte. Sfiora inconsapevolmente quel giorno che tra uno, due, dieci o quarant’anni sarà esattamente il giorno in cui spireremo. Il primo compleanno ricorda una data passata, il secondo ricorda una data a venire, seppur incognita. Il primo celebra il dies natalis in terra, il secondo quello celeste. Nel primo facciamo memoria di quando abbiamo aperto per la prima volta gli occhi alla vita, nel secondo rammentiamo che un dì la morte ce li chiuderà per sempre per farceli riaprire su un’altra vita. Il primo esprime la gioia e la gratitudine di essere venuti al mondo, il secondo dovrebbe essere segno di speranza gioiosa di venire accolti nell’altro mondo, quello paradisiaco, una volta che ci siamo congedati da questo di mondo. E dunque come un giorno siamo venuti alla luce, così un giorno speriamo di venire abbracciati dalla Luce.
Caro direttore, mi sembra gravissimo (e quindi da non passare in fanteria) quanto successo al giudice Deodato, estensore della sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato illegittime le trascrizioni nell’anagrafe italiana di matrimoni gay celebrati all’estero (in uno dei pochi Paesi in cui ciò è possibile). Gravissimo per più motivi.
C’è chi vuole rinverdire i (ne)fasti dell’antica Roma. In quel periodo venivano redatti elenchi consultabili da tutti, e quindi pubblici, di nominativi di persone considerate fuori legge le quali potevano venire uccise da chiunque dietro addirittura ricompensa dello Stato. Se gli andava bene, c’era l’esilio. Erano le famigerate liste di proscrizione usate per lo più per colpire l’avversario politico. Oggi sono ritornate in auge e declinate secondo le nuove esigenze dello scontro ideologico. Come far fuori culturalmente, politicamente e professionalmente i nemici dell’omosessualismo e della Gender theory?
Nel piccolo villaggio di Fain le Moutier; diocesi di Digione, in Francia, è nata il giorno due del mese di maggio del 1806, da Pietro Labouré e da Luisa Maddalena Gontard, Caterina. Le si è poi aggiunto anche il nome di Zoe, forse perchè nata nel giorno della festa di questa santa. Nona di undici figli, ricevette un'educazione profondamente cristiana, ma non frequentò mai alcuna scuola e solo più tardi imparò a scrivere, senza però avere mai una vera padronanza della sua lingua scritta. Nella sua infanzia, così come in tutta la sua vita, non vi fu mai nulla di straordinario in lei, ma un episodio sembra essere premonitore del suo particolare amore a Maria e del compito che la Vergine poi le affidò. All'età di nove anni perde la madre che aveva saputo infondere in lei tanto amore alla Madonna. Un giorno che la piccola sembrava particolarmente presa dalla nostalgia della mamma, fu vista da una domestica entrare in casa e, come ispirata, prendere una sedia, montarci sopra e, tendendo le mani tremanti, prendere la piccola statua della Madonna esposta sull'altarino di casa. A lei, abbracciandola, disse con affetto: "Ora tu sei l'unica mia mamma!". A dodici anni, partita la sua sorella maggiore per entrare fra le Figlie della Carità, si prese cura lei della casa, aiutata da una domestica per i lavori più pesanti. All'innocenza univa anche la penitenza, digiunando il venerdì e il sabato. E quando andava in chiesa non si metteva nei banchi, ma si inginocchiava sul pavimento. Intenso era anche il suo amore a Gesù Eucaristico e perciò non si accontentava di partecipare alla Messa ogni domenica, ma spesso vi andava anche nei giorni feriali, nonostante il lavoro e la distanza, dato che nel suo villaggio non sempre si celebrava la Messa e perciò doveva recarsi in un paese vicino.
Un mese consecrato ai Defunti: – apporterà sollievo a quelle care e sante anime, coll’eccitarci a suffragarle; – porterà vantaggio a noi, poiché se il pensiero dell’inferno aiuta a schivare il peccato mortale, il pensiero del purgatorio ci allontana dal veniale; – darà gloria al Signore, poiché il paradiso si aprirà a tante anime che canteranno al Signore per l’eternità onore e lode.
«Nessuno è mai venuto a dirmelo», risponde qualcuno... Ebbene, ce l'ha detto Dio, perché ci rendiamo conto del nostro destino eterno: È stabilito che gli uomini muoiano e, dopo la morte, vi è il giudizio (Eb. 9, 27). Ci sono due giudizi: - uno personale per ciascun'anima, subito dopo la morte: Senza riguardi personali, Dio giudica ciascuno secondo le sue opere (I Pt. 1, 17); - l'altro universale: Quando il Figlio dell'uomo (Cristo) verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno radunate davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri (Mt. 25, 31.32). Dopo il primo giudizio, che cosa avviene dell'anima? - Se è senza peccato e totalmente purificata dai peccati commessi, va in Paradiso: Servo buono e fedele, prendi parte alla gloria del tuo Signore (Mt. 25, 23). - Se è in peccato veniale (leggero) o non si è totalmente purificata dai peccati commessi, va in Purgatorio: Lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato tutto il debito (Mt. 18, 30). Se è in peccato mortale e non ha voluto chiederne perdono a Dio, va all'inferno: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti (Mt. 22, 13). Quanto dureranno il Paradiso e l'Inferno? Il Paradiso e l'Inferno dureranno eterni: Se ne andranno i giusti alla vita «eterna». Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco «eterno», preparato per il diavolo e per i suoi angeli (Mt. 25, 46.41).
Al posto di zucche e maschere la notte del 31 ottobre diventa in numerose parrocchie italiane l'occasione per pregare e festeggiare.
Ci avviciniamo al mese di novembre. Un mese che iniziamo con il ricordo della morte e dei nostri defunti, anche se di fatto inizia non con la commemorazione dei fedeli defunti – il giorno 2 –, ma con la gioiosa celebrazione di tutti i santi, il giorno 1. Ciò significa che anteponiamo la vita alla morte; la vita in Dio, in cielo, di quanti si sono aperti, nella vita e nella morte, alla sua bontà e alla sua misericordia, nella fede, nella speranza e nell’amore.
Dopo che nell’aprile del 2014 la Corte Costituzionale dichiarò legittima la fecondazione eterologa, la Regione Lombardia decise di far pagare per intero, alle coppie richiedenti, il ticket sanitario per accedere a tale pratica. Tra i 1.500 e i 4.000 euro. Le altre Regioni, invece, fanno pagare un ticket assai più scontato?
Venti anni fa Giovanni Paolo II pubblicava l’enciclica Evangelium vitae (25 marzo 1995) “sul valore e l’inviolabilità della vita umana”. Fatto salvo l’impegno di quanti in questi anni si sono impegnati e si impegnano per la vita, il suo bilancio non lascia soddisfatti. L’aborto è passato da eccezione a diritto e nella Chiesa ormai ci si convive, raramente i pastori intervengono e si è formata un’ampia opinione contraria alla mobilitazione sociale e politica su questo tema.
Pubblichiamo questo video in cui un ex satanista descrive cosa sia in realtà Halloween e anche l’origine dei film di Harry Potter. Che quanto affermi corrisponda a verità lo attesta il fatto che le esperienze che lo hanno riguardato sono le stesse che nel suo libro “Fuggita da Satana” ha raccontato Michela, pseudonimo della ragazza che per diventare sacerdotessa doveva uccidere Chiara Amirante, la fondatrice dell’Associazione Nuovi Orizzonti. Anche se ne sconsigliamo la visione alle persone particolarmente impressionabili, la suggeriamo ai giovani e ai loro genitori in quanto, nella particolareggiata esposizione della sua esperienza, Wilson Lopez dà molte indicazioni su come proteggere se stessi e i propri figli dalle trappole sataniche .
La bellezza di essere santi! Auguri per la festa di ognissanti, la nostra festa. Perchè il nostro obbiettivo è diventare santi cioè andare in Paradiso, non la dannazione e l'inferno. Buttiamo zucche, scheletri vari nella spazzatura e chiediamo la loro intercessione perchè ci aiutino in questo mondo schiavo di satana. Cliccate su questa news, grazie.
Nella scuola cattolica in cui insegno, all’inizio della giornata prego insieme ai miei alunni; con molta libertà non tutti lo fanno, alcuni sussurrano, altri sostengono con voce più alta, quasi tutti invece recitano "L’eterno riposo". C’è qualcosa che scatta nel cuore di questi adolescenti in quel momento, che mi commuove ogni volta perché ha a che fare con la sfera più intima, quella dei ricordi, degli affetti più cari, con la memoria, con la tradizione. Sembra che l’unico legame fra cielo e terra passi attraverso una vita che non c’è più, ma che è viva nei sentimenti dei ragazzi, tanto presente che riesce a far pregare anche chi normalmente non lo fa.
Quando gli antichi druidi celtici dell’Irlanda celebravano la festa di Samhain, quando l’inverno, simbolo della morte, subentrava all’estate-vita, ecco che il mondo dei morti si poteva aprire a quello dei vivi. E gli spiriti dei defunti vagavano liberamente privi di ogni ostacolo. E tra sacrifici umani e orge rituali, celebrati in onore del principe della morte, i partecipanti a Samhain se ne andavano in giro con delle rape intagliate con dentro un lume.
Il 29 ottobre Papa Francesco ha ricevuto in udienza nella Sala Clementina la famiglia di Radio Maria. Ha affermato che il successo «non comune» di questa radio mostra che si possono conquistare trenta milioni di ascoltatori nel mondo proponendo giudizi «a partire da una chiara appartenenza cristiana», senza necessità di diluire il messaggio.
La notizia è di quelle importanti. Il Partito-Governo-Stato Comunista Cinese abolirà la famosa e famigerata legge sul figlio unico che, introdotta il 25 settembre 1980, ha fino a oggi imposto alle coppie di procreare una solta volta e dunque costretto le madri all’aborto di Stato nonché intere famiglie a pene severissime, pecuniarie e fisiche. Si calcola che in 35 anni di applicazione severa e feroce questa legge, cattiva e crudele, abbia causato la cifra astronomica di 400 milioni di aborti. Chi l’ha introdotta è stato Deng Xiaoping (1904-1997), il despota che senza rinunciare al maoismo (suo è il massacro di Tienanmen) ha lanciato il “nuovo corso” con lo slogan: «Arricchirsi è glorioso». Ispirandosi alla Nuova politica economica lanciata da Lenin (1870-1924) negli anni 1920 per cercare di arginare il disastro (già allora) dell’economia collettivista, Deng ha infatti sostituito la vecchia lotta di classe con un pan-economicismo il cui il denaro unico dominatore è matrice di ogni giudizio, valore e principio.
Il ministro per la Giustizia Andrea Orlando ieri [giov 29] è stato intervistato da Repubblica. La materia del contendere sono ancora una volta le unioni civili. Il ministro sul punto così si esprime: «L'Italia ha un obbligo giuridico a intervenire su questo tema sulla base di una sentenza della Corte di Strasburgo del 21 luglio 2015. In cui si dice chiaro e tondo che l'attuale assetto normativo non tutela i diritti di una parte dei cittadini italiani. Da qui si deve partire».
Un pellegrinaggio davvero “singolare” in tutti i sensi. L’associazione “L’Esercito di Maria” di Prato, partirà da varie zone d’Italia, dal 31 marzo al 4 aprile 2016, alla volta di Medjugorje.
«I pellegrini hanno troppa paura e non visitano più la Terra Santa. Noi cristiani paghiamo un prezzo per ogni ondata di violenza, ogni intifada». È lo sfogo raccolto da Aiuto alla Chiesa che Soffre di Alfred Raad, un negoziante cristiano di Gerusalemme.
Sapevi che dietro la pianificazione familiare si nasconde un fervente difensore dell’eugenetica “negativa”? Margaret Sanger, fondatrice di Planned Parenthood – nella pratica la più grande rete di cliniche abortive degli Stati Uniti, oggi coinvolta in un gigantesco scandalo di traffico di organi e tessuti fetali a scopo di lucro –, era favorevole a questa dottrina che consiste nel limitare i matrimoni, promuovere la sterilizzazione ed eliminare fisicamente certi gruppi di individui portatori di geni “indesiderabili”, per “migliorare l’essere umano”. Ironicamente, la stessa Margaret Sanger era la sesta di 11 figli di una famiglia operaia di origine irlandese. Le 5 citazioni seguenti riflettono le convinzioni della Sanger.
Ad Halloween lo “scherzetto” lo fa il diavolo. Dalla festa in maschera all’occultismo il passo è breve. Ne è convinto don Aldo Buonaiuto, esorcista e coordinatore del Servizio AntiSette e del Numero Verde di aiuto alle vittime dell’occulto 800 228866 della Comunità Papa Giovanni XXIII. Il centralino a ottobre è incandescente. La storia che racconta è di pochi giorni fa: “Ha chiamato una mamma disperata, che aveva scoperto le bugie del figlio, persona stupenda, sincero, e il cambio improvviso di amicizie da un paio di mesi, fino a scoprire che il ragazzo aveva profanato un cimitero… Ho parlato con questo ragazzo: perché l’hai fatto? E la prima parola è stata Halloween. In lacrime mi ha raccontato della forte persuasione di questi nuovi amici, che lo hanno proprio plagiato. Inizialmente sembrava tutto uno scherzo, un gioco, poi lui ha scoperto che facevano sul serio, che tutti credevano in quello che facevano ma lui non riusciva a slegarsi da loro”. Un episodio che fa capire quanto sia facile entrare dentro questi circuiti. E, “soprattutto per un giovane, non è facile poi distaccarsi, per la vergogna, la paura, e tante dinamiche tipiche dell’età”.
Tu chiamale se vuoi... coincidenze. Ma il fatto che proprio nel momento in cui è accaduto il terribile schianto in autostrada il papà e la mamma di Emanuele, Luca e Michael Roggio stessero rientrando da un pellegrinaggio a Medjugorje con la parrocchia di Santa Rita non può non colpire anche il più incallito degli atei. E su questo Luca Roggio - che venerdì sera era alla guida della macchina - non ha esitazioni di sorta: «Se io e i miei fratelli siamo usciti vivi da questa terribile incubo è perché lassù qualcuno ci ha protetto con la sua mano invisibile: ognuno è naturalmente libero di credere ciò che vuole, ma noi ci siamo fatti questa idea. E il fatto che i nostri genitori fossero di rientro da un pellegrinaggio a Medjugorje non può essere soltanto un caso».
Va bene, Giovanni Paolo II ha beatificato un'insolita quantità di uomini e donne, molto più dei predecessori. Va bene, dall'ultimo concilio il concetto stesso di santità si è fatto più accessibile, come testimonia il numero non indifferente di nuovi beati laici, madri e padri di famiglia. Va bene, casi come quello recente di Padre Pio dimostrano che la gente non è refrattaria ai modelli di perfezione cristiana, come si tenderebbe a credere. Va bene tutto; ma perché una ragazza apparentemente normale è riuscita a «scardinare le porte del cielo» in pochi mesi? Come ha potuto rifiutare la morfina che i medici volevano somministrarle per lenire i dolori atroci delle metastasi? Voleva avere ancora «qualche cosa da offrire»... Dove trovava la forza? Un'esistenza - altrimenti archiviata con qualche lacrima, un trafiletto sul giornale locale e un coro di «povera ragazza, così giovane» - continua a essere ricordata e imitata. Insomma, c'è la curiosità di capire come una ragazza abbia raggiunto in un niente, in pochi anni, vette di alta spiritualità. Scrivo queste righe dinanzi a una delle sue ultime fotografie, un primissimo piano ripreso mentre giaceva ormai paralizzata nel letto della sua stanzetta di Sassello: Una federa a trama scozzese, azzurra, gialla, rosa e bianca, e lei, che guarda verso il suo interlocutore, col braccio reclinato dietro il capo. Una peluria scura le ricopre il cuoio capelluto; non certo un taglio di capelli all'ultima moda, ma la testimonianza spudorata di una recente chemioterapia. Eppure i tratti del volto non sono quelli di un'ammalata in punto di morte, quanto di una ragazzina maturata in poco tempo. Sorride. Proprio così, sorride di un sorriso che tanti avevano amato. Con lei nella stanza, in quel momento, c'erano tre amici di Genova; avevano scambiato quattro chiacchiere con l'ammalata, avevano vissuto un altro di quei momenti di vangelo "in atto" che la ragazza prediligeva. «Momenti di unità», li chiamava. Il cielo era sceso tra loro: quel sorriso lo testimonia. Ma soprattutto lo testimoniano quei due occhi grandi che non posso non fissare. Hanno un perché, sono sereni, sinceri. Sanno che «la medicina ha deposto le sue armi», ma anche che «tutto vince l'amore». Ecco Chiara Badano, diciottenne. Anzi, Chiara Luce. Come scrive l'Abbè Pierre: «I santi non si limitano a un catalogo, e noi ne incrociamo certamente tutti i giorni». La giovane Badano era probabilmente una di questi....
Il Gatestone Institute, un centro studi di politica internazionale, il 18 settembre ha pubblicato dati e testimonianze raccolti da diverse organizzazioni non governative che in Germania si occupano di emigranti, richiedenti asilo e profughi. Riguardano quella che l’autore dell’articolo, Soeren Kern, ha definito una “epidemia” di molestie e violenze sessuali di cui sono vittime le donne, adolescenti e adulte, ospitate nei centri d’accoglienza e di cui sono responsabili emigranti e profughi ospiti anch’essi delle strutture.
Vangelo Mt 5,1-12a: Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
“Il mondo guarda a noi credenti. Dobbiamo lasciare un mondo migliore di come lo abbiamo trovato. E per favorire questo dialogo (interreligioso, ndr) la cosa più importante che possiamo fare è pregare. Con Dio tutto è possibile”. È l’esortazione espressa questa mattina da Papa Francesco, nel suo saluto in spagnolo durante l’udienza generale in Piazza San Pietro, prima di rivolgersi ai pellegrini di lingua spagnola, in particolare i partecipanti al V Convegno della Fondazione Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, che si tiene a Madrid.
Si respira un’aria conciliare, questa mattina, in piazza San Pietro, dove l’Udienza generale del mercoledì si svolge insieme ad un nutrito gruppo di appartenenti ad altre religioni provenienti da tutto il mondo che, insieme al Papa, vogliono celebrare il 50° anniversario della Dichiarazione del Vaticano II Nostra ætate sui rapporti della Chiesa Cattolica con le religioni non cristiane.
Ancora una cristiana pachistana, Nabila Bibi, è stata rapita e costretta a convertirsi all’islam. Come riportato dal Pakistan Christian Post la ragazza, fidanzata con il cristiano Sajid Masih, si sarebbe dovuta sposare a novembre, ma settimana scorsa è stata rapita da un musulmano di nome Allah Rakha.
L’avvocato della donna pakistana condannata a morte per blasfemia nega le ultime voci sulla sua salute precaria. Anche il marito ha visto un «barlume di speranza» sul viso della moglie
Dopo alcuni anni di discernimento, la giovane professoressa Stéphanie, di 26 anni, ha preso la decisione della sua vita: offrire tutta la sua esistenza a Dio, entrando in convento. Abbiamo parlato con lei qualche giorno prima del suo ingresso nella comunità benedettina dell’Abbazia di Nostra Signora di Pesquié, ad Ariège (Francia).
Pregare con il vostro/a bambino/a è una parte fondamentale del suo itinerario di fede. Indipendentemente dal fatto che siate genitore, padrino, zio, nonno o fratello, introdurre il vostro bambino a una vita di preghiera è senza dubbio il dono più grande che potete fargli/le, perché gli/le state insegnando come comunicare con il suo Creatore. È una grande responsabilità, ma non lasciatevi abbattere. Ecco qualche dritta per aiutarvi a iniziare.
Forse sperate di rafforzare il vostro matrimonio. Forse siete sposati da decenni e vi sentite sicuri, o forse siete agli inizi. I sentimenti degli sposi nei confronti del loro matrimonio spaziano molto e spesso sperimentano alti e bassi, ma quasi tutte le coppie concordano su questo punto: vogliono un matrimonio che duri “finché morte non li separi”, in cui possano crescere nell’amore reciproco ogni anno che passa. Ma è davvero possibile? I tassi di divorzio continuano a impennarsi, e molti di noi hanno visto fallire rapporti che pensavamo sarebbero durati per sempre. Steve Bollman, fondatore di Paradisus Dei, crede così tanto che sia possibile evitare il divorzio (e avere un matrimonio incredibile) che ha avviato The Choice Wine: 7 Steps to a Superabundant Marriage, un programma matrimoniale in nove sessioni disponibile gratuitamente nelle parrocchie statunitensi.
Mons. Johann Bonny, vescovo di Anversa, è un noto promotore del riconoscimento dei “semi del Verbo” anche nelle coppie LGBT, ma dice che il vero motivo per cui in questo Sinodo non si è parlato di omosessualità è lo stop gridato forte e chiaro dal card. Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino. Il quale alla stampa ha senza mezzi termini fatto sapere di considerare l’“ideologia del gender” al pari del nazismo e dell’ultrafondamentalismo jihadista dell’ISIS.
Bruce Jenner è un omone fatto e finito. Sebbene abbia ormai 66 anni con il suo metro e 88 cm sprizza virilità da tutti i pori. Ha addirittura vinto le Olimpiadi di Montreal nel ’76 in una disciplina massacrante come il decathlon. Dicevamo che Bruce è la quintessenza della mascolinità. Per essere più precisi lo era, almeno fino all’aprile di quest’anno quando iniziò le cure ormonali per diventare “donna”. E qui le virgolette ci vogliono eccome, perché ormoni e bisturi non potranno mai cambiare il Dna di una persona che, se nato maschio, tale rimane. E, volendo proprio mettere i puntini sulle i, nemmeno se un giorno riuscissimo a cambiare i cromosomi da XY in XX Tizio diventerà Tizia, perché la mascolinità e la femminilità è questione che riguarda anche e prima di tutto l’anima.
Riprendiamo i video e i giornali di circa un anno fa. Facciamo scorrere nuovamente le immagini del sindaco di Roma - di allora e di oggi, forse anche di domani - che, in fascia tricolore, riceve in Campidoglio coppie di persone dello stesso sesso e procede alla trascrizione nei registri dello stato civile della Capitale dei matrimoni contratti dalle medesime coppie al di fuori dei confini nazionali. É tutto nullo! Peggio, il professor Ignazio Marino si è impegnato - e ha fatto impegnare gli uffici dell’amministrazione che guida - in una attività inesistente, cioè al di fuori dell’ordinamento giuridico italiano. E, al pari di lui, i sindaci delle città che hanno allestito scene simili.
Questa è la storia di due bambine inglesi, nate tramite fecondazione eterologa, alle quali i genitori hanno «rovinato la vita» dopo essersele contese per sette anni insieme ai rispettivi compagni dello stesso sesso. Questo giudizio è stato dato da Stephen Cobb, giudice della sezione familiare dell’Alta Corte inglese, in una sentenza del 2014, che è stata pubblicata però solo pochi giorni fa.
«I cristiani ormai hanno perso qualsiasi speranza di tornare presto alle loro case». Così l’arcivescovo caldeo di Erbil, monsignor Bashar Matti Warda, ha descritto lo stato d’animo dei suoi fedeli durante una vista al quartier generale di Aiuto alla Chiesa che Soffre in Germania.
Se il giudice è cattolico, allora non è “imparziale”. È questa l’assurda motivazione con cui si vorrebbe squalificare Carlo Deodato, l’estensore della sentenza del Consiglio di Stato che boccia le trascrizioni fatte dai sindaci italiani di nozze gay contratte all’estero. Non solo: andando a sbirciare sul suo profilo twitter, si scopre che Deodato rilancia (udite udite) articoli di tempi.it, la Nuova Bussola quotidiana, Sentinelle in piedi. Tanto basta per bollarlo come «di parte». Leggete cosa scrive il sito di Repubblica: «Per gli avvocati di Rete Lenford si tratta di una sentenza parziale e basta dare una rapida scorsa al profilo del giudice Deodato, uno dei cinque magistrati che compongono il Consiglio di Stato, per leggere tweet antigender, con diversi post provenienti da associazioni prolife e testate cattoliche chiaramente schierate contro le unioni gay e in difesa della famiglia di impianto tradizionale».
Arrivo all’appuntamento con l’esorcista alle cinque, puntuale. Ci incontriamo in un convento di frati domenicani a Barcellona. E’ lui stesso ad aprirmi. Chiede il mio nome. Potrei essere una paziente in attesa. Passiamo nel suo studio. Colpisce pensare che in questo luogo riceve ogni giorno cinque persone con possessione demoniaca. Mi siedo dove si devono sedere loro. Gente angosciata, con voglia di suicidarsi, disperata. Padre Gallego le ascolta, fa una diagnosi. Prega. E se vede che si tratta di influenza o possessione, passa a realizzare quello che chiedono. Un esorcismo. Che non sempre funziona al primo colpo. Il 50% dei casi risponde a possessione o influenza maligna, il resto è costituito da malattie. Il demonio, spiega, “si manifesta in modi molto diversi. Non pensi ai film come ‘L’esorcista’. A volte la normalità è assai inquietante. Si manifesta facendo danno. La gente soffre e si allontana da Dio: è la missione del Maligno”.
E così il Sinodo avrebbe aperto alla Comunione ai divorziati risposati caso per caso…? Risponde il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, in un'intervista alla televisione della Cei (dal minuto 3.08): «Nel documento approvato dal Sinodo non ci sono queste cose. Ci sono delle considerazioni anche sulle situazioni più delicate e più complesse, sono considerazioni molto responsabili e anche articolate che abbiamo presentato al Santo Padre. Quindi non si entra nel merito di questa situazione specifica, ma in questa prospettiva abbiamo presentato al Papa le riflessioni collegiali, tenendo anche conto, come dicevo prima, che focalizzare tutta la tematica e l'attenzione su questo punto, su questo caso, non rende onore e non farebbe giustizia al lavoro del Sinodo, che come diceva il Papa doveva essere una riflessione a tutto campo sull'amore coniugale, sulla vocazione della famiglia, sul matrimonio, sulla preparazione dei giovani alla famiglia, perché è anche vero che i rapporti oggi sono più fragili, e allora ci siamo molto interrogati e abbiamo riflettuto a partire da questo».
C'è Sinodo e Sinodo. A Roma se ne è appena chiuso uno che per tre settimane ha catalizzato l'attenzione di tutto il mondo. E subito ne è cominciato un altro molto meno mediatico. Dall'altro giorno, infatti, sempre in Vaticano, sono riuniti i ventidue vescovi della Chiesa caldea, la comunità cristiana che ha nel martoriato Iraq le sue radici.
D'accordo: il Sinodo non ne parla. Ma ne parla Pippo Baudo. E non è detto che la cosa contribuisca alla serenità generale. Eucaristia, questa sconosciuta nella Relatio dei Padri Sinodali, che non l'hanno citata nemmeno una volta, a proposito di divorziati risposati. C'è chi dice che sia una vittoria dei reazionari, chi invece dei progressisti. Che categorie stantie, vintage, siamo andati a ripescare!
Aprendo il quotidiano torinese La Stampa trovo un interessante inchiesta su come le parrocchie a Torino e altrove da oggi “applicheranno” la relazione finale del Sinodo. Una comunità di religiosi torinesi si proclama orgogliosamente, come si diceva un tempo, antemarcia: da tempo, afferma, riconosce il diritto alla comunione dei divorziati risposati «come dice il Sinodo» e si comporta di conseguenza. Inchieste simili appaiono anche in altri grandi quotidiani, non solo italiani. Avevamo messo in guardia su queste colonne sulle possibili falsificazioni mediatiche, ma quanto sta succedendo supera ogni previsione. Occorre dirlo con chiarezza: è una colossale mistificazione, uno scandalo, una vergogna. Ci sono, in questo modo di accostarsi al Sinodo, quattro bugie in una. Esaminiamole, e capiremo nello stesso tempo che cosa ha veramente detto il Sinodo.
Circa 600 donne inglesi all’anno pagano fino a 30 mila sterline per congelare gli ovuli. Il tasso di successo è inferiore al 2 per cento. «È un business costruito sulle paure delle donne»
Settembre è stato un mese di ordinaria follia a Mosul: 215 persone sono state giustiziate (dopo le 240 di agosto), 118 frustate pubblicamente, 118 arrestate e 88 hanno avuto una mano amputata per furto. Poi ci sono le tasse aumentate, i bambini reclutati per la guerra santa e altri orrori che hanno reso lo Stato islamico famoso in tutto il mondo.
«Una mano tesa all’uomo di oggi». Monsignor Sante Babolin pensa al pontificato di Francesco, al Giubileo della misericordia e li sintetizza con queste parole. Subito dopo però, con un esempio, ricorda che per la Chiesa questa è e deve essere la normalità: «Tempo fa ho ascoltato il racconto di un uomo che per apostasia aveva avuto bisogno della dispensa della Congregazione della Dottrina della fede, all’epoca guidata da Ratzinger. Era stato colpito dalle parole del cardinale: 'È tornato a casa un figlio: il Signore fa festa'. Ecco – sottolinea Babolin col volto disteso e la voce serena che lo caratterizzano –, troppo spesso questo la gente non lo sa». Don Sante è stato docente di Filosofia della Gregoriana e ormai da 9 anni è esorcista della diocesi di Padova, un servizio che lo pone costantemente a contatto con la forza redentrice del perdono, capace di rivoluzionare alla radice la vita delle persone.
Sette persone sono rimaste ferite, di cui 6 in modo lieve, dallo scoppio di una granata che è stata lanciata sul tetto della chiesa di san Francesco, cattedrale latina di Aleppo nel quartiere di Azizieh, nel nord della Siria. Lo rende noto il parroco, frate Ibrahim, che divulga alcune foto dell'interno.
«Mamma ha vissuto la Speranza cristiana: questa speranza era veramente il clima di famiglia. In casa non si sentiva parlare che della vita eterna, non c’era che questa che contasse. Nell’educazione dei suoi figli, la sua preoccupazione dominante era il Cielo e il distacco dalle cose della terra: ella ce ne parlava sempre». «Un mese dopo l’entrata al Carmelo di Teresa, nel maggio 1888, alla grata del parlatorio papà disse: “Figlie mie, ritorno ora da Alencon dove ho ricevuto nella chiesa di Notre-Dame, tali grandi grazie e consolazioni che ho fatto questa preghiera: ‘Mio Dio è troppo!... Sì, sono troppo felice, non si può andare in cielo così. Voglio soffrire qualcosa per voi… E mi sono offerto…”. La parola Vittima morì sulle labbra. Non osò pronunciarla davanti a noi, ma noi abbiamo compreso». Questo è come Celina, sorella di santa Teresina e una delle cinque figlie suore, ricorda i suoi genitori Luigi e Zelia Martin, i primi coniugi santi, canonizzati da papa Francesco lo scorso 18 ottobre, nel mezzo del Sinodo sulla famiglia. Due brevi passaggi, ma che possono dare l’idea di che cosa sia una famiglia cattolica. Non un ideale astratto, ma una fede vissuta quotidianamente tra gioie e sofferenze grandi, con un amore reciproco che riflette l’Amore di Dio. Una famiglia in cui si impara che l’unica cosa che conta davvero è camminare verso la santità.
Sta suscitando un certo scalpore la vicenda del professore transessuale di matematica di Cervignano del Friuli. Ne ha dato conto il Messaggero Veneto del 18 ottobre: «assegnato al Liceo Oberdan di Trieste, Michele Romeo, trentotto anni, insegnante maschio di matematica e fisica, si è presentato in classe in abiti femminili e tacco 15. Travestito di tutto punto, si fa chiamare “professoressa” pur mantenendo il suo nome maschile». Inevitabile il disorientamento, l’imbarazzo (e probabilmente il divertimento iniziale) degli alunni. Così come le immediate reazioni –anche di segno contrapposto- delle famiglie.
A mio avviso l’appena avvenuto Sinodo sulla Famiglia si è concluso nel migliore dei modi, e resto con piena fiducia in attesa dell’esortazione post-sinodale del Papa che ad esso seguirà. Con piena fiducia non solo per stima nei suoi confronti ma anche per fede nella grazia di stato e perché ben convinto che non deciderà da solo, ma insieme a un consulente che è il migliore del mondo, anzi dell’universo.
Secondo Mosca un gruppo di combattenti Boko Haram, i jihadisti che hanno la loro roccaforte nel nord est della Nigeria, sono arrivati in Siria, militano nell’Isis, lo Stato Islamico. Lo ha detto il 22 ottobre il capo dell’amministrazione presidenziale russa, Sergey Ivanov: è un fatto che preoccupa molto – ha commentato nel dare la notizia – «in esso vediamo il terrorismo passare a un livello superiore, globale». Nell’estate del 2014 Boko Haram aveva dichiarato la propria adesione al Califfato creato pochi mesi prima da al Baghdadi tra Siria e Iraq. A fine agosto 2015 la Nigeria ha annunciato che Boko Haram stava inviando centinaia di militanti in Libia per rafforzare le basi dell’Isis di quel paese.
La famiglia non si fonda anzitutto su un progetto, ma su un desiderio. Un figlio non è un diritto, ma un fatto. L'autorità di un padre non proviene da una competenza, ma da un dono. Fabrice Hadjadj (Nanterre, 1971) ha la straordinaria capacità di far impallidire i luoghi comuni alla luce dell'evidenza. E quando parla di famiglia parla della realtà più concreta, vera e presente della sua vita. Non una bandiera da sventolare, né un'idea da difendere, ma Joseph che vuole il succo di mela, Jacob che batte sulla tastiera del pc senza permesso, Esther che scrive libri, ed Elisabeth, Marta, Judith. La famiglia sono loro, i suoi figli, ed è Siffreine, sua moglie, attrice, con il suo volto, la sua voce, le sue curve. Una realtà così vicina e così evidentemente misteriosa.
Leggere cosa scrivono i 12 vescovi africani nel loro bellissimo Africa. La nuova patria di Cristo (Cantagalli), è illuminante, soprattutto in tempi di immigrazione, di crisi demografica dell’Occidente, di mescolamento di culture e di razze. Per un cattolico significa anche capire quello che gli ultimi pontefici avevano intravisto: le terre di missione sarebbero diventate terre di missionari. L’Occidente scristianizzato riceverà indietro ciò che ha donato, da coloro che, ricevendolo, lo hanno ri-compreso e amato? Può ben darsi.
Salzano, provincia di Venezia, un allevatore di polli viene accusato di violenze contro gli animali e di aver ucciso il suo cane a colpi di badile. Invece di sporgere regolare denuncia, anonimi animalisti incitano al suo linciaggio, diffondendo, dal 18 ottobre scorso, un volantino in cui sono scritti nome e cognome dell’allevatore, il suo numero di telefono e l’indirizzo. Il messaggio è esplicito: “Se volete pestarlo, andate con i badili. Lui ha picchiato il cane a badilate a morte. Fatelo fallire, che nessuno dia soldi a una famiglia di aguzzini come quella. Ha già avvelenato cani e gatti dei vicini. Nessuno compri gli animali che alleva e spenna vivi di notte. Dovete fare tutti qualcosa, gli infami che ammazzano i cani vanno annientati”. Pubblicato e fatto circolare su Facebook, il volantino ha ricevuto subito commenti di questo tenore: “non abiti neanche tanto lontano... Ricordati… l'inverno è lungo… e molto buio…”, “Fatelo fuoriiiiiiiiiiiii”, “Fatelo sembrare un incidente e organizzate quello che si DEVE fare”. Sulla casa dell’allevatore sono già comparsi uno striscione e una scritta con minacce, firmata Alf, ovvero Fronte di Liberazione Animale, un gruppo ecoterrorista internazionale nato in Gran Bretagna nel 1976.
Nell’Africa del V secolo dopo Cristo, Agostino spiega a sé e ai suoi fedeli la novità del cristianesimo: un Dio sceso incontro agli uomini, perché gli uomini non sono in grado, da soli, di ascendere a lui. «Agostino ricordati cosa ti ho detto: non è l’uomo a trovare la verità, deve lasciare che sia la Verità a trovare lui. Perché la Verità è una persona, Gesù Cristo, figlio di Dio»: così parla, nel film dedicato al grande vescovo di Ippona, il vescovo di Milano, Ambrogio. Ed è proprio qui la conversione di Agostino: una conversione di sguardo.
Aumentano i casi di unioni “poliaffettive”, teorizzate da Jacques Attali e rilanciate dal Gay Pride. Cosa sono e cosa c’è in ballo
La ong lancia una campagna secondo cui il divieto di abortire «uccide le donne». Ma tutti i dati dicono il contrario
Bisogna rinnovare i 16 membri della Commissione ma non si trovano medici disponibili. I casi sono troppi e non c’è il tempo di valutarli tutti
Il sacerdote è rimasto nelle mani dello Stato islamico per cinque mesi. «Ogni giorno mi dicevano: “Sei un infedele. Convertiti all’islam o ti taglieremo la testa”»
«Là dove il perdono, il vero perdono pieno di efficacia, non viene riconosciuto o non vi si crede, la morale deve venir tratteggiata in modo tale che le condizioni del peccare per il singolo uomo non possano mai propriamente verificarsi. A grandi linee si può dire che l’odierna discussione morale tende a liberare gli uomini dalla colpa, facendo sì che non subentrino mai le condizioni della sua possibilità. Viene in mente la mordace frase di Pascal: “Ecce patres, qui tollunt peccata mundi”! Ecco i padri, che tolgono i peccati del mondo. Secondo questi “moralisti”, non c’è semplicemente più alcuna colpa. Naturalmente, tuttavia, questa maniera di liberare il mondo dalla colpa è troppo a buon mercato. Dentro di loro, gli uomini così liberati sanno assai bene che tutto questo non è vero, che il peccato c’è, che essi stessi sono peccatori e che deve pur esserci una maniera effettiva di superare il peccato.
È iniziato a settembre e si concluderà tra poche settimane il pellegrinaggio negli Stati Uniti del corpo di santa Maria Goretti (nel video, il suo arrivo a Chicago). Un “pellegrinaggio della misericordia” in preparazione all’imminente Giubileo, che ha visto una grandissima partecipazione di fedeli. Ma perché questa richiesta eccezionale di poter venerare direttamente negli Usa le spoglie della piccola santa della purezza (e della misericordia, appunto, lei che perdonò il suo assassino portandolo poi alla conversione), della santa bambina che da noi, se non dimenticata, certo non è tra le figure più citate, ricordate e proposte oggi ai fedeli, giovani o adulti che siano?
Oggi pomeriggio, finalmente, i padri sinodali voteranno paragrafo per paragrafo il documento finale di questa assemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi. Voteranno un testo che in certo qual modo raccoglie un percorso molto lungo, di circa due anni. Chissà se potranno, o vorranno, concedersi un brindisi? A quel punto a chi brinderanno: al Papa, o alla coscienza?
Oggi inizia la Novena ai defunti.
Nei giorni scorsi è stato a Medjugorje Andrea Bianco, un pellegrino quarantacinquenne di Bolzano, una città del Nord Italia. Egli è stato ospite di un programma di Radio “Mir” Medjugorje ed ha condiviso con noi la storia della sua vita. A ventun anni ha subito un grave incidente stradale, a causa del quale ha perso la vista. Lui crede di essere sopravvissuto per grazia di Dio. Dopo quell’evento, la sua vita è cambiata. Lui però non è caduto nella disperazione, ha invece interpretato l’accaduto come una grande grazia. Ci ha detto che colui che più l’ha aiutato nel cammino spirituale è stato un religioso carmelitano, che gli diceva: “Come sei fortunato tu, che hai la croce!”. In quei momenti, Andrea pensava che avrebbe fatto volentieri cambio con lui. Tuttavia, con l’andar del tempo, ha capito perché quel religioso gli diceva quella frase.
Combattere la povertà e sanare le profonde ferite nel cuore della popolazione. Sono queste le due principali sfide che la Chiesa in Centrafrica affronta oggi, come racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre monsignor Cyr-Nestor Yapaupa, vescovo di Alindao. Il presule, a Roma per partecipare al Sinodo sulla famiglia, ha visitato ieri la sede italiana della fondazione pontificia e descritto le gravi difficoltà vissute dalla sua diocesi negli ultimi due anni. «È nel nostro territorio che la Seleka ha iniziato la sua ribellione. Il 2013 è stato un anno terribile per noi». Nei primi mesi la coalizione ribelle ha preso di mira le strutture della Chiesa, saccheggiando sistematicamente presbiteri, centri sanitari, strutture della Caritas. Tutti i veicoli appartenenti alla diocesi sono stati rubati, inclusa l’unità mobile che forniva assistenza medica agli abitanti dei villaggi. «La comunità cristiana ha sofferto moltissimo, perché molti parroci sono stati costretti a lasciare le loro parrocchie: i ribelli li avevano derubati di tutto e non avevano più niente di che vivere». La diocesi è riuscita comunque a mettersi in piedi, anche grazie al sostegno di Aiuto alla Chiesa che Soffre, che ha donato 40 mila euro per le riparazioni di emergenza. «Così abbiamo potuto almeno rifare le porte delle canoniche. Anche la comunità di fedeli si è molto adoperata per i suoi sacerdoti, privandosi di quel poco che aveva per acquistare dei materassi per le canoniche».
E meno male che il Papa lo scorso 6 ottobre aveva invitato a «evitare l’ermeneutica cospirativa» riguardo al Sinodo. Da due giorni tg e giornaloni italiani – cattolici e laici - sono pieni di teorie della cospirazione, ovviamente ordita da elementi conservatori per delegittimare il Papa. Non è la prima volta che accade durante questo Sinodo, ma il can can di questi giorni lascia a dir poco perplessi. Tutto nasce dal presunto scoop di due giorni fa del Quotidiano Nazionale circa il presunto tumore (benigno) al cervello di papa Francesco. Immediata la smentita del portavoce vaticano padre Lombardi (addirittura a mezzanotte e mezzo: visto che quando vogliono in Vaticano sono tempestivi?), ripetuta nelle ore successive e molto dura nei contenuti. Tutto sommato poteva anche finire lì. Speculazioni e falsi scoop sulla salute dei Papi non sono certo una novità: Giovanni Paolo II e Benedetto XVI ne hanno subiti diversi. Si è sempre smentito, magari qualche nota di rimprovero per un certo modo di fare giornalismo, e chiusa lì.
Gertrud von le Fort è una delle grandi figure letterarie di convertiti del ventesimo secolo. Era figlia del barone Lothar, luterano e discendente di un’antichissima famiglia savoiarda che nel XVI secolo era diventata calvinista emigrando a Ginevra. Uno dei suoi componenti era stato braccio destro dello zar Pietro il Grande e poi si era spostato in Germania, dove il casato aveva messo radici. La madre di Gertrud era la nobile brandeburghese Elsbeth Wedel-Parlow. Gertrud, d’ingegno vivacissimo, aveva studiato nelle migliori scuole tedesche ed era stata allieva e infine collaboratrice del grande storico Ernst Troelsch.
Non si esagera troppo se si definisce quella omosessuale come la questione del nostro tempo. Il fuoco mediatico che la sta imponendo in modo dirompente all’attenzione di tutti è tale (si veda ad esempio il caso della rete generalista per eccellenza, Rai 1, che lo propone a ciclo continuo), che diventa impossibile evadere l’argomento. L’aspetto paradossale della faccenda è, però, che, nelle migliaia di discussioni in cui ogni risvolto gay è esaminato, mai e poi mai viene sfiorato il cuore della questione omosessuale, ovvero la tesi che provoca a cascata tutte le conseguenze nei svariati campi politico, giuridico, sociale e simili.
Nelle coppie irregolari etero e anche in quelle omo ci sono tanti atti buoni perché nessuno nella vita - per fortuna! - pecca al 100%. Da qui si sta facendo strada in modo trasversale una metodologia pastorale o nuovo approccio, che si caratterizza dal partire dal positivo: «dal desiderio profondo inscritto nel cuore di ognuno ... vedere quello che c’è di positivo nelle situazioni più difficili ... spesso nelle famiglie patchwork si trovano esempi di generosità sorprendente ... i veri cristiani sanno guardare e discernere in una coppia, in un’unione di fatto, dei conviventi, gli elementi di vero eroismo, di vera carità, di vero dono reciproco, anche se dobbiamo dire: non è ancora una piena realtà del sacramento». Chi fa altrimenti corre il rischio di parlare «con una lingua fatta di concetti vacui», mentre invece «bisogna staccarsi dai nostri libri per andare in mezzo alla folla e lasciarsi toccare dalla vita delle persone».
Il racconto del commiato di Karol Wojtyla, scritto da un testimone diretto, monsignor Stanislaw Dziwisz, nel libro "Lasciatemi andare" (San Paolo).
Possessione, Vessazione, Infestazione, Ossessione. Trasmissione del 15 ottobre 2015 da Radio Maria.
In occasione del quindicesimo anniversario di morte di fra Slavko Barbari?, Radio “Mir“ Medjugorje organizza un concorso letterario per alunni croati della scuola secondaria, sul tema “Imparando da fra Slavko, anche noi potremo vivere col cuore”. Il termine per l’invio dei lavori, che dovranno essere spediti per posta, è fissato per il 15 novembre 2015.
Due medici americani smentiscono la tesi dell'industria abortista: i tessuti fetali non servono alla ricerca. Il loro commercio è finalizzato solo a far profitto
Riportiamo una parte del verbale redatto dal Segretario generale Pericle Felici di una riunione tenutasi nello studio papale la mattina del 26 Novembre 1965 per discutere del ricorso fatto da Monsignor Luigi Carli, circa la mancata accoglienza, nei modi presentati in Aula Conciliare, della petizione, sottoscritta da numerosi padri. riguardante la condanna del comunismo. Alla fine della riunione il Papa coglie l’occasione per protestare contro la Commissione, che aveva opposto resistenza alla sua richiesta di citare gli insegnamenti di Pio XI e Pio XII circa il matrimonio.
San Gaspare del Bufalo (1786-1837) è un santo “antico” e “nuovo”, dunque un vero modello universale per tutti i cattolici. Fu energico nell’opporsi a qualsiasi compromesse, sprezzando il pericolo non cedette alle imposizioni del potere politico, seguì Pietro nell’esilio e nella sofferenza, si batté contro la peste della massoneria e del laicismo, servì la Chiesa da evangelizzatore infaticabile del popolo. Nel 1798 indossò l'abito talare e si diede ad organizzare opere di assistenza spirituale e materiale a favore dei bisognosi. Si deve a lui la rinascita dell'Opera di S. Galla, della quale fu eletto direttore nel 1806. Ordinato sacerdote il 31 luglio 1808, intensificò l'apostolato fra le classi popolari fondando il primo oratorio in S. Maria in Pincis e specializzandosi nell'evangelizzazione dei “barozzari”, carrettieri e contadini della campagna romana, che avevano i loro depositi di fieno nel Foro Romano, chiamato allora Campo Vaccino.
Di seguito, il testo del saluto del metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa ortodossa russa, al Sinodo in Vaticano (martedì 20 ottobre).
I piani sono stati presentati oggi dall’architetto capo Jordi Fauli. Le torri saranno pronte per il 2026, 100esimo anniversario della morte di Antoni Gaudi. La chiesa sarà ultimata nel 2032
È frequente che i fondamentalisti uccidano i viaggiatori che incontrano sulla strada e diano fuoco ai villaggi nel corso delle loro scorrerie
Vangelo Mc 10, 46-52
Rabbunì, che io veda di nuovo!


Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me! ».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Padre Bernard Kinvi, missionario camilliano, racconta la sua esperienza nell’infuriare della guerra tra Seleka e anti-balaka: «La situazione è ancora instabile, sono sconvolto dall’inerzia dei soldati Onu»
«La morte dell’Europa è all’orizzonte» e non «a causa della sua sclerotica economia o della sua stagnante demografia o delle sue disfunzioni statali». Il problema non è neanche l’ultima ondata migratoria massiccia: «L’Europa sta morendo perché è diventata moralmente incompetente. Non è che non si batta per alcune cose, ma lo fa per cose superficiali e in modo superficiale».
Leggendo le relatio degli undici circoli minori sulla terza parte dell’Instrumentum laboris la prima cosa che balza agli occhi è una sostanziale varietà di posizioni. Innanzitutto registriamo che il tema dell’accesso ai sacramenti dei divorziati risposati, nonostante le ripetute dichiarazioni contrarie, finisce per essere il punto cruciale del Sinodo in corso. É su questo tema che le relatio hanno i maggiori accenti diversi, e anche all’interno del singolo circolo minore non sempre si è arrivati a un «consenso unanime». A differenza di quanto twittava il giornalista de La Croix, Sebastien Maillard, su questo tema non si vedono maggioranze schiaccianti. Da nessuna parte. Ma c’è una sorpresa là dove non ti aspetti, vale a dire nella relatio del circolo Germanicus, quello che oltre al cardinale Schonborn moderatore, comprende i cardinali Marx, Kasper e Muller, prefetto della Dottrina della Fede. E hanno approvato il testo all’unanimità.
Lunedì 26 ottobre ore 21 - Sala di Via S. Antonio, 5 – Milano. Considerato uno dei saggisti più dibattuti del nostro tempo, apprezzato dalla stampa d’Oltralpe, pensatore provocante e paradossale, Fabrice Hadjadj arriva a Milano invitato dal cMc – centro culturale milanese. Lunedì sera p.v. si terrà – a partire dalla sua ultima opera – il dibattito L’io, la famiglia, la società: alle radici della generazione. Al centro della discussione alcuni dei capisaldi del pensiero di Hadjadj: la famiglia anarchica e al tempo stesso nucleo politico fondamentale. Poi l’impatto delle nuove tecnologie sulla vita degli individui, e ancora la mistica della carne, del sesso, di cui l’autore è fervente assertore. Niente posizioni di retroguardia. Niente schieramenti o ideologia. Molto pensiero, invece, in cerca di un confronto non scontato, capace di osare posizioni anche politicamente scorrette, nei giorni del Sinodo e di un dibattito feroce sull’istituzione famiglia che, pure, molte volte, delude per la sua ovvietà, per i presupposti ideologici che obliterano posizioni spesso urlate e rivendicate. La posta in gioco non è da poco: a muovere gli scritti di Hadjadj c’è dichiaratamente il sogno di un’umanità ancora libera, non manipolata, realmente solidale.
Vaibhav, due anni e mezzo, e la sorella Divya, di nove mesi, sarebbero morti per una diatriba su un cellulare da 27 euro. I membri di una casta elevata hanno incendiato la loro casa. La madre è ricoverata in condizioni critiche, il padre ha ustioni a entrambe le mani. Cinque poliziotti sospesi per negligenza. Attivista per i diritti di dalit e tribali: “Nessun governo è in grado di contenere o fermare la violenza senza pietà contro le caste più basse. Polizia e governo non si assumono le proprie responsabilità e fanno apparire gli altri come non sinceri”.
“Ai nostri giorni l’onore della fedeltà alla promessa della vita famigliare appare molto indebolito”, per “un malinteso diritto di cercare la propria soddisfazione, a tutti i costi e in qualsiasi rapporto”, “esaltato come un principio non negoziabile di libertà”. “D’altra parte, perché si affidano esclusivamente alla costrizione della legge i vincoli della vita di relazione”. Ma “l’amore, come anche l’amicizia, devono la loro forza e la loro bellezza proprio a questo fatto: che generano un legame senza togliere la libertà: l’amore è libero, la promessa della famiglia è libera e questa è la bellezza!”.
Un cristiano assiro si sveglia, va a lavorare e, con sorpresa e raccapriccio, trova una scritta sul muro del suo ristorante: “Il Califfato è qui. Convertitevi o morirete”. Il suo locale è marcato con la nota N araba (la lettera nun) che vuol dire: “Nazareno”, cioè cristiano. Chi si ritrova con questo simbolo sul negozio sa che non avrà vita facile, che sarà braccato in quanto cristiano. Sono scene quotidiane, ormai, nelle aree occupate dall’Isis in Iraq e in Siria. Ma nel nostro caso, non parliamo di Mosul o Ninive, ma di: Göteborg, Svezia, in piena Unione Europea.
Molti dei temi caldi toccati nel Sinodo ed oggetto di dibattito dai media erano stati affrontati e chiariti in modo magistrale da san Giovanni Paolo II, di cui domani 22 ottobre si fa memoria liturgica. Spigoliamo allora tra i suoi scritti per rintracciare alcune riflessioni del Papa santo su argomenti oggi messi in discussione come il ruolo della coscienza, il rapporto tra dottrina, pastorale e misericordia e il tema della legge della gradualità, riflessioni la cui validità rimane immutata. Essi peraltro dimostrano che certe deviazioni sono tutt'altro che nuove.
Le relatio dei circoli minori sulla terza parte dell’Instrumentum laboris dovevano essere presentate ieri, invece, lo saranno oggi. I lavori si sono protratti oltre il previsto, ma una cosa la possiamo affermare: dopo gli oltre 700 modi, cioè emendamenti e precisazioni, piovuti sulle prime due parti dell’Instrumentum, ce ne sono tantissimi anche sulla discussa terza parte, quella che contiene gli elementi più dibattuti dentro e fuori l’Aula del Sinodo.
Continuano a rincorrersi voci sulla sorte di padre Paolo Dall'Oglio, il gesuita scomparso in Siria nel luglio 2013. L'ultima, diffusa dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, accende una luce di speranza. Secondo la testimonianza di un disertore dell'Isis, il sacerdote sarebbe detenuto in una prigione del Califfatto di al-Tabqa, controllata dal gruppo conosciuto come brigata uzbeka e si troverebbe nella provincia nordorientale di Raqqa. Il disertore afferma di aver visto padre Dall'Oglio a settembre poco prima di fuggire dalle trincee.
Nell’omelia mattutina, Papa Francesco evoca le parabole del figliol prodigo e della pecora smarrita, segni di un Padre che attende senza sosta di riabbracciare i suoi figli
La dottoressa Anca-Maria Cernea, medico presso il Center for Diagnosis and Treatment-Victor Babes e Presidente dell’Associazione dei Medici Cattolici di Bucarest (Romania), ha presentato al sinodo, il 17 ottobre, il seguente appello a papa Francesco e ai padri sinodali
Di tanto in tanto, emerge nei media qualche caso di un sacerdote omosessuale che innalza la bandiera dei cosiddetti “diritti gay”, tra i quali il “diritto al sacerdozio”. In primo luogo, bisogna chiarire che il sacerdozio cattolico non è un “diritto” per nessuno: né per gli omosessuali né per gli eterosessuali. Il sacerdozio cattolico è una vocazione, una chiamata personale e intrasferibile, fatta da Cristo a chi vuole.
Cosa lega la conversione di un massone alla pratica dei “Primi venerdì” a cui sono legati i devoti del “Sacro Cuore di Gesù”? Ce lo racconta il compianto padre salesiano don Giuseppe Tomaselli nei suo libretto “Il Sacro Cuore. Mese al Sacro Cuore di Gesù”. La pratica dei “Primi venerdì”, spiega don Giuseppe, nasce affinché le anime rendano al Signore il delicato atto di riparazione nel giorno in cui si ricorda la sua morte in Croce.
Daniele Maria Piras è un giovane francescano in formazione. Ha 32 anni ed è originario di Carbonia, in Sardegna. Prima di sentire la chiamata di Dio e di entrare nell’Ordine dei Frati Minori, la sua vita è stata caratterizzata dal dolore, da una profonda sofferenza e dalla mancanza di senso. “Fin da quando ero piccolo la mia famiglia, soprattutto per problemi economici, viveva grosse difficoltà relazionali, anzi tutto tra mamma e papà. Conclusa la scuola media, incominciai a lavorare con mio padre nella sua impresa edile; in quegli anni, per fuggire dalle fatiche familiari, iniziai a frequentare ‘cattive compagnie’: per stare al passo con loro, iniziai a bere, a fare uso di droghe leggere e poi pesanti, anche per anestetizzare il dolore che portavo nel mio cuore”, ha raccontato Daniele in un’intervista alla rivista dei francescani “Porziuncola”.
Nel 1984 il cardinale Joseph Ratzinger aveva risposto alle domande di Vittorio Messori e ne era nato il famoso “Rapporto sulla fede” (Edizioni San Paolo). Il contesto storico in cui si muovevano un po’ tutte le domande del giornalista era il post-concilio. Le risposte di Ratzinger erano fortemente indirizzate a fornire la corretta interpretazione del Concilio, secondo le esigenze di una restaurazione intesa non come un tornare indietro ma come la ricerca di un nuovo equilibrio dopo le esagerazioni dell’abbraccio al mondo.
Prime pagine dei quotidiani. Scontro fra partiti che sorreggono la maggioranza di governo e all’interno di ciascuno di essi. Incertezze e divisioni pure nelle forze politiche di opposizione. Levate di scudi perché i vescovi italiani sottolineano l’ovvio. Uno dei sintomi più evidenti della crisi della politica e delle istituzioni è costituito dal clamore così forte per una questione che interessa una frazione piccolissima di residenti in Italia, e che trova già ampia risposta nell’ordinamento vigente.
Tra i tanti messaggi usciti in questi giorni dal Sinodo non mancano quelli che, pur essendo presentati come meri adattamenti “pastorali” alla mutata situazione sociologica, propongono in realtà un radicale cambiamento della dottrina dogmatica e morale della Chiesa, in particolare per quanto riguarda i sacramenti del Battesimo, della Penitenza, del Matrimonio e dell’Eucaristia. Le obiezioni che sono state sollevate da importanti Pastori all’interno del Sinodo (basi pensare al Prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, cardinal Gerhard Müller), preceduti e seguiti da autorevoli teologi all’esterno di esso, non sono certamente dettati da pregiudizi ideologici o da prese di posizione conservatrici, ma solo dalla doverosa difesa di quegli elementi essenziali del dogma e della morale cattolica che l’azione pastorale non può mai obliterare, ma deve invece sempre riproporre opportunamente ed efficacemente affinché il Popolo di Dio li comprenda, li ami e li viva in ogni tempo e in ogni luogo.
Oggi inizia la Novena alla Misericordia di Dio per l'intercessione della beata Chiara Badano.
Kigali, 5 ottobre 1994 Carissimi fratelli, la pace sia con tutti voi. Da ormai poco più di una settimana sono di nuovo in Rwanda, passando per il Burundi. Il Signore ci ha facilitato ogni cosa e ha aperto le porte perché potessimo incontrare i fratelli rimasti e avere notizie degli altri. La gente sta riprendendosi piano piano. C’è chi ha vissuto questi tre mesi di guerra nascosto, con fame, tensione, e tutto ciò che questo comporta. Tutti sono stati marcati dalla presenza del Signore al loro fianco. La Parola del Signore, i salmi, i canti della Pasqua che risuonavano dentro di loro, hanno dato loro coraggio e speranza. Non è la stessa cosa vivere questi eventi con un po’ di "sale" che dà il Signore che viverli senza di niente! In generale per le comunità al Sud, cioè a Lungombwa, Butare e Nyanza sono moltissimi i fratelli uccisi; a Kigali le cose sono andate meno peggio: a noi tutti, ma ai fratelli, soprattutto della capitale, è parso chiaro che Dio ha un disegno su di loro per i giorni a venire: nel senso che essere scappati e usciti indenni da questa bufera è soltanto per grazia e per volere del Signore, perché diventino sale, luce e lievito di questa città e di questo paese. Il che ha spinto subito questi fratelli a cercarsi tra loro e a ricominciare a riunirsi per le celebrazioni. Dicono di aver sperimentato la Risurrezione: di essere passati di morte in morte annunciata, vedendo come la Pasqua - cioè l'intervento di Dio che li sottraeva alla morte laddove dovevano umanamente soccombere - era presente. Freschi del Primo Scrutinio e, soprattutto, della celebrazione della Notte di Pasqua, hanno avuto in queste liturgie forti il loro alimento e la sorgente di speranza viva e vera. A Nyanza, nonostante abbiano ucciso moltissimi, chi é sopravvissuto racconta la Pasqua: due ragazze, in situazioni diverse, per due volte sono state gettate nella buca con gli altri cadaveri, piene di ferite e bastonate: e per due volte ne sono uscite trovando salvezza. Un'altra ragazza - quella che l'anno scorso era stata a Denver - è morta pregando per gli uccisori che la facevano a pezzi. Con lei era suo padre, pure della comunità, e qualche fratello di carne: la mamma e gli altri fratelli e sorelle avevano preso un'altra direzione e sono stati pure uccisi. Di tutta la famiglia resta un solo ragazzo. A Butare abbiamo saputo di un ragazzo ucciso perché non ha accettato di uccidere, di un altro disposto a morire per aver nascosto due sorelle ricercate dai massacratori. Sentire le testimonianze dei fratelli è stato per me un grande conforto. Vedere l'illuminazione di alcuni fratelli e sorelle è stata una catechesi impareggiabile: di quelle vere, fatte di eventi di vita, non di parole vuote. I giorni scorsi siamo stati anche a Gisengi e a Goma. A Gisengi abbiamo potuto trovare fratelli: alcuni sono vivi, ma c’è mancato il tempo materiale di incontrarli. Ma anche lì hanno ucciso molto. Pensate che solo i preti della diocesi uccisi sono 31! Si trova là ormai una chiesa apparentemente distrutta, percosso il pastore e il gregge disperso. Anche qui a Kigali e, in generale, nel paese si ha la sensazione di un grande sbandamento e delusione; si era costruito troppo con i mattoni e poco con il cemento vero della fede! Ora tutti dicono che c’è bisogno di catechesi, di cammino catecumenale, anche quelli che prima ci trovavano troppo severi quando si diceva che nei cristiani non c’era vera fede e amore. Molte persone fuori del Cammino, compresi anche Vescovi, preti e religiosi, sono rimasti come storditi e increduli e incapaci d’ogni reazione dopo una tragedia così grande. Noi pensiamo che i fratelli rimasti - pochi o più numerosi secondo i luoghi - siano il fermento buono e nuovo che rifaccia il tessuto di questa Chiesa e di questo paese. Nei prossimi giorni cercheremo ancora di vedere e incontrare, con qualche celebrazione della Parola ed Eucaristia, i fratelli, prima di partire per Cyanguye e Bukavu, e poi per il Burundi, dove speriamo concretizzare qualcosa con l'Arcivescovo. La situazione comunque, per uno che non avesse conosciuto prima le cose sembra quasi normalizzata, tranne qualche segno evidente della guerra: rottami, case crollate ecc... Ma la gente venuta dal Burundi, Uganda, Kenya, Zaire, ha riempito (sta riempiendo la città); c’è aria di vittoria e di novità ; ma al di sotto di questa apparente normalità ci sono buchi enormi; chi ha perso 10, chi 15, 20, 30 o più famigliari. E non è il commercio o altro che li possa risanare: per questo c’è bisogno di predicazione, di annuncio dell’amore, della misericordia e del perdono di Gesù Cristo: ci aspetta molto lavoro e Arrivederci al 25 ottobre, salvo imprevisti. Stiamo bene. Vi salutano Ignazio e Jeanne col bacio santo. La pace.
L'obiettivo della Chiesa di Lucifero è creare “una nuova era per il progresso dell'umanità senza la schiavitù del pensiero dogmatico. Siamo gli dei e le dee della nostra vita”
“Grande momento di scuola in cui abbiamo imparato cose che non sapevamo” Con queste parole Mons. Negri, Vescovo di Ferrara, apre il suo intervento all’incontro organizzato dalla Diocesi di Ferrara-Comacchio con Mario Adinolfi.
«Quando un cattolico ritorna dalla confessione entra veramente, per definizione, nell’alba del suo stesso inizio, e guarda con occhi nuovi attraverso il mondo. Egli sa che in quell’angolo oscuro, e in quel breve rito, Dio lo ha veramente rifatto a Sua immagine. Egli sta nella luce bianca dell’inizio, pieno di dignità, della vita di un uomo. Le accumulazioni di tempo non possono più spaventare. Può essere grigio e gottoso, ma è vecchio soltanto di cinque minuti». Così, nella sua autobiografia, Gilbert Keith Chesterton racconta l’esperienza folgorante della confessione, l’incontro con la misericordia divina che segnò così radicalmente la sua vita. Egli si convertì confessandosi, all’età di 48 anni, nel 1922, scoprendo che proprio la Chiesa cattolica è l’unico luogo in cui un uomo può essere liberato dai suoi peccati e fare esperienza della misteriosa rigenerazione del proprio essere. Il lungo percorso che portò lo scrittore inglese ad aderire alla Chiesa di Roma fu infatti un’avventurosa ricerca di questo luogo in cui la persona può trovare una nuova vita dentro la solita vita, un nuovo cuore dentro il vecchio cuore, un nuovo respiro dentro l’affannoso respiro dei giorni.
Cari Padri sinodali, cari Vescovi che in unione col Papa garantite a me e per me e a tutte le genti del mondo, la presenza di liberazione e salvezza attuale che opera la Chiesa nel mondo. Poiché la Chiesa è il corpo di Cristo, Cristo attuale e operante nel mondo, Colui che ci libera dal potere della menzogna che come una muffa copre il mondo, mentre solo il bene ha radici e profondità, e in qualunque modo il bene si manifesti, provenga dai testimoni di Cristo o da chi non conosce ancora il nome del Salvatore dell’umanità, bene è segno del Bene supremo e definitivo il cui nome è Gesù Cristo, figlio di Dio, il Risorto, che oggi è presente col suo sacrificio – è realmente presente – nel sacramento dell’Eucarestia.
Il Comitato Difendiamo i Nostri Figli comunica di aver istituito un Osservatorio Nazionale dedicato al tema dell’educazione affettiva e sessuale – che compete in modo prioritario ai genitori – con lo scopo di raccogliere tutte le segnalazioni di possibile abuso didattico ed educativo nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. Esse saranno oggetto di formale denuncia al Ministero della Istruzione e Ricerca (MIUR).
Non sono fanatici immersi nel passato. Non usano la fede per fini politici. E mai si sottometteranno ai musulmani moderati. Quirico racconta i soldati del Califfo
36. La comunione invisibile, pur essendo per sua natura sempre in crescita, suppone la vita di grazia, per mezzo della quale si è resi « partecipi della natura divina » (2 Pt 1,4), e la pratica delle virtù della fede, della speranza e della carità. Solo così infatti si ha vera comunione con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Non basta la fede, ma occorre perseverare nella grazia santificante e nella carità, rimanendo in seno alla Chiesa col «corpo» e col «cuore»; occorre cioè, per dirla con le parole di san Paolo, «la fede che opera per mezzo della carità» (Gal 5,6). ...
“La frazione dell’ostia consacrata è atto riservato solo al sacerdote. Se viene effettuato da un altro siamo nel sacrilegio, altro che commozione e lacrime. Qui gode solo Satana”: parole e musica di Padre Cipriano De Meo il notisissmo esorcista pugliese. Con Padre Cipriano, esorcista di lunghissimo corso e per anni presidente della stessa associazione, parliamo del caso, raccontato al Sinodo dei vescovi, del bambino che avrebbe spezzato in due l’ ostia della sua prima comunione per darla ai genitori divorziati. Un episodio che potrebbe fare breccia, almeno emotiva, sui padri sinodali e che sui media ha avuoto molto ( forse esagerato) rilievo. Ammesso che risponda al vero.
«Per avere una risposta chiara alle vostre domande», mi dice sorridendo P. Thomas Michelet Op, «io direi ai vostri lettori di leggere un bel commento di P. John Hunwike, ex anglicano ora incardinato nell’Ordinariato Personale di Our Lady of Walsingham». Il giovane teologo domenicano, già autore di un articolo sul tema della comunione ai divorziati risposati sulla famosa rivista Nova et Vetera (clicca qui), mi prende in contropiede. «Mi scusi», chiedo, «ma per avere risposte cattoliche devo chiedere ad un ex prete anglicano?». Ride. «No, però la sua esperienza è interessante».
L’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) insieme a molte altre sigle di organizzazioni internazionali tra cui Oms, Unfpa, Unhcr, Unicef, Unodc, Unesco, Un Women, a settembre ha emanato un documento dal titolo “Porre fine alla discriminazione contro le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali”. Il sottotitolo così recita: «Gli organismi delle Nazioni Unite sollecitano gli Stati a dotarsi di strumenti urgenti per porre fine alla violenza e alla discriminazione contro gli/le adulti/e, adolescenti e bambini/e lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali» Una prima postilla: per l’Onu persino tra i bambini possiamo trovare omosessuali e transessuali in erba. A tale scoperta, che riceve dunque l’imprimatur della più autorevole organizzazione al mondo, se ne affianca un’altra ugualmente sorprendente: «milioni di persone Lgbt […] sono vittime di violenze indiscriminate a danno dei loro diritti umani». E dove sono le prove di quest’ondata di violenza? Non si cita nessuna fonte.
A vederlo (nell’unica fotografia che la Storia ci ha consegnato) sembra un tipo piuttosto basso e gracile, di quelli che “non potrebbero far male a una mosca”. Eppure era forte, solido Come una quercia. Rolando Rivi era un seminarista emiliano, morto martire a quattordici anni. Venne ucciso da un partigiano comunista tra i boschi dell'Emilia Romagna, il 13 aprile 1945. Il 5 ottobre di due anni fa la Chiesa Cattolica lo ha iscritto nel registro dei beati.
Il 18 ottobre 2015 Papa Francesco, nella Messa in Piazza San Pietro, ha proclamato quattro nuovi santi: i genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino, Louis e Zélie Martin, il sacerdote Vincenzo Grossi, fondatore dell’Istituto delle Figlie dell’Oratorio, e Maria dell’Immacolata Concezione, superiora delle Sorelle della Compagnia della Croce. Il Papa ha affermato che tutti e quattro i santi - un sacerdote, una suora, due laici - hanno testimoniato la gioia in mezzo a notevoli sofferenze. Come molti santi, ci presentano «il tema del servizio e ci chiamano a seguire Gesù nella via dell’umiltà e della croce».
«… sono tratti costitutivi della fede la disponibilità a soffrire ma anche il coraggio di lottare. Ciò non manca certo a quegli uomini che dicono: la fede dovrebbe essere protesta e resistenza contro il potere di questo mondo. Ma quando si va a vedere più da vicino ci si rende conto che in realtà tali gruppi vogliono per lo più avere un altoparlante per le loro grida e per i loro slogan di partito. Accade tutt’altra cosa, invece, quando la Chiesa si oppone ai veri poteri e peccati di quest’epoca, quando essa denuncia la distruzione del matrimonio, la distruzione della famiglia, l’uccisione dei bambini non ancora nati, le deformazioni della fede: allora le si contrappone subito un Gesù che sarebbe stato solo misericordioso, sarebbe stato sempre comprensivo e non avrebbe mai fatto male a nessuno. E viene formulata la massima: non si può essere cristiani a spese dell’essere uomini; e per essere uomini si intende poi ciò che pare e piace a ciascuno. Esser cristiani è un optional gradito, ma non deve costare nulla... Cristo è salito sulla croce: un Gesù disponibile a tollerare tutto non sarebbe stato crocifisso».
«Il Beato Paolo VI disse nel 1972: “Da qualche fessura, il fumo di Satana è entrato nel tempio di Dio”. Sono convinto che queste del santo pontefice, l’autore dell’Humanae vitae, furono parole profetiche. Durante il Sinodo dello scorso anno, “il fumo di Satana” ha cercato di entrare nell’aula di Paolo VI.
Ormai volge alla fine e nessuno si è curato di loro, nessuno li ha mai nominati, né mai consultati in qualche sede, né tantomeno sono stati invitati al Sinodo per fornire la loro testimonianza. Così, silenziati, da un anno in qua stanno seguendo con sempre maggiore preoccupazione e senso di impotenza le opinioni di grandi e minuscoli uomini su argomenti che li riguardano e sui quali avrebbero un diritto sacrosanto, nel pieno senso del termine, di interloquire. Sono in numero superiore a quello che si pensi, ma nessuno li ha mai contati perché non interessano alle statistiche laiche e nemmeno alla pastorale cattolica, infatti stanno in mezzo ai fedeli ordinari senza sollevare problemi né pretendere nulla, anzi, quando possono, danno una mano a chiunque abbia necessità di aiuto materiale e spirituale. Mi riferisco ai divorziati che hanno liberamente scelto di vivere secondo il Vangelo, quelli che hanno messo la fede al primo posto della propria esistenza, che sono rimasti nella Chiesa come salde colonne che reggono con la loro coerenza cristiana la vita della loro famiglia, tronca di un genitore ma non del Padre di tutti.
Sei grandi chef internazionali per sei portate che mischieranno i sapori del mondo con quelli italiani, domenica 18 ottobre per il pranzo benefico organizzato a favore dell’Opera San Francesco di Milano, in collaborazione con Identità golose (il più prestigioso “congresso” di cucina italiana). I sei cuochi aspettano il pubblico nella storica mensa dei poveri di via Concordia 3 per un’iniziativa gustosissima, “Cuochi all’opera”, a cui si potrà partecipare a fronte di una donazione minima da 100 euro (la raccolta andrà interamente devoluta alla storica mensa, che ogni anno offre quasi 860 mila pasti gratuiti, cioè più di 2.800 al giorno, e cura 40.188 persone).
Thomas Luke Msusa è uno dei 48 prelati africani presenti al Sinodo sulla famiglia. Il missionario della Compagnia di Maria ha 53 anni, è arcivescovo di Blantyre, in Malawi, ma è nato in una famiglia musulmana e dopo essersi convertito, ha battezzato suo padre, che era un imam.
In Spagna negli zaini dei bambini insieme alle merendine qualcuno ci ha messo anche dei lubrificanti anali e vaginali. Non è un attentato al pudore di un depravato isolato, bensì di una comunità di depravati che governano pure una città importante come Siviglia. L’amministrazione comunale di Siviglia ha infatti ha acquistato, per 1.470 euro, 7.000 dosi di lubrificanti vaginali e anali da distribuire gratuitamente a bambini dai 12 anni in su. I lubrificanti non sono un succedaneo dell’olio per la catena delle biciclette dei piccoli scolari – mezzo usato in genere per andare scuola - bensì nella mente lubrica di questi burocrati potranno essere utili a “godere di relazioni erotiche”, come si legge in un comunicato stampa del comune.
Il problema è delicato e il fatto che ci sia di mezzo un bambino, immagine dell’innocenza, lo rende ancora più delicato. Mi riferisco all’episodio che ha scosso i sentimenti di milioni di persone: il bambino, figlio di separati che, dopo aver ricevuto per la prima volta l’Eucaristia, sottrae alla particola che ha sulla mano due pezzetti e li offre ai genitori, comunicandoli.
Perché Planned Parenthood ha deciso di non accettare più soldi per le donazioni di tessuti di bambini abortiti, attività di cui va «orgogliosa»
Doppio appuntamento sabato 17 ottobre sul tema della famiglia. Prima a Roma e poi a Milano. Invertendo l’ordine cronologico, partiamo da quest’ultimo, dato che il direttore di Tempi, Luigi Amicone, è stato chiamato a moderare l’incontro “Nutrire la Famiglia per nutrire il futuro. Tutela e rilancio del ruolo della Famiglia per la società del domani”. Il convegno, che si richiama a quello organizzato a gennaio, è stato promosso da Regione Lombardia che, a partire del suo presidente Roberto Maroni, è sempre stata molto decisa nel difendere la famiglia naturale. E proprio Maroni, che all’incontro ci sarà, ha promosso con l’assessore regionale alle Culture, identità e autonomie, Cristina Cappellini, questo evento.
«Convertitevi o morirete», «Il Califfato è qui». Sono queste le scritte che mercoledì il cristiano assiro Markus Samuelsson si è ritrovato sui muri del suo ristorante. Frasi simili sono comparse a centinaia sulle proprietà sequestrate ai cristiani in Iraq e in Siria dallo Stato islamico, Al-Qaeda o dai ribelli “moderati”. Ma Samuelsson vive in Svezia, a Goteborg, non in Iraq o in Siria.
Se ci fosse il Cobas dei personaggi delle fiabe, Cappuccetto Rosso, Biancaneve e Cenerentola scenderebbero subito in piazza dopo aver letto il racconto per l’infanzia George, partorito dal newyorkese Alex Gino. Mr. Gino si autodefinisce genderqueer e per capire chi diamine sono i genderqueer basta dare un’occhiata alla foto che qui riproduciamo. Il canovaccio seguito da Gino è ormai un classico nella letteratura gender per l’infanzia. C’è un bambino che si sente bambina, gli altri lo deridono, ma poi trova qualcuno – un amico, un parente, etc. – che lo accetta così come è e da quel momento in poi il piccolo trans camminerà a testa alta fiero della sua diversità.
Se non altro appare chiaro che il problema vero di questo Sinodo è l’Eucarestia. E prima di parlare di accesso alla comunione dei divorziati risposati (e perché non di tutti coloro che, essendo in peccato mortale, non sono riconciliati?) sarebbe senz’altro meglio chiarirsi se si crede ancora che nell’Eucarestia c’è la presenza reale di Cristo.
Nel fervente dibattito sulla comunione ai divorziati risposati inaugurata dal cardinal Kasper nel sinodo 2014 si rischiano di perdere, anche da parte dei credenti, i termini del discorso. Che sono in verità più semplici di quanto sembra. Con l’avvento di Cristo, viene restaurato il disegno originario del Creatore: quello per cui uomo e donna, maschio e femmina sono chiamati a divenire «un solo corpo e un solo spirito». Nell’Antico Testamento Dio permette la possibilità del ripudio, ma solo «per la durezza del vostro cuore». Nel Nuovo questa possibilità viene esclusa, e viene affermata senza indugi l’indissolubilità del matrimonio.
Un morto, quattro feriti, una chiesa bruciata. Ad Aceh, nell’ovest dell’Indonesia, gli estremisti islamici non sono mai stati teneri con i cristiani, ma questa volta gli attacchi sono stati più violenti del solito.
Approda per la prima volta in territorio bresciano la mostra dedicata al beato Rolando Rivi seminarista martire. L’amministrazione comunale di Carpenedolo – spiega l’assessore alla Cultura Elena Carleschi – ha voluto proporre questa mostra alla cittadinanza poiché la vita e il martirio di Rolando sono paradigma della vita cristiana, nobile esempio di virtù, straordinaria testimonianza umana e civile della vita spesa fino in fondo per la verità e, quindi, contributo decisivo alla realizzazione del bene comune. Anche nell’ambito politico e amministrativo – prosegue l’assessore – stiamo assistendo al dilagare di un relativismo sempre più sfrenato, per questo l’esempio del Beato Rolando Rivi è un patrimonio da far conoscere, perché ricorda a tutti, e quindi anche a chi è chiamato ad amministrare e governare, che esiste il bene ed esiste il male, che esiste la verità che deve essere testimoniata senza cedere a compromessi.
I racconti dei profughi dell’area di Nangarhar, in parte conquistata dallo Stato islamico: «Facevano sedere gli ostaggi sull’esplosivo e li facevano saltare»
Accade in Egitto, dove una comunità di 250 famiglie cattoliche ha finalmente ottenuto il permesso di costruire l’edificio. «Colpa di burocrazia e fanatismo»
Da giovedì 29 a venerdì 30 ottobre 2015 si terrà presso l’Auditorium Antonianum il Forum Internazionale di Mariologia sul tema Maria di Gesù di Ágreda: una storia e un pensiero, organizzato dalla Pontificia Academia Mariana Internationalis in collaborazione con le facoltà di Teologia e Filosofia della Pontificia Università Antonianum e l’Orden de la Inmaculada Concepción. Il Forum sarà articolato in due sessioni, moderate dai proff. Pietro Messa, Preside della Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani della Pontificia Università Antonianum, e Agustín Hernández, Decano della Facoltà di Filosofia della stessa Università, seguite da una tavola rotonda moderata dalla prof.ssa Alessandra Bartolomei Romagnoli. Visualizza il programma dell’iniziativa.
Si è trasformata in un’enorme bestemmia contro Dio, contro la Vergine Maria e contro la Chiesa il XXX Incontro nazionale delle Donne, autoconvocatosi domenica scorsa a Mar del Plata, in Argentina. Quest’anno non è stato organizzato solo per ribadire i soliti mantra sessisti, bensì – si noti – anche contro la «violenza di genere». Rivelando, tuttavia, la ferocia ed il volto più bieco e criminale di un’ideologia disumana.
La guerra scatenata dalla grande stampa progressista sul caso della lettera dei 13 cardinali da surreale è ieri sera sfociata nel ridicolo. Ma pare non ci sia nulla che possa fermare questa aggressione ai cardinali firmatari, accusati di essere come minimo dei cospiratori, e al vaticanista Sandro Magister che quella lettera ha pubblicato. Ed è lo stesso Magister che ieri sera si è incaricato di dimostrare che la notizia dell’intervento dei 13 cardinali era stata data quattro giorni prima di lui dal responsabile di Vatican Insider Andrea Tornielli, uno dei più attivi nel denunciare la presunta cospirazione. Ma cospirazione di cosa? Questo è l’elemento surreale: la cospirazione è per definizione qualcosa che si trama nell’ombra, nel segreto, alle spalle di qualcuno che si intende colpire, per ottenere risultati impossibili alla luce del sole. Ma cosa c’entra con alcuni cardinali che firmano una lettera e la consegnano direttamente al Papa, ovvero a colui che dovrebbe essere – nella mente perversa di tanti commentatori – la vittima? Non solo: le preoccupazioni espresse nella lettera sono state dagli stessi pronunciate pubblicamente nell’aula sinodale (e ancora prima in interviste e dichiarazioni), così che in effetti neanche il contenuto della lettera è una sorpresa.
Delia è una bellissima donna di 28 mila anni. Stiamo parlando di uno dei più importanti ritrovamenti paleontologici del mondo, avvenuto in Italia nel 1991. Fu allora che nella grotta-santuario di Santa Maria di Agnano, sulle colline fuori Ostuni, in Puglia, l’équipe del professore Donato Coppola, docente nell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, scoprì una sepoltura unica: lo scheletro praticamente completo e in ottimo stato di una giovane donna incinta di otto mesi. Anche il piccolo scheletrino che stava nel suo ventre è quasi completo e in condizioni eccellenti. Oggi riposano entrambi, la madre accanto al figlio, al 15 di via Cattedrale a Ostuni, cioè nell’ex monastero carmelitano di Santa Maria Maddalena dei Pazzi, annesso alla chiesa di San Vito Martire, che accoglie il Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale (il professor Coppola ne è il direttore scientifico), una struttura che gestisce pure il Parco Archeologico e Naturalistico di Santa Maria d’Agnano.
«Preghiamo perché i padri sinodali ascoltino la Madre di Dio alle Nozze di Cana: Fate quello che vi dirà». É la conclusione dell’omelia tenuta ad Alencon lo scorso 8 ottobre, da monsignor Marc Aillet, vescovo di Bayonne (Francia), al termine di un pellegrinaggio che si è concluso alla casa natale di S. Teresina di Gesù Bambino. Infatti, mentre in Vaticano proseguono i lavori al Sinodo sulla famiglia, la Chiesa Cattolica domenica eleverà una coppia di sposi agli onori degli altari. É un aureola per due quella per i coniugi Luigi e Zelia Martin, i genitori di santa Teresa. Una realtà controcorrente in un mondo dove tutto si fa single e l’amore è sempre più liquido.
Ddl Cirinnà, riassunto della giornata di ieri. Il presidente del Consiglio e leader del Pd vuol mandarlo nell’aula del Senato il prima possibile, il ministro dell’Interno e leader di Ap subordina l’iscrizione immediata all’ordine del giorno alla esclusione dal testo della stepchild adoption, cioè della possibilità per il convivente dello stesso sesso di diventare genitore adottivo del figlio biologico del partner. Un accordo - al momento improbabile - fondato sull’accoglimento da parte di Renzi della condizione posta da Alfano consegnerebbe all’Italia il matrimonio gay e le adozioni gay: o direttamente, per decisione del Parlamento, o qualche giorno dopo, per intervento del giudice. Proviamo a capire perché.
Vangelo Mc 10, 35-45: Il Figlio dell'uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti.
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi cori Giacomo e Giovanni. Allora [Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».]
Dal 2 al 6 febbraio del 1995, a Pantano di Civitavecchia, una statuina della Madonna raffigurante la Regina della Pace lacrima sangue per tredici volte. Pianse ancora sangue il 15 marzo nelle mani del vescovo Girolamo Grillo. Da quel giorno altri eventi soprannaturali si sono succeduti: una seconda Madonnina, identica alla precedente, dono del cardinale Deskur, ha incominciato a effondere un olio profumato durante alcune feste religiose o di fronte a persone riunite in preghiera; la Vergine stessa è apparsa a una famiglia e ha dato i suoi messaggi. Prima destinataria e strumento di queste manifestazioni della Madonna è la famiglia Gregori: padre, madre e tre figli, tutti resi partecipi di tante grazie e segni straordinari. In questo libro, agile come una guida del pellegrino, si raccontano tutti i fatti salienti della vicenda; comprese le analisi scientifiche, che hanno escluso truffe e manipolazioni, e l’indagine della Chiesa, che, a livello diocesano, si è conclusa positivamente con l’erezione a Santuario della Parrocchia di Sant’Agostino a Pantano.
Grande scalpore su giornali e Tv per la lettera o presunta tale (esiste oppure no?) che tredici cardinali avrebbero scritto a papa Francesco, avanzando alcune perplessità sulle procedure di metodo da adottare al Sinodo sulla Famiglia. Se si vuole leggerla, sia o non sia reale e/o nella sua stesura definitiva, basta un click. Io l’ho fatto e non ci ho trovato elementi di scandalo, ma solo la richiesta di un confronto per il bene della Chiesa avanzato da alcuni collaboratori al vicario di Cristo. Ciò che allora stupisce è l’ordito complottistico intessuto dai media per i quali questi cardinali starebbero mettendo in discussione l’autorità e la libertà di giudizio del romano Pontefice. L’ingerenza in verità è tutta mediatica, a partire dal fatto che come già in Vatileaks, un documento che doveva restare riservato è stato carpito da qualche collega e dato in pasto al pubblico. Questo non va bene. Ma per il resto dov’è lo sconcerto? La Chiesa non è una democrazia, ma grazie a Dio fino a oggi è stato il luogo che maggiormente al mondo ha garantito la libertà e i diritti della persona (dal concepimento fino al suo esito…), compresi quelli di parlare franco.
“Perché credo”, Vademecum dei giovani per l'Anno della Misericordia (Libreria Editrice Vaticana) è il tema del nuovo libro del vescovo ausiliare della diocesi di Roma, monsignor Lorenzo Leuzzi, delegato per la Pastorale Universitaria, che sarà presentato giovedì 15 ottobre 2015, alle 19, nella Biblioteca Angelica, in piazza Sant'Agostino 8.
Una scuola secondaria dedicata a Papa Francesco è stata inaugurata nei giorni scorsi a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo. L’istituto è stato finanziato dalla Conferenza Episcopale italiana (Cei) con i fondi dell’8x1000 e dalla onlus Semi di Pace. L’edificio, completato dopo nove mesi di lavori, dotato di dodici aule, un laboratorio informatico e uffici, ospiterà fino a seicento studenti, tra i 10 e i 16 anni, della comunità di Mikondo, nel quartiere periferico e degradato della capitale Kinshasa. Le attività didattiche sono coordinate dalle suore missionarie Figlie della Passione di Gesù Cristo e Maria Addolorata.
Sono ore di ansia e soddisfazione per la comunità cristiana siriana che celebra il ritorno di padre Jaques Mourad, rapito nel maggio scorso nei pressi del luogo di culto distrutto ad agosto dall'Is, e prega per la vita degli altri ostaggi. Da un lato c'è la “gioia” per la ritrovata libertà del sacerdote siro-cattolico, priore del monastero di Mar Elian, dall'altro la “forte preoccupazione” per la sorte di oltre 190 cristiani originari di Al Qariatayn, a sud-ovest di Homs, in Siria, tuttora nelle mani delle milizie del sedicente Stato islamico.
In questi giorni, l’assemblea sinodale ci sta rendendo partecipi di numerosi dibattiti, proposte e soluzioni per accompagnare con coraggio la vita della famiglia. La relazione finale sarà di grande utilità per il bene della famiglia, della società e della Chiesa. Il rischio è che giornali, televisioni e radio diano risalto solo a quei pochi aspetti che interessano i tanti che vorrebbero manipolare e strumentalizzare certe affermazioni dei padri sinodali, scardinandole dal contesto nel quale sono state pronunziate.
Il 18 ottobre, attraverso le 21 sedi nazionali di ACS presenti in quattro continenti, la fondazione pontificia esorta tutti i bambini ad unirsi in preghiera.
Secondo il rapporto annuale, sono state uccise anche persone non affette da malattie terminale, ma solo da problemi legati alla vecchiaia. Rispetto al 2013, vittime aumentate del 10%, rispetto al 2002, del 182%
Nissar Hussain, sua moglie e i suoi sei figli sono presi di mira in continuazione dai vicini musulmani. Hanno già dovuto cambiare casa, ma né la polizia né la Chiesa li soccorre
Parla lo scrittore irlandese cattolico “dissidente” che ha pagato cara (nella Chiesa e nel mondo) la sua battaglia per la verità del matrimonio. E per l’indissolubile unione tra bellezza e moralità
Egitto. Monsignor Bafnotios, vescovo di Samalout, dove sarà costruita la chiesa dedicata ai 21 martiri: «Anche i musulmani, come noi, si sono sentiti fieri di loro»
Di recente è stata pubblicata l’edizione 2015 de The Muslim 500: The World's 500 Most Influential Muslims, un volume annuale che dal 2009 rende noti i risultati di un voto aperto al pubblico per stabilire chi siano i musulmani più influenti al mondo. A gestire il progetto è il Royal Islamic Strategic Studies Centre in Amman, in Giordania.
La ripresa dei lavori nella seconda settimana di Sinodo è stata caratterizzata dal giallo della lettera dei 13 cardinali. Nella mattina di lunedì il vaticanista Sandro Magister ha pubblicato il testo di una missiva sottoscritta da un certo numero di padri sinodali, e inviata al Papa all’inizio del sinodo. Nomi di peso, per una protesta sostanziale.
Nonostante le sette sataniche siano un residuo primitivo e totalmente agli antipodi dell’era moderna, sembrano avere oggi più di ieri un forte appeal in tutto il mondo. Londra ha il primato mondiale di sette sataniche, seguita da Torino, San Francisco, Chicago e Roma (dove operano almeno 44 sette). Non è strano che in Italia vi sia questo grande interesse per le magie occulte e dipende dal fatto che accanto ad una convinta fede religiosa, convivono da sempre credenze popolari come il malocchio, la fattura, le sedute spiritiche e nuovi “riti di importazione” come il Voodoo e il Macuba. Riti che provengono da lontano e importati qui dalle grandi immigrazioni avvenute negli ultimi tempi nel nostro paese.
Oggi inizia la Novena a San Giovanni Paolo II.
Supplica alla Madonna di Fatima. Si prega oggi.
Arthur Boyle, Artie per gli amici,chioma folta, sorriso cordiale, faccia che ricorda vagamente Ronald Reagan. Cattolico del Massachussetts, da buon americano cattolico ha tredici figli, tutti avuti da Judi, unico amore della sua vita. Si sono innamorati che lui aveva dodici anni e lei undici. Quando si sono sposati, lui ne aveva diciannove. A quarantacinque anni Artie si è ritrovato con un brutto male. Sì, proprio quello. Visite, consulti, operazioni, insomma tutto l’ambaradam consueto che d’improvviso popola di medici e infermieri le giornate, che diventano un susseguirsi di appuntamenti, sale d’attesa, prelievi, ansie. Ve la faccio breve: ad Artie viene detto che non ha speranza. Ma Artie ha una famiglia alle spalle. E questa si attiva. Dove non arriva il medico, arriva la preghiera; quando la scienza getta la spugna, il credente non ha ancora esaurito le sue chances.
Lunedì 5 ottobre anche l’arcivescovo di Milano raggiunge Roma per il Sinodo ordinario sulla famiglia. Terrà settimanalmente informati i fedeli ambrosiani dei lavori con una rubrica sulle pagine diocesane di Avvenire. Il Sinodo 2015 privilegia i cosiddetti “circoli minori”, creati per lingua e tipologia d’interesse, a cui sono affidate singole parti delle materie da trattare. Il card. Scola è, come nel 2014, tra i moderatori di circoli non solo italiani, ma anche di lingua francese.
Ho ricevuto diverse mail di commento al mio articolo “Quelli che: "l'omosessualità di un prete non è un problema”, qualcuno educata, qualcuna un po' meno. Suppergiù, le osservazioni di queste mail sono le seguenti: bisogna distinguere tra atti omosessuali e omosessualità; i primi sono peccato, la seconda no; quindi l'omosessualità di un prete non è un problema. È verissimo: il Magistero distingue tra atti omosessuali e tendenza omosessuale; i primi sono in peccato, la seconda no. Ma non finisce qui.
L'epurazione delle fiabe classiche dalla scuola elementare francese è solo l'ultimo attacco del politicamente corretto ad un bene essenziale: la cultura critica.
Noelia Garella ha 29 anni ed è diventata maestra nel 2007. Attualmente lavora nella scuola materna Capullitos di Córdoba Capital. Isabel “Ichu” Bosch Fragueiro ha 27 anni, è scrittrice e di recente ha pubblicato il suo primo libro: La vida de una reina (La vita di una regina). Entrambe hanno la Sindrome di Down. “Non ci sono pregiudizi nei miei confronti da parte dei genitori. Ho iniziato a lavorare e i genitori erano contenti, e anche i bambini. Diamo loro il latte, il pranzo, la merenda. Ci divertiamo in giardino”, ha raccontato Noelia al quotidiano El Día. Noelia ha terminato la scuola primaria e secondaria presso la Escuela Santa Infancia, ha studiato per diventare Maestra di Livello Iniziale e ha conseguito un aggiornamento accademico in Danze Folkloristiche.
Ad AsiaNews mons. Zenari conferma la notizia del rilascio del priore del monastero di Mar Elian ad Al Qariatayn, rapito nel maggio scorso. Il sacerdote è atteso a Damasco, dove racconterà lui stesso i dettagli del sequestro. Ancora nessuna novità sul rapimento di p. Dall’Oglio.
«Sapevo ben poco dei coniugi Martin, solo quanto accenna santa Teresina nei suoi scritti», dice padre Antonio Sangalli, frate del Carmelo di Monza. Eppure proprio lui è diventato il postulatore della causa dei primi santi sposi della storia della Chiesa che verranno canonizzati il 18 ottobre prossimo, «guarda a caso proprio durante il sinodo della famiglia». Sangalli racconta a tempi.it come è diventato testimone involontario sia del primo sia del secondo miracolo, necessari a dichiarare la santità dei coniugi Luigi e Zelia Martin. Tutto è cominciato nel giugno 2002, quando una coppia di sposi, Valter e Adele Schilirò, di cui Sangalli è confessore, gli domandarono il battesimo per i figlio neonato, Pietro, la cui condizioni erano state dichiarate incompatibili con la vita dai medici: «A dire il vero, cercai di defilarmi e dissi loro di far battezzare il bambino al cappellano dell’ospedale. Ma non mi diedero scelta, così mi misi a cercare il rito del battesimo in articulo mortis e, mentre lo facevo, mi capitò fra le mani un’immaginetta degli allora venerabili coniugi Martin, con una preghiera sul retro. Sapevo che anche loro avevano perso quattro figli e che li avevano offerti a Dio con fede. Mi parve perfetta e, quando la famiglia Schilirò mi venne a prendere, diedi loro l’immaginetta dicendo ai bambini che dovevano pregare affinché anche mamma e papà riuscissero ad affrontare con fede la morte di Pietro. Temevo perdessero il senno per la disperazione».
Dalla discoteca dei vip alla collina delle apparizioni. Dal mondo dello spettacolo a quello della fede. In queste poche parole si può racchiudere il cammino di conversione di Simona Amabene, una brava ragazza che lavorava come pr al Twiga, famoso locale della Versilia, prima di essere toccata dalla Madonna. La Vergine, in questo Suo straordinario disegno di conversione, è entrata piano piano nel suo cuore facendosi largo tra le pagine della sua agenda fitta di impegni, per non uscirne più.“
Dopo quattro giorni senza cibo e acqua la dodicenne Andrea Lago è morta venerdì all’ospedale clinico di Santiago de Compostela. I supporti vitali che servivano per nutrire Andrea, affetta sin da piccola da una malattia neurodegenerativa che le ha bloccato progressivamente gli arti, le erano stati tolti lunedì dopo una battaglia ingaggiata lo scorso giugno dai genitori, Antonio Lago e Estela Ordonez (nella foto), convinti che la figlia dovesse morire “dignitosamente”. «Non vogliamo vederla agonizzante, deperita, in pena e incapace di riconoscerci».
L’8 novembre 1620, presso Praga, l’esercito cattolico sconfisse il nemico luterano nella cosiddetta Battaglia Bianca. Il merito della vittoria, più che alla baldanza dei soldati, fu attribuito all’intercessione della Vergine per il tramite del cappellano delle truppe che sul campo mostrò un’immagine di Maria con il Suo Bambino dalla quale scaturirono raggi dorati che abbagliarono gli avversari, costringendoli alla fuga. Il padre, un carmelitano scalzo, trasferì solennemente questa icona nella chiesa romana del suo ordine religioso, allora dedicata a San Paolo e da quel momento intitolata a Santa Maria della Vittoria. Il dipinto originale andò perduto nelle fiamme di un incendio e sostituito con una copia oggi nella raggiera al centro dell’altare maggiore.
Il modello non è il regale sposalizio di Kate e William. Ma semmai quello molto più glam di Elton John. Follow the money, si diceva: segui il soldo. E il soldo porta oltre le leggi, lontano dalle consuetudini e sideralmente liberato da quel pizzico di moralità che ormai non c'è più, schiacciata dal consumo sessuale che ha sostituito il piacere fine a se stesso e la sua spasmodica ricerca di felicità. La strategia è semplice: i matrimoni, per chi ancora li sceglie, sono un business, il catering, i fiori, l'allestimento etc.... Negli ultimi dieci anni si è creata la figura del wedding planner al quale si può affidare un desiderio per vederselo immediatamente tradotto in realtà, fossero anche i confetti passion fruit perché la mandorla è così retrò, stantia, insomma un retaggio clericale.
Due cose imbarazzano in queste ore chi nel Pd è consapevole del danno che al nostro ordinamento causerà il ddl Cirinnà. La prima è l’ansia con la quale si sta tentando di portarla in Aula al Senato il prima possibile: senza concludere l’esame in Commissione Giustizia, senza relatore, senza affrontare nella sede tecnica più adeguata nodi delicati e complessi, che la confusione dell’Aula impedisce di valutare con attenzione. La seconda è la certezza che l’inserimento della stepchild adoption sia nell’articolato originario sia nella sua riscrittura conduce in breve tempo all’adozione gay. La prima è una forzatura di metodo, la seconda di merito.
La prima settimana del Sinodo, dedicata alla prima parte dell'Instrumentum laboris, si è chiusa con la pubblicazione delle prime relatio dei cosiddetti circoli minori. Proprio questi gruppi di circa 20-30 padri, riuniti nelle varie lingue, costituiscono la chiave portante del nuovo metodo di lavoro introdotto per questa sessione ordinaria dell'assemblea dei vescovi.
California. L’ex seminarista Jerry Brown può imparare da Mary Karner cos’è la sofferenza e qual è il suo valore: «Mia madre è morta, ma ho avuto l’opportunità di servirla fino alla fine»
«Morano. La figlia down nascosta da De Gaulle». La prima pagina del nuovo numero di Charlie Hebdo, uscito mercoledì, è di quelle che farà discutere. Perché dietro alla solita storia della libertà di espressione questa volta non si nasconde solo il vituperio e l’insulto gratuito, ma anche «il vero razzismo».
Noor, 22 anni, racconta alla Cnn: «L’uomo che mi ha comprata mi ha detto: “Diventerai musulmana se 10 combattenti ti stupreranno”. Lo ha fatto, poi mi ha passata ai suoi 10 amici»
«Una iniziativa molto interessante di proposta pastorale è quella del vescovo di Frascati, monsignor Raffaello Martinelli, che già da qualche anno ha pubblicato dei comodi e maneggevoli depliant in cui tratta in modo sintetico ma efficace temi che riguardano la Chiesa e i suoi insegnamenti come: “Matrimonio e Famiglia: quale la loro concezione nella fede cristiana”, o “Il Santo Rosario: quale la sua importanza”, o “Sessualità umana: come viverla in castità”, “Relazioni omossesuali: come le valuta la Chiesa Cattolica”, “Il Diavolo: come lo si vince” e “Convivenze, coppie di fatto: sono da legalizzare?”. Questi sono solo alcuni dei titoli, come si vede, anche con temi scottanti ed attuali, scritti però, non con linguaggio teologico che ai più anche credenti potrebbe risultare difficile, ma in modo diretto semplice e con argomenti convincenti che anche il non credente o colui che sta in cerca della verità potrebbe vederli come uno stimolo ad approfondire tali tematiche, infatti alla fine di questi depliant, vi è una bibliografia che permette di conoscere meglio tali argomenti.
L’eutanasia per gli adulti non è ancora stata legalizzata in Francia, ma la principale loggia massonica del Paese, il Grande Oriente di Francia, già dibatte su una legge sul fine vita adattata ai minori. Un giornalista di Famille Chrétienne ha potuto assistere a una conferenza intitolata “La fine della vita dei bambini”, organizzata il 3 ottobre nel tempio della loggia per la commissione nazionale di salute pubblica e di bioetica del Grande Oriente di Francia.
Rapimento a scopo di estorsione o nuovo capitolo del terrore islamista? È la domanda che resta aperta nelle Filippine all’indomani del sequestro di Rolando Del Torchio, l’italiano cinquantasettenne, ex missionario del Pime, portato via l’altra sera dalla sua pizzeria di Dipolog, sull’isola di Mindanao, dove era tornato a vivere da qualche anno dopo aver abbandonato il sacerdozio. Ed è una domanda che resta aperta, non tanto per la difficoltà a fare luce sull’accaduto, ma perché in un posto come Mindanao è davvero difficile tracciare una linea di demarcazione netta tra una situazione e l’altra.
Domenica, Papa Francesco ha sottolineato che il Sinodo dei vescovi non è un parlamento, ovvero che la verità non è il frutto della democrazia dei “secondo me”. Chiaro. Forse. Perché monsignor Bruno Forte, che del Sinodo è il Segretario speciale, insiste nel dire che l’assemblea dei vescovi ha natura “pastorale” e c’è il rischio che le sue parole vengano strumentalizzate da chi auspica separazioni imbarazzanti tra pastorale e dottrina. Infatti, il Relatore generale del Sinodo, il cardinale Péter Erdö, ha tenuto a ribadire che tra bene e male non ci può essere compromesso: sì, insomma, che siamo nella Chiesa cattolica, non dal barbiere. Necessario?
Vangelo Mc 10, 17-30: Vendi quello che hai, poi vieni e seguimi.
[In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».] Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».
La piccola Milan, a due anni, si ammala di tumore e dopo un trapianto viene assalita da un virus letale. La madre, una profuga musulmana di Damasco, si rivolge a san Charbel e la bambina guarisce.
Dopo la risoluzione di molti problemi burocratici, può finalmente cominciare la costruzione della chiesa dei Martiri in Egitto. Il tempio sarà dedicato ai 20 cristiani copti sgozzati in Libia l’anno scorso dallo Stato islamico.
Il Pontefice in piazza San Pietro ha ricordato che tutta la società farebbe bene a guardare alla famiglia per imparare. Come sta facendo la Chiesa con il Sinodo
Presentato un nuovo testo da votare in Senato senza passaggio in commissione. Interviste a Maurizio Sacconi («il fine è l’utero in affitto, torniamo in piazza») e Eugenia Roccella («si apre un problema rispetto al nostro rapporto con l’esecutivo»)
Quando l’hanno accusata di voler diffondere la teoria gender nelle scuole, il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha prima negato con forza, per poi parlare di «truffa culturale» e minacciare addirittura la denuncia. Eppure, nelle scuole italiane (che lo preveda o meno la "Buona scuola”, che è appena partita), l’insegnamento di gender c’è eccome. Anche se nulla è istituzionalizzato e controllato dal governo, sono state tante le scuole che hanno dato spazio alla teoria gender (che lo ricordiamo, sostiene che l’identità sessuale non sia altro che una libera costruzione dell’individuo) camuffandola magari sotto l’egida della lotta all’omofobia e alla discriminazioni, con cui ovviamente non c’entra nulla.
E' cominciato il Sinodo sulla Famiglia, invito gli amici lettori a pregare per questa importante celebrazione della Chiesa cattolica. Desidero solo raccontare la mia esperienza di essere nato da santi genitori (il giudizio spetta naturalmente alla Chiesa), che ha reso serena e anche gioiosa la vita mia e dei miei fratelli. In noi bambini la fede è entrata naturalmente come la lingua italiana, Rosetta e Giovanni erano davvero autentici credenti e imitatori di Gesù Cristo. Uno dei più bei ricordi che ho di loro è quando alla sera dopo cena (pranzo alle 12 e cena alle 19, come molti in Tronzano a quel tempo) si diceva assieme il Rosario seduti attorno al tavolo della cucina e noi bambini eravamo aiutati da mamma e papà a recitare l’Ave Maria, a tenere le mani giunte. E poco dopo ci portavano a letto. Nella camera matrimoniale c’era un bel quadro di Maria col piccolo Gesù in braccio, ci inginocchiavamo tutti davanti a quel quadro e recitavamo assieme le preghiere della sera.
Nella vita della Chiesa ogni tempo mariano è di straordinaria confidenza e di grande sincerità. Confidenza con la Madre del Signore che, di anno in anno, accompagna il suo popolo nel cammino faticoso ed esaltante della testimonianza cristiana, ma anche momento di sincerità, perché ad ogni suo passo la Chiesa ha saputo dire alla Vergine Madre quello che urgeva nel suo cuore, quello che era significato dalle vicende talora terribili della sua vita, penso alle carestie e alle guerre. Oggi permettetemi di dire, in totale sincerità davanti a voi e alla Madonna - che si prende cura di noi - che la Chiesa e il popolo cristiano vivono un momento di gravissima difficoltà.
La senatrice Monica Cirinnà ha il merito di parlare chiaro. Come il collega di partito Ivan Scalfarotto (intervista a la Repubblica del 16 ottobre 2014): «l’unione civile non è un matrimonio più basso, ma la stessa cosa. Con un altro nome per una questione di realpolitik»; come la ex collega Paola Concia (intervento su Il Foglio del 7 luglio 2015): «la legge contiene una piccola, per il momento necessaria, ipocrisia: è infatti una legge che di fatto introduce il matrimonio tra cittadini dello stesso sesso, ma senza dichiararlo esplicitamente». Anche lei non ha mai nascosto che il disegno di legge sulle cosiddette unioni civili, del quale finora è stata la relatrice, coincida nella sostanza con l’introduzione del matrimonio same sex: lo ha ribadito ieri, dopo aver depositato in Senato il nuovo testo del ddl, quello sul quale è annunciato il blitz dell’arrivo in Aula fra qualche giorno senza attendere la chiusura dei lavori in Commissione Giustizia.
Tra i mesi devozionalmente qualificati, ottobre è il mese del Rosario. L’origine è relativamente recente e si deve al domenicano spagnolo Giuseppe Moran († 1884). L’iniziativa ottenne il favore di Leone XIII, che nella lettera Supremi apostolatus del 1.9.1883 scrisse: «vogliamo che tutto il mese di ottobre dell’anno in corso sia consacrato e dedicato alla celeste Regina del Rosario». Dopo questa data e sino al 1898 seguirono altri 11 documenti - dunque 12 in tutto - che verso l’inizio di settembre raccomandavano la preghiera del Rosario durante il mese di ottobre. Anche san Giovanni XXIII volle promuovere il mese di ottobre con la lettera Grata recordatio (26.9.1959), appunto il “grato ricordo” delle lettere di Leone XIII nell’animo dell’allora giovane Roncalli.
Partiamo da un articolo di legge, l’art. 12 comma 6 della legge 40: «Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro». Più chiaro di così si muore: in Italia, almeno fino ad oggi, è ancora vietata la pratica dell’utero in affitto e non si possono comprare né gameti né embrioni. Chi lo fa commette un reato. Nonostante questo c’è qualcuno che ha deciso di avviare sull’italico suolo il business delle madri surrogate e degli embrioni venduti.
Al momento attuale nella Chiesa non esiste una materia più importante da trattare della verità sul matrimonio. In un mondo nel quale l’integrità del matrimonio è sotto attacco già da molti decenni, la Chiesa è rimasta sempre l’araldo fedele della verità del piano di Dio per l’uomo e la donna, nella unione fedele, indissolubile e procreativa del matrimonio. Nel presente momento, certamente sotto la pressione di una cultura totalmente secolarizzata, confusione e perfino errore sono entrati nella Chiesa e minacciano di indebolire o compromettere gravemente la testimonianza della Chiesa, a detrimento della intera società.
Per un verso richiedono l’esaltazione della diversità dall’eterosessualità, ma per altro verso richiedono l’equiparazione esatta di questa diversità
Il sacerdote iracheno Rebwar Basa si rivolge all’Occidente: «Se la casa del mio vicino sta bruciando, non posso limitarmi a guardare e dire: pregherò per lui. Devo anche spegnere il fuoco»
Imparate dalla saggezza di uno dei santi più amati della Chiesa...
Gesù, Maria e Giuseppe, in voi contempliamo lo splendore dell’amore vero, a voi con fiducia ci rivolgiamo. Santa Famiglia di Nazareth, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole del Vangelo e piccole Chiese domestiche. Santa Famiglia di Nazareth, mai più nelle famiglie si faccia esperienza di violenza, chiusura e divisione: chiunque è stato ferito o scandalizzato conosca presto consolazione e guarigione. Santa Famiglia di Nazareth, il prossimo Sinodo dei Vescovi possa ridestare in tutti la consapevolezza del carattere sacro e inviolabile della famiglia, la sua bellezza nel progetto di Dio. Gesù, Maria e Giuseppe, ascoltate, esaudite la nostra supplica. Amen.
In occasione dell’Anno della Misericordia, che inizierà l’8 dicembre per volontà di papa Francesco, il vescovo di Pontoise e “Guardiano della Santa Tunica”, Stanislas Lalanne, ha stabilito un’ostensione eccezionale dell’indumento che Gesù di Nazareth avrebbe indossato prima della crocifissione. L’ultima esposizione pubblica risale al 1986, quando furono 80.000 i pellegrini giunti a vedere la tunica. L’anno prossimo, l’ostensione coinciderà con i 150 anni della basilica e con il 50º anniversario della diocesi francese di Pontoise. Il responsabile della basilica, Guy-Emmanuel Cariot, si prepara a ricevere “più di 150.000 pellegrini nel 2016”. La reliquia si venera in Francia da un millennio, e ha avuto pellegrini illustri come i re di Francia Luigi VII, San Luigi, Francesco I, Enrico III, Luigi XIII e le regine Maria de’ Medici e Anna d’Austria.
I giovani pellegrini di tutto il mondo stanno iniziando a prepararsi per la 31ma Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), che avrà luogo a Cracovia, in Polonia, nel luglio prossimo. L’evento internazionale, che si svolge ogni due anni, è il più grande raduno giovanile del mondo. La prima Giornata Mondiale della Gioventù ufficiale è stata celebrata nel 1986 a Roma, istituita da papa Giovanni Paolo II, ma era iniziata nel 1984, quando più di 300.000 giovani di ogni parte del pianeta erano arrivati a Roma su invito di papa Wojty?a per un Giubileo Internazionale dei giovani la Domenica delle Palme in Piazza San Pietro.
Dall'Angelus di domenica 20 febbraio 1994 ...
Novena a Santa Teresa di Gesù (d'Avila). Primo giorno.
Pubblichiamo l'intervento che il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, ha svolto al Convegno internazionale "Permanere nella verità di Cristo", co-organizzato da La Nuova Bussola Quotidiana, lo scorso 30 settembre all'Angelicum di Roma.
Promesse fatte dalla Beata Vergine Maria al Beato Alano de La Roche per chi recita il Santo Rosario.
1. Chi mi servirà costantemente recitando il mio Rosario, riceverà qualche grazia speciale. 2. A tutti coloro che devotamente reciteranno il mio Rosario prometto la mia specialissima protezione e grandi grazie. 3. Il Rosario sarà un’arma potentissima contro l’inferno, distruggerà i vizi, dissiperà il peccato e abbatterà le eresie. 4. Il Rosario farà rifiorire la virtù e le opere sante, farà conseguire alle anime copiosissime misericordie di Dio, e tirerà i cuori degli uomini dall’amore vano del mondo all’amore di Dio, e li solleverà al desiderio delle cose eterne. Quante anime si salveranno con questo mezzo! 5. L’anima che a me si raccomanda con il Rosario non perirà. 6. Chiunque recita devotamente il Santo Rosario con la considerazione dei suoi Sacri Misteri, non sarà oppresso da disgrazie, non verrà castigato dalla giustizia di Dio, non perirà di morte improvvisa: ma si convertirà se peccatore, e si conserverà in grazia se giusto, e sarà fatto degno della vita eterna. 7. I veri devoti del mio Rosario non morranno senza i Santissimi Sacramenti. 8. Voglio che coloro che recitano il mio Rosario in vita e in morte abbiano la pienezza delle grazie, e in vita e in morte siano ammessi a partecipare ai meriti dei Beati del Paradiso. 9. Io ogni giorno libero dal Purgatorio le anime devote al mio Rosario. 10. I veri figli del mio Rosario godranno grande gloria in cielo. 11. Tutto quello che chiederai per il mio Rosario impetrerai. 12. Coloro che propagano il mio Rosario saranno da me soccorsi in ogni loro necessità. 13. Io ho ottenuto dal mio Figlio Divino, che tutti i membri della Confraternita del Rosario possano avere come loro confratelli tutta la corte celeste in vita e in morte. 14. Coloro che recitano il mio Rosario sono miei figli e fratelli a Gesù Cristo mio unigenito. 15. La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.
La Pontificia Università San Tommaso d’Aquino di Roma ha organizzato il 30 settembre il dibattito “Ideologia del gender: una rivoluzione antropologica”, con la partecipazione di Filippo Savarese, di “Manif Pour Tous – Italia”, della psichiatra Dina Nerozzi, del sacerdote domenicano Giorgio Maria Carbone, esperto di Bioetica, e dell’economista Federico Iadicicco, membro dell’associazione ProVita.
Ci sono due modi di pensare alla bontà: come a una caratteristica fissa – o ce l’hai o non ce l’hai – o come un muscolo. In alcune persone questo muscolo è naturalmente più forte che in altre, ma può crescere e rafforzarsi con l’esercizio. Mi piace pensare alla bontà come a un muscolo. Crescere nella bontà richiede costantemente un grande lavoro. Gesù è stato un uomo buono. La sua anima era piena di bontà, ma allo stesso tempo ha vissuto esercitando il muscolo della bontà. È passato per la vita facendo il bene. Ci sono persone buone per natura. Non si sforzano molto e sono buone. Non pensano male, non agiscono male. Ci sono altre alle quali praticare il bene costa molto di più. Devono sforzarsi, esercitano il muscolo. Devono imparare a guardare la vita con bontà. E ad agire spinti dalla bontà.
Cosa sarebbe il mondo senza colore? Questo splendido video mostra la determinazione di un artista di portare il colore in un luogo spesso grigio per la mancanza di speranza: Jalouzi, uno dei più grandi slum di Haiti. Quest’uomo sta mobilitando persone di ogni età perché lo aiutino a dipingere la bidonville, un tetto e un muro alla volta. A Jalouzi “la vita è difficile per chiunque”, confessa. “Era un posto senza colore, ma stiamo cambiando tutto questo”. “Credo che il colore abbia il potere di trasformare la mia comunità”, sostiene il pittore. “A poco a poco, stiamo trasformando Jalouzi da una grigia montagna a un arcobaleno pieno di colori”. Alcuni, riconosce, potrebbero chiedersi che differenza faccia il colore.
La comunità cristiana del Nepal teme per il suo futuro. Secondo quanto riferiscono ad Aiuto alla Chiesa che Soffre fonti vicine alla Chiesa locale, tra gli appartenenti alla minoranza – appena lo 0,5% della popolazione – cresce la sensazione di insicurezza in seguito agli attentati dinamitardi che nella notte tra il 14 ed il 15 settembre hanno colpito tre chiese protestanti. Le esplosioni non hanno provocato vittime, ma sono bastate ad alimentare le paure della comunità cristiana, soprattutto perché si sono verificate a poche ore dalla votazione di un emendamento alla Costituzione, fortemente voluto dal partito nazionalista Rastriya Prajatantra. Tale modifica, che non è stata approvata, avrebbe reso il Nepal uno stato induista.
Stamattina, come ogni tanto faccio, per sfruttare tutta la ricchezza del Messale ho scelto un canone eucaristico diverso dal solito: la cosiddetta seconda preghiera della Riconciliazione. Era tanto tempo che non la usavo e devo dire che mi ha fatto un certo effetto. Mi sono innanzitutto reso conto dolorosamente che sono cambiato, forse invecchiato, forse inacidito, fatto sta che una volta quella preghiera mi piaceva, oggi mi ha quasi irritato, soprattutto il prefazio. O forse non dipende da me, forse sono i tempi che sono invecchiati e inaciditi, ma in un tempo come questo in cui sale sempre di più la persecuzione, aperta o strisciante, quella preghiera mi è sembrata davvero di cattivo gusto, a dir poco.
Kevin, oggi Fay, ha 27 anni e vorrebbe diventare mamma ma poiché lo Stato, che gli ha già pagato metà dell’operazione per il cambio di sesso (41 mila euro), non lo aiuta, lancia una campagna di crowdfunding
Santa Gemma Galgani (1878- 1903) ebbe la costante compagnia del suo Angelo protettore, con cui manteneva un rapporto familiare. Lei lo vedeva, pregavano insieme, e lui lasciava perfino che lei lo toccasse. Insomma, Santa Gemma considerava il suo Angelo Custode come un amico sempre presente. Egli le prestava ogni tipo di aiuto, addirittura portando messaggi al suo confessore, a Roma. Questo sacerdote, don Germano di San Stanislao, dell’Ordine dei Passionisti, fondato da San Paolo della Croce, lasciò la narrazione della relazione di Santa Gemma con il suo celeste protettore: “Frequentemente quando le chiedevo se l’Angelo Custode rimanesse sempre al suo posto, al suo fianco, Gemma si volgeva verso di lui completamente a suo agio e subito cadeva in un’estasi di ammirazione per tutto il tempo in cui lo fissava“. Lei lo vedeva per tutto il giorno. Prima di addormentarsi gli chiedeva di vegliare al capezzale del letto e di farle un segno della Croce sulla fronte. Quando si svegliava, al mattino, aveva l’immensa gioia di vederlo al suo fianco, come lei stessa raccontò al suo confessore: “Questa mattina, quando mi sono svegliata, lui era lì vicino a me”.
La traccia mariana che questa volta esaminiamo ci conduce in Belgio, e più precisamente a Banneux, per un ciclo di otto apparizioni che ci mostreranno come la presenza della Madonna tra gli uomini negli ultimi due secoli risponda a un preciso disegno di Maria che con sempre maggior premura di fa presente e offre messaggi per mettere in guardia l’umanità dagli attacchi del Demonio. Ci troviamo dunque a Banneux: si tratta di un piccolo borgo situato nel comune di Louveigné, distante una ventina di chilometri da Liegi, nelle Ardenne. Il nome “Banneux”, letteralmente “(luogo) banale”, indica la natura del posto, reso insignificante – per lo meno fino a un certo punto, e agli occhi del mondo - da una dilagante povertà che costringe gli abitanti a una vita di fatica e di sacrifici. Nel 1914 il villaggio muta denominazione, assumendo quella di Notre-Dame de Banneux per soddisfare un voto che gli abitanti hanno fatto chiedendo protezione alla Madonna dalle distruzioni del Primo conflitto mondiale. Ed effettivamente la Vergine ascolta le preghiere dei poveri di Banneux – contadini e minatori, per lo più - e ottiene dal Signore la grazia per cui il borgo attraversa indenne la guerra senza incappare in quella spirale di morte e distruzione che colpisce i villaggi vicini.
Si sbaglierebbe di grosso chi pensasse che sia un semplice episodio il caso di monsignor Krzysztof Charamsa, l'ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede che ha rivelato la sua omosessualità e presentato il suo compagno: il caso estremo di un teologo di Curia frustrato che approfitta del Sinodo per liberarsi del peso della sua doppia vita e cercare di influenzare a sua vantaggio il Sinodo sulla famiglia appena iniziato; e tanto che c’è farsi un po’ di pubblicità in vista dell’uscita annunciata di un libro da lui scritto per raccontare la sua storia. In questo caso sarebbe un fatto grave sì, ma in fondo un fatto isolato dalle conseguenze limitate.
Nella veglia di preghiera di sabato 3 ottobre con le associazioni ecclesiali italiane e nella solenne Messa di apertura del Sinodo di domenica 4 ottobre Papa Francesco ha spiegato che cosa si aspetta dall’assise episcopale: fedeltà alla dottrina, proclamazione coraggiosa della verità che «non muta secondo le mode» e insieme misericordia per le persone sole e ferite. Ai laici, il Papa ha spiegato che con il Sinodo si tratta di «accendere una piccola candela nel buio che ci circonda». Serve? «Non sarebbe ben altro ciò di cui c’è bisogno per diradare l’oscurità? Ma si possono vincere le tenebre?». Ci sono tempi in cui non solo «simili interrogativi si impongono con forza» ma «la tentazione porta a tirarsi indietro, a disertare e a chiudersi, magari in nome della prudenza e del realismo, fuggendo così la responsabilità di fare fino in fondo la propria parte».
Esce anche in Italia il libro “Sei mesi di vita. Ma la Madonna è intervenuta a Medjugorje” (edizioni Ares) in cui si racconta del miracolo che avrebbe guarito fisicamente e spiritualmente un imprenditore americano.
Arthur Boyle, Artie per gli amici, è un americano tipico. Foto a tutti denti, chioma folta, sorriso cordiale, faccia che ricorda vagamente Ronald Reagan. Cattolico del Massachussetts, da buon americano cattolico ha tredici figli, tutti avuti da Judi, unico amore della sua vita. Si sono innamorati che lui aveva dodici anni e lei undici. Quando si sono sposati, lui ne aveva diciannove. Insomma, una storia, la sua, alla Frank Capra, quel regista per cui la vita è sempre una cosa meravigliosa, anche quando uno dei tuoi figli presenta un handicap e un altro è morto presto (come è accaduto ad Artie). Non a caso quel vecchissimo film con James Stewart tiene ancora banco a Natale insieme a Don Camillo. E solo un italiano cattolico poteva spiegare agli americani che cosa sia davvero il sogno americano: Dio, patria, famiglia.
Il teologo polacco, officiale della Congregazione della Dottrina della Fede, aveva rivelato di avere un compagno e aveva auspicato un’apertura della Chiesa ai gay. Si profila una sua rimozione dall’incarico in Vaticano
Papa Francesco presiede la messa per la Gendarmeria Vaticana, in occasione del festa del loro patrono, San Michele Arcangelo.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Fatima.
Parla il cardinale: «Le differenze con Francesco? Io vicino a Giovanni Paolo II e Benedetto. Per le parole di monsignor Charasma provo più pena che sorpresa»
Agli occhi degli anarchici il monastero cistercense di Viaceli in Spagna appariva come un covo di reazionari e di nemici della rivoluzione. Per questo motivo, l’8 settembre 1936, nel pieno della guerra civile spagnola, il cenobio venne circondato e occupato in poco tempo. I 38 monaci della comunità furono trasferiti come prigionieri a Santander nel collegio dei salesiani. Non contenti, gli occupanti distrussero tutte le immagini sacre presenti nel monastero. Stessa sorte capitò agli oggetti di culto. Questo episodio fu il preludio del martirio di Pío Heredia Zubía e 17 compagni e compagne degli ordini cistercensi della stretta osservanza (trappisti) e di San Bernardo, che il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, in rappresentanza di Papa Francesco, beatifica a Santander, sabato 3 ottobre.
All’Umpqua Community College, Roseburg, Oregon, si è consumata una nuova strage nei college statunitensi giovedì 1 ottobre. Un ragazzo di nome Chris Harper Mercer, dotato di un vero e proprio arsenale personale (giubbotto antiproiettile, tre pistole e un fucile) ha fatto irruzione dell’istituto e ha iniziato a uccidere sistematicamente gli studenti. Non ha sparato a caso: ha selezionato i cristiani, coloro che hanno avuto il coraggio fino all’ultimo secondo di vita di dichiararsi fedeli cristiani. Il bilancio, ancora provvisorio, è di 10 morti (fra cui lo stragista) e 8 feriti.
É stato presentato ieri in Sala Stampa vaticana il calendario dei lavori sinodali che prenderanno ufficialmente il via lunedì prossimo, dopo la messa concelebrata nella basilica vaticana dal Papa. É stato il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale, ha spiegare le novità. Innanzitutto, il programma sarà diviso in tre parti, come tre saranno le settimane di assemblea. Nei primi sette giorni si discuterà la prima parte dell’Instrumentum laboris (L’ascolto delle sfide sulla famiglia), nei successivi sette la seconda (Il discernimento della vocazione familiare) e solo alla fine, a partire dal 19 ottobre, l’attenzione si concentrerà sulla terza parte, quella più delicata e complessa, relativa alla “Missione della famiglia oggi”.
Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite dispone di un Comitato di 18 esperti indipendenti incaricati di vigiliare sul rispetto dei diritti umani nel mondo, scelti in modo che “vi siano equamente rappresentati tutti i continenti, le diverse forme di civiltà e i principali sistemi legali”. Questi esperti vengono spesso descritti come i “gioielli della corona” del Consiglio per l’elevato livello morale e la grande competenza che li contraddistingue. Nei giorni scorsi ha quindi suscitato scandalo e sconcerto la notizia che a capo della commissione incaricata di eleggerli, composta da cinque ambasciatori all’ONU, il Consiglio ha posto Faisal bin Hassan Trad, ambasciatore dell’Arabia Saudita, paese in cui molte violazioni dei diritti umani sono prescritte, previste dalla legge, quindi istituzionalizzate.
Novena allo Spirito Santo per il Sinodo. Nono giorno.
"Bella ciao", bandiere rosse, falci e mertello ai funerali di Pietro Ingrao. Tra quei segni dell'odio e della violenza compare anche don Luigi Ciotti che tiene una concione appassionata in memoria del defunto. Sulla bara del leader comunista spunta la sciarpa rossa che don Andrea Gallo sfoggiava assieme al suo famoso pugno chiuso. Eppure Ingrao è l'uomo che, da direttore del quotidiano l'Unità, salutò il mostro Stalin tributandogli «gloria eterna» perché «più di tutti ha fatto per la liberazione e il progresso dell'umanità». Come per esempio il massacro degl'insorti anticomunisti rivoltatisi nel 1956 contro la tirannia aregia sovietica, massacro cui Ingaro diede pieno e totale appoggio...
«La parola “fede adulta” negli ultimi decenni è diventata uno slogan diffuso. Ma lo s’intende spesso nel senso dell’atteggiamento di chi non dà più ascolto alla Chiesa e ai suoi Pastori, ma sceglie autonomamente ciò che vuol credere e non credere – una fede “fai da te”, quindi. E lo si presenta come “coraggio” di esprimersi contro il Magistero della Chiesa. In realtà, tuttavia, non ci vuole per questo del coraggio, perché si può sempre essere sicuri del pubblico applauso. Coraggio ci vuole piuttosto per aderire alla fede della Chiesa, anche se questa contraddice lo “schema” del mondo contemporaneo. È questo non-conformismo della fede che Paolo chiama una “fede adulta”. È la fede che egli vuole. Qualifica invece come infantile il correre dietro ai venti e alle correnti del tempo. Così fa parte della fede adulta, ad esempio, impegnarsi per l’inviolabilità della vita umana fin dal primo momento, opponendosi con ciò radicalmente al principio della violenza, proprio anche nella difesa delle creature umane più inermi. Fa parte della fede adulta riconoscere il matrimonio tra un uomo e una donna per tutta la vita come ordinamento del Creatore, ristabilito nuovamente da Cristo. La fede adulta non si lascia trasportare qua e là da qualsiasi corrente. Essa s’oppone ai venti della moda. Sa che questi venti non sono il soffio dello Spirito Santo; sa che lo Spirito di Dio s’esprime e si manifesta nella comunione con Gesù Cristo».

Omelia ai primi vespri in occasione della chiusura dell’anno paolino nella solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, Basilica di San Paolo Fuori le Mura, 28 giugno 2009
Tutto è cominciato grazie all’attenzione di una maestra delle elementari per i suoi alunni. «L’imam insegnava ai ragazzi un islam marcatamente radicale»
“Il teologo riformista Kasper: ‘Gay si nasce, no ai fondamentalisti in nome del Vangelo’”. È proprio un titolo suggestivo, gentile cardinale Walter Kasper, quello che il Corriere della Sera ha usato per presentare la sua intervista rilasciata al vaticanista del quotidiano milanese Gian Guido Vecchi.
Questa lettera (datata 29 settembre) è stata spedita da padre Ibrahim al-Sabbagh, parroco della Comunità latina d’Aleppo (Siria), ad un gruppo italiano che sostiene con preghiere e aiuti economici la sua parrocchia. I lettori di Tempi conoscono bene padre Ibrahim grazie ai reportage dalla Siria di Rodolfo Casadei. Le fotografie che vedete in pagina sono state inviate dallo stesso padre Ibrahim per documentare quanto scrive.
Esce in questi giorni per le Edizioni Ares un libro da non perdere. E’ la storia di un incredibile miracolo di guarigione avvenuto a Medjugorje quindici anni fa. Un cancro allo stadio terminale, pochi mesi di vita dinnanzi, nessuna speranza di sopravvivenza, ma un unico convincimento: in un paesino al di là dell’Atlantico la Madonna opera miracoli. Famiglia BoyleUna moglie piena di fede, Judy, amata fin da giovanissimo; tredici figli, di cui uno, Joseph, morto ancora nella culla e un secondo, Artie Jr., affetto da autismo. Un cognato (Kevin) e un amico (Rob) premurosi e pronti a dare la vita per te. È questo il contesto umano di Arthur Boyle quando a 45 anni scopre di avere i giorni contati – «Sei mesi al massimo», è la diagnosi – per una metastasi al polmone recidiva di un cancro al rene, da cui era già sorprendentemente scampato 8 mesi prima…. Trovandosi sul baratro, l’Autore, forte del sostegno di Judy decide di affidarsi totalmente a Dio.
Quando nel 2014 lasciò il suo mandato attivo nella diocesi di Colonia, il Die Tagespost scrisse che «la mancanza di un tipo come Meisner si sentirà» nell'episcopato tedesco. Il cardinale Joachim Meisner, oggi arcivescovo emerito di Colonia, è nato il giorno di Natale del 1933 in pieno nazismo, e poi divenne uomo (e sacerdote) nel bel mezzo della Ddr, in pieno comunismo. Chissà, forse sarà per questa sua storia personale che una volta disse: il cristianesimo «prima di essere una istituzione è una spedizione». A Colonia, nel 1988, lo volle fortissimamente Giovanni Paolo II, che con lui condivideva una storia molto simile. Per il suo parlar chiaro lo hanno spesso etichettato con facilità, sopratutto in Germania. Anche lui è uno degli undici cardinali che hanno contribuito al libro Matrimonio e famiglia (Ed. Cantagalli).
Oggi inizia la Novena a San Giovanni XXIII (Papa)
Domenica a Montecitorio e in tante altre piazze italiane per dire no al testo sulle “unioni civili” e al gender. Le prossime veglie delle Sentinelle in piedi
Anche nei centri di accoglienza sul suolo tedesco le minoranze religiose subiscono i soprusi degli estremisti islamici. Le testimonianze raccolte da Die Welt
Quand’è che i cristiani perseguitati la smetteranno di infastidirci? Che vogliono? Commiserazione, ammirazione, sdegno? Forse che non gliene abbiamo dati in abbondanza, forse che non abbiamo dedicato loro qualche pensiero, qualche buona azione, qualche centesimo d’offerta domenicale? Abbiamo patito così tanto per le loro sofferenze, e non ce ne siamo nemmeno vantati troppo in consiglio pastorale. E allora, perché i perseguitati ci perseguitano?
All'udienza generale del 30 settembre 2015, Papa Francesco è tornato sul viaggio apostolico a Cuba e negli Stati Uniti. Si è ancora rallegrato per il ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra Cuba e gli Stati Uniti, e ha indicato tre priorità che ha voluto sottolineare nel suo viaggio statunitense: la cura dell'ambiente, la giustizia sociale con l'accoglienza ai rifugiati e agli immigrati, e la famiglia. Quanto a Cuba, il Papa vi si è recato - ha detto - per proclamare che «la misericordia di Dio è più grande di ogni ferita, di ogni conflitto, di ogni ideologia; e con questo sguardo di misericordia ho potuto abbracciare tutto il popolo cubano, in patria e fuori, al di là di ogni divisione».
La vicenda secondo una buona fetta di giornali è andata così. Siamo a Monza e la storia si svolge presso l’Istituto cattolico professionale Ecfop. C’è un sedicenne che è gay. Quest’ultimo posta su Instagram una innocente foto in cui a petto nudo abbraccia al mare un suo amico e per questo viene sbattuto fuori dalla classe dal preside e deve seguire le lezioni in corridoio per giorni e giorni. I carabinieri, allertati dalla madre in pianto, manu militari riaprono la porta della classe per il discriminato ragazzo. Deputati di Forza Italia e del Pd, insieme a molte sigle dell’associazionismo gay, chiedono che il ministro dell’Istruzione intervenga per sanzionare questo barbaro atto di violenza tipico di un certo cattolicesimo omofobo.
«Sarebbe buona cosa, come frutto del Sinodo, la promulgazione pontificia di un Catechismo del matrimonio e della famiglia, per tutta la Chiesa». È la proposta lanciata dal cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, al Convegno internazionale "Permanere nella verità di Cristo", svoltosi ieri a Roma e organizzato da La Nuova Bussola Quotidiana, insieme a Il Timone, L'Homme Nouveau, Dignitatis Humanae Institute e Infovaticana. Relatori, insieme al cardinale Caffarra e introdotti dal rettore dell'Angelicum padre Mirosklav Adam, anche il cardinale Raymond Leo Burke, l'arcivescovo Cyril Vasil e il professor Stephan Kampowski, dell'Istituto Giovanni Paolo II dell'Università Lateranense. Caffarra ha affermato che la risposta alla sfida posta dalla modernità al matrimonio - «una sfida radicale, senza precedenti nella storia» - deve arrivare a rispondere alla domanda su «come curare le ferite»: non può essere una risposta desunta dalla sociologia, né la misericordia. Soltanto la riproposizione della proposta cristiana può essere una risposta adeguata. E la vera natura della proposta cristiana «non è un ideale ma è la verità circa il matrimonio e la famiglia. Non è una legge, ma è grazia che viene donata».
Ottobre, mese del Santo Rosario. Su Rosario on line troverete le meditazioni sul Santo Rosario, su Santa Teresina di Lisieux e Santa Margherita Alacoque. E' attiva e funzionante la versione mobile del sito.
Vangelo Mc 10, 2-16: L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto.
[In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall'inizio della creazione (Dio) li fece maschio e femmina; per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».]
Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.
Un comunicato emesso dal gruppo estremista operante in Nepal "Hindù Morcha Nepal" si scaglia contro la nuova costituzione introdotta di recente nel paese. Secondo i militanti di questo gruppo, la costituzione è stata imposta senza considerare il pensiero di tutti i gruppi e le culture del Nepal, e basata su una profonda influenza straniera (quindi troppo laica). Meno di 24 ore dopo l'approvazione degli articoli della costituzione riguardanti la religione (14 settembre scorso), 2 bombe sono esplose in prossimità di chiese evangeliche del distretto di Jhapa (Jyoti Church di Damak ed Emmanuel Church di Khajuragachi), e un altro ordigno è stato rinvenuto in una chiesa a Gauradaha (alcuni sospetti sono stati arrestati). Autori di questi attentati come di altri disordini sarebbe proprio Hindù Morcha Nepal, che, come dicevamo, ha poi emesso il succitato comunicato.
Sabrina Hout, ex vicesindaco aggiunto socialista di Marsiglia, è stata condannata a cinque mesi di carcere con la condizionale per essersi rifiutata di sposare Claude ed Hélène. Hout, «musulmana praticante», aveva fatto appello all’obiezione di coscienza in base alle sue «convinzioni religiose» ma è stata lo stesso condannata.
Mentre domenica 27 settembre, all’aeroporto internazionale di Filadelfia, Papa Francesco chiudeva il viaggio apostolico negli Stati Uniti ricordando: «È stato particolarmente commovente per me canonizzare san Junípero Serra, il quale rammenta a tutti noi la chiamata ad essere discepoli missionari», la tomba dell’apostolo della California nella Mission San Carlos Borromeo del río Carmelo (la seconda fondata dai francescani nel 1770 e quartier generale dell’opera del grande evangelizzatore) veniva presa d’assalto. L’hanno imbrattata di vernice rossa e lo stesso hanno fatto con una statua che lo raffigura, per di più alla fine abbattuta. Chi? Ignoti, su cui la polizia sta indagando per hate crime, ovvero un delitto che rientra tra quelli a sfondo razziale e di discriminazione religiosa, ma che non è difficile raffigurarsi.
Dal discorso di Vladimir Putin al forum internazionale organizzato dal Valdai Club a Sochi, il 19 settembre 2013.
Oltre 40.000 membri del Cammino Neocatecumenale hanno preso parte ad un incontro vocazionale che si è svolto lunedì sera, a Philadelphia, dopo aver assistito all’Incontro mondiale delle Famiglie insieme a Papa Francesco. L’evento, che ha avuto luogo nel Wells Fargo Center, è stato presieduto dall’arcivescovo di Filadelfia, mons. Charles Chaput. Erano presenti - riferisce l'agenzia Zenit - anche i cardinali Sean O'Malley (Boston), Stanislaw Rylko (presidente del Pontificio Consiglio per i Laici), Theodore McCarrick (arcivescovo emerito di Washington), Jean-Pierre Kutwa (Abidjan, Costa d'Avorio), e Andrew Soo-Yung (Seul). Con loro anche altri 30 vescovi degli Stati Uniti e di altri Paesi.
Novena allo Spirito Santo per il Sinodo. Sesto giorno.
Mentre domenica 27 settembre, all’aeroporto internazionale di Filadelfia, Papa Francesco chiudeva il viaggio apostolico negli Stati Uniti ricordando: «È stato particolarmente commovente per me canonizzare san Junípero Serra, il quale rammenta a tutti noi la chiamata ad essere discepoli missionari», la tomba dell’apostolo della California nella Mission San Carlos Borromeo del río Carmelo (la seconda fondata dai francescani nel 1770 e quartier generale dell’opera del grande evangelizzatore) veniva presa d’assalto. L’hanno imbrattata di vernice rossa e lo stesso hanno fatto con una statua che lo raffigura, per di più alla fine abbattuta. Chi? Ignoti, su cui la polizia sta indagando per hate crime, ovvero un delitto che rientra tra quelli a sfondo razziale e di discriminazione religiosa, ma che non è difficile raffigurarsi.
Il cardinale tedesco Paul Josef Cordes, presidente emerito del Pontificio consiglio Cor Unum, è uno degli undici cardinali che hanno collaborato al libro Matrimonio e famiglia, in uscita in questi giorni per le edizioni Cantagalli. Il contributo del porporato tedesco ha un titolo che richiama un discorso di Benedetto XVI del 2009 alla Plenaria della Congregazione per il Clero, quando esortava i pastori «alla comunione con l'ininterrotta Tradizione ecclesiale, senza cesure, né tentazioni di discontinuità». Nel suo intervento il cardinale Cordes si occupa in particolare di quel tema che tanto ha movimentato il dibattito sinodale e che riguarda il possibile accesso dei divorziati risposati alla eucaristia. Un tema che, parafrasando il titolo, rischia davvero di generare “cesure e discontinuità” nel sinodo che sta per iniziare. Di questo argomento si parlerà anche oggi, 30 settembre, a Roma nel convegno internazionale "Permanere nella verità di Cristo", co-organizzato da La Nuova Bussola Quotidiana.
Vi piaccono i commenti al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini che pubblico tutte le settimane? Don Fabio oltre ai commenti, tiene un ciclo di catechesi e incontri sui 10 comandamenti a Roma. Queste catechesi sono RIPETUTE (cioè sono le stesse) da tantissimi altri sacerdoti in tante altre parrocchie d'Italia. Se non hai ancora capito qual'è la tua vocazione, se sei fresco di conversione, se se se .... non perdere tempo: vacci! Se vuoi sapere dove si tengono gli incontri, clicca sul link qui sopra, e clicca successivamente sui due link che contengono i file word con la lista della parrocchie. Se pensi che possano essere utili a qualcuno, gira questo testo con il link.
Una donna olandese, medico di base, è stata denunciata per essersi rifiutata di praticare l’eutanasia a una sua giovane paziente. Milou de Moor, 19 anni, afflitta da lupus da quando ne aveva 12, non era in condizioni terminali ma era terrorizzata dall’idea di poter rimanere un giorno incosciente. Dopo aver saputo che il suo medico non intendeva assecondare la sua richiesta di morire, la ragazza si è tolta la vita da sé. E adesso la sua famiglia vuole trascinare la dottoressa davanti alla giustizia accusandola di istigazione al suicidio.
Il sugo della storia Come Alessandro Manzoni si convertì al cattolicesimo grazie al matrimonio Tweet Invia per Email Stampa settembre 29, 2015 Giovanni Fighera manzoni Papa Francesco ha sorpreso tutti proponendo I promessi sposi come un’opera formativa sul fidanzamento: «In Italia avete un capolavoro sul fidanzamento, non lasciatelo da parte, i giovani debbono leggerlo […]. È un capolavoro dove si racconta la storia dei fidanzati che hanno subito tanto dolore, hanno fatto una strada di tante difficoltà, fino ad arrivare alla fine al matrimonio. Non lasciate da parte quest’opera, andate avanti a leggerla e vedrete la sofferenza e anche la fedeltà di questi fidanzati». Di tutto si era scritto sul romanzo, l’opera era stato letta come l’epopea della provvidenza, il romanzo sugli umili, un testo in cui il Seicento diventa il protagonista assoluto, l’emblema dei potenti che schiacciano gli umili. L’elenco delle interpretazioni potrebbe non finire mai. Ripartiamo allora dal fatto che I promessi sposi non è soltanto il romanzo più importante che sia stato scritto nella nostra letteratura, ma rappresenta in forma concreta e incarnata il genio del cristianesimo. Bisogna riscoprire prima il percorso di fede e di conversione dello scrittore.
Questo libro racconta il doppio miracolo di Arthur P. Boyle, guarito nel 2000 da un tumore al rene e da recidiva ai polmoni. Contro il parere dei medici, che lo giudicavano malato terminale, si è recato dagli Stati Uniti a Medjugorje per pregare la Madonna: il carcinoma è scomparso. A distanza di 15 anni ha scritto questo libro. Negli Usa tutti i media nazionali hanno parlato di lui; la scienza non sa spiegarsi come sia ancora vivo.
Che cos’è una famiglia? Fino a qualche tempo fa la risposta era talmente ovvia che la domanda non meritava neppure di essere posta. Ma oggi, con la propaganda del «matrimonio per tutti», la diffusione delle teorie del gender, e l’invasione della tecnologia per produrre individui preselezionati e performanti, niente va dato per scontato. Per Fabrice Hadjadj, la famiglia «è il luogo nel quale si articolano la differenza dei sessi e la differenza delle generazioni, e anche la differenza tra queste due differenze»; fondata su un desiderio, prima che da una decisione, la famiglia «è il luogo del dono e della ricezione incalcolabile di una vita che si dispiega con noi ma anche nostro malgrado, e ci spinge sempre più avanti nel mistero dell’esistere». Per questo, Hadjadj può affermare che «la famiglia è lo zoccolo carnale dell’apertura alla trascendenza»: infatti, «proprio perché la trascendenza è la sorgente di tutto ciò che appare, è nascosta come la luce. Il suo spirito è nel tessuto stesso della nostra carne». «Che cosa dice l’inizio del libro della Genesi? Dio creò l’uomo a sua immagine. Maschio e femmina li creò (Gn 1, 27). In altri termini, l’immagine di Dio si trova nella differenza dei sessi». Non è dunque una provocazione il titolo del secondo saggio di questo volume, La trascendenza nelle mutande.
«Con chi vorrei mangiare il mio ultimo pasto? Un bel piatto di spaghetti in compagnia di Gesù». E’ stato un eroe del filone “Spaghetti western” insieme a Terence Hill, ora Bud Spencer in una recente intervista al giornale tedesco Welt am Sonntag a proposito del suo nuovo libro “Mangio Ergo Sum“, si confessa su temi intimi e molto delicati: il suo rapporto con la religione, con la fine della vita, l’aldilà.
Caro don Antonio, perché nella apparizioni spesso la Madonna piange? Lei, che è in cielo tra i beati, come può soffrire e addolorarsi?
I medici avevano sconsigliato il parto poiché affetto da una grave anencefalia. Ma i genitori non li hanno ascoltato. E ora il loro bambino ha compiuto un anno
Novena allo Spirito Santo per il Sinodo. Quinto giorno.
Vescovi pedofili, sacerdozio femminile, sfide del Sinodo, obiezione di coscienza per nozze gay, ‘divorzio cattolico’. E poi lo sguardo sul mondo, quindi: il processo di pace in Colombia, l’apertura alla Cina, i muri per i profughi in Europa e gli attacchi in Siria. Per concludere con un’ultima riflessione sul suo pontificato di Papa-star che tuttavia preferisce essere definito “Servo dei servi di Dio”, perché le stelle, dopo un po’, “cadono”. E una precisazione: “Non ho invitato io il sindaco Marino a Philadelphia, chiaro?”. È come sempre densa e ricca di spunti la conferenza stampa rilasciata da Papa Francesco nell’aereo di ritorno da Philadelphia a Roma. Nel colloquio, il Pontefice risponde a 360 gradi a domande di attualità della Chiesa e di politica internazionale, senza svincolarsi dai quesiti più spinosi.
Dalle veneri paleolitiche alle cattive ragazze del femminismo, una mostra per stomaci forti. Con pochi bambini agonizzanti o abortiti, molte vagine e traumi autobiografici, nessuna domanda di fondo
Il nuovo servizio telefonico che organizza gli esami medici e spedisce direttamente a casa la pillola RU486 è disponibile da oggi al costo di 250 dollari
Per la stampa «la teoria del gender non esiste». Il ministro Giannini minaccia querele. Eppure è in corso una «colonizzazione ideologica» di scuole e giornali
Il cardinale arcivescovo di Milano parla del prossimo Sinodo, di papa Francesco, di famiglia e divorziati risposati. E della “testimonianza pubblica” dei cattolici
Breve ripasso di canoni e di fatti per evitare di attribuire a questo «speciale consiglio di vescovi» missioni rivoluzionarie che non ha
La locandina è decisamente marketing oriented: camicia con colletto, però fuori dai jeans come si conviene ai “ggiovani”, mano destra in tasca, maniche arrotolate, ciuffo da tirabaci. Il soggetto è un prete supergiovane. Il messaggio è che una Chiesa moderna deve essere al passo coi tempi. E i tempi sono fatti e scanditi dalle dinamiche d’impresa: teamwork al posto di pastorale, burnout al posto di solitudine da sagrestia, leadership invece di carisma, problem solving al posto della cara e vecchia Provvidenza che in qualche modo interverrà. E da ultimo exit strategy in luogo di una più semplice e ragionevole soluzione alla “Viva il parroco”.
Micromega, la rivista diretta da Paolo Flores d’Arcais, è sempre una conferma, non delude mai, già prima che sia pubblicata si sa già cosa dirà, figurati dopo la pubblicazione. Prendi per esempio il numero appena presentato e tutto dedicato al prossimo Sinodo dei Vescovi. Uno, prima ancora di leggere il fascicolo, si chiede cosa diranno mai gli autori e poi prova ad indovinare: il Sinodo come un Vaticano III, la svolta di Bergoglio dopo i reazionari Wojtyla e Ratzinger, la Chiesa in uscita secondo la teologia di Johann Batpist Metz, la prassi fa la verità e non la dottrina, le trame della Curia romana sul Papa argentino, il cardinale Müller è un reazionario … Uno riesce perfino a prevedere chi saranno gli autori ospitati: potranno mai mancare Pierluigi Di Piazza e Vinicio Albanesi, Raniero La Valle o don Vitaliano della Sala?
Il 25 settembre, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, riunita al Palazzo di vetro di New York, ha approvato un nuovo progetto, gli “Obiettivi di sviluppo sostenibile”, che sostituisce e prende le mosse dagli “Obiettivi del Millennio”, il progetto di lotta alla povertà varato nel 2000, articolato in otto punti e altrettanti traguardi da raggiungere entro il 2015. Nel nuovo progetto, la bozza del quale è stata presentata a luglio in occasione della terza Conferenza internazionale delle Nazioni Unite sul finanziamento allo sviluppo svoltasi ad Addis Abeba, gli obiettivi sono saliti a 17, ulteriormente suddivisi in 169 traguardi.
Novena allo Spirito Santo per il Sinodo. Quarto giorno.
Novena allo Spirito Santo per il Sinodo. Terzo giorno.
Congedatosi dalla residenza pontificia di New York, a Manhattan, Papa Francesco si è trasferito in elicottero all'aeroporto internazionale J.F. Kennedy di New York, dove è giunto poco prima delle nove (le 15 in Italia) e da dove - a bordo di un B777 dell`American Airlines - è decollato alla volta di Phiadelphia i(n greco antico amore fraterno), per partecipare all'VIII Incontro Mondiale delle Famiglie, tappa conclusiva della sua visita negli Stati Uniti.
La calunnia circolò per qualche tempo, anche a causa della firma della dichiarazione Nostra Aetate, poi crollò perché la vita del Papa era troppo trasparente per essere motivo di reprimende
Novena allo Spirito Santo per il Sinodo. Secondo giorno.
Anche il Cammino Neocatecumenale partecipa in questi giorni alla visita di Papa Francesco negli Stati Uniti. Per settimane le oltre mille comunità di tutto il paese si sono preparate per questa importante occasione, nella certezza che si tratta di un evento storico per la Chiesa degli Stati Uniti e di tutto il mondo. Inoltre, il Cammino celebrerà un incontro vocazionale presieduto dall'arcivescovo Charles Chaput, il prossimo lunedi 28 settembre, alle 14 (ora locale), presso il Wells Fargo Center di Philadelphia, dopo la visita di Francesco per l'Incontro Mondiale delle Famiglie.
In Nigeria l'esercito afferma di aver salvato 241 donne rapite e bambini tenuti prigionieri da parte del gruppo estremista islamico Boko Haram. Lo annuncia un comunicato diffuso ieri sera, nel quale l'esercito afferma di aver sgomberato gli accampamenti di Boko Haram nello Stato nordorientale di Borno, senza precisare dove i prigionieri erano stati rapiti e le loro condizioni. L'incursione ha consentito anche l'arresto di circa cinquanta militanti del gruppo. Sequestrate a Boko Haram armi e munizioni, alcune delle quali erano state sepolte dai miliziani nel tentativo di occultarle ai soldati: così ha affermato al quotidiano locale Punch un portavoce dell'esercito.
L’esecuzione potrebbe essere questione di ore. O forse è già avvenuta. Prima la decapitazione. Poi la crocifissione. Infine l’esibizione del corpo martoriato per le strade, in modo che la condanna a morte sia d’esempio per tutti. Accade in Arabia saudita, il Paese che in queste ore piange quasi un migliaio di fedeli rimasti uccisi nella calca del pellegrinaggio alla Mecca. Accade mentre il Papa, dall’America, dice no alla pena capitale. Invece pena di morte sarà, così ha deciso il regime di Riad, per Ali Mohammed Al-Nimr, 21 anni, minorenne al momento dell’arresto nel 2012.
Dal 1993 a Deva, una città rumena situata nella zona di Erdely, opera la Fondazione “San Francesco”, creata dal francescano Böjte Csaba. Al suo interno è attiva una casa per bambini abbandonati, ossia per bambini privi dell’assistenza dei loro genitori. Attualmente in essa sono ospitati centonovantasei bambini. Direttrice della casa è la Signora Cecilia Palko, che la scorsa settimana, grazie all’aiuto di persone buone, ha portato in pellegrinaggio a Medjugorje una cinquantina di bambini.
Sanja Horvat, una pellegrina della parrocchia della Visitazione della Beata Vergine Maria di Banja Luka, porta pellegrini a Medjugorje una volta l’anno. Ci ha testimoniato di aver organizzato il primo pellegrinaggio a Medjugorje nel maggio del 2008 e che a quel pellegrinaggio è seguita la sua conversione: “Ogni anno organizziamo un pellegrinaggio votivo in maggio. Medjugorje fa parte di me, è la mia seconda casa. Ha portato un cambiamento nella mia vita ed in quella dei miei genitori. Da allora, in famiglia, preghiamo molto di più e siamo molto più in comunione. Ciò è avvenuto dopo la mia confessione generale. Ho poi continuato a confessarmi qui, perché ho il sentore che, nel confessionale, sia presente Gesù vivo. Posso dire che Medjugorje ha risvegliato la mia fede ed il mio cammino quotidiano di preghiera. Per me Medjugorje è un luogo di preghiera, di pace, d’amore e di gioia. Nei pellegrinaggi ci accompagna anche mia madre che, prima della mia conversione, era atea. Attraverso di me ha vissuto anche lei una conversione”, ci ha detto questa pellegrina di Banja Luka.
Ogni cinque minuti, un cristiano nel mondo è ucciso per la sua fede. Lo rivela un rapporto della ong Christian Freedom International: sono duecento milioni i cristiani perseguitati. “L’Europa ha sangue nelle proprie mani per quello che accade ai cristiani in medio oriente”, dice al Foglio Henri Boulad, padre e teologo egiziano, già rettore del Collegio dei Gesuiti del Cairo, autore di trenta libri tradotti in tutto il mondo. “E l’abbandono dei cristiani testimonia la crisi morale e spirituale che ha portato l’occidente a vendere i suoi princìpi e valori”. Epicentro oggi della persecuzione dei cristiani sono Iraq e Siria, dove secondo la ong Christian Freedom International lo Stato islamico sta convertendo le chiese in centri per la tortura. Ci sono più cristiani martirizzati nel XX e nel XXI secolo che nei precedenti diciannove secoli.
Lo show australiano “Dateline” racconta la vicenda di una anziana belga cui è stata accordata la “dolce morte”. Solo perché «cinque minuti dopo la morte di mia figlia ho desiderato l’eutanasia»
L’Arabia Saudita ha aperto un’inchiesta per la morte di oltre 700 pellegrini ieri a Mina, durante l’annuale pellegrinaggio alla Mecca. Molti musulmani protestano contro la polizia
La tesi proposta da uno studio si rivela un boomerang per tutti coloro che sostengono la criminalizzazione dell’omofobia
Sara Ferrari, assessore provinciale trentino alle Pari Opportunità, è al centro di un caldo dibattito per quanto riguarda il gender nelle scuole. Da mesi i quotidiani locali, Adige e Trentino, ospitano articoli di genitori, lettori, insegnanti, che si accapigliano sul tema. Recentemente l'assessore Ferrari è intervenuta per rassicurare i genitori: nella scuola trentina nessuno vuole introdurre il gender; semmai solamente educare i giovani alla parità e all'eguaglianza. La prudenza e le rassicurazioni dell'assessore non hanno però tranquillizzato tutti.
La più grande moschea d’Europa è stata inaugurata il 23 settembre a Mosca. Può sembrare strano che sia a Mosca, la capitale di un paese che è associato solo alla religione ortodossa russa, per di più governato da un presidente che non ha affatto posizioni tenere con l’islam politico. Ma, come sempre, la realtà è un po’ più complessa di quel che appare.
Vi invito a iniziare questa novena allo Spirito Santo per l'imminente sinodo dei Vescovi. Con la preghiera possiamo cambiare il mondo e anche le decisioni che verranno prese nel sinodo. Si tratta di pregare per NOVE giorni di seguito la preghiera nel link qui sotto. E' un piccolo sacrificio, costa poco. Vinciamo l'accidia e la pigrizia, non facciamo finta di niente. Grazie.
Oggi inizia la Novena a San Francesco D'Assisi .
A volte mi sveglio particolarmente sensibile, con lo sguardo molto più disposto a captare piccoli esempi di bellezza. Uno di questi giorni, qualche mese fa, mi sono fermata a guardare una coppia di anziani. C’era qualcosa di magico nel modo in cui camminavano, lenti e solidali. Quella scena dolce e commovente mi ha accompagnato nelle ore successive, nelle quali mi sono posta varie domande: da quanti anni stanno insieme? Sono sempre stati così complici? Qual è il loro segreto? Da allora ho iniziato a fotografare alcune coppie. Resto colpita quando mi imbatto in anziani che si danno la mano. Alcuni mi commuovono al punto che confesso loro la mia ammirazione. L’amore giovane è fatto di passione e aspettative. L’amore maturo è fatto di… amore! Ci sono tanto superamento e tanta realizzazione nelle mani rugose che si toccano… C’è un affetto semplice, dolce e inesprimibile nei passi lenti di queste coppie. Avete dei dubbi? Ecco qualche esempio.
gay_marriageLa mia amica-quasi-sorella Benedetta Frigerio mi ha chiesto di pubblicare questa lettera indirizzata a don Julian Carron, dopo averla inviata a lui e ad altri più vicini. L’ho letta e l’ho trovata rispettosa verso il sacerdote, piena di amore da figlia per il padre, piena di passione per la ricerca della Verità. So che pubblicandola innanzitutto alimenterò la convinzione di quelli che mi dicono che mi sono fissata su questo tema, e so anche che mi sto infilando in una questione interna al movimento che non conosco per niente (fino a che non ho cominciato a girare per parlare dei miei libri e conosciuto tante persone di CL, il movimento lo avevo pressoché solo sentito nominare, e da parrocchiana modello base mi stava vagamente simpatico e basta) e che non ho nessun diritto di giudicare.
Solo il 2,4 per cento delle denunce per discriminazioni sul lavoro arrivate all’Ufficio preposto del governo riguarda omosessuali. E nel 24,9 per cento di tutti episodi segnalati sono i mezzi di informazione a beccarsi un’accusa di “odio”
Non aveva certo bisogno di interpretare Don Camillo per diventare famoso, perché Fernandel famoso lo era già. Anzi, famosissimo. Un sondaggio dell’epoca lo proclamava l’attore francese più famoso al mondo. Quando morì, per un malaccio, nel 1971, aveva alle sue spalle decine e decine di film girati coi più celebri registi, era invitato alle trasmissioni televisive più in voga, contava amicizie con mostri sacri come Charles Chaplin e Jean Gabin, era consacrato da un “cameo” nel pluriOscar Il Giro del mondo in ottanta giorni (1956) con David Niven e Shirley McLaine (nei “camei” di questo film c’erano calibri come Marlene Dietrich, solo per dirne uno).
Il 25 settembre compirà 35 anni la famigerata legge cinese del “figlio unico” che dal 1980 impone alle coppie di procreare una solta volta, imponendo l’aborto di Stato e pene aggiuntive severissime, pecuniarie e fisiche, a chi sgarra. E quasi a sottolineare la ricorrenza scoppia il caso di Chen (nome fittizio), la donna di 41 anni che nella provincia dello Yunnan aspetta un secondo figlio “illegale”. È una storia piena di orrore. Alla nascita del piccolo “indesiderato” manca infatti davvero poco; Chen è all’ottavo mese di gravidanza. Adesso però dice «di sentirsi obbligata ad abortire» perché ha paura delle conseguenze (clicca qui). Suo marito Qi (altro nome fittizio) è un impiegato della polizia locale; se il suo secondo figlio nascerà, come minimo perderà il lavoro.
Il 23 settembre 2015 Papa Francesco ha iniziato la sua visita negli Stati Uniti. I primi incontri sono stati con il presidente Obama alla Casa Bianca e con i vescovi americani, mentre nella nottata italiana al Santuario Nazionale dell’Immacolata Concezione di Washington il Papa ha canonizzato il beato Junipero Serra, il francescano apostolo della California nel XVIII secolo. Nella sua prima giornata il Papa ha invitato a difendere la vita, la famiglia e la libertà religiosa che oggi sono in pericolo anche negli Stati Uniti con una fermezza obbligatoria cui a nessuno è lecito sottrarsi ma insieme con uno stile umile, evitando i toni «aspri e bellicosi» e persuadendo con dolcezza e pazienza.
«Speriamo che la visita di Papa Francesco possa dare nuovo impulso allo sviluppo della Chiesa cubana. Perché nonostante i miglioramenti degli ultimi anni, la situazione della Chiesa nell’isola non è priva di difficoltà». È l’auspicio di Ulrich Kny, responsabile dei progetti di Aiuto alla Chiesa che Soffre a Cuba, in questi giorni nel paese caraibico per accompagnare il Papa durante il suo viaggio.
«Mi hanno invitato alla Messa, ma non sono potuto andare. Sa, devo prendermi cura di mia mamma, che ha 93 anni». Padre Ramon Hernandez, nato a Cuba 70 anni fa, trasferitosi negli Stati Uniti nel 1983, avrebbe voluto partecipare alla funzione tenuta domenica da papa Francesco in Piazza della rivoluzione. Il sacerdote, che sta edificando la prima chiesa a Cuba da quando il regime comunista ha preso il potere 55 anni fa, dichiara a tempi.it di essere entusiasta della visita del Pontefice e sicuro che «potrà influenzare molto Cuba».
Da quell’agosto del 2013 in cui il ddl Scalfarotto iniziava il suo percorso alla Camera, mentre un gruppo di 50 sentinelle a Brescia vegliava su quel testo appositamente introdotto alla Camera d’estate, per fare in modo che nessuno si rendesse conto della sua pericolosità, le Sentinelle in Piedi non hanno mai smesso di vegliare. Sono scese in piazza per dire no al testo di legge sull’omofobia – oggi fermo al Senato – che metteva in pericolo la libertà d’espressione, per chiedere il ritiro dalle scuole dei libretti “educare alla diversità” realizzati per corrompere attraverso l’ideologia gender le menti dei più piccoli. Sempre in piazza le Sentinelle in Piedi hanno denunciato l’introduzione, avvenuta tramite sentenza, dell’abominevole pratica dell’utero in affitto in Italia, si sono mobilitate contro il ddl sulle cosiddette unioni civili e per dire no al gender nella scuola che avanza pericolosamente, legittimato anche dall’articolo 16 contenuto nella legge sulla Buona Scuola.
Le minoranze, i perseguitati, i discriminati e chiunque nel mondo soffre per il mancato riconoscimento dei suoi diritti umani può stare tranquillo: nel 2016 sarà difeso dall’Arabia Saudita. Purtroppo non è uno scherzo: l’ambasciatore saudita Faisal bin Hassan Trad è appena stato eletto a capo del Consiglio per i diritti umani dell’Onu per l’anno 2016.
Madri, single, per scelta. È questo il nuovo trend della Danimarca, dove sempre più donne scelgono di avere figli con l’inseminazione artificiale e di crescerli da sole. Un bambino su dieci nato con l’ausilio dell’inseminazione artificiale e di un donatore di sperma viene cresciuto da donne sole. In totale si tratta, solo nel 2014, di 478 bambini.
Stilata la graduatoria del bando sui luoghi di culto. La delusione dei «liberi musulmani» per l’apertura del Comune al Caim che «confonde politica e religione». E la preoccupazione dell’opposizione: «Da chi arrivano i soldi?»
Il 22 settembre 2015 Papa Francesco, portandosi la mano sul cuore, ha salutato Cuba all’aeroporto di L’Avana ed è volato negli Stati Uniti, dove arriverà nella tarda serata di martedì alla Andrews Air Force Base di Washington. La sua ultima giornata cubana è stata dedicata alla devozione mariana, che – ha detto – ha salvato la fede a Cuba in anni drammatici, e alla difesa della famiglia, che i poteri forti di questo mondo attaccano perché gli individui isolati, senza famiglia, sono più «facili da manipolare».
«Speriamo che la visita di Papa Francesco possa dare nuovo impulso allo sviluppo della Chiesa cubana. Perché nonostante i miglioramenti degli ultimi anni, la situazione della Chiesa nell’isola non è priva di difficoltà». È l’auspicio di Ulrich Kny, responsabile dei progetti di Aiuto alla Chiesa che Soffre a Cuba, in questi giorni nel paese caraibico per accompagnare il Papa durante il suo viaggio.
Chi ha il potere tutti i giorni prende per il naso chi non ha il potere. Prendere per il naso chi non ha il potere è politica necessaria alla conservazione del potere da parte di chi lo detiene. Non basta che chi non ha potere non abbia potere: è necessario sottometterlo tutti i giorni, colonizzare la sua mente, per mantenere i rapporti di forza dominanti. La verità è rivoluzionaria, la verità rende liberi, la verità svela l’ingiustizia. In potenza noi giornalisti e commentatori siamo il ceto più rivoluzionario della società d’oggi, nella realtà quasi sempre siamo servi obbedienti del sistema, ricattati dalle nostre debolezze umane. Prendiamo la questione della retribuzione: alcuni di noi rinunciano a servire la verità a causa della precarietà della loro condizione economica, che non gli permette di scegliere l’audacia della libertà; altri si sottraggono per il motivo opposto, cioè perché si sono abituati agli agi resi possibili da una sostanziosa retribuzione, e non vogliono rinunciarvi mettendosi a contraddire i loro padroni, o comunque sottraendosi al servaggio.
Può un convegno “islamo-cristiano” dal titolo “La cultura dell’accoglienza nell’islam e nel cristianesimo”, tenutosi a Palermo il 19 settembre scorso e a cui – secondo fonti locali – hanno partecipato poco più di una trentina di persone, dimostrare reti, connessioni e affiliazioni ideologiche a livello internazionale? La risposta viene fornita dai nomi dei relatori musulmani che la locandina dell’evento presenta come segue: l’onorevole Abu Zaid Al Idrisi, membro del Parlamento marocchino; Abdelhafid Kheit, presidente della Comunità Islamica di Sicilia; la dottoressa Khadija Moufid, presidente del Centro studi e ricerche sulla famiglia Marocco e infine il dottor Sante Ciccarello, rappresentante di Islamic Relief Worldwide UK.
Oggi inizia la Novena a Santa Teresa di Lisieux.
Se qualcuno ti dicesse che c’è qualcosa che puoi fare per assicurare che il tuo matrimonio duri per tutta la vita e che ti richiede solo cinque minuti al giorno non lo faresti? Pregate insieme tutti i giorni, è tutto ciò che serve! Il matrimonio non riguarda una coppia, ma una trinità. La terza persona è Dio, e dobbiamo permettere che Egli sia parte integrante del matrimonio perché questo sia in buona salute. Esistono molti modi splendidi di pregare, ma vi offrire una preghiera trasformatrice per le coppie sposate che spero vorrete prendere in considerazione. Ho visto risultati profondi in vari ritiri matrimoniali che ho avuto il privilegio di guidare. Considerate questa preghiera un regalo per voi e per la persona che amate. Vi invito a recitarla insieme.
"Il 19 settembre 1846 nel sud-est della Francia, in una regione delle Rhône-Alpes, nel dipartimento dell’Isère, all’interno dell’antica provincia del Delfinato, in un villaggio denominato La Salette, la SS. Vergine apparve a due ragazzi che portavano a pascolare le loro mucche. Si chiamavano Massimino Giraud e Melania Calvat, di rispettivamente 11 e 14 anni. La Signora apparve in lacrime seduta sopra un sasso e, dopo essersi alzata in piedi, affidò loro un messaggio con l’incarico di «farlo sapere a tutto il suo popolo». "
Scrive il commentatore di cose ecclesiali Matthias von Gersdorff, sul suo blog: «Non passa giorno in cui il portale di informazione della Conferenza episcopale tedesca, Katholisch.de, non offra un contributo in cui viene messo in discussione qualche punto della dottrina cattolica. Oggi, 17 settembre 2015, è apparso per esempio un commento sul tema di moda dell’omosessualità scritto da Simon Linder, studente di teologia a Tubinga. Quello di Linder è l’ennesimo intervento sull’argomento, con una tesi peraltro non particolarmente originale: la Chiesa cattolica deve cambiare la sua posizione sull’omosessualità.
Era nato nel 1940; era entrato nel seminario vescovile di Todi; nel 1959 è passato al seminario della nostra Congregazione per frequentare il 4° anno di liceo; il 14 agosto 1960 inizia l’anno di noviziato a Campobasso e il 15 agosto 1961 emette la Prima Professione È ordinato Sacerdote il 24 ottobre 1964 da S. E. Mons. Norberto Perini; il 15 agosto 1968 emette la Professione Perpetua nel Santuario dell’A.M. Alla fine del 1968 aveva terminato di dare ormai quasi tutti gli esami di università nella facoltà di filosofia: gli restava da presentare solo la tesi di laurea, mentre la notte del giorno 24 gennaio 1969 alle 2,50 moriva per emorragia cerebrale. Aveva solo 29 anni. Anche la Madre visse con tanta sofferenza il decorso di questa malattia, almeno fino al giorno precedente la morte....
Archbishop André-Joseph Léonard will be co-hosting with Cardinal Christoph Schönborn the visionary Marija Pavlovic and Fr Marinko Sakota parish priest of St James, Medjugorje, in St Stephen Cathedral Vienna, Austria, on the 29th of September 2015 ahead of a pending Vatican meeting and announcement on the Medjugorje Phenomenon.
È lecito e proponibile dare la precedenza ai cristiani tra i profughi che bussano alle porte dell’Europa? La domanda torna di estrema attualità dopo che Marco Tarquinio, il direttore di Avvenire, giornale della Conferenza episcopale italiana, il 18 settembre ha detto un “no” secco con un editoriale dal titolo “Non in nome nostro”. Un editoriale dai toni molto duri che in realtà voleva rispondere alla campagna pro-cristiani lanciata da Il Giornale (ovviamente mai nominato, nel miglior stile clericale: come se i lettori di Avvenire avessero l’obbligo di leggersi tutto quanto viene pubblicato per capire con chi ce l’ha il “loro” direttore).
Sono davvero curiose le polemiche in Italia riguardo l’esistenza di una ideologia di genere, che illustri politici, intellettuali ed esperti vorrebbero negare. Se non bastano le evidenti testimonianze già riportate da questo quotidiano riguardo la scuola in Italia, possiamo anche dare uno sguardo a quanto sta accadendo a poche miglia di mare da noi. A Malta, per la precisione, dove dallo scorso aprile c’è una legge, approvata all’unanimità, sulla “identità di genere, l’espressione di genere e le caratteristiche di genere” (art.1), salutata dagli ambienti Lgbt come la più innovativa al mondo.
Sabato 20 settembre è stata la prima giornata di Papa Francesco a Cuba, con la Messa e l’Angelus di fronte a mezzo milione di persone in Plaza de la Revolución, e in serata gli incontri con i sacerdoti e i giovani. Il Papa si è rallegrato del fatto che, grazie anche agli sforzi della diplomazia vaticana, il mondo si apra a Cuba. Ma ha chiesto anche a Cuba di aprirsi al mondo, con un esame di coscienza improntato al principio secondo cui il vero servizio al popolo «non è mai ideologico», rispetta la libertà religiosa e «non serve idee ma persone».
Oggi inizia la Novena a San Michele Arcangelo.
Oggi papa Francesco parte per Cuba, dove resterà quattro giorni, percorrendo così le orme dei suoi predecessori, Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, che si erano entrambi recati sull’isola. Alla popolazione oppressa dal regime comunista dei Castro si è già rivolto in un video-messaggio trasmesso giovedì dalle televisioni locali: «Vengo come missionario della misericordia, per incoraggiarvi a essere missionari dell’amore infinito di Dio».
Metà di loro hanno meno di tre anni di età. Secondo un rapporto dell’Unicef, solo negli ultimi cinque mesi ci sono stati altri cinquecentomila bambini sfollati
C’è un male con parvenza di cattolicità. In altre parole, si prende una condotta iniqua come l’aborto, la fecondazione artificiale, la contraccezione, le convivenze, il “matrimonio” gay, è la si spaccia come buona. Basta presentarla dietro le fumose cortine dei principi evangelicamente ispirati e parole come “pietà”, “libertà”, “accoglienza” diventano passepartout per aprire porte che danno solo sull’Inferno. Un’altra porta simile è stata aperta giovedì scorso in Senato. Presso la Sala Zuccari si è svolto l’incontro “I doveri della medicina, i diritti del paziente”, evento organizzato dal “Cortile dei Gentili”, la Fondazione che – come si legge nel suo statuto - mira alla «promozione del dialogo tra credenti e non credenti», ente voluto dal Pontificio Consiglio della Cultura (presidente il cardinale Gianfranco Ravasi), il quale Pontificio Consiglio nomina i consiglieri della stessa Fondazione.
Venticinquemila raid aerei da marzo a oggi (circa 140 al giorno). In un conflitto che - secondo le stime delle Nazioni Unite - in soli sei mesi ha provocato oltre 4500 morti, di cui la metà civili. Eppure è il più invisibile dei conflitti di oggi: non ne parla proprio nessuno. Anche qui ci sono bambini che muoiono (già oltre 400) come sulla spiaggia di Bodrum, ci sono città ridotte in macerie come Gaza, ci sono tesori archeologici distrutti per sempre come a Palmira. Ci sono pure i profughi e devono essere particolarmente disperati, se come meta arrivano a scegliere una terra già disastrata di suo come il Somaliland. C'è tutto. Ma sulla guerra che da marzo si combatte nello Yemen è silenzio assoluto.
«Mettere Dio al centro del proprio matrimonio e della famiglia». Secondo monsignor Joseph Kurtz, presidente della Conferenza episcopale degli Usa., questo è il messaggio fondamentale che i due patroni dell’Incontro mondiale di Philadelphia, san Giovanni Paolo II e santa Gianna Beretta Molla consegnano lke famiglie di tutto il mondo. Siamo a pochi giorni dall'Incontro Mondiale delle Famiglie e La Nuova Bussola Quotidiana ha invontrato monsignor Joseph Kurtz per chiedergli quale potrà essere il frutto di questo incontro, anche in vista del prossimo Sinodo di ottobre. Questi meeting sono stati pensati e voluti da san Giovanni Paolo II, il “Papa della famiglia” come lo ha definito papa Francesco, e si susseguono ogni tre anni a partire dal 1994. Philadelphia segue l'incontro mondiale di Milano 2012 ed è il primo che si realizza negli Stati Uniti. Si intitola “L'amore è la nostra missione: la famiglia pienamente viva”.
Don Fabio Rosini: Svegliate il mondo: a Roma l'Incontro dei giovani consacrati .
Monsignor Arbach, arcivescovo di Homs: «Vedere che la vita della Chiesa prosegue nonostante tutto, alimenta le loro speranze e li incoraggia a rimanere»
Ritiratosi dopo 25 anni al servizio dell’istituzione norvegese, Geir Lundestad racconta i retroscena della scelta dell’allora neo presidente Usa come icona di pace
Secondo l’Ifop, il 54 per cento della popolazione è contrario a conservare il matrimonio e l’adozione gay. Alcuni chiedono l’abrogazione della legge, altri di mutarla in unione civile senza adozione
Pakistan. Quella di Aftab Masih è una storia emblematica, che genera speranza e sconforto allo stesso tempo.
Ha lasciato pianoforte e famiglia a Carpi. Ha visto il volto del male in quello dei suoi aguzzini in Sierra Leone. Si è inabissata nel labirinto di poveracci e fango di Bangkok. Sempre a caccia di Dio.
Teoria gender, Fusaro alla Giannini: 'Censura ciò che non esiste?' "Qualsiasi tesi deve essere liberamente espressa senza essere censurata". Così Diego Fusaro, filosofo marxista e analista sempre attento ai temi dell'attualità, commenta le parole del ministro Giannini che annuncia querele per chi associa la Buona Scuola alla teoria gender. Ma non solo: a Intelligonews il giovane professore dice anche altro.
Dopo quattro tentativi ripetuti negli ultimi nove anni, con cui i fautori della legge sul suicidio assistito hanno cercato di legalizzare la morte procurata in Gran Bretagna, a sorpresa il fronte pro life ha vinto ancora. Venerdì 11 settembre, la Camera dei Comuni a grande maggioranza ha votato contro il disegno di legge: 330 i voti contrari, 118 i favorevoli. Fra le voci fondamentali che hanno contribuito al buon esito della battaglia c’è quella della baronessa Jane Campbell, membro indipendente della Camera dei Lord e affetta da atrofia muscolare. Già nel 2009 Campbell convinse il parlamento inglese a respingere il ddl che avrebbe permesso di aiutare i malati a viaggiare verso paesi dove l’eutanasia è legale.
I sauditi pensano a diffondere l’islam in Europa, invece che ad aiutare i siriani. La monarchia assoluta islamica dispone di 100 mila tende con aria condizionata, ma non accoglie nessuno
Due banche del seme lanciano una controversa campagna su internet: “Non hai bisogno di dare via un rene per comprare un iPhone6s: puoi fare abbastanza soldi donando sperma!”. Critiche dagli studenti di Medicina. Nel Paese il mercato della fertilità diventa sempre più grande, con controlli sempre minori.
Davanti all’isola del Vento Cattivo, Malu Ventu in sardo, a nord del golfo di Oristano, troviamo Putzu Idu dove ha sede l’azienda vinicola delle Figlie del Sacro Cuore Evaristiane, suore che vendemmiano, vinificano, imbottigliano vini bio di qualità da vendere. Il ricavato serve per sostenere la Comunità di cui fanno parte persone con disabilità intellettiva, orfani o privi di un sostegno famigliare adeguato. Insomma tutti quelli che nessuno vuole. «Dopo i 18 anni i giovani senza famiglia non ricevono più assistenza dal Comune. E allora interveniamo noi a dar loro vitto, alloggio, ma soprattutto affetto e attenzioni», racconta la grintosa suor Margherita Piludu, responsabile delle Evaristiane.
Mentre il cardinale Kasper si agita per ribaltare nel Sinodo sulla famiglia la dottrina di duemila anni della Chiesa sulla contraccezione, nella sua Germania, precisamente nella cittadina di Waldshut, il Tribunale regionale dovrà dirimere la causa di risarcimento danni intentata contro il colosso farmaceutico Bayer da Felicitas Roher, studentessa di veterinaria che nel 2009, a soli 25 anni, rischiò di morire a seguito di una grave embolia polmonare occorsa dopo avere iniziato ad assumere la pillola contraccettiva Yasmine, contenente drospirenone come componente progestinica.
Trasmissione Racconti di un esorcista da Radio Maria. Puntata del 9 settembre 2015.
Vangelo Mc 9, 30-37: Il Figlio dell'uomo viene consegnato... Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafàrnào. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
Con l'udienza generale del 16 settembre 2015 si è concluso il lungo ciclo di catechesi di papa Francesco sul matrimonio e la famiglia. La catechesi conclusiva, di particolare importanza, ha mostrato il collegamento fra tre aspetti della dottrina sociale che Francesco sottolinea particolarmente: la denuncia della tecnocrazia del denaro, la difesa della famiglia contro le “colonizzazioni ideologiche” e l'ecologia. Mentre non manca chi li contrappone, presentando Francesco come un Papa più attento alle questioni socio-economiche ed ecologiche che alla famiglia, il Pontefice ha spiegato come per lui i tre temi siano indissolubilmente legati, e i nemici della famiglia siano quegli stessi poteri forti che subordinano l'etica al profitto e rifiutano la benedizione di Dio sula natura rovinando il creato.
I buddisti sono per la tolleranza & compassione in casa d’altri, ma cambiano idea quando sono in casa loro? Certo, non tutti i buddisti sono uguali e sono pure divisi in diverse scuole. Lo stesso può dirsi per i musulmani, gli induisti, gli ebrei e i cristiani. I musulmani, per esempio, si combattono di più tra sunniti e sciiti di quanto facciano, nelle loro frange più radicali, con tutti gli altri infedeli. Ma in un momento in cui il tema “immigrazione” e “profughi” è all’attenzione internazionale la situazione dei boat people rohingya è davvero paradossale.
L’esercito egiziano è in prima linea nella lotta alle milizie jihadiste, nel Sinai e al confine con la Libia. E’ purtroppo tornato alla ribalta nelle cronache di tutto il mondo anche per aver ucciso, per errore, dodici turisti messicani che facevano un giro nell’Egitto occidentale con i fuoristrada (e per questo sono stati scambiati per jihadisti). Ma capita che, all’interno dell’esercito e lontano dalle telecamere, i soldati di fede cristiana vengano assassinati dai loro ufficiali o dai loro commilitoni, se rifiutano di convertirsi all’islam. Questo volto oscuro dell’esercito arabo più potente e numeroso del Medio Oriente, è stato rivelato da Raymond Ibrahim, in una sua recente inchiesta (http://pjmedia.com/blog/in-egypt-muslim-soldiers-slaughtering-their-fellow-christian-platoon-mates/ ).
Il cardinale Robert Sarah, nato in Guinea nel 1945 e oggi prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, ha appena pubblicato un grandioso libro-intervista con Nicolas Diat; un libro che pur parlando nella massima carità e con profonda misericordia non fa sconti indebiti alla verità, non scende a compromessi, non transige nemmeno per un secondo. Lo si capisce sin da quel titolo che campeggia sulla copertina come una bandiera, Dio o niente. Conversazione sulla fede.
Monsignor Konrad Krajewski è l’attuale arcivescovo dell’Elemosineria Apostolica, il dipartimento della Curia Romana istituito da papa Gregorio X nel XIII secolo per amministrare l’assistenza del Santo Padre ai poveri. Nel dicembre 2013, in un’intervista, monsignor Konrad ha affermato che quando conversava con papa Francesco sulle sue visite notturne ai senzatetto di Roma era frequente il “rischio” che il papa decidesse di andare insieme a lui. Uno dei giornalisti ha chiesto se Francesco ci era già andato qualche volta. Monsignor Konrad ha solo sorriso e ha detto: “Prossima domanda, per favore!” Ci sono fatti che lasciano supporre che sia così. Quando era cardinale a Buenos Aires, Jorge Bergoglio aveva l’abitudine di uscire di notte per far visita ai poveri e ai senzatetto, sedersi con loro in mezzo alla strada, parlare e condividere il cibo. Era del tutto normale anche incontrarlo sui mezzi di trasporto pubblici della capitale argentina.
A 30 anni, il nordamericano Christopher Catrambone aveva già un conto bancario con oltre 10 milioni di dollari. Padrone di un’impresa che lavora con intelligence e assicurazioni in zone di conflitto, girava con la moglie il mar Mediterraneo nei dintorni di Malta quando la sua vita e quella di migliaia di estranei sono cambiate.
La via della santità per Madre Teresa di Calcutta sembra ormai spianata. Nell’anno della Misericordia, durante il Giubileo indetto da papa Francesco, potrebbe infatti essere proclamata santa. Il condizionale è d’obbligo, visto che alla Congregazione dei Santi stanno ancora studiando il miracolo che permetterà al pontefice di firmare il decreto per la canonizzazione della Beata (Catholic News Agency, 14 settembre).
Suor Mónica Astorga, carmelitana scalza che vive a Neuquén (Argentina), accompagna da dieci anni un gruppo di transessuali che hanno deciso con il suo aiuto di abbandonare la prostituzione e la dipendenza da alcool e droghe per iniziare un cammino di recupero e reinserimento sociale.
L’allarme dell’arcivescovo di Canterbury: «Profughi solo dai campi Onu? Ma lì gli islamisti hanno cacciato i cristiani». In Francia ci sono invece «consegne precise»
Il Presepe raffigura quanto di più innocuo e inoffensivo ci sia al mondo: una madre col suo neonato. Il tutto, per giunta, circondato da pecorelle, gli animali più inermi che esistano e diventati il simbolo stesso della creatura indifesa. «Non temete», avevano infatti detto gli angeli ai pastori di Betlemme che, giustamente, si erano spaventati all’irrompere del loro fulgore notturno. Ma quasi subito su quel pacifico Neonato si era scatenato l’inferno in terra, costringendolo alla fuga: addirittura, per essere certi di non mancarlo, erano stati sterminati tutti i bimbetti della zona.
Il mattino di mercoledì 9 settembre, alla Porta Sant’Anna del Vaticano, sono salito su un’auto condotta da un graduato della Guardia Svizzera che, districandosi tra i viali dei celebri giardini mi ha portato al Monastero detto di Maria Mater Ecclesiae. Come si sa, è questo il luogo scelto dal Papa Emerito per vivere tra preghiera e studio dopo la clamorosa rinuncia. Una delle quattro Memores Domini (la famiglia religiosa ispirata da don Giussani) che accudiscono Benedetto XVI, mi ha accolto e mi ha fatto accomodare in un salotto al primo piano, ma dal quale si vede in modo completo il Cupolone incombente. Pochi minuti dopo, eccomi in ascensore ed ecco un Benedetto XVI, solo, sorridente, sulla soglia del suo studio.
Li promuovono l'Associazione Italiana Genitori e Pro Vita. Sono documenti da allegare al foglio di iscrizione a scuola del proprio figli
«Catechista diligente, insegnante premuroso, amava la vita accogliendola, curandola e proteggendola». Fu assassinato in odium fidei nei giorni in cui il paese festeggiava la fine dell’apartheid
Nonostante sia diventata un tema caldo della campagna elettorale, la clamorosa video inchiesta che ha messo nei guai il colosso Usa dell’aborto resta un argomento off limits per i giornali “moderni”. Perché? Storia di una colossale rimozione
Filmati, documenti e anche un percorso a fumetti per i più piccoli. «È da tempo che desideriamo fare un corso a scuola», ha dichiarato il docente del corso
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata a tempi.it da Nabil Antaki, direttore di uno degli ultimi due ospedali presenti nella martoriata città siriana di Aleppo, assediata dai terroristi islamici
Nel messaggio per la giornata che sarà celebrata a Nazareth durante l’Anno santo della misericordia, Francesco indica le nozze di Cana come “speranza” per tutti noi, con Gesù misericordioso e la “Madre provvidente e orante”. Questo Anno Giubilare “possa favorire l’incontro con [l’Ebraismo, con l’Islam] e con le altre nobili tradizioni religiose; ci renda più aperti al dialogo per meglio conoscerci e comprenderci; elimini ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e di discriminazione”
Un’opera sistematica di attacchi e calunnie nel corso dei decenni ha tentato di dipingere Pio XII come connivente con le persecuzioni naziste. Recentemente, tuttavia, la coltre di pregiudizio che ha coperto a lungo l’immagine di papa Pacelli sta iniziando a diradarsi. Questo, grazie al lavoro di ricerca e di divulgazione da parte di storici che hanno studiato l’ultimo Pontefice nato a Roma. È in questo contesto che si inserisce il volume Il Terzo Reich contro Pio XII (ed. San Paolo). L’autore, lo storico prof. Pier Luigi Guiducci, analizzando per sette anni documenti nazisti, alcuni inediti, conservati negli archivi di diversi Paesi, ha svelato quale fosse l’idea che il nazismo aveva di Pio XII e, più in generale, del cristianesimo. L’intervista che segue dimostra come, con la lente della metodologia scientifica, sia possibile osservare realtà storiche diverse e talvolta persino antitetiche da quelle diffuse dalla vulgata.
Al Convegno Pastorale Diocesano 2015, il cardinale Vicario di Roma ha tenuto la relazione conclusiva, il cui tema fondamentale è la centralità dei genitori, affrontando anche il tema dell’immigrazione
“Sì, la gloria di Gesù è la sua croce. Ma può essere la croce – simbolo di sofferenza e di morte – può essere gloria, simbolo di vittoria, gioia e pace?”. Questa la domanda che il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale italiana e vice-presidente del Ccee (Consiglio Conferenze Episcopale Europee) ha rivolto ieri a vescovi, frati francescani e giornalisti presenti ai Vespri celebrati nella cappella del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
Essa è presente nella natura in quanto progetto di Dio e può essere anche proposta nelle opere dell’uomo.
La Sala Stampa vaticana ha reso noti, oggi, i nomi definitivi dei partecipanti alla XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sul tema “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”, che si svolgerà in Vaticano dal 4 al 25 ottobre prossimi. Oltre ai partecipanti previsti dagli Statuti - ovvero i rappresentanti degli Episcopati, i capi-Dicastero della Curia romana, i membri delle Chiese orientali, i collaboratori del Segretario speciale, uditori e uditrici e delegati fraterni - sono ben 45 i Padri sinodali nominati dal Pontefice. Quasi il doppio rispetto al precedente Sinodo sulla famiglia dell’ottobre 2014 che ne contava 26. Tra questi figurano i nomi di 15 italiani, in mezzo ai quali sono presenti i cardinali di recente nomina: Bassetti, Montenegro e Menichelli, e, a sorpresa, due parroci: mons. Saulo Scarabattoli, della parrocchia Santo Spirito in Porta Eburnea, Perugia (Italia), e mons. Roberto Rosa, della Parrocchia di San Giacomo Apostolo, Trieste (Italia).
«Come non ringraziare Paolo VI per il suo coraggio nell’enciclica Humanae Vitae? Questo testo è stato profetico sviluppando una morale che possa difendere la vita». Basterebbero queste poche e stringenti parole del cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, per rimandare al mittente i tentativi oggi in atto, purtroppo dentro la stessa Chiesa Cattolica, di sobillare (clicca qui) il significato di quell’“enciclica-spartiacque” che il beato Paolo VI (1897-1978) pubblicò nel 1968.
A domanda precisa, risposta precisa. Quando la giornalista portoghese ha chiesto al Papa se il recente Motu proprio è stato fatto anche pensando al Sinodo e al Giubileo sulla Misericordia, Francesco ha risposto così: «É tutto collegato». In questi ultimi giorni papa Francesco è stato “ospite” di due trasmissioni radiofoniche, la prima è andata in onda in Portogallo, la seconda in Argentina. Così il Pontefice conferma di apprezzare questo modo di parlare direttamente alla gente, utilizzando i mezzi di comunicazione senza troppe attenzioni all'etichetta e al protocollo. La lunga intervista concessa all'emittente portoghese Renascenza è stata pubblicata sul sito della radio nella sua versione integrale. Alcuni passaggi sono utili per comprendere questioni di stretta attualità ecclesiale.
Questa è la più antica raffigurazione che si conosca del Crocefisso: è databile tra il 100 e il 300 D.C. ed è ancora più significativa perché è stata prodotta evidentemente come una satira anticristiana, l’immagine infatti rappresenta un asino crocefisso e la scritta dice “Alesamenos adora il suo dio”.
I primi arrivarono alla Biblioteca apostolica vaticana nell’immediato dopoguerra in semplici cassette di latta: delicati rotoli di carta di riso risalenti al XVI secolo scritti da zelanti funzionari feudali per documentare le attività dei cristiani costretti ad abiurare la propria fede. A spedirli il sacerdote salesiano Mario Marega che accompagnava la sua attività missionaria nel sud del Giappone con la ricerca delle testimonianze del martirio di migliaia di cristiani avvenuto in quell’epoca dominata dai signori della guerra. Quei primi documenti erano solo la punta dell’iceberg: nel 1953, una nave salpata da Yokoama a Genova, ne portava altre migliaia in Vaticano dove rimasero per qualche decennio in attesa di essere riscoperti e valorizzati. Oggi il “Progetto Marega”, che vede la collaborazione tra Biblioteca vaticana e diverse istituzioni culturali giapponesi delle quali è capofila l’Istituto nazionale per gli studi umanistici, prevede la catalogazione, lo studio e la digitalizzazione degli oltre diecimila documenti del Fondo Marega, il più consistente di questo tipo esistente al mondo. Al progetto è stato dedicato negli scorsi giorni in Vaticano il simposio “Sulle tracce del cristianesimo nel Giappone del XVII e XIX secolo”. Aleteia ha chiesto lumi a Marco Del Bene, docente di Storia Giapponese all’Istituto italiano di Studi orientali dell’Università La Sapienza di Roma, che collabora al progetto.
Un tempo il Sacro Cuore mi disturbava. Trovavo strane le raffigurazioni di Gesù con il cuore esposto davanti alla sua veste, e ritenevo la maggior parte delle espressioni della pietà per il Sacro Cuore arcaiche e scoraggianti. Amavo Gesù, ma non capivo la necessità di concentrarsi sul suo sistema cardio-vascolare. I papi del XX secolo mi hanno fatto riconsiderare il mio giudizio – lodavano la devozione al Sacro Cuore, definendola una “necessità” e “la somma di tutta la religione”. È stata Madre Teresa, però, ad essere particolarmente incisiva. Descriveva come fosse devota al Sacro Cuore fin dall'infanzia, e citando il Vangelo diceva: “Dovete imparare dal Sacro Cuore di Gesù. È per questo che Gesù ha detto: 'Imparate da me' – non dai libri”. Questo ha vinto tutte le mie resistenze.
Nell’ottobre 2011 viene fondato a Vienna il Centro Internazionale Re Abdullah bin Abdulaziz per il Dialogo Interreligioso e Interculturale (KAICIID) che nasce dalla cooperazione tra Arabia Saudita, Austria e Spagna. “Fondatore osservatore” è la Santa Sede.
In questi giorni sono stati molti i commenti alla riforma del processo di nullità dei matrimoni decisa da papa Francesco. Alcuni entusiasti, altri che ne minimizzano le novità (ma lo stesso Osservatore Romano ha scritto che più di riforma si tratta di rivoluzione), altri ancora – e non sono pochi – allarmati per un presunto scivolamento verso il “divorzio cattolico”.
Il cardinale Robert Sarah, nato in Guinea nel 1945 e oggi prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, ha appena pubblicato un grandioso libro-intervista con Nicolas Diat; un libro che pur parlando nella massima carità e con profonda misericordia non fa sconti indebiti alla verità, non scende a compromessi, non transige nemmeno per un secondo. Lo si capisce sin da quel titolo che campeggia sulla copertina come una bandiera, Dio o niente. Conversazione sulla fede. In Italia lo pubblica l’editore senese Cantagalli, buon amico de Il Timone, così come buon amico de Il Timone è l’editore statunitense Ignatius Press di San Francisco che alla nostra redazione ha inviato - in anticipo sull’edizione italiana - copia del libro in versione inglese, God or Nothing: A Conversation on Faith, affinché i nostri lettori avessero subito possibilità di conoscere direttamente la grande e ricca proposta di rinnovamento nella tradizione che viene oggi dalla Chiesa Cattolica africana a fronte dei gravi antagonismi che scuotono il mondo contemporaneo, un rinnovamento autentico su cui anche quell’editore di Oltreoceano sta “scommettendo” molto.
Cari amici lettori, protagonista della storia di copertina è una suora di 93 anni con un invidiabile spirito giovanile. Maria Pia Giudici riesce a trasmettere a tutti il suo entusiasmo per Dio e per una vita donata a lui e ai fratelli.
«Nella chiesa c'è buona volontà ma poi della donna si hanno immagini irreali: il modello di Maria, vergine e madre, che non può essere il riferimento per una promozione della donna nella chiesa; l'idea, insinuata per moda, che la Madonna sia più importante di San Pietro, idea insipiente come dire che la ruota in un carro è più importante del volano... Non siamo ancora capaci di prendere sul serio l'uguaglianza indubbia tra uomini e donne. Il cammino per la chiesa è ancora lunghissimo perché ovunque ci sia un esercizio di comando restano gli uomini, mentre le donne sono confinate al servizio umile».
Giornata speciale quella trascorsa oggi da un gruppo di circa 50 detenuti di Rebibbia che questa mattina hanno visitato in via eccezionale i Giardini Vaticani e la Basilica di San Pietro. Per loro si sono aperte a sopresa anche le porte dei Musei Vaticani, che hanno potuto visitare guidati dal direttore Antonio Paolucci. Ne dà notizia la Radio Vaticana, spiegando che all'iniziativa - che anticipa quelle previste per l’Anno Santo della Misericordia - hanno preso parte i detenuti della sezione penale della Casa di Reclusione di Rebibbia, accompagnati dal direttore, Stefano Ricca. Gli ospiti alle 12 si sono ritrovati tutti nella Cappella Sistina per ascoltare l’Angelus di Papa Francesco.
All'Angelus, Francesco spiega che è cristiano chi opera "un netto rifiuto" con la mentalità mondana ed egoistica e si pone al servizio degli altri. Ricorda poi la beatificazione di Benedict Darswa in Sudafrica
Dall’ultimo romanzo di Boualem Sansal a “Vita e destino” di Grossman, l’enfasi della volontà ridefinisce le dinamiche relazionali costitutive della persona. Un suggerimento di Benedetto XVI
“Per tutta l’estate abbiamo continuato a vegliare nelle piazze e ancor di più lo facciamo adesso”. Orari e luoghi delle prossime veglie
Ecco come si cerca di rieducare i terroristi in prigione. Uno dei detenuti dichiara: «Quando ho capito che avevo rovinato la mia vita mi sono messo a piangere»
Messaggio del cardinale al senatore Carlo Giovanardi (Ncd) che sta conducendo in commissione in Senato una battaglia politica contro il ddl sulle unioni civili
Un palazzo medievale in mattoni rossi, con tanto di torre merlata e ponte levatoio, è il punto di accesso all’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, sede dell’abate generale della Congregazione dei Benedettini di Monte Oliveto. Il complesso, che domina le lunari Crete senesi, immerso in una selva di pini, cipressi, querce e olivi, è uno dei più importanti monumenti religiosi toscani.
Il “caso Kim Davis”, la funzionaria della contea di Rowan, in Kentucky, arrestata per essersi rifiutata «in nome di Dio» di firmare le licenze di matrimonio di due coppie omosessuali, conferma (forse persino prima del previsto) la fondatezza della paure scatenate dalla sentenza con cui il 26 giugno la Corte Suprema federale ha legalizzato le “nozze” Lgbt in tutti gli Stati Uniti. Ovvero che nel Paese nordamericano vige di fatto uno Stato di polizia che nega ai cittadini americani la libertà di coscienza, di espressione, di religione e, la Davis lo sa bene, di movimento, comminando provvedimenti restrittivi a chi dissente dall’ideologia al potere.
L’accusa è pesante: il paragrafo 137 dell’Instrumentum Laboris, ovvero il documento base per la discussione al prossimo Sinodo sulla Famiglia (4-25 ottobre) distorce gravemente il significato dell’enciclica di Paolo VI Humanae Vitae e fa fuori il senso stesso della morale cattolica. Non è cosa di poco conto perché «le inadeguatezze e le distorsioni contenute nell’Instrumentum laboris rischiano di avere conseguenze devastanti per i fedeli, che hanno diritto di conoscere la verità del depositum fidei. Infatti, se sarà avallato dal Sinodo, il paragrafo 137 seminerà confusione fra i fedeli».
Oltre 4.000 giovani consacrati e consacrate, provenienti da ogni parte del mondo, parteciperanno la prossima settimana, da martedì 15 a sabato 19, all’Incontro Mondiale a loro dedicato, dal titolo “ Svegliate il mondo – Vangelo, Profezia, Speranza”. L’incontro è organizzato dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica nell’ambito dell’Anno della Vita Consacrata. Sulla realtà delle vocazioni alla vita consacrata ascoltiamo Don Fabio Rosini, Direttore del Servizio per le Vocazioni della Diocesi di Roma.
I medici avevano suggerito alla modella di abortire per curarsi dal cancro, ma lei non ha rinunciato al suo bambino
Emendamento in commissione stabilisce che «il sesso è definito da natura o da provvedimento giudiziario a seguito di modifica dell’organo sessuale». Bocciato
L’islamologo gesuita padre Samir Khalil Samir: «Sanno che nei paesi arabi i lavoratori sono trattati come schiavi. Il modello di società poi è lo stesso che vuole applicare l’Isis»
I bambini saranno sempre più qualcosa da ordinare da un listino, come le pietanze da un menù. Almeno in Australia, se verranno accettate le raccomandazioni etiche sulla fecondazione assistita presentate dal Consiglio nazionale per la sanità e la ricerca medica (Nhmrc).
Negli anni 1975-1980 il Centro missionario Pime di Milano (diretto da padre Giacomo Girardi) e la rivista Mondo e Missione (ne ero il direttore), con il Centro missionario diocesano e la Caritas ambrosiana, abbiamo fatto la campagna per i “boat people” vietnamiti e cambogiani (1975-1978) che ebbe un successo insperato. Il 12 gennaio 1978, al termine della campagna, nasce nel Centro missionario Pime di Milano la “Segreteria profughi Vietnam-Cambogia”, con un lavoro a tempo pieno di 18 universitari volontari di vari movimenti: Focsiv, Mani Tese, Agesci, Cl, Gen-Focolari. A giugno 1978, specialmente la Caritas Ambrosiana e quella nazionale avevano raggiunto un numero sufficiente di richieste di adozioni. Da gennaio a giugno più di 200 conferenze sui profughi, dibattiti, veglie di preghiera in tutta Italia. I boat people erano un fatto nazionale da prima pagina su tutti i giornali.
Al di là della Manica si torna a parlare di eutanasia. Oggi, 12 settembre, la Camera dei Comuni dovrà votare un disegno di legge sul cosiddetto suicidio assistito. Uno dei tanti giri di parole in bioetica per non pronunciare la parola “eutanasia” o ancor meglio “omicidio del consenziente”. Il disegno di legge è stato presentato dal laburista Rob Marris sulla bozza di un testo analogo redatto da Lord Charles Falconer, testo naufragato miseramente nella scorsa legislatura. Ma (ri)tentar non nuoce, se non ai pazienti terminali. E così l’on. Marris ripropone una legge che vorrebbe legalizzare l’eutanasia e riporre in naftalina il Suicide Act, norma del 1961 che punisce con un massimo di 14 anni di carcere chi aiuta un terzo a morire.
Il Signore ci parla della “ricompensa”: “non giudicate, non sarete giudicati. Non condannate e non sarete condannati”. “Il primo passo è l’accusa di se stessi. Il coraggio di accusare se stessi, prima di accusare gli altri”. “Quando mi viene la voglia di dire agli altri i difetti degli altri, fermarsi. E io?”.
Vangelo Mc 8, 27-35: Tu sei il Cristo... Il Figlio dell'uomo dove molto soffrire.
In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell'uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va' dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».
Oggi inizia la Novena alla Madonna di La Salette.
Anche quest’anno le famiglie torneranno al santuario della Madonna di Pompei il 12 settembre per testimoniare la bellezza del vivere insieme. L’VIII Pellegrinaggio nazionale delle Famiglie per la Famiglia sul tema «Non c’è amore più grande» (Gv 15,13) – “Famiglia: vocazione, comunione e missione” (Papa Francesco), è promosso dal Movimento del Rinnovamento nello Spirito Santo in collaborazione con la Prelatura Pontificia di Pompei, il Pontificio Consiglio per la Famiglia, l’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della Cei, il Forum delle Associazioni Familiari e i Comuni di Pompei e di Scafati, da dove partirà il percorso a piedi. Alla vigilia di due importanti appuntamenti dedicati alla famiglia, l’Incontro mondiale delle famiglie di Philadelphia e il Sinodo ordinario dei vescovi sulla famiglia, “il pellegrinaggio scandito dalla preghiera del Rosario, – spiega il presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, Salvatore Martinez – vuole porsi come gesto di intercessione per tutte le famiglie”.
Considerando più sporadicamente che posso, codarda, i fatti del commercio di organi e tessuti di bambini uccisi ad opera della Planned Parenthood la cosa che ha iniziato a farmisi via via più evidente è questa: il mercato dei tagli scelti di bambini abortiti a diverse età di gestazione dimostra più di cento CAV e Movimenti prolife e Marce e obiezioni di coscienze illustri che chi fornisce, chi commissiona e poi utilizza i pezzi esito di questa pratica (Abortion is a safe and legal way to end pregnancy, leggerai appena ti va in homepage della PP, subito sotto il viso sereno e del tutto meritevole di esercitare un diritto di una donna giovane) sa perfettamente che un essere umano è tale da subito.
Dedichi la copertina a papa Francesco? E io ti censuro. È quello che ha fatto l’Arabia Saudita nel mese di agosto con la famosa rivista National Geographic, come riportato da Foreign Policy. L’edizione di agosto in lingua araba non è stata fatta entrare nel Regno, come recita uno scarno tweet dell’account della rivista, per «motivi culturali».
Dio o niente. È questo il titolo del libro intervista del cardinale africano Robert Sarah presentato su Libero di martedì come “Il manifesto dei vescovi contro Bergoglio”. Davvero non si capisce il vezzo dei giornali, di qualsiasi colore e tendenza, quando non manipolano apertamente la realtà (vedi Repubblica e Corriere), di buttare tutto in caciara. In realtà, in questo caso la colpa non è del cardinal Sarah, ma di quei “cattolici” che dividono il mondo tra coloro che sarebbero i veri interpreti di papa Francesco, cioè loro, e chi invece va additato come “nemico” ed avversario della misericordia e del nuovo corso della Chiesa.
L’eccellenza richiede sempre scienza e coscienza: se voglio compiere un’azione eccellente, dovrò agire con scienza e coscienza. Detto in altri termini, perché io possa mettere in atto un’azione virtuosa è necessario che io abbia conoscenza di quanto sto facendo e che io giudichi rettamente non solo le circostanze, ma anche la sostanza del mio atto e i miei obiettivi. L’azione virtuosa, qualsiasi sia la virtù implicata, richiede che io compia questa azione con la mia personale partecipazione. E quanto più tale partecipazione è completa e integrale, intelligente e volontaria, tanto maggiore sarà il progresso virtuoso e tanto più eccellente il risultato finale e il merito conseguente. Visto che ognuno di noi è chiamato a vivere virtuosamente, sarà giocoforza comportarsi con scienza e coscienza sempre, e non solo in alcune circostanze aspre dell’esistenza e non solo nell’esercizio di alcune professioni.
L’Australia accoglierà 12mila rifugiati dalla Siria, secondo quanto ha annunciato il premier Tony Abbott ieri. Si tratta della più grande quantità di rifugiati finora ospitata da un paese del mondo industrializzato. Questo giusto per smentire la fama di “duro” che il primo ministro conservatore si è fatto in questi mesi, secondo probabilmente solo all’ungherese Viktor Orban. La decisione di accogliere così tanti rifugiati, a quattro anni e mezzo dall’inizio della Guerra Civile Siriana, non è priva di ragioni opportunistiche. Il governo ha cambiato rotta dopo massicce manifestazioni a favore dell’accoglienza, dalla campagna via Twitter #LightTheDark, a loro volta ispirate dalla pubblicazione della foto del corpo di Aylan al Kurdi sulla spiaggia di Bodrum, Turchia.
“Il fenomeno delle migrazioni che segna la vita del nostro tempo si presenta come un fenomeno globale ed epocale. Per questo va affrontato come comunità di Stati. La Comunità di Sant’Egidio ha saputo cogliere un segno dei tempi nel radunarci oggi qui a parlare di questo tema: proprio l’Albania è stata simbolo dell’emigrazione verso l’Italia negli anni 90”. È quanto ha affermato l'arcivescovo di Napoli, il card. Crescenzio Sepe, introducendo oggi a Tirana, in Albania, il panel “Migranti, una sfida globale” che si inserisce nell’incontro per la pace organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio.
Il Parlamento Europeo approva un rapporto in cui si sollecita la legalizzazione del matrimonio omosessuale o di altre forme di tutela
Dopo diverse notti passate dietro le sbarre, Kim Davis, funzionaria della contea di Rowan, nel Kentucky, ha ottenuto la scarcerazione. Il suo caso ha avuto risonanza internazionale. La donna, nonostante una recente sentenza della Corte Suprema Usa abbia imposto a tutti gli Stati Uniti di legalizzare il matrimonio omosessuale, si è rifiutata di concedere licenze matrimoniali a coppie dello stesso sesso adducendo motivi religiosi. Denunciata per questo dalle coppie, ha mantenuto ferma la sua linea finanche affrontando la pena - ritenuta sproporzionata da numerosi americani - del carcere.
Una “alleanza cruciale contro i ‘centri di potere’ ideologici, finanziari e politici”. Una alleanza “accogliente”, perché “una Chiesa davvero secondo il Vangelo non può che avere la forma di una casa accogliente, con le porte aperte, sempre. Le chiese, le parrocchie, le istituzioni, con le porte chiuse non si devono chiamare chiese, si devono chiamare musei!”.
Commento al messaggio del 2 settembre 2015 di padre Livio da Radio Maria.
Fernandel, ovvero Don Camillo. Don Camillo, sì, insomma, Fernandel... Sull’identificazione tra attore e personaggio sono stati spesi fiumi di inchiostro, ma in questo caso realtà e finzione si sono come fuse in un’unica identità, difficilmente distinguibile. Eppure Fernand Joseph Désiré Contandin, questo il nome intero del protagonista del presente libro, è stato come uomo, marito e padre, ma anche come attore, molto altro rispetto al prete burbero ma santo che la saga guareschiana gli ha cucito addosso rendendo insieme imperitura la sua fama. Tutto comincia con il Don Camillo narrato da Giovannino Guareschi. Perché sono le sue storie che hanno disegnato il personaggio nella nostra immaginazione, ma è un solo attore che in cinque memorabili film ce l’ha reso vivo, teatrale, carnale, e anche simbolico come una moderna maschera della commedia dell’arte. Ma chi era veramente Fernandel? Francese, simpatico, bravo... e poi? E perché fu scelto proprio lui per questo ruolo di prete schietto, uno che ama il suo gregge, fuma il sigaro, sghignazza, mena le mani e, soprattutto, dialoga con Gesù crocifisso? I più «vecchi» se lo ricordano, oltre che nei panni del pretone guareschiano, in uno spot di Carosello in cui pubblicizzava con l’amico Cervi «un brandy che crea l’atmosfera». Ma pochi sanno della sua lunga carriera – più di 120 film all’attivo –, della famiglia a cui era molto legato, degli amici che frequentava, dei luoghi e del cibo del Midi che amava, della fede cattolica che aveva nutrito, con la semplicità propria del popolo, sin da piccolo nella sua parrocchia nel cuore di Marsiglia…
Nel nome di Gesù Cristo crocifisso e della dolce Maria. Carissimo padre in Cristo, dolce Gesù. Io, Caterina, serva dei servi di Gesù Cristo, ti scrivo nel suo prezioso sangue, desiderosa di vederti immerso nel sangue di Gesù crocifisso. Il suo sangue ci riempie di gioia, ci rende forti, dà calore ed illumina la nostra anima con la luce della Verità; non possiamo quindi cadere nella menzogna. Sangue, che fortifichi la nostra anima e ci liberi da quella fragilità che deriva dal timore della pena, il quale a sua volta viene dall'assenza della luce della Verità!
Il dibattito sulla famiglia, provocato da quanto emerso durante il Sinodo straordinario ed a margine dello stesso, ha riguardato soprattutto il versante teologico e della dottrina. Tuttavia in concomitanza con questi eventi, il Santo Padre ha posto in essere un atto importante, passato quasi in sordina: la costituzione di una Commissione speciale di studio per la riforma del processo matrimoniale canonico presieduta da monsignor Pio Vito Pinto, decano del Tribunale della Rota Romana. Se intenzione dichiarata del Papa era verificare la possibilità di procedere più rapidamente e obiettivamente alla sentenza sulla validità di tanti matrimoni, dall’analisi del pensiero dei componenti la commissione si poteva sin da subito comprendere quali fossero le soluzioni verso cui si voleva andare: l'eliminazione dell’obbligo della doppia sentenza conforme, l'istituzione di un giudice unico per la prima istanza o, addirittura, “l’amministrativizzazione” del processo canonico di nullità matrimoniale.
Il Prefetto della Congregazione della Fede, il card. Gerhard Müller, parlando a Ratisbona ha messo in guardia dalla possibilità reale di una seria divisione all’interno della Chiesa sui temi che toccano il matrimonio e la sessualità. Ha fatto riferimento in particolare a vescovi della sua nativa Germania, e ha detto che la loro pretesa di assumere un ruolo leader nella definizione della politica della Chiesa universale dovrebbe essere esaminato criticamente, anche alla luce dell’esodo di massa dalla Chiesa cattolica tedesca.
Pubblichiamo direttamente dalla pagina facebook «Avvocato Gianfranco Amato fanpage» questa frase: «Picchetti davanti alla Chiesa per ostacolare la libera partecipazione ad un incontro della comunità parrocchiale di Sommacampagna con l’avv. Gianfranco Amato…». Insieme alla quale vengono mostrate foto di locandine in cui si invita ad andare a contestare l’Avvocato o boicottare la «parrocchia omofoba». Spesso l’avvocato Amato, per questioni di sicurezza, ha pubblicato le date delle conferenze da lui tenute con poco anticipo. A maggior ragione dopo le minacce, e gli atti di vandalismo alla sua auto fatti a Viareggio e recentemente nei pressi della sua abitazione.
Ieri mattina il presidente francese François Hollande ha promesso che la République accoglierà nei prossimi due anni 24 mila rifugiati in fuga da guerre e regimi. Molti in Francia hanno protestato, temendo che «l’arrivo di nuovi migranti acceleri l’islamizzazione della Francia» o comunque la perdita della sua identità, altri hanno invocato l’accoglienza a tutti i costi.
È trascorso un anno dall’assassinio delle tre anziane suore italiane missionarie a Kamenge, in Burundi. Olga Raschietti, Lucia Pulici e Bernardetta Boggian, dell’ordine delle Missionarie di Maria Saveriane, furono uccise mentre si trovavano nella missione Guido Maria Conforti. Le tre donne furono stuprate e una di loro decapitata. Allora, papa Francesco, in un messaggio, si proclamò «colpito dalla loro tragica morte» e auspicò «che il sangue versato diventasse seme di speranza per costruire l’autentica fraternità tra i popoli».
«La grande accoglienza riservata ai rifugiati siriani in Europa spinge in molti, soprattutto tra i cristiani, ad abbandonare la Siria. Ma il nostro compito è quello di aiutare le comunità cristiane a rimanere». Così afferma padre Andrzej Halemba, responsabile internazionale di Aiuto alla Chiesa che Soffre per il Medio Oriente. Il sacerdote si trova in questi giorni in Siria per visitare alcuni progetti di ACS nel paese ed ha notato come le informazioni giunte dall’Europa, spingano sempre più cristiani a partire. «Proprio ieri un’anziana signora cristiana mi ha detto: “vi prego, aiutate noi cristiani siriani, così che possiamo rimanere nel nostro paese”». Padre Halemba riferisce di una situazione in Siria che mai era stata così instabile. «Dall’inizio di quest’anno ho visitato più volte il paese, e ho notato come i successi di Isis terrorizzino sempre più la popolazione e in particolar modo i cristiani. Inoltre il futuro della città di Aleppo, dove vivono molti nostri fratelli nella fede, è quanto mai incerto».
I quotidiani inglesi si sono soffermati più volte in questi giorni sull’incredibile storia di Lucy Hussey-Bergonzi, una ragazzina di 15 anni. Gli eventi che la riguardano iniziano nel 2009. Dopo aver registrato una scena come comparsa in una delle puntate di Harry Potter, ha subito un collasso che ha costretto il suo ricovero al Great Ormond Street Hospital di Londra. I medici hanno parlato di emorragia cerebrale, una prognosi fatale, e hanno tenuto in vita la ragazzina attraverso delle macchine di supporto vitale per cinque giorni. La causa era una malformazione artero-venosa congenita (AVM). Un team di chirurghi ha proceduto a due operazioni, rivelatesi inutili. I medici hanno così dichiarato ai genitori che Lucy non sarebbe sopravvissuta e di trovare il coraggio per radunare la famiglia e dirle “addio”.
Una bugia ripetuta più volte non diventa una verità, e Internet ne è la dimostrazione più evidente. Tra le miriadi di cose che il web rimbalza acriticamente, e talora maliziosamente, senza verificare le fonti c’è anche l’ennesima, assurda accusa contro il beato Papa Pio IX (1792-1878). Non quella di avere tradito la rivoluzione italiana, non quella di avere mandato a tortura e a morte i patrioti risorgimentali, non quella di avere rapito e battezzato a forza bambini ebrei… Cioè non solo queste accuse, ma stavolta anche quella di essersi ottusamente opposto nientemeno che alla luce elettrica a Roma. Lo scrivono i Radicali transnazionali in una loro breve storia dell’anticlericalismo (clicca qui), e lo scrivono così: «Una volta tornato sul soglio pontificio [dopo l’effimera rivoluzione del 1849 –ndr.], il papa Pio IX vieta la luce elettrica a Roma (che arriva solo dopo Porta Pia) […]».
Scisma. La parola è rimbalzata più volte nei giorni scorsi sulle bocche del cardinale Müller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, e del cardinale Kasper, autore della famosa relazione del febbraio 2014 ai Cardinali in cui prospettava soluzioni pastorali e disciplinari per l’ammissione dei divorziati risposati all’Eucarestia.
Il vecchio e buon rapporto sessuale, tra gli altri pregi, ha anche quello di farti sapere in anticipo di che colore avrà la pelle tuo figlio. Ma quando di mezzo ci si mette la tecnologia questa certezza antica come il mondo evapora. E’ quello che è accaduto a Jennifer Cramblett e Amanda Zinkon, coppia lesbica dell’Ohio.
L’opera di Klodiana Cuka nel Salento, che aiuta famiglie di rifugiati da Camerun e Nigeria. «Mi hanno riferito di aver visto i fondamentalisti dar fuoco alle chiese»
Grazie alle nuove norme, nel 2015 e 2016 le rotture supereranno i matrimoni. Fa riflettere anche che il 20 per cento dei divorzi brevi interessi coppie over 65
I cristiani di Al-Qaryatayn sono stati costretti dallo Stato islamico a firmare un “contratto di sottomissione” (dhimmitude) per continuare a vivere nelle loro case. La città della Siria centrale, dove il 21 agosto è stato demolito dai jihadisti il famoso monastero di Mar Elian, è stata conquistata il 5 agosto dai terroristi islamici, che il giorno seguente hanno rapito circa 230 civili, tra cui molti cristiani.
La vicenda doveva chiudersi con un semplice «richiamo» e invece il procuratore di Marsiglia Marie-Blanche Régnier ha chiesto per Sabrina Hout una condanna a tre mesi di carcere e un’ammenda di 1.500 euro per «discriminazione basata sull’orientamento sessuale». La colpa della giovane, ormai ex vicesindaco aggiunto socialista di Marsiglia e «musulmana praticante», è quella di non aver voluto celebrare un matrimonio gay nel 2014 perché contrario alle sue «convinzioni religiose».
Oltre alle storiche ondate di rifugiati provenienti dal Medio Oriente e dall’Africa che arrivano in Europa, il Vecchio Continente sembra vivere un’altra ondata, meno mediatica ma anch’essa di rilievo: quella delle conversioni dei musulmani al cristianesimo. L’agenzia di notizie Associated Press (AP) ha visitato a Berlino una chiesa evangelica alla quale partecipano “centinaia di richiedenti asilo, per la maggior parte iraniani e afghani”. “Non si può ignorare il fatto che questa decisione aumenti le loro possibilità di ottenere l’asilo: possono dichiarare di aver subito una persecuzione religiosa nei propri Paesi d’origine”, scrive l’agenzia, sottolineando che la Germania tratta i rifugiati in base alla gravità della situazione che li ha costretti ad abbandonare la propria patria: quelli che fuggono dalla guerra civile in Siria, ad esempio, hanno più possibilità di ottenere l’asilo. “Per i richiedenti che provengono da Iran e Afghanistan la situazione è più complicata, perché le condizioni di vita in quei Paesi è più stabile che in Siria”, ha riferito l’AP. Negli ultimi anni, tra il 40% e il 50% degli emigranti da quei due Paesi è stato autorizzato a rimanere in Germania, molti dei quali con permesso solo temporaneo.
La traccia mariana che andiamo a esaminare questa volta ci porta presso il santuario dedicato a “Maria Madre di Dio Incoronata”, situato a poca distanza da Foggia. Credo che il nome della città pugliese richiami immediatamente nell’animo dei lettori una terra che il Signore ha benedetto con grazie davvero speciali, suscitando una devozione assai profonda da parte di gente umile, povera di mezzi ma ricca di fede. E allora non possiamo non citare il Santuario di Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce, situato sulla punta della regione, affacciato su un promontorio dal quale si gode una vista talmente straordinaria che vien difficile non lodare Dio per la bellezza del creato; ancora, possiamo citare Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, dove si trova il Santuario dedicato a San Michele Arcangelo: edificio sacro assai caro ai pellegrini pugliesi e non solo, caratterizzato da una originalissima collocazione naturale, nella profondità di un antro che discende tra le rocce, fino a condurre alla grotta-cappella dove si venera l’effigie del principe delle milizie celesti. E infine, sempre in provincia di Foggia, non possiamo omettere un piccolo centro che da oltre mezzo secolo è famoso in tutto il mondo: San Giovanni Rotondo, ove sorge il convento in cui milioni di pellegrini si sono riversati per poter incontrare Padre Pio, il frate delle stigmate, la cui festa celebreremo tra pochi giorni, essendo nato al Cielo il 23 settembre del 1968.
Padre Rodrigo Miranda, sacerdote cattolico dell'Istituto del Verbo Incarnato, dal 2011 è stato parroco ad Aleppo. Per 4 anni. Lo contattiamo per sapere di questa esperienza, a suo modo unica; per capire cosa succede là, dove tanti scappano per arrivare in Europa. Lui è arrivato ad Aleppo poco prima che la tragedia esplodesse e l'ha vissuta in prima persona, sulla sua pelle.
Gutta cavat lapidem. La goccia scava la pietra. La verità di questo brocardo latino è stata accolta benissimo dal fronte pro-choice, ben conscio che una battaglia persa non significa una guerra persa. E dunque insistere-insistere-insistere è diventato principio chiave di una strategia vincente. Una prova viene ancora una volta dal Parlamento europeo.
Continuamente si annunciano fulmini su Medjugorje. Venerdì sera è tornato alla carica il sito di Gianluca Barile. E’ lo stesso che nel giugno scorso lanciò questo dirompente titolo: “Medjugorje, il Vaticano boccia le apparizioni ed isola i veggenti”. A quel tempo si scatenò una polemica fra vaticanisti e alla fine si appurò che non c’era stata nessuna bocciatura vaticana delle apparizioni, ma che in effetti erano in arrivo provvedimenti dell’ex S. Uffizio. Tuttavia ancora nulla era stato deciso e tutto era rimandato all’autunno. L’altroieri lo stesso sito ha lanciato questo titolo: “Medjugorje, dal Vaticano nuova bocciatura per i ‘veggenti’: ‘basta testimonianze in parrocchia’ ”. Nell’articolo si legge che “la Congregazione per la Dottrina della Fede, con una diffida a firma del Cardinale Gerhard Ludwig Müller, ha proibito al Parroco, Fra Marinko Sakota, e ai sei presunti veggenti che asseriscono di vedere la ‘Gospa’ (la Madonna) da 34 anni, di tenere testimonianze o diffondere i ‘messaggi’ all’interno della Parrocchia di Medjugorje”. Non si pubblica però il testo di tale diffida, né si dice chi sarebbe la fonte di tale “notizia”. Dunque non è chiaro come stanno i fatti, sorvolando sull’evidente contrarietà personale dell’autore (verso Medjugorje).
Il Papa incontra i gruppi, diffusi in varie parti del mondo, e li sprona: “L’evangelizzazione sente forte l’esigenza dell’accoglienza, perché è uno dei primi segni della comunione che siamo chiamati a testimoniare per avere incontrato Cristo nella nostra vita”. L’Eucaristia “cuore di questa missione”.
La sentenza della Corte Suprema degli Usa “Obergefell contro Hodges” del 26 giugno scorso, che impone a tutti i 50 stati la legalizzazione delle nozze gay, ha fatto la sua prima vittima di coscienza. La cancelliera Kim Davis, della contea rurale di Rowan, Kentucky, è finita in galera per non aver firmato le licenze per quattro coppie, due delle quali formate da omosessuali. Si è appellata al diritto di libertà di religione e coscienza (è una cristiana protestante apostolica) e il giudice federale David Bunning le ha dato torto, comminandole il massimo della pena prevista: due settimane di carcere.
A Pechino il 3 settembre come a Mosca il 9 maggio, la parata militare che celebra i 70 anni della vittoria nella Seconda guerra mondiale assume i toni di uno sfoggio muscolare e patriottico teso più a rafforzare l’immagine nazionale di fronte alle crisi di oggi che a celebrare le glorie del passato. In una Cina minacciata dal fantasma del tracollo finanziario con 5 mila miliardi di dollari bruciati in pochi giorni nelle Borse e con una dirigenza sospettata di aver falsato per anni i dati reali su crescita del Pil e produzione industriale non c’è nulla di meglio di una gigantesca parata militare per flettere i muscoli e mostrare al mondo orgoglio e potenza.
Il dibattito sulla famiglia, provocato da quanto emerso durante il Sinodo straordinario ed a margine dello stesso, ha riguardato soprattutto il versante teologico e della dottrina. Tuttavia in concomitanza con questi eventi, il Santo Padre ha posto in essere un atto importante, passato quasi in sordina: la costituzione di una Commissione speciale di studio per la riforma del processo matrimoniale canonico presieduta da monsignor Pio Vito Pinto, decano del Tribunale della Rota Romana. Se intenzione dichiarata del Papa era verificare la possibilità di procedere più rapidamente e obiettivamente alla sentenza sulla validità di tanti matrimoni, dall’analisi del pensiero dei componenti la commissione si poteva sin da subito comprendere quali fossero le soluzioni verso cui si voleva andare: l'eliminazione dell’obbligo della doppia sentenza conforme, l'istituzione di un giudice unico per la prima istanza o, addirittura, “l’amministrativizzazione” del processo canonico di nullità matrimoniale.
La minaccia jihadista si fa vicina. Il 24 agosto la Nigeria ha avvertito gli Stati Uniti e altre nazioni che il gruppo islamista Boko Haram ha mandato in Libia più di 200 combattenti ben equipaggiati per aiutare l’Isis a prendere il controllo del paese. Molti altri jihadisti nigeriani si appresterebbero a seguirli. Il portale nigeriano di informazione Naji.com ha pubblicato questa notizia il 29 agosto. Qualche giorno prima, intervistato dalla Jamestown Foundation, l’esperto nigeriano di antiterrorismo Jacob Zenn spiegava: “l’apertura delle rotte migratorie dalla Nigeria attraverso il Niger orientale fino alla Libia ha reso il viaggio di questi combattenti piuttosto semplice e l’Isis può facilmente permettersi di pagare i trafficanti per portare militanti e armi lungo questa rotta”.
Oggi inizia la Novena per la Festa dell'Esaltazione della Croce.
Racconti di un esorcista di Don Gabriele Amorth: Capire le cause delle presenze malefiche (08/07/2015). Trasmissione da Radio Maria.
Vangelo Mc 7, 31-37: Fa udire i sordi e fa parlare i muti.

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.

Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.

E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
L'annuncio ufficiale dai vescovi del paese africano. La visita avverrà il 25 novembre; il Papa si recherà poi a Kampala, in Uganda, e a Bangui, nella Repubblica Centrafricana
Cara Jillian, è il pomeriggio del tuo matrimonio. 27 giugno 2015. Tra due ore, intraprenderai il cammino di una vita, un percorso reso più memorabile da quello che hai fatto per arrivare a questo giorno. Non so quali siano le probabilità che una donna nata con la sindrome di Down sposi l’amore della sua vita. So solo che tu ce l’hai fatta. Ora sei al piano di sopra, impegnata negli ultimi preparativi con tua madre e le tue damigelle. I tuoi capelli sono acconciati in modo perfetto sul tuo collo snello. Il tuo vestito – “il mio gioiello”, l’hai definito – attira ogni barlume del sole pomeridiano che entra dalla finestra. Il tuo trucco – quel rossetto rosso! – migliora in qualche modo una bellezza che è aumentata dal giorno in cui sei nata. Il tuo sorriso è radioso ed eterno.
La solitudine, la tristezza e la depressione fanno parte di uno stesso problema che sembra affliggere la società in modo sempre più pronunciato. Non è difficile trovare persone che si lamentano della propria solitudine, o dell’impotenza che provano non riuscendo a sistemare le cose che provocano loro tristezza o qualcosa di più profondo. Tenendo presente che la depressione deve essere curata quantomeno da professionisti esperti, vorrei condividere alcune indicazioni che possono essere d’aiuto per trovare strade di vita per le persone che si sentono in un buco nero, umido e freddo. Considerate che questi consigli non sostituiscono una terapia né sono di applicazione universale.
Il Vaticano ha stabilito che le persone transgender non possono essere padrini nella Chiesa cattolica, il che ha sollevato un polverone nei media secolari e tra gli attivisti, soprattutto in Spagna, dov’è esploso il caso. Alex Salinas, della città spagnola di Cadice, è nato donna, ma ora ha una carta d’identità maschile ed è in attesa di un intervento per la riassegnazione del sesso. Salinas ha fatto domanda per essere padrino di un nipote, e la richiesta è stata trasmessa alla Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede dal vescovo di Cadice e Ceuta, Rafael Zornoza. La CNA ha riferito che al vescovo è stato detto che le persone transessuali non possono compiere i propri doveri di padrino.
Sono appena tornata da Medjugorje dove, con tanti pellegrini, abbiamo assistito all’apparizione di Mirjana alla Croce blu. E’ stata una apparizione piuttosto movimentata, nel senso che il demonio mal ha sopportato la presenza di Maria. Urla scomposte, donne con voci da uomo, e tant’altro hanno accompagnato l’apparizione. Mirjana concentrata, o meglio in estasi profonda, aveva occhi solo per la Vergine Maria e, cosa impressionante, non ha battuto ciglio neppure quando un raggio di sole si è posato con insistenza sui suoi occhi. Consiglio caldamente di guardare il video.Il messaggio che la Madonna ci ha lasciato è un nuovo invito all’amore fraterno, alla perseveranza nel seguire ciò che Lei ci esorta a fare: “… Vi insegnero’ la fede affinche’ sappiate nel modo giusto trasmetterla agli altri. Vi insegnero’ la verità per saper discernere. Vi insegnero’ l’amore per poter riconoscere il vero Amore…”. Fede, Verità e Amore, tre parole da meditare lungamente. E adesso veniamo alle tante chiacchiere che in questi giorni stanno girovagando in Internet e sui social network. Alcune sono vere, altre manipolate.
Ho letto “Dio o niente” con grande profitto spirituale, gioia e gratitudine». Lo ha scritto il papa emerito, Benedetto XVI, al cardinale Sarah, dopo aver letto il libro-intervista che il porporato africano ha pubblicato con il giornalista francese Nicolas Diat (clicca qui). Il testo, dopo essere uscito in francese, viene ora pubblicato in diverse lingue, fra cui inglese, editore Ignatius press, e italiano, Cantagalli. Di questo biglietto di papa Ratzinger a Sarah ha dato notizia Sandro Magister nel suo seguitissimo blog, riportando una frase importante di questa missiva. «La sua coraggiosa risposta ai problemi della teoria del genere», scrive Ratzinger a Sarah, «mette in chiaro in un mondo obnubilato una fondamentale questione antropologica».
La maestra di lunga navigazione ha percorso molti cicli di alunni e ha ricevuto molte confidenze dalle mamme. Alcune delle quali più volte l’hanno discretamente avvicinata per raccontarle che al tale alunno loro figlio avevano raccontato di essere andate in ospedale per un’appendicite, in qualche caso stranamente ripetuta. Al figlioletto non ardivano dire che in ospedale ci andavano per l’aborto del fratellino. Il dramma nascosto non poteva tuttavia essere interamente taciuto e la maestra avrebbe capito. In molti casi, il sacerdote riceve questa confidenza o confessione molto più tardi, a volte dopo decenni, quando finalmente la donna trova l’energia e il coraggio di consegnare alla misericordia di Dio il peso che le dilania il cuore.
Quando Papa Francesco visiterà gli Stati Uniti nel mese di settembre sarà la prima volta che Jorge Mario Bergoglio arriverà su queste sponde. Ma lo scorso mese, durante il volo di ritorno dall’America Latina, il Papa ha già dato qualche informazione sulle probabili tematiche che affronterà durante la sua visita a Cuba e negli Stati Uniti.
Kim Davis, l’impiegata comunale del Kentucky che si era rifiutata di celebrare matrimoni omosessuali invocando il nome di Dio, finirà dietro la sbarre.
Probabilmente avete un rosario appeso da qualche parte in casa vostra. Forse lo avete ricevuto come regalo di Cresima o ne avete scelto uno quando la dolce e anziana signora li distribuiva fuori dalla chiesa, ma non sapete realmente cosa farvene. Se ricordate la recita del rosario da bambini come qualcosa di lungo e noioso, vi incoraggiamo a dargli una seconda possibilità. Capiamo che ci vuole un po’ di tempo per sedersi e recitare il rosario. Per questo, offriamo altri tre modi per usare il vostro rosario per pregare che richiedono meno tempo. Cercate di inserire uno di questi modi nel vostro momento di preghiera di oggi.
Tutto il mondo si commuove per il bambino morto nel naufragio di un gommone in Turchia. Ci si dimentica che in Siria sono morti già decine di migliaia di bambini sotto la guerra. Occorre affrontare il problema dei profughi, ma anche e soprattutto le cause della loro tragedia: le guerre in Medio oriente, i finanziamenti allo Stato islamico, le guerre per procura delle potenze regionali e mondiali.
In occasione del vertice ONU sull’adozione dell’Agenda 2030, la Chiesa Cattolica conferma l’esclusione dell’aborto dalla categoria della “salute riproduttiva”
Se la si considera come un film, quale effettivamente è, e non come un insieme di immagini fisse, l’immigrazione ha oggi caratteristiche diverse rispetto al passato, anche recente. Continuare a dire «padroni a casa nostra» quando arrivano famiglie che hanno perduto tutto fuorché la vita a causa della fede significa bendarsi gli occhi, la mente e il cuore di fronte alla realtà; a questo atteggiamento corrisponde - all’estremo opposto, ma esito della identica volontà di non operare distinzioni - il tratto ideologicamente “immigrazionista” di chi mette tutto insieme e ritiene xenofoba ogni preoccupazione espressa in materia.
La vicenda della donna che col suo coraggio aiutò gli abitanti del suo villaggio durante la rivolta dei boxer e l’orrendo massacro dei cristiani
Ricordate la “Carta della laicità a scuola”? Da ieri in Francia – giorno in cui è iniziato l’anno scolastico – non rimarrà solo esposta in ogni istituto, ma sarà inviata a tutti i genitori affinché la firmino. Un passo indietro. Due anni fa il ministro dell’Educazione, Vincent Peillon, si era fatto promotore di questo documento che, nelle sue nobili intenzioni, avrebbe dovuto avere lo scopo di insegnare ai bambini e ai ragazzi i principi su cui si fonda una civile e “repubblicana” convivenza. Il suo obiettivo – fatto poi proprio da Najat Vallaud-Belkacem che lo sostituì alla guida del dicastero – era «strappare il bambino da tutti i suoi legami pre-repubblicani per insegnargli a diventare un cittadino. È come una nuova nascita». Una nuova nascita, ça va sans dire, all’insegna della morale laica.
La scioccante testimonianza di un ex satanista che realizzava i suoi rituali in cliniche abortiste.
"Per portare gioia nella nostra anima, il Buon Dio ha dato a noi Se stesso.... La gioia non è semplicemente un fatto di temperamento. Nel servizio di Dio e delle anime, è sempre difficile - una ragione in più per cui dovremmo cercare di possederla e farla crescere nei nostri cuori. La gioia è preghiera, la gioia è forza, la gioia è amore. La gioia è una rete d'amore con cui si possono catturare molte anime. Dio ama chi dona con gioia. Dà di più, chi dona con gioia. Se nel lavoro incontrate difficoltà e le accettate con gioia, con un grande sorriso, in esso, e in qualsiasi altra occasione, gli altri vedranno le vostre opere buone e daranno gloria al Padre. Il modo migliore per mostrare la vostra gratitudine a Dio e alle persone è di accettare tutto con gioia. Un cuore gioioso è il risultato naturale di un cuore infiammato d'amore". (Madre Teresa di Calcutta)
Ecco il testo integrale della lettera che papa Francesco ha inviato a monsignor Rino Fisichella. Presidente del Pontificio Consiglio?per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, in cui stabilisce nuove condizioni, oltre a quelle tradizionali, per ricevere l’indulgenza durante il Giubileo.
Carlo Pedersoli, alias Bud Spencer, ancora straordinariamente popolare e amato in Germania, è stato intervistato domenica scorsa dal Welt am Sonntag. Una lunga e bella intervista che ha preso spunto dal suo ultimo libro.
Vorrei sapere tutto circa la cosiddetta «Madonna pellegrina». In particolare: di chi fu l'idea? Da dove iniziò l'itinerario? Per quali motivi venne effettuata la «pellegrinazione»? Io all'epoca (era il 1948?) ero ragazzino ma ricordo bene l'evento con profonda emozione.
Il nuovo film cristiano War Room ha guadagnato 11 milioni di dollari al suo debutto lo scorso weekend, piazzandosi secondo al botteghino dietro il film hit del momento, Straight Outta Compton, che ha guadagnato appena 13 milioni al suo terzo fine settimana sugli schermi statunitensi.
In questi ultimi tempi, tutti, mondo cattolico incluso, sembrano preoccupati di evitare una supposta prevedibile terza guerra mondiale, dovuta ai fondamentalismi religiosi, ai nazionalismi, razzismi, discriminazioni varie, che si sono drammaticamente accentuati grazie alla globalizzazione accelerata, al terrorismo internazionale, ecc.
Una preghiera per la cura del Creato. È quello a cui ci chiama oggi papa Francesco che ha voluto istituire una apposita giornata mondiale. Rifacendosi a quanto scritto nella sua enciclica Laudato Sii, nella lettera di indizione della giornata il Papa richiama a quella che definisce una «conversione ecologica», che comporta «il lasciare emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo» che ci circonda.
Una disamina del disegno di legge Cirinnà, impone immediatamente, risalendo al vertice del sistema normativo italiano, la considerazione che l’art. 29 della Costituzione esprime un’opzione inequivocabile per la famiglia fondata sul matrimonio, nel solco peraltro di una tradizione giuridica pre-cristiana, e più precisamente pagana, nient’affatto omofoba. Il matrimonio, etimologicamente il dono della madre, crea, infatti, la famiglia, l’istituto su cui, in un certo qual senso, si fonda la stessa società: il seminarium Rei publicae, il semenzaio della Repubblica, secondo la felice espressione di Cicerone. Il consorzio umano non può infatti affrancarsi - al di là di ricostruzioni che corrispondono a desideri, ad aspirazioni, ma non alla realtà delle cose - dall’istituto della famiglia: anzitutto dalla famiglia in senso stretto. E la famiglia è intrinsecamente fondata su un modello sessuale (uomo/donna) ineludibile.
Flaviano Michele Melki è stato proclamato Beato il 29 agosto, a Harissa, in Libano. E’ un nuovo martire riconosciuto, ucciso in odio alla fede un secolo fa. Il suo nome figura fra i 102mila assiri, eliminati fisicamente nel 1915 assieme a un milione e mezzo di armeni. Gli assiri vennero sterminati dall’Impero Ottomano nello stesso periodo del genocidio armeno e per le medesime ragioni: erano cristiani ed etnicamente non turchi, un “corpo estraneo” che i Giovani Turchi, allora al potere, volevano cancellare. La beatificazione di Melki, ora, è un messaggio di “consolazione, coraggio e speranza” ai cristiani del Medio Oriente e di altre parti del mondo che “anche oggi” sono perseguitati, come ha detto Papa Francesco nell’Angelus di domenica.
«Perché non possiamo cambiare la direzione del vento, ma possiamo sistemare le vele in modo da poter raggiungere la nostra destinazione in Cristo Gesù nostro Signore». Chi ti accoglie con una lettera sulla propria bara, tra decine di cestini colmi di fiori e infiniti rosari masticati con calma, non può che desiderare una festa, per il proprio funerale. Angelica Tiraboschi, 19 anni, è morta sabato mattina e i genitori, quando da Pontirolo Nuovo l’hanno raggiunta all’Istituto europeo di oncologia, a Milano, l’hanno trovata con le braccia aperte, i palmi delle mani rivolti all’insù. «Se ne è andata così, bellissima, incontro al suo Signore».
Considera come S. Michele Arcangelo è il più nobile e il più bello fra tutti quei nobilissimi Spiriti che compongono la milizia celeste; Egli è il primo tra i primi Principi; poiché creati che furono gli Angeli vennero divisi in tre Gerarchie, ciascuna Gerarchia in tre Cori; ogni Coro risultò d'innumerevoli Spiriti, e ciascuno Spirito fu abbellito di quelle doti e perfezioni, che convenivano al grado ed uffizio, cui Dio l'aveva destinato. Il Coro superiore perciò contiene le perfezioni del Coro inferiore, il Coro più sublime le perfezioni e le bellezze di tutti i Cori inferiori. Così insegna S. Tommaso. L'Arcangelo Michele è nel primo Ordine di quelle schiere Angeliche e per la dignità e per gli onori superiore a tutti i beati Angeli, come scrive S. Basilio. Chi potrà comprendere quale sia la bellezza di sua natura, che primeggia su tutti gli Angeli? Egli è veramente il più perfetto, il più bello, il più grande di tutti i beati Spiriti!
Su Rosario on line troverete le meditazioni su Madre Teresa di Calcutta.
Oggi inizia la Novena a San Nicola da Tolentino.
A Cracovia-Pradnik, il 2 giugno 1938, il Signore Gesù ha dettato a una giovane Suora della Misericordia polacca un ritiro di tre giorni. Suor Faustina Kowalska ha registrato minuziosamente le istruzioni di Cristo sul suo diario, che è un manuale di mistica nella preghiera e nella Divina Misericordia. Dopo aver letto il Diario alcune volte negli ultimi vent'anni, avevo dimenticato l'unico rifugio che Cristo ha offerto sul tema della guerra spirituale. Poi, poco fa, sono stato invitato a dirigere un ritiro a Trinidad basato sulla “Conferenza sulla Guerra Spirituale” di Cristo come si presenta nel Diario.
Si è svolto in quattro serate, tra il 15 aprile e il 27 maggio scorsi, il corso di introduzione alla santa Messa tenuto da don Andrea Brugnoli, parroco di S. Zeno in Zai (Verona), fondatore del movimento di apostolato giovanile Sentinelle del Mattino. Il corso, un piccolo capolavoro di catechesi su cose “alte” – e non sul “fumo” spesso veicolato da tanti incontri e tante iniziative di pastorale, giovanile e non – è online. Quattro video, girati nella chiesa del Centro per la Formazione alla Nuova Evangelizzazione, in via Righi 2 a Verona, che sono una risorsa preziosa, da usare e diffondere.
La basilica della Sagrada Familia di Barcellona (Spagna), progettata dall'architetto modernista Antonio Gaudí, è un canto all'arte, e concretamente all'arte di molti secoli di cultura cristiana che continua ad essere la nostra origine. È una meraviglia, e può essere considerato un simbolo che in pieno XXI secolo rinasca un tempio dedicato alla Sacra Famiglia. Il noto architetto di fama internazionale Antonio Gaudí venne battezzato nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo di Reus.
Jean Lloyd è una professoressa e si definisce “felicemente sposata”. È madre di due figli, ma per anni ha condotto una vita omosessuale, e sulla base di questa esperienza offre i propri consigli a sacerdoti e consulenti che vogliono orientare adeguatamente i membri della comunità LGBT e che le chiedono aiuto.
Ljerka Zeljko e Miroslav Maroševi?, fratello e sorella provenienti da Vareš, sono stati a Medjugorje durante il Festival dei Giovani. Ljerka vive in Austria e viene a Medjugorje fin dall’inizio delle apparizioni. Anche se è trascorso molto tempo, sul corpo di Ljerka sono ancora visibili i segni di un incidente stradale da lei subito nel 1995, che però non le ha impedito di tornare in breve tempo a salire il Križevac, in segno di gratitudine ...
Ancora morte e terrore tra la popolazione nigeriana dove i miliziani fondamentalisti di Boko Haram hanno ucciso 56 abitanti di un villaggio in un’area remota dello Stato di Borno, nel nord-est del Paese. Lo ha confermato oggi il governatore dello Stato, Kashim Shettima, affermando che gli estremisti stanno cercando di estendere la loro campagna violenta.
“Verità, amore e bontà che vengono da Dio rendono l’uomo puro, e verità, amore e bontà si incontrano nella Parola, che libera dalla ‘smemoratezza’ di un mondo che non pensa più a Dio”. È il cuore dell’omelia che il Papa emerito Benedetto XVI ha pronunciato questa mattina durante la celebrazione eucaristica da lui presieduta presso la chiesa del Campo Santo Teutonico in Vaticano, alla quale hanno partecipato i membri dello Schülerkreis (il Circolo degli Allievi di Ratzinger) e del Nuovo Schülerkreis, che si sono riuniti nei giorni scorsi a Castel Gandolfo per riflettere sul tema Come parlare oggi di Dio, animati dal sacerdote e filosofo ceco Tomás Halík.
Le Nazioni Unite si sono finalmente accorte delle migrazioni in massa “non programmate” dall’emisfero Sud verso l’Europa, gli Stati Uniti e altri Paesi molto sviluppati. L’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati, Unhcr/Acnur, ha lanciato un appello alla mobilitazione internazionale, e il Segretario generale dell’Organizzazione ha annunciato per il 30 settembre prossimo una conferenza internazionale ad hoc.
S'è conclusa la fase della "positio", con una novità assoluta: una testimoniasnza personale di Benedetto XVI. Mai prima d'ora un Papa aveva testimoniato per la beatificazione di una altro pontefice. Ora la causa s'avvia alla fase conclusiva.
Oggi inizia la Novena per la natività della Beata Vergine Maria
All’Angelus papa Francesco ricorda la beatificazione avvenuta ieri ad Harissa (Libano) del vescovo ucciso durante il genocidio armeno-siriaco (1915). Appello alla comunità internazionale perché “faccia qualcosa” per porre fine a violenze e soprusi contro la libertà religiosa. Preghiera per i migranti morti per giungere in Europa. Minuto di silenzio per le 71 vittime morte asfissiate in un camion verso Vienna. “Con gli atteggiamenti esteriori, se non cambia il cuore, non possiamo dirci cristiani”. “La frontiera tra bene e male non passa fuori di noi ma piuttosto dentro di noi, nella nostra coscienza”.
Ieri a Pechino, ai campionati mondiali di atletica leggera, in lacrime per aver perso la medaglia d’oro solo per un errore di distrazione nella misura di 192 cm. Stiamo parlando di Blanka Vlasic, campionessa mondiale di salto in alto, già campionessa mondiale ad Osaka nel 2007 e a Berlino nel 2009. A Pechino nel 2008 aveva vinto la medaglia d’Argento. Risultato che ha ripetuto ai campionati mondiali che si stanno svolgendo ancora a Pechino quest’anno. Per le sue innumerevoli prestazioni sportive la Vlasic nel 2010 si è aggiudicata il titolo di donna sportiva dell'anno.
Nel luglio del 2014 papa Francesco ha fatto visita alla comunità evangelica di Caserta, guidata dal pastore Traettino. È stato un avvenimento che ha sorpreso molti, ma non chi già era a conoscenza dei contatti del vescovo Bergoglio con lo stesso pastore Traettino e con altri pastori e gruppi evangelici dell’America Latina. Dall’altro lato si sa che i movimenti cristiani evangelici stanno avendo un grande impatto proprio nella cattolica America del Sud, sottraendo fedeli alle parrocchie.
Ucciso cento anni fa, oggi viene beatificato. «Un omaggio reso a tutti i martiri cristiani, specialmente i cristiani in Iraq e in Siria».
La basilica di San Pietro a Grado, nell’omonimo comune, è la testimonianza più antica della diffusione del cristianesimo in territorio pisano. In epoca romana qui sfociava un braccio dell’Arno e proprio presso questo antico, e scomparso, scalo fluviale approdò San Pietro lungo il viaggio che dalla Palestina lo avrebbe portato a Roma. Correva l’anno 44. A questa data risale la celebrazione della prima Eucarestia in Italia.
I viaggi dall’Africa alla volta dell’Europa tramite le reti dei trafficanti possono durare anni, passando da uno stato all’altro, con lunghe soste, prima di raggiungere le coste del Mediterraneo. Sono viaggi molto costosi che richiedono somme di denaro ben superiori a quelle necessarie per percorrere le stesse distanze in autobus e con voli di linea, sufficienti in patria ad avviare o a migliorare delle imprese artigianali, agricole o commerciali. Inoltre sono viaggi pericolosi: la traversata del Mediterraneo non è che l’ultima incognita; prima, lungo le rotte via terra, molti emigranti corrono il rischio continuo di essere rapiti e uccisi, di soccombere alla fatica e ai disagi.
Fa il giro del mondo la notizia di una lettera di papa Francesco che incoraggia l'editrice di libry gay per bambini. Una strumentalizzazione cialtronesca ma all'origine c'è un'assurda risposta, dalla Segreteria di Stato, alla lettera dell'autrice che pure aveva insultato il mondo cattolico. O in posti delicati ci sono persone inette o c'è anche qualcuno che voleva esattamente quanto è accaduto.
«È uno dei principali driver di sviluppo, ma la politica latita». Ecco cinque «azioni innovative, urgenti, possibili» ed economiche proposte dal professor Zamagni
"Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana..." Così cominciano gli episodi della serie Star Wars, nei quali si narra di come i senatori della repubblica (galattica) si uniscano – sempre con ottime e legittime ragioni – al «lato oscuro della forza»; e di come i cavalieri jedi, monaci guerrieri al servizio della pace e della giustizia, vengano braccati e sterminati uno ad uno, e i superstiti ridotti a vivere in clandestinità.
“La nostra presenza è una missione, e non ci arrendiamo. Amiamo di più, perdoniamo di più, testimoniamo di più”. Frate francescano e siriano di origini, padre Ibrahbim Alsabagh è da un anno il parroco di Aleppo. Intervenuto al Meeting di Rimini dopo un viaggio durato due giorni, racconta cosa significa vivere in Siria tra Al Qaeda e l’Isis, ogni giorno sotto le bombe, ogni ora in pericolo di vita.
Oggi inizia la Novena a Madre Teresa di Calcutta.
Un comitato ad hoc di forze di sicurezza è stato istituito in Iraq con lo scopo di raccogliere informazioni e disporre misure concrete in merito alle violenze e agli abusi subiti dalla comunità cristiana in particolare nella capitale Baghdad. Il comitato — come riferisce l’agenzia Fides — è stato istituito nei giorni scorsi su disposizione del primo ministro, Haydar al-Abadi, e ha l’obiettivo di contrastare l’escalation di violenza, i sequestri di persona e le espropriazioni abusive delle abitazioni e dei terreni che negli ultimi mesi con accanimento hanno avuto come vittime i cristiani iracheni.
E’ il Peccato Originale, bellezza: girala come ti pare, non c’è dogma cattolico più scientificamente provato di questo. Quando inventarono la fotografia, la seconda (se non la prima) cosa che immortalarono fu una donna nuda. Le foto porno seguirono a ruota. Lo stesso accadde con il cinematografo, e certi hard-core muti portano addirittura la firma di D’Annunzio. Internet ha fatto fallire l’industria delle riviste pornografiche, che prima dell’avvento del web gli appassionati dovevano comprare nelle edicole notturne, guardinghi, insieme a un quotidiano nel quale avvolgerle. Oggi l’onanismo è a portata di clic e nessuno ti vede. A meno che tu non finisca coinvolto in qualche fattaccio di cronaca; in questo caso la polizia postale ti setaccia il computer e i giornalisti fanno il resto divulgando nell’universo mondo quali siano i tuoi siti preferiti. Ma questo è un altro discorso.
Proseguendo nel suo ciclo di catechesi sulla famiglia, all’udienza generale del 26 agosto 2015 Papa Francesco ha messo a tema le relazioni fra famiglia e preghiera. La famiglia, ha detto il Papa, è la prima scuola di preghiera, e pregando offre anche una testimonianza rispetto al rapporto malato e frenetico con il tempo così tipico del mondo moderno.
C’è un fatto nuovo e inaspettato accaduto al Meeting di Rimini, come diretta conseguenza della scorrettezza giornalistica di Repubblica e della censura del Meeting al frate domenicano padre Giorgio Carbone, reo di aver affrontato il tema del gender durante incontri nel suo stand-libreria all’interno della Fiera .
Il mondo spirituale è reale ed è in corso una battaglia. Anche se Satana e i suoi demoni si rivelano raramente alla gente comune, hanno attaccato i santi
angelo Mc 7,1-8.14-15.21-23 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo».
Dopo il bombardamento di domenica scorsa che ha danneggiato anche due chiese, l’arcivescovo maronita racconta: “I sopravvissuti seppelliscono i morti senza poter curare i feriti”
Rimini. Oggi al Meeting si svolgerà l’incontro “La malattia mentale e il recupero dell’io”, durante il quale porterà la sua testimonianza Gregoire Ahongbonon, il beninese fondatore dell’Associazione San Camillo de Lellis che in questi anni ha portato libertà e sollievo a migliaia di malati mentali in alcuni paesi dell’Africa occidentale, dando vita a un’esperienza inedita in Africa come nei paesi industrializzati, osservata con stupore e meraviglia da molti psichiatri europei. Dopo una profonda crisi personale e un pellegrinaggio in Terra Santa, Gregoire, ex riparatore di pneumatici, iniziò a riunire attorno a sé i malati mentali che incontrava per strada e volontari africani ed europei per prendersi cura di loro.
Un lettore, la cui moglie è taiwanese, mi ha segnalato quando segue. Nel marzo di quest’anno la tivù nazionale cinese (CCT, Central Chinese Television) ha mandato in onda un documentario di tre quarti d’ora su Gesù, presentato come «l’uomo che ha cambiato la storia del genere umano».
Un filmato di propaganda dell’Isis, in circolazione da ieri, prova quel che si sta dicendo da giorni: il tempio di Baalshamin, a Palmira, 2000 anni di storia nelle sue pietre, è stato fatto saltare in aria dai jihadisti.
Esiste o no un riferimento al “gender” nella legge sulla cosiddetta “Buona Scuola”? Cerchiamo di rispondere a questa che pare essere la domanda del momento.
"Nutrire lo spirito per un mondo migliore." Questo il titolo del 43mo Campeggio dell’Ucoii, annunciato il 26 luglio 2015 sulla pagina Facebook dell’organizzazione islamica e che si terrà dal 24 fino al 28 agosto prossimi a Torrette di Ancona.
Tra venerdì scorso e l’altro ieri, primo giorno della corrente settimana, l’ulteriore brusca caduta dei titoli quotati sulle Borse cinesi ha diffuso nel mondo il timore di un ritorno al 2008, quando il fallimento della grande banca d’affari statunitense Lehman Brothers segnò l’avvio della crisi economica internazionale dalla quale si sta adesso cominciando a sperare di uscire.
Durante un suo intervento al Meeting di Rimini, Piero Sansonetti, fondatore e direttore de Il Garantista, ha espresso la sua ammirazione per papa Francesco e don Giussani. E ha affermato: “Voglio essere in dialogo con la Chiesa”
Grande consenso, ammirazione e commozione ha suscitato ieri sera al Meeting di Rimini, la proiezione del docufilm Bisagno, che ricostruisce la vicenda del partigiano Aldo Gastaldi (1921-1945), eroe della Resistenza in Liguria. La pellicola, diretta da Marco Gandolfo, senza alcun commento di sottofondo, raccoglie per lo più testimonianze di persone che hanno conosciuto più o meno direttamente Gastaldi, sottoufficiale dell’esercito, passato tra i partigiani con il nome di “Bisagno”. Ne è scaturito il profilo di un uomo d’armi dalla rara umanità, che in ragione della sua fede cristiana non giustiziava mai i suoi prigionieri e che vedeva nella Resistenza non un evento ideologico, né politico ma soltanto un’occasione per gli italiani di tornare ad essere liberi. A margine della proiezione, ZENIT ha incontrato il 39enne regista genovese Marco Gandolfo, che ha svelato tutti gli aspetti della personalità di Bisagno.
Bagnasco batte un colpo, tutti rispondono, soprattutto Giorgio Tonini e Gaetano Quagliariello. Il Presidente dei Vescovi italiani è uscito da un lungo silenzio con l’intervista al Corriere del 23 agosto scorso e ieri, 24 agosto, lo stesso giornale ha ospitato i pareri sul suo Bagnasco di Tonini e di Quagliariello. Si tratta di due esponenti di ambiti molto diversi della politica cattolica che tuttavia al momento sostengono lo stesso governo. Il primo proviene dalla vecchia area dei “Cristiano sociali” ed era diventato il più ascoltato consigliere di Walter Veltroni, il secondo a quella di un cattolicesimo liberale ben argomentato.
Mentre il caos immigrati si aggrava ogni giorno e coinvolge un numero crescente di paesi europei, con situazioni molto critiche, dall'Africa arriva un appello dei vescovi ai giovani, che resistano alla tentazione di cercare fortuna in Europa. E il nunzio apostolico all'ONU di Ginevra, monsignor Silvano Tomasi, ricorda il diritto dei paesi di accoglienza a difendere la propria identità.
La denuncia è della National Human Rights Commission. La polizia potrebbe aver compromesso le indagini in modo irreparabile. La vittima non è stata tutelata e non ha avuto sostegno psicologico e legale. Dichiarazioni “affrettate e inaffidabili” alla stampa.
L’arcivescovo di Vienna: «I miei genitori si separarono e io fui salvato dai miei parenti e dalla Chiesa. Astenersi dal giudizio sulla persona non significa dichiara bene il male e il male il bene»
«Il nome della nostra Chiesa è chiesa dei martiri, chiesa del sangue. Prima del 2003 in Iraq c’erano oltre 2 milioni di cristiani, oggi siamo poco più di 200 mila». Non risparmia niente al pubblico del Meeting padre Douglas Al-Bazi, parroco di Erbil (Kurdistan iracheno), della drammatica realtà dei cristiani perseguitati nel Medio Oriente. Il sacerdote che un anno fa si è visto arrivare nella sua parrocchia oltre 120 mila cristiani, in fuga da quelle città conquistate dallo Stato islamico, non usa mezzi termini raccontando il suo calvario e quello della sua gente: «Io non sono qui per spingervi all’odio verso l’islam, sono qui per rappresentare la mia gente e vi dico che se c’è qualcuno che pensa ancora che l’Isis non rappresenti l’islam, ha torto: rappresenta l’islam al 100 per cento. Io sono nato tra i musulmani, ho più amici musulmani che cristiani, ma non posso non dire, come papa Francesco, che qui è in atto un genocidio, non appena un conflitto».
Il Rosario della Vergine Maria è una delle più belle preghiere della Chiesa. E’ una preghiera che è stata prediletta da numerosi Santi, e sempre incoraggiata dal Magistero. Nella sua semplicità e profondità, rimane, anche oggi, una preghiera di grande significato, destinata a portare frutti di santità. Essa ben s'inquadra nel cammino spirituale di un cristianesimo che, dopo duemila anni, non ha perso nulla della freschezza delle origini, e si sente spinto dallo Spirito di Dio a prendere il largo per testimoniare Cristo al mondo come Signore e Salvatore, come via, verità e vita.Il Rosario, infatti, pur caratterizzato dalla sua fisionomia mariana, è preghiera dal cuore cristologico. Nella sobrietà dei suoi elementi, concentra in sé la profondità dell'intero messaggio evangelico, di cui è quasi un compendio. In esso riecheggia la preghiera di Maria, il suo perenne Magnificat per l'opera dell'Incarnazione redentrice iniziata nel suo grembo verginale. Con esso il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo e all'esperienza della profondità del suo amore. Mediante il Rosario il credente attinge abbondanza di grazia, quasi ricevendola dalle mani stesse della Madre del Redentore.
Come tante altre volte è accaduto sul confine militare fra Corea del Nord e Corea del Sud, le truppe dei due paesi hanno scambiato colpi d’artiglieria e alzato il livello di allerta militare. Il regime del giovane Kim Jong-un sta deliberatamente aumentando la tensione, con una mobilitazione parziale delle sue forze, come forma di intimidazione contro le previste manovre congiunte coreano-americane. La tensione militare attira, comprensibilmente, l’attenzione di tutto il mondo, anche se finirà con tutta probabilità con un nulla di fatto: il regime nordcoreano non può permettersi una guerra contro gli Stati Uniti. Piuttosto rischia di oscurare mediaticamente importanti sviluppi nel cristianesimo nordcoreano: infatti è iniziato il processo di beatificazione di Francesco Borgia Hong Yong-ho, vescovo di Pyongyang e i suoi 80 compagni martiri del regime. Il riconoscimento del loro martirio sarebbe un potente segnale per la chiesa più repressa del mondo.
Come tante altre volte è accaduto sul confine militare fra Corea del Nord e Corea del Sud, le truppe dei due paesi hanno scambiato colpi d’artiglieria e alzato il livello di allerta militare. Il regime del giovane Kim Jong-un sta deliberatamente aumentando la tensione, con una mobilitazione parziale delle sue forze, come forma di intimidazione contro le previste manovre congiunte coreano-americane. La tensione militare attira, comprensibilmente, l’attenzione di tutto il mondo, anche se finirà con tutta probabilità con un nulla di fatto: il regime nordcoreano non può permettersi una guerra contro gli Stati Uniti. Piuttosto rischia di oscurare mediaticamente importanti sviluppi nel cristianesimo nordcoreano: infatti è iniziato il processo di beatificazione di Francesco Borgia Hong Yong-ho, vescovo di Pyongyang e i suoi 80 compagni martiri del regime. Il riconoscimento del loro martirio sarebbe un potente segnale per la chiesa più repressa del mondo.
Nell'ottobre scorso, appena terminato il sinodo ordinario, intervistammo mons. Nicolas Djomo, presidente della Conferenza Episcopale del Congo (clicca qui). A proposito di certe pressioni sui paesi poveri fu molto chiaro: «Le Agenzie delle Nazioni Unite e anche le ONG, molte delle quali europee”, disse il vescovo, “sempre di più condizionano i loro aiuti all’accettazione da parte del beneficiario dell’ideologia del gender, con tutte le conseguenze negative per la famiglia».
«Anche il divieto di tecniche di procreazione assistita tra persone dello stesso sesso è di ordine pubblico», scrive Marcello Maddalena nel suo ricorso
La statua della Madonna di Fatima giungerà a Damasco, in Siria, il prossimo 7 settembre. Il pellegrinaggio è stato chiesto dai vescovi locali. La comunità cristiana nel paese rischia di essere cancellata dalle persecuzioni dei radicali islamici. Il messaggio di Fatima è rivolto anche ai cristiani perseguitati nel Medio Oriente nei giorni nostri: essi non sono soli, il Signore Gesù e la sua Madre Celeste sono con loro. Mai periodo è stato più opportuno: l'Isis ha raso al suolo l'antico monastero di Mar Elian, profanando la tomba di S. Elian e distruggendo 1600 anni di storia. Come sempre fanno, quando occupano una città cristiana.
I miliziani hanno distrutto il centenario edificio cattolico. In un video le immagini delle devastazioni. A maggio i jihadisti avevano rapito il priore del monastero. Mons. Zenari: notizie dall’area frammentarie. Il prelato accoglie con cauto ottimismo la risoluzione Onu e gli sforzi della comunità internazionale.
È struggente, oltre che terribile, il settimo video “undercover” pubblicato dal Center for medical progress (Cmp), che svela la compravendita di organi e tessuti di bambini abortiti, oltre alle atrocità commesse all’interno delle cliniche abortive americane. Nell’ultimo filmato pubblicato dal Cmp, Holly O’Donnell, l’ex flebotomista di StemExpress, società californiana che fa da intermediario tra Planned Parenthood e vari centri di ricerca, aveva confessato, smentendo quanto sostenuto dalla difesa del colosso abortivo, che le madri erano all’oscuro della vendita degli organi dei loro figli. Ma in questo nuovo video O’Donnell conferma l’illegalità delle procedure con cui all’interno delle cliniche si praticano aborti a stadio gestazionale avanzato persino amputando gli organi di bambini ancora vitali.
L’incontro del cardinale Tauran con un imam e un rabbino: «I credenti hanno tre sfide da affrontare : il dovere dell’identità, il coraggio della verità e la sincerità delle intenzioni»
Non è scontato che due anni fa Germán García-Velutini abbia accettato di diventare il presidente del Banco Venezolano de Credito, se nel 2009, mentre era ancora un semplice banchiere, venne rapito e detenuto in condizioni durissime per un anno. «Quando fui liberato – spiega a tempi.it – potevo trasferirmi in Florida a giocare a golf per il resto della mia vita, ma sentivo che dovevo ridare quanto avevo ricevuto e continuare a servire». “Servire”, è questo il senso della vita per García-Velutini, che interverrà al Meeting di Rimini martedì 25 agosto alle 11.15 per raccontare l’esperienza che lo ha portato al perdono dei suoi aguzzini.
Donne e bambine vendute all’asta nei mercati di schiave gestiti dall’Isis in Iraq e Siria, uteri affittati da coppie sterili che desiderano avere dei figli: due modi di usare il corpo femminile, di possederlo acquistandolo, come se si trattasse di una qualsiasi merce. Il primo è un acquisto a scopo sessuale: chi compra lo fa per avere rapporti con più donne, aggirando ad esempio – trattandosi di schiave – il limite delle quattro mogli prescritto dall’islam. Il secondo mira al potenziale procreatore femminile: chi disapprova lo definisce una forma moderna di schiavismo.
“Il fatto è che la vita non è abbastanza. Qui sulla terra non c'è abbastanza da desiderare”. E' un Antonio Socci elegiaco e intimista quello che si affaccia di fronte al mistero dell'eternità cui siamo destinati. La frase non è sua, ma di un insospettabile come Jack Keruak ed è una delle tante spie che illuminano il cammino di un personale e sofferto itinerarium mentis in Deum che lo scrittore senese, al pari di un novello Dante, compie alla ricerca di quel senso finale che ha affascinato scrittori, arrovellato scettici e poeti, illuminato uomini persi e senza meta.
Escalation di terrorismo sulla costa meridionale del Mediterraneo. All’indomani dell’approvazione delle nuove norme anti-jihadiste in Egitto, l'altra notte tre bombe sono esplose al Cairo, colpendo una sede della Sicurezza di Stato e un tribunale nel distretto settentrionale di Shubra el Kheima. L’attentato, rivendicato da un gruppo che si auto-definisce “black block” è, molto probabilmente, opera dell’Isis. Gli stessi jihadisti fedeli al Califfo affermano di essere “penetrati nel cuore del Cairo” e di “aver vendicato i martiri”. Il bilancio provvisorio è di 29 feriti. Continua ad essere alta anche l’allerta terrorismo in Tunisia, dove la Guardia Nazionale ha scoperto e smantellato una cellula dell’Isis a Biserta, ad appena 50 km da Tunisi. (S.M.)
Novena alla Madonna delle Lacrime di Siracusa. Primo giorno.
Novena alla Madonna delle Lacrime di Siracusa. Primo giorno.
Una signora, credente, è stata turbata da colleghi che sostengono: Cristo non è un personaggio storico, è un mito. E le hanno rifilato un testo dove si forniscono le «prove» della natura mitologica di Cristo. Esempio: Virishna, in India, fece miracoli e guarigioni, fu crocifisso e risorse 1.200 anni prima (la fonte è seria: David Icke!). Horus, il dio egizio, nacque da una vergine (Iside), ebbe 12 discepoli, morì e risorse... Krishna nacque il 25 dicembre. E così via. Il tutto sulla scorta di esperti quali Icke e Umberto Eco. La signora chiede cosa rispondere ai colleghi; quali sono le prove della storicità di Cristo.
In una recente intervista, ne avevamo parlato, il regista aveva affermato: «Riesco a sopravvivere distraendomi. È una via di fuga, lo so, ma funziona. È il mio modo di illudermi e tenermi occupato per non cadere nella disperazione di fronte al lato più oscuro delle cose. Posso correre sul mio tapis roulant ogni mattina e mangiare cibi sani, ma alla fine la morte verrà a prendermi». Pochi giorni fa ha ribadito il suo pensiero spiegando di concepire l’uomo come un essere «fragile e incapace di accettare la realtà, la morte, il non senso della vita, il nulla che inghiottirà lui, il mondo, il sole, l’universo… Shakespeare, Michelangelo, Beethoven… Tutto destinato a sparire. E allora, per cercare di andare avanti l’uomo si inventa delle illusioni, la religione, la politica, la speranza che, in cielo o in terra, ci sarà un Paradiso. Idee che nulla hanno a che vedere con la ragione, ma che talvolta servono. Non a caso la maggior parte dei sopravvissuti ai campi di sterminio erano comunisti convinti oppure cattolici. Anche se non ha fondamento, la fede aiuta a campare». Lui invece, che di fede non ne ha, è costretto a distrarsi continuamente dall’urgenza della vita: «Fare film è la mia distrazione meravigliosa. Sul set sono io a decidere storie, amori, vita e morte. E quando non giro vado al cinema. Un’ora e mezza con Fred Astaire allontana l’incubo delle malattie, dell’ospizio, della fine».
Giovanni Paolo II entrò nello stadio di Casablanca, e quello che vide lo lasciò senza fiato. Aveva avuto qualche perplessità a concludere quel terzo viaggio in Africa con la tappa in Marocco, un Paese che aveva come religione ufficiale quella islamica. Ma re Hassan aveva insistito, era riuscito a convincerlo. E adesso, a vedere quella gigantesca macchia bianca che ricopriva le gradinate e il prato, il Papa si commosse. Ad aspettarlo, c’erano 80 mila giovani musulmani. Tutti nelle loro candide divise, perché in quei giorni si svolgeva una grande manifestazione sportiva.
Chi tocca la teoria del gender muore. E lui, Luigi Brugnaro, il sindaco di Venezia, oltre ad aver scippato alla sinistra un feudo storico, non ci ha pensato un attimo, una volta eletto, a sfidare l’«inesistente» ideologia dando disposizioni affinché fossero ritirati dalle scuole dell’infanzia quei libri che sono la quintessenza del gender, e che vorrebbero rieducare i più piccoli all’insegna dell’esistenza di molteplici modelli familiari e di papà e mamma come un’alleanza educativa fra le tante. È per questa ragione che s’è attivato nientemeno che Elton John emettendo una fatwa via Instagram con la quale ha fatto sapere ai seguaci che «la meravigliosa Venezia sta indubbiamente affondando, ma non tanto rapidamente quanto il bifolco e bigotto Brugnaro».
La prefazione del nuovo libro di Rodolfo Casadei. «L’esempio dei martiri ci chiama oggi alla missione della Chiesa. I popoli hanno bisogno di Cristo»
Aveva dedicato tutta la vita allo studio e alla conservazione del tesoro archeologico di Palmira. L’altro ieri i miliziani dell’Isis hanno appeso a una colonna romana il suo corpo senza testa, dopo una barbara esecuzione in pubblico. E’ la drammatica fine di un eroe sconosciuto, l’82enne Khaled Asaad, direttore del museo di Palmira, autore di numerosi saggi su riviste di archeologia siriane e straniere, guida di spedizioni archeologiche internazionali.
Dialogo, comprensione reciproca, collaborazione anche con l'islam sono degli imperativi per costruire la pace, richiamati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato per l'inaugurazione della XXXVI edizione del Meeting di Rimini. Dialogo con l'islam, già. Ma con chi si deve - e si può - dialogare? Non si può fare finta di non vedere che nel mondo islamico ci sono visioni molto diverse, e purtroppo le istituzioni occidentali - civili ed ecclesiali - sembrano non rendersi conto di dare fiducia a chi persegue un disegno di islamizzazione forzata dell'Europa dimenticando chi invece si batte contro il fondamentalismo e l'estremismo islamista. È così che personaggi come Azzeddine Gaci - che oggi è protagonista dell'incontro di apertura del Meeting di Rimini e a cui mesi fa è stata anche concessa la vetrina dell'incontro con il Papa - acquistano rilievo e potere in Europa. Ma in questa eccezionale testimonianza un intellettuale musulmano francese, Soufiane Zitouni, smaschera il disegno egemonico di questi personaggi strettamente legati ai Fratelli Musulmani. E non è il solo: altri due intellettuali francesi spiegano dall'interno qual è l'obiettivo della Fratellanza in Europa e le strade per arrivarci: tra cui appunto il dialogo (finto) con i cristiani.
La testimonianza di suor Jennifer: coreana immigrata negli Usa, frequentava psicologi, Alcolisti Anonimi e gruppi di supporto per persone con disturbi alimentari, abusando di antidepressivi. Fino a quando non si è rivolta a Maria...
Incominciamo dai fatti. La scorsa settimana la Banca Centrale Cinese ha deciso, a sorpresa, una svalutazione del cambio della propria divisa – il Renminbi, la "moneta del popolo", detto anche Yuan - contro il dollaro statunitense. La svalutazione è avvenuta in tre sedute consecutive, per un totale del 4,66%, ed interrompe un trend ventennale di rafforzamento dello yuan. Da metà giugno la Borsa cinese ha subìto un vero e proprio tracollo, cedendo in 3-4 settimane circa il 35% della propria capitalizzazione, tanto da spingere le autorità a vietare le vendite, a dare la caccia ai "cattivi speculatori", con addirittura l'obbligo imposto ad alcuni soggetti di procedere ad acquisti forzati per sostenere le quotazioni. Sul fronte dell'economia reale si segnala un vistoso rallentamento, con una domanda interna che non decolla come programmato, nonostante l'ampio ricorso al credito ed i bassi tassi di interesse.
Raramente pensiamo alla Svezia come ad un paese a rischio di conflitto. Eppure a Malmö, la terza città della nazione, volano bombe a mano. Non hanno provocato morti, ma tantissima paura e un generale senso di insicurezza.
All'udienza generale del 19 agosto 2015 Papa Francesco, continuando nel suo ciclo di catechesi sulla famiglia, ha proposto una meditazione sulla relazione tra famiglia e lavoro, sottolineando che chi davvero vuole difendere il lavoro oggi deve difendere la famiglia, attaccata da ogni parte.
Sta facendo discutere la decisione del giudice minorile di sottrarre subito dopo la nascita il piccolo Achille alla madre, la bocconiana 23enne Martina Levato, condannata in primo grado insieme all'amante a 14 anni di reclusione per avere sfigurato il 22enne Pietro Barbini. E si continua a discutere anche dopo la decisione di ieri sera del giudice minorile di concedere a Martina Levato di vedere suo figlio una volta al giorno alla presenza di operatori sanitari, mentre è avviata contla pratica di adottabilità.
Dal 25-29 agosto il tradizionale pellegrinaggio guidato dal cardinale Vallini. Tra i fedeli anche un gruppo di universitari. In programma una particolare preghiera per i migranti
È morto ieri pomeriggio, 17 agosto, dopo una lunga malattia don Francesco Ventorino, per tutti "don Ciccio", grande amico di don Luigi Giussani e fondamento del movimento di Comunione e Liberazione in Sicilia. Aveva 83 anni e il quotidiano La Sicilia lo ricorda come «educatore fra i più grandi che Catania abbia avuto dal secondo dopoguerra». È stato autore di numerosi volumi di filosofia, teologia e spiritualità, ma - come ricorda sempre La Sicilia - «le maggiori energie di don Ciccio furono dedicate all'educazione dei giovani e ai più poveri. Dalla sua fervente azione missionaria nacquero, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, numerose iniziative di carità e di promozione sociale nei quartieri più disagiati di Catania, da San Cristoforo a Librino, dal Villaggio Sant'Agata ai Cappuccini». Dal 2013 era cappellano del carcere di Piazza Lanza a Catania, dove aveva anche voluto celebrare i suoi 60 anni di sacerdozio. I funerali si svolgeranno mercoledì 19 alle 16.30 nel Duomo di Catania. Ricordiamo questa straordinaria figura attraverso le parole del suo amico monsignor Luigi Negri, arvivescovo di Ferrara-Comacchio.
«Le conferenze episcopali sono state mandate al Sinodo non per rimpiazzare o cambiare l’insegnamento di Nostro Signore Gesù Cristo o l’insegnamento della Chiesa, ma per vedere che l’insegnamento del Vangelo è inculturato, è inserito nella situazione di vita del singolo paese o della singola società. In merito alle questioni morali riguardanti la famiglia, probabilmente il prossimo Sinodo dirà ‘andiamole a vedere nel contesto. Facciamo in modo che le conferenze episcopali portino i loro suggerimenti’. Si potrebbe fare in questo modo». A dirlo in un’intervista al Catholic Register è l’arcivescovo di Addis Abeba, mons. Berhanyesus Souraphiel, uno dei due presuli africani creati cardinali da Papa Francesco nel corso dell’ultimo concistoro, nel febbraio di quest’anno.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Czestochowa.
Si tratta di padre Dennis Osuagwu, che aveva un incarico presso l’Imo Polytechnic di Enwerem. Con lui sono 13 gli operatori pastorali uccisi nel 2015
Il monumento sorge nei pressi di “gua Maria”, santuario mariano posto in una grotta dello Java centrale. Almeno 30mila persone sono accorse per la benedizione della statua, officiata dall’arcivescovo della diocesi di Ambarawa. Una settimana fa, il santuario ha ospitato un convegno interreligioso.
Beatrice Fazi, il volto noto della tv, entrato nelle case degli italiani con il nome di Melina, la filippina della serie televisiva “Un medico in famiglia”, è una che già a tre anni sapeva che cosa voleva dalla vita: «Volevo fare l’attrice, ce la misi tutta e così fu». E in effetti, l’ambiziosa ragazzina trasferitasi a Roma subito dopo le superiori per coronare il suo sogno ottenne esattamente tutto ciò che sperava, tranne una cosa: «La felicità, che non raggiungevo mai». Fu questo il pertugio dove Dio si infilò per riportarla a casa. Beatrice ha ripercorso con tempi.it la sua vicenda, che ha raccontato anche nel libro in Un cuore nuovo. Dal male di vivere alla gioia della fede (Piemme, 2015).
«Una mancanza, una privazione, un sacrificio come condizione per il compimento di sé». Questo è il senso della rappresentazione teatrale de L’annuncio a Maria come descritta dal drammaturgo Fabrizio Sinisi, il ventisettenne già autore de La grande passeggiata e delle Confessioni, che ha tradotto e adattato il testo di Paul Claudel. Lo spettacolo, diretto da Paolo Bignamini, lunedì 24 agosto sarà proposto al Meeting di Rimini, che quest’anno ha come titolo un verso del poeta Mario Luzi: «Di che mancanza è questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?»
Sebbene la notizia sia mantenuta ancora strettamente riservata, e nessuno abbia potuto leggere i testi in anteprima , è in uscita, poco prima del prossimo Sinodo di ottobre, un libro che potremmo intitolare “Permanere nella Verità di Cristo 2”. Secondo una notizia circolata negli Stati Uniti (vedi qui) un certo numero di cardinali, tra cui si citano «Raymond Burke e Walter Brandmuller», avrebbero collaborato per produrre un altro testo che si contrappone alle tesi del cardinale Walter Kasper e di altri teologi, in merito ai temi del Sinodo sulla famiglia. Ma, per quanto ne sappiamo, le cose non stanno precisamente così.
Un modo per leggere secondo criteri cristiani l’epoca ancora in corso, è quello di analizzare le apparizioni mariane succedutesi nel XX Secolo, scartando quei fenomeni che non solo sono dissimili dagli altri ma sono addirittura confutabili. In tal modo possiamo individuare una classe omogenea di eventi che sono rispondenti sia ai principi del Magistero che alla tradizione. Dalla congruità e coerenza poi dei “messaggi” dati dalla Madre di Dio e dalla loro conseguenzialità si può cercare di determinare quale ne fosse il fine.
«Satana è potente e vuole scatenare l’odio, quindi la guerra per distruggere l’umanità. E per raggiungere questo scopo vuole abbattere la Chiesa di Dio, incominciando dalla piccola chiesa domestica che è la famiglia», ha detto il veggente Fabio Gregori, papà della piccola Jessica che per prima avvertì la Madonna a Civitavecchia il 10 aprile del 1995, in un'intervista concessa al mensile Studi Cattolici (giugno 2015).
«Pronti a tutto, anche alla morte, per fare ciò che è giusto», perché dove viene demolita una croce «là ne sorgeranno a milioni». Sono le parole di una missiva firmata da tutti i sacerdoti cattolici della diocesi cinese di Wenzhou, che a fine maggio avevano dato inizio alla protesta pacifica per fermare la campagna di demolizione delle croci, condotta dai funzionari comunisti della provincia di Zhejiang. La protesta, proseguita fino ad oggi nonostante il crescente inasprirsi delle persecuzioni, ha unito cattolici e protestanti che giovedì hanno manifestato insieme di fronte al Liaison Office (l’ufficio della Cina ad Hong Kong) raccogliendo 1740 firme contro la distruzione delle croci. Mentre ieri, in preparazione alla festa dell’Assunzione di Maria, i fedeli cinesi hanno digiunato e quelli di Hong Kong hanno celebrato la Messa vigilare presieduta dal cardinale Joseph Zen, che ha predicato sull’importanza della difesa della Croce.
Un viale delimitato da cipressi conduce al santuario della Madonna del Frassino, eretto nel 1514 in quel di Peschiera del Garda, tra le colline del Benaco. Si racconta che nel 1510 un contadino intento nel suo lavoro fosse aggredito da una serpe. L’uomo, allora, invocò in suo soccorso la Vergine Maria che gli apparve tra le fronde di un frassino, nelle spoglie di una piccola statuetta con il Bambino tra le braccia. Esultante, il contadino La portò a casa e La mise sottochiave. Ella, però, scomparve e di nuovo fu trovata tra i rami dell’albero. Fu deciso, così, di costruire in quel luogo una cappella per custodire la miracolosa effigie. Attorno ad essa si sviluppò, in seguito, un convento di Frati Minori Francescani che provvidero ad ampliare ed abbellire il piccolo tempietto. Per tre secoli, fino alle soppressioni napoleoniche, i religiosi furono i guardiani del santuario che fu a loro restituito solo alla fine dell’Ottocento affinché lo riportassero all’originario splendore dopo un periodo di abbandono e decadenza.
Dal taglio dei capelli al colore delle unghie, dalle cure dimagranti alle attività motorie è tutta una corsa nel territorio della bellezza. In estate il corpo risplende anche quando mostra imperfezioni o appare deturpato da tatuaggi. Il corpo precede l'anima, quasi anticipandone il destino. Nelle tappe della vita si svelano il bel ventre rotondo di una donna incinta, lo sbocciare del bambino appena nato, il fiorire di ragazzi e ragazze, l'esplodere di adolescenti e giovani, e poi ancora l'assestamento della maturità, l'affievolimento dell'età anziana e lo spegnersi della vecchiaia.
Nicolas Poussin, artista francese ostacolato dai genitori nella sua inclinazione alla pittura, fu considerato a lungo un autodidatta. Un viaggio in Italia lo affascinò in tal misura che stabilì la sua residenza a Roma dove si sposò ed elesse come punto di riferimento per la sua pittura Tiziano Vecellio. La sua fama crebbe nel 1640 quando il cardinal Richelieu lo chiama in Francia, su ordine di Luigi XIII, per sovrintendere i lavori del Louvre. Sarà una pagina amara della sua vita perché il pittore, che rimarrà comunque un uomo semplice, verrà tormentato dalle invidie e dalle gelosie altrui. Consegnerà a Richelieu solo alcune tavole fra le quali una dal significativo titolo: «Il trionfo della verità».
Bonaparte tentò di 'spodestare' la Vergine dalla festa del 15 agosto, giorno del suo compleanno. Ma Maria "rovesciò i potenti dai troni"....
È in uscita da Ares (presentazione con l’autore, intervistato da Paolo Facciotto, il 22 agosto, ore 18, a Villa Manzoni, Dogana di San Marino, promossa dalla Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II per il magistero sociale della Chiesa) un libro scritto da mons. Luigi Negri – dal 2005 al 2012 vescovo di San Marino-Montefeltro e in seguito di Comacchio-Ferrara e Abate di Pomposa – che sferza la chiesa a guardare in faccia “contraddizioni e tradimenti” e alla “crisi di coscienza della propria identità”. Si è oscurata l’identità della chiesa, dice il vescovo, “è come se l’identità ecclesiale dipendesse da fattori che sono secondari quanto inefficaci, come un certo consenso della mentalità dominante, alla quale tanta ecclesiasticità corre dietro, o un certo benessere di carattere psicologico e affettivo all’interno delle nostre comunità ecclesiali che, come diceva acutamente Benedetto XVI, rischiano di diventare centri di «psicanalisi fai da te».”
La passione per il giornalismo e la preghiera, la devozione religiosa e missioni ovunque. C’è stato molto, anzi moltissimo nella vita di san Massimiliano Kolbe (1894-1941), di cui oggi ricordiamo la morte. Francescano conventuale, questo figlio di Polonia non ebbe certo una vita noiosa: entrò ancora molto, a 13 anni, nell’Ordine dei Frati Minori Conventuali in Leopoli, nel 1922 curò insieme ad altri la pubblicazione del Rycerz Niepokalanej (Cavaliere dell’Immacolata), un mensile, e pochi anni dopo, nel 1927, diede vita ad una singolare “città”, che chiamò Niepokalanow (Città dell’Immacolata) e dove, accanto alla vita religiosa consacrata a Maria, venivano promosse le più svariate espressioni di apostolato: dalla stampa alla radio, dal cinema all’aeroplano; inoltre poi viaggiò molto, dal Giappone all’India.
Né chiudere le discoteche né liberalizzare. Ciò che serve è «una vita di legami forti, esigenti, perciò piena di regole e ordine». Parla Josè Berdini (Pars)
Nella solennità dell’Assunzione i vescovi hanno invitato i fedeli a incontrarsi all’ingresso delle parrocchie per esprimere con le parole e la preghiera la loro vicinanza ai popoli del Medio oriente
Dopo aver trattato il tema della verginità consacrata, Giovanni Paolo II torna ad occuparsi del matrimonio cristiano per giungere a quello che può essere considerato il culmine del suo insegnamento della Teologia del Corpo. Lo fa utilizzando un brano della lettera di san Paolo agli Efesini. La Lettera agli Efesini comincia con una sintetica ma profondissima presentazione dell'oggetto della stessa: l'eterno piano della salvezza dell'uomo in Gesù Cristo. Questa introduzione (Eph 1, 3-10) è importante perché permette di inquadrare nell'ottica corretta tutto il contenuto della lettera. Giovanni Paolo II mette in evidenza come il brano della lettera egli Efesini che descrive il rapporto tra i coniugi sia un testo classico in riferimento al sacramento del matrimonio. Egli si interroga dunque sul modo in cui questo brano sia connesso a questo sacramento.
Non vi è dubbio che i secoli, intesi come cento anni esatti, sono unità temporali convenzionali, mentre le epoche, di cui è composta la Storia, hanno datazioni che ogni storiografo individua sulla base di specifici eventi, parametri e analisi. Per delineare secondo criteri cristiani l’epoca ancora in corso, abbiamo preso come oggetto di indagine le apparizioni mariane succedutesi nel XX Secolo, scartando quei fenomeni che non solo sono dissimili dagli altri ma sono addirittura confutabili. In tal modo abbiamo individuato una classe omogenea di eventi che sono rispondenti sia ai principi del Magistero che alla tradizione. Dalla congruità e coerenza poi dei “messaggi” dati dalla Madre di Dio e dalla loro conseguenzialità abbiamo cercato di determinare quale ne fosse il fine. Va premesso che l’antecedente dei fenomeni soprannaturali che si sono verificati nel Secolo appena trascorso ha come data il 13 ottobre 1884, quando Papa Leone XIII, ebbe una visione terrificante sul futuro della Chiesa e sul ruolo che vi avrebbero avuto i demoni (cfr. Lo Straniero). Il Pontefice compose immediatamente una preghiera di affidamento a San Michele Arcangelo, supplica che fino al Concilio Vaticano II veniva recitata al termine di ogni celebrazione eucaristica....
A gennaio, nelle proteste per le vignette di «Charlie Hebdo», furono bruciate e saccheggiate 45 chiese cristiane. Avviati ora i lavori di restauro, ma servono ancora 3 milioni di euro
Il principale nemico della Planned Parenthood, il giovane che è riuscito, con una serie di video, a infliggere un’enorme danno di immagine all’industria degli aborti americana, ha rilasciato un’intervista al National Catholic Register raccontando la genesi del suo impegno e di come la causa pro life l’abbia «avvicinato a Dio». Si chiama David Robert Daleiden, ha 26 anni ed è californiano. «Sono figlio di una gravidanza complicata – ha rivelato – mia madre rimase incinta al terzo anno di college e partorì all’ultimo». A quindici anni si avvicinò alla causa pro life e questo gli fece riscoprire l’interesse per la sua fede cattolica. Oggi intende la sua esperienza a favore della vita come una vocazione: «È presto diventato chiaro che questo era ciò che Dio voleva che facessi».
Nel centenario del genocidio armeno papa Francesco ha autorizzato, qualche giorno fa, la beatificazione di Yakub Melki, diventato vescovo di Djézireh dei Siri col nome religioso di Flavyanus Mikhayil e ucciso dai turchi il 29 agosto 1915. Gli fu proposto di farsi musulmano, prima di caricarlo di mazzate e di decollarlo. Ma non si trattava di pulizia religiosa, bensì, più banalmente, di pulizia etnica. Il movimento dei Giovani Turchi (il cui nome si ispirava alle creazioni mazziniane) tutto era fuorché fondamentalista e della religione nulla gli importava.
In Olanda esiste la multigenitorialità gay o le plurifamiglie omosessuali. Si tratta di questo ed attenzione a non perdervi tra i legami di “parentela”. Jaco e Sjoerd sono una coppia di omosessuali maschi “sposati” tra loro. Hanno anche un altro amico omosessuale, Sean, che ha rapporti sessuali con loro. Jaco e Sjoerd vorrebbero sposare anche Sean ma purtroppo, loro dicono, la poligamia sia etero che omosessuale è vietata in Olanda: ”Jaco e io siamo sposati da otto anni. Purtroppo non possiamo sposare Sean, altrimenti lo avremmo già fatto in un batter d’occhio“. Ma proseguiamo. Daantje e Dewi sono una coppia lesbica. Anche loro sono “sposate”. I cinque si conoscono da anni. La coppia lesbica avrà un figlio tramite una sesta persona. Ora vogliono che questo figlio sia educato da tutti e cinque gli omosessuali. Dunque si sono recati dal notaio per sottoscrivere un regolare contratto di educazione multigenitoriale gay: “Cinque genitori con uguali diritti e doveri, divisi in due famiglie: queste sono le condizioni del contratto che tutti noi abbiamo firmato e sottoposto al notaio“.
In Olanda esiste la multigenitorialità gay o le plurifamiglie omosessuali. Si tratta di questo ed attenzione a non perdervi tra i legami di “parentela”. Jaco e Sjoerd sono una coppia di omosessuali maschi “sposati” tra loro. Hanno anche un altro amico omosessuale, Sean, che ha rapporti sessuali con loro. Jaco e Sjoerd vorrebbero sposare anche Sean ma purtroppo, loro dicono, la poligamia sia etero che omosessuale è vietata in Olanda: ”Jaco e io siamo sposati da otto anni. Purtroppo non possiamo sposare Sean, altrimenti lo avremmo già fatto in un batter d’occhio“. Ma proseguiamo. Daantje e Dewi sono una coppia lesbica. Anche loro sono “sposate”. I cinque si conoscono da anni. La coppia lesbica avrà un figlio tramite una sesta persona. Ora vogliono che questo figlio sia educato da tutti e cinque gli omosessuali. Dunque si sono recati dal notaio per sottoscrivere un regolare contratto di educazione multigenitoriale gay: “Cinque genitori con uguali diritti e doveri, divisi in due famiglie: queste sono le condizioni del contratto che tutti noi abbiamo firmato e sottoposto al notaio“.
La polemica tra il leader della Lega Salvini e il segretario della CEI ha raggiunto vette al limite dell'assurdo (perfino una terribile intervista a mons. Galantino cancellata con tante scuse dal sito di Famiglia Cristiana). È il solito modo per evitare di affrontare seriamente il tema dell'immigrazione clandestina. Alimentando anche falsi miti, come quello della generosità dei paesi poveri contrapposta all'egoismo dei paesi ricchi.
Il bambino che divenne un caso mediatico negli anni Novanta, racconta la sua storia. Lady Diana, i giornali, i talk show tv. Poi l’esame: «Maschio»
«I cristiani hanno paura, specie nell’area intorno a Qaryatayn. E sempre più fedeli pensano di lasciare le proprie case o addirittura il paese». Così padre Jihad Youssef, monaco della comunità Deir Mar Musa, racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre lo stato d’animo dei cristiani dopo che giovedì scorso lo Stato Islamico ha preso possesso della cittadina vicino ad Homs e rapito almeno 230 persone.
«I cristiani hanno paura, specie nell’area intorno a Qaryatayn. E sempre più fedeli pensano di lasciare le proprie case o addirittura il paese». Così padre Jihad Youssef, monaco della comunità Deir Mar Musa, racconta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre lo stato d’animo dei cristiani dopo che giovedì scorso lo Stato Islamico ha preso possesso della cittadina vicino ad Homs e rapito almeno 230 persone.
Triste giorno di Santa Chiara per i cattolici di Bekasi, Giava Occidentale, Indonesia. Una protesta di radicali islamici ha infatti costretto allo stop i lavori di costruzione della chiesa dedicata alla Santa di Assisi che dovrebbe servire 9mila fedeli.
In occasione della conclusione del mese islamico di Ramadan, la Conferenza canadese dei vescovi cattolici canadesi ha pubblicato un opuscolo dal titolo Una Chiesa in Dialogo. Cattolici e Musulmani in Canada: Credenti e cittadini nella società. La pubblicazione è stata preceduta da una lettera dell’arcivescovo Paul-André Durocher, presidente della Conferenza in cui si chiariva che il fine dell’opuscolo era «di aiutare i cattolici cristiani a comprendere meglio i loro vicini musulmani». Un’iniziativa da apprezzare in un periodo in cui è facile cadere vittime dell’islamofobia o di dannose generalizzazioni. L’opuscolo canadese si colloca nella scia delle iniziative volte ad aprire ponti e dialogo con il mondo islamico. Numerose sono le iniziative da parte cattolica, decisamente meno numerose quelle da parte islamica.
Qualche giorno fa, papa Francesco ha incontrato i giovani del Movimento Eucaristico Giovanile . È stato un dialogo molto lungo, il cui testo completo occupa diverse pagine, di cui molti mezzi di comunicazione – non il nostro, ovviamente – hanno dato notizia solo per due righe e mezza relative ai migranti. In realtà, molto più spazio che ai migranti il Papa in quel dialogo ha riservato al diavolo. Ma il modo in cui i media hanno trattato questo incontro è a suo modo tipico. I temi più ricorrenti nel magistero di Francesco non sono quelli che attirano di più i grandi media. Dopo la misericordia, i cristiani perseguitati e la Madonna, al quarto posto per numero di interventi pontifici c'è il diavolo. Ma siccome il discorso sul Diavolo non corrisponde a una certa immagine di Papa Francesco che i media vogliono trasmettere, ecco che i suoi interventi sul tema sono censurati.
Quel giorno le colline della Galilea erano in festa. Campagne piene di vendemmiatori, filari, allegria, colori accesi, grappoli d’uva, canti. Gesù, con la sua piccola compagnia, cammina tra i campi e sorride mentre in tanti lo salutano (“Rabbi! Rabbi!”). Va verso una fattoria sulla riva del lago di Genezaret. Il padrone di casa gli corre incontro: “Quanto gioia porti!”. Poi chiede: “Quella è tua madre?”. Sì, quella donna, bionda e bellissima, che è con Gesù e sembra quasi sua coetanea, è Maria. Viene accolta con molto riguardo e tanti le fanno domande. Lei risponde con semplicità e dolcezza. Una sua frase colta fra le altre: “è l’amore quello che rende facile ogni impresa”. Ormai siamo al tramonto. I coloni arrivano dalla campagna. Il cortile è pieno di sacchi e attrezzi agricoli. Gli apostoli, sotto una pergola di gelsomini, gustano pane e uva. Gesù con un sorriso radioso, mentre la brezza gli accarezza le chiome, sale fino a un loggiato. Tutti gli occhi sono puntati su di lui. La gente si siede per ascoltarlo. Quando Gesù comincia a parlare, Maria, seduta su uno scalino sottostante, lo guarda come un’innamorata. Lui spiega di essere venuto a benedire il lavoro dell’uomo, come gli è stato chiesto....
L’idea di un Consiglio Cristiano del Medio Oriente e la necessità di non far mancare mai il sostegno ai fratelli mediorientali. Parla il Principe Gharios di Ghassan
É evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra», Gaber dixit. E noi vogliamo essere poco seri parlando di destra e sinistra, quando a destra e a sinistra ci sta un cattolico. Proponiamo qui una carta d’identità degli eccessi del cattolico che nel suo credere si sente levantino o di destra, eccessi che esulano spesso anche dal recinto delle materie confessionali e che, ce ne rendiamo ben conto, sono opinabilissimi. L’attualità, prendiamo ad esempio le questioni sul Sinodo della famiglia e i vari omo-ddl Cirinnà-Fedeli-Scalfarotto, ci offre quotidianamente ampi saggi di queste esuberanze.
«Se le famiglie esercitassero un po’ più di controllo sui figli, non morirebbe un diciottenne la settimana in disco. Se non sai educare non procreare».Le crudeli parole del sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, suonano come una condanna a morte per i genitori di Lorenzo, il giovane morto fuori dalla discoteca Guendalina. O per i genitori di Lamberto, 16 anni, stroncato da una pastiglia di ecstasy al Cocoricò di Riccione. O per tutti gli altri padri e madri che hanno a che fare con figli segnati dalla droga. Lorenzo Mario Toma,18 anni, di Lecce, è morto all’alba di ieri dopo una notte alla discoteca “Guendalina” di Santa Cesarea Terme, in Salento. Secondo gli amici, avrebbe bevuto qualcosa da una bottiglia offerta da uno sconosciuto e si sarebbe sentito male. Le indagini dei carabinieri battono la pista di qualche pusher che avrebbe invitato Lorenzo ad assaggiare la droga per poi vendergliela. Tre settimane dopo la tragedia del Cocoricò di Riccione e la morte del sedicenne Lamberto Lucaccioni, un altro ragazzo, muore dopo una notte in discoteca. Ma sono decine i giovani che come Lorenzo e Lamberto hanno lasciato la vita in una pasticca di ecstasy, o se la sono cavata per un soffio, ritrovandosi però col fegato distrutto e gravissimi menomazioni fisiche che li accompagneranno per tutta la vita. Alla loro tragedia, quella dei genitori che in molti casi non sanno dei loro figli: cosa facciano e dove passino le nottate dei loro weekend da sballo. Contro questi genitori, si è scagliato il sindaco di Gallipoli, Francesco Errico, con parole durissime e impietose. Già, ma se il sindaco avesse ragione, quanti figli avrebbero diritto di venire al mondo? Saper educare, certo: è dovere dei genitori, ma le cose a volte non vanno come le buone e perfette teorie educative, o più semplicemente le buone intenzioni, prescrivono o desiderano. E allora? Allora vale la pena si rileggere questa conversazione tra lo scrittore G. K. Chesterton e Bertrand Russell che dai microfoni della Bbc sosteneva la tesi secondo cui «i genitori sono inadatti per natura a crescere i propri figli». A madri incapaci, argomentava il filosofo ateo, andrebbero sostituiti gruppi di esperti che avrebbero potuto educare alla perfezione e con migliori risultati i bambini. Ecco cosa risponde lo scrittore. (l. sa.)
L’Assemblea degli ordinari di Terra Santa si appella alle autorità israeliane perché fermino “l’odio” e “la reale minaccia sugli edifici religiosi”. Per il rabbino Benzi Gopstein bruciare luoghi di culto “idolatri” è secondo la legge di Israele. Il gruppo Lehava, di cui Gopstein è il capo, è un’organizzazione razzista anti-araba.
Filantropo, pacifista, vegetariano, animalista, esegeta, ecumenista. Il Nemico descritto dal filosofo russo nel 1900 incarna la crisi del cristianesimo odierno
Barrie Schwortz è ebreo: «Come è stata fatta? La scienza moderna non ha una risposta. Se la gente resta scettica è perché c’è qualcosa che va oltre e non vuole mettere in discussione se stessa»
Tra la fine del 1949 e i primi mesi dell’anno seguente Pier Paolo Pasolini venne espulso dal Partito Comunista Italiano, ufficialmente per «deviazioni ideologiche», in verità per uno scandalo omosessuale in cui il futuro regista era rimasto coinvolto. Come ricorda Marco Belpoliti in un suo saggio dedicato alla faccenda, nel settembre del 1949 il settimanale comunista di Udine, Lotta e lavoro, aveva accusato di corruzione di minorenni un alto esponente democristiano del quale venivano fornite pure le iniziali.
La notizia della imminente costruzione a Bucarest, grazie a finanziamenti del governo turco, di quella che si prospetta come la più grande moschea d’Europa conferma che sotto l’ormai lungo governo di Recep Tayyip Erdogan la Turchia si sta mettendo su una china se non pericolosa quanto meno preoccupante. Poi bisogna sempre distinguere tra i propositi e la capacità di realizzarli, ma i propositi evidentemente ci sono. Malgrado tutte le lacrime e il sangue che sparse per liberarsene, e malgrado la censura ufficiale di tale memoria, nel profondo la Turchia moderna resta legata al ricordo mitico dell’Impero Ottomano.
Considerate questo articolo un dotto mea culpa. A lungo ho sostenuto l’impossibilità di contestare il “matrimonio” omosessuale per il semplice fatto che mancano argomenti positivi per sostenerlo. Affermare che un omosessuale non ha diritto a sposare un altro uomo non è diverso dall’affermare che un unicorno non ha diritto a essere un programmatore informatico. La proposizione è intrinsecamente assurda e contestarla significa darle credito illimitato. A riprova di questo fatto, ho sottolineato che mai prima della fine del secolo XX, almeno entro i confini della civiltà occidentale, si è pensato al matrimonio tra due persone dello stesso sesso.
Papa Francesco ha indirizzato una lettera a monsignor Maroun Lahham, vescovo ausiliare di Gerusalemme dei Latini e vicario patriarcale per la Giordania, in occasione del primo anniversario dell’arrivo nel Regno Giordano dei profughi iracheni in fuga dall'Isis. Il Papa ha denunciato «le atroci, disumane e inspiegabili persecuzioni di chi in tante parti del mondo – e soprattutto tra i cristiani – è vittima del fanatismo e dell’intolleranza, spesso sotto gli occhi e nel silenzio di tutti. Sono i martiri di oggi, umiliati e discriminati per la loro fedeltà al Vangelo». È occasione per riflettere sugli interventi di papa Francesco, negli ultimi dodici mesi, per richiamare l'attenzione del mondo sul tema dei cristiani perseguitati, uno dei più citati nel suo magistero. Dividendo i discorsi del Pontefice secondo i temi principali che affrontano, quello dei cristiani perseguitati e della libertà religiosa viene al secondo posto, subito dopo la misericordia. Non è possibile dare conto, tanto sono numerosi, di tutti gli interventi del Pontefice sul tema: mi limito a ricordare i più significativi.
Nata nel 2001 dopo un aborto mancato, la madre è riuscita a farsi risarcire. Ora ci prova anche il padre, perché la nascita non «era programmata» e costituisce un «danno»
L’Isis conquista la città di Qaryatain, Siria occidentale. Si tratta di un’area strategica, collocata sulla strada che va da Palmyra a Damasco e al confine con il Libano. Una volta che i jihadisti si sono impossessati del centro urbano, hanno iniziato a catturare ostaggi, in base a liste nere che avevano già preparato. Fra i sequestrati, circa 230 secondo le stime dell’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, almeno 60 sono di religione cristiana.
Sarebbe stato meglio se non si fossero piegati all’anglomania provinciale che attualmente dilaga nell’italiano corrente, e non l’avessero lanciata come “Family act”. A parte questo però la proposta di legge a favore della famiglia appena presentata da Area Popolare è una buona notizia. Lo è in quanto tale: per la prima volta da molto tempo in questa parte qualcuno nel Palazzo mette positivamente a tema la famiglia. Ci si può domandare come mai Area Popolare -- il gruppo parlamentare il cui nucleo è il Nuovo Centrodestra, Ncd, di Angelino Alfano -- non ci avesse pensato prima, tanto la consapevolezza della famiglia come risorsa, e non come problema né tanto meno come relitto, dovrebbe essere un elemento caratterizzante della sua proposta politica. Ad ogni modo meglio tardi che mai.
Dio ama tutti gli uomini, li protegge e li perdona sempre. Questo Padre ha un solo desiderio: essere amato. Non ha bisogno delle nostre opere, ma soltanto del nostro amore. Riconoscere Dio come Padre richiede un cuore di bambino che si abbandona senza timore. E' "tutta qui" la "piccola via" di Teresa di Lisieux, un cammino verso la santità alla portata di tutti che consiste nell'abbandonarsi con fiducia all'abbraccio misericordioso di Dio. Una strada giovane come Teresa, morta a soli 24 anni nel 1897, ma definita da Pio X la "più grande santa dei tempi moderni", proclamata da Pio XI nel 1927 patrona principale delle missioni – lei che non aveva mai lasciato il Carmelo di Lisieux – insieme a san Francesco Saverio e "dottore della Chiesa" da Giovanni Paolo II nel 1997.
Verrà presentato ufficialmente il 15 agosto “For love alone”, documentario di 18 minuti sulla bellezza e la vitalità della vita religiosa femminile negli Usa. A commissionarlo è stato il Council of Major Superiors of Women Religious (Cmswr), l’organismo che riunisce le superiori maggiori delle congregazioni rimaste fedeli al magistero e al senso profondo della vita consacrata. Rappresenta circa il 20% delle suore americane, quel piccolo resto che non solo ha resistito all’impatto della secolarizzazione, ma in tanti casi - dalle Missionarie della Carità, alle Sisters for Life, visibili nel trailer – è sorprendentemente in crescita.
Il fatto è successo dopo la conquista della città di Qaryatain, poco distante da Palmyra. Intanto, i ribelli “moderati” americani dichiarano: «Non combatteremo contro Al-Qaeda ma contro Assad»
«Prego ogni giorno per chi è vittima del fanatismo e dell’intolleranza, spesso sotto gli occhi e nel silenzio di tutti. Sono i martiri di oggi». Lettera del Papa ai cristiani del Medio Oriente
“…non si deve credere che dopo qualche tempo si ritornerà quieti e devoti o pigri, come prima; no, il nuovo ordine dovrà essere diverso, e dovrà impedire e scuotere la passività dei fedeli presenti alla Santa Messa; prima bastava assistere, ora occorre partecipare; prima bastava la presenza, ora occorrono l’attenzione e l’azione; prima qualcuno poteva sonnecchiare e forse chiacchierare; ora no, deve ascoltare e pregare…”.
'attore gallese Anthony Hopkins, protagonista di film come Il Silenzio degli Innocenti, Hannibal e Amistad, ha vissuto un momento emozionante durante un concerto del maestro e amico André Rieu. Vincitore dell'Oscar come miglior attore nel 1992, Hopkins era un musicista prima di iniziare a recitare, e 50 anni fa ha scritto un valzer, che aveva molta paura di sentir eseguire. Ci sono voluti molti anni prima che l'interprete di Hannibal Lecter si facesse coraggio e chiamasse il maestro olandese per chiedere che la sua composizione venisse eseguita da lui e dalla sua orchestra
In Cina è in corso una pacifica e silenziosa rivoluzione: quella delle croci. Nel 2013, le autorità della provincia dello Zhejiang hanno ordinato una campagna di ristrutturazione edilizia chiamata "Tre revisioni e una demolizione". Di fatto si tratta di un'operazione politica che prende di mira soprattutto gli edifici religiosi e si concretizza con una serie di demolizioni di croci e chiese. Questa metodica operazione di distruzione è iniziata subito dopo l'ispezione generale del locale segretario comunista Xia Baolong, che pare sia rimasto molto colpito dalla vista di una chiesa, a Baiqan, con una croce "troppo evidente" e "offensiva". Da allora ad oggi, le autorità locali hanno raso al suolo o rimosso più di 400 fra chiese e crocifissi. Ma la comunità cristiana locale, sia quella cattolica che quello protestante, sia la Chiesa ufficiale che quella sotterranea, sta resistendo apertamente. Lo fa con digiuno, preghiera, manifestazioni di piazza pacifiche e incontri con le autorità.
?In una lettera indirizzata a mons. Maroun Laham, vicario patriarcale dei latini per la Giordania, papa Francesco ricorda i profughi irakeni a un anno dalla loro fuga da Mosul e dalla piana di Ninive: “Sono i martiri di oggi, umiliati e discriminati per la loro fedeltà al Vangelo”. Un grazie alle comunità che aiutano i profughi. “La Comunità Internazionale non assista muta e inerte di fronte a tale inaccettabile crimine”. Mons. Nunzio Galantino, segretario Cei, in Giordania dal 6 al 9 agosto.
Alla messa vespertina del sabato, che nel nuovo rito ambrosiano si chiama vigiliare e non corrisponde alla pre-festiva, incontro sempre una vedova, che chiamerò Camilla, molto composta, che sta seduta quando c’è da stare in piedi, sta in piedi quando c’è da inginocchiarsi, non risponde quasi mai alle preghiere dell’assemblea e, dopo aver ricevuto la comunione all’altare centrale, si reca per pochi istanti a fare il ringraziamento ad uno laterale, chiamato della Madonna per un’immagine miracolosa lì raffigurata. Quindi torna al suo posto e sta seduta finché la messa è finita. All’uscita le domando se il giorno successivo, domenica, la rivedrò in chiesa e mi risponde che ha già preso la pre-festiva. Comincio quindi a tenerle una catechesi sull’importanza di assolvere il precetto nel giorno stabilito dal Signore, visto che non ha motivi per astenersene, e le racconto di quando Padre Pio rimproverò una vedova poverissima che gli aveva confessato di lavorare anche la domenica per consegnare in tempo gli abiti che le signore le affidavano per ripararli. Però non faccio in tempo a svolgere tutto il discorso che la mia interlocutrice, nel sentire nominare Padre Pio, ha un moto di stizza e mi interrompe dichiarando: “Padre Pio mi è antipatico.” Rimango di sasso e le domando spiegazioni. “Sì – mi chiarisce – mi è antipatico perché non volle dare la comunione a due miei cugini fidanzati”. Va saputo che, una volta, per ricevere l’eucarestia ci si inginocchiava alla balaustra dell’altare e il sacerdote passava da destra a sinistra, e ritorno, deponendo l’ostia nella bocca dei fedeli intanto che il sagrestano, o un chierichetto, reggeva il piattino affinché, nel caso di un movimento maldestro, la particola non finisse in terra. Velocemente mi raffiguro nella mente l’immagine dei due fidanzati inginocchiati e di Padre Pio che passa oltre, mentre intanto ribatto a Camilla: “Padre Pio aveva, tra gli altri, il dono della scrutazione dei cuori, i tuoi cugini saranno stati sicuramente in difetto” Abbandonato il tono aggressivo, mi risponde: “Convivevano – aggiungendo subito – però poi si sono sposati.” Come a dire: “E lui doveva saperlo che era un peccatuccio temporaneo…”...
Vangelo Gv 6, 41-51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.

Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: "Sono disceso dal cielo"?».

Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno istruiti da Dio". Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.

Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Oggi 5 agosto la solenne celebrazione - che rievoca anche la "miracolosa nevicata" - nella Basilica, luogo sacro mariano più antico d'Occidente, strettamente legato ai Pontefici
Sono responsabile del mio modo di essere? Si può uscire dalla depressione? Come vincere l'ansia? Esistono rimedi per superare le dipendenze da droga come da internet? La famiglia di una persona con disturbi mentali come deve comportarsi? Quando c'è bisogno di uno psicologo o semplicemente di un sacerdote? Il sesso è una invenzione antiquata, un gioco o un tabù? Sono, tutti questi, interrogativi fondamentali per la vita delle persone. Ad alcuni di tali quesiti ha provato a dare una risposta Wenceslao Vial, medico e sacerdote, professore di psicologia e vita spirituale presso la Pontificia Università della Santa Croce, di Roma, nel suo nuovo libro Psicologia e vita cristiana. Cura della salute mentale e spirituale, (Edusc). Per saperne di più, ZENIT lo ha intervistato.
A fronte dei 1.500 emendamenti, la commissione Giustizia del Senato ha deciso di rimandare la discussione sul ddl Cirinnà. Prosegue intanto la petizione di "Difendiamo i nostri figli"
Mons. Rabban al Qas, vescovo di Duhok, afferma che gli attacchi dei caccia di Ankara “cominciano a fare paura”. Le bombe provocano danni e vittime, i timori alimentano “il desiderio di fuga”. Intanto i profughi della piana di Ninive cercano di ricostruirsi una vita, con una casa e un lavoro. Nel fine settimana 50 bambini della diocesi riceveranno la prima comunione.
Intervista al consigliere Matteo Forte: «Come mai molte comunità musulmane non vogliono condividere neanche il luogo di preghiera con il Caim? Questo ci deve far riflettere»
Domenica 19 aprile, Sid Ahmed Ghlam era pronto ad entrare con un kalashnikov nella chiesa di Villejuif (sud di Parigi) e ad uccidere centinaia di cristiani. Un’inchiesta svela nuovi dettagli
Papa Francesco ha scritto ai Cavalieri di Colombo: «I cattolici americani hanno il dovere di contribuire alla consapevole difesa di quelle libertà su cui è stata fondata la nazione», «libertà religiosa» in primis
Mentre il cardinale arcivescovo di Vienna, Christoph Schönborn, manda un messaggio ai giovani che si riuniscono a Medjugorie per il Festival 2015, il cardinale Ludwig Müller conferma che la decisione vaticana sulle presunte apparizioni balcaniche dovrà attendere la «sessione ordinaria di autunno». Dopo quella riunione della congregazione della Dottrina della Fede la palla passerà direttamente a papa Francesco che avrà l'ultima parola. Intanto il cardinale Schönborn dice ai giovani riuniti a Medjugorie che è «con loro con il cuore e con la preghiera intensa».
L’International Planned Parenthood Federation (Ippf) vende organi di bambini abortiti. Questa è l’ultima iniziativa della più grande organizzazione abortista al mondo. L’Ippf, non soddisfatta nell’uccidere i bambini, ha pensato bene di lucrarci pure sopra. Due giornalisti pro-life del Center for Medical Progress si sono finti acquirenti per conto di un’azienda che acquisisce tessuti umani e hanno incontrato la dottoressa Deborah Nucatola, senior director del servizio medico della Ippf, la quale sovraintende al lavoro di tutte le filiali dell’organizzazione.
Parla il Prefetto della Dottrina della fede: «Occorre trovare vie pastorali per una più forte integrazione nella comunità delle persone in situazioni difficili». Nessuna novità sui lefebvriani, in autunno la decisione su Medjugorie. E dopo le polemiche per una sua frase dice: «Sono fedele al Papa»
Per la prima volta nella storia della Corea, un sacerdote cattolico ha pubblicato un album di musica hip hop. Il pioniere è padre Egbert Noh In-bin, sacerdote di 40 anni responsabile della parrocchia Chenongbuk di Suwon, nella provincia di Gyeonggi. L'album si intitola Stromateis e contiene 13 brani -tra cui 7 canzoni rap -, tutti scritti e cantati da padre Egbert.
In Africa Boko Haram continua a massacrare fedeli; in Somalia c’è una persecuzione record. Molte persone sono insorte per protestare contro l’uccisione di Cecil, il leone simbolo dello Zimbabwe, da parte di Walter Palmer, un ricco dentista del Minnesota.
Sono oltre 100 milioni i cristiani nel mondo vittime di discriminazioni, persecuzioni e violenze. All'intolleranza del fanatismo religioso e ideologico fanno da contrappunto sistemi istituzionali che non riconoscono la libertà religiosa e le strategie politiche dei regimi totalitari. Nella top ten dei paesi con il più alto numero di persecuzioni contro minoranze e gruppi etnico-religiosi ci sono soprattutto i paesi del Medio Oriente – Siria e Iraq dove il terrorismo dell'Isis ha aggiunto nuovi motivi di barbarie e orrore – e dell'Asia, come Afghanistan, Pakistan, Myanmar, e anche dell'Africa: Somalia, Sudan, Repubblica del Congo, Sud Sudan e Repubblica centrafricana.
Ecco 30 cose che devi iniziare a fare per te stesso, che abbracciano una serie di atteggiamenti umani salutari. Che ne dici di metterli in pratica?
Se mai vi foste chiesti che faccia ha il male, ho un nome per voi: Deborah Nucatola. Se un po’ avete seguito questa pagina, sapete che Planned Parenthood è la catena di cliniche abortiste più grande d’America, una cosa enorme, un giro d’affari per oltre un miliardo di dollari. La dottoressa Nucatola a Planned Parenthood riveste un incarico di prestigio: è Senior Director of Medical Services, una posizione ai vertici del quartier generale del colosso degli aborti. In questa veste supervisiona le pratiche abortive nelle sedi PP di tutta l’America fin dal 2009 e si occupa anche dell’addestramento dei nuovi arruolati nei ranghi delle cliniche della morte. E da martedì sappiamo anche un nuovo perché.
Soprannominata «suora più veloce del West», metteva in riga i banditi come Billy the Kid al tempo dei pistoleri americani. La sua causa di beatificazione procede veloce
La nuova evangelizzazione dell’Occidente sarà realizzata dalle famiglie. È una riflessione che viene spontanea dopo la manifestazione del 20 giugno scorso. Non perché l’evangelizzazione proceda a forza di manifestazioni ma perché si son viste famiglie che si sono mobilitate senza un ordine dall’alto, per forza interiore.
Falliti i vecchi obiettivi, l’Onu ne fissa 17 di nuovi da raggiungere entro il 2030, dall’accesso all’acqua all’aborto per tutti. Costerà 75 mila miliardi di dollari. Chi ci mette i soldi? Nessuno, tanto è «volontario»
Orrin Tiberi «scioccato dai risultati» della sua ricerca sull’Uganda Village Project, che diffonde la pianificazione familiare. «Mi è sempre stato detto che il problema era l’accesso ai preservativi, non è così»
Sembrava che la vicenda di Meriam Ibrahim, la giovane sudanese che lo scorso anno ha sfiorato l’impiccagione per apostasia, avesse dato una lezione sui diritti umani e sulla libertà religiosa e di coscienza. Come pure il caso di Asia Bibi, la cristiana pakistana da oltre cinque anni dietro le sbarre per una pesante quanto assurda accusa di blasfemia. Ma il mondo pare invece non aver imparato proprio nulla da queste drammatiche vicende, se oggi in Pakistan una ragazza di 23 anni si trova tra la vita e la morte su un letto d'ospedale solo perché, da musulmana, ha sposato un cristiano. Un “sì” quello pronunciato da Nadia Din Meo sull’altare che si è trasformato presto in una spada di Damocle sulla sua testa. Per lei e per il marito, Aleem Masih, 28 anni, l’inizio di un calvario, in un paese dove la shari?ah, la legge islamica, continua a mietere vittime giorno dopo giorno.
Il Movimento eucaristico giovanile (Meg) si ritrova oggi a Roma, per il convegno mondiale nel centenario della sua nascita. 1.500 ragazzi e ragazze provenienti da 38 Paesi del mondo verranno ospitati nella Città Santa fino al 10 agosto. “Perché la mia Gioia sia in voi” sarà il tema di fondo, e tutte le giornate avranno la “gioia” come filo conduttore: il 4 “la gioia dell’iniziare insieme” con la festa d’accoglienza a cura del Meg italiano; il 5 “la gioia del camminare con Gesù” con la Messa inaugurale nella chiesa di Sant’Ignazio; il 6 “la gioia della comunità” con confronti su esperienze locali e testimonianze di preghiera dal Libano e dall’Egitto; “la gioia per l’essere il popolo di Dio”, il 7, con l'evento centrale del convegno: l’udienza da papa Francesco in Aula Paolo VI e, nel pomeriggio, la visita con la Messa alle catacombe di san Callisto.
Con Gesù, «Dio con noi» (Mt 1 ,23c), cambia il cammino degli uomini. Prima di lui, l'umanità era impegnata in un'incessante ricerca di comunione con un Dio che la religione presentava sempre più lontano, una divinità esigente, che trovava difetti persino nei santi e negli angeli da lui stesso creati: «Ecco, dei suoi servi egli non si fida e nei suoi angeli trova difetti» (Gb 4,18).
Se parlare di riconciliazione in qualsiasi Paese africano è difficile, lo è molto di più in uno dei più colpiti dalla violenza negli ultimi anni: la Repubblica Democratica del Congo. Nei giorni scorsi, l'organizzazione cattolica Aiuto alla Chiesa che Soffre ha denunciato l'esistenza di campi di addestramento jihadisti per bambini e bambine nella zone orientale del Paese. È una bomba che se non verrà disattivata fa prevedere un futuro assai difficile per il centro del continente africano.
L'umiltà è stata la cifra autentica della vita di san Giovanni Maria Vianney – noto come "curato d'Ars" per il luogo in cui esercitò la sua intensa vita pastorale -, nato nel 1786 a Dardilly in una famiglia umilissima di contadini, dalla quale apprese la viva tradizione della fede in tempi molto difficili per la Chiesa, come quelli della Francia post-rivoluzionaria e del regime del Terrore di Robespierre.
È quanto emerge dai primi rapporti della squadra d’inchiesta, ricevuti da AsiaNews. Le forze dell’ordine parlano di “incidente”, ma i testimoni confermano l’omicidio deliberato. Forse un tentativo di stupro finito male.
La comunione e la fedeltà dei pastori che non abbandonano il gregge. Sono i pilastri che permettono ai cristiani di Aleppo di essere lieti anche nelle privazioni e nella violenza della guerra. E di scoprirsi «pronti a dare la vita se necessario»
Mentre sono al lavoro per l’edizione in lingua inglese, che fa seguito a quelle francese e polacca, del mio manuale sul satanismo, mi è capitato di chiedermi se l’argomento sia ancora così interessante da giustificare un libro che, di edizione in edizione a partire dalla prima del 1994, è arrivato intorno alle cinquecento pagine. Oggi si parla certamente di più del fondamentalismo islamico o di “sette” nate alle periferie del cristianesimo, e il satanismo sembra un po’ passato di moda. A rassicurarmi è intervenuta una clamorosa causa legale negli Stati Uniti, dove un’organizzazione chiamata Tempio di Satana si è rivolta ai tribunali chiedendo in nome del pluralismo religioso che in Oklahoma, dove davanti al parlamento statale c’è una stele con i Dieci Comandamenti, questa sia affiancata da una statua “alternativa” del Diavolo che indottrina due bambini, che il gruppo “satanista” ha già bell’e pronta e che ha fatto vedere ai giornalisti in una conferenza stampa a Detroit.
La prima notizia storicamente accertata di un’apparizione risale a Gregorio di Nissa (335 392), che narra della visione della Vergine avuta da un altro vescovo greco, Gregorio Taumaturgo, nel 231. Ma la tradizione ci porta ancora più in là nel tempo. Il Santuario del Pilar a Saragozza, ad esempio, avrebbe avuto origine da un’apparizione di cui fu protagonista l’apostolo Giacomo, evangelizzatore della Spagna, nell’anno 40. Uno dei più grandi esperti viventi, l’abbé René Laurentin, nel suo monumentale Dizionario delle apparizioni della Beata Vergine Maria, pubblicato in italiano nel 2010, ha raccolto oltre duemila interventi straordinari della Madonna dagli inizi del cristianesimo a oggi.
Je suis Charlie: lo stucchevole tormentone che ha ridotto a noioso rap la tragedia del massacro di Parigi, rimbalza ancora in questi giorni sui media francesi, anche se in una versione diversa stupefacente. Come nel gennaio scorso, i media paiono tutti allineati e coperti nel cantare lodi alla ritrovata sfacciataggine del settimanale satirico, anche se del coraggio degli sfottò a Maometto e all’islam terrorista e radicale adesso non c’è più traccia.
Nell'aprile scorso il teologo Vito Mancuso ha dichiarato: «[...] un giorno la Chiesa arriverà ad accettare la sostanza di ciò che essa definisce “teoria del gender” e che oggi tanto combatte”. Sembrava, allora, un azzardo da parte dell'editorialista di Repubblica; ma da qualche giorno, dopo aver letto sul quotidiano dei vescovi italiani una apertura in tal senso, le sue parole sembrano ora tutt'altro che avventate.
Sono trascorsi 12 anni nella Repubblica Democratica del Congo, Rdc, dalla fine dell’ultima guerra, ma le provincie dell’est, al confine con Rwanda e Uganda, continuano a essere infestate da bande e gruppi armati. Negli ultimi mesi a farne le spese sono soprattutto le popolazioni che vivono nell’area attorno alla città di Beni, nel Nord Kivu. Da ottobre decine di villaggi sono stati attaccati, saccheggiati e semidistrutti. I morti tra i civili sono quasi 500, uomini, donne e bambini spesso uccisi all’arma bianca: a bastonate, a colpi di panga (uno strumento da lavoro simile al machete) e di pietre. Centinaia sono anche le persone rapite, inclusi i tre padri assunzionisti sequestrati nell’ottobre del 2012 di cui non si ha più notizia.
Scade alla mezzanotte di oggi la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria concessa dal Perdono d’Assisi, questa volta, prezioso anticipo dell’Anno della Misericordia. Occorre ricordare che per ottenere l’indulgenza occorre rispettare queste condizioni...
A seguirne l’iter in Senato, il disegno di legge sulle unioni civili viene ritenuto un provvedimento di particolare urgenza, come se fosse un decreto da convertire in legge entro un termine breve e tassativo, o comunque qualcosa di cui non si può fare a meno se non per i giorni necessari ad approvarne gli articoli che lo compongono. Per il governo, per la maggioranza che lo sostiene (con le eccezioni che verranno indicate fra breve), ma pure per una parte significativa delle opposizioni - Sel e M5S -, l’introduzione nell’ordinamento italiano della sostanziale parificazione al matrimonio dell’unione fra persone dello stesso sesso ha carattere di priorità, e quindi deve avere la precedenza.
Vergine degli Angeli, che da tanti secoli hai posto il tuo trono di misericordia alla Porziuncola, ascolta la preghiera dei tuoi figli che fiduciosi ricorrono a te. Da quella valle, così gioconda agli occhi di Francesco, hai sempre mostrato di vigilare e proteggere la nostra patria al centro del cattolicesimo e di richiamare tutti gli uomini all’amore. I tuoi occhi, colmi di tenerezza, ci assicurano una continua materna assistenza e promettono aiuto divino a quanti si prostrano ai piedi del tuo trono, o da lontano si rivolgono a te chiamandoti in loro soccorso. Tu sei veramente la dolce regina e la nostra speranza, Madonna degli Angeli, ottienici per la preghiera di S. Francesco il perdono delle nostre colpe, aiuta la nostra volontà a tenerci lontano dal peccato e dall’indifferenza, per essere degni di chiamarti sempre Madre. Benedici le nostre case, il nostro lavoro, il nostro riposo; dandoci quella pace serena, che si gusta fra quelle mura vetuste, dove l’odio, la colpa, il pianto, per il ritrovato amore, si trasformano in canto di letizia, come il canto dei tuoi angeli. Aiuta chi non ha sostegno e chi non ha pane, coloro che si trovano in pericolo o in tentazione, nella tristezza e nello scoraggiamento, in malattia o in punto di morte. Benedicici come tuoi figli prediletti e con noi ti preghiamo di benedire, con uno stesso gesto materno, gli innocenti e i colpevoli, i fedeli e gli smarriti, i credenti e i dubbiosi. Benedici l’intera umanità affinché gli uomini, riconoscendosi figli di Dio e figli tuoi, ritrovino nell’amore la vera pace e il vero bene. Amen
Ha passato tutta la vita a suon di rock ‘n’ roll facendo ballare e cantare intere generazioni con hit quali “Una lacrima sul viso” e “Se piangi se ridi” inseguendo il dio della musica Elvis Presley e creando pezzi made in Italy inconfondibili e intramontabili. Oggi, a settant’anni, Bobby Solo, al secolo Roberto Satti, non è più solo una semplice star, è un’icona della musica. Un’icona capace di riempire piazze e locali di tutta Italia con i suoi spettacoli, ma è anche un uomo di settant’anni che ha accantonato la vita fatta di lustrini e pailettes per dedicarsi alla famiglia e a quei valori che la celebrità mette, spesso, in secondo piano.
Dal mezzogiorno del 1 agosto fino alla mezzanotte del 2 agosto si può ricevere, una sola volta, l'indulgenza plenaria detta anche "del perdono d'Assisi". Condizioni richieste: 1) visita ad una chiesa parrocchiale o francescana e recita del Padre nostro e del Credo; 2) Confessione sacramentale; 3) Comunione eucaristica; 4) Preghiera secondo le intenzioni dei Santo Padre; 5) Disposizione d'animo che escluda ogni affetto al peccato.
Ogni uomo sente il bisogno di amare e di essere amato: sia egli santo o perverso, freddo ragionatore o passionale, intelligente o deficiente. Sogna un amore che sia donazione e possesso, pieno e insaziabile, attuale ed eterno. Ma già le prime esperienze d'amore, da adolescente, da giovane, gli rivelano che anche nell'amore egli è ignorante, limitato, instabile, e, peggio, egoista e peccatore. Solo se egli incontra Cristo, se arriva a conoscere, a intuire ed esperimentare l'amore di Cristo per lui, nel Vangelo, nella intimità della preghiera, nella Chiesa e nei sacramenti, potrà apprendere l'amore e giungere alla salvezza, alla felicità dell'amore. Dio, infatti, nell'uomo Cristo Gesù, non solo ci ha rivelato e donato il suo amore salvifico, ma nel Cuore di Lui ci ha offerto anche un filtro purificatore, un modello e uno stile, un innesto e una sintonia superiore per il nostro amore. Beato l'uomo che incontra, comprende e vive l'amore di Cristo: anche i suoi amori più banali e terrestri acquisteranno senso e finalità superiori.
Quello che ha reso nota in tutto il mondo la Porziuncola è soprattutto il singolarissimo privilegio dell’Indulgenza, che va sotto il nome di “Perdono d’Assisi”, e che da oltre sette secoli converge verso di essa orde di pellegrini. Milioni e milioni di anime hanno varcato questa “porta della vita eterna” e si sono prostrate qui per ritrovare la pace e il perdono nella grande Indulgenza della Porziuncola, la cui festa si celebra la mattina del 1 agosto e si conclude con il Vespro solenne del 2 agosto. L’aspetto religioso più importante del “Perdono d’Assisi” è la grande utilità spirituale per i fedeli, stimolati, per goderne i benefici, alla confessione e alla comunione eucaristica. Confessione, preceduta e accompagnata dalla contrizione per i peccati compiuti e dall’impegno a emendarsi dal proprio male per avvicinarsi sempre più allo stato divita evangelica vissuta da Francesco e Chiara, stato di vita iniziato da entrambi alla Porziuncola. L’evento del Perdono della Porziuncola resta una manifestazione della misericordia infinita di Dio e un segno della passione apostolica di Francesco d’Assisi.
Il santuario di Santa Maria Regina di Anglona, in provincia di Matera, è tutto quello che resta dell’antico borgo lucano divenuto sede vescovile di rito latino, prima dell’odierna diocesi di Tursi, per volontà di San Pietro o di San Marco. Nel 1369 un violento incendio distrusse definitivamente la città, risparmiando solo il santuario che Papa Giovanni Paolo II, nel 1999, elevò a dignità di Basilica Minore, in memoria del sinodo dei vescovi. Una piccola chiesetta esisteva in loco fin dal VII secolo: il tempio attuale è frutto del rifacimento che di quell’originario edificio venne fatto tra l’XI e il XII secolo.
Mentre sono al lavoro per l’edizione in lingua inglese, che fa seguito a quelle francese e polacca, del mio manuale sul satanismo, mi è capitato di chiedermi se l’argomento sia ancora così interessante da giustificare un libro che, di edizione in edizione a partire dalla prima del 1994, è arrivato intorno alle cinquecento pagine. Oggi si parla certamente di più del fondamentalismo islamico o di “sette” nate alle periferie del cristianesimo, e il satanismo sembra un po’ passato di moda. A rassicurarmi è intervenuta una clamorosa causa legale negli Stati Uniti, dove un’organizzazione chiamata Tempio di Satana si è rivolta ai tribunali chiedendo in nome del pluralismo religioso che in Oklahoma, dove davanti al parlamento statale c’è una stele con i Dieci Comandamenti, questa sia affiancata da una statua “alternativa” del Diavolo che indottrina due bambini, che il gruppo “satanista” ha già bell’e pronta e che ha fatto vedere ai giornalisti in una conferenza stampa a Detroit.
Se queste sono le premesse c’è poco da stare allegri. Sul Sinodo sulla famiglia di ottobre pesano come macigni due documenti. Il primo è un volume “Famiglia e Chiesa che raccoglie i risultati di un seminario di studio organizzato dal Pontificio consiglio per la famiglia, cui hanno preso parte numerosi esperti e teologi provenienti da tutto il mondo. Vi si leggono interventi di teologi che chiedono di “liberare la teologia morale dalla legge naturale” e auspicano il “superamento dell’eccessiva severità” sulla contraccezione. L’altro documento, è la raccolta degli interventi al “Sinodo ombra” tenutosi due mesi fa alla Gregoriana e oggi pubblicata sul sito della Conferenza episcopale tedesca
Lo potete seguire da questo link ...
Sono le prime apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa in Africa. Tra il 28 novembre 1981 e lo stesso giorno del 1989, nel villaggio di Kibeho, nel Ruanda meridionale, la Vergine apparve a tre studentesse di un collegio di suore affidando loro il compito di aiutare l’umanità a riscoprire «il Vangelo dimenticato » e chiedendo per questo ai fedeli penitenze, digiuni, sacrifici. All’evento soprannaturale, del quale è stato testimone diretto, deve la sua vocazione don Edouard Sinayobye, che ha fatto di quell’esperienza una scelta di vita (ora svolge il suo ministero in una parrocchia a pochi chilometri dal villaggio, nel distretto di Nyaruguru).
Il numero di persone che assistono ai servizi nella Cappella delle Nevi della Stazione McMurdo (territorio neozelandese) è diminuito al punto che non c'è più bisogno di un sacerdote cattolico, secondo Radio Nuova Zelanda. La Fondazione Nazionale delle Scienze, il gruppo che dirige il Programma Antartico degli Stati Uniti, al quale appartiene la chiesa, ha chiesto alla diocesi della Nuova Zelanda di porre fine alla sua associazione con la postazione in Antartide.
Il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa ofm, ha lanciato ieri dalle pagine di www.Terrasanta.net un appello accorato perché nessuno si dimentichi della Terra Santa e perché dall’Europa e dall’Italia si continui a portare solidarietà ai popoli del Medio Oriente, visitando Gerusalemme «Da tempo, soprattutto a causa della paura ingenerata dalle guerre in Medio Oriente e dagli attentati perpetrati da gruppi fondamentalisti che hanno insanguinato anche i Paesi d’Occidente, i pellegrinaggi in Terra Santa conoscono un drammatico calo – denuncia fra Pizzaballa nel suo appello -. Sapendo di interpretare la voce delle varie comunità cristiane che vivono in Israele e Palestina, vorrei dirvi: “Non abbandonate la Terra Santa”. Non c’è alcun ragionevole motivo per non organizzare un pellegrinaggio nei Luoghi Santi. La sicurezza nei santuari e nelle zone frequentate dai pellegrini è garantita. E noi cristiani di Terra Santa abbiamo bisogno più che mai della presenza e del sostegno dei pellegrini che si recano qui in preghiera da ogni parte del mondo.
Chi non conosce almeno la prima strofa del celebre canto natalizio "Tu scendi dalle stelle"? Un autentico evergreen della tradizione musicale popolare. Non tutti sanno, però, che il suo autore è sant'Alfonso Maria de' Liguori, avvocato, teologo, vescovo e dottore della Chiesa, fondatore della Congregazione religiosa del Santissimo Redentore, autore di numerose pubblicazioni dogmatiche e morali e, appunto, compositore, la cui festa liturgica ricorre il 1° agosto.
Aiuto alla Chiesa che Soffre ha parlato con padre James Channan, domenicano di Lahore, circa la decisione della Corte Suprema del Pakistan di ascoltare l'appello di Asia Bibi, condannata per blasfemia.
Non si placano le polemiche negli Stati Uniti, a seguito della diffusione di un video che dimostra come la Planned Parenthood svolgesse pratiche abortive illegali e commercializzasse parti di feti umani. Nel dibattito è intervenuto anche il card. Sean O’Malley, arcivescovo di Boston e presidente del Comitato per la vita della Conferenza episcopale locale. Citando papa Francesco, il porporato ha spiegato: “L’aborto è il prodotto di una mentalità del profitto, di una cultura dell’usa e getta che, attualmente, hanno schiavizzato i cuori e le menti di tante persone”.
Proseguono gli omicidi ai danni di religiosi, in Ucraina. Mercoledì 29 luglio, stando a quanto riferito dall'Unione delle Confraternite ortodosse dei Cristiani dell'Ucraina a Interfax-Religion, è stata trovata assassinata nel suo appartamento nel convento di Florovsky, a Kiev, suor Alevtina.
Importanti sponsor ritirano il proprio sostegno all'industria americana degli aborti e i repubblicani chiedono la sospensione dei finanziamenti federali. Resta però l'appoggio della Casa Bianca...
Inaugurato nel 2012, il Cammino Ignaziano percorre quasi 700 chilometri lungo l'itinerario geografico e spirituale del fondatore dei gesuiti: Paesi Baschi, Navarra, La Rioja, Aragona e Catalogna. Inizia oggi 31 luglio, memoria liturgica di Sant'Ignazio di Loyola, una nuova tappa del Cammino che si concluderà esattamente tra un anno, il 31 luglio 2016.
Padre Joseph Zhang Yinlin verrà ordinato il 4 agosto vescovo di Anyang. Si tratta anche della prima ordinazione dopo la ripresa dei colloqui tra Cina e Santa Sede.
La strage ha coinvolto un gruppo di pescatori accusati di seguire un profeta che ha tentato di "corrompere il mondo". Proseguono intanto le operazioni anti-terroriste del Governo
Ci si mettono pure i notai. Anche loro sono scesi in campo per chiedere il “matrimonio” omosessuale. Il Consiglio Nazionale del Notariato ha reso noto le conclusioni di uno studio (n. 1-2015/E2002 approvato il 6 maggio scorso ma reso pubblico solo ieri) in cui si metterebbe in evidenza una contraddizione del nostro ordinamento. Secondo il Consiglio Nazionale due persone omosessuali potrebbero lecitamente contrarre “matrimonio” nel nostro Paese a patto che tale “matrimonio” sia legittimo per l’ordinamento giuridico in cui i due “sposini” hanno cittadinanza. Questo perché la legge 218 del 1995 all’art. 27 così recita: «La capacità matrimoniale e le altre condizioni per contrarre matrimonio sono regolate dalla legge nazionale di ciascun nubendo al momento del matrimonio». Idem per la forma della celebrazione: fa sempre testo lo stato di appartenenza dei futuri coniugi.
Non è solo lo Stato Islamico a perseguitare i cristiani e violenze e discriminazioni contro chi crede in Cristo non sono certo limitate a Siria e Iraq. Sono infatti oltre 100 milioni i cristiani vittime nel mondo di discriminazioni, persecuzioni e violenze messe in atto da regimi totalitari o adepti di altre religioni secondo quanto denunciato dal dossier "Perseguitati: cristiani e minoranze stretti nella morsa fra terrorismo e migrazioni forzate” pubblicato dalla Caritas Italiana. Un documento che evidenzia situazioni tragiche, alcune delle quali ben poco trattate dai media. Solo in Corea del Nord, governata dal sanguinario regime comunista di Kim Jong-un, ci sono tra 50 e 70 mila cristiani rinchiusi in campi di detenzione a causa della loro fede.
BioBioChile ha pubblicato nei giorni scorsi i dati più recenti relativi all’appartenenza religiosa dei cittadini del Paese. Sono i più recenti perché a causa di problemi nell’esecuzione del censimento del 2012, non esistono al momento dati ufficiali freschi. Ma nel 2014 è stata realizzata dalla U.Catòlica e Adimark un’Inchiesta Nazionale Bicentenario.
La ricorrenza della pubblicazione non è casuale: vuole ricordare «l'irruzione un anno fa degli uomini dell’Isis a Mosul e l'inizio di un esodo che in poche settimane portò più di un milione di persone a rifugiarsi nella regione irachena del Kurdistan, accolte in particolare nella regione di Erbil, Dohuk e Zakho». Ecco perché, spiegano da Caritas italiana, esce oggi, a fine luglio, il dossier «Perseguitati. Cristiani e minoranze nella morsa fra terrorismo e migrazioni forzate», che «approfondisce in modo particolare il dramma delle oltre 100 milioni di vittime di discriminazioni, persecuzioni e violenze messe in atto da regimi totalitari o adepti di altre religioni».
I video “undercover” del Center for Medical Progress hanno portato diversi Stati americani ad aprire indagini. Al Congresso, intanto, è stato proposto di ritirare i «circa 500 milioni» di finanziamento federale
Quattro importanti medici, tra i più autorevoli sostenitori ed esecutori dell’eutanasia in Belgio, hanno pubblicato insieme ad altri due autori il 28 luglio uno studio sul British Medical Journal nel quale analizzano 100 richieste di “buona morte” da parte di pazienti con problemi psicologici. Lo scopo dello studio è di «giustificare l’iniezione letale per persone sane, ma che convivono con sofferenze psicologiche in Belgio».
Il terzo video girato “undercover” dal Center for Medical Progress (Cmp) per dimostrare che Planned Parenthood è coinvolta in un gigantesco mercato illegale di organi e tessuti di bambini abortiti è il più pesante fra quelli pubblicati finora. E arriva proprio mentre la linea di difesa scelta dal colosso delle cliniche abortive americane – che sostiene che non si tratta di compravendita di organi ma di “donazioni” alla ricerca perfettamente legali e volontarie da parte delle pazienti – vacilla di fronte alle numerose iniziative politiche intraprese in diversi stati per bloccare i finanziamenti ai centri afferenti al gruppo. Gruppo che nel frattempo ha perso anche l’appoggio di importanti sponsor come Coca-Cola, Ford e Xerox.
Il video reportage dell’inviato di Tempi nella città siriana, dove la popolazione lotta contro la mancanza d’acqua e la ferocia della guerra
La Lituania ha la sua Collina delle Croci. La Cina può avere ora una Città delle Croci! Wenzhou ha 3 milioni di abitanti ed è situata nella provincia di Zhejiang, nella Cina orientale. È una città costiera che costituisce la base di una delle maggiori comunità cristiane cinesi, con circa 300.000 cattolici e un milione di protestanti, membri sia di Chiese autorizzate dal Governo che di “assemblee domestiche” clandestine, che hanno fatto guadagnare alla città l'appellativo di “Gerusalemme d'Oriente”.
La Thailandia ha voluto interrare la sua fama di luogo di mercimonio di donne e di bambini. È così che va interpretata la legge recentemente entrata in vigore che pone forti limiti alla pratica dell’utero in affitto, specie nei confronti degli stranieri. L’annuncio delle nuove norme è stato dato dal ministro della Salute Rajata Rajatanavin, il quale in una conferenza stampa ha precisato che la maternità surrogata ha creato problemi morali e umanitari dovuti al business che si cela dietro questa pratica e agli effetti drammatici come l’abbandono di bambini non conformi ai desiderata dei genitori intenzionali.
Abbiamo intrapreso un viaggio, lungo ma non troppo, Napoli -Sciacca, la meta non è poi così lontana se a muoverti è l’amore; già l’amore da cui tutto nasce e a cui tutto ritorna. Ci siamo messi in viaggio credendo che “il muoversi”, l’uscire dalle nostre comodità, è l’azione giusta del cristiano che sente la necessità e il dovere della testimonianza. Ci siamo messi in Viaggio credendo di dover DARE (una testimonianza ) e invece abbiamo RICEVUTO. Dopo dieci ore siamo qui a Sciacca che si trova alle soglie del Paradiso perché qui tu sei nata:”chi bussò?” “DEVI CITOFONARE MANGIACAVALLO” “Ah, si Certo! Sai, è come se fossimo venuti in pellegrinaggio” (frasi d’intesa tra me e mio marito). Siamo qui nella tua casa alle soglie dell’eternità, dove tu sei nata in cielo. Siamo qui e la tua vita ci obbliga a riflettere sul mistero della Croce, un mistero che racchiude in sé la “gioia piena”. Non puoi essere più la stessa persona quando “vivi la gioia piena”, che può essere tale solo se sei passato dalla Croce e su quella Croce non sei morto. Lo devi gridare dai tetti che “hai visto e hai toccato”! Non si può contenere la gioia piena. Così è stato per me: toccando te Mariachiara,mi obblighi a guardare di nuovo al Cielo. Per il mondo la tua storia, come quella di Chiara Corbella è Stoltezza! Una chiara sconfitta. Due giovani ragazze morte. Per noi che abbiamo visto, non ci lasciamo scandalizzare dalla stoltezza della Croce, ma vediamo la potenza di Dio nella vita dei più piccoli: i puri di cuore.
Già da tempo molti teologi, anche cattolici, cercano di sdoganare l’omosessualità, perché sia accettata dalla comunità credente come una forma legittima di amore. Naturalmente, questo discorso riguarda solo quelle persone omosessuali che si dicono credenti e che vorrebbero continuare a vivere come credenti nella comunità ecclesiale, senza rinnegare l’esercizio della loro omosessualità. Ecco le loro argomentazioni. Essendo la sessualità un potenziale carico di eros, è certamente importante che questo eros non decada nello sfruttamento dell’altro o nel dominio sull’altro, ma sia educato a diventare strumento di una relazione autentica.
Il caso di Farkhunda Malikzada, giovane linciata da una folla a Kabul con l'accusa di aver bruciato una copia del Corano, sarà esaminato dalla Corte Suprema
Il prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli parla della sua esperienza in Iraq, prima come nunzio e poi come inviato del Papa
Dopo la concessione di una sala per i musulmani, la Diocesi di Torino chiede uno spazio di culto anche per le altre religioni
La denuncia del vicario apostolico dei latini ad Aleppo, mons. Georges Abou Khazen .
Vangelo Gv 6, 24-35: Chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!
In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbi, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: "Diede loro da mangiare un pane dal cielo"». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mose che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
Dare è ricevere, recita il detto popolare, e per la famiglia di Rico e Laura Ruffino, di Buffalo (Stati Uniti), questo ha significato una famiglia grande il doppio. Quando a Elizabeth Diamond è stato diagnosticato un tumore cerebrale al quarto stadio, la sua paura più grande era per il futuro e il benessere delle quattro figlie. Elizabeth - madre single di Lilyan, Ella, Samona e Tara, tra i 5 e i 12 anni di età – temeva che morendo avrebbe lasciato le figlie senza alcuna protezione. “Quando la madre delle bambine stava morendo, le ho fatto due promesse”, ha detto Laura Ruffino, 41 anni, al Daily News. “Le ho detto che avremmo parlato di lei tutti i giorni e che le sue figlie avrebbero saputo di lei per ricordarla sempre, e le ho detto che in qualche modo avrei fatto sì che ciascuna avesse una stanza personale”.
“Ti prego che tutti coloro che, pentiti e confessati, verranno a visitare questa chiesa, ottengano ampio e generoso perdono, con una completa remissione di tutte le colpe”. Il cuore generoso di san Francesco non ha dubbi sulla richiesta da avanzare a Cristo e alla Vergine apparsi mentre era immerso nella preghiera alla Porziuncola. E' una notte dell'anno 1216 e il Salvatore e la sua Santissima Madre rifulgono nella luce che illumina improvvisamente l'altare, circondati da un coro di Angeli.
Sì, sarebbe bello che i cristiani smettessero di fuggire dai paesi del Medio Oriente, che le loro comunità in Iraq e Siria non continuassero a perdere massa alla velocità di un gelato esposto al sole. Siamo pronti a mandare aiuti umanitari per venire incontro ai loro bisogni materiali, a gemellare parrocchie e gruppi giovanili per incoraggiarli a continuare a testimoniare la loro fede in contesti tanto difficili. Ma provate a dirlo a Nabil Georges Aziz e ai cinque familiari che questo cristiano caldeo ha portato con sé in Libano da Baghdad: la moglie, due figli piccoli e gli anziani genitori. Dal 20 giugno scorso alloggiano in un appartamentino di due locali di Sid el Bauchrieh, quartiere di Beirut est, il cui affitto costa la modifica cifra di 500 dollari al mese, senza contare l’acqua e l’elettricità. I soldi per il momento ce li mette la generosa Chiesa caldea libanese. Nabil si è rivolto all’Alto commissariato Onu per i rifugiati per vedere riconosciuto lo status di profughi ai membri della sua famiglia e cercare di trasferirla negli Stati Uniti, dove vivono i genitori e una sorella della moglie Myrna.
Mi capita ancora di incrociare quella mamma; e ancora sempre la donna non risponde al mio tentativo di saluto. È accaduto una ventina di anni fa. Sua figlia era stata uccisa dal fidanzato e solo dopo molti giorni se ne scoprì il corpo e si svelò il colpevole. In questo angoscioso intervallo di tempo avevo visitato più volte la famiglia della ragazza. Dopo la scoperta, manifestai il desiderio di prendere contatto con il giovane assassino in prigione. Tanto bastò per inimicarmi duramente tutta la famiglia.
Beatrice Fazi, nota agli italiani per aver interpretato il ruolo Melina in Un medico in famiglia, ha recentemente pubblicato Un cuore nuovo – Dal male di vivere alla gioia della fede (Piemme, 2015). In questo libro l’attrice ripercorre in maniera gustosa ed estremamente coinvolgente alcuni aspetti salienti della sua vita, che negli ultimi anni ha subito un fantastico stravolgimento determinato dall’incontro con il Signore. L’abbiamo intervistata, ecco cosa ci ha detto.
Caro direttore, In Parlamento si sta discutendo su una proposta di legge (Cirinnà) che darebbe l’opportunità di un riconoscimento dei diritti civili alle coppie che di fatto convivono, creando così un’ alternativa all’istituto civile del matrimonio, che è già di per sé la legale garanzia per l’uomo, per la donna e per la prole dei diritti e dei doveri, sia attivi sia passivi, nei confronti della società, della persona e della coppia stessa. Questa mens i Padri costituenti l’hanno voluta inserire nell’art. 29 della Costituzione italiana che così recita: «La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio»...
Boko Haram, il gruppo islamista che lotta in Nigeria per imporre la legge coranica, ha messo a segno due nuovi attentati suicidi in poche ore, usando ancora una volta delle bambine. La sera del 25 luglio una ragazzina si è fatta esplodere in un bar di Maroua, una città del Camerun. Il locale in quel momento era molto affollato. Si contano 19 morti e 62 feriti. Il giorno dopo Boko Haram ha colpito a Damaturu, la capitale dello Yobe, uno stato della federazione nigeriana. Una bambina di circa dieci anni è saltata in aria in mezzo alla gente che aspettava di passare i controlli di sicurezza per poter entrare in un mercato. L’esplosione ha ucciso 16 persone. Entrambe le città avevano subito altri attentati pochi giorni prima: Maroua il 22 luglio, in un mercato, con un bilancio di 15 vittime uccise da due ragazzine imbottite di esplosivo; Damaturu il 17 luglio, quando altre due ragazzine, una di circa dieci anni, hanno fatto strage di fedeli islamici durante la festa di Eid, alla fine del Ramadan.
Per la prima volta nella storia dei diritti umani, le Nazioni Unite approvano una risoluzione che garantisce i diritti fondamentali di famiglia e bambino.
Dopo decenni di divieto, il Governo permette finalmente la distribuzione di Bibbie alla popolazione.
Arriva a Roma un nuovo modello per le politiche sociali promosso dalla Fondazione Paideia che sta facendo scuola in Italia
Le parole del patriarca dei caldei, Louis Sako, ad un incontro in Italia. «I jihadisti vanno combattuti. Dentro l’islam si deve prendere coscienza del pericolo»
Secondo un rapporto del ministero della Sanità, quest’anno sono stati prodotti e poi scartati 174.316 embrioni. «O il diritto alla vita vale per ogni membro della famiglia umana, o non vale per nessuno»
Per difendere la neutralità dello Stato, i giudici hanno impedito ai satanisti di mettere davanti al Parlamento una statua di Bafometto. Ma hanno anche ordinato di rimuovere la statua dei Dieci comandamenti
Il caso della 25enne, madre di tre figli e rapita dal suo “padrone”, fa luce su un fenomeno assai diffuso nel paese. E che coinvolge molte minorenni
Il 2 aprile Al-Shabaab ha massacrato in Kenya 147 studenti cristiani a Garissa e minacciato tutti gli altri. Che però continuano a frequentare le Messe, nonostante il pericolo
I cristiani in Medio Oriente stanno «male» o «meno male», dichiarava nei giorni scorsi il Patriarca latino Fouad Twal di Gerusalemme, aggiungendo però che la condizione dei palestinesi in Cisgiordania sia senza dubbio ancora migliore rispetto alle sfide affrontate dai cristiani in Siria e in Iraq, soprattutto quelli costretti ad abbandonare le loro case di fronte all’avanzata dei militanti dello Stato Islamico.
Davanti al Parlamento dell’Oklahoma sta meglio una statua dei Dieci comandamenti, a raffigurare le radici giudaico-cristiane dello Stato americano, o una di Satana che circuisce due bambini? La Corte suprema dell’Oklahoma non è stata in grado di giudicare quale delle due fosse più appropriata e così ha deciso che nessuna delle due può stazionare sul suolo pubblico.
La fraternità “Sposi per sempre” si incontra a Foligno dal 9 al 13 agosto, si tratta del secondo convegno nazionale che interessa persone che pur trovandosi nella condizione di separati, decidono di rimanere fedeli alla loro promessa matrimoniale. Partecipano il vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi, e il vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino. Tra i relatori mons. Renzo Bonetti e mons. Carlo Rocchetta, da anni impegnati su questi temi, ma anche molti laici, alcuni dei quali hanno scelto di essere “sposi per sempre”. Gente che consapevolmente vive la fedeltà nella separazione, e che osa perfino parlare di strada della santità che può sgorgare dal dramma della separazione.
Mi capita ancora di incrociare quella mamma; e ancora sempre la donna non risponde al mio tentativo di saluto. È accaduto una ventina di anni fa. Sua figlia era stata uccisa dal fidanzato e solo dopo molti giorni se ne scoprì il corpo e si svelò il colpevole. In questo angoscioso intervallo di tempo avevo visitato più volte la famiglia della ragazza. Dopo la scoperta, manifestai il desiderio di prendere contatto con il giovane assassino in prigione. Tanto bastò per inimicarmi duramente tutta la famiglia.
Una vera manna dal cielo, penseranno gli abortisti. E l’immagine non è più di tanto figurata. Si tratta della nuova iniziativa del gruppo femminista-abortista Women on Waves. Usare droni per recapitare pillole abortive in quelle nazioni dove è illegale il commercio. Il via a questo sorvolo abortivo è iniziato lo scorso 27 giugno sul confine tra Germania e Polonia. Il drone è stato caricato a Francoforte sull’Oder con alcune bombe abortive (due confezioni di pillole a base di mifepristone e misoprostol) e queste sono state sganciate a Slubice in Polonia. Solo un breve volo tanto per superare il fiume che divide le due nazioni.
Risposta di un gruppo di professionisti al presidente dell'Ordine degli Psicologi delle Marche, secondo cui "non esiste l'ideologia gender". Il primo firmatario Paolo Scapellato: "In corso un conflitto antropologico"
La data del matrimonio già fissata e poi un’imprevista visita tra i malati, dove scoprì che amava stare con loro «non solo per aiutarli ma soprattutto per scoprire il segreto della loro gioia»
L’economia di una paese va bene quando i cittadini si comportano bene. È una verità che il testo sacro dei cristiani insegna meglio di qualunque Nobel keynesiano.
Il portavoce del comitato del 20 giugno: «Continuiamo a testimoniare con la vita e portiamo le nostre ragioni alla politica. Non escludiamo nuove manifestazioni»
" Con buona pace della galassia Lgbt, la “teoria del gender” non solo esiste e fa danni, ma è documentabile, ha una storia e corre sulla bocca di certi profeti. O di certe profetesse, come la scrittrice francese Monique Wittig (1935-2003), scomparsa 80 anni fa il 13 luglio. Nella Sorbona occupata dalla contestazione del maggio 1968 fu tra le animatrici del crogiuolo da cui sorgerà il Mouvement de Libération des Femmes, un’organizzazione-ombrello che, mescolando marxismo, psicoanalisi ed ecologismo, federò il radicalismo femminista in nome del diritto alla contraccezione e all’aborto. Erano gli anni della “seconda ondata” femminista, che si caratterizzò per la forte sessualizzazione della “liberazione delle donne”. "
"Tra qualche giorno ricorrerà il secondo anniversario da quando, in Siria, è stato rapito padre Paolo Dall’Oglio. Lo ha ricordato papa Francesco, a conclusione dell’Angelus di oggi, rivolgendo “un accorato e pressante appello per la liberazione di questo stimato religioso”. “Non posso dimenticare – ha aggiunto il Pontefice - anche i Vescovi Ortodossi rapiti in Siria e tutte le altre persone che, nelle zone di conflitto, sono state sequestrate”. Il Santo Padre ha infine auspicato “il rinnovato impegno delle competenti Autorità locali e internazionali, affinché a questi nostri fratelli venga presto restituita la libertà. Con affetto e partecipazione alle loro sofferenze, vogliamo ricordarli nella preghiera”."
«La stragrande maggioranza della gente che è stata salvata non sapeva neanche il suo nome, non aveva idea di chi fosse. Loro si mettevano solo in fila per avere un visto, e sapevano che solo all’ambasciata cinese l’avrebbero ottenuto». Se nel 1997 Ho Manli non avesse scritto un lungo articolo sul Boston Globe in memoria di suo padre, Ho Feng-Shan (letteralmente, la “fenice della montagna”), che era appena morto, il mondo non sarebbe mai venuto a sapere dell’incredibile storia dello “Schindler cinese”.
Uomini e donne diversi ma legati dalla sete di infinito. Socci racconta le vite entusiasmanti di santi, scrittori e altre personalità che hanno incontrato «l’eterno»
Oggi inizia la Novena al santo curato d’Ars - San Giovanni-Maria Vianney.
Prostrato ai piedi del tuo trono o grande e gloriosa S. Anna, vengo ad umiliarti la mia fervida prece, la preghiera del cuore; accoglila benigna rendimi grazie, prega per me. La terra è veramente la valle del pianto - il cammino della vita è se­minato di spine - il cuore in tempe­sta sente forte i colpi del dolore - aiutami Tu, esaudiscimi Tu. O Ma­dre cara prega per me. Stanco di piangere, senza una parola di conforto e di speranza; oppresso sotto il peso delle tribo­lazioni solo in Te, che ben intendi il dolore di un'anima, ripongo dopo Dio e la Vergine la speranza mia. O madre cara prega per me. I miei peccati furono causa di farmi perdere la pace del cuore - l'incertezza del perdono mi rende più triste la vita - impetrami Tu la misericordia divina, l'amore a Ge­sù, la protezione della Figlia Tua - O madre S. Anna prega per me. Guarda la casa mia, la famiglia mia - Vedi quante disgrazie mi op­primono quante tribolazioni mi sono d'intorno... O Madre cara Ti chiedo la pace e la provvidenza, la pace dell'anima soprattutto. - Prega per me. Ed ora che ho bisogno di grazie non mi abbandonare Tu che sei po­tente presso il trono di Dio. Allon­tana da me la tristezza e la deso­lazione, i pericoli, i flagelli del Si­gnore. Benedici e salva l'anima mia; fa che in vita e in morte io Ti chiami e Ti senta vicina. Prega per me, o dolce consolatrice degli af­flitti. Fa che un giorno sia ai Tuoi piedi nel santo Paradiso. Così sia.
Pater, Ave, Gloria.
“Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura” ci autorizza e ci spinge a portare la Parola di Dio a tutti, una cosa molto nobile che ogni cattolico deve fare. Al contrario di ciò che può sembrare a prima vista, l'evangelizzazione non è solo predicare e difendere la Bibbia. È molto più di questo è può verificarsi nei gesti più semplici. La Madonna era una casalinga. Madre Teresa agiva molto più di quanto parlava. Si evangelizza nei modi più vari e più semplici della quotidianità.
«È l’ennesimo colpo del laicismo dominante, davanti a questo mortale attacco alla libertà di educazione sarà interessante vedere ora la reazione del mondo cattolico “buonista”, perché anche questo episodio va inquadrato in una situazione più generale di complicità di tanto mondo cattolico con l’ideologia dominante». Monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, non sembra affatto sorpreso dalla sentenza della Corte di Cassazione, che ha dato ragione al Comune di Livorno che pretende il pagamento dell’Ici (con arretrati) da due scuole cattoliche (clicca qui per il nostro commento, e qui per la reazione della CEI).
guardo dolce e tranquillo, Savim, 22 anni, è il beniamino dei sette seminaristi iracheni siriaci del seminario di Ankawa, il sobborgo cristiano della capitale del Kurdistan iracheno, Erbil. Dopo aver terminato il suo primo anno di Filosofia, Savim è ancora convinto di diventare sacerdote siro-cattolico, nonostante molti lo trattino come un pazzo e le persecuzioni subite dalla sua comunità, espulsa dalla piana di Ninive dagli jihadisti dello Stato Islamico.
Mancano pochi mesi alla conclusione dei Millennium Goals, gli Obiettivi del Millennio, un progetto di lotta alla povertà senza precedenti lanciato dalle Nazioni Unite nel 2000: 8 gli obiettivi, 15 gli anni di tempo per realizzarli. Un rapporto dell’Onu appena pubblicato traccia un bilancio dei risultati conseguiti, aggiornato al 30 giugno. «Mentre il tempo sta per scadere», si legge nell’introduzione, «la comunità internazionale ha motivo di festeggiare. Grazie agli sforzi coordinati a tutti i livelli, il progetto ha salvato la vita a milioni di persone e a molte di più ha garantito una vita migliore. Ma l’opera non è completata, deve proseguire nell’era del nuovo sviluppo».
"Quando pensiamo alle apparizioni di Kibeho, ci viene subito in mente lo spaventoso genocidio che si scatenò fra gli Huti, i Tutsi e i Twa fra l’aprile e il luglio del 1994. E, un po’ vigliaccamente, in cuor nostro ringraziamo Dio che tali brutalità non ci abbiano toccato, ma che anzi siano avvenute in un Paese talmente lontano da non conoscerne bene nemmeno la posizione geografica, perché solo a leggere i resoconti giornalistici del tempo si resta agghiacciati. In generale, poi, sappiamo pochissimo di quello che la Madre del Signore venne a dire a quella popolazione, tranquillizzandoci con il credere che quei messaggi, e le relative profezie, riguardavano solo loro e che tutto comunque si è già avverato e concluso. E’ uscito invece nel maggio scorso un libro delle Edizioni Ares dal titolo “Io sono la Madre del Verbo” – Nostra Signora di Kibeho risveglio per i nostri tempi, scritto da Edouard Sinayobye, un giovane e brillante sacerdote, che fu testimone di quelle apparizioni – a cui deve la propria vocazione – e che è profondo conoscitore sia dei veggenti sia del Messaggio della Vergine."
Joshua Johnson ha 27 anni ed è il sacerdote più giovane della diocesi di Baton Rouge, negli Stati Uniti. Prima di convertirsi era un rapper, e continua ad esserlo. Il giovane sacerdote cattolico a cui piace la musica rap ha qualcosa da confessare sulla sua fede e la sua musica: quando era giovane non gli piaceva la Chiesa cattolica, e non vuole essere conosciuto semplicemente come “il prete rapper”. La cosa certa è che la sua fama deriva dalla sua abilità in questo stile musicale, che tiene vivo in una radio cattolica con il programma di hip hop “Dillo al mondo”.
Gheddo rilegge la lettera scritta ai confratelli dal superiore generale del Pime dopo una visita alle diocesi fondate dall’Istituto in Cina dal 1858 al 1949
Cinque drammatiche osservazioni sulla «battaglia di Manuel e Gordon per riavere la figlia». Strappandola (magari perfino legalmente) alla madre biologica
A Marua, in Camerun, due bambine di meno di 15 anni, imbottite di esplosivo, si sono mischiate alla folla del mercato chiedendo l’elemosina e sono saltate in aria
David Cameron è un politico ambiguo. Anzi, è un politico. La sua mano destra ignora quel che fa la sua sinistra. Come leader di un partito che si chiama esattamente come la filosofia cui dice d’ispirarsi (e che dunque del conservatorismo pretende il monopolio di principio e di fatto) dovrebbe guidarne le sorti, e oggi quelle dell’intera Gran Bretagna di cui è primo ministro, di conseguenza e coerentemente. Per esempio, difendendo i princìpi non negoziabili e le politiche del bene comune dai giacobinismi e dai relativismi che li assalgono, esattamente come è nel dna del conservatorismo.
I Venezuelani non si sono stupiti più di tanto per la notizia dell’uccisione del sacerdote francescano Alex Pinto; ormai la violenza in Venezuela è un orrore quotidiano. Secondo il rapporto dell’Osservatorio Venezuelano sulla violenza, il tasso di omicidi in Venezuela è di 82 per ogni centomila abitanti, numeri che contrastano con la media europea di 1,2. Certamente dispiace sentire che tra il 14 e il 20 luglio sono stati uccisi tre sacerdoti (uno in Colombia, uno in Spagna e ora uno in Venezuela), ma la notizia è ancora più allarmante se posta nel giusto contesto: l’uccisione di Frate Alex Pinto va ad aumentare le sanguinolente statistiche venezuelane, poiché ogni anno più di ventimila persone sono vittime nel secondo Paese più violento del mondo.
Gran parte dello straordinario successo del movimento pro “nozze” gay sta nella sua capacità di vendere l’idea che non ci saranno grandi cambiamenti. Le persone dello stesso sesso, dicono, vogliono semplicemente quel che già fanno anche tutti gli altri: una relazione stabile in cui si prendono la responsabilità della persona amata. Nel momento in cui lo Stato lo riconoscerà, tutto andrà bene, prevarrà l’ordine e tutti noi possiamo continuare a vivere come prima. Questo argomento è molto potente, specialmente quando si ammanta dei classici panni del movimento per i diritti civili e i numeri dimostrano che moltissima gente, che fino a cinque anni fa non si immaginava neppure un “matrimonio” omosessuale, adesso lo sostiene.
Tra l’una e le quattro del pomeriggio, il sole picchia come un maglio. Le strade di Nardò si svuotano e tutte le attività si fermano. Tutte tranne la raccolta delle angurie e dei pomodori. Ed è proprio in un campo di pomodori tra Nardò (Lecce) e Avetrana ( Taranto) che lunedì pomeriggio ha perso la vita Abdullah Mohamed, 47enne di origine sudanese. Quel giorno, il termometro sfiorava i 42 gradi. Tre persone (i due titolari dell’azienda agricola e il caporale) sono stati iscritti nel registro degli indagati della Procura di Lecce con l’accusa di omicidio colposo. Sarà l’autopsia a stabilire se l’uomo sia morto per le durissime condizioni di lavoro o se per colpa di una patologia preesistente. Quel che è certo è che la morte di Mohamed è avvenuta in un contesto di grave e sfruttamento che la Caritas e altre organizzazioni locali denunciano – inascoltate – da anni.
Il parroco è un ragazzone alto e ben piantato, la parlata mite nella dolce cadenza trentina. Sempre in movimento: svelti i passi sulle scale della antica canonica di Denno, dove abita, e sempre in giro per la Val di Non con la sua vecchia Punto grigia metallizzata. Don Alessio Pellegrin, 38 anni, è da cinque anni il parroco della Unità pastorale Cristo Salvatore, tredici piccole comunità a nord di Trento, sotto le pendici del Brenta. Le colline sono coperte dai meleti su cui si regge l’economia della valle; qui l’agricoltura tiene, e i paesi, non invasi dal turismo, conservano un candore d’altri tempi nelle piccole pievi, nei balconi fioriti, nel silenzio. Forse anche troppo silenzio: i bambini sono
E’ l’estate del 1947 e l’asfalto di New York sembra sciogliersi sotto il rovente sole di luglio. Un giovane dai capelli spettinati e lo sguardo inquieto si dirige alla periferia di Manhattan e dai qui inizia un viaggio senza meta che lo avrebbe portato a toccare quasi tutti i 50 stati. La strada sarà la sua casa per 7 lunghi anni e quell’avventura appuntata su carta avrebbe fatto di Jack Kerouac il padre della Beat Generation. On the road raggiungerà le tre milioni di copie con traduzione in 25 lingue diventando ben presto la bibbia dei giovani alternativi.
Forse abbiamo sentito parlare di “serafini”, “troni” o “dominazioni”, e di fronte a questi termini potremmo chiederci a cosa servano e che aiuto ci danno. In primo luogo, bisogna dire che l'ordine o gerarchia esistente nel mondo angelico ha la sua base nell'ordine esistente nella Santissima Trinità. Per questo, l'ordine angelico è un riflesso di Dio Uno e Trino, non qualcosa di arbitrario o prodotto di un'invenzione umana. L'ordine che esiste in Dio si manifesta in modo imperfetto nell'intera creazione: ogni creatura, ogni cosa occupa il luogo che le spetta, e allo stesso tempo quest'ordine presuppone un'armonia in tutte le creature e tra tutte loro.
Se osserviamo l’arte antica, dall’Acropoli di Atene, al teatro di Epidauro, sino alle cattedrali romaniche e gotiche, possiamo notare come queste opere siano «sorte in simbiosi con la natura circostante, dal momento che l’uomo plasmava per le sue creazioni la materia che trovava, senza arrecarle violenza». Di fronte ad esse non si è mai «assaliti da un senso di inquietante impotenza, ma, al contrario, ci si sente reintegrati in una dimensione sapientemente a misura d’uomo» (M. Taufer, Caput anguli, Segno).Scrive J. Roth, nel suo Le città bianche: «mi resi conto che l’uomo di fronte ad un anfiteatro colossale resta pur sempre uomo, mentre al cospetto di un grattacielo si riduce a formica… La grandezza romana non è titanica, ma umana». ...
Una denuncia nei loro confronti era già stata registrata nel 2012. Finora vani i tentativi di ottenere una cauzione o la scarcerazione
C’è un velo di ipocrisia che copre la realtà di sfruttamento e di sofferenza conosciuta con il nome di maternità surrogata. Giri d’affari milionari sulla pelle di donne e bambini considerati alla stregua di una merce, eugenetica, gravidanze interrotte coercitivamente: qualsiasi persona di buon senso insorgerebbe dinanzi a questa ridda di misfatti legati alla pratica dell’utero in affitto. Eppure, malgrado la diffusa sensibilità ai diritti umani, quando si parla di questo tema prevale un’indifferenza che spesso confina in una forma di cinismo alquanto stravagante: il desiderio del ricco sopravanza la dignità del povero e il diritto del bambino.
Ah, l’Europa, altro che unità dei popoli e delle culture. L’Europa è una vestale matrigna, una dea severa e distante che ci guarda con disprezzo e ci spinge in un angolo e ogni qual volta cerchiamo di risollevarci, ribellandoci al destino a cui ci ha destinato, al massimo ci illude, come ha fatto con la Juventus arrivata a un passo dal trionfo in Champions League e poi ricacciata indietro.
Il colosso dell’aborto Usa accusato di vendere organi fetali si difende: «Sono donazioni». Ma in un nuovo video “undercover” una manager chiede offerte «proficue»
Aveva detto che avrebbe fatto un «importante discorso sull’estremismo» e «l’ideologia islamista», e così è stato. Lunedì, David Cameron ha parlato chiaro alla Ninestiles School di Birmingham, promettendo un piano di cinque anni per contrastare la diffusione dell’estremismo tra 2,7 milioni di musulmani inglesi e squalificando alcuni tic politicamente corretti che spesso ostacolano il dibattito pubblico quando si tratta di accostare i termini “terrorismo” e “islam”.
Ponte di Legno (Brescia) è l’ultimo borgo della Valcamonica, l’antica terra dei Camuni. Qualche chilometro dopo, il Passo del Tonale divide il gruppo dell’Ortles dal gruppo dell’Adamello a 1883 metri sul livello del mare. Le vette circostanti sanguinano ancora per la “Guerra Bianca”, il terribile capitolo alpino della Prima guerra mondiale. La statale attraverso il Passo davanti al mausoleo ai caduti, dove non uno ma due cartelli avvisano «Zona sacra», coi turisti non si sa mai. Raccoglie i resti dei militi del regno d’Italia, ma con carità vera vi riposano anche diversi “ignoti” dell’impero asburgico. Solo un secolo fa il regno d’Italia e l’impero asburgico confinavano lì; oggi lì s’incontrano invece la Lombardia e il Trentino, che in tedesco suona Welsch-Tirol, il “Tirolo che parla una lingua diversa”.
"C'è un giudice a Lahore. Come si sperava alla vigilia, la Corte Suprema del Pakistan ha compiuto ieri un primo passo importante in favore di Asia Bibi, la donna cristiana da sei anni in carcere con una condanna a morte che pende sul suo capo perché accusata di blasfemia nei confronti dell'islam. La Corte per il momento non si è pronunciata nel merito della vicenda, ma ha quanto meno ritenuto degno di essere esaminato il ricorso presentato dalla difesa di Asia Bibi, che chiede l'assoluzione della donna sostenendo l'inattendibilità delle testimonianze che l'accusano. Dunque adesso verrà fissata una nuova udienza per riesaminare tutta la vicenda (come avrebbe dovuto fare già l'Alta Corte di giustizia del Punjab, che invece nell'ottobre 2014 - su pressione dei leader locali degli estremisti islamici - si limitò a ratificare il primo verdetto di condanna emesso nel 2011). L'ovvia conseguenza della decisione presa ieri dalla Corte è che la condanna a morte per il momento è sospesa, anche se Asia Bibi resta comunque detenuta nel carcere di Multan. "
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, organo giudiziario del Consiglio d’Europa – da non confondere con l’Unione Europea – ha stabilito con sentenza pubblicata ieri 21 luglio (“Caso Oliari e Altri vs Repubblica Italiana”) che la Repubblica italiana, non garantendo una posizione giuridica certa alle coppie conviventi dello stesso sesso, viola l’articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’uomo, firmata a Roma il 4 novembre 1950.
Borgo Pantano è una tranquilla località della campagna laziale a pochi chilometri da Civitavecchia. Dal 15 marzo 2005 la sua parrocchia dedicata a sant’Agostino – una semplice chiesetta immersa nel verde – è stata eretta a santuario mariano col titolo di Madonna delle lacrime ed è meta ogni anno di migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo. Oggetto di tanta devozione, che ha mutato radicalmente la vita del Borgo, è una statuetta di gesso della Vergine alta 42 centimetri, custodita in una teca all’interno della chiesetta. Vent’anni or sono – dal 2 febbraio al 15 marzo 1995 – questo comune prodotto di artigianato appartenente ad una famiglia della parrocchia, i Gregori, che l’avevano collocata in una nicchia nel giardino di casa, ha suscitato scalpore per un fenomeno che chiunque poteva costatare: lacrimava sangue. L’ultimo di questi episodi avvenne – sempre davanti a testimoni – mentre la statuetta era tra le mani dell’allora vescovo di Civitavecchia-Tarquinia, mons. Girolamo Grillo, inizialmente scettico.
Gaia nella mitologia greca è la dea personificazione della Terra che genera le razze divine. Nasce seconda dopo Chaos e prima di Eros. Era venerata, specialmente nell’Attica, anche come dea dei morti e dell’oltretomba. In epoca tarda viene a fondersi con le varie figure della Madre universale e della Madre degli Dei. Dai Romani fu identificata con Tellus....
«“Stelle nella notte della fede”. Bagliori, dunque, che illuminano gli uomini nel loro non sempre facile rapporto con il cielo, intessuto di luce ma anche di oscurità. Ecco come definisce René Laurentin, certamente il maggiore esperto al proposito, le apparizioni mariane. Si può parlarne anche come di una sorta di colpi di gong che ogni tanto risuonano nel mondo per risvegliarci dai nostri torpori, per denunciare le nostre illusioni, per ricordarci che esiste un rapporto ben stretto tra quel peccato che vogliamo ignorare e quei tanti mali per i quali continuamente ci lamentiamo. Colpi di gong, per svelare le idolatrie alle quali ci abbeveriamo, nel tentativo di rispondere al nostro bisogno di Dio ma, al contempo, per sfuggirgli in tutto o in parte. Ebbene, se tutto questo è vero, ciò che è avvenuto a Kibeho tra il 1981 e il 1989 è davvero una stella tra le più luminose, un colpo di gong che non possiamo non udire. E questo per molti motivi, come ci spiega bene, con autentico spirito mariano, don Edouard Sinayobye in questo suo volume».
Nel 1979 nel Rwanda cominciò una strana epidemia iconoclasta. Quasi tutte le statue e le immagini della Madonna che si trovavano all’ingresso delle parrocchie (ovviamente cattoliche) del Paese africano venivano rinvenute distrutte o mutilate. A volte sparivano e basta. E il fenomeno andò avanti fino al 1981, anno in cui si arrestò per il semplice fatto che intervenne qualcosa di molto più spettacolare: la Vergine in persona si presentò a Kibeho e si annunciò come Nyina wa Jambo: Madre del Verbo.
La rinascita di Maloula, la perla aramaica delle montagne del Qalamoun, è ancora lontana. Occupata dai jihadisti di Jabhat al Nusra e da elementi di altre brigate di ribelli inizialmente affiliati al Free Syrian Army fra il settembre 2013 e l’aprile 2014, quindici mesi dopo la liberazione per mano delle truppe governative è ancora semidisabitata e semidistrutta, a immagine dei suoi preziosi edifici storici cristiani. Tutte le strutture presenti – otto chiese e due santuari – sono state saccheggiate e devastate durante l’occupazione ribelle e hanno subìto offese causate dai combattimenti. Attualmente solo tre di esse sono in via di restauro: la parrocchia greco cattolica di San Giorgio e i due storici monasteri del IV secolo, cioè quello greco ortodosso di Santa Tecla (le cui monache furono sequestrate per tre mesi) e quello greco cattolico dei Santi Sergio e Bacco.
Da queste colonne Massimo Introvigne ha già offerto una lettura critica, di carattere giuridico, della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Cedu) “Oliari e altri contro Italia” che chiede al nostro Stato di dare riconoscimento giuridico a qualche forma di convivenza omosessuale. Ora vogliamo mettere l’accento su tre aspetti che sono contenuti in nuce in questa sentenza e che sono tipici dell’offensiva dei sostenitori della teoria del gender e che, in senso più esteso, appartengono alla strategia dei nemici dei cosiddetti principi non negoziabili.
Con monotona ripetizione, come un ex libris della causa a favore della depenalizzazione dell'aborto, vengono mostrate foto di pance di donne con la scritta: “Qui comando io!” Sembra un'affermazione indiscutibile. È interessante mostrare su quale principio si basa e a quali conseguenze può portare questa idea. La morale non è fatta di frasi isolate: i principi morali devono essere alla base delle nostre azioni, perché in caso contrario diventiamo persone o “moralmente schizofreniche” o senza principi. Difendo l'idea per la quale ritenere incondizionato il principio per il quale “Qui (nel mio corpo) comando io” è semplicemente un errore.
Ricorrono oggi i 500 anni dalla nascita dell'"Apostolo di Roma". Papa Francesco: "Rifuggiva i toni foschi e accigliati, amava la spontaneità"
Dopo tante prove, finalmente il Santo Padre ha voluto dirmi che questa opera è di Dio. «Grazie padre e avanti». Mi sono messo a piangere come un bambino
Dopo sei anni - che significano oltre 2200 giorni trascorsi in carcere - per Asia Bibi è arrivato il momento del giudizio davanti alla Corte Suprema. L'udienza è fissata per domani a Islamabad - salvo nuovi rinvii dell'ultim'ora in questa terribile vicenda giudiziaria. Sarà la Corte federale del Pakistan ad essere chiamata ad esprimersi dopo che a Lahore - il 16 ottobre 2014 - la locale Alta Corte del Punjab ha confermato la condanna a morte per questa mamma cristiana oggi quarantaquattrenne accusata (senza prove) di aver accusato il Profeta dell'islam. Un'accusa inverosimile, frutto di un diverbio con altre donne musulmane davanti a un recipiente per l'acqua durante il lavoro nei campi. Un'accusa e una carcerazione divenute in questi anni il simbolo più eclatante degli abusi commessi in Pakistan nel nome delle leggi contro la blasfemia.
La sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Cedu) “Oliari e altri contro Italia”. - sentenza di primo grado, dunque non definitiva è suscettibile di appello - che, sulla base del ricorso di cittadini italiani omosessuali, impone al nostro Paese di riconoscere in qualche modo le convivenze omosessuali, è una sentenza aberrante e pessima, ma non impone al Parlamento italiano di approvare la legge Cirinnà, come molti - per ignoranza o malizia - sostengono. La sentenza può essere spiegata in tre passaggi.
Francesco Maria è un ragazzone di 16 anni con la passione del calcio e il sorriso spensierato di un adolescente affamato di vita. Ma dietro al suo secondo nome un destino straordinario, quanto doloroso. A nemmeno un anno di età viene colpito da una terribile malattia che lo riduce quasi a un vegetale. Arriva a pesare pochi chilogrammi perché il suo corpo non riesce più a ricevere il cibo. La madre Elena e il padre Maurizio, medico, lo fanno visitare da tutti i migliori specialisti del Paese, ma per il piccolo il destino pare da subito segnato. Il tempo per Francesco sembra essere rimasto poco. Un giorno però mamma Elena, sente parlare in televisione delle potenzialità miracolose dell’acqua di madre Speranza del Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza. La famiglia decide di partire per chiedere la grazia per il piccolo Francesco, ormai ridotto in fin di vita.
Barcellona ha accolto il 13 luglio l'apertura ufficiale della causa di beatificazione e canonizzazione di Rosa Deulofeu, una carismatica e allo stesso tempo semplice laica consacrata morta nel 2004 per un cancro che è rimasta impressa nel cuore di molte persone. L'arcivescovo di Barcellona, il cardinale Lluís Martínez Sistach, ha sottolineato che la causa non si apre per “ringraziare per il lavoro ecclesiale” svolto da Rosa Deulofeu, né per “soddisfare” i genitori, i familiari o gli amici. “Lo facciamo perché Rosa può essere una buona testimonianza di vita cristiana, soprattutto per i giovani, per i quali ha svolto il suo servizio ecclesiale con la pratica delle virtù, e perché ha vissuto in modo esemplare la sua malattia ancora giovane”, ha detto il cardinale.
Folgori, vento e tuoni assordanti e uno scrosciare di grandine a flagellare la terra: terribili le forze del cielo che si scatenano all'improvviso, ma ancora più terribile la scena che illumina il livore dei lampi. Una fanciulla di sedici anni tende verso l'alto i moncherini di entrambi i polsi in una muta e disperata preghiera, mentre una scimitarra levata in aria sta per abbattersi sul suo collo. L'anno è l'880 e il feroce episodio si svolge in una selva ai piedi dei Pirenei, non lontano dalla cittadina di Jaca, a quel tempo capitale del Regno di Aragona. Quando la testa della fanciulla rotola al suolo, una voce più forte della tempesta proclama dal cielo: "Sia dato a Lei il dono di sedare le tempeste, ovunque sia invocato il suo nome".
" Secondo il ministero della Salute francese, gli aborti nel 2013 sono stati 229 mila, 10 mila in più rispetto al 2012. Nonostante il massiccio uso dei contraccettivi "
Sabato notte si sono riaperti i rubinetti grazie a un apparente accordo ribelli-regime. Ma le due metà della “nuova Sarajevo” sono ancora devastate dalla guerra
Il ddl Cirinnà che introduce il simil-matrimonio gay? Alfano non è d’accordo, però lascerà fare a Renzi. Ma che futuro politico si immaginano lui e i suoi?
Il rapimento è avvenuto nella zona orientale, nei pressi di Sirte. Nel mirino un cittadino egiziano, un nigeriano e un ghanese. I jihadisti hanno diffuso le foto dei loro passaporti. In passato la Libia è stata teatro della decapitazione di una ventina di cristiani copti. Sempre ieri rapiti quattro lavoratori italiani.
«Non si nasce uomini né donne», e infatti «se in italiano possiamo distinguere il sesso di un neonato dalla consonante finale (bambina/bambino), in molte lingue per definire i bambini si usa un termine neutro, che non possiede caratterizzazioni né maschili né femminili». E ancora: «La costruzione del genere inizia fin dall’infanzia, quando vengono indicati pratiche o giochi diversi a seconda del sesso». Sono solo poche frasi tratte da un manuale di antropologia per le scuole superiori (Marco Aime, Ciò che noi siamo). Dove l’autore vada a parare è facilmente intuibile: sesso e genere sono due cose separate, non c’entrano nulla l’una con l’altra, si può nascere maschio ma poi diventare donna e viceversa.
Vogliamo ricordare il cardinale Giacomo Biffi, scomparso in questi giorni, con uno dei suoi libri più interessanti e ancora attuali dal titolo Pinocchio, Peppone, l’Anticristo e altre divagazioni, raccolta di saggi pubblicata nel 2005 dalle edizioni Cantagalli. L’Anticristo a cui si riferisce il titolo è quello tratteggiato dal filosofo e teologo russo Vladimir Sergeevi? Solov’ev (1853-1900) nel suo ultimo libro scritto poco prima della morte “I tre dialoghi e il racconto dell’Anticristo”. Di tale figura descritta da Solov’ev Biffi mette in luce “l’emblema della religiosità confusa ed ambigua del tempo che oggi stiamo vivendo”. Vede delineati e criticati il “cristianesimo dei valori”, l’enfatizzazione delle “aperture”, l’ossessione del “dialogo” a qualunque prezzo, “dove pare che resti poco della persona unica e inconfrontabile del Figlio di Dio crocifisso per noi, risorto, oggi vivo.
l dibattito sul matrimonio omosessuale è diventato così confuso che non torniamo più alle basi per considerare il motivo per il quale la Chiesa si oppone a queste unioni. Molti, di fatto, non capiscono le ragioni per le quali la Chiesa insegna che gli atti omosessuali sono “intrinsecamente disordinati”. Il problema è che gran parte della società non ammette l'esistenza della legge naturale, la base di questo ragionamento, e preferisce pensare che non ci sia un significato inscritto nella nostra natura, ma che prevale ciò che decidiamo noi. Bisogna aggiungere che questo concetto dell'orientamento non si applica solo alla sessualità, ma esiste anche un modo ordinato di mangiare (per nutrirci), così come ne esiste uno disordinato (mangiare e vomitare, un modo disordinato che non favorisce il fine dell'atto del mangiare, che è rafforzare il nostro corpo).
Basta osservarci durante una giornata ordinaria per capire come molte volte ci lamentiamo del caldo, del freddo, dell'insicurezza, del traffico, dei politici, della situazione economica, dei problemi di salute, del matrimonio... di quasi tutto. Le lamentele, però, non aiutano in niente. Al contrario, possono farci sentire peggio. Come trasformare l'atteggiamento negativo in un atteggiamento positivo? Spesso pensiamo e trasmettiamo instancabilmente gli aspetti negativi degli eventi, delle persone, delle circostanze. Trasformiamo tutto in tragedia. Ciò che non sappiamo è che l'atteggiamento negativo peggiora ancor di più il panorama, aumenta i problemi e nasconde le soluzioni o gli aspetti positivi di qualsiasi situazione.
Intervista a David Crawford del John Paul II Institute: «Dobbiamo entrare nell’ottica per cui essere cattolici, non solo negli Stati Uniti, ci costerà»
Nel 2014 i jihadisti in Nigeria hanno ammazzato 9 mila persone. Mentre l’Occidente è indifferente, i fedeli resistono: «La Chiesa è nata con la persecuzione e il sangue dei martiri»
Proponiamo qui il saluto introduttivo e l’omelia pronunciati dal cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, durante la Messa conclusiva della convivenza nazionale degli itineranti del Cammino neocatecumenale, sabato 28 giugno a Porto San Giorgio (Fm). Il testo è una trascrizione non rivista dall’autore.
Nei giorni scorsi su queste colonne si è messo correttamente in evidenza che le convivenze, etero oppure omo che siano, come le cosiddette unioni civili non possono venire ricomprese tra le formazioni sociali di cui parla l’art. 2 della Costituzione. I lavori preparatori mettono ben in evidenza che la Costituzione si riferisce ai partiti politici, alle confessioni religiose et similia. Il buon senso poi facilmente intuisce che ai padri costituenti non sarebbe mai passato per la testa di tutelare le convivenze che allora erano disapprovate da quasi tutta la classe politica e dalla maggioranza degli italiani.
Cinquemila delegati, in rappresentanza di 193 Paesi e di tutti maggiori organismi finanziari internazionali, haenno partecipato dal 13 al 15 luglio ad Addis Abeba, in Etiopia, alla terza Conferenza internazionale delle Nazioni Unite sul finanziamento allo sviluppo. Nonostante che al termine dei lavori i portavoce dell’Onu, come d’altra parte ormai fanno sempre, abbiano definito quello raggiunto un «accordo storico», dell’evento non si è quasi parlato in Italia: ed è un errore perché coinvolge il nostro Paese e ognuno di noi. Quei delegati, infatti, hanno discusso e deciso il reperimento di fondi miliardari per una nuova agenda per uno sviluppo sostenibile.
Per quanto blanda e limitata a operazioni di ricognizione e addestramento, la guerra dell’Italia allo Stato Islamico si combatte quasi più sul fronte interno che in Iraq, dove sono schierati 260 consiglieri militari dell’esercito che addestrano i combattenti curdi (altri 100 carabinieri arriveranno in settembre) o in Kuwait dove sono presenti 7 velivoli e 220 militari dell’aeronautica. A giudicare dalle ristrette regole mediatiche imposte alla comunicazione e alla diffusione di fotografie relative ai nostri militari impegnati nella Coalizione (operazione Inherent Resolve), a Roma sembra esserci una forte preoccupazione che fans dell’Isis ben presenti in Italia possano individuare e colpire i militari assegnati all’operazione “Prima Parthica” (dal nome di una legione romana reclutata in Siria) o i loro famigliari con attacchi e rappresaglie terroristiche.
La Mostra sulle Apparizioni di Angeli e Demoni, ideata da Carlo Acutis, offre un accurato excursus storico su momenti di grande intensità spirituale nella vita di Santi e Beati d'ogni tempo
Alla luce degli ultimi sviluppi in Parlamento, il Comitato Difendiamo i nostri figli si dichiara indisponibile ad alcun compromesso sul ddl Cirinnà sulle unioni civili e promette battaglia. “Stiamo seguendo con grande attenzione gli sviluppi dell’iter legislativo del DDL sulle unioni civili e stiamo notando inaccettabili forzature”, dichiara Massimo Gandolfini, presidente del Comitato. “Abbiamo pertanto deciso di attivare un presidio settimanale davanti al Senato per la durata dei lavori parlamentari”, aggiunge Gandolfini che ha anche annunciato l’avvio di una raccolta di firme di “cittadini che come noi non vogliono l’approvazione del matrimonio gay per tutelare il diritto di ogni bambino ad avere una mamma e un papà”. Il Comitato Difendiamo i nostri figli non è disponibile a “nessun tipo di compromesso. Il testo Cirinnà è del tutto inemendabile e va ritirato”, conclude poi il presidente Gandolfini.
Della 30 chiese attive prima della guerra iniziata nel 2012, metà sono distrutte o inaccessibili. Dei 180 mila cristiani sono fuggiti «forse più del 50 per cento»
Prima di uscire dalla finestra della “buona scuola” con la circolare sulle attività extracurricolari, il gender era già entrato dalla porta delle attività curricolari col “Piano d’azione” della Presidenza del Consiglio
Leopardo fu il primo vescovo di Osimo. Se incerte e frammentarie sono le notizie relative alla sua vita a lui si fa, però, risalire, nel V secolo, la costruzione della chiesa che ne prende il nome. L’edificio cristiano sorse nel punto più alto della città marchigiana, nel luogo anticamente occupato dal Campidoglio della Auximum romana, con tanto di terme e tempio intitolato agli dei Esculapio e Igea. Solo alla fine del XII secolo il vescovo Gentile aggiunse alla primitiva chiesa l’attuale presbiterio, la cripta e tre navate. Da allora ampliamenti e ristrutturazioni si susseguirono lungo i secoli, fino all’ultimo importante restauro del XIX secolo.
“Nessun legame con il terrorismo islamico”. A giudicare da titoli e agenzie, la strage compiuta a Chattanooga, nel Tennessee, dal giovane Muhammad Yussuf Abdellaziz, è il gesto di un folle, paragonabile alla sparatoria nel cinema Aurora (a cui si è arrivati a una sentenza proprio nello stesso giorno) e a quella ancor più celebre nel Virginia Tech. Abdelaziz, armato di mitra, ha sparato contro il locale centro di reclutamento del Corpo dei Marine, poi ha guidato per 10 km e ha compiuto il resto della sua opera di distruzione in un centro di addestramento della riserva dei Marines. Prima di essere a sua volta ucciso, ha assassinato quattro marines e ha provocato almeno altri tre feriti.
«Il dramma della nostra epoca è che la stupidità si è messa a pensare». Parole sante del poeta e drammaturgo Jaen Cocteau valide non solo per la sua di epoca, il Novecento, ma anche per la nostra perché la stupidità è un regno temporale su cui non tramonta mai il sole. I pensatori stupidi – che i colti chiamano tecnocrati – oggi spesso hanno le toghe. Un saggio della loro riflessiva stoltezza lo hanno dato i giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti quando di recente hanno dichiarato diritto costituzionalmente protetto il “matrimonio” omosessuale.
Quando la mia seconda figlia era in quinta elementare, lei e altri tre compagni hanno ingaggiato una disputa. Gesù era ebreo o no? Un compagno di classe diceva di no. Era impossibile: Gesù era cristiano e non era mai stato un ebreo. Mia figlia non ha mai sopportato molto l'ignoranza, e la situazione si è trasformata in uno scambio accalorato che ha finito per coinvolgere il consulente scolastico. Attenzione, nessuno stava cercando di risolvere un'argomentazione teologica tra bambini di quinta elementare. Già mantenere la pace nella classe sembrava una cosa complicata.
Il 21 gennaio 861, due ladri uccisero brutalmente un anziano monaco benedettino che viveva da decenni come eremita nella Foresta Nera svizzera. Il monaco, Meinrado, aveva offerto ai due ladri cibo e rifugio, pur avendo avuto una premonizione sul fatto che avevano intenzione di ucciderlo.
Identificarsi come cattolico e non pagare la "tassa sulle religioni" fa scattare una procedura di infrazione nei propri confronti: è quello che è successo di recente al calciatore italiano Luca Toni, che secondo la Chiesa cattolica tedesca deve 1,7 milioni di euro di tasse non pagate durante le sue due ultime stagioni al Bayern Monaco fra il 2008 e il 2010 (Toni ha detto che non era stato informato della tassa dalla sua commercialista) (Il Post, 16 luglio).
Nessun cristiano abita più a Mosul. Il 16 luglio dello scorso anno si ebbe per la prima volta notizia che case e proprietà dei cristiani della città irachena venivano segnate con la lettera araba Nun (N) per "Nazareni". Ora tutti i cristiani sono andati via e le chiese in città sono chiuse mentre alcune sono state trasformate in moschee dall'autoproclamato Califfato islamico, come quella intitolata a san Efrem e quella di san Giuseppe. Iraq, Siria,Terra Santa: la presenza dei cristiani in tutto il Medio Oriente è oggi storia di sofferenza. La geografia dei paesi che li accolgono si assottiglia sulle mappe. I cristiani spariscono da interi territori dove hanno abitato dal primo diffondersi dei seguaci di Gesù. Si intitola "La terra perduta. Nel cuore dei cristiani del Medio Oriente" il libro del giornalista Matteo Spicuglia, per Effatà Editrice, dedicato a un territorio meno conosciuto ai più, il Tur Abdin, cuore del sudest della Turchia, al confine con Siria e Iraq. Tur Abdin è una parola aramaica che in italiano si traduce "Montagna dei servitori di Dio" per indicare le decine di villaggi cristiani, le duemila chiese e gli ottanta monasteri attivi in questa regione fin dai primi secoli del cristianesimo. Come è avvenuto che questa terra si sia spopolata di cristiani?
Natalia Nuñez, socialista, è appena stata eletta alla guida di Cenicientos, piccola città della provincia di Madrid. Tra i primi provvedimenti presi, in qualità di sindaco, c’è stato quello di smantellare la Via crucis che univa il paese al santuario Nuestra Señora del Roble, patrona della città. «MANCANZA DI RISPETTO». Che cosa ha giustificato tanta furia iconoclasta? La Via crucis – a cui Nuñez si è riferita nelle interviste chiamandola «queste pietre» – rappresentava per il sindaco una «mancanza di rispetto» nei confronti dei non credenti e di coloro che «professano la religione e la cultura musulmane». Ma distruggerla non è forse una mancanza di rispetto verso i cattolici? Per il sindaco, no.
Nel 1938 fu aiutato dai quaccheri a fuggire dall’Austria occupata da Hitler. Oggi finanzia l’operazione “Safe Havens” per soccorrere i cristiani siriani e iracheni perseguitati dallo Stato islamico. «Inconcepibile che l’Occidente non faccia nulla per sbarazzarsi di quella gente»
Roberto Satti parla con la chitarra tra le mani. «Sto cercando di buttar giù le note di The Nearness of You di Hoagy Carmichael». Mi racconta qualcosa e accenna una strofa di canzone. Cita con passione decine di nomi di cantanti, testi, stili musicali. Mi invita ad ascoltare questo e quello. Roberto è conosciuto da tutti come Bobby Solo per un errore: nel 1963 il discografico disse alla segretaria: «Chiamiamolo all’inglese, Bobby. Solo Bobby». Per lui la musica non è un sottofondo, è il suo essere, la passione di una vita. Un inizio da giovanissimo, folgorante, con Una lacrima sul viso (1964), seguito, un anno dopo, da Se piangi se ridi, con cui vinse Sanremo. Il ragazzino magro e timido, che voleva, contro il parere del padre, fare rock e adorava Elvis Presley, iniziava una carriera lunghissima, di dischi d’oro, di tour in Italia e all’estero. Il ragazzo di allora, di anni, ne ha da poco compiuti settanta, ha figli già adulti e uno piccolo, Ryan, di due anni e mezzo, nato dalla seconda moglie Tracy Quade dopo quasi vent’anni di matrimonio. Da poco ha inciso un disco dal titolo significativo, Meravigliosa vita, tredici brani di cui nove inediti.
Il 16 luglio 2015 la Santa Sede ha reso pubblica una lettera di Papa Francesco al Rettor Maggiore dei Salesiani che celebra il secondo centenario della nascita di San Giovanni Bosco. Don Bosco propose, scrive il Papa, «un’esperienza educativa integrale», nata da un'evidenza che resta vera - nonostante tutto - anche oggi: «i ragazzi e le ragazze sono aperti alla vita e all’incontro con Dio e con gli altri». Certo, tanti giovani sono «a rischio di scoraggiamento, di anemia spirituale e di emarginazione». Ma questo era vero anche ai tempi di don Bosco, che rispose con la «pedagogia dell'amorevolezza», dove si chiede che «l’amore dell’educatore si esprima mediante gesti concreti ed efficaci».
Legge a “costo zero” e senza oneri aggiuntivi. C’è anche questa tra le diverse panzane raccontate in questi giorni dagli ultras del disegno di legge Cirinnà. Lo Stato, dicono i cantastorie, non scucirà un euro in più per estendere gli stessi diritti delle famiglie alle convivenze civili e alle unioni omosex. Non credeteci, è un’altra delle loro balle. Certo, non quella più importante e grave, perché non inquina direttamente la battaglia su diritti, principi e valori, essendo la questione molto materiale e di ragionieristica contabilità statale. Ma anche i quattrini hanno un’anima e se per applicare una legge bisognare sferrare una mazzata sulle già deboli casse pubbliche, beh le conseguenze non sono acqua fresca. Quasi tre miliardi e mezzo di euro: questo il costo stimato della legge Cirinnà, mica spiccioli. Denaro che il governo dovrebbe reperire chissà dove per dare una dignitosa copertura al provvedimento, magari tagliando sulle altre voci di beni e servizi di primaria importanza.
Il rettore della grande moschea di Parigi, Dalil Boubakeur, era stato franco: «Le moschee che attualmente esistono qui non sono sufficienti. Il loro numero deve riflettere quello dei fedeli della nostra religione». E visto che costruirne di nuove costa e i permessi non sempre sono semplici da ottenere, perché non usare le tante chiese vuote che costellano la provincia francese? «É un problema delicato, ma perché no?», ha scritto nel suo libro “Lettera aperta ai francesi”. Dopotutto, ricorda, l'esempio che potrebbe essere replicato su larga scala c'è già, a Clermont-Ferrand, dove la cappella del Buon Pastore da oltre trent'anni è stata ceduta in gestione gratuita alla comunità musulmana. In fin dei conti, precisavano i maggiorenti locali, «è lo stesso Dio».
Cracovia – Probabilmente è perché da due settimane e mezzo vivo nella città che Giovanni Paolo II chiamò “la mia amata Cracovia”, ma quel che mi colpisce (e non colpisce solo me) è che l’attuale Vaticano sembra aver dimenticato alcune delle lezioni fondamentali di diplomazia e di pensiero del Santo che arrivò a Roma da Cracovia e divenne uno dei più influenti pontefici della seconda metà del secondo millennio.
Che cosa accade durante il coma? Claire Wineland, la ragazza il cui corpo fu 'congelato' per giorni per combattere una setticemia potenzialmente letale, ha deciso di raccontarlo: "È come essere all'interno dei sogni che facciamo la notte, ma amplificati, più intensi.
La sua storia e il suo percorso verso il sacerdozio è una testimonianza che incoraggia e che mostra che ancora oggi per un giovane ragazzo, seguire Gesù dedicando la propria vita attraverso il ministero sacerdotale è un valido percorso per realizzare la propria vita e raggiungere la felicità a cui tutti aspiriamo. Nato a Roma 28 anni fa, sesto di undici figli, Andrea, dopo diversi anni di formazione nel Seminario Arcidiocesano Missionario Redemptoris Mater, ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale assieme ad altri quattro diaconi nella Cattedrale Holy Cross di Boston per mano del cardinale Sean P. O’Malley lo scorso 23 maggio. “Figlio d’arte” neocatecumenale, Andrea è cresciuto a Perugia dove abitavano papà Giorgio e mamma Lucia, impegnati da molti anni come responsabili del Cammino Neocatecumenale in Umbria. Nel 1997, il giovedì dopo le Ceneri, durante la recita delle lodi assieme alla moglie e al sacerdote che li accompagnava nella missione, un ictus stroncò la vita di Giorgio che salì in cielo lasciando la moglie e undici figli (di cui l’ultimo ancora in gestazione).
Qual è la missione alla quale Gesù mi chiama oggi? È Gesù che invia i discepoli. Mi piacerebbe sapere sempre che è Gesù a inviarmi. Avere la certezza che è Lui che mi chiede di andare dagli uomini. Che mi aspetta al ritorno. Che prega per me nella mia missione. Che viene con me nel mio cuore.
Fichi secchi e pazienza: il beato Bartolo Longo, fondatore del santuario di Pompei, straordinario monumento dedicato ad onorare la Madonna del Rosario, aveva una sua particolare strategia per convincere gli scugnizzi scatenati della fine dell’Ottocento a frequentare la scuola di catechismo della domenica pomeriggio. Per quei ragazzi poveri, a cui insegnava anche a leggere e scrivere per tentare di aprire loro un’alternativa alla strada, i fichi secchi che il beato faceva venire dal paese natale di Latiano erano un’attrattiva irresistibile che valeva il sacrificio di trascurare per un po’ le corse nei campi. E fichi e angurie saranno offerti anche ai partecipanti alle visite guidate notturne alla basilica di Pompei, l’iniziativa "Una notte al santuario" che si ripete con successo ormai da tre anni, grazie alla collaborazione tra l'Ufficio di Pastorale Giovanile e l'Archivio Storico "Bartolo Longo". Il tour, della durata di un'ora, parte proprio dall'Archivio storico e tocca poi la Cappella "Bartolo Longo", la Vecchia sacrestia, la Basilica, la Cripta, il Giardino dei Santi Pellegrini, la facciata monumentale e il campanile. Quest’anno sono previste delle “gustose” e “profumate” novità, come racconta ad Aleteia il responsabile della pastorale giovanile diocesana, don Ivan Licinio.
E' sicuramente una delle guarigioni più incredibili. Di miracoli o presunti, quando c'è di mezzo Sant'Antonio da Padova se ne ascoltano tanti. Guarigioni di bambini e adulti, spesso in situazioni cliniche drammatiche. Ma in questo caso la storia che da settimane fa discutere, ha dell'incredibile.
Il 10 luglio scorso, il vescovo cinese monsignor Martin Wu Qinjing ha iniziato il suo ministero come vescovo di Zhouzhi, in Cina. L'aspetto particolare del caso è che monsignor Wu è stato ordinato vescovo nel 2005 e ha dovuto aspettare 10 anni perché lo Stato riconoscesse ufficialmente il suo ministero e gli permettesse di esercitarlo apertamente.
Senza controllo i “club” dove si ritira la marijuana, i cittadini che la coltivano a casa non si registrano, farmacie ferme. L’assurdo: droga esentasse, il pane no
L’abate generale dell’Ordine cistercense “rivede” la vita di Cristo dalla prospettiva umana del pescatore Pietro, fra gioie, speranze, dolori e rinnegamenti, fino alla comprensione del compito che l’eterno aveva donato a lui
A sei mesi dalla distruzione di 69 chiese nel paese, ancora nessun indagato. Vescovo di Maradi: «Dobbiamo dire Messa all’aperto, i musulmani sono dispiaciuti»
Se mai vi foste chiesti che faccia ha il male, ho un nome per voi: Deborah Nucatola. Se un po’ avete seguito questa pagina, sapete che Planned Parenthood è la catena di cliniche abortiste più grande d’America, una cosa enorme, un giro d’affari per oltre un miliardo di dollari. La dottoressa Nucatola a Planned Parenthood riveste un incarico di prestigio: è Senior Director of Medical Services, una posizione ai vertici del quartier generale del colosso degli aborti. In questa veste supervisiona le pratiche abortive nelle sedi PP di tutta l’America fin dal 2009 e si occupa anche dell’addestramento dei nuovi arruolati nei ranghi delle cliniche della morte. E da martedì sappiamo anche un nuovo perché.
Quando ho saputo la prima volta di essere incinta ero davvero una squinternata. Ancora più di adesso, dico subito per chi mi conosce bene, e se lo sta chiedendo. Ero ancora più squinternata, e di parecchio. Eppure sapere di avere una vita dentro di me ha cominciato immediatamente – non si vedeva ancora niente, niente era cambiato, apparentemente, ma io sapevo – un cammino di guarigione, un miracolo di allegria, consapevolezza, paura, responsabilità, terrore, coraggio, un cambiamento che io non controllavo in nessun modo, e che mi ha stupita per la sua irruenza. Uno sconvolgimento radicale di ogni cellula, e insieme la certezza inattesa di essere nel mezzo dell’avventura per la quale ero programmata da sempre.
O Maria, Madre del Carmelo, a Te consacro tutta la mia vita quale piccolo tributo per le tante grazie e benedizioni che attraverso le tue mani ho ricevuto da Dio. Tu guardi con particolare benevolenza coloro che indossano il tuo Scapolare; Ti supplico perciò di sostenere la mia fragilità con le tue virtù, d' illuminare con la tua sapienza le tenebre della mia mente e di accrescere in me la fede, la speranza e la carità, affinché possa ogni giorno renderti il tributo di umile omaggio. Il sacro Scapolare richiami su di me gli sguardi tuoi misericordiosi e sia pegno della tua particolare protezione nella lotta quotidiana, sì che possa rimanere fedele al Figlio tuo e a Te. Il tuo Scapolare mi tenga lontano da ogni peccato e mi doni ogni giorno la certezza che Tu sei vicino a me e il desiderio di imitare le tue virtù. D' ora in poi cercherò di vivere in soave unione con il tuo Spirito e di offrire tutto a Dio per mezzo tuo. O Madre dilettissima, il tuo indefettibile amore! faccia sì che un giorno sia concesso anche a me, indegno peccatore, di trasformare il tuo Scapolare nell' eterna veste nuziale e di abitare con Te e con i Santi del Carmelo nel Regno del Figlio tuo. Così sia.
La Chiesa di Bologna ha appena celebrato le solenni esequie del cardinale Giacomo Biffi nella cattedrale della città. Migliaia i fedeli e tanti i vip più o meno interessati. Presenti i vescovi dell'Emilia-Romagna, hanno concelebrato anche il cardinale Angelo Bagnasco, l'arcivescovo emerito di Milano, card. Dionigi Tettamanzi, e il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Nella bella omelia il cardinale Carlo Caffarra ha ricordato che per Biffi il «dialogo coincide con l'evangelizzazione» e la fede è «capace di generare un giudizio sugli avvvenimenti». Due elementi che, secondo molti, sarebbero già più che sufficienti per bollare il tutto con il marchio della “linea conservatrice”.
Prosegue l’attacco in forze di hacker al sito de La Nuova Bussola Quotidiana, e per questo potrà accadere ancora di non potervi accedere; nel frattempo il senatore Carlo Giovanardi viene allontanato da un albergo a Cortina d’Ampezzo perché sgradito ad alcuni clienti; ancora, il PD medita di forzare le regole parlamentari per accelerare l’approvazione del ddl Cirinnà, che sancirebbe per legge la sostanziale equivalenza di coppie etero e omosessuali.
Era già accaduto altre volte, ma ogni volta è come se fosse la prima. Stiamo parlando di quei giudici che legittimano la pratica della maternità surrogata, nonostante la legge 40 la vieti espressamente. Due giorni fa sono state depositate le motivazioni di una sentenza, emessa dal Tribunale di Milano, che ha assolto una coppia per aver alterato lo stato civile di due gemelli avuti tramite la pratica dell’utero in affitto, con fecondazione eterologa, effettuata in Ucraina. In buona sostanza i due avevano spacciato come figli loro i gemelli partoriti da un’altra donna e non adottati. Infatti, lo ricordiamo, un bambino per il nostro ordinamento giuridico è figlio di Tizio e Caia solo se Caia lo ha partorito, ed è figlio legittimo o naturale riconosciuto da entrambi, oppure se lo hanno avuto in adozione.
«Ucciderò te e la tua famiglia, così che non mi starete più tra i piedi. E lo farò presto». Che cosa ha fatto Casey Davis per ricevere, ieri, questa telefonata minatoria insieme ad altre decine e decine di minacce nei giorni scorsi? L’americano, sposato da 23 anni con Christy e padre di tre figli, non è pericoloso, ma come segretario della contea di Casey (Kentucky) ha deciso di non rilasciare licenze matrimoniali a coppie dello stesso sesso. «Non voglio discriminare nessuno, ma la mia coscienza e la mia religione mi impediscono di farlo. Mi dispiace», ha risposto a tutte le richieste. Davis sperava che la recente sentenza della Corte suprema americana, che ha legalizzato il matrimonio gay, lasciasse spazio per la libertà religiosa, «garantita dal primo emendamento», ma il governatore del Kentucky, Steve Beshear, gli ha risposto così: «Rilascia quelle licenze o licenziati». Laconico il commento di Davis a tempi.it: «Questo non mi sembra giusto, anch’io ho dei diritti e per difenderli sono disposto ad andare in carcere».
L'Eucaristia è descritta nel Catechismo come fonte e culmine della nostra fede. Trovare il tempo per andare a fare Adorazione può essere difficile, ma se si riesce a farlo, impegnarsi in un'Adorazione regolare con cuore aperto può avere risultati sorprendenti.
Un evangelizzatore sordo e cieco. Che attraverso un blog, i video su youtube diffonde la Parola di Dio. Padre Cyril Axelrod, è un anziano sacerdote cattolico, appartenente ail'ordine dei redentoristi, che vive a Londra, dove porta avanti il suo ministero pastorale tra le persone che, come lui, non sentono e non vedono.
Amy aveva solo 19 anni quando ha programmato un aborto, ma una volta in clinica, entrando nella sala in cui avrebbe dovuto essere “preparata”, ha iniziato a sentire le gambe molli, e prima che se ne potesse rendere conto è svenuta. “Sdraiata su quel pavimento freddo e con le guance bagnate di lacrime, mi sembrava che il mio mondo stesse cadendo a pezzi”. Con questa intensità ha ricordato quelle ore al portale Life news la donna che oggi è una nota attivista pro-vita, fondatrice di Embrace Grace, organizzazione che aiuta le donne che vivono una gravidanza difficile.
Gesù cosa diceva a Santa Teresa d'Avila? Che consigli le dava? I dialoghi con la mistica sono ben snocciolati in "Solo Dios basta - La teologia narrativa di Teresa d’Avila" (Ancora edizioni,2015) scritto da Padre Luigi Borriello, teologo e studioso della riformatrice del Carmelo.
«In questo paese i bambini delle elementari, quando li incontro nelle scuole ti dicono che da grandi vogliono fare i sicari, al soldo dei narcotrafficanti. E se non facciamo qualcosa adesso, la prossima generazione sarà per metà composta da killer», ammonisce Padre Goyo, diminutivo di Gregorio.
Per arrivare al Figlio è bene passare per la Madre...
Con la nascita del network Furat si unificano sotto una stessa sigla le diverse e sporadiche produzioni in russo volte al reclutamento nello spazio ex sovietico, ma anche a dare omogeneità all’ideologia dello Stato islamico fuori dal mondo arabo.
Il cardinale Giacomo Biffi, «aveva un concetto molto alto del dialogo, e disprezzava profondamente chi lo praticava o come sforzo di ridurci tutti a un minimo comune denominatore o al perditempo della chiacchiera da salotto. In breve: il dialogo coincide con l’evangelizzazione”. Lo ha detto l’arcivescovo di Bologna, il cardinale Carlo Caffarra, nella sua omelia al funerale del suo predecessore, morto a Bologna all’età di 87 anni. Alla celebrazione in cattedrale migliaia i fedeli: fra loro il sindaco Virginio Merola, il ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti, Pierferdinando Casini, il rettore dell'Università Ivano Dionigi, l'ex presidente del Senato Marcello Pera, l'ex sindaco Giorgio Guazzaloca.A concelebrare la messa, oltre ai vescovi dell’Emilia-Romagna, anche i cardinali Angelo Bagnasco e Dionigi Tettamanzi. Pubblichiamo il testo integrale dell'omelia del cardinale Carlo Caffarra.
Qualche mese fa il New York Times ha pubblicato un articolo di Margo Kaplan, docente alla Rutgers School of Law di Camden. Il titolo è ad effetto: “Pedofilia: un disturbo e non un crimine”. Ora andremo a scorrere le argomentazioni offerte nell’articolo per constatare come la Kaplan riesca sottilmente a legittimare la pedofilia. Sono gli stessi passi che, anni addietro, vennero compiuti per legittimare l’omosessualità.
Era già scandaloso che fosse uscito quel libro, oltretutto prima della beatificazione. E che il libro contenesse i testi – destinati a restare segreti – di alcune “deposizioni” raccolte al tempo del processo canonico; e dalle quali, per giunta, si aveva l’impressione che qualche testimone, benché in perfetta buona fede, avesse finito per riferire più il proprio pensiero che non quello di Giovanni Paolo II. Ma per il cardinale Stanislao Dziwisz, ex segretario particolare del Papa e ora arcivescovo di Cracovia, era ancora più scandaloso che, sulla base di una frase detta confidenzialmente da Wojtyla a un amico polacco, e poi riferita al processo, ne fosse venuta fuori una presunta approvazione pontificia dei fatti di Medjugorje.
È chiamato Abu Shujaa (Padre dei Valorosi), è un mercante iracheno che ha messo su una squadra di soccorritori che rischiano la vita per liberare i prigionieri dello Stato islamico
«Non si sa che fine abbiano fatto migliaia di embrioni». È quanto ha notato in un comunicato stampa l’Associazione italiana ginecologi ostetrici cattolici (Aigoc), commentando la relazione annuale relativa al 2013 da poco pubblicata dal ministero della Salute sull’attuazione della Legge 40, che nel 2004 ha legalizzato la fecondazione artificiale, producendo una «strage di embrioni». A tempi.it il presidente di Aigoc, Giuseppe Noia, ha spiegato che il documento «mostra che il denaro pubblico viene buttato per cercare di far rimanere incinte donne di età avanzata con scarsi risultati e che si tollera l’azione poco trasparente dei Centri che la praticano». Ancora peggio, «pensando di eliminare il male, lo stiamo diffondendo».
Il dibattito all’interno del mondo cattolico è destinato a riprodursi ogni volta che ci sia in gioco qualcosa di importante. Molti anni fa tutto ruotava intorno alla posizione che la Chiesa e i cattolici in generale avrebbero dovuto assumere riguardo all’aborto e al divorzio. Ci fu chi fece una battaglia culturale per la famiglia e la vita, e contro l’aborto; e chi ritenne che i cattolici avrebbero dovuto tenersi fuori dal dibattito, in nome del dialogo, dell’apertura, del carattere personale della fede. Non mancarono i cattolici pro divorzio e pro aborto, «non per noi, ma per gli altri». Oggi il problema è il ddl Cirinnà, cioè un decreto legge appoggiato da un governo guidato da un “cattolico”, Matteo Renzi, che apre le porte al matrimonio gay e all’utero in affitto.
«Anche i santi sono stati veggenti, ma per ogni vero veggente ce ne sono cento falsi» ricorda Massimo Introvigne, sociologo, professore alla Pontificia università salesiana di Torino, esperto di nuova religiosità.
Lodovica Carli, ginecologa e presidente del Forum delle associazioni familiari della Puglia, parla dei corsi scolastici all’affettività e alla sessualità alternativi a quelli imbevuti di ideologia.
L’esperienza che trapela dalle oltre cento lettere raccolte in questo libro e scritte da padre Aldo Trento dal Paraguay ai suoi amici in Italia trasmette la febbre di vita che arde in quest’uomo semplice e appassionato che, davanti al dolore di tanti fratelli e sorelle raccolti dalle miserie delle favelas di Asunción, non fugge via ma si pone con la faccia e le mani di un Altro. Il parroco della parrocchia San Rafael e il direttore della Clinica per malati terminali è Lui, Cristo, il Rio Sole, la luce divina che splende su questa terra ancestrale e benedetta dove il popolo guaraní aveva trovato la sua tierra sin mal nelle antiche reducciones dei gesuiti.Oggi quel popolo vive in condizioni di schiavitù morale e fisica e il sole che splende sul Chaco, un tempo il loro territorio di caccia, si trasforma nell’Altro Sole, l’ostia dell’Eucaristia che splende nell’ostensorio con cui padre Aldo benedice tre volte al giorno i suoi malati. Le cure mediche ad alto livello, le attenzioni umane, l’ordine e la pulizia fanno il resto; così la Clinica per malati terminali si trasforma per tanti nell’anticamera del Paradiso, mentre nel cortile gli oltre 300 bambini salvati dalla strada giocano, studiano, imparano un lavoro che darà speranza al loro futuro.
Ancora non sono accertati gli autori dell’attentato di sabato al Cairo, che ha causato la morte di un egiziano. Ma nella roccaforte degli islamisti si festeggia
I dieci consigli del Comitato “Difendiamo i nostri figli” per aiutare mamme e papà a contrastare l’introduzione dell’ideologia gender nelle scuole dei propri bambini
In Toscana il primo parto in un ospedale pubblico con la tecnica autorizzata dalla Corte costituzionale nel 2014. Inizia un dramma per tante famiglie e bambini
Al giorno d'oggi la massoneria attira purtroppo molti cattolici, anche se la Chiesa proibisce che diventiamo massoni. Con tutto il rispetto dovuto a ogni persona di fronte alle sue opzioni, dobbiamo ricordare a quanti vogliono essere autenticamente cattolici che l'affiliazione alla massoneria è considerata dalla Chiesa cattolica un “peccato grave”, visto che le concezioni di Dio e della religione, così come il processo di iniziazione segreta imposto ai nuovi membri, non corrispondono alle nozioni del cristianesimo relative a Dio e ai sacramenti.
Ogni religione possiede i propri dogmi, i propri articoli di fede. Se due religioni possedessero gli stessi pensieri e dogmi non sarebbero due, ma una sola. Per questo, una persona non può appartenere a due religioni, perché non rispetterà onestamente né l'una né l'altra. Un cattolico non può essere spiritista perché...
Il suo volto è diventato universalmente noto un paio di giorni fa, quando a sorpresa papa Francesco ha visitato l’Istituto San Rafael da lui fondato ad Asunción. Padre Aldo Trento, missionario della Fraternità di San Carlo Borromeo, vive ed opera da 23 anni in Paraguay, dove ha creato insieme con i suoi collaboratori una serie di opere sociali come la scuola primaria e secondaria, una clinica per malati terminali con un’ala dedicata ai bambini, un centro aiuto alla vita e un banco di solidarietà. Il libro Rio sole (Ares, 2015), a cura di Alfredo Tradigo, con fotografie di Nino Leto, racconta di come in Paraguay, padre Aldo abbia recuperato l’esperienza delle antiche reducciónes, dando vita a una nuova, prospera comunità cristiana. Ma la forza di questo racconto e di questa esperienza sta nel fatto che questo indomito missionario – che chi conosce da vicino non esita ad associare per carità e dedizione alla figura dolcissima e generosa di Madre Teresa – facendosi carico ogni giorno degli ultimi delle favelas di Asunción, con particolare attenzione ai malati terminali, guarda ogni giorno la morte in faccia, ma sempre con la speranza che genera l’amore di chi svolge questo tipo di servizio.
L’altare è stato spostato e fatto a pezzi, il tabernacolo messo fuori posto. Il movente non sembra essere quello del furto. Global Council of Indian Christians (Gcic): “Gesto che offende i sentimenti religiosi dei cristiani”.
Cosa mi è rimasto? Come ha inciso nella mia vita in questo periodo? Avevo bisogno di andare a Roma per capire tutto ciò? Un lettore racconta la sua partecipazione alla manifestazione del 20 giugno. E tutto il lavoro che ne è nato
Il prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali ha celebrato una Messa con la comunità caldea di Bruxelles, nella Chiesa di Santa Teresa
Nell’incontro conclusivo della visita pastorale in America Latina, Francesco ascolta le testimonianze di due ragazzi ed elogia il loro spirito di sacrificio e la loro resistenza alla corruzione
Si è concluso nella notte tra domenica e lunedì il viaggio di Papa Francesco in Paraguay. Nell’ultima giornata il Papa ha celebrato l’esperienza delle «reducciones», micro-società modello per l’evangelizzazione degli indigeni organizzate dai missionari gesuiti in Paraguay nel XVII e XVIII secolo, definendole «una delle più interessanti esperienze di evangelizzazione e di organizzazione sociale della storia». Le «reducciones» – che molti conoscono dal film Mission del 1986, spettacolare ma non esente da errori storici – coinvolsero circa 144.000 indigeni. Dopo una martellante opera di calunnia della propaganda protestante e illuminista, furono attaccate con vere e proprie operazioni militari dai governi portoghese e spagnolo, e l’esperienza prese fine poco dopo la metà del Settecento. Ma resta un esempio, ha detto il Papa, di una Chiesa e di una società concordi e unite, pur nelle differenze di etnia, di lingua, di tradizioni.
Non so bene se si possa dire che i fedeli abbiano dei “diritti” nei confronti dei Pastori. Però mi sembra che i Pastori abbiano dei doveri nei confronti dei fedeli. Cioè di non lasciarli, nel campo della dottrina, da soli e sguarniti. Altrimenti cosa ci stanno a fare i Pastori? A questo proposito vorrei porre una domanda molto semplice, al limite della ingenuità: il contenuto della nota dei Nota vescovi italiani del 2007 vale ancora o no? Credo che i Pastori questo ce lo debbano dire. Oppure dicano: ci stiamo pensando. E allora aspetteremo tranquilli. Joseph Ratzinger diceva che una istituzione – qualsiasi essa sia – che oggi dice una cosa e domani un’altra si scredita da sola. Nel 2007 i vescovi italiani hanno insegnato una cosa. Ora molti dicono il contrario, vescovi compresi, e i vescovi non dicono niente. Cosa deve pensare il semplice fedele della Chiesa cattolica?
Pensate se per legge fossero aboliti i supereroi. Niente più fumetti o film che li riguardano e quindi niente più superpoteri, coraggio, generosità e spirito di sacrificio. Gli adolescenti di oggi, e non solo loro, subirebbero un grave smacco. E gli adolescenti del futuro crescerebbero senza più un paradigma di riferimento, non l’unico ma di certo importante, a cui ispirarsi, un esempio da prendere per modello. Allo stesso modo pensate a una legge che vietasse tra innamorati atti come donare dei fiori, invitare a cena la lei di coppia e offrire baci perugina. Ovviamente sarebbe abrogata la giornata di San Valentino. Anche in questo caso agli innamorati sarebbe privato tutto un mondo di segni e simboli in cui identificarsi ed indispensabile per comunicare il loro amore.
Trasmissione del 08-07-2015: Gli esorcismi e le preghiere di liberazione.
Care Amiche ed Amici, per la maggior Gloria di Dio, Vi preghiamo di leggere e condividere questa nostra Testimonianza affinchè il messaggio di Fede e di Speranza contenuto in essa, per la difesa della vita sin dal momento del concepimento, possa raggiungere quante più persone possibile! Vi abbracciamo e ringraziamo con tutto il cuore ....
Dopo la Messa di Ñu Guazú, il Papa all'Angelus invita i paraguaiani, la cui fede "è impregnata di amore alla Vergine", a confidare sempre alla Madonna gioie e dolori, speranze e sofferenze
Siamo stati buoni profeti. L’8 dicembre 2012, nel chiudere l’articolo con cui abbiamo raccontato la strepitosa guarigione avvenuta a S. Nicolò d’Arcidano durante la Messa di inaugurazione della prima piazza al mondo dedicata alla Madonna di Medjugorje, avevamo concluso con questa frase: siamo sicuri che ne scriveremo ancora, perché sono riusciti davvero a portare Medjugorje in Sardegna. Per completare quell’informazione dobbiamo aggiungere che, dopo la consegna della documentazione medica all’ordinario del luogo, Mons. Giovanni Dettori e le verifiche effettuate presso l’Ospedale di Oristano, che aveva in cura la donna, la guarigione è stata ufficialmente dichiarata miracolosa ed è stata officiata una Messa di ringraziamento, presieduta dal Vescovo, presso la cattedrale di Oristano. Ma, ora possiamo confessarlo, noi eravamo certi che durante la Messa di inaugurazione della piazza sarebbe accaduto un miracolo, perché quel piccolo Comune della Sardegna è abitato da persone che hanno creduto nelle apparizioni di Medjugorje e hanno cominciato a frequentare quel luogo sin dai primi anni ottanta. E non si sono fermati a quel primo viaggio.
La traccia mariana ci porta al santuario di Marienfried, situato nella parrocchia di Pfaffenhofen, piccolo borgo della Baviera, a 15 km di distanza dalla città tedesca di Neu-Ulm. Non possiamo limitarci a presentare il luogo sacro e la devozione che lo caratterizza, bensì partiremo dall’evento da cui tutto questo ha avuto origine, ovvero dall’iniziativa della Madonna che ha portato i fedeli a sviluppare la devozione che caratterizza il santuario di Marienfried. Si tratta dunque di partire dalle apparizioni della Vergine e dai messaggi da Ella consegnati nel 1946 alla veggente, Barbara Ruess, per cogliere in tutta la sua forza e urgenza l’appello alla conversione che da Mariefried si rivolge a tutto il mondo. Apparizioni che, a detta di mons. Venancio Pereira, vescovo di Fatima che visito il santuario tedesco nel 1975, costituiscono “la sintesi della devozione mariana del nostro tempo”. Già queste parole sono sufficienti a evidenziare un legame tra Fatima e Marienfried, secondo una chiave di lettura che permetterà di legare queste apparizioni al più ampio disegno mariano degli ultimi due secoli, da Rue du Bac ai nostri giorni.
Papa Francesco ha iniziato la sua visita - dopo Ecuador e Bolivia - in Paraguay, «cuore dell'America» - come lo ha definito - dove ha rievocato la tragica e straordinaria vicenda delle guerre inter-americane e della ricostruzione da parte prevalentemente delle donne di un Paese la cui popolazione maschile era stata quasi sterminata. Il Papa ha ammonito che un popolo che dimentica la storia e le radici è un «popolo secco» che non ha futuro.
Alle 2:30 dell'11 luglio è morto il cardinale Giacomo Biffi, arcivescovo emerito di Bologna e una delle figure più rappresentative della Chiesa italiana. Il 13 giugno scorso aveva festeggiato l’87° compleanno. Da mesi era ricoverato nella Clinica Toniolo di Bologna per seri problemi al sistema circolatorio. Gli ultimi tre anni e mezzo lo hanno consumato fisicamente e purificato spiritualmente, li ha vissuti con grande serenità.
In 600 l'hanno attesa per l'intero pomeriggio, ma la veggente di Medjugorje Marija Pavlovic a Cittadella si è trattenuta solo una manciata di minuti. «La mia presenza a Cittadella ha scatenato l'inferno», ha detto la donna, «La Curia di Padova ha diffidato gli organizzatori a farmi pregare con voi. Ho deciso comunque di incontrarvi. Non sono una visionaria, sono una persona tranquilla. Non voglio disobbedire alla Chiesa, ma penso che la preghiera non faccia mai male. Il mio viaggio continua, torno a Medjugorje. Non posso pregare con voi, non posso portare la mia testimonianza, ma nessuno potrà impedirmi di pregare nel mio cuore». Le parole di Marija hanno sollevato non poco disappunto tra le centinaia di fedeli accorsi in Villa Rina per vivere un momento di riflessione e preghiera. «È una vergogna», il commento generale, «Perché gli islamici hanno diritto di pregare a Cittadella, mentre i cristiani no?».
Lo aveva detto all'intervistatore polacco dell'agenzia Zenit.org in febbraio, lo ha ripetuto al mensile Studi cattolici a giugno. Ambasciator non porta pena, si limita a riferire. Così gli ha detto la Madonna vent'anni fa e così ripete: a) Satana attaccherà la famiglia, b) ci sarà un grande sbandamento nella Chiesa, c) guerra nucleare tra Oriente e Occidente. Questo ha detto la Madonna nel 1995 a una famiglia di Civitavecchia, apparendo un centinaio di volte alla figlia maggiore e al capofamiglia. Tutto cominciò con le lacrimazioni (di sangue!) di una statuetta della Gospa di Medjugorje, poi sequestrata dalla magistratura e sostituita, per volere di Giovanni Paolo II, con una copia che si produsse in essudazioni misteriose ancora perduranti. A differenza di Medjugorje, la chiesa in cui la prima statuetta si trova è stata ufficialmente riconosciuta come santuario mariano. Anche perché le lacrimazioni prodigiose avvennero pure in faccia al vescovo, che dovette rivedere il suo iniziale scetticismo.
Da un’idea del giovane Servo di Dio Carlo Acutis, la Mostra sui Miracoli Eucaristici raccoglie oltre 130 fatti prodigiosi che testimoniano la Reale presenza di Gesù nell’Eucaristia
È stato liberato, giovedì 9 luglio, padre Dhiya Azziz, il francescano scomparso dallo scorso 4 luglio senza lasciare traccia. Ad annunciarlo in una nota è la Custodia di Terra Santa, sottolineando che informazioni contrastanti “avevano comunque portato la gente a credere che fosse stato prelevato dai jihadisti affiliati ad Al-Nusra Jabhat, che amministra l‘emirato del settore”.
Non finiscono mai le persecuzioni verso Asia Bibi, la madre cristiana del Pakistan condannata a morte nel 2009 con l’accusa di blasfemia. Dopo sei anni di prigionia, lontana dalla sua famiglia e in condizioni precarie, sulla testa della donna - ancora in attesa che la Corte Suprema giudichi del suo caso - è stata posta una taglia di 60 sterline da parte di fondamentalismi islamici.
Il “Comitato di redazione” del principale quotidiano Usa firma un editoriale in cui cancella il diritto alla libertà religiosa garantito dalla Costituzione.
Molte associazioni temono che il governo faccia pressioni perché gli anziani scelgano di non ricevere cure. Sarah Palin ha definito il piano come «un tentativo di creare dei colloqui di morte»
Un’intervista alla vegetariana senatrice Pd relatrice del ddl sulle unioni civili. E un articolo del comico sugli strani comportamenti umani nei confronti della famiglia
Rinchiuso nel seminario di Sheshan tre anni fa, il vescovo di Shanghai ancora non è stato liberato. Piuttosto che rinnegare la fede e l’obbedienza a Roma è disposto a morire
I recenti servizi giornalistici dedicati a Luca di Tolve e ai gruppi d'incontro da lui condotti a Brescia, benché sollevino molti dubbi sull'imparzialità argomentativa con cui sono stati redatti, hanno il merito di aver riportato l'attenzione sulla psicologia dell'omosessualità. Si tratta di una tematica poco argomentata e, a mio avviso, volutamente omessa dal pubblico dominio. Le numerose prese di posizione, anche autorevoli, contro le cosiddette “teorie riparative” hanno indotto l'opinione pubblica a ritenere che non possa esservi alcuna terapia per l'omosessualità, ovvero che le attrazioni sessuali per le persone dello stesso sesso siano “naturali” o congenite. In realtà, le ricerche che hanno tentato d'indagare i fattori genetici, ormonali o neuroanatomici non hanno dimostrato «alcun termine di correlazione fisica con l'omosessualità» (cfr. la review redatta nel 2005 da Gerard Van Den Aardweg Omosessualità e fattori biologici: prove reali – nessuna; interpretazioni fuorvianti: molte, che si integra con la più recente On the psychogenesis of Homosexuality del 2011).
«Dovessi io fare la legge, il ddl Cirinnà non lo assumerei assolutamente, ma è chiaro che il governo deve fare i conti con la realtà che gli sta di fronte». Queste parole di monsignor Nunzio Galantino, segretario della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), in una intervista dell’altro giorno (clicca qui), sono la migliore conferma di quanto abbiamo già scritto nei giorni scorsi a proposito del compromesso sulle unioni civili che si sta cercando di raggiungere. Monsignor Galantino aveva il giorno precedente smentito la cena (di cui avevamo dato noi notizia) con la senatrice Monica Cirinnà, firmataria del disegno di legge sulle unioni civili (cena di cui invece abbiamo altre conferme); ma alla fine quel che conta sono i fatti, e non c’è certo bisogno di verificare se ci siano stati incontri personali tra un vescovo e una senatrice per vedere dove si sta andando a parare.
Da documenti antichi si desume che una prima comunità cristiana officiasse a Tropea già dal IV secolo. Sono normanne, però, le origini dell’attuale Duomo che, sorto sulle spoglie di un cimitero bizantino, fu ricostruito nel XV secolo e ufficialmente consacrato nel 1496. I restauri del secolo scorso, resi necessari dal devastante terremoto del 1905, ne alterarono in parte il rivestimento barocco di stucchi e marmi policromi, nel tentativo di recuperarne la semplicità primitiva.
Più di tanti saggi socio-politologici infarciti di dati, più di estenuanti articolesse che propiziano l’abbiocco e più di innumerevoli dichiarazioni cucite in diplomatichese stretto, per farsi un’idea di cos’è lo Stato islamico basta leggere il libro Più forti del terrore. I cristiani del Medio Oriente e la violenza dell’Isis. Edito da Emi, è un piccolo volume di 144 pagine scritto dal patriarca di Babilionia dei caldei, Louis Raphael I Sako.
Nella sua visita in Ecuador Sua Santità Francesco ha elencato i santi e i beati nazionali ecuadoregni ma ha tralasciato, ad avviso di chi scrive, una figura importante, un personaggio che vanta addirittura una sua statua a Roma, nel Collegio Ispanico. Si tratta di Gabriel Garcìa Moreno (1821-1875), che fu presidente della Repubblica ecuadoriana per ben due volte, dal 1861 al 1865 e dal 1869 fino alla morte. Certo, si tratta di un laico e non ancora Beato (anche se la sua causa presso la Congregazione dei Santi è aperta). Il Pontefice ha preferito nominare Marianna De Jesùs, Miguel Febres, Narcisa de Jesùs e Mercedes de Jesùs Molina, tutti religiosi e tutti canonizzati o beatificati. Insomma, forse una scelta precisa, quella di Francesco, nel quadro di un discorso pastorale mirato.
«Non possiamo tagliargli la testa. Ci sono tanti altri cristiani, noi abbiamo bisogno di soldi e le famiglie pagano solo se sanno che avranno i loro familiari indietro vivi». I rapitori di Wadie Ramses, medico egiziano di 63 anni, hanno parlato a lungo in questo modo davanti a lui, disquisendo se decapitarlo o torturarlo, ma lasciandolo vivo. La storia del rapimento di questo cristiano, che oggi lavora in una clinica della Chiesa copta ortodossa al Cairo ma che è stato rapito nella sua città, ad Al Arish, aiuta a gettare una luce su come i cristiani siano trattati e discriminati in Egitto. I rapitori, infatti, non si sono limitati a estorcere ai suoi familiari 200 mila dollari; prima hanno cercato di convertire l’uomo all’islam.
«Ora basta! Tutti quei parrocchiani che 'coloreranno' le foto arcobaleno a sostegno delle organizzazioni LGBT non sapendo nemmeno cosa sono e quali sono le teorie gender non avranno da me: 1) certificato - nulla osta per fare padrini-madrine 2) non avranno incarichi come educatore-catechista o responsabile di associazioni ecclesiali con finalità educativa. Perché in netto contrasto con il Santo Vangelo. Qualsiasi replica a questo post verrà cancellata». I provvedimenti annunciati su Facebook dal viceparroco di Spongano, il 33enne don Emiliano De Mitri, hanno acceso un dibattito intensi in questi giorni. Senza entrare nel merito della vicenda, Aleteia si è chiesta se realmente è possibile che un parroco possa adottare provvedimenti restrittivi di questo tipo.
Dieci anni di “matrimonio” omosessuale in Spagna: ce ne sono sempre meno, e uno su cinque si è già concluso in un divorzio. La manipolazione da parte di alcuni media delle cifre relative al “matrimonio” omosessuale nel suo primo decennio di vita è palpabile. Si falsa la realtà quando si dice che gli omosessuali divorziano meno degli eterosessuali e non si dice che non c'è domanda sociale, visto che parliamo solo dell'1,8% del totale dei matrimoni. Le ultime cifre sul numero di matrimoni e delle rotture pubblicate di recente dall'Istituto Nazionale di Statistica (INE) mostrano dati interessanti sulla situazione del “matrimonio” omosessuale in Spagna dalla sua approvazione nel 2005, 10 anni fa. Alcune delle conclusioni che si possono trarre è che gli omosessuali divorziano molto più degli eterosessuali, si sposano sempre meno e rappresentano una minima parte delle unioni.
Il presidente comunista della Bolivia, Evo Morales, ha ricevuto Papa Francesco in visita apostolica nel Paese andino omaggiandolo con un orrendo manufatto in cui Gesù è crocefisso a una falce e martello, simbolo mondiale del comunismo internazionale. Forse Morales non si è reso conto del doppio senso del suo gesto: davvero, infatti, la falce e il martello comunisti sono un patibolo a cui Gesù è crocefisso. Probabilmente per questo il Papa sorride di candida ironia davanti a quell’orripilante scultura blasfema, mentre Morales si tira la zappa sui piedi…
«No está bien eso». Il Papa replica così a Evo Morales, il presidente della Bolivia che gli consegna un crocifisso inchiodato su una falce e martello. E quando al collo Morales gli mette una onorificenza che riproduce la stessa immagine, papa Francesco la toglie immediatamente.
La popolazione scappa dal conflitto contro il regime di Assad. La Turchia è diventata il Paese con il più alto numero di rifugiati al mondo. Negli ultimi dieci mesi oltre un milione di abitanti è fuggito dalla propria casa. Il 2014 è stato l’anno peggiore per le vittime tra i civili. Oltre 270mila profughi hanno chiesto asilo politico in Europa.
Nella serata dell’8 luglio – la notte italiana – Papa Francesco dall’Ecuador è arrivato in Bolivia, dove di fronte a una grande folla ha celebrato Messa il 9 luglio nella Piazza del Cristo Redentore a La Paz, prima d’incontrare i sacerdoti e i movimenti popolari in serata (ne daremo conto domani).
L'impressione complessiva che si trae dalla lettura del testo a firma del vicepresidente del Senato Valeria Fedeli intitolato "Family day. Vediamo cosa dice davvero il testo sotto accusa" è quella di un vuoto desolante, di un buco nero che deve avere inghiottito il fondamento stesso del pensiero: la logica. Per l'esponente del Partito Democratico si sarebbe organizzata una «strumentale manipolazione delle linee guida sull’educazione sessuale nelle scuole dell’Organizzazione Mondiale della Sanità», «la promozione di giochi erotici da insegnare negli asili» sarebbe una delle tante informazioni «totalmente infondate», e quindi, continua, «la manifestazione è nata su una strumentalizzata e sistematica disinformazione. Sono state fatte affermazioni totalmente false, basta leggere i documenti». Accettiamo la sfida, andiamoli a leggere questi documenti.
Eccolo qui davanti a me l’ultimo libro di Antonio Socci, di un coinvolgente colore rosso che rimanda al cuore, alla passione e all’amore. E finalmente si riparla di Eterno, quello vero, così come realmente lo incontra chi, consapevolmente o meno, lo cerca. Già dal titolo si comprende che l’Autore non ci condurrà in un territorio di scontate banalità o di melense vicende scaturite da una generalista bontà divina, intesa come buono-omaggio gratuito da usare al bisogno, dopo un’intera vita spesa attribuendosi generosi sconti sulle proprie debolezze e infedeltà. Un libro quindi in controtendenza, a partire dall’uso del sostantivo “avventuriero”, qui al plurale, ma comunque non conforme all’accezione comune del termine, che indica qualcuno di inaffidabile, un cercatore di fortuna con pochi scrupoli, fino alla delinquenza. Gli avventurieri indagati da Socci, sebbene assolutamente dissimili fra loro, sono accumunati dall’identica tensione verso il raggiungimento di una felicità esistenziale che soddisfi quelle inquietudini spirituali che sono proprie di tutti gli uomini e che trovano appagamento solo quando ci si arrende, senza condizioni, alla logica del trascendente e si affida all’Eterno la conduzione della propria esistenza, rinunciando nel contempo ad ogni volontà protagonistica.
Ero un curato anglicano quando ho visto il sole roteare. È andata così. Uno degli adolescenti della parrocchia era andato a Medjugorje e improvvisamente si era appassionato alla Beata Vergine Maria. Si è unito a un gruppo di preghiera di Medjugorje e mi ha chiesto di accompagnarli in una visita nella città bosniaca in cui la Vergine Maria sarebbe apparsa a dei giovani locali. Ho resistito, adducendo come scusa la povertà. Poi qualcuno del gruppo di pellegrini ha fatto saltare la mia scusa offrendosi di pagarmi il viaggio.
Se qualcuno ancora non ci credeva, ecco qui la prova provata. Meglio, la confessione del mandante. Perché si difendono i diritti delle coppie gay? Per amore delle loro persone? Per difendere la loro felicità? Macché! Perché così l’economia gira.
Vangelo Mc 6, 7-13: Prese a mandarli.
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
La concessione dell'eucarestia ai divorziati risposati si può anche prendere in considerazione, ma solo in situazioni particolari e a una condizione specifica: "la perfetta continenza sessuale", o almeno l'impegno "a vivere come fratello e sorella". Soltanto in presenza di questo si può chiudere un occhio di fronte a qualche "ricaduta". Su uno dei nodi cruciali del prossimo Sinodo di ottobre sulla famiglia continuano a scaldarsi le armi del dibattito: ed è ora l'ex 'ministro' vaticano della Famiglia, il cardinale Ennio Antonelli, a indicare la stretta via per quella che nel suo opuscolo "Crisi del matrimonio ed eucarestia" (Edizioni Ares, con prefazione del card. Elio Sgreccia) lui chiama la "perfettibilità della prassi vigente", che ora nega la comunione a chi è unito in seconde nozze.
Tutta la visita del Papa in Ecuador "è stata molto interessante": "le Messe e le parole che Papa Francesco ha rivolto al popolo ecuadoriano sono messaggi molto forti, molto importanti". Così il presidente della Repubblica dell'Ecuador, Rafael Correa, in un’intervista esclusiva alla Radio Vaticana, commenta i due giorni del Pontefice nel paese, da cui si è congedato ieri partendo per la Bolivia dall’aeroporto internazionale 'Mariscal Sucre' di Quito. Il presidente spiega che, per lui, il discorso più importante del Papa è stato quello pronunciato alla chiesa di San Francisco, "quando ha parlato della gratuità, quando ha detto che abbiamo ricevuto tutto gratuitamente, e per questo bisogna donare gratuitamente. Ha parlato degli esclusi dalla società, ha parlato delle povertà, delle ricchezze che bisogna condividere".
Lo scenario è splendido nell'assolatissima piazza del Cristo Rendentore a Santa Cruz de La Sierra, dove il Papa celebra la prima Messa pubblica della sua tappa in Bolivia, aprendo anche il V Congresso Eucaristico nazionale, che proseguirà poi nella città di Tarija. In mezzo a due milioni di persone, in gran parte campesinos, che cantano, piangono, pregano in varie lingue (le preghiere eucaristiche sono in spagnolo e negli idiomi indigeni guaranì, quechua e aymara), che sventolano bandiere o si raccolgono in preghiera, si erge l’enorme capanna lignea dove è stato allestito il palco per la funzione. Un gioco di intarsi e decori, ispirati alle missioni gesuitiche che intorno al 1500 approdarono proprio in territorio boliviano. Tutto, poi, si svolge sotto lo sguardo della grande statua del Cristo Redentore, patrimonio culturale di Stato, che con le sue braccia alzata sembra voler dare la sua benedizione alla moltitudine di fedeli.
Un farmacista di Siviglia era stato condannato nel 2008, perché la legge spagnola non prevede l’obiezione di coscienza. Il difensore: «Sentenza storica per tutta l’Europa»
Che si tratti di vero e proprio totalitarismo lo si comprende facendo riferimento agli elementi che secondo la più nota ed autorevole teorizzatrice del tema, Hannah Arendt
Per ricordarlo, non c’è bisogno di aspettare una data anniversaria, una ricorrenza, e neppure, adesso che è santo, la sua memoria liturgica. E’ la storia, è la quotidianità stessa della Chiesa, a ricordarci che, tutto ciò che oggi nel cattolicesimo è forza viva e vitale, fioritura di carismi e di nuove esperienze, sul piano della spiritualità, della testimonianza, della partecipazione, della presenza nella società, e tutto ciò che ora sta sprigionando il pontificato di Francesco in fatto di riforme pastorali e istituzionali, di rilancio della missione evangelizzatrice, di guida per l’umanità, ebbene, tutto questo ha avuto origine dal grande cuore e dalla grande fede di Angelo Giuseppe Roncalli.
Un estratto dell'omelia tenuta dal cardinale Angelo Comastri, vicario del Papa per la Città del Vaticano, allo Stadio Olimpico di Roma il 4 luglio, durante la giornata di “lode, adorazione ed evangelizzazione”, in occasione della XXXVIII Convocazione del Rinnovamento nello Spirito Santo.
Polemiche e insulti sul web contro la showgirl dopo i suoi tweet a favore della manifestazione di piazza San Giovanni e contro l’utero in affitto
Nessun incontro o accordo con la senatrice Monica Cirinnà. Dopo un paio di giorni, la smentita è arrivata dallo stesso monsignor Nunzio Galantino, al quale da alcuni organi di informazione era stato attribuita una trattativa personale ravvicinata con la relatrice del ddl sulle unioni civili.
Che si tratti di vero e proprio totalitarismo lo si comprende facendo riferimento agli elementi che secondo la più nota ed autorevole teorizzatrice del tema, Hannah Arendt
Le monache del monastero di Azeir hanno diffuso un appello per il popolo martoriato da quattro anni di conflitto e dalle «vergognose» sanzioni
A Billings, nel Montana, Nathan Collier, 46 anni, manda avanti la Bighorn Refrigeration, una piccola rivendita di frigoriferi e congelatori. È sposato con Victoria, 40 anni. Adesso vuole un’altra moglie, Christine, ma la vuole contemporaneamente a Victoria, motivo per cui martedì 30 giugno si è presentato al Yellowstone County Courthouse di Billings per chiedere la registrazione della sua seconda unione. Negli Stati Uniti si chiamano throuple (“coppie a tre”) e quella dei Collier conta ben sette figli tra prole nata dalle loro unioni e prole nata da relazioni precedenti.
Una melodia ripetitiva proviene dalla chiesa tedesca, una musica che, forse, ha poco a che fare con quella evocata nel recente intervento di Benedetto XVI in occasione del conferimento del dottorato honoris causa da parte della Pontificia università di Cracovia. Spacciata per una via misericordiosa, quella intrapresa dalla chiesa tedesca sembra, invece, una via di desistenza, una rinuncia ad essere lievito che cambia il mondo. Le riforme che vengono richieste da molti pastori, infatti, sembrano voler abbassare l'asticella. Il cardinale Kasper nel suo ultimo scritto a favore dell'accesso all'eucaristia per i divorziati risposati, sulla rivista Stimmen der Zeit, offre un esempio di questa melodia ripetitiva.
Quattro anni fa, il 9 luglio 2011, nasceva il Sudan del Sud, il più giovane stato del mondo. Lo compongono i territori meridionali del Sudan popolati in prevalenza da etnie di religione cristiana che per oltre mezzo secolo, dall’indipendenza del paese nel 1956, sono state oppresse, perseguitate e discriminate dalla leadership islamica, di origine araba, al potere a Khartoum.
La proposta del governo per «estendere ai bambini i diritti dei transgender»: la decisione avrà valore legale e non richiederà valutazioni mediche
Scusate la postilla in margine all’esclusiva del Corriere della Sera di ieri sulla ragazza italiana che ha abbracciato il Califfato dei tagliatori di teste. Eccellente storia diremmo, se non fosse che la pur brava cronista si perda in commenti da “dottrina Dario Fo”. Infatti, a cosa serve fare uno scoop per un grande giornale se poi ripeti a pappagallo luoghi comuni da media statale di serie C? Succede a Marta Serafini, che dopo essere riuscita ad agganciare e a intervistare via skype Maria Giulia Sergio, 28 anni, ex studentessa di biotecnologie alla Statale di Milano, sposata con un militante dell’Isis e trasferita armi e bagagli nello Stato Islamico, in una paginata del giornalone di via Solferino sciorina tutti i peggio luoghi comuni che neanche Fantozzi avrebbe il piacere di definire boiate pazzesche.
È ancora ignoto il motivo del “prelievo” di padre Dhiya Azziz, il sacerdote francescano iracheno parroco del villaggio di Yacoubieh, in Siria, sparito sabato 4 luglio dopo che un commando dei jihadisti che controllano la zona (appartenenti ad Al Nusra, gruppo siriano legato ad Al Qaeda) sono andati a prenderlo per portarlo a un incontro con l’emiro locale. Tuttavia, riferisce Avvenire, qualche cauta speranza in merito alla sua sorte è suscitata dalla notizia – ancora priva di solide conferme – secondo cui due miliziani sarebbero stati inviati in parrocchia a prendere le medicine del religioso, che soffre di diversi problemi di salute tra i quali il diabete.
Hai mai pensato di esercitarti…spiritualmente? E sopratutto sai che benefici portano gli esercizi spirituali? La preghiera, spiega padre Silvano Fausti nel volume "Lo stile di Gesù" (Ancora editrice), «è un esercizio per vivere, per scoprire la volontà di Dio, anzi, prima ancora, per essere liberi da tutto il disordine, il frastuono e le voci che abbiamo dentro, per capire quello che Dio vuole da noi e poi realizzarlo nella vita concreta, quindi è un esercizio per vivere. Come l'atleta fa tanti prima di affrontare le prove sportive, così i nostri esercizi servono per la vita quotidiana».
Arriva oggi alla Camera il ddl sulla “Buona Scuola” approvato con la fiducia al Senato dieci giorni fa (clicca qui). E ci arriva con una novità. Ieri finalmente il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha diramato la circolare promessa ai senatori di Area popolare lo scorso 25 giugno in cambio del voto di fiducia alla “Buona Scuola”. Partendo dal presupposto che il testo di legge non si può più toccare per evitare che ritorni tutto in discussione, la circolare spiega ai dirigenti scolastici di ogni ordine e grado essenzialmente due cose: che tutte le attività curricolari devono essere chiaramente spiegate nel Piano di Offerta Formativo (POF) e ci si deve assicurare che tutti i genitori ne siano informati; e che per le attività extracurricolari (attualmente è questo lo strumento principale con cui si introduce l’ideologia del gender a scuola) ci sia un esplicito consenso informato dei genitori (clicca qui).
Ci sono storie di guarigioni miracolose che interrogano e avvicinano - anche i più scettici - alla domanda sul Mistero della vita. Come la recente e bellissima testimonianza di Andrea De Luca: una vita completamente stravolta dalla luce della preghiera, dalla grazia della compagnia della Madonna - «la mia Mamma» – e soprattutto dalla prodigiosa guarigione da un male incurabile, avvenuta durante un pellegrinaggio a Medjugorje. E poi ci sono storie in cui a guarire non e il corpo, ma è l’anima. Queste storie sono moltissime, anche se spesso non si conoscono perché avvengono nel silenzio dei cuori. Ma, non meno delle prime, sono storie di miracoli: quando a essere ammalata è l’anima, quando a soffrire la tremenda malattia della solitudine è il cuore, quando a incancrenirsi è la speranza di una felicità possibile, allora non c'è medicina né terapia che, da sola, possa sconfiggere quel male. Eppure la guarigione accade e la vita torna a rifiorire in modo sorprendente.
Il 7 luglio 2015 Papa Francesco, nella terza giornata del suo viaggio in Ecuador - prima di incontrare, quando in Italia era già notte, il mondo della scuola e dell'Università (ne daremo conto domani) - ha celebrato Messa nel Parco del Bicentenario di Quito davanti a un milione e mezzo di persone. Sono numeri che si ripetono di giorno in giorno: in un piccolo Paese come l'Ecuador sono senza precedenti e testimoniano un'accoglienza straordinaria. Il Papa ha parlato della tragedia del mondo contemporaneo, cui ha offerto come soluzione la pacifica «rivoluzione» dell'evangelizzazione, di cui questo mondo ha disperatamente bisogno.
Il cardinale di Santiago interviene nel dibattito sulla depenalizzazione dell’interruzione di gravidanza, in corso nel parlamento cileno
Dopo tante sollecitazioni, il Ministero dell’Istruzione interviene, anche se indirettamente, a proposito della diffusione della teoria del gender nelle scuole. E lo fa emanando una circolare a tutte le istituzioni scolastiche. “Le famiglie hanno il diritto, ma anche il dovere - si legge - di conoscere prima dell’iscrizione dei propri figli a scuola i contenuti del Piano dell’Offerto Formativa e, per la scuola secondaria, sottoscrivere formalmente il Patto educativo di corresponsabilità per condividere in maniera dettagliata diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie”. Il Ministero precisa che la decisione è stata presa a seguito dei “quesiti da parte di numerose istituzioni scolastiche in merito al rapporto con le famiglie in occasione della definizione dei Piani dell’offerta formativa (Pof)”, pervenuti alla Direzione generale per lo studente. Si ricorda inoltre alle istituzioni scolastiche che “obbligatoriamente” tutte le attività che intendono realizzare “devono essere specificate” nel Pof all’inizio dell’anno scolastico. Del resto è così che si rispetta “la corretta prassi che le scuole sono chiamate a seguire fin dall'inizio dell'anno scolastico e per sottolineare il ruolo strategico e la centralità del Piano dell'Offerta Formativa, in cui obbligatoriamente tutte le attività che le istituzioni scolastiche intendano realizzare devono essere specificate”.
Oggi vi parliamo del piccolo Richie Lopez: ha 3 mesi, ed è nato senza occhi. Vive in Arizona, negli Stati Uniti. La mamma Kelly Lopez, racconta che la sua è stata una gravidanza assolutamente normale. Le ecografie non avevano evidenziato nessun problema. Richie però sembrava non riuscire ad aprire gli occhi. La preoccupazione della mamma Kelly cresceva ora dopo ora. Il personale del Banner Desert Medical Center di Mesa aveva inizialmente tranquillizzato la neomamma dicendole che Richie aveva probabilmente difficoltà ad aprire gli occhi perchè il volto era rimasto un po’ gonfio subito dopo il parto. Pare proprio che che neppure i medici che si fossero fino ad allora accorti di nulla. Il responso scioccante è giunto soltanto tredici giorni dopo: la risonanza magnetica alla quale il piccolo Richie era stato sottoposto aveva evidenziato il problema: Richie non aveva gli occhi.
1.430 bambini abusati, contati uno ad uno. Più di 6.000 file tra video e foto. Sono questi i numeri dell’ennesimo archivio pedo-pornografico scoperto e denunciato alla Polizia postale di Catania dall’associazione Meter, fondata e presieduta da don Fortunato Di Noto.
Uno sbocco sul Mediterraneo per alimentare il proprio traffico illegale di greggio. È questo uno degli obiettivi dello Stato islamico, che vorrebbe realizzare il piano conquistando il porto di Tripoli, nel nord del Libano. La strategia sarebbe stata rivelata da Ahmed Mikati, «uno degli uomini più importanti dell’Isis in Libano», arrestato in ottobre dall’esercito libanese. Come riportato ieri dalla Stampa, l’uomo avrebbe rivelato che lo scopo del leader dell’Isis, Abu Bakr al-Baghdadi, è quello di «penetrare nel nord del Libano e creare un emirato nella città di Tripoli». Lo scopo, sempre secondo Mikati, è avere «un porto nel Mediterraneo».
C’è un sinistro rincorrersi di paradossi nella società statunitense. La teoria del gender nasce e si sviluppa in ambienti razzisti mentre i suoi sostenitori accusano di razzismo gli avversari (clicca qui). E W.E.B. Du Bois (1868-1963), cofondatore della National Association for the Advancement of Colored People, che è una sorta di sindacato di estrema sinistra (in termini americani) per i neri, si lasciò convincere da Margaret Sanger (1879-1966), la fondatrice razzista del più grande abortificio mondiale, la Planned Parenthood, del fatto che l’aborto sarebbe un vero toccasana economico e sociale soprattutto per quei neri che Du Bois diceva a parole di voler proteggere. Fortunatamente, invece, il paradosso che interessa i cosiddetti “indiani” degli Stati Uniti è di segno contrario.
Sul numero di giugno del mensile Il Timone, la giornalista Raffaella Frullone ha intervistato l’economista e demografo Gérard-François Dumont, che nel 1991 pubblicò il celebre saggio Il festino di Crono in cui prevedeva il suicidio demografico europeo. Interessante il passaggio in cui parla delle organizzazioni internazionali che promuovono la c.d. “salute riproduttiva” (che cosa intenda realmente significare questo eufemismo è noto ed è inutile tornarci sopra). Dice Dumont: «Si tratta di organizzazioni profondamente influenzate dal maltusianismo degli Stati Uniti che è la conseguenza del rapporto di Henry Kissinger del 1974, rimasto per molto tempo secretato. Questo testo spiegava che per mantenere la loro potenza nel mondo gli Stati Uniti dovevano impedire la crescita demografica negli altri Paesi e quindi finanziare la contraccezione e l’aborto all’estero. E questo è quello che è accaduto».
Nel secondo giorno della sua visita pastorale in Ecuador, il 6 luglio 2015, dopo avere visitato il Santuario della Divina Misericordia a Guayaquil, e prima di salutare i fedeli della capitale Quito di fronte alla cattedrale, Papa Francesco ha celebrato la Messa di fronte a un milione di persone nel Parco de Los Samanes, sempre a Guayaquil. L'omelia ha avuto al centro la famiglia e il vero «debito sociale» che lo Stato ha nei suoi confronti, e - in vista del prossimo Sinodo - il Pontefice ha invitato ad andare oltre le statistiche che ci presentano la famiglia come una sorta di specie invia di estinzione e credere che il miracolo di una rinascita della famiglia è possibile.
Il St Catharine's, uno dei college più antichi di Cambridge (è stato fondato nel 1473), annuncia che da oggi le studentesse potranno indossare i pantaloni nelle occasioni ufficiali. Ma soprattutto gli studenti sono autorizzati a indossare la gonna. Il tutto avviene dopo una campagna degli studenti trans, promossa dallo studente statunitense Charlie Northrop, che al St. catharine's studia per il dottporato in Discipline classiche.
La sua pratica è piuttosto comune tra i ragazzi e le ragazze, ed è uno dei problemi principali che affrontano i giovani cristiani.
Perché Ezechiele è un profeta? Perché San Paolo è un profeta? Perché Gesù è “il profeta” per antonomasia? Perché i profeti sono scomodi? Dov'è la loro forza? Perché anche tu sei profeta? La missione del profeta è chiara in Ezechiele, e si ripete nel corso di tutta la storia della Salvezza: “Ascoltino o non ascoltino - perché sono una genìa di ribelli - sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro”.
Il comitato “Difendiamo i nostri figli” che ha organizzato il grande family day del 20 giugno 2015 si struttura in modo permanente e diventa una realtà permanente per fare formazione sul piano culturale e battersi sul piano politico per riaffermare i diritti dei bambini e fermare la deriva gender nel nostro Paese. Inizia ora la fase costituente per allargare la partecipazione ad altri soggetti associativi e lavorare sul territorio.
«Siamo rimasti scioccati dal fatto che i media occidentali non parlano della situazione dei cristiani e della Chiesa in Nigeria». Padre Peter Kamai, rettore del seminario di Jos, nella diocesi di Jalingo in Nigeria, è intervenuto venerdì a Roma venerdì 3 luglio per portare la sua testimonianza nell’ambito di un ciclo di incontri organizzati dal centro giovanile “Il Centro”, un’opera a carattere educativo situata nel centro della capitale.
"Siamo un'università cattolica gesuita. Il nostro spirito deriva dai quasi 500 anni di storia dei gesuiti. È lo spirito di un impegno sincero su idee profonde, le comunità di tutto il mondo, l'ingiustizia, la bellezza l'interezza dell'esperienza umana". Il professor John Patrick Hornbeck II si è sposato sabato 27 giugno nella chiesa episcopale di San Bartolomeo a Manhattan. "Auguriamo al professor Hornbeck e allo sposo una vita ricca piena di benedizioni in occasione del loro matrimonio nella Chiesa Episcopale". È il messaggio augurale indirizzato ai nubendi da Bob Howe, dirigente capo delle comunicazioni dell'Università. L'Università è la Fordham, l'università gesuita di cui abbiamo riferito la presentazione sul sito ufficiale. Il dipartimento che il professor Hornebeck dirige è quello di teologia e quello che avete appena letto non è un refuso. Il professor Hornebeck si è infatti sposato con il signor Patrick Anthony Bergquist, avvalendosi della legge che nel 2011 ha istituito il matrimonio omosessuale nello Stato di New York e della decisione della chiesa episcopale americana di celebrare il matrimonio omosessuale.
Il 5 luglio 2015 Papa Francesco è arrivato in Ecuador, prima tappa del suo viaggio apostolico più lungo, che continuerà in Bolivia e Paraguay. All'inizio di un viaggio che lo porterà a incontrare diverse personalità forti, leader politici autoritari e figure controverse il Papa ha voluto ricordare che, nella Chiesa e nella società, «solo Gesù brilla di luce propria». Ha anche sottolineato - in un Paese bellissimo - che la capacità di stupirsi di fronte alla bellezza permette a un cristiano di essere veramente tale.
“Non voglio più essere gay Non voglio più essere gay. So che una dichiarazione di questo genere sa di negazione, disgusto di sé e omofobia interiorizzata. Quell’omofobia che si associa alla mancata accettazione della propria omosessualità. Ma la verità è che io non voglio più essere gay. Per me, essere gay ha fatto il suo tempo. Ormai ho sperimentato tutti gli aspetti della vita e posso tranquillamente affermare che non mi serve più, non serve alla persona che io sono o voglio diventare. Non mi sono sempre sentito così. Inizialmente sono approdato in questa comunità alla ricerca di amore, intimità e fratellanza. Invece ciò che ho trovato è: sospetto, infedeltà, solitudine e mancanza di unione. In questa comunità, c’è talmente tanto disgusto di sé stessi che si incontrano continuamente uomini a pezzi, autodistruttivi, che sanno solo ferire, che sono crudeli e vendicativi gli uni contro gli altri....
Non si tratta solo di una campagna a favore di diritti civili, ma «di marketing e business». E anche le assurde accuse di omofobia e discriminazione fanno parte del gioco
Crisi e disoccupazione hanno dato il colpo di grazia all’Italia e alla sua situazione demografica disastrosa. Ma la Germania non sta meglio in quanto a fecondità
Intervista a padre Ibrahim Sabbagh, che guida una parrocchia nella città siriana: «È facile eliminarci fisicamente, ma nessuno ci riesce. Questo dimostra che Cristo è presente»
Il 4 luglio a Castel Gandolfo, il Papa Emerito Benedetto XVI, ha ricevuto il dottorato honoris causa da parte della Pontificia Università Giovanni Paolo II di Cracovia e dell’Accademia di Musica di Cracovia. Il Papa emerito ha profittato dell'occasione per impartire una grande lezione sulla funzione e la natura della musica, un tema di cui aveva parlato diverse volte nel corso del suo pontificato, ma forse mai in modo così completo e sistematico. Benedetto XVI ha rievocato anzitutto il suo legame con la Polonia e con San Giovanni Paolo II, affermando che «senza di lui il mio cammino spirituale e teologico non è neanche immaginabile. Con il suo esempio vivo egli ci ha anche mostrato come possano andare mano nella mano la gioia della grande musica sacra e il compito della partecipazione comune alla sacra liturgia, la gioia solenne e la semplicità dell’umile celebrazione della fede».
Vinko Puljic, membro della commissione voluta nel 2010 da Benedetto XVI: «Abbiamo dato i risultati del lavoro alla Congregazione per la Dottrina della Fede. Ora si sta ancora studiando tutto»
Domenica 5 luglio inizia il viaggio apostolico del Papa argentino verso le periferie del suo Sud America: Ecuador, Bolivia e Paraguay. Paesi con enormi problemi di povertà e di miseria estrema, ma anche con situazioni interne complesse, di polarizzazione ideologica e di scontro sociale.
Ha ragione Pierluigi Battista. Condivido la sua analisi ma da un versante opposto. Sabato 20 giugno a piazza San Giovanni si è vista una piazza autoconvocata, libera da schemi e da imposizioni. Una piazza anche cattolica che ha saputo lasciare di sfondo la politica (fine del professionismo cattolico in Parlamento). Ha decretato la fine del monopolio di qualche associazione storicamente più blasonata di altre, in bilico tra mettere il cappello e abbandonare la battaglia vera alla vigilia delle scelte, e ha decretato la fine del timore reverenziale nei confronti delle stesse gerarchie ecclesiastiche, che se si sono impegnate lo hanno fatto per ammorbidire, svuotare e delegittimare l’iniziativa nel nome e nel segno di un dialogo astratto, di un cattolicesimo moscio, buonista, che considera muscolare qualsiasi rivendicazione identitaria.
Il racconto dell'esperienza di Kiko Argüello, fondatore del Movimento, in una baraccopoli molto simile alle villas miserias frequentate da Bergoglio. E le polemiche per le parole sulla violenza nei confronti della donne. Viaggio in una comunità cristiana che prova a recuperare l'esperienza dei primi secoli del cattolicesimo.
Lo scenario jihadista albanese conferma i suoi stretti legami con l'Italia: la Digos di Milano ha eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare e perquisizioni nelle province di Milano, Bergamo, Grosseto e in una cittadina dell'Albania. A finire in manette dovrebbero essere quattro italiani, un canadese e cinque albanesi, appartenenti a due diversi nuclei famigliari che in comune hanno la parentela con una coppia partita per andare a combattere il jihad in Siria.
Ne avevamo dato notizia qualche giorno fa da queste colonne (clicca qui) La Huggies, multinazionale per i prodotti dell’infanzia, aveva diffuso in Tv uno spot dove si diceva che un bambino e una bambina sono diversi non solo dentro il pannolino, ma anche per carattere, giochi e interessi. Partì una campagna per far cancellare lo spot ritenuto sessista. Questo il testo della lettera aperta alla Huggies da firmare: «Noi non riteniamo che la Vostra sia un'azienda da condannare. Noi non riteniamo che il Vostro non sia un prodotto valido. Noi non riteniamo che sia ingiusta l'idea di proporre un pannolino diverso per bambini e bambine. Noi riteniamo che sia errato proporre questo concetto cavalcando stereotipi di genere. Chiediamo quindi il ritiro della campagna pubblicitaria Huggies Bimbo Bimba. Non siamo indignati soltanto dal sessismo, ma dalle aspettative che vengono inculcate a bimb* di tenera età: le bambine “devono” essere belle e passive, i bambini “devono” essere avventurosi e attivi. Ciò è fuorviante per tutti. Non è così che le giovani generazioni devono imparare a rispettarsi reciprocamente». Quando l’ideologia gender si mischia ad orina e feci.
Per le vocazioni, contro la persecuzione dei cristiani e contro la dittatura del pensiero unico urge l’aiuto della Madonna e di due martiri beati. Per questo monsignor Francesco Cavina, vescovo di Carpi, e monsignor Lugi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, parteciperanno a un pellegrinaggio di due giorni che sabato 4 luglio partirà dal Santuario della Madonna di San Luca a Bologna per arrivare il giorno successivo a Monte Venere, dove nel 1956 fu innalzata una Croce di 14 metri da don Dario Zanini.
"Siamo una piccola minoranza ma lungi dall’essere nascosta o silenziosa”, così monsignor Joseph Coutts, arcivescovo di Karachi e presidente della Conferenza episcopale del Pakistan, ha descritto la comunità cristiana del Pakistan ad alcuni diplomatici europei accreditati presso la Santa Sede.
Si terrà oggi venerdì 3 luglio, a Castel Gandolfo, la cerimonia pubblica durante la quale Benedetto XVI riceverà due Dottorati Honoris Causa, consegnati uno della Pontificia Università Giovanni Paolo II e l'altro dell'Accademia di Musica di Cracovia. La notizia diffusa dall'arcivescovo Stanislaw Dziwisz, era stata anticipata dal sito specializzato in informazione vaticana Il Sismografo lo scorso 14 luglio, poi confermata dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi.
I giornali locali avevano dato un grande rilievo alla notizia della bambina di dieci anni violentata dall’uomo che conviveva con la madre e di cui abbiamo parlato su Tempi a inizio giugno. La bambina è rimasta incinta e sul caso sono intervenuti tutti i movimenti pro aborto, non solo nazionali. La vittima dell’abuso è però scomparsa dagli interessi collettivi, lasciando il posto alla battaglia che gli ideologi dell’aborto portano avanti da anni: la sua depenalizzazione, visto che in Paraguay, come in altre parti del Sudamerica, è considerato dalla legislazione un reato.
Per Nathan Collier è un problema di «uguaglianza». L’uomo americano del Montana si è lasciato «ispirare dall’ultima sentenza della Corte suprema», che ha legalizzato il matrimonio gay in tutti gli Stati Uniti, e ha deciso di battersi perché venga riconosciuta la poligamia.
Circa 150 persone sono state uccise ieri dai terroristi di Boko Haram in tre diversi villaggi dello Stato di Borno, nel nord della Nigeria. Le vittime sono quasi tutte di religione musulmana, colpite mentre si erano riunite la sera per l’Iftar, la cena che i musulmani consumano insieme dopo la fine del Ramadan.
I lettori della Nuova Bussola Quotidiana lo sanno. L'ideologia di genere sostiene che il sesso – la parte biologica della sessualità umana – e il genere – la parte non biologica – non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro. Mentre il sesso è biologico, innato, il genere è socialmente costruito; in altri termini, il genere è solo uno stereotipo. Questo stereotipo va eliminato perché crea discriminazioni. Ora, sui media, persone colte e ben informate (al confronto delle quali Dan Brown è un dilettante...) ci dicono che questa ideologia è un’invenzione del Vaticano. Non sarebbe altro che una versione brutta e cattiva della “teoria del gender”, altrimenti detta gender studies, studi di genere. La quale teoria è, invece, una cosa complicata (astenersi ignoranti), seria, elevata, accademica. Una teoria culturale e antropologica raffinatissima, che nulla ha a che vedere con la rozza caricatura fabbricata dal Vaticano per aizzare il popolo contro questo innovativo parto delle migliori menti del genere umano, che aprirà nuovi orizzonti di felicità e pace. Le solite magnifiche sorti e progressive, insomma.
La Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo sta valutando i candidati per il posto di direttore dell'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA, secondo l'acronimo in lingua inglese). Si tratta di una scelta delicata perché il FRA, pur essendo un organo consultivo, ricopre un ruolo centrale nella definizione dei diritti umani nell'Unione Europea e nelle scelte politiche dei singoli Stati membri per garantire che ciascun cittadino europeo possa godere di tali diritti.
I maggiori sponsor dei matrimoni omosessuali sono grandi multinazionali e banche d’affari, capaci di far cambiare idea al presidente Obama e di spostare l’opinione pubblica.
I nuovi dati del ministero della Salute sono pessimi e confermano quelli degli anni precedenti. Crescono gli embrioni congelati del 16,8%: 22.143
In un messaggio video rivolto alla Striscia di Gaza, l’Isis minaccia: «Estirperemo lo Stato degli ebrei, voi, Fatah e tutti i laici, che sono niente. Sarete travolti»
#LoveWins? Può darsi, ma che fine fanno la Costituzione e la democrazia in America? Stralci dalla monumentale “dissenting opinion” del giudice capo della Corte suprema Usa
Salendo le scale di ingresso alla casa di Ennio Morricone sembra di rivedere un’inquadratura di grande potenza: la cinepresa si solleva mentre Noodles (Robert De Niro), oramai disperato e distrutto dalla sua stessa violenza, si allontana verso il mare dove riverbera l’alba. L’inquadratura è di Sergio Leone, nel film C’era una volta in America; la musica, struggente, è del grande compositore che ha accettato di aprirci il suo cuore. Il grande compositore racconta l’intimità della sua fede, dai Rosari recitati con la mamma alla preghiera quotidiana.
Ai semafori c’è chi vende accendini, giornali, chi si offre per pulire i vetri delle macchine. Da 5 mesi ci sono anche loro: due religiose scalabriniane. Le trovi lì o per le vie di Siracusa. Regalano abbracci, ma solo ai migranti. E’ la missione di Suor Teresinha Santin, 51 anni, brasiliana, sociologa di professione da 5 mesi in Sicilia insieme a Suor Angjelina Preci, albanese, infermiera. A loro si aggiungerà a giorni anche Suor Ivanir Filippi, infermiera, anche lei brasiliana.
Nel 1995, come ormai tutti sanno, a Civitavecchia una statuetta della Gospa di Medjugorje cominciò a piangere lacrime di sangue. All’argomento sono stati dedicati libri e documentari, nonché dibattiti televisivi con la partecipazione ordinaria dei soliti due o tre atei professionisti (sempre gli stessi, a dimostrazione della “popolarità” dell’ateismo militante e della ristrettezza culturale degli anchormen), e anche il sottoscritto gli ha dedicato una pubblicazione edita da Mondadori. Ma il maggior civitavecchiologo in circolazione è Riccardo Caniato, che col tema ha riempito ben due grossi e documentatissimi volumi editi da Ares. A vent’anni di distanza da un evento soprannaturale che a quanto pare non si è ancora concluso, Caniato intervista il capo di quella famiglia che la Madonna ha voluto onorare invadendole il giardino di casa. Sì, perché la Vergine ha scelto appositamente non un singolo o un gruppetto di veggenti come in tutte le sue apparizioni storiche, bensì una famiglia, una famiglia cosiddetta tradizionale, cioè cristiana, con tanto di “capo” maschio ed etero.
Intervista a Theo Boer, docente all’università di Utrecht, convinto sostenitore della dolce morte, oggi pentito: «Aveva ragione chi contrastava la legge»
Santa Maria Goretti nacque a Corinaldo il 16 ottobre 1890 in provincia di Ancona, vicino a Senigallia, da Luigi e Assunta Carlini. Prima di lei era nato Tonino, che morì pochi mesi dopo la nascita, poi Angelo; dopo di lei nacquero Mariano, Alessandro, Ersilia e Teresa alle Ferriere, tre mesi prima della morte del padre. Il 17 ottobre venne battezzata, entro le 24 ore dalla nascita, nella chiesa di San Francesco con il nome di Maria e Teresa. La madre si chiamava Assunta Carlini, era orfana, fu adottata da due coniugi senza prole, più poveri di lei che era sola al mondo... In compenso quei genitori adottivi erano rigorosi in fatto di morale e la salvaguardavano dai pericoli del mondo e dalla vita libera, abituandola alle privazioni e ai dolori della vita. Purtroppo non fu mandata neanche a scuola. Le verità del catechismo e le preghiere le imparò a furia di ascoltarle. Fu questa donna che Luigi Goretti conobbe ed amò. Egli era per natura un uomo mite e di cuore buono. Non poteva patire di vederla così; tanto più che notava in lei tante belle qualità di vita pratica e laboriosa, una rettitudine ed una fortezza d'animo a tutta prova.
«Ti rendo lode, o Padre Signore del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai dotti e ai sapienti, e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così è piaciuto a Te!» Mt 11-25-26 Vera, incarnata, credibile L'esperienza umana e cristiana di Clelia Barbieri conserva a distanza di oltre 100 anni una freschezza straordinaria. Questa ragazza persicetana, vissuta fra il 1847 e il 1870, è vera, incarnata, credibile. Parla come noi, lotta con noi, ci accompagna nel cammino. Clelia è una santa giovane, non conformista, abba­stanza scomoda per chi la guardi non soltanto come figura da ammirare e da pregare, ma anche come modello da imitare e da vivere. La sua vicenda appartiene alla cosidetta storia minore, al Vangelo della vita nascosta, fatta non tanto di battaglie, di trattati, di manifestazioni di massa, quanto di episodi feriali, a dimensione umana, localiz­zabili nel piccolo mondo di provincia. Tutte cose che apparentemente non fanno notizia; ma prese insieme portano in sé una novità inesauribile. La fatica di vivere, la fame di giustizia, la fede dei miti e puri di cuore, lo sforzo di crescere insieme, la lieta disponibilità al servizio, l'entusiasmo che animò le giovani generazioni, il ruolo guida di un gruppo di ragazze delle Budrie, in un tempo in cui la media della vita non superava i 33 anni: ecco le linee della nostra storia.
La felix Austria e anche la gaia Austria, dato che dal primo gennaio del 2010 le coppie omosessuali possono contrarre legittime unioni civili. Si tratta di un vero e proprio matrimonio: ci si unisce davanti ad un ufficiale di stato civile, l’unione per sua natura è vitalizia, c’è l’obbligo in capo ai conviventi di coabitare sotto lo stesso tetto, di essere fedeli l’uno all’altro (o l’una all’altra), di assistere il para-coniuge in tutto e di collaborare al menage domestico. Inoltre esiste la possibilità di accedere all’adozione, lo scioglimento del vincolo è formalizzato e chi è colpevole della separazione deve pagare il mantenimento dell’altro compagno. Insomma dal punto di vista giuridico un vero e proprio matrimonio. Capita però che il 18 giugno scorso il Parlamento austriaco abbia bocciato un progetto di legge che prevedeva la piena equiparazione dei diritti di conviventi omosessuali ai coniugi, definita come «diritto umano di matrimonio ugualitario». In poche parole i parlamentari hanno detto no al “matrimonio” gay. E i “no” sono stati tanti: 110 contro 26 voti invece favorevoli.
Una tragedia aerea, ben visibile e una tragedia legale, invisibile ai più, hanno colpito l’Indonesia in questi giorni di Ramadan. La tragedia aerea è avvenuta ieri a Medan, quando un aereo da trasporto militare, un C-130, è precipitato su un’area residenziale, abbattendo due case e un albergo. Le vittime, secondo un bilancio provvisorio, sono almeno 100. L’attenzione dei media è tornata dunque sull’Indonesia per questo drammatico incidente, ma non abbastanza da scorgere l’altra tragedia, questa volta voluta scientemente da legislatori e magistrati: la legalizzazione, di fatto, del matrimonio forzato con minorenni.
Qualche pullman corre nella stessa direzione e ne indoviniamo la mèta. Nei pressi di Spalato intravvediamo una chiesa con due campanili, quasi un’avvisaglia di quel che ci attende. Procediamo in una piccola compagnia tranquilla, che lascia spazio al dormiveglia e alla lettura. Con noi c’è suor Mariam, delle Suore di Madre Teresa, che diventa guida naturale alla preghiera. Il tempo non è bello; a tratti il clima incerto e uggioso sa di autunno, in un paesaggio quasi appenninico, da far dimenticare che siamo in Croazia, come andassimo a Collevalenza o da Santa Rita o da Padre Pio.
Il quotidiano Il Mattino di Napoli ha reso un servizio a tutti gli italiani commissionando a una nota società di sondaggi, la Ipr Marketing, un sondaggio sulle opinioni prevalenti nel nostro Paese in tema di leggi sull’omosessualità e di morale sessuale, quattro giorni dopo la manifestazione di Piazza San Giovanni. Le interviste a campione sono state realizzate il 24 giugno e sono state ora pubblicate. Con buona pace dei politici – e forse di qualche ecclesiastico – che pensano che dopo l’evento di Roma non sia cambiato nulla, il sondaggio rispetto a indagini precedenti condotte con analoga metodologia mostra un cambiamento di opinione che non è poco definire spettacolare, e che non ha altra causa immaginabile se non la manifestazione di Piazza San Giovanni e l’eco che ha avuto sui principali media italiani.
Proprio all'inizio di questo mese, dedicato a celebrare le glorie e i benefici del Preziosissimo Sangue di Gesù, la Chiesa ci ha fatto cele­brare fino a qualche tempo fa, in onore di questo Sangue, una festa solenne, quasi a coronamento del mese del S. Cuore. L'origine di questa festa non è antica: risale a Pio IX, il cui pontifi­cato fu una delle epoche più gloriose per lo sviluppo di questa devozione. Già si celebrava in qualche luogo una festa del Preziosissi­mo Sangue nel venerdì della quarta settimana di quaresima, ma fu Pio IX a voler istituire una festa universale alla prima domenica di luglio, come un monumento alle vicissitudini della S. Sede e come un "Te Deum" perpetuo di ringraziamento per l'ottenuta liberazione dall'esilio di Gaeta. La festa fu poi fissata da S. Pio X al primo luglio. Il significato di questa solennità che si celebrava è del tutto affine a quello del S. Cuore, con cui aveva in comune il Vangelo della Messa. C'è un'intima relazione tra il Cuore e il Sangue, non solo perché dal Cuore di Gesù, trafitto dalla lancia, sgorgò acqua e Sangue: ma anche perché il primo calice nel quale quel Sangue divino fu consacrato e vivificato, fu proprio il Cuore dei Verbo incarnato. La S. Messa esalta l'efficacia redentrice del Preziosissimo Sangue e ci invita a dissetarci alle fonti divine delle piaghe di Gesù, affinché il suo Sangue sia pegno per noi di vita eterna.
Venite, adoriamo Cristo, Figlio di Dio, che ci ha redenti con il suo Sangue. Per redimerci Gesù ha versato ben sette volte il suo Sangue! Il motivo di sì copiose e dolorose effusioni non va ricercato nella necessità di salvare il mondo, perché a salvarlo ne sarebbe bastata una sola goccia, ma soltanto nel suo amore per noi. Agli albori della storia umana avviene un grave fatto di sangue: il fratricidio di Caino; Gesù, agli albori della sua vita terrena, vuole iniziare la redenzione con la prima effusione di Sangue, quello della Circoncisione, versato sulle stesse braccia della Madre, come primo altare del Nuovo Testamento. Sale allora a Dio la prima degna offerta dalla terra e, da allora in poi, Egli guarderà l'umanità non più con lo sguardo della giustizia, ma della misericordia. Passano anni da questa prima effusione - anni di umile nascondimento, di privazioni e lavoro, di preghiera, di umiliazioni e persecuzioni - e Gesù dà inizio nell'orto degli ulivi alla sua Passione redentrice, versando sudore di sangue.
Dopo l’incendio doloso della chiesa della Moltiplicazione in Israele, un altro caso di «violenza anticristiana». La firma è dell’Isis ma non v’è certezza su chi siano i veri responsabili
Janssen aveva otto anni e soffriva di una grave forma di tumore alle ossa. Nelle Filippine non aveva la possibilità di curarsi, e quindi è arrivato a Roma grazie a un'organizzazione senza scopo di lucro per sottoporsi alla chemioterapia. Al Centro Universitario Internazionale Collalto di Roma – entità culturale e luogo in cui i giovani universitari si ritrovano per potenziare doni e capacità e crescere nella fede – è arrivata l'e-mail di un sacerdote filippino che chiedeva se qualcuno poteva preparare Janssen per la Prima Comunione mentre seguiva la cura. Il bambino era orfano di padre e la madre lo aveva praticamente abbandonato. A Roma è stato accompagnato dalla nonna, anziana e malata, che era sempre vissuta in un villaggio isolato delle Filippine. Era la prima volta che si allontanava dal villaggio e dal marito. È iniziata così una storia in cui si sarebbero incrociate molte vite per realizzare una straordinaria esperienza di Dio. Ecco cos'hanno raccontato coloro che sono stati i fratelli di Janssen al Collalto.
A guardar bene anche l’inno nazionale comincia così ,”Fratelli d’Italia…”, perché, in effetti, gli italiani appartengono tutti al medesimo popolo, ma ho sempre creduto, ancor prima di rifletterci, che non ci fosse alcuna ragione per non pensare di essere tutti fratelli o sorelle. Eppure, spessissimo, vengo smentita. Chi sono i fratelli e chi sono le sorelle? Bisogna per forza “appartenere” affinché possiamo ritenerci fratelli?
La morte spaventa tutti noi; vederci indifesi e fragili suscita in noi incertezza, domande, malessere. Spesso, eludendo il tema, diciamo che manca ancora molto a quel giorno, che non ci preoccupa, e quando qualcuno tocca l'argomento cambiamo discorso. In realtà, siamo chiamati a comprendere il vero senso della morte, e per questo dobbiamo rivedere i seguenti aspetti, che ci daranno una visione cristiana della morte stessa.
Molti cristiani, anche cattolici, temono la possibilità che a breve i Governi di tutto il mondo obblighino i cittadini a usare dei microchip sotto la pelle. Protestanti neopentecostali, sempre “unti” con l'aura di interpretazione corretta della Bibbia, garantiscono che i chip inseriti sotto la pelle sono la concretizzazione di questa profezia dell'Apocalisse:
Sono una dei sei figli adulti di genitori gay che di recente hanno presentato degli amicus brief alla Corte Suprema statunitense chiedendole di rispettare l'autorità dei cittadini di mantenere la definizione originaria del matrimonio: un unione tra un uomo e una donna con l'esclusione di tutti gli altri, di modo che i figli possano conoscere i propri genitori biologici ed essere cresciuti da loro. Vivo in Canada, dove il matrimonio omosessuale è stato autorizzato a livello federale nel 2005....
E’ deceduto oggi don Salvatore Mellone, lo ricordate? Era il seminarista di Trani, malato terminale, che desiderava essere prete anche solo per un giorno. Era stato ordinato dopo la telefonata di Papa Francesco. E’ deceduto oggi, malato terminale e sacerdote novello. Fonti molto vicine alla famiglia del giovane sacerdote pugliese ne comunicano la notizia. Il 16 aprile scorso, Salvatore, 38 anni, era stato ordinato sacerdote dall’Arcivescovo di Trani Mons. Giovan Battista Pichierri che ha deciso di abbreviare l’iter. L’ordinazione è avvenuta presso la casa del seminarista, che non si poteva muovere a causa della sua salute.
"Non perdetevi la 6a puntata di ?#?BeatiVoi?! Lunedì 29 Giugno alle 21:05 su Tv2000. Con Claudia Koll, Roberto Herlitzka, Gigi De Palo, Franco Nembrini, Sergio Puglia , Giorgio Ponte, i Piccoli Frati e Sorelle di Gesù e Maria, Dario Latini (Cattonerd) e tanti altri. Catechesi di Don Fabio Pieroni"
Negli Stati Uniti i neri sono passati dal valere nulla al tempo della schiavitù all’avere tutto con Barack Obama presidente, ma una vera storia del cattolicesimo afro-americano non l’hanno mai avuta finché non ci è messo l’erudito monaco benedettino Cipriano. Sembra un’aberrazione spazio-temporale da fantascienza e invece è la storia di padre Cyprian Davis (1930-2015). Nato a Washington il 9 settembre di 84 anni fa, i suoi genitori insegnanti (il padre nell’università) lo chiamarono Clarence John. Alla sua famiglia appartengono il primo generale afro-americano dell’Esercito degli Stati Uniti, Benjamin Oliver Davis (1877 o 1880-1970), e il primo dell’Aviazione militare, suo figlio, Benjamin Oliver Davis Jr. (1912-2002). Affascinato dallo studio della storia, grazie a esso s’innamorò della Chiesa cattolica e a 15 anni si fece battezzare.
La felix Austria e anche la gaia Austria, dato che dal primo gennaio del 2010 le coppie omosessuali possono contrarre legittime unioni civili. Si tratta di un vero e proprio matrimonio: ci si unisce davanti ad un ufficiale di stato civile, l’unione per sua natura è vitalizia, c’è l’obbligo in capo ai conviventi di coabitare sotto lo stesso tetto, di essere fedeli l’uno all’altro (o l’una all’altra), di assistere il para-coniuge in tutto e di collaborare al menage domestico. Inoltre esiste la possibilità di accedere all’adozione, lo scioglimento del vincolo è formalizzato e chi è colpevole della separazione deve pagare il mantenimento dell’altro compagno. Insomma dal punto di vista giuridico un vero e proprio matrimonio. Capita però che il 18 giugno scorso il Parlamento austriaco abbia bocciato un progetto di legge che prevedeva la piena equiparazione dei diritti di conviventi omosessuali ai coniugi, definita come «diritto umano di matrimonio ugualitario». In poche parole i parlamentari hanno detto no al “matrimonio” gay. E i “no” sono stati tanti: 110 contro 26 voti invece favorevoli.
Morire per aver offeso Maometto. Una volta era un fatto da prima pagina, ma adesso è tanto se i mass media, almeno in Italia, riportano la notizia: e non fa più neanche sensazione perchè ormai lo sanno tutti che ci sono regioni infestate dall’intolleranza religiosa, in cui blasfemi e apostati sono messi a morte. A Kano, capitale dell’omonimo stato della Nigeria settentrionale, l’accusa di blasfemia si è abbattuta su nove persone, otto uomini e una donna. Sembra che abbiano avuto l’ardire di affermare che Sheikh Ibrahim Niasse, uno dei maggiori leader della confraternita islamica Tijaniya, è stato più grande del Profeta Maometto. Tanto è bastato per decretarne la rovina.
La sentenza della Corte suprema americana del 26 giugno scorso che obbliga gli Stati dell’Unione a riconoscere il matrimonio omosessuale è tragicamente importante. Essa segna il passaggio alla non negoziabilità dei principi contrari ai principi non negoziabili. Non è un gioco di parole. I principi non negoziabili non solo vengono contestati ma vengono dichiarati non negoziabili i principi contrari. Mentre molti cattolici non digeriscono la non negoziabilità dei principi non negoziabili, gli altri si accaparrano proprio quella – la non negoziabilità – e la fanno propria. Quello che noi buttiamo via per pararci le spalle dall’accusa di integralismo, gli altri fanno propria senza paura di essere accusati di integralismo.
«Novità?». «Oh Benny domani a Roma c’è la Madonna sul palco». Io e la Raffa Frullone ci parliamo così, le nostre news preferite, quelle per cui «dobbiamo assolutamente sentirci», sono quelle che riguardano i Piani Alti. I nostri colleghi giornalisti danno in escandescenza se lo spread diminuisce o se Corona viene condannato. Noi invece siamo deformate da un’appartenenza che è più che casa nostra e puntiamo a un’altra Storia. «Raffa, Raffa lo sapevo, è solo con Lei che possiamo vincere. Questo farà infuriare il diavolo». Lei ormai è abituata, ma il vivavoce della mia auto è talmente alto che l’autista della macchina a fianco mi guarda come fossi pazza. E forse non ha tutti i torti. Comincia così la gioia che da venerdì sera mi trapassa il cuore in attesa di partire con quindici giovani amici per la manifestazione Romana in difesa della Famiglia e contro il ddl Cirnnà e l’ideologia gender. Sono certa che sia cosa voluta e in attesa del bel giorno fatico a dormire come una liceale la notte prima della gita. Sveglia alle 5, rosario mattutino di fronte alla statua della Madonna colpita dalle prime luci dell’alba. Colazione, doccia e mi vesto mentre mia madre agitata dal letto fa mille domande e solleva dubbi. Partirà anche lei ma più tardi in treno. «Mamma stai serena che il Signore è dalla nostra». Sono certa. Ritrovo in piazzale Corvetto a Milano alle 7.30. Si parte per Roma. Sulle macchine si recita il Rosario. Finito apro a caso il Messale e leggo: «Il Re dei cieli nato da una Vergine oggi è venuto fra noi a richiamare al cielo l’uomo che aveva peccato. La schiera degli angeli gioisce perché la stirpe umana ha ritrovato l’eterna giovinezza».
Il comunicato delle Sentinelle in piedi dopo il decreto della “Buona scuola” e i prossimi appuntamenti
Joanna, Christine e Emma descrivono la loro vita: «Ci sembra terribile quando un bambino perde un genitore, ma quando questo avviene deliberatamente?»
Abbiamo già raccontato il paradosso della pillola che servirebbe alle donne per “proteggersi” dalla gravidanza ma che ha ucciso o leso gravemente la salute di migliaia di loro. Ora le famiglie delle vittime si sono unite e hanno deciso di raccontare il loro calvario.
E’ nelle librerie il libro dell’attrice Beatrice Fazi dal titolo "Un cuore nuovo Dal male di vivere alla gioia della fede (Piemme, 207 pagine, 15.90 €). Si legge del libro: "Scritto con cristallina semplicità, in un italiano piano e pulito, è il racconto senza pretese di una vita ordinaria, e proprio perché ordinaria capace di costringere il lettore ad un paragone serrato con la propria vita, così che leggendo ci si ritrova a commuoversi, ad avere paura, a piangere e a ridere. Ma ciò che conquista di più è che fin dalle prime pagine, quasi ad intermittenza ma sempre più insistente e più chiara, una luce appare tra le righe, un brillìo di fondo impedisce di disperare, un presentimento di bene è già dentro le ferite e le lacrime della vita di Beatrice Fazi, adolescente e giovane.
La notizia, data da Papa Francesco durante la conferenza stampa sull’aereo di ritorno da Sarajevo, di un imminente pronunciamento sulle apparizioni di Medjugorje ha suscitato attesa e apprensione nei milioni di fedeli che sono certi della loro autenticità, costringendo i mezzi di comunicazione ad occuparsi dell’argomento. Abbiamo perciò letto e ascoltato pareri e giudizi, con varia cognizione di causa, non solo sul caso specifico ma in generale sulla considerazione in cui la Chiesa terrebbe le cosiddette rivelazioni private. In particolare alcune affermazioni rese sia da laici, interrogati in qualità di esperti, sia da ecclesiastici, che esperti dovrebbero esserlo per davvero, hanno destato sconcerto e dubbio sull’effettiva utilità delle rivelazioni private in ordine alla fede e sulla valenza ad esse attribuita dalla Chiesa cattolica.
Grillo supera il 20% dei consensi e, quindi, del suo gregge fanno parte molti cattolici. Ieri abbiamo assistito ad una lezioncina della grillina Maria Spadoni al Consiglio d’Europa che invitava la Santa Sede e la Spagna a prendere pubblicamente le distanze da Kiko Argüello, reo di aver giustificato l’omicidio davanti a una moltitudine di persone durante la manifestazione indetta a Roma il 20 giugno in difesa dei nostri figli. Dopo aver dichiarato che il movimento cui appartiene (5 Stelle) è “contro ogni tipo di discriminazione”, ed aver espresso la convinzione che “l’omicidio non può essere giustificato in nessun modo”, la signora invitava la Spagna (!) e la Santa Sede (!) a dissociarsi pubblicamente dalla “giustificazione religiosa” dell’omicidio espressa da Argüello. A questo punto Spadoni ottiene due risultati: consente a persone che mai avrebbero avuto occasione di farlo di ascoltare la catechesi di Kiko e mostra ai cattolici con quale allegra fantasia il comico Grillo scelga i politici 5 Stelle. Non so se la Spadoni abbia ascoltato o letto quanto Kiko Argüello ha realmento detto sul palco di Roma, o abbia semplicemente ripetuto a pappagallo ciò che alcuni quotidiani gli hanno vergognosamente attribuito con l'evidente scopo di screditare il movimento del 20 giugno. Vale però la pena riportare le testuali parole di Kiko, non solo per ristabilire la verità, ma anche perché esprime un giudizio che legge in profondità tanti drammi della nostra società.
"La sentenza della Corte Suprema degli Usa, che impone la legalizzazione dei "matrimoni" omosessuali in tutti e 50 gli stati, crea un ambiente legale molto pericoloso per la libertà di religione. Benché protetta dal Primo Emendamento e garantita dalla sentenza stessa, ci sono tutti i presupposti perché la libertà di espressione sia limitata nel nome della lotta all'omofobia. I precedenti lo dimostrano e lo stesso linguaggio della sentenza è ambiguo. Senza contare che, con un parallelo scientificamente azzardato, la Corte equipara l'omosessualità all'appartenenza ad un'etnia. Impedire a due persone dello stesso sesso di sposarsi sarà dunque considerato alla stregua di un atto di razzismo."
All’Angelus in piazza san Pietro, papa Francesco commenta il vangelo di oggi – una guarigione e una risurrezione - che “hanno un unico centro: la fede”. Una fede “appannata o incerta” tende a confondere “risurrezione con reincarnazione”. “La fede… promuove la vita in ogni situazione”.
Non solo Kobane. Lo Stato Islamico ha lanciato un’offensiva anche contro Hasakah, la maggiore città del nord-est siriano, conquistando un quartiere a sud. Nel capoluogo vivono circa 1.000 cristiani e molti sono già fuggiti verso la vicina Qamishli: «L’attacco è cominciato tre giorni fa, sono già arrivate 162 famiglie», rivela a tempi.it padre Ayvazian Antranig, responsabile dell’eparchia armeno-cattolica di Qamishli.
L’avvocato Mohaned Mustafa a tempi.it: «Nei loro computer non c’era traccia di materiale illegale. Eppure sono in carcere di massima sicurezza e la famiglia non può visitarli»
Il vecchio Gramsci, nietzschiano ingenuo, e il giovane Diego Fusaro. Un neo marxista che si è accorto che l’agenda Lgbt è al servizio della “destra del denaro”
Secondo il filosofo Diego Fusaro, il sistema economico oggi dominante si serve di una finanza selvaggia e di una cultura che, col pretesto dei “nuovi diritti”, abbatte ogni comunità solidale che si oppone alla logica mercantile
La coincidenza non era stata evidentemente voluta, ma c’era qualcosa di tragicamente simbolico nell’intrecciarsi ieri delle notizie sul sangue sparso da terroristi islamici in Tunisia, nel Kuwait e in Francia con quelle sulla sentenza con cui la Corte Suprema degli Stati Uniti impone lo pseudo-matrimonio omosessuale in tutto il Paese. Nello sventolare in Internet delle bandiere nere dell’ISIS sui siti jihadisti da una parte e dall’altra, sul sito ufficiale della Casa Bianca, lo sventolare della bandiera arcobaleno prima e più in alto di quella a stelle e strisce; per non dire dello stesso logo del sito, con la Casa Bianca divenuta essa pure per l’occasione color arcobaleno. E aggiungiamoci anche nel nostro piccolo il varco verso la propaganda del “gender” che si è aperto nelle scuole statali italiane con la legge di riforma passata ieri in Senato con voto di fiducia.
"Una delle cose che nota chiunque appena sbarca negli Stati Uniti, credente o no che sia, sono gli avvisi di carattere religioso a caratteri cubitali che, alternati alla pubblicità del Kentucky Fried Chicken o ai cartelli di chi vende casa, ammiccano al passante lungo le grandi vie di comunicazione. Sono ciò che a quelle latitudini si direbbe a piece of americana: non un’“americanata”, ma un tratto caratteristico del folclore urbano che ha una ragione semplicissima. In un Paese dove la libertà religiosa è inscritta nel DNA costituzionale del Paese, e dunque la società conosce un pluralismo delle fedi altrove mai visto, la concorrenza tra le Chiese è serratissima e il marketing è strategico per l’apostolato. È così che da sempre gli Stati Uniti sono un Paese perfettamente laico eppure il più religioso, anzi cristiano, di tutto l’Occidente, malgrado i suoi governi dubbi, le sue scelte politiche discutibili e le zampate della secolarizzazione."
Assassinato a Ghassanieh il 23 giugno 2013, scriveva al vescovo: «Cercano di sopprimerci ma non possono nulla, la nostra fede è fondata sulla Roccia di Cristo»
Pascale Warda, responsabile per i rifugiati e le politiche migratorie nel governo provvisorio del 2004-2005, dichiara a tempi.it: «Ho fatto le mie verifiche, è stata diffusa per motivi politici»
Nei giorni scorsi è circolata una notizia che probabilmente non farà come si suol dire “il giro del mondo”, ma forse ai lettori di tempi.it non sarà indifferente. La Congregazione delle cause dei santi ha dato il nulla osta al processo di beatificazione del servo di Dio Domenico da Cese, frate francescano morto nel 1978 dopo una vita condotta in maniera religiosamente esemplare, tanto da essere soprannominato il “Padre Pio d’Abruzzo”.
Io sono la Madre del Verbo è il titolo del nuovo libro del sacerdote ruandese Eduard Sinayobye che fu testimone oculare delle straordinarie apparizioni della Vergine a Kibeho (un paese del Ruanda vicino alla sua parrocchia) a partire dagli anni Ottanta. Il fenomeno è stato riconosciuto il 29 giugno 2001 dalla Chiesa e si verificò dal 28 novembre del 1981 fino al 28 novembre 1989. Oggi Kibeho è una importantissima meta di pellegrinaggio non solo per il popolo ruandese, ma per viandanti provenienti da tutto il mondo (non a caso, Kibeho è detta «la Lourdes dell’Africa»). Anche papa Francesco, dopo la visita dei vescovi del Ruanda, il 6 aprile 2014, invitò tutti durante un Angelus a chiedere l’intercessione della Madre del Verbo apparsa a Kibeho.
Alla Congregazione per la dottrina della fede non si sono svolte «plenarie» né la «feria quarta» dedicate alle apparizioni in Erzegovina. I cardinali e vescovi non hanno ancora esaminato il dossier, tutto è rimandato a dopo l'estate. Alla fine deciderà il Papa, che ha apprezzato il lavoro della commissione Ruini
Ieri, 25 giugno, si è riunita l'assemblea plenaria della Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede che ha stabilito alcune indicazioni per il caso delle presunte apparizioni di Medjugorie. Il giorno in cui è avvenuta questa riunione è significativo, si tratta, infatti, di quello che viene considerato come il 34esimo anniversario delle apparizioni. A questo punto la relazione è sul tavolo del Papa cui spetta la decisione sul testo e quindi della sua pubblicazione.
Si ricomincia da Kobane, il posto preferito dai media occidentali. Da ieri mattina lo Stato islamico ha lanciato una controffensiva nella città sul confine con la Turchia strappata loro dai curdi a gennaio al termine della più raccontata delle battaglie di quattro anni di guerra in Siria. Perché ancora Kobane e perché proprio adesso? Basta guardare una cartina geografica per capire molte cose.
Non è passata neanche una settimana dalla grandiosa manifestazione del 20 giugno e il primo tradimento è già stato consumato. Ieri sera il Senato ha votato la fiducia al governo sul decreto della “Buona scuola” in cui era stato inserito un emendamento che apre all’introduzione dell’ideologia di genere nell’insegnamento curricolare di ogni ordine e grado. E a votare a favore sono stati anche gran parte di quei senatori che sabato scorso erano in Piazza San Giovanni e che, facendo parte della maggioranza di governo, dopo un lungo tira e molla hanno votato sì. Unica eccezione Carlo Giovanardi, che è uscito dall’aula. Ora il decreto arriva alla Camera il 7 luglio per l’approvazione definitiva.
La veggente Ivanka Ivankovi? Elez ha avuto la sua consueta apparizione annuale il 25 giugno 2015. In occasione dell’ultima apparizione quotidiana del 7 maggio 1985 la Madonna, rivelandole il decimo ed ultimo segreto, disse a Ivanka che per tutto il resto della sua vita avrebbe avuto un’apparizione all’anno nel giorno dell’Anniversario delle apparizioni. Così è avvenuto anche quest’anno. Ivanka ha avuto l’apparizione, durata 4 minuti, nella sua casa. All’apparizione era presente soltanto la famiglia di Ivanka. Dopo l'apparizione la veggente Ivanka ha detto: “ La Madonna ci ha dato la Sua benedizione materna e ha detto: ‘ Pace, pace, pace.’ “
P. Benitez, missionario Pime e direttore Pom in Cambogia, racconta l’apertura della fase diocesana del processo di beatificazione. Un “lungo” cammino, avviato grazie all’opera “provvidenziale” in prima persona del papa. Per la Chiesa locale è “fonte di incoraggiamento” e di missione. E un modo per ricordare il passato recente e i massacri del regime di Pol Pot.
"Dopo settanta giorni di cammino, venerdì 19 giugno 2015, un gruppo di cinque pellegrini è giunto a Medjugorje dalla Polonia. Essi sono arrivati a Medjugorje spingendo una particolare carriola contenente un’immagine di Gesù Misericordioso di tre metri di altezza. Roman, uno di questi pellegrini, ha dichiarato per Radio “Mir” Medjugorje che il loro viaggio, che ha fatto tappa a Medjugorje, li porterà a Roma. “Noi cinque abbiamo iniziato questo pellegrinaggio il 12 aprile scorso, spingendo una speciale carriola, su cui avevamo collocato l’immagine, tutti i nostri effetti personali ed una tenda. Ormai da cinque anni il nostro gruppo, composto da circa venticinque persone, si reca in pellegrinaggio in diversi luoghi del mondo. Finora siamo stati in Terra Santa, nel Montenegro, a Fatima ed a Cuba, ovviamente a piedi. Per principio noi ci rechiamo in luoghi nei quali è necessaria la Misericordia di Dio, anche per questo ci chiamiamo ‘Pellegrini della Divina Misericordia’. Per noi Polacchi Medjugorje è un luogo molto importante, specialmente in questo periodo. Da qui partiremo per Roma. Un Vescovo della Polonia ci ha detto che il Papa conosce la nostra missione. Spero che ci riceverà e che riusciremo a dargli l’immagine, per poi ritornare in Polonia. Stiamo pregando per i cristiani che sono perseguitati nel mondo e per la conversione di coloro che li stanno perseguitando”. "
Durante l’omelia di oggi a Casa Santa Marta, Papa Francesco ha parlato dei cosiddetti “pseudoprofeti”, i quali si riconoscono dagli atteggiamenti: “tante parole, parlano, fanno prodigi, fanno cose grandi ma non hanno il cuore aperto per ascoltare la Parola di Dio, hanno paura del silenzio della parola di Dio”, ha detto il Santo Padre. “È vero, fanno cose buone, è vero, ma gli manca la roccia”, e senza questa roccia “non possono profetizzare, non possono costruire: fanno finta, perchè alla fine tutto crolla”. Poi il Papa ha parlato anche degli pseudo pastori, cioè “i pastori mondani, i pastori o i cristiani anche che parlano troppo, hanno paura del silenzio, fanno forse troppo. Ma non sono capaci di fare dall'ascolto, fanno da quello che parlano, fanno dal proprio, non da Dio”. Il Pontefice ha quindi concluso il suo discorso citando l'esempio di madre Teresa di Calcutta che “non parlava, e nel silenzio ha saputo ascoltare”. I grandi, ha aggiunto, “sanno ascoltare e dall'ascolto fanno perchè la loro fiducia e la loro forza è sulla roccia dell'amore di Gesù Cristo”.
Il sogno di padre Ignacio-María Doñoro de los Ríos (Bilbao, 1964), cappellano militare in aspettativa, era sempre stato quello di diventare tenente colonnello. Un altro sogno ha tuttavia incrociato il suo cammino, e ha dovuto scegliere. L'alternativa era aspettare sette giorni e ottenere la carica desiderata o confermare l'aspettativa che aveva chiesto e andare in America per dedicare la propria vita a quelli che definisce “i bambini crocifissi”, fondamentalmente quelli che sono stati vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale e che in precedenza erano stati abbandonati dai propri genitori.
L'incontro fu casuale. In una chiesa di Via del Corso a Roma. Da allora Beatrice Fazi, l’interprete di Melina in "Un medico in famiglia", non ha più abbandonato il Signore per un solo istante. Lei, lontanissima dalla fede, trascorre la prima parte della sua vita risucchiata da problemi in famiglia, dalle difficoltà del fratello e le sue cattive amicizie, dagli insuccessi scolastici, da una delusione d'amore dopo l'altra e persino un aborto, fino alla passione per il buddismo.
Dio è buono — su questo non ci piove — ma Dio è anche giudice. La più grande fregatura del cristianesimo fai-da-te? Credere in un Dio buonista (non buono!), uno che ci mette una pezza sopra, tanto "non fa niente", tanto "tutto va bene". Ai tempi della mia conversione stavo con una ragazza. E mentre incominciavo a scoprire il Signore, soprattutto attraverso le catechesi dei 10 comandamenti di Rosini, in me maturava la consapevolezza del valore della castità. In parte nasceva da una mia ispirazione, ma certamente fu il sesto comandamento a mettere in chiaro le cose. Facendo un piccolo passo indietro, avevo sentito dire che la chiesa indicasse di vivere in castità con la propria ragazza ma, francamente, mi sembravano cose di altri tempi (del tipo la chiesa si deve adeguare ecc. ecc.). Mi ero confrontato con la responsabile del mio gruppo di preghiera ed il risultato fu uno scambio di opinioni: tu la pensi così, io colí; io e la mia ragazza ci vogliamo bene — non è un’avventura — ognuno è tornato a casa sua, amici come prima. In fondo che male c’è a fare l’amore con la propria ragazza quando ci si vuole bene e si vive una relazione seria?
Il gender, termine ormai noto ai più, è al centro di grandi dibattiti sia scientifici che culturali. Abbiamo chiesto al prof. Massimo Gandolfini, neurochirurgo, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze della Fondazione Poliambulanza di Brescia e vicepresidente nazionale dell’Associazione Scienza&Vita, di chiarire il significato e l’origine di questa ideologia e il ruolo del cervello nella definizione del genere.
Dal blog Ora pro Siria riprendiamo la lettera inviata da Madre Annachiara, superiora della Trappa di Mvanda, in Congo, a Madre Marta Luisa, Superiora della Trappa di Azeir, in Siria, in occasione della morte improvvisa di una giovane professa di Mvanda che aveva offerto la propria sofferenza per la Siria e per i cristiani perseguitati. Suor Marie-Elisabeth Durin, nata ad Aubergenville, in Francia, l’8 agosto 1981, era entrata in Mvanda il 12 giugno 2010, aveva iniziato il noviziato il 19 marzo 2012 e aveva fatto professione temporanea il 19 marzo 2014. Ha raggiunto l’abbraccio del Padre il 22 novembre 2014 a Parigi, all’età di 33 anni, dopo una malattia folgorante.
L’ultimo giorno della nostra permanenza a Medjugorje (il 3 maggio). Abbiamo invitato Vicka a pranzo nella nostra comunità e lei ha detto che sarebbe venuta volentieri. Si era vestita, messa le belle scarpe, un grande foulard in testa (si copriva così perché la sua pelle nuova era delicatissima e rossa come quella di un neonato); la notavo tutta contenta, proprio vedevo in lei in quegli istanti di attesa la stessa gioia della giovane che vuole intrattenersi con giovani (poi a noi vuole molto bene, conosce tutti i ragazzi uno ad uno, mi telefona spesso e chiede di ognuno, li ricorda per nome uno ad uno) allora Vicka era felicissima di venire a pranzo con noi e prontissima, quando arriva la sorella che le dice: “Mamma ha detto di no”. Vicka non ha detto niente. Solo a me: “Elvira, mamma ha detto no. Dio ha detto no!” Ho visto una ragazza rimanere in pace, profondamente in pace davanti a qualsiasi situazione. Ho visto che Vicka non fa obbedienza a sua madre, ma ha un riferimento immediato alla Volontà di Dio.
"Medjugorje luogo di preghiera ma nessun riconoscimento delle apparizioni della Madonna ai sei veggenti. Nel giorno del 34esimo anniversario delle apparizioni della Vergine, Regina della Pace, a sei bambini in una piccolissima e povera località in Bosnia, avvenute il 24 giugno 1981, si è riunita l'assemblea plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede che ha stabilito alcune linee guida sul dossier Medjugorje.La relazione finale, composta dalla documentazione raccolta fino a oggi, è ora sulla scrivania del Papa che dovrà decidere se accogliere il testo e quando pubblicare il decreto. A quanto risulta al Giornale , le indicazioni riguarderebbero il riconoscimento di Medjugorje come luogo di fede, preghiera e di devozione, ma non una sua trasformazione in Santuario; l'invito ai pellegrini a visitare il luogo senza avere contatti con i veggenti e dunque il divieto di partecipare al momento delle apparizioni che tre veggenti su sei riceverebbero ogni giorno. "
Proprio nei giorni in cui fervevano i preparativi per il Family Day a Roma, una buona notizia per i sostenitori della famiglia naturale è arrivata da Vienna. Il 18 giugno scorso, il parlamento austriaco ha bocciato il progetto di legge per l’equiparazione dei diritti delle coppie gay e lesbiche al matrimonio, tecnicamente definita “diritto umano di matrimonio ugualitario”. Il voto si è risolto con 110 contrari e appena 26 favorevoli. Soltanto il partito dei Verdi ha votato compatto a favore dell’equiparazione, mentre il Partito Socialdemocratico (che pure era stato l’originario estensore della proposta) si è allineato al Partito Popolare nel mantenimento dello status quo, verosimilmente per non creare spaccature nella “grande coalizione” che governa l’Austria.
Dalle prime mosse ieri in Commissione Giustizia al Senato si capisce che la maggioranza va avanti per la sua strada sul ddl Cirinnà, il disegno di legge che sotto il nome di unioni civili intende promuovere niente meno che il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Nell'udienza generale del 24 giugno 2015, Papa Francesco ha proseguito il ciclo sulla famiglia riflettendo «sulle ferite che si aprono proprio all’interno della convivenza famigliare. Quando cioè, nella famiglia stessa, ci si fa del male. La cosa più brutta!». Il Papa ha descritto le tragiche conseguenze delle separazioni e dei divorzi per i figli, che ne sono le prime vittime. Sappiamo, ha esordito il Pontefice, che «in nessuna storia famigliare mancano i momenti in cui l’intimità degli affetti più cari viene offesa dal comportamento dei suoi membri. Parole e azioni (e omissioni!) che, invece di esprimere amore, lo sottraggono o, peggio ancora, lo mortificano». Come in ogni malattia, «quando queste ferite, che sono ancora rimediabili, vengono trascurate, si aggravano: si trasformano in prepotenza, ostilità, disprezzo. E a quel punto possono diventare lacerazioni profonde, che dividono marito e moglie, e inducono a cercare altrove comprensione, sostegno e consolazione. Ma spesso questi “sostegni” non pensano al bene della famiglia!».
Paese che vai, Santa Messa che trovi. A Chicago, la chiesa di St. James non c’è più, era un edificio pericolante e lo hanno dovuto abbattere. La chiesa è stata ospitata da un teatro, che caratterizza sia lo scenario che la liturgia.
Intervento di Gianfranco Amato, Presidente dei Giuristi per la Vita, alla manifestazione nazionale del 20 giugno 2015, che ha visto la partecipazione a Roma, in Piazza San Giovanni, di oltre un milione di persone. L'evento è stato organizzato dal comitato ?Difendiamo i nostri figli? a difesa dell?istituto del matrimonio, della famiglia composta da un uomo e da una donna, del diritto del bambino ad avere una figura materna e una paterna, senza dover subire già dalla scuola dell?infanzia la propaganda dell?ideologia gender definita da Papa Francesco ?un errore della mente umana?.
Sul numero di maggio-giugno della rivista diocesana La Madonnina di Civitavecchia, si ricorda che dal giorno 15 marzo 2005, con decreto dell’allora vescovo della città, mons. Gerolamo Grillo, la piccola parrocchia di Sant’Agostino a Pantano, che custodisce in una teca blindata la statua della Vergine che ha lacrimato sangue per 15 volte tra il 2 febbraio e il 15 marzo 1995, è stata eretta a Santuario mariano. La notizia così ribadita è importante perché significa che la Chiesa riconosce l’origine soprannaturale di quelle lacrime. Non a caso l’attuale vescovo, mons. Luigi Marrucci, il 26 aprile 2014, ha incoronato la «Madonnina» durante un pontificale concelebrato con il vescovo emerito Grillo, l’arcivescovo Giovanni Marra e con moltissimi sacerdoti della diocesi. Come già per altre mariofanie ed eventi analoghi è proprio con gesti solenni come questo che la Chiesa dà pubblica approvazione di un fatto riconducibile a un intervento divino. E dal momento che un vescovo non prende simili iniziative in disaccordo con Roma e che in seno alla diocesi i suoi decreti valgono il volere del Papa, questi fatti spengono definitivamente le opinioni particolari di chi da vent’anni specula sulla veridicità delle lacrimazioni.
Vangelo Mc 5, 21-43: Fanciulla, io ti dico: Àlzati!
[In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.] Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male». Stava ancora parlando, quando [dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.]
Puntata di Porta a Porta del 23/06/2015 su Medjugorje. Tra gli ospiti Antonio Socci, Paolo Brosio ....
Papa Francesco, nell’incontro con i malati all’interno della Piccola Casa della Divina Provvidenza-Cottolengo, ha citato come modello di carità, soprattutto nei confronti degli infermi, Fratel Luigi Bordino, “ultimo arrivato” agli onori degli altari tra i Santi Sociali (è stato proclamato Beato lo scorso 2 maggio). Ma chi è Fratel Luigi?
La parlamentare relatrice del ddl sulle unioni civili aveva definito i partecipanti all’evento di piazza San Giovanni “retrogradi” e “orgogliosi di discriminare”
“Nel silenzio generale di tutta la stampa il Governo ha dato parere neutrale al ddl Cirinnà. Ecco i primi effetti concreti di piazza San Giovanni”. Dopo il successo della mobilitazione di sabato, Mario Adinolfi registra con soddisfazione la marcia indietro dell’Esecutivo Renzi che non esprime appoggio alla disegno di legge sulle unioni civili e, parlando con Intelligonews, fa chiarezza sugli “attacchi strumentali” a Kiko Arguello e sulle critiche che continuano ad arrivare da una parte del mondo cattolico.
Ho sentito questa mattina, alla radio, che è tornata al Padre suor Nirmala, colei che, dopo la morte di Madre Teresa di Calcutta, ha guidato le Missionarie della Carità. Devo ringraziare il Signore di avermi fatto conoscere questa suora, questa donna stupenda. Quando stavo a Dragoncello e le Missionarie della Carità del ramo contemplativo, si stavano insediando nei prefabbricati ai confini della Parrocchia, fu lei una delle prime sorelle che ho conosciuto. Minuta , esile ma con un sorriso e degli occhi stupendi. Fu lei che in diverse occasioni mi ha fatto incontrare con Madre Teresa , anzi una volta tutte e due me le ritrovai alla porta della canonica. Due donne meravigliose. Mi presero per mano e mi accompagnarono nella loro casa per fare una benedizione di tutti i locali prima dell’inizio ufficiale dell’attività. Io non conosco l’inglese, come ambedue non conoscevano l’italiano: ma, non so perché, ci capivamo benissimo. C’era un linguaggio ‘diverso’ che intercorreva tra noi e che rendeva tutto comprensibile.
La grande storia di suor Mary Nirmala Joshi, morta ieri a Calcutta. Induista, si convertì sentendo le campane. Il rapporto con Teresa, la matita e il consiglio ai giornalisti: «Pregate»
«Lo Stato islamico è peggio del nazismo. Noi dobbiamo resistere, non possiamo cedere, non possiamo fuggire, altrimenti diamo loro ragione. La guerra contro l’Isis è una terza guerra mondiale». Le parole dell’arcivescovo cattolico caldeo di Kirkuk, monsignor Yousif Mirkis, intervistato da BFMTV, hanno fatto scalpore in Francia. Ma non è la prima volta che un alto prelato cattolico denuncia con parole forti la gravità dell’occupazione dell’Iraq da parte dei terroristi islamici e chiede che vengano cacciati con la forza, per restituire ai cristiani le loro terre.
«Attenzione pastorale e riconoscimento del matrimonio gay sono due cose diverse e questo risulta anche dal documento finale della scorsa assemblea sinodale, dove a questo riguardo c’è un brano che cita i documenti precedenti della Chiesa cattolica». Ha risposto così il cardinale Péter Erdo, arcivescovo di Esztergom-Budapest, relatore generale della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, durante la conferenza stampa di presentazione dell'Instrumentum laboris per il sinodo del prossimo ottobre. Qualche titolista però deve aver capito fischi per fiaschi se molti, ad esempio Repubblica e Il Giornale, hanno titolato: “Sinodo: accoglienza per divorziati risposati e gay”, e “Sinodo apre a gay e divorziati”. A scanso di equivoci, e nel caso a qualcuno fosse sfuggito, sarà meglio sottolineare subito che quello presentato ieri è un documento di lavoro che, come tale, non rappresenta «la posizione ufficiale della Chiesa», ha specificato il cardinale ungherese.
Dalle prime mosse ieri in Commissione Giustizia al Senato si capisce che la maggioranza va avanti per la sua strada sul ddl Cirinnà, il disegno di legge che sotto il nome di unioni civili intende promuovere niente meno che il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Dopo che a Piazza San Giovanni un milione di persone ha manifestato contro la teoria del gender e le sue conseguenze giuridiche, a partire dalla legge Cirinnà, una tesi oscura che circolava su qualche rivista scientifica per iniziati o nella subcultura dei blog Lgbt è venuta allo scoperto ed è stata messa in prima pagina da giornali nazionali. La teoria del gender, afferma questa tesi, non esiste. È nata, come ha riassunto il leader gay Franco Grillini, «nelle stanze vaticane», con una sorta di complotto che coinvolgerebbe Benedetto XVI, il cardinale Bagnasco e lo stesso Papa Francesco, che ha definito a Napoli la teoria del gender «un errore della mente umana».
Laura ha una storia terribile: padre violento e alcolizzato, autolesionismo, relazioni omosessuali, cliniche psichiatriche. Morirà entro l’estate e sta organizzando tutto: dai funerali alla bara
A qualcuno verrà un tuffo al cuore, ma vorrei anch’io ricordare il 750esimo anniversario della nascita di Dante parlando di un uomo a cui il nostro poeta fiorentino attribuisce una sua nascita, pur non essendo suo padre; di un uomo che lo ha generato, essendo (anche) omosessuale. E mi riferisco a Virgilio.
Doppio speciale appuntamento quest’anno per il Rinnovamento nello Spirito Santo. In programma a Roma, nei giorni 3 e 4 luglio 2015, la XXXVIII Convocazione del RnS con Papa Francesco, che vedrà la partecipazione di migliaia di persone in piazza San Pietro (3 luglio) e allo Stadio Olimpico (4 luglio).
È morta questa notte, a Calcutta, suor Nirmala Joshi, 81 anni, succeduta alla beata Madre Teresa di Calcutta alla guida delle Missionarie della Carità dopo la beata Madre Teresa. Da tempo la religiosa soffriva di problemi cardiaci, e negli ultimi giorni - come riferisce l'agenzia AsiaNews - ha avuto un’insufficienza renale.
L’intervento di Kiko Arguello dal palco di piazza San Giovanni è finito nell’occhio del ciclone non solo per la dichiarazione interpretata come ostile alla Conferenza Episcopale Italiana. Nel corso della manifestazione Difendiamo i nostri figli, contro la cultura del gender e in difesa della famiglia naturale, l’iniziatore del Cammino Neocatecumenale ha affermato che un uomo abbandonato dalla propria donna può “sperimentare il non-essere amato”, una sensazione terribile che può sfociare anche nella violenza e nella persecuzione contro l’ex consorte. Molti media e blog hanno quindi attribuito a Kiko il teorema secondo il quale il femminicidio sarebbe sostanzialmente provocato da quelle mogli che abbandonano il marito. Corollario: la famiglia è un focolaio di potenziale violenza tra i sessi. Kiko ha avuto il coraggio di affermare una scomoda verità – afferma l’avvocato Simone Pillon, uno dei membri del Comitato Difendiamo i nostri figli, artefice della manifestazione di sabato scorso – il fenomeno della violenza endofamiliare è grave e inaccettabile: nessuna persona deve veder messa in pericolo la vita o l’incolumità per siffatte ragioni.
Giovedì 25 giugno 2015 Medjugorje celebrerà il trentaquattresimo anniversario delle apparizioni della Madonna. Quel giorno le Sante Messe in lingua croata, in chiesa parrocchiale, saranno celebrate alle ore 5:00, 6:00, 7:00, 8:00, 9:00 e 11:00, mentre la Santa Messa solenne verrà celebrata alle ore 19:00. Alle ore 22:00 comincerà poi la consueta adorazione notturna mensile, che si concluderà alle ore 7:00 del mattino del 26 giugno. Tutti i conducenti di veicoli, che in questi giorni transiteranno lungo le strade dell’Erzegovina, sono pregati di prestare attenzione ai pellegrini che verranno a piedi. Invitiamo tutti coloro che verranno a Medjugorje a farlo in modo da favorire un’autentica atmosfera spirituale e di preghiera.
Questa sera, puntata di Porta a Porta dedicata a Medjugorje.
Nella basilica di San Francesco di Siena, da 276 anni si conservano intatte 223 ostie. Al riguardo, ha detto lo scienziato Enrico Medi: “Questo intervento diretto di Dio, è il Miracolo [...], compiuto e mantenuto tale miracolosamente per secoli, a testimoniare la realtà permanente di Cristo nel Sacramento Eucaristico”. Il miracolo è avvenuto il 14 agosto 1730. Il più antico resoconto scritto dell'evento è stato redatto nello stesso anno, firmato da un certo Macchi. Quel giorno, alcuni ladri si infiltrarono nella basilica e rubarono il tabernacolo, che conteneva 351 particole consacrate. Tre giorni dopo, il 17 agosto, tutte le 351 particole comparvero nella cassetta delle elemosine del santuario di Santa Maria di Provenzano, dove erano state portate, mescolate alla polvere che si era accumulata sul fondo della cassetta.
Da settimane, ancor prima che l’enclica Laudato si’ fosse pubblicata, molto s'è scritto in merito alle bordate che giungevano dagli Stati Uniti: un misto di paura tra i colossi energetici locali per quel che il Papa avrebbe potuto scrivere su ambiente, ecologia, clima, ma anche un tentativo di ridurre al minimo gli effetti dell’atteso documento. Poco o nulla, invece, s’è detto a proposito delle reazioni europee, che pure ci sono state e non tutte entusiaste. Ironia della sorte, è proprio dal Paese più cattolico del vecchio continente, la Polonia, che si sono registrate le critiche più dure – a tratti perfino sprezzanti – relativamente all’enciclica.
Prendiamola alla larga. Aleksandr Solgenitsin nel suo Arcipelago Gulag racconta che una volta l’intellighenzia staliniana chiese a degli ingegneri quante passeggeri potevano starci nei vagoni ferroviari delle loro linee. Gli ingegneri fecero i loro calcoli e comunicano il risultato ai compagni politici. Questi rimasero indignati dai conti fatti dai tecnici. I vagoni della grande madre Russia potevano contenere un numero assai maggiore di quello indicato dagli esperti, perché erano i migliori vagoni al mondo. Risultato? Gli ingegneri furono mandati nei gulag a morire. Il succo della storia è questo. L’ideologia fa guerra alla realtà e se questa si ribella, zac, via le teste.
Sabato a Roma, piazza San Giovanni, si è svolta una manifestazione nazionale a sostegno dell’identità sessuale “naturale” e del matrimonio eterosessuale. Il 10 maggio, sempre a Roma, si è svolta la quinta marcia nazionale per la vita, con 40mila partecipanti. Entrambe le iniziative hanno visto l’impegno e la partecipazione di vari gruppi di laici cattolici, come anche di evangelici e di appartenenti ad altre religioni. Si sta concretizzando dunque una reazione popolare all’equiparazione di altre forme di unione alla famiglia e una protesta contro l’introduzione dell’ideologia del gender nell’educazione scolastica. Infatti si ha ormai l’impressione che chi è a favore della famiglia formata da uomo, donna e figli, come pure chi si sente moralmente obbligato a rispettare e tutelare la vita umana dal concepimento al suo termine naturale, sia o da rieducare in quanto poco sensibile al valore della libertà individuale, o addirittura da perseguire per comportamento contrario alla libertà e antisociale.
Sul numero di maggio-giugno della rivista diocesana La Madonnina di Civitavecchia, si ricorda che dal giorno 15 marzo 2005, con decreto dell’allora vescovo della città, mons. Gerolamo Grillo, la piccola parrocchia di Sant’Agostino a Pantano, che custodisce in una teca blindata la statua della Vergine che ha lacrimato sangue per 15 volte tra il 2 febbraio e il 15 marzo 1995, è stata eretta a Santuario mariano. La notizia così ribadita è importante perché significa che la Chiesa riconosce l’origine soprannaturale di quelle lacrime. Non a caso l’attuale vescovo, mons. Luigi Marrucci, il 26 aprile 2014, ha incoronato la «Madonnina» durante un pontificale concelebrato con il vescovo emerito Grillo, l’arcivescovo Giovanni Marra e con moltissimi sacerdoti della diocesi. Come già per altre mariofanie ed eventi analoghi è proprio con gesti solenni come questo che la Chiesa dà pubblica approvazione di un fatto riconducibile a un intervento divino. E dal momento che un vescovo non prende simili iniziative in disaccordo con Roma e che in seno alla diocesi i suoi decreti valgono il volere del Papa, questi fatti spengono definitivamente le opinioni particolari di chi da vent’anni specula sulla veridicità delle lacrimazioni.

Ci ha messo in guardia che Satana è potente e vuole scatenare l’odio, quindi la guerra per distruggere l’umanità.... Di che genere di guerra si parla? La minaccia di un conflitto nucleare tra l’Occidente e l’Oriente, la terza guerra mondiale. E la Madonna ha aggiunto che il demonio avrebbe fatto di tutto per minare l’unità della famiglia cristiana fondata sul matrimonio e che, senza una nuova conversione, molti pastori avrebbero tradito la propria vocazione, anche con grave scandalo, e che la Chiesa avrebbe conosciuto una nuova grande apostasia, cioè il rinnegamento delle verità cristiane fondamentali riaffermate nei secoli nella tradizione e nella dottrina.
«L’odio, per essere precisi, è verso i cristiani che esprimono il proprio credo pubblicamente». Intervista allo storico Geoffrey Alderman
Fa diciott’anni, la più “piccola”. Ho in mente netta quell’alba, e mio marito e io davanti all’ospedale. Era una di quelle albe di giugno che sembrano, nell’aria, ingravescenti d’estate. Lei era di dieci giorni in anticipo. È nata il giorno del mio onomastico. Mi è parsa un regalo.
In un libro-intervista (Più forti del terrore, Emi) il patriarca di Baghdad Louis R. Sako racconta in modo mirabile e toccante la situazione del suo popolo
Novena al Preziosissimo Sangue Sparso di Gesù.
"Oggi inizia la novena al Preziosissimo Sangue di Gesù Cristo."
"Gli Stati Uniti, negli anni di Obama, sono diventati l’emblema della secolarizzazione. Con una diplomazia che promuove aggressivamente i diritti gender, le battaglie per i “nuovi diritti” sostenuti direttamente dalla Casa Bianca, l’aborto tardivo legale e tanti altri aspetti, gli Usa sono sempre meno identificati come una nazione cristiana e stanno diventando sempre più impopolari fra i cattolici italiani. Al punto che molti iniziano a pensare che, nella nuova guerra fredda, fra Obama e Putin, il secondo sia il male minore. "
Lo Stato Islamico in Libia non solo si rafforza allargando i territori sotto il suo controllo tra Sirte e Agedabia, ma trova persino il tempo per dedicarsi alle attività culturali per ribadire il tipo di società che punta ad instaurare. La notizia diffusa sabato dalle agenzie è di un concorso di recitazione di versetti coranici aperto a miliziani dell’Isis (almeno 3 mila secondo le ultime stime) e simpatizzanti della Cirenaica che si cimenteranno in una gara in cui dovranno dimostrare di aver studiato una selezione delle 114 sure del Corano recitandole con maestria. Il bando è stato diffuso su internet in occasione del Ramadan, il mese del digiuno islamico, con l’invito a iscriversi al concorso presso gli imam di moschee che sostengono l’Isis elencate con precisione.
«Il mio primo sentimento è di gratitudine al Signore che ha permesso una cosa grande per la vita della Chiesa italiana e per la vita del popolo italiano». Monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, tra i primissimi vescovi a sostenere l’idea di una manifestazione pubblica a difesa della famiglia e dei bambini, è particolarmente soddisfatto della grande festa della famiglia che si è celebrata sabato 20 giugno in Piazza San Giovanni. Ha seguito tutto il giorno lo svolgersi della manifestazione, stando al telefono con gli amici presenti a Roma. «È una cosa grande che è potuta accadere perché ha trovato un milione di uomini grandi, un milione di cuori grandi, cioè disponibili ad agire senza farsi frenare dalle piccole alchimie delle valutazioni scientifico-politiche».
Il 21 giugno 2015 Papa Francesco ha iniziato la sua visita a Torino e in Piemonte, «terra benedetta», ha ricordato, «di cui io sono nipote». Con accenti talora sorprendenti, il Papa ha proposto un viaggio attraverso l'insegnamento dei santi sociali torinesi, da don Bosco, di cui Francesco è venuto a celebrare il secondo centenario della nascita, al Cottolengo. Ha voluto ricordare anche una loro parola oggi molto scomoda: castità. E, parlando a braccio ai giovani, ha ricordato che i grandi santi sociali sono vissuti a Torino all'epoca del Risorgimento in cui «c'era la massoneria piena, c'erano i mangiapreti, c'erano anche i demoniaci: uno dei momenti più brutti e dei posti più brutti della storia d'Italia». Questo giudizio storico fortissimo si è riferito a un'epoca in cui Dio ha però suscitato a Torino tanti santi.
Al termine della Messa celebrata domenica 21 giugno in piazza Vittorio a Torino, primo giorno del suo pellegrinaggio nel capoluogo piemontese, papa Francesco ha recitato assieme con i fedeli l'Angelus. Riprendiamo di seguito le parole del Santo Padre nell'introdurre la preghiera mariana.
Mario Adinolfi dice no all'introduzione dell'ideologia gender nelle scuola. Roma, Piazza San Giovanni, 20 giugno 2015
Ha fatto molto discutere, in questi giorni, il “Family Day” a Roma. Si è trattato, come è noto, di una manifestazione contro il ddl Cirinnà, che equipara il matrimonio costituzionale a quello tra persone dello stesso sesso. E tra hashtag pro e contro (#familygay, #chiconoscenonhapaura, ecc.) si è consumato l’ennesimo scontro in salsa italiana tra tifoserie contrapposte. Non è mio interesse parteggiare per l’uno o per l’altro dei movimenti. Mi interessa, piuttosto, comprendere un ben più profondo fenomeno, che è oggi in atto, e che – ho cercato di argomentarlo nel mio studio Il futuro è nostro (2014) – coincide con la distruzione capitalistica della famiglia. Credo, infatti, che il modo migliore per impostare la questione, evitando accuratamente le “tifoserie”, consista nel comprendere, con Marx, il movimento della storia reale: e la storia reale ci insegna che la logica di sviluppo del capitale, negli ultimi cinquant’anni, è stata quella di un progressivo superamento di ogni limite reale e simbolico in grado di opporre resistenza all’estensione onnilaterale della forma merce a ogni ambito della realtà e del pensiero.
Questo è il punto di forza di questa strana gente, che trova il tempo di chiedere, informarsi, capire al di là delle apparenze e del mainstream che tutto ci propina tranne che la pura, rude, semplice narrazione di ciò che c’è
Anche lo staff di questo sito era presente alla manifestazione a San Giovanni. Bellissima ....
Ha diluviato prima, durante, dopo. Qualsiasi piazza ragionevole avrebbe mollato, si sarebbe svuotata: le due ore di diluvio che hanno preceduto l’avvio della manifestazione avrebbero fiaccato chiunque. Ma il popolo del 20 giugno è stato un popolo speciale, particolare e anche se sugli altri giornali non verrà raccontato, su questo sì: tutti si sono pagati il viaggio di tasca loro, nessun organismo pubblico o ecclesiale ha finanziato la manifestazione, Avvenire e la Cei l’hanno guardata con plateale freddezza, i media hanno oscurato completamente la preparazione dell’evento provando a declassarlo a questione secondaria. Ma quelle mamme e quei papà poi dopo essersi pagati il viaggio di tasca, la piazza l’hanno riempita e alla fine anche i più riottosi hanno dovuto contare. Piena non solo piazza San Giovanni, ma tutte le quattro grandi arterie d’accesso. Un milione di persone e pensavate che quattro gocce potessero intimorire una mobilitazione così?
Contro tutto e contro tutti. Contro il maltempo che a due ore dall’evento ha scatenato un nubifragio che ha fatto temere l’annullamento della manifestazione; e contro i Galantini di ogni specie che hanno tentato in tutti i modi di sabotare questo evento di popolo.
UN MILIONE DI PERSONE, DI PADRI, DI MADRI E DI FIGLI E’ ANDATO IN PIAZZA PER DIFENDERSI DALL’INDOTTRINAMENTO E PER OPPORSI ALLA DEMOLIZIONE DELLA FAMIGLIA. Anzitutto dobbiamo dire tutti un grande grazie a Kiko e al Cammino neocatecumenale. Siete stati grandi!
Taglio di capelli giovanile, calzoncini, t-shirt, crocifisso e madonnina al collo. Giacomo Celentano porta il suoi 48 anni con l’aria di un ragazzo che potresti incontrare alla Gmg. Vicino alla chitarra e alle foto di papà Adriano e di mamma Claudia ci sono volumi con la Madonna in copertina e sulle pareti immagini cristiane. Giacomo alla Chiesa si è avvicinato dopo «anni di buio», come li chiama lui. Anni in cui di Dio non voleva sapere, ma che lo hanno portato ad essere un cristiano convinto, disposto, «anche se è impopolare», a testimoniare la sua fede di fronte al mondo. Per questo «sono contento che il 20 giugno si andrà in piazza a difendere la famiglia».
«“Stelle nella notte della fede”. Bagliori, dunque, che illuminano gli uomini nel loro non sempre facile rapporto con il cielo, intessuto di luce ma anche di oscurità. Ecco come definisce René Laurentin, certamente il maggiore esperto al proposito, le apparizioni mariane. Si può parlarne anche come di una sorta di colpi di gong che ogni tanto risuonano nel mondo per risvegliarci dai nostri torpori, per denunciare le nostre illusioni, per ricordarci che esiste un rapporto ben stretto tra quel peccato che vogliamo ignorare e quei tanti mali per i quali continuamente ci lamentiamo. Colpi di gong, per svelare le idolatrie alle quali ci abbeveriamo, nel tentativo di rispondere al nostro bisogno di Dio ma, al contempo, per sfuggirgli in tutto o in parte. Ebbene, se tutto questo è vero, ciò che è avvenuto a Kibeho tra il 1981 e il 1989 è davvero una stella tra le più luminose, un colpo di gong che non possiamo non udire. E questo per molti motivi, come ci spiega bene, con autentico spirito mariano, don Edouard Sinayobye in questo suo volume».
Gli Incredibili è un film animato che ruota intorno alla vita di una famiglia in cui tutti i membri hanno poteri da supereroi. È una delle poche produzioni animate che hanno l'insolita capacità di raggiungere con la loro storia un'enorme fascia di età, anche gli adulti. Al di là della genialità della tecnica con cui è stata realizzata – è particolarmente difficile rappresentare le persone nell'animazione –, spicca anche la storia, che racchiude azione, commedia, suspance e tenerezza per parlarci di una famiglia che, come ogni famiglia – con o senza poteri speciali –, attraversa difficoltà e sfide.
“Quando parliamo di matrimonio omosessuale ciò su cui siamo chiamati a discutere non è l'omosessualità, ma il matrimonio. Il tema è non chi si può sposare, ma cosa è il matrimonio”. Esordisce con questo inciso il volume Che cos'è il Matrimonio? uscito in Itala, per la casa editrice “Vita e Pensiero” (pp. 130 euro 13,00), traduzione italiana di What is Marriage? Man and Woman: a defense scritto da Sherif Girgis (Ph.D in filosofia a Princeton e studente di diritto a Yale), Ryan T. Anderson (Fellow presso l'Heritage Foundation) e Robert P. George (Professore all'Harvard Law School).
Tutte le forme di divinazione sono una realtà che mette in discussione i credenti che si dichiarano cristiani cattolici, perché sono sempre più numerosi i fedeli che consultano veggenti e indovini per problemi personali, malattie, conflitti emotivi o per la semplice curiosità sul futuro. Altri si chiedono se queste pratiche siano compatibili con la loro fede cristiana.
In che senso il Papa si è ispirato a San Francesco per scrivere l'Enciclica "Laudato Si"? Per il solo fatto che il poverello d'Assisi sia l'autore del "Cantico delle Creature"? In realtà Bergoglio ha scavato molto più a fondo nel pensiero francescano. Allora andiamo a scoprire come è nata questa "ispirazione" così utile alla stesura della sua Enciclica "ecologica".
“...in Italia per ogni bimbo adottato ci sono più di 10 domande di adozione. Ma se si considera il numero di bimbi già dichiarati in stato di adottabilità e non adottati [...] il rapporto è 20:1. Dichiara Marco Griffini, presidente Ai.Bi. (Associazione Amici dei Bambini, Ong con tredici sedi in Italia e venticinque uffici in tutto il mondo) che al 2012 i minori senza famiglia in Italia sono circa 35.000 e che “per ogni bimbo dichiarato adottabile in Italia ci sono venti coppie in attesa di adozione” (www.nostrofiglio.it), ma di questi 35.000 la grande maggioranza non sono adottabili per problemi legali, sono grandicelli d’età e/o portatori di gravi disabilità, e i Tribunali per i Minori fanno molta fatica a collocarli. Quelli adottabili sono circa 1.900 e si trovano oggi in sistema di accoglienza temporanea (il 59% sono in comunità da oltre due anni e di questi il 24% da oltre quattro anni, il restante 41% sono in famiglia).
Centinaia di migliaia di persone «rischiano di morire di fame», in alcune zone del paese sono rimaste solo le piante da mangiare. Intervista a padre Daniele Moschetti, superiore dei Comboniani in Sud Sudan
«La manifestazione delle famiglie? È un’iniziativa da sostenere, non si può tacere». Intervista al cardinale di Bologna
La donna che ha avuto una crisi parlando in aramaico dopo la visita al Sacro Lino scrive a Repubblica: ricevo esorcismi da nove mesi, sono una persona che soffre e non un mostro dell'orrore.
Che il sistema fiscale italiano sia a dir poco ingiusto lo sappiamo bene. Basti pensare che il total tax rate, il totale delle tasse che paghiamo, ammonta al 65,4% ed è uno dei più alti al mondo. Eppure non per questo quello italiano è un sistema che ridistribuisce ai poveri, ma al contrario è una struttura che incrementa le diseguaglianze (clicca qui). In realtà però da noi non solo i poveri vengono tassati molto, ma anche i ricchi. Basti guardare l'aliquota Irpef più alta, al 43%, è fra le più alte al mondo (clicca qui).
Stiamo attraversando uno dei tornanti più pericolosi della storia democratica del nostro Paese. Il clima è davvero pesante. Ed è per questo che io sarò in Piazza San Giovanni a Roma il prossimo 20 giugno 2015. Sta per essere messa in campo una batteria di provvedimenti normativi liberticidi e illiberali che rischiano di completare una pericolosa rivoluzione antropologica. Come non pensare, ad esempio, al disegno di legge Scalfarotto contro l’omofobia, che per la prima volta nella storia del nostro ordinamento giuridico pretende di introdurre un reato – il reato di “omofobia” appunto – senza definirne i presupposti giuridici. Nessuna legge in Italia, oggi, definisce il concetto di omofobia. E nessun magistrato in nessun provvedimento, finora, ha mai definito cosa sia l’omofobia. Il rischio è che la definizione di questo concetto verrà rimessa alla discrezionalità del singolo giudice, secondo la sua personale sensibilità e la sua personale visione del mondo.
Quei razionalisti polemici di Voltaire e Gibbon attribuirono la caduta dell’Impero Romano al disfattismo ispirato dal cristianesimo, atterriti dall’immagine della chiesa dell’Aracoeli e dello sciamare sul Campidoglio di frati salmodianti. Altri sono ricorsi all’insufficienza militare, la sclerosi amministrativa, il benessere, il distacco degli animi, le diserzioni, le connivenze con gli invasori. Gli studiosi ispirati al materialismo storico, come Mazzarino e Mazza, hanno fatto risalire il crollo alla crisi monetaria, mentre i marxisti, come Gordon Childe, hanno puntato sulle contraddizioni di una società basata sulla schiavitù.
Mc 4,35-41: Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
L'attore si di Jurassic World Chris Pratt è un cristiano che non ha messo da parte la sua fede diventando una stella di Hollywood. Pratt inserisce regolarmente citazioni tratte dalle Scritture e richieste di preghiera sul suo account Twitter e sulla sua pagina Facebook, eChristianity Today riferisce che di recente ha parlato del ruolo che la preghiera ha giocato nella sua vita quando suo figlio Jack è nato prematuro due anni fa.
Siamo quasi in estate, e ciò significa che molte coppie si sposeranno. Se volete fare un grande regalo al/la vostro/a futuro/a sposo/a, suggerirei di studiare un po' la Teologia del Corpo di San Giovanni Paolo II. Imparare il progetto di Dio per mio marito e me, come uomo e donna, così come la chiamata di Dio alla comunione con lui ha cambiato il corso del nostro rapporto prima che ci sposassimo. Quando contraete matrimonio, ricordate che il vostro sacramento è in comunione con la Santissima Trinità e che Dio vi sta chiamando a un incontro più profondo con Lui attraverso il/la vostro/a sposo/a.
“Siamo pieni di corrotti”, “Non si può più avere fiducia di nessuno”, “Tutti rubano”. Pur essendo il Paese latinoamericano con il più basso indice di corruzione, il pessimismo e la sfiducia sono ormai generalizzati in Cile per via degli ultimi scandali che hanno riempito le pagine dei giornali e le cronache televisive.
Intervista a Jean Paillot, avvocato dei genitori dell’uomo in stato di minima coscienza, che la Corte di Strasburgo ha autorizzato a far morire di fame e di sete in Francia
Commentando il passo evangelico della vedova di Naim, il Pontefice ha parlato dei lutti e della «testimonianza semplice e forte» di come vengono affrontati da tante famiglie.
Il rettore della moschea di Parigi lancia la provocazione, il direttore dei Aiuto alla Chiesa che soffre risponde a tono: «Moschee in Francia sono 70 volte più numerose delle chiese nella Penisola arabica»
Se non ora, quando? Se non qui, dove? Se non tu, chi? Con le stesse parole con cui abbiamo chiamato tutti in piazza per la veglia in contemporanea in 100 piazze lo scorso 23 maggio, con la stessa intensità e la stessa forza oggi diciamo: bisogna esserci, e in tanti, alla grande mobilitazione di Roma sabato 20 giugno promossa dal “Comitato difendiamo i nostri figli”.
Una madre ha scoperto che un’azienda le ha rubato la foto per sponsorizzare un prodotto con lo slogan: “Non permettere che capiti anche a te”.
Intervista a Massimo Gandolfini, portavoce dell’iniziativa. «Tutto è nato perché molti genitori non sanno neanche cosa si insegna ai loro figli nelle scuole»
Lo propone l’organizzazione di destra Hindu Janajagruti Samiti durante l’All India Hindu Convention. Vescovo ausiliare di Ranchi: “Chi frequenta le nostre scuole lo fa per sua libera scelta, per via dell’educazione eccellente che si riceve in questi istituti”. Global Council of Indian Christians (Gcic): “Anche i familiari per dei radicali indù scelgono le scuole cattoliche”.
La polizia ha fermato, e poi rilasciato, 16 giovani di una yeshiva sospettati del rogo. Danni a un edificio adiacente la struttura, ma il luogo di culto è stato risparmiato dalle fiamme. Sui muri comparse scritte in ebraico antico che invitano a cacciare i pagani. Dietro il raid potrebbero esserci coloni israeliani o estremisti ebraici.
E' stato l'aiuto di Santa Teresa di Lisieux, la patrona dei missionari, a salvargli la vita. Ne è certo monsignor Erwin Kräutler, da 50 anni missionario in America Latina e per 35 vescovo della diocesi più vasta del Brasile (più estesa dell’Italia), quella di Altamira-Xingu,
Vorrei dire che questo post è solo per quel piccolo gruppo di persone dipendente dalla pornografia. Vorrei dire soprattutto “piccolo gruppo”, ma no, non è piccolo. È un gruppo che con il passare degli anni è diventato talmente grande che oggi esistono ben pochi uomini (e donne) che non abbiano visto materiale pornografico almeno una volta nella propria vita. Nel mondo l'industria pornografica muove più denaro di qualsiasi altra. Il suo consumo arriva a cifre inimmaginabili. Il consumo di pornografia è tale che parlarne apertamente non suscita nemmeno più vergogna o qualche tipo di pudore come prima. È un argomento che viene toccato in tutti gli ambienti nei quali ci muoviamo.
Se è ben noto che la fertilità diminuisce con l'età, le donne americane battono ancora i record quando si tratta di avere figli in età avanzata. Secondo i dati dei Centri per il Controllo delle Malattie e la Prevenzione, nel 2013 l'età media di una donna che partoriva il primo figlio era di 26 anni, includendo un'alta percentuale di donne con più di 35 anni e alcune sopra i 40 (nel 2013 hanno partorito 677 donne sopra i 50 anni, più che in qualsiasi altro momento). Se avere figli in età avanzata ha i suoi benefici, c'è molto da dire sul fatto di iniziare a formarsi una famiglia quando si è giovani: le donne tendono ad avere più energia e resistenza fisica, gravidanze meno complicate e adattamenti più semplici alla genitorialità.
Ogni perdita di una persona cara fa male. Quando questa perdita si verifica ancor prima che la persona nasca, si uniscono molte considerazioni psichiche, sociali e spirituali. È una perdita silenziosa della quale spesso non si vuole parlare. In molte occasioni non c'è sepoltura e la perdita si riduce a un piccolo intervento ginecologico.
Il fedele non deve comunicarsi quando mancano le dovute disposizioni. Ci sono due tipi di disposizioni per comunicarsi degnamente, alcune che si riferiscono all'anima e altre che si riferiscono al corpo.
Oggi più che mai è diventato prezioso testimoniare che la vita nasce solo nell’alleanza tra l’uomo e la donna nasce la vita. Per questo parteciperemo alla manifestazione del 20 giugno a Roma “Difendiamo i nostri figli”, per denunciare ancora una volta i pericoli di 3 proposte legislative: - il ddl Scalfarotto, che mira a impedire la libertà di pensiero e di opinione a chiunque affermi che il matrimonio è tra un uomo e una donna; - il ddl Cirinnà, che prevede l’introduzione del matrimonio tra omosessuali, le adozioni e la pratica dell’utero in affitto; - la legge sulla scuola come attualmente presentata alla Camera dei Deputati, che introduce l’insegnamento dettato dalla cultura del “gender”.
«A chi vuole toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello» Così Gesù diceva nel Vangelo di lunedì 15 giugno. Non solo la tunica e il mantello, ma anche il corpo e il sangue, le ferite e le lividure, il dorso e il petto, le braccia e le gambe, la testa e la nuca, il cuore e il volto Egli ci ha donato. Se tutte le sue membra non fossero state percosse e ferite, se il suo sangue non fosse uscito da vene e arterie, noi – io, insieme con amici e parrocchiani e insieme con altre migliaia di persone - lunedì, 15 giugno, non lo avremmo visto con i nostri occhi. Non come si vede l’orma di un piede sulla spiaggia, non come la straordinaria impronta fotografica della Sindone che si è svelata da oltre un secolo, ma come si vede e si tocca un volto che ti ama e un corpo che ti abbraccia.
Una manifestazione apartitica e aconfessionale, non indirizzata contro il governo, né contro le persone omosessuali ma esclusivamente a difesa della ricchezza e della bellezza della famiglia naturale, fondata sul matrimonio tra uomo e donna, ed in particolare dei bambini. 63 anni, bresciano, neurochirurgo ed esperto di tematiche legate alla teoria del gender, Massimo Gandolfini, è il portavoce del Comitato Difendiamo i nostri figli, che promuove il grande evento, in programma per sabato 20 giugno, alle ore 15.30, in piazza San Giovanni. A tre giorni dalla manifestazione, Gandolfini ne ha spiegato a ZENIT i contenuti e gli obiettivi, puntualizzando che non c’è alcun contrasto con la Conferenza Episcopale Italiana, della quale è stato raccolto l’invito a portare avanti una battaglia culturale. La manifestazione di sabato prossimo sarà uno strumento in più in questa battaglia, volto a coinvolgere la popolazione e a mandare un messaggio alla classe politica perché non voti leggi contro la famiglia.
Si chiama “She Guardian”, la Guardiana, l’imponente statua in bronzo di 11 metri realizzata dall’artista russo Nashi Namdakov (nato nella regione di Cita ai confini con la Mongolia) e posta dall’amministrazione di Londra a Marble Arch, una delle aree più conosciute e frequentate della città. L’opera, enigmatica, ha le fattezze agghiaccianti di un demone, con le fauci spalancate in un ruggito muto e perenne.
Una fuga di documenti non è mai una cosa piacevole, ma si fa fatica a comprendere perché la pubblicazione anticipata di due giorni dell’enciclica del Papa Laudato si’ da parte del sito dell’Espresso abbia portato la Santa Sede sull’orlo di una crisi di nervi, e alcuni vaticanisti a perdere anche il senso del ridicolo indicando un complotto ai danni di papa Francesco.
«Auguro alla vostra Manifestazione un pieno successo, con la certezza che porterà un contributo prezioso alla vita della Chiesa e di tutte le persone che hanno a cuore il bene dell’intera umanità». Termina così il messaggio che monsignor Vincenzo Paglia, in qualità di Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ha voluto indirizzare al Comitato "Difendiamo i nostri figli" in occasione della manifestazione in difesa della famiglia e dei figli, prevista per il prossimo 20 giugno, ore 15:30 in piazza san Giovanni in Laterano a Roma .
Le parole di Francesco dei giorni scorsi hanno gelato i fedeli di Medjugorje che su quanto accade nel paesino della Bosnia-Erzegovina hanno ben pochi dubbi. "Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera che la Madonna manderà alle 4 del pomeriggio? Questa non è identità cristiana". Con queste semplici ma forti parole il Santo Padre ha "trafitto il cuore dei fedeli" che vedono in lui la guida più importante e che allo stesso tempo la Madonna di Medjugorje hanno imparato ad amarLa. Magari non si riferiva ai veggenti del paesino dove appare la Madonna, ma il pensiero non può non correre lì a distanza di poco tempo dal viaggio fatto proprio a Sarajevo, poco lontano. Tra questi fedeli mi ci metto anche io che lì ho riscoperto una fede viva che cerco di portare avanti con fatica in questi tempi moderni fatti di materialismo e superficialità.“
In questi giorni in cui si prepara la grande manifestazione nazionale del 20 giugno a favore della famiglia naturale, si parla molto di teoria gender e del tentativo dello stato di inserire questo insegnamento nei programmi scolastici.
È stata la notizia che ha fatto più rumore, all’annuncio del prossimo Giubileo della misericordia: la facoltà concessa, in via straordinaria, dal Papa ad alcuni sacerdoti che saranno inviati nelle diocesi per confessare e perdonare le donne che hanno abortito e il personale medico che ha consentito tale crimine. Sulla scia di questa notizia, è di grande attualità la storia del dottor Antonio Oriente, 61 anni, un ex ginecologo abortista che, convertito, si è poi totalmente messo a servizio della vita. Dirigente medico ginecologo di un consultorio dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina, per tanti anni ha però vissuto la sua quotidianità praticando aborti di routine.
Beati Voi. Parliamo di povertà con le Piccole Sorelle dell'Agnello, missionarie mendicanti
A Beati Voi (TV2000) Diego Fusaro parla della dittatura del pensiero unico e del gender,
«Bogdan Chazan non ha commesso alcun errore professionale», invocando l’obiezione di coscienza e rifiutandosi di far abortire una donna nel suo ospedale della Sacra Famiglia a Varsavia, Polonia. Dopo un anno di lavori, è questa la decisione presa dalla commissione di disciplina incaricata di verificare il comportamento dal punto di vista professionale del medico, che nel 2014 è finito su tutti i giornali.
È stata una sorpresa inaspettata l’esplosione di solidarietà a Milano negli ultimi giorni nei confronti dei migranti, soprattutto eritrei, che arrivano in Stazione centrale dal Sud Italia, dove sono approdati a bordo di barconi. Un numero indeterminato di persone qualsiasi da giovedì sera si sono recate in costante processione verso il mezzanino o la Galleria delle Carrozze, dove sono assistiti nell’immediatezza i profughi accampati, portando alimenti, bevande, giochi. C’è chi ha portato uno zaino carico di centinaia di uova sode, chi cassette di acqua e frutta, chi giochi o vestiti, qualcuno ha persino donato un po’ di arte (un pittore ha dipinto un quadro per uno dei centri di accoglienza della città; un artista di strada ha intrattenuto i bambini facendo un po’ di animazione), perché «queste persone vanno nutrite anche di bellezza».
Come sappiamo, la confessione è il sacramento della Riconciliazione. Prima di confessarci, dobbiamo essere consapevoli di ciò che diremo, ovvero dobbiamo compiere uno sforzo per ricordare tutti i peccati commessi, sia volontariamente che involontariamente, nella nostra vita (esame di coscienza). Occorre come ripercorrere la nostra vita alla luce della Parola di Dio, dei comandamenti dell'Amore di Dio, e non solo le cose avvenute dopo l'ultima confessione, ma anche quelle che non abbiamo detto per omissione o dimenticanza. Ecco 8 buoni consigli lasciatici da un grande santo di Dio: san Francesco di Sales. Speriamo che siano di vostro aiuto.
Dio contro Satana: l'ultima battaglia, «lo scontro finale», sarà sulla famiglia e sulla vita. La profezia è di suor Lucia dos Santos, la veggente di Fatima di cui il 13 febbraio scorso è cominciato il processo di beatificazione.
“Felicità” è un termine molto ampio e soggettivo, e spesso difficile da spiegare. I motivi per i quali una persona è felice o infelice sono relativi, ma credo che molti derivino da conquiste e realizzazioni personali e dalla soddisfazione per la propria vita o dalla mancanza di tutto questo. Penso che tutti conoscano qualcuno che è sempre insoddisfatto e infelice, no?
Sabato si terrà a Roma, in Piazza San Giovanni, la manifestazione indetta dal comitato “Difendiamo i nostri figli”. Il nostro Osservatorio Cardinale Van Thuân di Trieste aderisce alla manifestazione e invita a partecipare. Sono in atto dei poteri molto forti, presenti e attivi nella politica, nell’economia e nella società, che stanno imponendo, in modo violento anche se apparentemente democratico, un’etica nuova e addirittura una nuova visione di uomo e di donna, di procreazione e di famiglia. La rete di alleanze che operano a questo fine è molto diffusa ed è presente nella pubblica amministrazione, nei sindacati, nell’associazionismo, negli ordini professionali, oltre che nella politica.
Nel 1957 Nilla Pizzi cantava a Sanremo di una casetta fatta e disfatta in Canadà. Improbabile che quel motivetto alludesse a qualcosa di reale, tuttavia mi è tornato in mente dopo avere letto le dichiarazioni talora rassegnate, altre volte esortative, rivolte alla regolamentazione (parola chiave universale usata per introdurre nel regolamento ogni sorta di nefandezza) delle unioni civili, leggi matrimonio con adozione omosessuale dissimulata. Bisogna prendere atto dei mutamenti sociali, bisogna sapere accogliere il buono che anche in queste unioni è presente, dicono; qualcuno è giunto all'ammirevole inventiva esegetica capace di negare l'esistenza di un qualsiasi fondamento biblico alla condanna degli atti omosessuali, con tanti saluti allo scandalo dei più piccoli e piomba libera tutti per gli effemminati e sodomiti di Corinto.
Alla messa in casa santa Marta, papa Francesco parla della “teologia della povertà”, che non è essere “comunisti”. Povertà cristiana è dare al povero del necessario perché “lui mi arricchisce”. Al centro vi è il “mistero” di Gesù che "si è abbassato, si è umiliato, si è impoverito per arricchirci”.
Migliaia di cristiani fuoriusciti dal paese non avevano venduto le proprie case, nella speranza di farvi ritorno. I nuovi possessori, attraverso falsi documenti di proprietà, ne rendono impossibile il recupero per vie legali
Il saggio di monsignor Antonino Legname si propone come un “dialogo” con papa Francesco sull’ecologia dell’ambiente familiare
Il 21 giugno, Aiuto alla Chiesa che soffre ha organizzato una campagna di sostegno per il religioso rapito in Siria e per tutta la popolazione
Esultano gli abitanti: «Solo ora si può dire che Maloula è tornata alla normalità». La piccola città dove si parla ancora l’aramaico è stata liberata dai terroristi nel 2014
Pubblichiamo integralmente il discorso con cui domenica 14 giugno papa Francesco ha aperto in piazza San Pietro il Convegno ecclesiale della Diocesi di Roma
Non sono cercate sponsorizzazioni: a Roma ci saranno laici che sentono la responsabilità del momento e la esercitano convinti che il loro ruolo non dipenda da permessi dall’alto
Intervista a Kiko Arguello sulla famiglia e sul Family Day, tratta da Radio Maria.
Accantonata in fretta la bufala dell'”emergenza omofobia” -martellata per mesi sui quotidiani- che caratterizzerebbe il nostro “cattolico” Paese tanto da necessitare una apposita legge (talmente urgente che il ddl Scalfarotto è stato dimenticato da tutti, senza problemi), il mondo Lgbt si è dato una nuova priorità: negare a tutti i costi l’esistenza della teoria del gender.
Gli occhi della Madonna di Guadalupe costituiscono un grande enigma per la scienza, come hanno rilevato gli studi dell'ingegner José Aste Tönsmann del Centro di Studi Guadalupani di Città del Messico.
Come riconoscere se ci sono presenze malefiche.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Medjugorje.
«Tutto il mondo è posto nella menzogna. Il potere mondano tende a risucchiarci: allora la nostra presenza deve fare la fatica di non lasciarsi invadere, e questo avviene non solo ricordando e visibilizzando l'unità tra noi, ma anche attraverso un contrattacco. Se il nostro non è un contrattacco (e per esserlo deve diventare espressione dell'autocoscienza di sé), se non è un gusto nuovo che muove l'energia di libertà, se non è un'azione culturale che raggiunge il livello dignitoso della cultura, allora l'attaccamento al Movimento è volontaristico, e l'esito è l'intimismo. L'intimismo non è presenza, per l'intensità e la verità che diamo a questa parola. (...) La modalità della presenza è resistenza all'apparenza delle cose ed è contrattacco alla mentalità comune, alla teoria dominante e alla ideologia del potere; resistenza e contrattacco non in senso negativo, di opposizione, ma come lavoro. Per indicare e per definire l'esprimersi di una presenza secondo una dignità anche semplicemente umana non esiste che la parola lavoro: cioè portare dentro tutto, su tutto, l'interesse della nostra persona» (Viterbo 1977)»
Quando c’è da parlare di Chiara Corbella sono sempre io e probabilmente mi sorbirete ogni anno a parlare di lei per il suo anniversario, un po’ come un nerd quando arriva il Comicon (essendo catto e nerd è più forte di me XD). 13 giugno 2015. Oggi è il terzo anniversario della nascita al Cielo di Chiara Corbella Petrillo. Nonostante problemi con l’acustica della Basilica di San Lorenzo al Verano, l’omelia di Padre Vito è stata (come sempre) stupenda. Un regalo che ci ha fatto Dio oggi è stato che l’anniversario quest’anno cade il giorno in cui si celebra nella liturgia il Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria (come il funerale di Chiara, tre anni fa). Non vi farò un resoconto dettagliato (anche perché non ne sarei capace XD), sul sito ufficiale potrete trovare i video della celebrazione. Questo è solo un mini resoconto di una “fan” innamorata di Chiara e della sua storia.
Dopo mesi di fermento e di iniziative, che ci hanno visto in rete con tantissime persone e tantissime realtà, potremo unirci alle famiglie di tutta Italia che si sono date appuntamento in piazza il 20 Giugno a Roma, per una grande mobilitazione nazionale a sostegno dei diritti dei bambini e della famiglia naturale e per dire “No” all’avanzata dell’ideologia gender nelle scuole.
Che ne pensate? Mettere nelle nostre intenzioni di preghiera la difesa della famiglia. Pregare ogni giorno il Santo Rosario con questa intenzione anche per proteggere il prossimo Family Day che si terrà a Roma il 20 giugno. Se siamo in tanti, potremmo cambiare il mondo. Io inizio ora ....
Esiste un popolo che non accetta di essere cancellato. Per questo, il 20 giugno (15.30, Piazza San Giovanni) non si potrà mancare di essere a Roma per la manifestazione a difesa della famiglia e dei figli.
L’edizione 2015 del “Gay Pride”, la manifestazione dell’ “Orgoglio di essere omosessuali”, ha avuto luogo ieri a Roma con grande eco mediatica. Alla testa del corteo hanno sfilato il sindaco della grande città laziale, Ignazio Marino, insieme a buona parte della sua Giunta. «Oggi è un giorno importantissimo per Roma. Rispetto all'anno scorso siamo qua per festeggiare», ha dichiarato il sindaco. E come se l’equivoco della sua presenza ufficiale a una manifestazione tanto controversa non bastasse, ha poi aggiunto che «Roma, la nostra capitale, la città dell'accoglienza, la città che crede nell'amore ha fatto delle promesse alla comunità rappresentata qui e le ha mantenute tutte. Abbiamo fatto la nostra parte e oggi è un giorno di festa». Roma, nostra capitale? Nostra capitale di chi? Tenuto conto del contesto c’è da temere che Marino volesse dare a tale definizione un senso un po’ troppo restrittivo.
La confezione ricorda quella dei gift box. Cofanetti regalo per donare ad amici e parenti una vacanza, un giro in mongolfiera, una cena romantica o qualche ora di rafting. Ma all’opposto di questi gift box nella confezione dal nome suadente “Tranquility” non viene venduto divertimento o relax bensì la morte.
Vedere Gesù, tornare a camminare, ritrovare la fede: tre miracoli, un solo straordinario cammino quello di Gigliola Candian guarita a Medjugorje dalla Sclerosi multipla. Noi l’abbiamo intervistata e ci ha rilasciato con meravigliosa semplicità una testimonianza, pacata, forte, commovente di quella che è la sua storia iniziata alcuni anni fa con la brutta malattia ma culminata con l’amore della Madonna e soprattutto di Gesù che ha sentito sempre vicino.
Il mese di giugno è dedicato al Sacro Cuore di Gesù. Cos'è questa devozione? Quali sono le sue radici e il suo senso biblico e teologico? Qual è la sua attualità? È una prassi meramente pietosa, antiquata?
Su Medjugorje finora solo indiscrezioni. Lo riferisce a “Il Foglio” il Cardinale Camillo Ruini, Presidente della Commissione istituita da Papa Benedetto XVI nel 2010. Il porporato ha consegnato al Papa e alla Congregazione per la Dottrina della Fede i risultati di quattro anni di indagine.
Oggi si festeggia il Sacro Cuore Immacolato di Maria. Ecco alcune preghiere di Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.
Voci, volti, segrete preghiere e rumorose divagazioni di un popolo di giovani millenari in un paese di vecchi bambini. Cronaca presa alla larga di una notte di marcia pellegrina
L’Isis visto «da vicino» dal rappresentante più autorevole della Chiesa cattolica in Iraq. Nel primo anniversario della caduta della città di Mosul nelle mani dello Stato islamico esce Più forti del terrore. I cristiani del Medio Oriente e la violenza dell’Isis (Editrice Missionaria Italiana, prefazione di Domenico Quirico), il nuovo libro del patriarca di Baghdad, Louis Raphaël Sako.
Mi sono ritrovato più di una volta negli ultimi giorni a discutere della “questione dei veggenti” negli studi televisivi. Sullo sfondo una grande foto di Papa Francesco, con il suo monito piuttosto netto sul tema; nei servizi e tra gli ospiti storie di “apparizioni” che spesso hanno a che fare con Maria. Il talk show classico prova a raccontare una Chiesa ufficiale “molto prudente” e fenomeni popolari piuttosto accesi, con scienziati convocati alla bisogna che provano a ventilare l’ipotesi di reato di “abuso della credulità popolare”. Sono stato interrogato, è stata chiesta la mia opinione, io ho risposto. Voglio darvi conto della mia risposta perché credo che i lettori de La Croce siano interessati al tema.
Fatima! Per la prima e unica volta la Gospa cita in un messaggio un altro luogo d'apparizioni e questo sette anni dopo che Giovanni Paolo II, "il più caro dei suoi flgli", l'ha fatto. Ritorniamo dunque a sette anni fa. 20 marzo 1984. Monsignor Pavol Hnilica, da sempre vicino di cuore a Karol Wojtyla, è in India con Madre Teresa e discute con lei del progetto del Santo Padre di consacrare solennemente la Russia e il mondo al Cuore Immacolato di Maria, secondo la richiesta della Madonna a Fatima. Questo progetto deve realizzarsi il 25 marzo, cioè cinque giorni dopo! - Peccato che non possa essere a Mosca il 25, dice a Madre Teresa. Non ci sarà nessuno sul posto per consacrare la Russia! Il Vescovo decide allora di fare tutto il possibile per essere a Mosca quel giorno. - Ci vada! Tenga, prenda il mio rosario. Pregherò per lei!-gli dice Madre Teresa con la sua abituale convinzione. - Ma... è impossibile passare la frontiera!- Risponde il vescovo. - É la Madonna che le aprirà le porte della Russia! - Come per miracolo il Vescovo ottiene il visto; si appropria della fede di Madre Teresa (e del suo Rosario) e si mette in viaggio. Il doganiere russo è veramente da "cortina di ferro", bisognava aspettarselo. "Non passerete!" dice ai due viaggiatori (Padre Leo accompagnava il vescovo) e impreca in russo con le parole più espressive del dizionario di bestemmie comuniste. Loro insistono e attendono. Ci sono quindici gradi sotto zero. Si sgranano rosari su rosari. Il doganiere cerca ogni ora di chiamare il suo capo, ma l'apparecchio non funziona. All'alba, stralunato, grida loro: "Andatevene al diavolo, non voglio più vedervi!" La Gospa aveva aperto le porte della Russia a modo suo...
Quando papa Francesco invita le Pontificie Opere Missionarie a preoccuparsi dell’annuncio più che dei soldi, richiama alla mente l’ideale del grande beato padre Paolo Manna, «il Cristoforo Colombo della cooperazione missionaria»
Che cos’hanno da spartire nozze gay e aborto? In apparenza, niente. Ma per la Ong sono due tappe, due conquiste di civiltà, nella lunga strada che porta al progresso
Hanno iniziato lo sciopero della fame i due pastori protestanti accusati di blasfemia, spionaggio e attentato all’ordine pubblico e che rischiano di essere giustiziati dallo Stato sudanese. «Li hanno spostati dalla prigione di Omdurman in un carcere federale di massima sicurezza e ora ci è stato impedito di vederli». A parlare è Mohaned Alnour Mustafa, l’avvocato musulmano che difese con successo Meriam Yaha Ibrahim, la cristiana fuggita dal Sudan dopo aver scampato la morte per apostasia, e che ora ha deciso di difendere anche i due reverendi Peter Yen Reith (nella foto a destra) e Yat Michael (sotto a sinistra).
“Ci sono anch’io”. E’ così che si chiama una mostra itinerante per bambini e ragazzi, dagli zero ai 12 anni. La mostra espone 120 libri illustrati che, come recita la locandina, sono libri “fuori dagli stereotipi, dentro alla realtà. Una mostra di libri illustrati che raccontano le differenze”. Ormai le giovanissime leve italiane hanno imparato della matematica solo le differenze. E dunque andiamo a vedere quali sono queste differenze da conoscere. Quattro gli ambiti: “famiglie, ruoli di genere, rapporto con le culture straniere, e differenti abilità psicofisiche”.
Cuore Sacratissimo di Gesù, Cuore amabilissimo del nostro Redentore, Cuore di padre, di fratello, di amico delle anime nostre, quanto siamo debitori al tuo Amore per noi!
Dal tuo Cuore adorabile abbiamo ricevuto tanti benefici e favori e abbiamo ottenuto le grazie più belle per la santificazione delle nostre anime.

Cuore dolcissimo di Gesù, Ti sei consumato d'amore per noi, Ti sei donato totalmente a noi per la nostra salvezza. Oggi vogliamo consacrarci tutti al tuo Cuore divino. Siamo tuoi per natura e per grazia e tuoi vogliamo essere nel tempo e nell'eternità. Ci doniamo totalmente a Te: Ti doniamo tutto il nostro essere, il nostro corpo, la nostra anima, il nostro cuore. Cuore dolcissimo di Gesù, Ti doniamo la nostra memoria per ricordare sempre le dolcezze del tuo amore, la nostra mente per apprendere solo la bellezza del tuo Cuore divino, la nostra volontà per amare soltanto il tuo amabilissimo Cuore, la nostra libertà per vivere obbedendo soltanto alla tua santa Volontà.

Cuore Sacratissimo di Gesù, delizia dell'Eterno Padre, conforto dei cuori afflitti, accetta e gradisci l'offerta irrevocabile dei nostri cuori. Racchiudi tutti e per sempre nel tuo Cuore Sacratissimo, affinchè, uniti a Te sulla terra, restiamo per sempre insieme a Te in Paradiso. Così sia.
Ancora un caso di rapimento in Nigeria, terra caratterizzata ormai da continue violenze. Questa volta la vittima è don Emmanuel Akingbade, parroco di San Benedetto d’Ido-Elkit (nel sud-ovest della Nigeria), rapito lo scorso 8 giugno. “Stiamo aspettando che i rapitori del nostro sacerdote si mettano in contatto con noi per comunicarci le loro richieste in cambio della sua libarazione”, ha detto a Fides mons. Felix Ajakaye, vescovo di Ekiti, alla cui diocesi appartiene il sacerdote.
Non ce lo aspettavamo. Da sempre la ricorrenza dei santi martiri Felice e Fortunato, patroni della città e diocesi di Chioggia – non diversamente dalle feste patronali di tanti paesi e città - è stata vissuta come festa celebrativa che trasbordava nel folklore della piazza, con le variopinte e variegate bancarelle e i venditori che incantavano i ragazzi e imbonivano gli adulti. I santi Patroni erano personaggi pittoreschi di un passato definitivamente tramontato, che riluceva nelle immagini dei santini.
Proprio poche ore prima dell'arrivo del Papa a Sarajevo, puntuale come un orologio e nel momento più appropriato secondo l'agenda dei media mondiali, Al Hayat Media Center (principale mezzo per le comunicazioni e i nuovi media di Isis) pubblica un video lungo circa 20 minuti dal titolo “L'onore è nella jihad: messaggio al popolo dei Balcani”. Una voce narrante che fa da sottofondo a immagini della guerra in Bosnia, si alterna alle immagini e alle parole di miliziani bosniaci, albanesi e kosovari che annunciano che vendicheranno «le umiliazioni subite dai musulmani in Kosovo, in Albania e in Macedonia» e che «combatteranno la sottomissione cristiana». Il filmato non è privo di minacce cruente di cui l'Isis ha fatto il suo cavallo di battaglia: «Dovrete aver paura di camminare per le strade, di stare nei vostri uffici, di dormire nelle vostre case. Con il permesso di Allah, vi strangoleremo», e ancora: «Vi uccideremo, verremo con le cinture esplosive, e questo avverrà molto presto».
A proposito della Vergine Maria, conviene tener presente un aspetto non secondario. Se tutto è stato creato in vista di Cristo, perché nel progetto di Dio c'era l'incarnazione del Verbo (forse come Trionfatore e non come Salvatore che dovesse soffrire, ma anche come Trionfatore e centro della creazione), il secondo essere pensato da Dio dopo il primo, che è l'incarnazione del Verbo, non poteva essere altri che quello in cui il Verbo di Dio, la seconda persona della Santissima Trinità, si sarebbe incarnato.
L'Agenzia di Notizie Araba Siriana (SANA) ha reso noto che sabato 6 giugno è stata inaugurata una moschea senza precedenti nel mondo islamico: situata nella città costiera siriana di Tartous, è dedicata nientemente che alla Vergine Maria, Madre di Gesù Cristo. Secondo Mohammad Abdul-Sattar al-Sayyed, Ministro siriano per i Beni Religiosi, questa novità rappresenta il vero senso della moschea: invitare i fedeli alla fraternità.
La discussione attorno all’aborto soprattutto a livello europeo punta a trasformarlo in “diritto” da estendere a tutte le donne sostanzialmente senza alcuna limitazione concreta sia in termini di momento in cui si decide di interrompere la gravidanza, sia in termini di motivazioni necessarie per farlo. Un’altra via è invece sempre possibile per proclamare non un fantomatico diritto delle donne ad abortire, ma il reale diritto del bambino a nascere. La praticano le associazioni del volontariato cattolico il cui lavoro questo giornale non si stanca di sottolineare. Parliamo oggi di una di queste, una delle più note e amate d’Italia.
Faccio una proposta: separiamoci tutti. Se lo Stato dovesse dare una valenza pubblica alle unioni di persone dello stesso sesso, se addirittura dovesse passare il ddl Cirinnà, che non solo dà un riconoscimento alle convivenze di persone indipendentemente dal sesso, ma le equipara in tutto tranne che nel nome al matrimonio, ritengo che noi che investiamo nella famiglia ci dovremmo separare civilmente. Tanto, adesso, col divorzio breve è un attimo, si fa prima a rompere un matrimonio che a cambiare gestore telefonico.
«Superstizione Medjugorje – Sconfessati i veggenti»; «L’anatema del Papa contro i veggenti: “La Madonna non manda emissari”»; «Il Papa: cercare i veggenti non è da cristiani – Il riferimento indiretto a Medjugorje: “Non annacquate la fede in una religione soft”». Sono solo alcuni dei titoli dei giornali di ieri che riportavano le parole pronunciate da papa Francesco nella omelia della messa mattutina celebrata martedì a Santa Marta. Apparentemente una condanna senza appello per Medjugorje, solo tre giorni dopo aver annunciato una prossima decisione sulle presunte apparizioni, limitata però ad alcuni orientamenti per i vescovi. Così almeno è stata presentata dalla stampa mondiale.
Mosul, un anno dopo la sua caduta nelle mani dell’Isis, appare come un gigantesco esperimento sociale: in quella città si sta costruendo uno Stato Islamico. Mentre la Coalizione anti-Isis sta cercando ancora una strategia e Obama annuncia che ivierà altri 450 addestratori in Iraq, il potente gruppo jihadista lavora celermente per trasformare la società che controlla. Se credevamo che i Talebani avessero creato, in Afghanistan, un totalitarismo basato sull’interpretazione più letterale possibile della legge coranica, lo Stato Islamico, a Mosul, ha raggiunto vette di “purezza” ancora più alte. Perché ha letteralmente cancellato ogni traccia di islam non conforme alla sua visione religiosa. Per non parlare delle altre religioni, che sono ormai un ricordo del passato, da quelle parti.
Chi rimane sorpreso per il prolungato richiamo della Madonna a Medjugorje, deve chiedersi se mette in pratica la Fede che professa. Infatti, se tutti i cristiani seguissero Gesù, la Madonna non sarebbe apparsa per così lungo tempo. C'è, quindi, qualcosa di molto grave che minaccia il mondo, tutta l'umanità, e la Madonna svolgendo perfetta­mente il suo ruolo di Madre nostra e di Mediatrice di Grazie è venuta a richiamarci, a scuoterci, a ricordarci i Comanda­menti di Dio. Cosa ci vuole per capire questo? Chi ha lo spirito del mondo, non avverte nel cuore la pre­senza del Divino a Medjugorje, e non crede, rifiuta, attacca. C'è invece chi accoglie un'apparizione con spirito di Fede, attratto dallo Spirito di Dio presente in quel luogo. Crede con semplicità, facendo quelle doverose indagini sul veggente o sui veggenti, conoscendo i frutti di conversione e i miracoli, studia i messaggi alla luce della Sacra Scrittura e della Dottrina della Chiesa Cattolica. Nel frattempo prega e fa penitenze, in modo da essere illuminato dallo stesso Spirito Divino che opera in quel luogo.
Si terrà oggi alle 18 nella Chiesa del Gesù a Roma, la Prima della "Missa Papae Francisci. Anno duecentesimo a Societate Restituta", scritta dal compositore e direttore d'orchestra vincitore di un Oscar Ennio Morricone. Sarà lo stesso Maestro a dirigere l'Orchestra Roma Sinfonietta, formata da 38 elementi, e i due cori composti da cento coristi provenienti dall'Accademia di Santa Cecilia e dal Teatro dell'Opera di Roma. Questo è – per dirla con l'autore - l'omaggio a Papa Francesco di "un laico che ha avuto un'educazione cattolica, che non va a messa, che da giovane stringeva il rosario per i morti della guerra" (Affari italiani, 9 giugno).
Il 10 giugno, giorno previsto per il ricovero, Chiara arriva già con qualche contrazione, a cui però non ha dato molto peso la sera prima. Ha pensato che fossero semplici dolori, non le vere contrazioni di preparazione al parto. Invece si tratta proprio di quelle. Quando fa la visita di controllo il medico le chiede se durante la settimana ha avuto dolori. Risponde di sì. Il dottore guarda stupito Daniela: Chiara è già a sei centimetri di dilatazione e il parto è molto più vicino di quanto pensi. Anche Daniela, accanto a Enrico, avverte concretamente che questo è un segno e che Dio sta facendo la sua parte. Enrico ci aggiornava sulla situazione mentre eravamo in viaggio. Ci disse che Chiara si stava preparando da sola al parto, e che i medici ora erano d'accordo sul fatto che non occorreva ossitocina per indurre la nascita ed erano disponibili a procedere con un parto naturale. Una notizia che dava tanta pace perché confermava che il Signore stesso aveva scelto quel giono per Maria Grazia Letizia. Quando siamo arrivati in ospedale, la bambina non era ancora nata. Fuori ad attenderla c'erano alcuni parenti e amici.
«Vincent non subisce alcun accanimento terapeutico e non è per nulla in fin di vita. Ha un pesante handicap, come tanti altri pazienti». Se potesse, Viviane Lambert, 70 anni (intervistata da Avvenire nell’edizione di giovedì 11 giugno), lo griderebbe al mondo intero. Perché è in gioco la vita di suo figlio, Vincent Lambert, 39 anni, ricoverato da 7 a Reims in uno stato di coscienza minima dopo un incidente che l’ha reso tetraplegico. Il caso continua a dividere la Francia, tanto più dopo la sentenza-choc di venerdì scorso della Corte europea dei diritti umani (Cedu), che considera non illegale la richiesta degli ex medici di Vincent di arrestare l’alimentazione e idratazione assicurati da un sondino gastrico.
L’obiezione più frequente che viene mossa a coloro che si recano a Medjugorje e che credono nelle apparizioni della Madonna è sempre la stessa: il giudizio negativo del Vescovo di Mostar e, prima ancora, della Conferenza episcopale della ex Jugoslavia. Tale accusa non può essere sottovalutata se si considera che un cattolico è tenuto all’ubbidienza mentre noi, per quasi trentatré anni, avremmo agito in disobbedienza all’autorità della Chiesa nella figura dell’ordinario del luogo. Quindi ci è sembrato doveroso cercare le motivazioni che lo hanno indotto all’ostilità verso un fenomeno che è ampio oggetto di discussione fra i favorevoli e i contrari, e capire le sue convinzioni utilizzando i parametri della fede e della ragione, come lo stesso Vescovo invita a fare: Il cristiano, rispettoso di ambedue i principi – ratio et fides - si attiene a questo atteggiamento, convinto che la Chiesa non lo inganna.
Vangelo Mc 4, 26-34: È il più piccolo di tutti i semi, ma diventa più grande di tutte le piante dell'orto.
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.
Nella città vivono almeno 1.000 famiglie cristiane, oltre alle tante scappate nel capoluogo dopo la conquista a febbraio da parte dell’Isis di una trentina di villaggi lungo il vicino fiume Khabur
Buongiorno. Mi chiamo Luca, sono sposato con Chiara da 16 anni, abbiamo 9 figli, monoreddito. Cud 2014 = 24.000,00 euro. Indicatore Situazione Reddituale = 35.481,00 euro (ci sono dentro anche gli assegni familiari e forse i famosi 80 euro di Renz; io ne percepisco meno, almeno così mi ha detto l’impiegata dell’Acli, perché tutti i conti li fa l’Inps). Indicatore Situazione Patrimoniale = 154.171,00 euro (abbiamo la prima casa di proprietà e mia moglie ha ereditato 1/40 dell’appartamento della nonna materna ancora viva e 1/4 dell’appartamento della madre: all’interno ci abita attualmente mia cognata). Isee = 12.197,93 euro. Morale della favola = SIAMO RICCHI.
Il prossimo 20 giugno si terrà a Roma una grande mobilitazione per la famiglia. Si tratta di un evento organizzato dal “Comitato difendiamo i nostri figli” cui stanno lavorando molti amici che da mesi, anzi anni, si spendono senza sosta per denunciare la pericolosa invasione dell’ideologia gender nella nostra vita attraverso la cultura, le leggi, l’informazione, la scuola, la medicina, ecc. Sono amici che coraggiosamente e instancabilmente hanno strappato tempo ed energie alle proprie vite perché coscienti della sfida epocale che ci troviamo di fronte e non hanno avuto paura di dire la verità rischiando in prima persona.
È passato esattamente un anno da quando un piccolo battaglione dell’Isis, composto da circa 1.000 soldati, è riuscito a conquistare la seconda città più importante dell’Iraq. La notte tra il 9 e il 10 giugno i terroristi islamici sono entrati indisturbati a Mosul, mentre due divisioni dell’esercito iracheno poste a difesa della città, circa 30 mila uomini, si davano alla fuga.
L’Arcigay aderisce alla marcia “Noi siamo con voi”, contro le persecuzioni religiose nel mondo, che si svolgerà stasera a Torino. Una meritoria iniziativa, dalla piattaforma calibrata per incontrare ampia convergenza, promossa dall’ex consigliere regionale Giampiero Leo, ora vicepresidente del Comitato regionale per i diritti umani. Ufficialmente sostenuta dall’Arcidiocesi, vi parteciperanno anche Ariel Di Porto, rabbino della comunità ebraica cittadina, oltre a rappresentanti di valdesi, luterani, ortodossi, musulmani, induisti, buddisti, mormoni. Una cinquantina le associazioni aderenti. Anche molti esponenti della vasta comunità musulmana a Torino.
Amici, bisogna combattere l’omofobia che serpeggia nelle redazioni di Repubblica e del New York Times. Ieri la Bibbia italiana del politicamente corretto ha tradotto e pubblicato un articolo della Bibbia statunitense del politicamente corretto in cui si attaccavano frontalmente le persone transessuali. O meglio, par di capire dalla lettura, i maschi che cambiano sesso in femmine e così finiscono per avvalorare tutti gli stereotipi sessisti sulle donne. Vi giuriamo, mai letto un articolo così profondamente discriminatorio nei confronti dei trans. Nemmeno su Tempi.
Monsignor Sigalini, vescovo di Palestrina: "Ci sono stato dieci volte e ho trovato sempre silenzio e tanta preghiera"
Oggi inizia la Novena al Sacro Capo di Gesù.
L’artigiano Salem Hajdarovac, 61 anni, devoto musulmano di Zavodovici nella Bosnia centrale, ha lavorato giorno e notte per intarsiare il «trono» di legno massiccio da cui il 6 giugno papa Francesco ha celebrato messa a Sarajevo. Da decenni Salem intaglia souvenir soprattutto per i pellegrini di Medjugorje, che sorge 110 chilometri a sud-ovest della capitale bosniaca. Lì «in mezzo alle colline» (il nome del villaggio, che si pronuncia «megiugorie»), 200 metri sul livello del mare, in 50 mila hanno sperato (invano) che il Papa passasse. Danijela Susac, che abita nel luogo oggi più visitato e forse più controverso dei Balcani, ha raccontato all’agenzia Ap che il Vaticano «non dovrebbe affrettare il suo pronunciamento sulle apparizionidella Gospa».
Di fronte alla “colonizzazione ideologica” della teoria del gender e al ddl Cirinnà sulle unioni civili che tenta di snaturare l’istituto del matrimonio, le famiglie italiane non stanno a guardare: è convocata per sabato 20 giugno ale 15 in Piazza San Giovanni a Roma una manifestazione nazionale aconfessionale per ribadire il diritto di ogni bambino a nascere da un papà e da una mamma e per sottolineare la centralità del matrimonio per la vita della società. Ma perché questa nuova mobilitazione ora? Paolo Ondarza lo ha chiesto a Filippo Savarese, portavoce della Manif pour Tous Italia.
È stata una scena inusuale quella di cui è stato protagonista Andrzej Duda, neo-eletto presidente della Polonia, durante la Messa celebrata domenica scorsa a Varsavia dal cardinale e arcivescovo della capitale polacca Kazimierz Nycz. Durante la Comunione Duda si è accorto che un’ostia, probabilmente per il vento, era caduta a terra. E ha fatto quello che ogni cattolico, anche se presidente della Repubblica, dovrebbe fare: è scattato per raccoglierla e, proteggendola con le mani, con reverenza, l’ha portata al celebrante.
Si sono spesi molti commenti sulla puntata di giovedì 4 giugno del programma «Annonuno», condotto su La7 da Giulia Inncenzi, dedicato a matrimoni gay, possibilità di adottare per coppie omosessuali e, tra le altre cose, a screditare l'opera di Luca di Tolve, ex dirigente dell'Arcigay, che ha intrapreso un cammino che lo ha portato a recuperare la propria identità sessuale e oggi è marito e padre felice.
Un’Inghilterra in cui la Chiesa anglicana lentamente svanisce, lasciando il posto a un crescente numero di atei e agnostici, e all’islam: sembra questo il quadro di prospettiva offerto dal rapporto appena pubblicato del British Social Attitudes, che suggerisce che sta avvenendo uno «spostamento generazionale»; ogni generazione sembra meno religiosa di quella che l’ha preceduta, e di conseguenza, man mano che le fasce di età più anziane scompaiono, la popolazione in generale diventa meno religiosa. Ma a quanto pare c’è stata negli ultimi dieci anni una netta accelerazione del declino per quanto riguarda la Chiesa anglicana. Infatti, se nel 1983 gli anglicani nel Paese erano il 40%, nel 2014 la loro presenza era ridotta al 17%; e l’accelerazione nel declino è dimostrata dal fatto che nel 2004 erano ancora il 28%. Negli ultimi dieci anni la loro consistenza si è ridotta di due quinti.
"Nuovo attacco dell'Unione europea alla famiglia tradizionale. Ieri il Parlamento europeo ha parlato, per la prima volta in maniera così esplicita, di "famiglie gay". E lo ha fatto approvando a larga maggioranza un rapporto sull'uguaglianza di genere in Europa. "Il parlamento prende atto dell’evolversi della definizione di famiglia - si legge nel testo - il parlamento raccomanda che le norme in quell’ambito (compresi i risvolti in ambito lavorativo come i congedi) tengano in considerazione fenomeni come le famiglie monoparentali e l’omogenitorialità". "
La denuncia di Save the Children per i migliaia di minori rifugiati in Ruanda, Tanzania, Congo e Uganda, a seguito dell'escalation di violenze delle ultime settimane
Improbabile? Assurdo? Allarmista? Forse. Ma assolutamente non illogico. Il successo della campagna a favore del matrimonio omosessuale in Irlanda trova ovunque sostenitori in uno stato di grande eccitazione, predicendo che il resto del mondo (occidentale) debba allinearsi presto e legalizzare questo concetto. E poi? Come sappiamo, c'è una lunga fila di gruppi di interesse che aspetta di accampare i propri diritti di riconoscimento sociale, e in testa alla fila ci sono i “poliamoristi”.
Quando ripenso agli anni intensi in cui studiavo teologia, posso solo meravigliarmi di tutto quello che oggi si sostiene a proposito della cosiddetta Chiesa “preconciliare”. Tutti noi vivevamo nella percezione della rinascita, avvertita già negli anni Venti, di una teologia capace di porre domande con rinnovato coraggio e di una spiritualità che si sbarazzava di ciò che era orami invecchiato e superato, per farci rivivere in modo nuovo la gioia della redenzione. Il dogma non era sentito come un vincolo esteriore, ma come la sorgente vitale, che rendeva possibili nuove conoscenze. La Chiesa per noi era viva soprattutto nella liturgia e nella grande ricchezza della tradizione teologica. Non abbiamo preso alla leggera l'esigenza del celibato, ma eravamo comunque convinti di poterci fidare dell'esperienza secolare della Chiesa e che quella rinuncia che essa ci chiedeva, e che penetrava fin nel profondo di noi, sarebbe divenuta feconda. Mentre negli ambienti cattolici della Germania di allora c'era, in generale, un sereno consenso nei confronti del papato e una sincera venerazione per la grande figura di Pio XII, il clima che dominava nella nostra facoltà era un po' più tiepido. La teologia che noi apprendevamo era ampiamente segnata dal pensiero storico, così che lo stile delle dichiarazioni romane, più legato alla tradizione neoscolastica, suonava piuttosto estraneo.
Lo scorso 3 maggio a Bruxelles si è svolto un incontro molto particolare dal titolo quanto mai esemplificativo : “Opzioni genitoriali per uomini gay europei”. In pratica una sorta di “Expo” dei prodotti a misura di coppie di soli maschi, organizzata dall'organizzazione no-profit Men Having Babies (Uomini che hanno bambini), che vuole rappresentare «la più grande conferenza nel cuore dell’Europa dedicata agli uomini gay che vogliono avere figli». Senza giri di parole una grande fiera dove si vendono «bambini meravigliosi, perfetti» attraverso l’utero in affitto, con tanto di listino prezzi per (quasi) tutte le tasche. All'evento dovevano esserci solamente coppie gay, ma anche la belga, Stephanie Raeymaekers,ci è voluta andare uscendone «disgustata».
Una sera una ragazza di Salerno delusa dalla vita, dalla gente, col cuore ferito al punto da essere congelato, passeggia per le vie del centro di Roma. Questo cuore arroccato dopo le delusioni di una famiglia divisa, di alcuni incontri sbagliati e di qualche cavolata fatta a cuor leggero non credeva più in niente ma… Una sera “passeggiando cogitabonda e senza meta” Beatrice, viene attratta da una chiesa aperta, a via del Corso, a Roma, dove entra giusto per trovare un po’ di riposo. Il suo sguardo vagante si posa su “quella cialda rotonda e bianca vera protagonista della scena e, improvvisamente, inspiegabilmente”, la ragazza si sente nuda, indifesa, arresa.
La voglia di andare in piazza e mostrare a lobby e politici che esiste un popolo che non accetta di essere cancellato è forte. Per questo alla fine il 20 giugno (15.30, Piazza San Giovanni) non si potrà mancare di essere a Roma per la manifestazione a difesa della famiglia e dei figli, anche se ieri la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa ha lasciato perplessi e creato mugugni anche tra alcuni dei membri del comitato promotore. Massimo Gandolfini, portavoce del Comitato “Difendiamo i nostri figli” (è questo il titolo ufficiale della manifestazione), ha specificato motivi, obiettivi e carattere della manifestazione.
Ho cominciato a suonare il campanello di via Donatori del Sangue 2/a, a Sospiro, in provincia di Cremona, la sera del 16 luglio scorso. Sul campanello la scritta “Ghezzi-Firetti”. Dentro casa, appena dopo aver salito la scala, la mamma Laura, il papà Luciano, il fratello Federico e Gianluca, non ancora ventenne, malato da due di osteosarcoma, protagonista di questa storia che, per essere raccontata, ha bisogno di lettere. Esattamente come nel libro che ho scritto a quattro mani con lui (Spaccato in due. L'alfabeto di Gainluca, San Paolo editrice). Attraverso due vocali tenterò di raccontare come la vita di Gianluca sia stata – ma lo è ancora adesso, più di prima – un modo concreto per dar vita ad un vero e proprio concerto e ad un'armonia di pensieri, gesti, preghiere, incontri, aiuto ai bisognosi e amore intenso espressi al massimo livello.
«Io non so quale sarà il giudizio conclusivo. Noi abbiamo fatto solo un proposta articolata, dopodiché sarà la Congregazione per la Dottrina della fede a prendere le decisioni che poi saranno presentate al Papa: l’ultima parola, com’è naturale, sarà quella del Santo Padre». Sono poche e misuratissime parole quelle che il cardinale Camillo Ruini, presidente della Commissione di cardinali e teologi incaricata da Benedetto XVI di studiare il "dossier Medjugorje", consegna a chi (in questo caso il Corriere della Sera) gli chiede qualche informazione rispetto a quanto detto da Papa Francesco sul volo di ritorno da Sarajevo, sabato, rispondendo a una domanda specifica dei giornalisti al seguito.
L'abbazia di Nostra Signora del Santissimo Sacramento, a Frattocchie, prende origine dalla soppressione dell'abbazia di Nostra Signora delle Catacombe di San Callisto, vicino Roma. I trappisti erano stati espressamente desiderati e chiamati da papa Leone XIII nel 1883 perché fossero i custodi di questi luoghi santi che costituiscono il celebre cimitero dei primi secoli della Chiesa accanto alla via Appia. 40 anni fa, padre José è entrato nel monastero dopo aver condotto una vita legata alla musica rock (è stato il batterista di importanti artisti argentini). Dio, ha sottolineato, trova l'uomo là dove sta. “Non fa come noi che prepariamo uno scenario. La mia esperienza personale è che Dio è venuto a cercarmi là dove mi trovavo. Non rinnego il passato, anzi, è stato il luogo che Egli ha scelto per incontrarmi”.
Papa Francesco aprirà nei pressi del Vaticano un dormitorio per i senzatetto. La struttura che metterà a disposizione una trentina di posti letto è stata individuata, dopo ricerche e sopralluoghi, in Via dei Penitenzieri, strada che incrocia Borgo Santo Spirito. Nei locali sono ancora in corso i lavori (Ansa.it,7 giugno).
Il cristiano Asir Salaam Shajaa non se ne andrà da Al Qosh, anche se lo Stato islamico è a 15 chilometri: «Quando gli ultimi ebrei se ne andarono, chiesero a mio nonno di custodire la tomba»
«Mi sento come se mancasse un pezzo del puzzle. Voglio sapere da dove vengo, ma non posso. Tutti parlano dei figli come un diritto ma nessuno si interessa dei diritti dei bambini»
Nella consueta conferenza stampa che il Papa concede nel ritorno dai suoi viaggi apostolici, una giornalista ha rivolto a Francesco una domanda sulle presunte apparizioni mariane a Medjugorie. La risposta che il Papa ha dato nel volo di rientro da Sarajevo ha rivelato quello che molti si aspettano da tempo, vale a dire un pronunciamento dell'autorità vaticana sul complesso fenomeno che dal 1981 attraversa non solo la chiesa di Bosnia, ma tutta la Chiesa universale. Nel 2010 Benedetto XVI aveva istituito una commissione, presieduta dal cardinale Camillo Ruini, per studiare e comprendere il fenomeno. Sembra che il periodo preso in considerazione dal gruppo di lavoro riguardi soprattutto i primi tempi delle presunte apparizioni mariane in terra balcanica. La commissione ha «fatto un bel lavoro», dice Francesco, e «stiamo per prendere delle decisioni e poi saranno comunicate. Per il momento si danno soltanto alcuni orientamenti ai vescovi».
I sondaggi dimostrano che la grande maggioranza degli italiani – tra il settanta e l’ottanta per cento, a seconda di chi è il sondaggista e come si pone la domanda – è contraria alle adozioni da parte di coppie omosessuali. Il presidente Renzi e la senatrice Cirinnà – cui qualche volta fanno eco esponenti, evidentemente male informati, dell’opposizione politica e dello stesso clero cattolico – affermano di avere ben presente questa opposizione degli italiani alle adozioni omosessuali. «Infatti», assicurano, «noi in Italia faremo qualche cosa di diverso: unioni civili, ma senza adozioni».
Otto anni dopo il “Family day” che seppellì i Di.co., la legge sui diritti dei conviventi proposta dal governo Prodi, il 20 giugno prossimo è stata indetta a Roma una manifestazione “per promuovere il diritto del bambino a crescere con mamma e papà”, per “difendere la famiglia naturale dall’assalto a cui è costantemente sottoposta da questo Parlamento” e per contrastare la teoria del gender “che sta avanzando e in maniera sempre più preoccupante nelle scuole”. L’iniziativa nasce dal comitato “Da mamma e papà”, di cui è portavoce il neurochirurgo Massimo Gandolfini, che raccoglie aderenti a diverse associazioni del mondo cattolico e pro famiglia (Manif pour tous italia, Comitati Sì alla famiglia, Alleanza cattolica e altre ancora). Sono chiamate a manifestare “tutte le persone di buona volontà, cattolici e laici, credenti e non credenti, per dire no all’avanzata di progetti di legge come il ddl Cirinnà (sulle unioni civili, ndr) che dell’ideologia gender sono il coronamento e arrivano fino alla legittimazione della pratica dell’utero in affitto”.
Suor Emmanuel nell'ultimo suo diario (15 marzo 2013), ci fa conoscere altri precedenti del cardinale Bergoglio, adesso Papa Francesco, con Medjugorje. Anticipiamo la parte centrale del diario di suor Emmanuel che ci rivela delle novità circa il rapporto di Papa Francesco con Medjugorje.
Deve morire. È questa la decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo. Il condannato a morte è il tetraplegico nonché 38enne Vincent Lambert che da sette anni versa non in stato vegetativo (espressione comunque erronea perché è preferibile usare l’espressione “sindrome a-relazionale”) come raccontano quasi tutti i media, bensì in stato di minima coscienza.
La traccia mariana che andiamo a esaminare questa volta cari amici ci porta in Liguria, più precisamente presso Balestrino, una località dell’entroterra ligure posta appena sopra Borghetto Santo Sprito, in provincia di Savona. In questo luogo, più esattamente presso Monte Croce, hanno avuto luogo numerose apparizioni della Madonna a Caterina Richero durante un arco di tempo che va dal 1949 al 1986. L’accoglienza della chiesa locale fu subito aperta e favorevole, tanto che il vescovo di Albenga-Imperia, monsignor Mario Oliveri, nel 1991 autorizzò la preghiera pubblica presso il sito delle apparizioni e, il 7 ottobre dell’anno successivo, volle presiedere la solenne incoronazione della statua della Vergine venerata presso la cappella di Monte Croce, auspicandone la devozione quale «Madonna della Riconciliazione e della Pace». Nonostante queste note positive, non è ancora giunto il pronunciamento ufficiale dell’autorità ecclesiastica preposta al riconoscimento della soprannaturalità delle apparizioni, per le quali dobbiamo pertanto, per il momento, limitarci a presentarle quale pura testimonianza umana, in piena obbedienza alla volontà e all’autorità della Chiesa, senza alcuna intenzione di anticipare il giudizio della stessa, ma con il solo proposito di portare un modesto contributo per la conoscenza dei fatti – senza entrare però nel dettaglio di vicende che sono tuttora al vaglio dell’autorità ecclesiastica - e per accrescere, a Dio piacendo, la devozione mariana in quanti leggeranno questo articolo.
Lo stesso giorno in cui Papa Francesco si è recato a Sarajevo, la Gazzetta di Modena ha dato l’annuncio che il cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha vietato l’incontro pubblico di preghiera che doveva tenersi a Sestola il prossimo 20 giugno e che prevedeva anche la presenza della veggente Vicka. In realtà il decreto con cui si vieta l’evento porta la data del febbraio scorso e non si comprende il ritardo con il quale è stato reso pubblico, considerato che la macchina dell’organizzazione si era mossa da tempo e che le adesioni già ottenute facevano ben sperare di bissare una partecipazione di migliaia di fedeli, come era avvenuto per l’incontro dell’anno scorso.
Su Medjugorje "stiamo per prendere una decisione". Lo ha annunciato papa Francesco rispondendo ai giornalisti durante il volo da Sarajevo. Il papa ha parlato di una "seria quarta", sessione di cardinali e vescovi della Congregazione per la Dottrina della fede, che dovrebbe tenersi entro il mese."Sul problema di Medjugorje - ha spiegato Francesco - papa Benedetto XVI a suo tempo aveva fatto una commissione presieduta dal cardinale Camillo Ruini, c'erano altri cardinali, teologi, specialisti, che ha fatto uno studio. Ruini è venuto da me e ha consegnato lo studio, che è durato 3 o 4 anni: hanno fatto un bel lavoro". Il Papa ha poi spiegato che il cardinale Gehrard Mueller, prefetto della Dottrina della fede, "farebbe una 'seria quarta' di questi tempi: dovrebbe essere fatta l'ultimo mercoledì del mese. Siamo lì per prendere decisioni, e poi si diranno". Intanto, "alcuni orientamenti si danno ai vescovi sulle linee che si prenderanno" sui fenomeni di Medjugorje.
Su Medjugorje "stiamo per prendere una decisione". Lo ha annunciato papa Francesco rispondendo ai giornalisti durante il volo da Sarajevo. Il papa ha parlato di una "seria quarta", sessione di cardinali e vescovi della Congregazione per la Dottrina della fede, che dovrebbe tenersi entro il mese. Una riunione dovrebbe tenersi nell' ultimo mercoledì di giugno. "Siamo lì per prendere decisioni - ha detto il Papa - e poi si diranno".
Il 6 giugno 1453 a Torino avvenne un miracolo. Il mulo su cui era stata caricata la refurtiva sottratta ad Exilles da truppe francesi, che avevano saccheggiato anche la chiesetta locale trafugando il Santissimo, si fermò davanti alla parrocchia di San Silvestro rifiutandosi di proseguire. L’ostia non cadde a terra, ma si librò nell’aria davanti allo sguardo meravigliato dei presenti fino a che, deposta in un calice, fu portata trionfalmente in Duomo. I Torinesi decisero di erigere un tempio la dove si compì l’evento prodigioso.
Mentre si parla del disgelo tra gli Stati Uniti e Cuba, scarsa attenzione viene dedicata alla crisi venezuelana che per molti aspetti, economici e politici, sta diventando una minaccia per la stabilità del continente americano. Una situazione convulsa, ben nota in Vaticano, che potrebbe degenerare in episodi di maggiore violenza e che porterà Papa Francesco a ricevere, domenica 7 giugno, il presidente del Venezuela Nicolas Maduro. È opportuno ricordare le manifestazioni in piazza tra il febbraio e il marzo 2014, durante le quali 53 venezuelani sono stati uccisi a causa dell’uso indiscriminato della violenza da parte della polizia, dell’esercito del governo di Maduro e dei gruppi paramilitari protetti dal governo.
Il programma "Anno Uno" su La7 e il quotidiano Repubblica lanciano contemporaneamente un'offensiva per screditare l'opera di Luca di Tolve che, ex dirigente dell'Arcigay, ha intrapreso un cammino che lo ha portato a recuperare la propria identità sessuale e oggi è marito e padre felice. Documenti falsificati per intrufolarsi negli incontri tenuti da Di Tolve e immagini rubate. Superato qualsiasi limite di decenza, ma inutile aspettarsi l'intervento dell'Ordine dei Giornalisti.
Nel giugno 2012 abbiamo deciso di andare a Medjugorje in pellegrinaggio a piedi da Roma, città nella quale viviamo, a similitudine di molti altri che lo hanno già fatto da altre città europee e italiane anche più lontane. Da Roma tuttavia il significato è particolare. Ci è piaciuto, tanto che ci siamo tornati nello stesso modo anche quest'anno con altri amici. Per chi ci vorrà seguire nel 2014 o per chi vorrà compiere autonomamente il percorso nel futuro, la presente pagina è, e sarà, utile riferimento per le tappe e luoghi da attraversare. Stiamo aggiornando ed aggiorneremo il tracciato con mappe e luoghi di venerazione a Maria S.S. incontrati lungo il cammino, riscoprendo antichi percorsi e tradizioni. Anche tu puoi fare il pellegrinaggio, non è difficile, poichè può essere effettuato con una staffetta, ove ciascuno può camminare secondo le proprie possibilità. Un augurio a tutti !
Prossimo incontro: SABATO 6 GIUGNO 2015. Ore 15:00 accoglienza, segue: Coroncina della Divina misericordia Santo Rosario Santa Messa Adorazione Eucaristica
Vangelo Mc 14, 12-16. 22-26
Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: "Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua. Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio». Dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
“Non perdere la speranza”. È il consiglio sincero di Joseph Fadelle, un uomo che osserva con disperazione e dolore come milioni di cristiani vengono massacrati in Medio Oriente per l'estremismo dello Stato Islamico. In lui, però, c'è qualcosa di unico: il suo nome non è stato sempre Joseph, e la sua ragione di vita non è stata sempreCristo. Joseph Fadelle è nato come Mohammed al-Moussaoui. La sua famiglia, discendente diretta del profeta Maometto, era una delle più note tra quelle sciite dell'Iraq. Mohammed era stato scelto per succedere a suo padre alla guida del clan. Un incontro quasi casuale con Massoud, un cristiano con il quale si è visto costretto a condividere la stanza durante il breve servizio militare nel 1987, ha però cambiato completamente i progetti che tutti, anche lui stesso, avevano per la sua vita.
C’erano anche i fiori di Papa Francesco per l’addio a Michael Di Marco, il giovane di Pinerolo malato di distrofia muscolare, a cui il pontefice aveva telefonato in seguito a una lettera inviata in Vaticano dalla famiglia (La Stampa, 4 giugno).
Qual è la peggiore campagna pubblicitaria che abbiate mai visto? Quando ero ragazzo, la Chevy Nova era la macchina più venduta in America. In Messico nessuno la comprava. Perché? In latino, “nova” significa “nuova”, ma in spagnolo “no va” significa “non va, non funziona”. Apparentemente, qualcuno non aveva fatto i compiti.
Papa Francesco cosa pensa di coloro che calunniano altre persone? Quale ricetta propone il Santo Padre per invertire questa tendenza a "spettegolare" dietro le spalle? Ce lo spiega Marco Ermes Luparia nel volume "La calunnia nella Chiesa" (ed. Lateran University Press), in cui parte dal ragionamento fatto da Bergoglio in una delle sue omelie mattutine a Santa Marta.
Il sacramento dell'Eucaristia è così grande che ci permette di nutrirci di Cristo e di gustare il cielo sulla Terra. Se il nostro corpo sarà dimora di Gesù, c'è qualcosa che possiamo fare per accoglierlo meglio?
Alcune monache di clausura ci hanno insegnato un nuovo utilizzo per Whatsapp. Il fatto può provocare un po' di confusione in qualcuno: “Com'è possibile che delle religiose che hanno scelto di donare per amore la propria vita a Dio nella clausura abbiano insegnato a usare in modo diverso Whatsapp?” Anche noi siamo rimasti sorpresi! “La Sfida dell'Amore” è un'Iniziativa Geniale realizzata dalle Domenicane di Lerma che, come spiegano loro stesse, è stata opera di Cristo. Giorno dopo giorno questo progetto, messo in pratica dalle novizie del convento e dalla loro maestra, invia a circa mille persone un messaggio di Whatsapp con una piccola storia, una riflessione e, la parte più simpatica, una sfida da mettere in pratica durante la giornata. Chi riceve i loro messaggi ha detto che li reinvia ai propri contatti, quindi il numero di persone coinvolte aumenta a livello esponenziale.
Accusati di volersi recare in Sri Lanka «per chiedere asilo», due fratelli cristiani con i documenti in regola non hanno potuto lasciare il Pakistan. «Diritto alla libertà di movimento violato a causa della fede»
La pellicola sarà realizzata per la Pantaleon, che ha comprato i diritti del libro del biografo di Ratzinger, Peter Seewald, la cui opera comparirà nel 2016
Intervista al vicario apostolico dell’Arabia meridionale, Paul Hinder: «Sareste stupiti di vedere le nostre chiese, pienissime. Che differenza con le vostre in Europa!»
«Ai cristiani è stato chiesto di scegliere tra convertirsi, pagare la jizya o emigrare. Non vi era una quarta scelta. È chiaro che siamo di fronte ad una persecuzione». Così ha dichiarato l’arcivescovo caldeo di Erbil, monsignor Bashar Matti Warda, intervenuto ieri ad un convegno organizzato dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre.
Papa Francesco non ha approvato la proposta del cardinale tedesco Walter Kasper di permettere ai cattolici divorziati e risposati di ricevere la Comunione dopo un periodo di penitenza.
(Card. Angelo Amato) Tra carisma e profezia. «Quando ero segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede ho avuto il privilegio di avere tra mano e di leggere i manoscritti originali riguardanti i segreti di Fátima e il loro messaggio. Li ho meditati a lungo perché gettano una luce di fede e di speranza sui tristissimi eventi del secolo scorso e non solo». È la premessa della prolusione, di cui pubblichiamo ampi stralci, con la quale il cardinale prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi ha aperto oggi, giovedì, all’Antonianun di Roma il convegno su «Il messaggio di Fátima tra carisma e profezia».
Manifesti che pubblicizzano gay pride? Già visti. Locandine che ti invitano ad un san Valentino saffico? Roba vecchia. Pubblicità dove la mamma prepara per il figlio e il suo compagno delle crocchette? Prevedibile. I veri borghesi, ammettiamolo, sono i gay. Sono loro che vogliono “sposarsi”, metter su “famiglia”, adottare, avere dei figli con l’eterologa, quando invece tutti gli altri disertano gli altari e mettono al mondo mezzo figlio se gli va bene. Sono loro che chiedono di tornare agli affetti casalinghi, che ogni due per tre tirano in ballo la mamma (che benedice la loro scelta), che chiedono normalità, tranquillità e senso civico, quando tutti gli altri cercano di andarsene di casa e dall’Italia il prima possibile e dicono agli amici che l’ultima volta che hanno sentito la propria madre è stato a Natale perché lavorano troppo e non hanno tempo nemmeno per se stessi.
All'udienza del 3 giugno 2015 Papa Francesco ha proseguito nelle sue catechesi sulla famiglia, soffermandosi sulle famiglie povere o tormentate dalla guerra. La miseria, ha detto, può distruggere la famiglia. Ma dobbiamo anche riconoscere che spesso sono proprio i più poveri a insegnarci l'amore per la famiglia, a resistere agli «pseudo-modelli» ideologici e a testimoniare che l'unica alternativa alla famiglia è la barbarie. «La famiglia ha tanti problemi che la mettono alla prova», ha esordito il Papa, citando anzitutto la povertà materiale. «Pensiamo a tante famiglie che popolano le periferie delle megalopoli, ma anche alle zone rurali… Quanta miseria, quanto degrado! E poi, ad aggravare la situazione, in alcuni luoghi arriva anche la guerra. La guerra è sempre una cosa terribile». Per le famiglie «la guerra è la "madre di tutte le povertà", la guerra impoverisce la famiglia, è una grande predatrice di vite, di anime, e degli affetti più sacri e più cari».
Nella sua catechesi sulla famiglia - che è stata anche al centro dell’udienza di ieri - Papa Francesco ha ribadito e riaffermato la centralità della famiglia con tutta l’efficacia comunicativa che gli è propria, anche se poi è stato come al solito accuratamente censurato dai media più potenti e più diffusi. A parte infatti chi l’ha potuto ascoltare di persona, sono ben pochi i lettori e i telespettatori che sono venuti a saperlo. E tra questi i lettori della Nuovabq [“Se sparisce la famiglia viene giù tutto”].
Unioni civili, «una legge impresentabile». Lo scrivono a deputati e senatori 58 intellettuali, che firmano una lettera promossa dal sociologo Massimo Introvigne, presidente dei comitati Sì alla famiglia, e dal magistrato Alfredo Mantovano. I firmatati affermano che per raggiungere l’obiettivo condiviso di una società rispettosa e aperta nei confronti delle persone omosessuali lo strumento più adeguato è un testo unico - sul modello di quello presentato in Parlamento dai deputati Maurizio Sacconi e Alessandro Pagano - che elenchi i diritti e doveri che derivano dalle convivenze in materia di visite in ospedale, in carcere, locazioni e così via.
Oggi inizia la Novena a Sant'Antonio da Padova.
Oggi inizia la Novena al Cuore Immacolato di Maria-
Commento di Padre Livio al messaggio di Medjugorje del 2 giugno 2015 a Mirjana.
Il mese di giugno è tradizionalmente dedicato alla devozione al Sacro Cuore di Gesù. Questo provvidenziale culto è stato esteso a tutta la Chiesa universale da papa Pio IX ma è nato precedentemente in Francia, a Paray Le Monial, dopo una serie di visioni avute da Santa Margherita Maria Alacoque, alla quale Gesù chiese di impegnarsi per l’istituzione di una festa dedicata al Sacro Cuore.
Ogni bambino ha i suoi sogni. Alcuni preferiscono essere supereroi per lottare contro le forze del male e le altre avversità che affliggono la popolazione, altri optano per una professione con la quale si identificano fin da subito e per la quale hanno qualche affinità. Un bambino, però, ha un altro obiettivo, diverso da quello dei suoi coetanei: essere sacerdote.
Fioccano le pubblicazioni di eminenti esponenti della Chiesa Cattolica sul tema dell'indissolubilità del matrimonio. All'orizzonte c'è il Sinodo dei Vescovi che dovrà decidere come affrontare la questione dei divorziati risposati.
La violenza, inerente all'essere umano, accompagna l'uomo fin dalle origini. Ora lo studio di un cranio di 430.000 anni fa ha confermato che all'epoca l'uomo era già capace di assassinare. Se la Bibbia ci insegna che il primo omicidio al mondo è stato quello di Caino ai danni di Abele, la rivista PLOS ONE ha ora diffuso uno studio su quello che viene ritenuto il primo assassinio della storia che possa essere studiato.
L'uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, creato per entrare in amicizia con Dio, posto da Dio stesso nel Paradiso, è allo stesso tempo l'uomo atterrito, addolorato, afflitto da tanta violenza, tante scene di dolore, anche tra i più innocenti e indifesi. A volte sembrano stancarci tante cattive notizie, tante immagini di dolore e crudeltà. E di fronte a questo nasce nel cuore la domanda: “Che possiamo fare?”, “C'è qualcosa che posso fare?”
Sarà probabilmente uno degli eventi più partecipati del prossimo Anno Santo della Misericordia l'ostensione dei corpi di padre Pio e dell'altro santo cappuccino Leopoldo Mandic, decisa da Papa Francesco per sottolineare l'importanza del ministero del confessore (Huffington Post, 3 giugno).
Perché i cattolici confessano i propri peccati a un sacerdote anziché direttamente a Dio?
Oggi inizia la Novena al Sacro Cuore di Gesù.
La piece, fatta di monologhi e documenti video, sarà nei teatri nel prossimo autunno. Nel frattempo, l’attore Daniele Bentivegna ci racconta come è nata
Un’iniziativa parlamentare per fermare l’approvazione del simil-matrimonio e una manifestazione per sostenere e difendere il diritto di ogni bambino ad avere una mamma e un papà
Comincio con una dichiarazione d’amore a Palmyra, tanto per eliminare equivoci. Quelle rovine non sono ruderi, ma memorie di una presenza carica di civiltà. Le forme disegnate e poi costruite da ingegneri e schiavi si congiungono ai colori del deserto come da nessun’altra parte vidi. E il tramonto, inseguiti da ragazzini festosi che vendono lapislazzuli e grandi fazzoletti ha fuoco e vento come da nessun’altra parte. Dunque, che tutto questo rischi di essere frantumato dai miliziani dello Stato Islamico, mi sconforta. Eppure mi scandalizza negli altri, ma anche in me, il fatto che mi spiaccia infinitamente di più per le pietre testimoni della grandezza dell’uomo e dell’opera delle sue mani, che la vita di un ragazzino, che la strage di centinaia di esseri umani, che la decapitazione di alawiti e di miei fratelli cristiani. Nessuno lo dice più, ma io lo ridico: vale di più una sola creatura di Dio, che tutti i segni di un passato glorioso.
Spiritosi sono spiritosi e anche piuttosto creativi, abili a “vendere” un prodotto piuttosto difficile da piazzare. Ci vuole infatti un bel coraggio e robusto senso dell’umorismo per chiamare Cinquanta sfumature di velo l’iniziativa ideata dai giovani musulmani di Lodi che domenica scorsa hanno organizzato un open day per far conoscere la cultura islamica. Hanno piantato un gazebo in piazza della Vittoria (mica scelta a caso), a due passi dal Duomo e hanno proposto alle ragazze che uscivano da messa di fare le prova del velo o farsi tatuare simboli e ghirigori islamici con l’hennè. Per uomini e bambini l’invito era ad assaggiare le delizie tipiche della cucina araba.
Era nell’aria da tempo, i contatti tra i diversi gruppi pro-family andavano avanti già da molti mesi: da una parte l’esigenza di un popolo di rendersi presente per riaffermare il diritto alla propria presenza nella società, dall’altra il timore di non avere i mezzi per mobilitare un numero consistente di persone o magari il timore del “fuoco amico”.
In un videomessaggio, Francesco ricorda il motto “La pace sia con voi” della visita che compirà il 6 giugno. “Incoraggio voi cattolici ad essere a fianco dei vostri concittadini quali testimoni della fede e dell’amore di Dio, operando per una società che cammini verso la pace, nella convivialità e nella collaborazione reciproca”.
Lucifer è basata sulle avventure dell'angelo caduto Lucifero Morningstar, personaggio introdotto in Sandman, una serie a fumetti scritta da Neil Gaiman e pubblicata dalla DC Comics tra il 1989 e il 1996 (fumettologica.it, 29 maggio). La serie tv Lucifer, il cui debutto in America è previsto per il 2016, racconta la storia del signore degli inferi che, stanco di regnare, abbandona il trono per andare sulla terra, a Los Angeles, dove aiuterà la polizia a sconfiggere il crimine. L'attore americano Tom Ellis interpreterà il demone "2.0".
Con un “fatturato” di circa 34 miliardi di dollari l’anno, la tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento è una delle attività illegali più redditizie, insieme al traffico di droga, di animali (e parti di animali), di prodotti contraffatti e di armi. Anche il contrabbando di emigranti, per consentirne l’ingresso irregolare in un paese, è diventato un affare miliardario. Si stima che il flusso dall’America Latina a Stati Uniti e Canada e quello dall’Africa all’Europa fruttino da soli circa 6,75 miliardi di dollari ogni anno. Il trasferimento più costoso, dalla Cina agli Stati Uniti, può raggiungere i 70.000 dollari. Il meno caro è quello dall’Afghanistan all’Iran: solo 700 dollari. Il passaggio via mare dalle coste del Nord Africa a quelle italiane costa da 1.500 a 3.000 dollari, a cui vanno aggiunti però i migliaia di dollari necessari per raggiungere dai Paesi di origine i punti di imbarco: per chi arriva dall’Africa subsahariana, in media 2.500 dollari. Le rotte più costose sono quelle dall’Asia verso gli Stati Uniti e verso l’Europa, quella occidentale beninteso.
E’ uno degli aspetti più controversi della storia contemporanea. Un vescovo austriaco, Alois Hudal, aiutò molti gerarchi e criminali di guerra nazisti a fuggire in America Latina. Oggetto di attenzione degli storici e ispiratore di uno dei più potenti argomenti anti-clericali, Hudal viene ora rievocato nel nuovo romanzo storico del giornalista Dario Fertilio, L’anima del Fuhrer (Marsilio, Venezia 2015). Il tema è dei più delicati, ideologicamente molto pericoloso, perché si addentra in una polemica sempre ardente da 70 anni as questa parte. Abbiamo contattato l’autore per telefono per farci spiegare direttamente le sue tesi.
Oggi ci chiediamo spesso cosa significhi essere cattolici. La questione se l’è posta anche il cardinale Donald Wuerl, arcivescovo di Washington. Ne è venuta fuori una lettera pastorale, interessante anche di qua dall’Atlantico.
“Chiediamo alle forze che si oppongono al colpo di Stato, alle persone libere in Egitto e all’estero di serrare i ranghi nella resistenza a questa struttura criminale, ricorrendo a tutti i mezzi opportuni quali la rivolta civile e altri mezzi, per purificare la nazione dalla tirannide e dai crimini di chi ha portato a compimento il colpo di Stato e per fare trionfare il sangue dei martiri: ‘Gli ingiusti vedranno ben presto il destino verso il quale si avviano’ (XXVI, 227)”
Sono venuta per dire al mondo: Dio esiste! Dio è veri­tà! Solo in Dio c'è la felicità e la pienezza della vita!". Con queste parole dette a Medjugorje il 16 giugno 1983, la Madonna ha spiegato il motivo della sua presenza in quel luogo. Parole che moltissimi cattolici hanno dimenticato. Se una persona onesta riconosce il disastro morale e il pervertimento dell'umanità, riconosce anche che a Medju­gorje non può che essere la Madonna a richiamare tutti i pec­catori e a volerli riportare a Gesù. Non può essere satana, perchè lui non ha nessun deside­rio di aiutarci a convertirci e tanto meno a salvarci l'anima. Non può essere iniziativa dei 6 veggenti, perchè quando iniziarono le apparizioni nel 1981 erano così innocenti e semplici da non potere neanche immaginare un avvenimen­to di così grandi proporzioni. Non può che essere una Madre a parlare a Medjugorje ai suoi figli, perchè li vede in serio pericolo fisico e spirituale. Bisogna però essere onesti per ammettere la presenza della Madonna a Medjugorje. Bisogna riconoscere princi­palmente il proprio stato spirituale, forse agonizzante a cau­sa dei ripetuti peccati commessi e la dimenticanza della pre­ghiera, di fare penitenza, riparare, confessarsi, fuggire le oc­casioni di peccato. Chi non riconosce la sua condizione di peccato, non può riconoscere nessuna Opera di Dio. Chi riesce a vedere il disastro morale nel mondo, con gli occhi della Fede vede anche che Dio sta intervenendo a Medjugorje, inviando la Vergine Santissima per insegnare il catechismo di Gesù all'umanità, per convertire, cristianizza­re, evangelizzare un mondo diventato pagano.
- Il Cuore di Gesù! Una ferita, una corona di spine, una croce, una fiamma. - Ecco quel Cuore che tanto ha amato gli uomini! Chi ci ha dato quel Cuore? Gesù stesso. Egli ci aveva dato tutto: la sua dottrina, i suoi miracoli, i suoi doni di grazia e di gloria, la santa Eucaristia, la Madre sua Divina. Ma l'uomo divenne ancora insensibile a tanti doni. - La sua superbia gli fece dimenticare il cielo, le sue passioni lo fecero scendere nel fango. Fu allora che Gesù stesso gettò uno sguardo pietoso sull'umanità; apparve alla sua prediletta discepola, S. Margherita M. Àlacoque e le manifestò i tesori del suo Cuore. - O Gesù, a tanto può giungere la tua infinita bontà? E a chi mai tu doni il tuo Cuore? All'uomo ch'è tua creatura, all'uomo che ti dimentica, ti disubbidisce, ti disprezza, ti bestemmia, che spesso ti rinnega. - O anima cristiana, non ti scuoti dinanzi alla sublime visione di Gesù che ti dona il suo Cuore? Sai tu perché Egli te lo ha dato? Perché tu potessi riparare la tua ingratitudine, l'ingratitudine di tante anime. Oh, quale schianto, per un cuore sensibile, questa parola: ingratitudine! È una lama d'acciaio che ferisce il Cuore di Gesù. E tu non senti tutta l'amarezza di questa parola?
"Il Cuore di Gesù cominciò a palpitare d'amore per noi sin dal primo istante della sua Incarnazione. Ardeva d'amore durante la vita terrena ed a San Giovanni Evangelista, l'Apostolo prediletto, fu concesso di sentirne i palpiti nell'ultima Cena, quando posò il capo sul petto del Redentore. Salito al Cielo, il Cuore di Gesù non cessò di palpitare per noi restando vivo e vero nello stato eucaristico nei Tabernacoli. Nella pienezza dei tempi, quando gli uomini giacevano nell'indifferenza, affinché si risvegliasse il fervore, Gesù volle mostrare al mondo le meraviglie del suo Cuore lasciando vedere il petto squarciato e le fiamme che lo circondavano. A ricevere le confidenze di Gesù fu scelta una povera Suora, Margherita Alacoque, umile e pia, dimorante nel monastero di Paray - Le Monial, in Francia. Dopo il Natale del 1673, nella festa di S. Giovanni Evangelista, Margherita era nel coro del chiostro, da sola, assorta in preghiera davanti al Tabernacolo. Gesù Sacramentato, nascosto sotto i Veli Eucaristici, le si fece vedere in modo sensibile. Margherita contemplò a lungo la Sacrosanta Umanità di Gesù, meravigliandosi, nella sua umiltà, di essere ammessa a tale visione. Il volto di Gesù si era atteggiato a mestizia. ..."
Ora che abbiamo terminato il mese di Maria, giudico bene per conclusione del medesimo darvi alcuni ricordi utili ad assicurarsi la protezione di questa nostra gran Madre in vita ed in morte. Maria, essendo nostra madre, deve certamente abborrire gli oltraggi che si fanno a Gesù suo figlio. Perciò chi desidera di godere il patrocinio di lei in vita ed in morte, deve astenersi dal peccato. Sarebbe vana la nostra speranza se credessimo di godere della protezione di Maria, offendendo il suo figliuolo Gesù da Lei amato sopra ogni cosa. Ma noi dobbiamo non solo guardarci dall'offendere Gesù, ma ancora con tutte le forze del nostro cuore meditare i divini misteri della sua passione, seguirlo nella penitenza. Maria medesima disse un giorno a s. Brigida: figliuola, se vuoi farmi cosa grata, ama di cuore il mio figliuolo Gesù. Maria è rifugio dei peccatori, perciò dobbiamo anche noi adoperarci con santi consigli, con sollecitudini, preghiere, con buoni libri e in altre maniere di condurre anime a Gesù, ed accrescere i figli di Maria. Nulla sta più a cuore a Gesù che la salute delle anime; perciò Maria, che teneramente ama suo Figlio, non può ricevere ossequio più gradito di quello che si fa guadagnandole qualche anima... (continua)
«Questo raid coronato da grande successo contribuirà a degradare l’Isis molto più degli attacchi aerei e delle operazioni di terra alleate degli ultimi mesi. Questo raid rappresenta una schiacciante sconfitta che danneggia sia le operazioni di terra dell’Isis sia la sua capacità di farsi pubblicità e attirare un numero di combattenti volontari senza precedenti». Le ultime parole famose di uno dei senior fellow del Foreign Policy Research Institute di Philadelphia, un think tank che fra i suoi affiliati annovera o ha annoverato gente come Henry Kissinger, Bernard Lewis, Alexander Haig, James Schlesinger, Robert Kaplan.
All'Angelus, Francesco sottolinea il mistero dell'unico Dio in tre Persone: "Ci rinnova la missione di vivere la comunione con Dio e tra di noi sul modello di quella trinitaria". Ricordiamoci "per quale fine, per quale gloria noi esistiamo, lavoriamo, soffriamo". Giovedì prossimo la celebrazione del Corpus Domini: "Partecipate a questo solenne atto pubblico di amore per Gesù in mezzo al popolo". Il Papa invita la piazza a fare, tutti insieme, il segno della croce.
L’Europa lo pretende ei l popolo italiano non vede l’ora. Dopo la vittoria dei si al referendum irlandese sulla legalizzazione dei matrimoni gay, pure in Italia le solite fanfare si sono levate a musicare il gaio gingle: ora tocca a noi. Tutte balle, messe i giro dal solito social club gay firiendly della sinistra neo gender e dei diritti extra e tran-sessuali. L’Europa potrebbe anche chiederlo (ci prova), ma il popolo, almeno quello, non pare proprio pronto a issare l’arcobaleno sui municipi italiani. Lo rivela un sondaggio effettuato dalla Lorien Consulting, pubblicato da Italia Oggi e ripreso (unico giornale a farlo) dal settimanale Tempi. Che dice due cose per niente irlandesi: la maggioranza degli italiani è d’accordo a definire «matrimonio solo l’unione tra un uomo e una donna» e la stragrande maggioranza è contraria alla possibilità di adozione da parte delle coppie omosessuali.
Fare memoria è anche un modo per leggere la storia e comprendere meglio il nostro presente. Penso ai giovani che oggi hanno vent’anni, e dieci anni fa erano ancora dei ragazzi che non potevano sapere e comprendere tutto quello che allora accadeva.
Una fonte vaticana al Giornale d'Italia: "Lo farà il 6 giugno, a Sarajevo". La Chiesa finora non ha avvalorato le apparizioni mariane che si ripetono da 33 anni
L’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, che è tra l’altro presidente del Convegno Ecclesiale Decennale di Firenze 2015 della Conferenza Episcopale Italiana, scende in campo contro il disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili. Lo fa con un’intervista concessa al settimanale diocesano di Torino La Voce del Popolo di domenica 31 maggio 2015.
Nel 1583 San Carlo Borromeo si recò a Rho, vicino a Milano. La sua non fu una semplice visita pastorale: quel viaggio fu l’occasione per annunciare al popolo rhodense l’autenticità del miracolo della lacrimazione della Madonna Addolorata. Il 24 aprile del 1583 la Vergine di un affresco di inizio Cinquecento raffigurante la Pietà, allora posto in una piccola cappella dedicata alla Madonna della Neve, fu vista piangere da alcuni popolani. A perenne memoria dell’evento prodigioso fu proprio il Santo Arcivescovo di Milano a porre la prima pietra del tempio, avendone affidato progetto ed esecuzione al suo architetto di fiducia, quel Pellegrino Tibaldi, detto il Pellegrini, protagonista del rinnovamento architettonico della Chiesa lombarda riformata.
Mercoledì 3 giugno, a Roma (Università Europea, ore 19) viene presentato in anteprima un volume che raccoglie 16 storie di uomini & donne che si sono dimostrati campioni nello sport quanto nella vita. È..
«C’erano segni di tortura e fori di proiettile su tutto il corpo. Le sue gambe e le sue braccia erano spezzate… Il suo corpo era ridotto come se fosse stato infilato in un sacco e ridotto in poltiglia». Comincia così la descrizione di come è stato ritrovato il cadavere di Atta Najjar, disabile mentale arrestato nel 2009 a Gaza dai terroristi islamici di Hamas e ucciso in modo orribile nel 2014.
Il regime comunista di Kim Jong-un ha lanciato il 20 maggio la «battaglia di 40 giorni della coltivazione del riso verso la vittoria». Anche i bambini dovranno dissodare e seminare
Intervista al dottor Nabil Antaki (fratelli Maristi) che racconta cosa accade ogni giorno in città. «Noi siamo bombardati dai gruppi armati ribelli»
Bellissimo discorso del Pontefice all’udienza generale. In cui ha anche consigliato la lettura dei Promessi sposi di Manzoni: «Capolavoro sul fidanzamento»
Una rilevazione tra gli italiani dopo il referendum irlandese. Ecco i risultati su cosa sia il matrimonio, i diritti delle coppie di fatto, i giudizi sui gay e le adozioni
I giovani musulmani che domenica (giorno del Signore, il nostro, non il loro) si sono piazzati ai tornelli dell’Expo milanese a distribuire volantini in cui spiegavano che «Gesù è un servo di Allah», che l’islam è una religione di pace, che l’islam rispetta e, anzi, tiene in gran conto le donne eccetera eccetera, evidentemente non sapevano che bastava chiedere al commissario Giuseppe Sala per farsi accogliere dentro anziché starsene fuori all’addiaccio.
Non seguo le vicende di Hollywood. Conosco il nome di qualche attore solo perché lo sento ripetere spesso. Il problema è che non li riconosco sullo schermo. I volti sono familiari, così come i nomi, ma non riesco sempre ad abbinarli. Non lo considero comunque un problema. Non so chi sia il protagonista di Captain America – Il Primo Vendicatore. La mia seconda figlia, che probabilmente sa la sceneggiatura a memoria, potrebbe considerare questa ammissione come uno dei miei fallimenti personali nella vita, ma la questione è che non mi importa. Non me la cavo meglio con le cosiddette “leggende” di Hollywood – ad eccezione di Bob Hope, John Wayne, Gary Cooper e Susan Hayward (nel caso di quest'ultima, solo perché una volta uscivo con una ragazza dallo stesso nome).
Il 24 luglio 1976, quando fu trasmessa la notizia della morte improvvisa dell'arcivescovo di Monaco, cardinale Julius Dòpfner, fummo tutti sconvolti. Presto giunsero voci che mi indicavano tra i candidati per la successione. Non potevo prenderle molto sul serio, dato che i limiti della mia salute erano altrettanto noti come la mia estraneità a compiti di governo e di amministrazione; mi sentivo chiamato a una vita di studioso e non avevo mai avuto in mente niente di diverso. Anche le mansioni accademiche che ricoprivo - ero nuovamente decano della mia facoltà e vicerettore dell'università - restavano comunque nell'ambito delle funzioni che un professore deve mettere in conto ed erano ben distanti dalla re-sponsabilità di un vescovo.
La Orquestra Simfònica de Barcelona (OBC) si è affidata questa settimana alle mani del maestro giapponese Masaaki Suzuki, direttore, organista e clavicembalista noto non solo per aver contagiato con la sua passione per la musica antica il suo Paese “lontano”, dove nel 1990 ha fondato il Bach Collegium Japan, ma anche per aver convinto persino il pubblico tedesco della qualità delle sue registrazioni fedeli ai criteri storicisti.
Beati Voi, il nuovo programma tv di Alessandro Sortino è imprescindibile, non si può ignorare. E non lo dico perché sono cattolico o perché va in onda su TV2000, la tv dei vescovi. Tutto questo non c’entra. Quello che Sortino – per tanti anni inviato delle Iene – sta cercando di fare con questa nuova trasmissione è qualcosa che non può essere ignorato da chi si interessa di comunicazione. In un panorama televisivo in sofferenza, in cui i talk show crollano e si assiste a un rispolvero di vecchi format pur di recuperare ascolto, l'ex-iena sta sperimentando una formula destinata a lasciare traccia.
“Il demonio può farmi male fisicamente?”. E’ questa la domanda posta da un lettore. Spesso nelle vite dei santi si legge di lotte “corpo a corpo” con il demonio. Eppure nel Catechismo della Chiesa Cattolica si legge che Satana è un essere di puro spirito e al n. 395 si legge che l’azione di Satana causa gravi danni “di natura spirituale e indirettamente anche di natura fisica”. Aleteia ha girato la domanda a padre Francois Dermine, esorcista e presidente del GRIS.
Le "bianco vestite", un’immagine di fede e amore toccante. Sono loro le vere eroine di una festività mariana che richiama ogni anno migliaia di fedeli: la festa della Madonna della Pace. Ci troviamo a Giugliano, la città più popolosa della provincia di Napoli. Da queste parti fede e devozione camminano ancora parallele.
In questi giorni in cui l'Irlanda cattolica si scopre “moderna” in molti articoli si parla del più famoso degli omosessuali cattolici: Oscar Wilde, artista geniale dallo spirito sopraffino che affrontò il carcere a causa delle leggi omofobe della Gran Bretagna vittoriana. E' dunque divenuto – comprensibilmente – l'icona dell'orgoglio gay. Peccato che Wilde non ne fosse affatto orgoglioso.
“Questi risultati mi hanno reso molto triste. Certo, come ha detto l’arcivescovo di Dublino, la Chiesa deve tenere conto di questa realtà, ma deve tenerne conto nel senso che, a mio parere, deve rafforzare proprio tutto il suo impegno e fare uno sforzo per evangelizzare anche la nostra cultura. Ed io credo che non sia soltanto una sconfitta dei principi cristiani, ma un po’ una sconfitta dell’umanità”. Queste sono state le parole assai chiare del Segretario di Stato Vaticano, monsignor Pietro Parolin (Radio Vaticana, 26 maggio)
Anche i vescovi cattolici della Nigeria giudicano negativamente – e con parole molto nette – l’offerta di fare l’abortire le donne sequestrate e abusate dai terroristi islamici di Boko Haram e recentemente salvate dall’esercito nella foresta di Sambisa. La proposta è stata avanzata nei giorni scorsi al governo federale del paese dall’Unfpa (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione) e da alcune organizzazioni non governative stranieri, ed è già stata criticata con forza da una coalizione di Ong africane.
«La sua campagna elettorale è stata chiara, non ambigua e questo lo ha ripagato». Così Artur Dmochowski, giornalista polacco, editore del quotidiano Gazeta Polska, spiega a tempi.it la vittoria inaspettata di Andrzej Duda, il candidato conservatore del Partito Diritto e Giustizia che, dato perdente nei pronostici, ha vinto le presidenziali polacche. Dopo aver vinto al primo turno, al secondo ha ottenuto il 51,5 per cento dei voti contro il 48,5 del suo sfidante, Bronislaw Komorowski.
Bandiera arcobaleno la trionferà, falce e anello (quello delle nozze unisex) con l’orecchino nel pugno come insegna il Vendola style. Se il Sessantotto aveva liberato i gauchiste dal giogo della coppia unica e per sempre, la sinistra post- comunista torna all’antico, all’intangibilità del matrimonio, purché sia gay, lesbo e transessuale. Cambiano i tempi e anche le bandiere non sono più quelle di una volta. Addio falce e martello su sfondo rosso: di operai in giro non ce n’è neanche mezzo e quel che resta dei contadini pasteggia a crusca bio e carote no-ogm sotto i gialli vessilli della Coldiretti. La sinistra è mobile e anche molto liquida: il ton sur ton del rosso Lenin è ormai demodèe e poi come l’Arlecchino è piena di pezze ed è anche un po’ a pezzi. Meglio l’arcobaleno dei multicolor, quelli delle “convivialità delle differenze” e del syn-ballo che mette insieme e mischia tutto e tutti. Come i riflessi dell’arcobaleno che nella girandola ne producono uno solo: il bianco. Perfetto a indicare la resa generale ai nuovi diritti angelici, quelli del gender senza limiti e senza sesso.
Il p. Liu Honggeng è sparito il 7 maggio: il cellulare è staccato e la polizia non risponde alle domande dei suoi fedeli. Sacerdote della Chiesa non ufficiale, si preparava per il mese mariano: ha già trascorso otto anni in carcere per il rifiuto di aderire all’Associazione patriottico. Anche mons. Giulio Jia Zhiguo, di Zhengding, viene trattenuto per 12 giorni dalle autorità senza spiegazioni. Sempre a Baoding, gli agenti demoliscono un altare cattolico “illegale”. Ferite due donne che cercavano di difenderlo.
"Charlie, possiamo giocare?”. È questo il punto di partenza di un vero fenomeno virale basato su una sorta di gioco esoterico che prevede l'evocazione di uno spirito bambino (anche se alcuni lo definiscono un demone), Charlie per l'appunto, che trae le proprie origini da un più complesso rituale tradizionale messicano per bambini. Migliaia di utenti, per lo più giovanissimi, hanno twittato la loro personale versione di quello che viene anche chiamato "Il gioco della Matita", ma in versione soprannaturale.
Padre Amorth: "Ho passato al mio successore due chili di oggetti sputati dagli indiavolati. Ma i primi a non crederci sono i vescovi"
Un santo (riconosciuto dalla Chiesa come tale) in famiglia è già un segno straordinario, ma quando un santo è figlio di genitori santi, l'accadimento ha i connotati del prodigio. E' il caso del papà e della mamma di Santa Teresa del Bambino Gesù – i coniugi Louis Martin e Zélie Guérin – che saranno presto canonizzati. Nel marzo scorso, la Congregazione delle Cause dei Santi ha promulgato il relativo decreto, su autorizzazione di papa Francesco, dopo il riconoscimento come autentico di un miracolo attribuito all'intercessione dei Beati coniugi. Non meraviglia che con il primo miracolo (necessario alla beatificazione) i due santi sposi, genitori di nove figli di cui quattro deceduti in tenera età, siano “intervenuti” impetrando la guarigione di un neonato, come racconta il delicato libro “Diario di un prodigio. La guarigione del piccolo Pietro, il miracolo di Luigi e Zelia Martin” (Edizioni Punto Famiglia, 2015) di Mariarosaria Petti. Il volume, di cui proponiamo un estratto, ricostruisce il periodo che dalla nascita dell’ultimo figlio di Adele e Valter Schilirò ha portato alla sua guarigione.
Gesù ha fatto tutto attraverso la Madonna. È venuto al mondo attraverso di lei; ella gli ha dato la natura umana che ha fatto del Verbo incarnato il sommo Sacerdote. Ella è stata il paradiso del nuovo Adamo, come ha detto San Luigi di Montfort; lo ha cullato tra le sue braccia; gli ha insegnato a camminare, a parlare, a pregare, e lo ha preparato per la grande missione di Salvatore dell'umanità.
Nell’agosto del 1993 un incidente stradale le ha segnato «corpo, cuore e anima». Le sfigurò il primo, ruppe il secondo, ma salvò la terza. 22 anni dopo Paola Turci racconta quell'esperienza nel libro «Mi amerò lo stesso» (Mondadori).
Domenico Savio nacque a Castelnuovo d'Asti il 2 aprile 1842, e secondo il suo direttore spirituale, che non era altri che San Giovanni Bosco, aveva “un'indole buona, un cuore propriamente nato per la pietà. Apprese con maravigliosa facilità le preghiere del mattino e della sera ed all' età di soli quattro anni già recitavate da sé”. A cinque anni colpiva tutti per la devozione durante la Messa, nella quale già aiutava come accolito, anche se non gli era facile tenere tra le mani il grande messale. Il programma di vita di Domenico Savio era molto chiaro: “La morte ma non peccati”
Replica della catechesi di don Fabio Rosini, trasmessa ieri sera su Tv2000.
Fu verso la fine del primo decennio di vita romana che a Filippo cominciò a farsi chiara la sua vocazione: e lo fu per un evento straordinario, di cui egli stesso lasciò irrefragabile memoria. Lo narrò un testimone di certa attendibilità: il cardinale Federico Borromeo, la cui deposizione in proposito dirada un po’ il buio di quegli anni con rapidi cenni di sicure notizie. «Nel principio della sua conversione — gli aveva riferito Filippo “con grande umiltà” — pregò lo Spirito Santo che “gli desse spirito”». L’episodio a cui preludono queste parole si colloca nel 1544, all’incirca sul trentesimo della sua vita. È allora «al principio della sua conversione»; a questo accenna pure padre Francesco «Essendosi convertito a Dio, piangeva molto peccati». Non si tratta sicuramente d’un passaggio da vita peccaminosa a pratica della virtù, si allude piuttosto alla “conversio morum” della benedettina Regula monacorum: una decisa scelta del servizio di Dio, in attesa di più preciso indirizzo. Non era infatti «anco in tutto sicuro della vita che dovea tenere». La risposta gli venne immediatamente, lucida e perfino violenta. Secondo la narrazione del Borromeo, dopo un’apparizione di san Giovan Battista, lo colpì un empito di ardore, una irruzione di Spirito Santo, da farlo gettare a terra e da segnarlo nel fisico. Fu quella la sua transverberazione, una specie di stigmatizzazione che quasi a sua insapute lo introdusse in una sfera di esperienza mistica.
Gestire una grave emergenza umanitaria piantando nel frattempo semi per un futuro di pace. È quel che i missionari del Pime (Pontificio istituto missioni estere), insieme alla Caritas locale, tentano di fare nel nord del Camerun da quando lo scorso anno il paese è stato coinvolto nel jihad, la guerra santa islamica scatenata dai terroristi Boko Haram nella vicina Nigeria. A loro si devono una serie di progetti assistenziali destinati agli sfollati camerunesi: quelli messi in fuga dai Boko Haram che sconfinano in Camerun e quelli deportati dal governo che, per meglio combattere i jihadisti, ha svuotato di abitanti una fascia di territorio larga 20 chilometri lungo la frontiera con la Nigeria.
«Avevamo una casa dove ci trovavamo a giocare, e qui non c’è. Ma grazie a Dio, Dio si preoccupa di noi». Miryam, una ragazzina di 10 anni originaria di Qaraqoush, villaggio nel nord dell'Iraq da cui sono fuggiti decine di migliaia di cristiani iracheni, ora vive in un campo profughi dopo che la sua terra è stata assalita e devastata dai jihadisti del Califfato. In un video viene intervistata da un giornalista della Tv satellitare cristiana Sat7 che opera in Medio Oriente. Racconta della mamma, dell’amica e parla dell’amore di Dio: «Sono molto triste perché ci hanno costretto a lasciare la nostra casa. Ma Dio ci ama e non ha permesso che l'Isis ci uccidesse». La sua testimonianza, di una bellezza immensa, avvolge il cuore. Alla fine il giornalista la invita a fare un canto. Myriam canta: «Che gioia il giorno in cui ho creduto in Cristo. La mia gioia era completa all’alba e la mia voce cantava di gratitudine; il mio amore per il mio Creatore crescerà di giorno in giorno…».
Si è tenuto ieri, come anticipato dal vaticanista del Figaro, Jean-Marie Guenois, la riunione per pochi intimi (una cinquantina di invitati) all’Università Gregoriana di Roma. Tre sono le Conferenze episcopali interessate, che hanno spedito nell’Urbe propri rappresentanti di peso: Germania, Svizzera e Francia. I temi del dibattito sono quelli che più al Sinodo straordinario dello scorso ottobre hanno fatto discutere, dal riaccostamento alla comunione dei divorziati risposati alla possibilità di aprire le porte alle convivenze tra persone dello stesso sesso.
È stato dato nelle mani di Ratzinger il volume con le visioni della «veggente» Conchiglia, che divinizza la Madonna, considera Papa Bergoglio «vicario dell'Anticristo», definisce il Vaticano un covo di vizi capitali e assicura che siamo governati dagli alieni. Monsignor Gänswein: «Non c'è alcun tipo di appoggio rispetto alla "veggente" e al contenuto del libro. Se Benedetto XVI avesse saputo di che cosa si trattava non avrebbe accettato l'incontro»
«Ancora una volta basta stare in piedi, in silenzio, a tutela della famiglia naturale, per essere accusati di omofobia». Solo l’intervento della polizia impedisce scontri a Roma e Torino
Tutto è nato da presunte accuse di blasfemia a un cristiano mentalmente instabile. Testimone: «Questo è stato l’anno più violento che mi ricordi»
«Ho lavorato in molti paesi, tra cui Bosnia, Congo, Sud Sudan, Somalia e Centrafrica. Ma non ho mai visto niente del genere. Non riesco a capire tanta disumanità. Mi sono sentita male». Così Zainab Bangura, rappresentante speciale dell’Onu per i crimini sessuali nelle zone di conflitto, ha parlato a Middle East Eye, descrivendo le atrocità compiute dallo Stato islamico sulle donne rapite in Iraq e Siria.
Ci voleva il più punk tra i punk per fare della musica davvero anticonformista. Cioè umana. Parla il leader degli Screeching Weasel alla vigilia dell’uscita di Baby Fat. Un Rigoletto rock
Dobbiamo confessare che scrivere questo post è stato difficile (ha richiesto varie teste che pensassero con attenzione per vari giorni). Il fatto è che lo Spirito Santo ci risulta uno sconosciuto, e ancor di più i suoi sette doni. Almeno per me è stato tutto un cammino di comprensione e apprendimento su chi è e come agisce nella mia vita. E continua ad esserlo, perché credo che riesco a intravedere ancora molto poco di ciò che fa.
Ho deciso che recitare il Rosario ogni giorno sarà una priorità nella mia vita. Se pensi di non avere 20 minuti per sederti a recitare preghiere a Maria e a meditare sui misteri della vita di suo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, io troverò 20 minuti nella tua agenda piena. Tieni conto del fatto che non devi recitare i cinque misteri in modo continuativo. Puoi dividerli durante la giornata, e non è necessario portare un rosario con te, perché hai 10 dita che ti aiuteranno allo scopo.
All'indomani del referendum irlandese circa i matrimoni gay proponiamo una riflessione del professor Massimo Borghesi, ordinario di filosofia morale all'università di Perugia, tratta dal suo volume "Critica della Teologia politica" (edito da Marietti nel 2013), decisamente attuale.
Nel 1500 a Roma non c’erano scuole, ma abbondava la miseria e torme di ragazzini abbandonati a se stessi, ladruncoli laceri e sempre affamati, affollavano le strade cercando di borseggiare qualche passante o di sgraffignare qualcosa da mangiare dai banchi del mercato. Colto, appassionato di Dio (si racconta che nella sua prima estasi il cuore gli si dilatò nel petto rompendogli due costole) e sempre di buonumore, giunse a radunarli intorno a sé un giovane fiorentino di buona famiglia che a Firenze era nato il 21 luglio 1515. “Pippo buono”, come era chiamato da tutti, diede loro un tetto e una famiglia e mendicò nelle strade perchè avessero da mangiare, istruendoli attraverso il canto e la catechesi nella conoscenza di Dio . A 500 anni dalla nascita di san Filippo Neri (la cui memoria liturgica ricorre il 26 maggio) non si è ancora spenta l’eco della sua risata di grande burlone che portava il cuore di piccoli e grandi a Dio attraverso la gioia e lo stare allegri nella semplicità, così come alcuni aneddoti famosi che lo ebbero protagonista.
1. Valorizza tuo figlio. Quando è rispettato e stimato, il giovane progredisce e matura. 2.....
“Sono come una piccola matita nelle Sue mani, nient'altro. È Lui che pensa. È Lui che scrive. La matita non ha nulla a che fare con tutto questo. La matita deve solo poter essere usata”
Vittoria del sì nel referendum irlandese sulle nozze gay. "L’establishment politico e culturale ha distrutto il tessuto della società, chi come me si è opposto alla mentalità dominante è stato dipinto come un pazzo reazionario". Parla John Waters, scrittore anti conformista, giornalista ed ex columnist dell'Irish Times. Il silenzio dei "vescovi codardi" e la chiesa d'Irlanda diventata "inutile"
Dall’«infedele ostinato» di tre anni gettato nel fuoco da Boko Haram al gesuita che in Siria ha dato la vita per cristiani e musulmani, fino alla donna irachena che non ha abiurato davanti alla spada dell’Isis
La vittoria del «sì» al «matrimonio» fra persone dello stesso sesso in Irlanda, ampiamente prevista, costituisce una lezione per chi difende la famiglia in altri Paesi, e deve indurre sia le organizzazioni pro family sia le comunità religiose contrarie al «matrimonio» omosessuale a riflettere sugli errori da non commettere. Nello stesso tempo – dal momento che nessuno ha il coraggio di dirlo – occorre spiegare che in Irlanda una gravissima scorrettezza del governo ha sostanzialmente truccato la consultazione referendaria.
“Rafforzati dallo Spirito che ci guida e rinnova noi e tutta la terra, rafforzati dallo Spirito e dai suoi molteplici doni, diventiamo capaci di lottare senza compromessi contro il peccato e la corruzione che si allarga nel mondo di giorno in giorno, e di dedicarci con paziente perseveranza alle opere della giustizia e della pace”. “Il rispetto del creato è un’esigenza della nostra fede”.
Don Fabio Rosini sarà ospite fisso della prima puntata di ?#?BeatiVoi?, ed interverrà con una catechesi sulla beatitudine "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei Cieli". Lunedì 25 Maggio alle 21:05 su Tv2000
Oscar Romero fu ucciso il 24 marzo 1980 da uno squadrone della morte, mentre celebrava all’altare. Da tre anni era arcivescovo di San Salvador, la capitale del Salvador. A lungo la sua figura è rimasta controversa. Romero è stato trasformato da una parte politica in un simbolo rivoluzionario, mentre la parte avversa lo vedeva come un agitatore comunista. Già all’indomani della morte esisteva un mito politico di Romero, accostato messianicamente a personaggi come Camilo Torres, «Che» Guevara o Salvador Allende. Questo produceva una reazione negativa in chi non si riconosceva in tale pantheon politico.
San Massimiliano Kolbe imparò ai piedi dell’altare l’arte della carità. Alla scuola dell’Eucaristia, il discepolo Kolbe non offre qualcosa di sé, ma «spezza» la sua vita per gli altri, si lascia fare a pezzi, dimostrando ad Auschwitz l’amore più grande. Per lui «l’Eucaristia è la forza dell’anima» e perché il sacramento dell’Eucaristia potesse sprigionare tutta la sua forza ed efficacia, nella sua vita dava molta importanza alla preparazione immediata alla santa Messa e al ringraziamento che la segue, perché diceva che «si può e si deve anticipare e prolungare con il buon adempimento dei propri doveri e con la cura di procurare gioia al cuore di Gesù». «Per una comunione fatta bene occorre metà giornata di preparazione e metà di ringraziamento». Il ringraziamento dopo la Messa lo faceva non meno di 20 minuti ed era totalmente immerso in questa preghiera. Come impiegava questi momenti? A volte si fermava in un’adorazione silenziosa. Per tentare di saperne di più, occorre rifarsi alle raccomandazioni che dava ai suoi confratelli, non senza averle lui stesso messe in pratica. La prima è nella stessa etimologia della parola eucaristia: li esortava a «rendere grazie» per i benefici ricevuti, il più grande fra tutti la venuta del Dio eterno e onnipotente in un cuore umano e fragile.
Oggi e domani il popolo della famiglia tornerà a far sentire la sua voce, scendendo nelle piazze di tutta Italia a difesa della libertà di espressione, la famiglia naturale e il diritto di ogni bambino ad avere una mamma e un papà. Parliamo della seconda veglia nazionale delle Sentinelle in Piedi (clicca qui): dopo il successo di quella dell’ottobre scorso, in cui più di 10 mila persone avevano invaso silenziosamente un centinaio di piazze in tutta la penisola, le Sentinelle in Piedi, «rete di persone, accomunate dalla passione per l’uomo e l’amore per la nostra società», si darà appuntamento nei principali centri italiani per un atto di testimonianza sereno, silenzioso e pacifico (guarda qui l’elenco delle città).
"Signore, manda lo Spirito Santo a dare consolazione e fortezza ai cristiani perseguitati". Il tweet diffuso qualche ora fa Papa Francesco avvia la Veglia di Pentecoste che i Vescovi italiani dedicano in ogni Diocesi della Penisola ai martiri di oggi. Vescovi, sacerdoti, seminaristi, religiosi, uno dopo l’altro, vengono rapiti, torturati, eliminati: l’ultimo in ordine di tempo, a meno di due anni dal sequestro di padre Paolo Dall’Oglio è il padre Jacques Mourad, rapito in Siria. Ogni anno 100mila cristiani vengono assassinati a causa della loro fede, sono 273 al giorno, undici all’ora. E' un genocidio, ma nessuno si mobilita per fermarlo. Basterà, dunque, una sera di preghiera a spezzare questa invincibile catena di orrori e persecuzioni? La Chiesa la propone, perché la domanda al Signore resta la forma più adeguata e radicale per vincere l’odio e arrivare alla pace. Ma soprattutto, perché non si prega per loro, ma per noi, per domandare a questi martiri la forza e coraggio di imitarli.
Una riflessione sulla figura del Beato che continua ad essere pietra di scandalo in una Chiesa che voleva e vuole recidere ogni legame con l’organizzazione mafiosa
Si festeggiano oggi don Cristobal Magallanes Jara e altri suoi 25 compagni, fucilati dal governo massone nel 1927. Qui la storia dei cristeros
"«Sarò stato a Palmira almeno 400 volte, è una città dal valore inestimabile. Ma se non siamo in grado di difendere questo simbolo di convivenza, è meglio che torni sotto la sabbia». Samaan Daoud è un cristiano siriano di Damasco e prima che la guerra sconvolgesse la sua vita, lavorava come guida turistica. «Ho fatto la guida dal 1994 fino al 2011 e visitavo la città almeno 25 volte all’anno», dichiara a tempi.it."
l monaco padre Jacques Mourad è stato rapito a Qaryatayn, piccola città della Siria centrale ad un centinaio di chilometri da Palmira, la città presa dai jihadisti dello Stato Islamico. Come riferisce Fides, Mourad è priore del monastero di Mar Elian, collocato alla periferia di Quaryatayn, e rappresenta una filiazione del Monastero di Deir Mar Musa al Habashi, rifondato dal gesuita italiano padre Paolo Dall’Oglio, rapito anche lui il 29 luglio 2013 mentre si trovava a Raqqa. Mercoledì padre Mourad aveva inviato un messaggio premonitore: «Gli estremisti dell’Isis si avvicinano alla nostra città. A Palmira hanno ucciso molta gente decapitando centinaia di persone. Pregate per noi». Come riferisce Acs, «l’ultimo contatto di padre Mourad con il Deir Mar Musa risale a ieri a mezzogiorno». Padre Nawras Sammour, direttore del servizio dei gesuiti per i rifugiati in Medio Oriente, parlando con Acs e ha spiegato che «ancora non abbiamo novità, sappiamo soltanto che è stato prelevato da quattro uomini, sicuramente appartenenti ad un gruppo jihadista».
Il pensiero rinascimentale della natura divina della geometria, dell’armonia inscritta nel disegno del Creatore emerge dal celebre manoscritto De Divina Proportione di Luca Pacioli, frate francescano del XV secolo, illustrato da Leonardo. Il pregiato volume, di cui esistono solo due esemplari conservati a Milano e Ginevra, è stato ora riprodotto in un facsimile da collezione da Aboca. A presentare l’iniziativa ieri alla Pontificia Università Lateranense c’era, tra gli altri, don Andrea Lonardo, direttore dell’ufficio catechistico della diocesi di Roma. Paolo Ondarza lo ha intervistato:
«Se si considera l’eucarestia come un pasto da condividere, da cui nessuno può essere escluso, allora si perde il senso del Mistero». Così ha detto il cardinale Robert Sarah, da pochi mesi prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, intervenuto al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia in occasione della presentazione della collana “Famiglia, lavori in corso”, una raccolta di saggi editi dalla casa editrice Cantagalli, in vista del prossimo Sinodo ordinario di ottobre. Una collana che ha l’obiettivo di stimolare il confronto e di toccare tutti i temi “caldi”: omosessualità, sessualità, divorzio, procreazione assistita, eutanasia, celibato. Tre volumi hanno aperto la collana, due dei quali scritti da docenti presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia: “Eucaristia e divorzio: cambia la dottrina?” di José Granados (che è anche stato nominato consultore del Sinodo dei vescovi) e “Famiglie diverse: espressioni imperfette dello stesso ideale?” di Stephan Kampowski. Il terzo, “Cosa ne pensa Gesù dei divorziati risposati?” è opera di Luis Sanchez Navarro, ordinario di Nuovo Testamento alla Università San Damaso di Madrid. Il Foglio aveva anticipato ampi estratti dei libri dei professori Granados e Sanchez il 15 aprile scorso.
Novena alla Santissima Trinità
Oggi è Santa Rita, preghiamo insieme a Santa Rita, la Santa degli impossibili, l’avvocata dei casi disperati.
«La Chiesa ha sempre voluto evitare ambiguità tra il matrimonio e ciò che potrebbe essere simile. È per questo che non pratica la benedizione delle coppie omosessuali». Lo ha dichiarato a La Croix il vicepresidente della Conferenza episcopale francese, mons. Pierre-Marie Carré, vescovo di Montpellier. L'intervista del prelato francese viene dopo che la Chiesa protestante unita di Francia ha deliberato a favore della benedizione delle coppie dello stesso sesso. Con 93 voti a favore contro 3 questa Chiesa protestante, riunita in Sinodo a Séte, ha deciso per «una benedizione liturgica delle coppie sposate dello stesso sesso che vogliono mettere la loro alleanza davanti a Dio».
Non solo per la Chiesa ma anche per la causa della libertà in genere la situazione è peggiore di quanto si potesse immaginare: è questo, se si va anche oltre all’immediato, il succo che si può ricavare da larga parte dell’esito delle consultazioni promosse dalle conferenze episcopali dell’Occidente in vista dell’ormai imminente Sinodo per la Famiglia.
È un paradosso che proprio alla vigilia dell’inizio delle celebrazioni per il centenario della Rivolta di Pasqua (Easter Rising) del 1916, tappa fondamentale che portò alla sua indipendenza da Londra nel 1922, l’Irlanda si ritrovi a decidere per la sua sottomissione alla cultura dominante e più specificamente a Bruxelles (Unione Europea). Oggi si vota infatti per il referendum che potrebbe approvare un emendamento alla Costituzione che ridefinisce il matrimonio come «unione fra due persone senza distinzione di sesso». In pratica l’approvazione delle nozze gay.
«I miei fedeli hanno perso tutto perché hanno conservato la loro fede. Non sappiamo quale futuro ci attende, ma continuiamo ad avere fiducia in Dio». Così dichiara ad Aiuto alla Chiesa che Soffre monsignor Yoanna Petros Mouche, arcivescovo siro-cattolico di Mosul, durante una visita alla sede italiana di ACS. Il presule ha ricordato la presa di Mosul da parte dello Stato Islamico, avvenuta nella notte tra il 9 e il 10 giugno 2014. «Ci siamo sentiti traditi dall’esercito iracheno, che si è ritirato rapidamente lasciando la città nelle mani di Isis».
Il 13 maggio 2015, memoria liturgica di Nostra Signora di Fatima, è stato il giorno scelto per l’inizio delle trasmissioni di Radio Maria Irlanda. L’apertura di questa radio in lingua inglese nel vecchio continente, che trasmette da Dublino, rappresenta un importante traguardo per l’emittente cattolica diffusa in tutto il mondo. Il progetto di aprire Radio Maria in Irlanda ha origini molto lontane, ed affonda le sue radici all’Anno Santo del 2000. La storia di Radio Maria Irlanda è stata segnata da una profonda dedizione al compimento di un sogno. I tecnici sono riusciti ad assicurare che il tutto fosse pronto per questa data, concludendo i lavori di ristrutturazione il giorno del Giovedì Santo. «Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza il grande supporto della World Family of Radio Maria in Italia, Germania, Austria, Romania e negli Stati Uniti, che ricordiamo ogni giorno nella Santa Messa e nelle nostre preghiere». hanno detto in una nota stampa i responsabili dell’emittente cattolica irlandese.
Se togliete Dio dal centro della mia vita, se non vado alla palestra dell'anima non ce la faccio, è impossibile... Quando il giornalista della CNN in lingua spagnola gli ha chiesto se il fatto di non avere rapporti sessuali da 13 anni non era una decisione un po' estrema, l'attore ha risposto: “Sono una persona estremista, questo sì. È la mia personalità. Quando faccio qualcosa, mi piace andare fino in fondo. (…) Sono anche una persona che ama molto la disciplina, mi piace molto ciò che costa lavoro, amo le sfide”.
Per molti anni sono stata lontana da Dio, il che non significa che Lui sia stato lontano da me. Sono certa che Dio sia sempre stato (e sia sempre) al mio fianco, guidando i miei passi e proteggendomi a volte anche da me stessa. Credo che le preghiere di mia madre abbiano avuto un ruolo fondamentale in quest'ultimo aspetto. Grazie, mamma.
Alla fine di aprile è stato confermato che papa Francesco si recherà a Fatima per il 100° anniversario delle apparizioni mariane, e si è detto che approfitterà di quell'occasione per canonizzare i due veggenti più giovani, Jacinta e Francisco Marto. Nei giorni scorsi, in occasione della festa di Nostra Signora di Fatima (il 13 maggio), l'immagine originale della Vergine è stata venerata dal Santo Padre in Vaticano. Qual è la comprensione di papa Francesco del messaggio di Fatima, e perché la Madonna di Fatima sembra tanto importante per lui, come del resto lo è stata per i suoi due predecessori?
Le Sentinelle in Piedi sono nate un paio di anni fa, con l’intento di difendere la famiglia naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna da leggi inique ed ideologiche. Due anni in cui le proposte di legge contrarie a tale modello si sono moltiplicate, con buone possibilità di essere approvate dal Parlamento. È per questo che le Sentinelle hanno deciso di moltiplicare i propri sforzi, fissando per sabato 23 maggio, una grande manifestazione nazionale, che avrà delle appendici nei giorni successivi. 100 piazze per la famiglia è il nome dell’evento che, per l’appunto, radunerà un centinaio di gruppi di Sentinelle in altrettante città d’Italia. La modalità di protesta pacifica è sempre lo stesso: un’ora in piedi, in silenzio, impegnati nella lettura di un libro, a testimoniare come la cultura vince ogni forma di ignoranza, la quale è la base per la sopraffazione del potere.
Scalfarotto rassicura: libertà di opinione garantita. Ma il primo ad associare omofobia e opposizione al riconoscimento dei matrimoni gay è il presidente del Senato
Quando i giudici della corte d’appello olandese di Arnhem hanno letto la sentenza, scagionando completamente Albert Heringa, l’aula di tribunale è stata investita da un applauso fragoroso. «Sono felicissimo», ha dichiarato all’uscita l’uomo, sotto processo per l’uccisione della madre di 99 anni.
Ha 22 anni, la pelle d’ebano, e alle spalle già una lunghissima vita. Un percorso tortuoso e irto, che da un piccolo villaggio della Nigeria l’ha condotta a Caserta, in una piccola casetta uguale a tante altre, dove altre donne, le Orsoline del Sacro cuore di Maria, oggi si stanno prendendo cura di lei. Faith, questo il suo nome, è bella ma soprattutto è forte. È coraggiosa, perché malgrado le macerie che si lascia alle spalle, oggi stringe felice una penna, mentre impara a leggere e scrivere per la prima volta, e spera di poter ricostruire il suo futuro.
Il Salone del Libro 2016 vedrà come paese ospite l’Arabia Saudita. Una provocazione, una battuta? Al contrario, una triste verità. Non servono a rassicurare le dichiarazioni di Fahad Hamad Almaghlooth, l’addetto culturale dell’Ambasciata Saudita a Roma.
Premessa d’obbligo: dallo scorso anno i giornalisti sono alle prese con l’ansia da formazione. L’Ordine dei Giornalisti infatti, dal 2014, recependo una direttiva europea, ha istituito l’obbligo per tutti gli iscritti – professionisti, praticanti e pubblicisti – di partecipare a corsi di formazione e maturare relativi crediti nell’arco di tre anni, pena sanzioni da parte dello stesso Ordine.
Vangelo Gv 15, 26-27; 16, 12-15: Lo Spirito di verità vi guiderà a tutta la verità.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Sabato, a 17 anni, ha vinto la medaglia di bronzo ai campionati liceali del Texas, superando i 3 metri e mezzo al salto con l’asta. «È la cosa più bella e vicina alla morte che conosca»
«La situazione è terribile. Da dopo Pasqua c’è stato un deteriorarsi della situazione». Sono ripresi furiosamente gli scontri in Sud Sudan tra l’esercito del presidente Salva Kiir e le forze ribelli del vicepresidente Riek Machar, deposto dopo essere stato accusato di tentato golpe. La guerra civile, ormai degenerata in scontro etnico, è cominciata nel dicembre del 2013 ed ha già causato la morte di oltre 50 mila persone, con almeno due milioni di sfollati (su 12 milioni di abitanti).
La coalizione delle Ong locali definisce «inconcepibile, disumano, scandaloso» pensare di restituire in questo modo una vita a donne già provate dalla prigionia
Le esecuzioni capitali sono aumentate in modo esponenziale e Riyad è a corto di boia. Nel 2016, però, i sauditi potrebbero diventare i “paladini” dei diritti umani: «Sarebbe una catastrofe»
E per te, qual è la donna perfetta? Tutti i giorni ci vediamo bombardati da pubblicità che accanto a qualsiasi prodotto mostrano una donna in abbigliamento succinto o in situazioni “insinuanti”. Il video di VitaSnella, anche se ci mostra comunque una donna senza troppi vestiti, utilizza questo espediente con un'intenzione diametralmente opposta: riflettere su quanto è facile cadere nella bugia del modello di bellezza che ci vendono i mezzi di comunicazione attuali.
Famiglia e maternità. Sono queste le parole chiave che le donne cattoliche rilanceranno nel corso della conferenza internazionale "Donne verso l’agenda per lo sviluppo post-2015: quali sfide dagli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS)?", promossa dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, l'Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche e il World Women’s Alliance for Life and Family (WWALF). L'evento è in programma a Roma dal 22 al 24 maggio.
Santa Teresina del Bambin Gesù ha raccontato di essere stata guarita, quando era bambina, da quella che oggi verrebbe probabilmente diagnosticata come una sindrome di attacchi di panico. Venne curata dal sorriso della Vergine. La santa scrisse: “13 maggio 1883, festa di Pentecoste. Dal letto, ho girato lo sguardo verso l'immagine di Nostra Signora e... All'improvviso la Santissima Vergine mi è sembrata bella, così bella che non avevo mai visto nulla di simile, il suo volto emanava una bontà e una tenerezza ineffabili, ma ciò che è calato profondamente nella mia anima è stato il 'sorriso incantevole della Santissima Vergine'. In quel momento tutte le mie pene se ne sono andate, due grosse lacrime sono sgorgate dalle mie palpebre e mi sono scivolate sul volto. Erano lacrime di pura gioia... Ah, ho pensato, la Santissima Vergine mi ha sorriso, sono felice... (…) È stato a causa sua, delle sue intense preghiere, che ho ricevuto la grazia del sorriso della Regina del Cielo…”. Chiamò questa immagine “Vergine del Sorriso”, e l'invocazione iniziò con i suoi familiari. In seguito, portò la devozione al Carmelo di Lisieux. Alla fine venne diffusa in tutti gli ordini carmelitani e si propagò nel mondo. Molte persone hanno ottenuto la guarigione dalla depressione e da altre malattie dell'anima, come Teresina, attraverso questa devozione.
"Donna mirabilis", esempio di virtù, obbedienza, pudicizia. Così le grandi religioni monoteiste considerano la Vergine Maria, che solo nel cristianesimo è riconosciuta come "Madre di Dio". Don Aldo Buonaiuto, animatore del servizio Anti Sette della Comunità Papa Giovanni XXIII su RomaSette (13 maggio) evidenzia che tra le sette e i cosiddetti nuovi movimenti religiosi la concezione della Madonna è completamente diversa. Se in alcuni casi viene sminuita, in altri è addirittura detestata.
È iniziato il conto alla rovescia per la prima teatrale di Pane e Paradiso – Filippo, il Santo che ha amato Roma. Qualche giorno e si alzerà il sipario su uno spettacolo itinerante, che percorrerà le parrocchie romane nei vari settori della diocesi, per portare il messaggio di San Filippo, in occasione del quinto centenario dalla sua nascita. Lo spettacolo è ideato dall’associazione “Sotto il cielo di Roma” che mira a far conoscere la figura del copatrono di Roma, in occasione del suo quinto Giubileo. “Un messaggio quanto mai attuale – ha detto l’ideatore dello spettacolo dott. Carlo Munns – perché Filippo può dare molto ancora a questa città. Egli è portatore di un messaggio positivo carico di speranza e gioia”.
Per mancanza di fondi, il quotidiano cattolico fondato da Mario Adinolfi diventerà solo online. L'Espresso, come al solito livoroso, acido, forse invidioso, sputa su una storia certamente particolare e curiosa. Non sempre condivisibile e perfettamente lineare, forse per certi versi contradditoria, ma a dirla così sembra esattamente la storia umana di tutti noi.
«Purtroppo siamo abituati a una lettura immediatamente ideologica e travisata, pregiudiziale per motivi ora politici ora culturali, di alcuni fatti, come quello capitato al ragazzino di Terni. Dietro un litigio tra ragazzi si legge subito una guerra religiosa». Questa l’affermazione di don Gian Carlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes della Cei, in un’intervista a Vatican Insider, dove si dà per scontata la smentita della storia della 12enne colpita da un compagno di classe senegalese che voleva strapparle il crocifisso dal collo. In effetti il padre del bambino e la preside della scuola hanno smentito qualsiasi motivazione religiosa, ma le cose sono un po’ più complesse. Il caso non nasce da una lettura magari data da alcuni giornali che subito immaginano una guerra religiosa dietro un litigio tra ragazzi.
Nel suo breve intervento di lunedì pomeriggio, in apertura della 68°Assemblea Generale della Conferenza episcopale italiana che si tiene nell'Aula Nuova del Sinodo fino a giovedì mattina, il Papa aveva esortato i vescovi, «come buoni pastori», a «uscire verso il popolo di Dio per difenderlo dalle colonizzazioni ideologiche che gli tolgono l'identità e la dignità umana». Ieri mattina, è su questo punto che si è soffermata principalmente la ben più corposa Prolusione del cardinale Angelo Bagnasco (per il testo integrale clicca qui).
È necessario che le famiglie cattoliche siano diverse? Come si potrebbe distinguere questa “differenza”? A queste e altre domande cerca di rispondere un articolo scritto dal dottor Greg Popcak in collaborazione con la moglie Lisa. Autori di oltre 20 libri (www.CatholicCounselors.com), saranno tra gli oratori all'Incontro Mondiale delle Famiglie che si celebrerà a Philadelphia (Stati Uniti) a settembre. Per i Popcak, non si tratta di dare risposte definitive su come sono o devono essere le famiglie cattoliche, ma di illuminare sia l'Incontro Mondiale delle Famiglie che il prossimo Sinodo Ordinario dei Vescovi sulla Famiglia, che avrà luogo a ottobre a Roma. “Considerando ciò che la Chiesa ha scritto sulla materia familiare, ecco quelle che suggerisco”, scrive Popcak nell'articolo pubblicato sulla versione web di Our Sunday Visitor, “come le cinque differenze più importanti che distinguono una famiglia impegnata a vivere in base a una visione cattolica”.
“Si sono distinti per la loro dedizione verso i poveri, che ha portato così tanti alla comunione con Cristo e la fede cattolica”. Con questa motivazione la Catholic University of America ha deciso di conferire sabato scorso a Francisco Gómez de Argüello Wirtz detto Kiko e Maria del Carmen Hernández Barrera detta Carmen il titolo ad honoris causa di dottore in teologia. Entrambi sono iniziatori del Cammino Neocatecumenale e fanno parte dell’equipe responsabile con padre Mario Pezzi. Le lauree erano già state proposte alcuni anni fa e sono state decise recentemente dopo l’incontro del Papa con il Cammino Neocatecumenale il 6 marzo scorso, quando Papa Francesco – inviando 250 famiglie in missione - ha definìto il Cammino Neocatecumenale “un vero dono della Provvidenza alla Chiesa dei nostri tempi”.
Le unità di cure palliative o di terapia intensiva degli ospedali hanno uno stretto rapporto con la morte, dando luogo a numerose esperienze che sfuggono a qualsiasi spiegazione razionale. Pazienti che intuiscono il momento esatto in cui moriranno, altri che sembrano decidere da sé il giorno e l'ora, affrettando o ritardando la morte, sogni premonitori di familiari o presentimenti di terze persone che senza neanche sapere che qualcuno è ricoverato o ha subito un incidente sono sicuri che sia morto. Solo i professionisti sanitari che lavorano da vicino con i pazienti terminali conoscono in prima persona la portata e la varietà di queste strane esperienze. La scienza non è stata capace di offrire alcun tipo di risposta, per cui in genere vengono descritte come eventi paranormali o soprannaturali. Un'etichetta “troppo vaga per la grandezza di queste esperienze”, secondo l'infermiera britannica Penny Sartori, che da circa vent'anni lavora nell'unità di terapia intensiva. Una carriera sufficientemente solida per aver visto di tutto, intuire standard ed elaborare ipotesi su questi fenomeni. È a tal punto così che sta per discutere una tesi di dottorato sul tema, le cui conclusioni principali verranno anticipate nel libro The Wisdom Of Near-Death Experiences (La saggezza delle esperienze vicine alla morte, Watkins Publishing).
In Togo accadono cose diverse. È il segreto di questo Paese, rivelato in questa intervista da un missionario diocesano di Girona (Spagna), Joan Soler Ribas (Olot, 1975), che ha compiuto per Aleteia la radiografia di un Paese poco conosciuto.
Tra le Sante che in questo secolo hanno illuminato la Chiesa di Gesù Cristo, è da mettere Santa Gemma Galgani (1878-1903), vergine lucchese. Gesù la ricolmò di specialissimi favori, apparendole di continuo, istruendola nell'esercizio delle virtù e confortandola con la compagnia visibile dell'Angelo Custode. Il demonio si rodeva di furore contro la Santa; avrebbe voluto impedire l'opera di Dio; non riuscendo, tentava di disturbarla e d'ingannarla. Gesù preavvisò la sua Serva: Sta' in guardia, o Gemma, perché il demonio ti farà grande guerra. - Il demonio infatti le si presentava in forma umana. Tante volte egli la batté fortemente con un grosso bastone o con dei flagelli. Santa Gemma non di raro cadeva a terra per il dolore e, narrando il fatto al suo Direttore Spirituale, diceva: Come batte forte quel brutto chiappino! Il peggio è che mi picchia sempre in un posto e mi ha prodotto una larga ferita! - Un giorno che il demonio l'aveva conciata bene a furia di botte, la Santa pianse assai.
Attraversare col semaforo rosso, lanciarsi per le scale, rompere un tacco alto per cadere volutamente. Le donne cilene lottano per legalizzare l'aborto
Line Jansrud, medico che in Norvegia va in onda con il programma scientifico per preadolescenti fra gli 8 e i 12 anni, mostra come ci si bacia usando un pomodoro. In “Sex and Stuff” fa vedere cosa è un succhiotto, simula la masturbazione, parla di ciclo mestruale, crescita del seno e dei peli, e rivela la scienza dietro l’orgasmo. Tutto, ricordando innanzitutto che l’età del consenso è 16 anni e che non c’è fretta di fare sesso.
“Non avevamo mai avuto tanta paura e ormai siamo pronti al peggio. Pregate per noi”. È la drammatica testimonianza di Suor Annie Demerjiaan giunta da Aleppo ad Aiuto alla Chiesa che Soffre. La religiosa armeno-cattolica racconta la tragica situazione nella città siriana che “in migliaia hanno già abbandonato per paura delle violenze”. A partire sono anche moltissimi cristiani che cercano rifugio nella Valle dei Cristiani e nelle regioni costiere. “Molti dei nostri quartieri sono completamente deserti”, ha aggiunto. Nelle ultime settimane la condizione della comunità cristiana di Aleppo - che prima del 2011 contava circa 150mila fedeli – è rapidamente peggiorata. Il 10 aprile scorso – venerdì santo per gli ortodossi – il quartiere a maggioranza cristiana di Suleymaniye è stato bombardato dai ribelli.
Il 18 maggio 2015 Papa Francesco ha aperto i lavori dell'assemblea generale della Conferenza Episcopale italiana, dedicata all'esortazione apostolica «Evangelii gaudium». Il breve intervento è stato però ricco di spunti che alimenteranno la discussione tra i presuli. Francesco ha richiamato i vescovi - senza attendere caso per caso una sollecitazione del Papa - ma anche i laici, senza attendere la richiesta o il permesso dei vescovi, a scendere in campo con decisione su due grandi problemi della società italiana: la corruzione e le «colonizzazioni ideologiche», termine che come ormai sappiamo nel linguaggio del Pontefice indica la teoria del gender. Se i pastori e i laici italiani sono timidi, o si perdono in convegni dove parlano i soliti noti e da cui escono documenti che pochissimi leggono, si condannano - ha detto il Papa - all'irrilevanza.
Adebambo Oyekan Oyelaja è un giovane programmatore nigeriano che ha deciso di impegnare il suo talento per creare una start up tecnologica nel campo della fede, nel suo paese martoriato dalle costanti aggressioni dei Boko Haram: un paese, la Nigeria, che è diviso in due – tra cristiani e musulmani – praticamente a metà, con tutte le difficoltà che questo può comportare.
Vorrei guardare Maria come fa papa Francesco. Egli parla molto di Maria come Madre. Una madre che cura, protegge, si svela e ama senza che le importi nient'altro. Mi ama follemente, la preoccupano le mie paure e le mie cadute. Corre a soccorrermi quando non sono in casa. Mi aspetta svelata sapendo che tornerò per stare al suo fianco. Conosce le mie paure, le cose più nascoste, quelle inconfessabili. Sa dei miei sogni e me li ricorda quando li dimentico perso nel mondo. Maria è mia madre, e vivo sotto la sua protezione. Mi aspetta sempre, mi ama sempre. Diceva papa Francesco: “Tempo di turbolenza, andare a cercare rifugio sotto il manto della Santa Madre di Dio. Così dicono i monaci russi, e in verità è così”. Cerchiamo la sicurezza. E in Maria la troviamo.
Se lo Stato sceglie di equiparare di fatto convivenze e nozze, l’Ue impone che il regime sia omogeneo. Anche per quanto riguarda la pensione di reversibilità
L’avvocato autodidatta, nemico pubblico di Pechino, a Tempi: «Il partito comunista ha instaurato una dittatura e in una dittatura non può esistere una vera legge»
Viaggio a San Benedetto del Tronto, dove un piccolo popolo ha messo in piedi una minuscola, gigantesca sfida al potere costituito nel nome della libertà di educare. Alla bellezza
Cose di democrazia, diritti, giudici e politici premono perché ci si scriva sopra. E lo farò, sono ligio ai doveri. Eppure mi pare tutto distrazione, intervallo per la merendina, rispetto al grande tema. Da russo anarchico e furibondo di sentimenti in questo spazio dove faccio quello che mi pare, prima di tirar su il muro del mio gulag in cui rinchiudere quattro stupide parole, in questa dittatura delle cazzate, dico l’unica cosa che preme quando esco dalle proporzioni fasulle del bene e del male di questo tempo accidioso. La notizia permanente, la casa che brucia adesso, è la persecuzione dei cristiani, cioè la persecuzione di Cristo. Ovvero. La persecuzione di Cristo, cioè la persecuzione dei cristiani. Finché c’è persecuzione di Cristo vuol dire che è vivo adesso. Finché è ucciso, vuol dire che risorge ora. Ma intanto ricordiamolo, stringiamoci intorno al Signore che sono quei nostri fratelli. Francesco insiste ogni giorno nella denuncia. Seguiamolo.
I cattolici sono la seconda confessione religiosa più ampia degli Stati Uniti d’America; ma non si sbaglia se, al di là delle cifre fredde, li si considera la Chiesa maggioritaria del Paese, giacché fare di tutti i protestanti un fascio è impossibile. Le cose stanno però cambiando velocemente. Per la prima volta il numero di chi si dichiara non credente (atei, agonistici, indifferenti) supera quello dei cattolici. Lo afferma un’analisi del Pew Research Centre (Prc) (clicca qui) il famoso istituto di ricerca statistica, demografica e demoscopica di Washington. Nel 2007, anno dell’ultimo censimento religioso effettuato dal Prc, negli Stati Uniti vi erano 227 milioni di adulti e poco più del 78% di essi, cioè circa 178 milioni di persone, si professava cristiana. Nel 2014, anno cui si riferisce la nuova indagine resa pubblica pochi giorni fa, la popolazione adulta è salita a quasi 245 milioni di persone, ma solo il 71%, circa 173 milioni, si professa cristiana. In 7 anni vi è stato un incremento di 18 milioni nella popolazione adulta, ma una diminuzione di 5 milioni tra i cristiani, l’8%.
Nell’elenco mondiale delle Università più quotate e prestigiose, quella di Genova non figura neppure a volerla cercare in fondo alla lista, cioè tra il 900 e il 1000 posto. Del resto, nessuna italiana compare tra le 150 migliori università al mondo e per trovarne una bisogna arrivare tra il 151° e il 200° posto dove si piazzano Bologna con Milano, Padova, Pisa, Roma, La Sapienza e Torino. Dell’ateneo genovese, insomma, neppur l’ombra. Questo almeno fino a oggi. Tra pochi giorni, infatti, le cose potrebbero cambiare e l’università di Genova balzare inaspettatamente nei primi posti di una speciale lista delle accademie più queer e Lgbt friendly del mondo. Venerdì 22 maggio, alle ore 15, nell’Aula Magna verrà presentato "Il doppio libretto universitario. Riconoscimento delle identità di genere e percorsi di transizione", organizzato dal Comitato per le pari opportunità. Questo consentirà alle studentesse e agli studenti in transizione di genere di ottenere, prima dell’eventuale emanazione della sentenza di rettifica di attribuzione di sesso, il rilascio di un libretto elettronico sostitutivo, recante il nome d’elezione corrispondente alla identità di genere del o della richiedente. Basta l’autocertifcazione del voler cambiare sesso e a Marco sarà rilasciato il suo desiderato trans-badge col nome di Maria, Giovanna o Samantha.
Nel 2011 sono stato Rappresentante dell’OSCE per la lotta al razzismo, alla xenofobia e all’intolleranza e discriminazione contro i cristiani e i seguaci di altre religioni. Il 12 settembre 2011 l’OSCE ha organizzato a Roma la prima conferenza internazionale sui «Crimini e incidenti di odio contro i cristiani». Sono grato all’OSCE per avere voluto dare seguito a quell’evento con una seconda conferenza, quattro anni dopo la prima.
Trasmissione Racconti di un esorcista di Don Gabriele Amorth. Puntata del 13 maggio 2015: Satana in azione.
C’è un fatto che attraversa da nove mesi la cronaca di una città di provincia, come un filo sottile. In apparenza un fatto piccolo, roba minima si direbbe. Ma imprevisto, tenace, resistente. Non perché abbia dalla sua i media (che se ne infischiano) ma perché ci va tanta gente semplice. Parliamo del rosario in piazza ogni 20 del mese, partito nell’agosto 2014 sull’onda della condivisione del dolore e delle sofferenze dei cristiani fatti “esodare” dalle loro case e dai loro terreni nel nord dell’Iraq. Da allora alcune centinaia di persone si ritrovano un’ora la sera in piazza Tre Martiri, a dieci metri da dove Giulio Cesare arringò le legioni, nell’incrocio fra il cardo e il decumano di Ariminum, Rimini. Sotto la luna o sotto la pioggia, il «Comitato Nazarat» raduna le persone a pregare la Vergine Maria rivolgendo un «appello all’umano» - così si chiama il gesto - affinché il cuore di ogni uomo venga toccato e convertito da ciò che succede, anziché girarsi dall’altra parte con indifferenza.
«Non sappiamo se qualcuno dei discepoli era mariconcito (gay, NdA) o la Maddalena era una lesbica. Sembra di no perché molti sono passati tra le sue gambe». Un linguaggio che fa tristezza a doverlo riportare, ma anche questa è cronaca. Sono parole pronunciate dal Presidente della Commissione per la Vita della Chiesa cattolica colombiana, monsignor Juan Vicente Córdoba nel corso di un forum promosso dalla comunità Lgbt presso l'Università delle Ande.
Dopo il caso di Conselice, ecco Terni. Dopo gli insulti alla processione della Madonna ecco l’aggressione a una ragazzina di 12 anni da parte di un suo compagno di classe che non sopportava il crocifisso che portava al collo. In entrambi i casi protagonisti sono ragazzini islamici.
Francesco proclama sante quattro suore, una francese, una italiana, due palestinesi: Maria Alfonsina Danil Ghattas, fondatrice delle Suore del Rosario, e la carmelitana Maria di Gesù Crocifisso (al secolo: Maria Bawardy). Presente Mahmoud Abbas, presidente dell’Autorità palestinese. “Rimanere in Cristo” e coltivare “l’unità fra di noi” sono segni essenziali della testimonianza. Maria Bawardy, “strumento di incontro e di comunione con il mondo musulmano”.
Taylor Hale, ragazzina dell’Iowa, è stata vittima a 14 anni di un gravissimo incidente e i medici l’hanno dichiarata morta. Ma si è miracolosamente risvegliata, e ha dovuto imparare di nuovo a vivere
L’elegante pronao tetrastilo della Consolata di Torino e le cappelle ellittiche che ne circondano il Santuario sono opera dell’ingegnere torinese Carlo Ceppi, attivo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Prima di lui illustri architetti erano intervenuti sull’antica chiesa di Sant’Andrea, la cui fondazione si può far risalire addirittura al V secolo. Il piccolo edificio fu successivamente trasformato in abbazia grazie alle cure dei monaci Benedettini, responsabili del suo ampliamento. A testimonianza dello splendore di quell’epoca oggi resta ancora il monumentale quanto austero campanile romanico, leggermente scostato dal corpo principale e scandito da una successione di ordini di archetti pensili, monofore, bifore e trifore.
"Per la prima volta nell'era moderna, domani saranno proclamate sante due donne palestinesi, Marie Alphonsine Ghattas, di Gersualemme, e Mariam Baouardy, della Galilea. Assieme a loro, saliranno all'onore degli altari anche Jeanne Emilie de Villeneuve, fondatrice delle Suore dell'Immacolata Concezione di Castres, e suor Maria Cristina dell'Immacolata Concezione, fondatrice delle Suore Vittime espiatrici di Gesù Sacramento. "
Scopri le 15 piccole scoperte che si possono fare in un ritiro...
Il “califfo” esorta tutti i musulmani a fare la loro “hijrah”, emigrazione, per passare da un islam di pace a uno di guerra, imitando Maometto e la sua Egira (nel 622). Il messaggio risveglia qualcosa di dormiente nel mondo islamico tradizionalista e salafita. L’islam è pace e guerra ed è tempo per i musulmani di riformare la loro visione della storia. Impossibile paragonare la guerra santa alle crociate.
Perché 800 e più milioni di uomini soffrono la fame? È la grande domanda che molti si fanno, ma non c’è una risposta semplice e univoca. Nei miei numerosi viaggi in paesi extra-europei ho visto quanto è difficile risolvere questa tragedia. Nel 1969 a Moroto, capitale della regione dei Karimojon nel nord dell’Uganda, nella vasta area cintata dei Comboniani si erano rifugiati più di mille indigeni, seduti per terra in attesa di avere acqua e cibo. Un anno di siccità e quasi senza raccolto, li avevano portati a soffrire fame e sete. I pozzi della missione davano acqua e le riserve di mais e grano permettevano di sfamarli. Centinaia di uomini, donne e bambini scheletriti e sconvolti da dolori atroci, fino a non aver quasi più aspetto di persone umane. Ho pensato a Gesù crocifisso. Tutti quei miei fratelli e sorelle, quei bambini per i quali le mamme non avevano più latte, erano crocifissi e io mi sentivo impotente, quasi colpevole. Ricordo indimenticabile, vista anche in India, Bangladesh, Somalia, Namibia, Mozambico, Burkina Faso…. Pregavo e mi chiedevo: Perché, o Signore?
Uno dei più preziosi lasciti di San Giovanni Bosco riguarda il suo contributo alla nascita delle comunicazioni sociali moderne. A metà del XIX secolo, il fondatore dei Salesiani ebbe numerose fortunate intuizioni in merito all’editoria, alla musica, al teatro, alla fotografia, che ne fanno un precursore della grande rivoluzione comunicativa che ha coinvolto la Chiesa Cattolica a partire dal Concilio Vaticano II. Lo straordinario carisma di don Bosco, la notevole capacità di utilizzo dei mezzi di comunicazione della sua epoca non sono mai state, però, fini a se stesse, venendo per lo più concepite come strumenti a servizio del principale scopo dell’opera salesiana: l’educazione dei giovani. Un Salesiano che ha vissuto in modo integrale entrambi questi aspetti è don Giuseppe Costa. 69 anni, originario di Gela (CL), don Costa è stato ordinato sacerdote nel 1974, diventando subito direttore di oratorio.
Papa Francesco, a Santa Marta, ribadisce che non è cristiano chi vive sempre nella paura, che è diversa dal timore di Dio, e senza quella gioia che dona lo Spirito Santo
Oggi inizia la Novena di Pentecoste.
Una buona madre è sempre un vero tesoro ed un gran conforto per la sua famiglia. Così Maria madre nostra pietosa sarà certamente sorgente di grazie e di benedizioni alle famiglie dei cristiani sparsi per tutto il mondo. Noi viviamo come in mare burrascoso, come in esigilo, come in valle di lagrime. Or bene Maria è la stella del mare, il conforto del nostro esiglio, la luce che ci rischiara, la via del cielo, è insomma la vita, la dolcezza, la speranza nostra: vita, dulcedo, et spes nostra. Ella a noi si mostra tale coll'ottenerci continui aiuti spirituali e temporali. Maria, dice s. Girolamo, ha un cuor sì pietoso e tenero verso gli uomini, che non è stata mai persona, la quale talmente si affliggesse delle proprie pene, quanto Maria delle pene altrui. Perciò non si tosto scorge un bisogno, che subito ci porta soccorso. Così Maria appena conobbe dall'Arcangelo che la famiglia di Zaccaria e specialmente Elisabetta aveva bisogno di aiuto, in tutta fretta a lei si portò, facendo per aspre montagne un viaggio di circa settanta miglia: abiit in montana cum festinatione. Giunta poi in quella casa avventurata Maria per tre mesi la servi quale umile ancella, nè più l'abbandono finchè più non ebbe bisogno del suo servizio. - Lo stesso ella fece in Cana di Galilea. Trovavasi Maria a nozze invitata con Gesù e altri insigni personaggi, quando in sul più buono del pranzo viene a mancare il vino. Maria coll'occhio suo materno si avvede che gli sposi sono in pena, e si coprono ormai di vergogna. A quella vista Maria si commove e senza punto esserne pregata pensa a portar loro soccorso. Si assunse tosto, come riflette s. Bernardino da Siena, l'uffizio di pia ausiliatrice: officium piae auxiliatricis assumsit non rogata. Figlio, dice sotto voce a Gesù, non hanno vino. Maria pronunzia queste parole con tale espressione da far conoscere che desidera un miracolo in favore di quei suoi divoti, e l'ottiene, e li consola.
«Nel nome della Santissima Trinità, da cui proviene ogni autorità e a cui, come ultimo fine, debbono riferirsi tutte le azioni sia degli uomini sia degli Stati, Noi, il popolo dell’Éire, umilmente ci riconosciamo debitori del nostro Signore divino, Gesù Cristo, che diede sostegno ai nostri Padri lungo secoli di prove…». Il preambolo della Bunreacht na hÉireann, la Costituzione della repubblica d’Irlanda, recita così da quando fu varata nel 1937, ma oggi va stretta a troppi irlandesi. Tanto che la vogliono modificare attraverso un referendum, il 22 maggio. Sì, non è quell’incipit trionfale la preoccupazione primaria dei progressisti dell’Isola Verde, ma non è lo stesso una buona notizia. Fra tre settimane, infatti, gli irlandesi saranno chiamati alle urne per pronunciarsi sui due emendamenti alla Bunreacht ammessi dalla Convenzione costituzionale convocata per la prima volta nella storia del Paese repubblicano il 1° dicembre 2012 e scioltasi il 31 marzo 2014: uno riguarda l’abbassamento da 35 a 21 anni dell’età minima affinché un cittadino irlandese possa candidarsi alla presidenza del Paese, ma l’altro punta a introdurre nell’ordinamento giuridico irlandese il “matimonio” omosessuale.
L'errore più grande è quello di chiuderla a tarallucci e vino dicendo che, alla fine, “so' ragazzi”. Interrompere al motto di “andate via di qui” e “questa è casa nostra” una processione religiosa non era riuscito neanche ai bravi di Peppone per i quali l'affronto massimo poteva essere non togliersi il cappello al passaggio della statua della Madonna o staccare la corrente all'altoparlante mentre il prete parlava.
Incontrare, anche se per poco tempo, Philippe Ariño, cattolico, Sentinella in Piedi con tendenze omosessuale, rimane un’esperienza unica. Forse per la sua personalità così enigmatica ed esuberante, forse per l’esperienza che la vita in soli trent’anni gli ha dato, portandolo a essere insegnante di spagnolo, scrittore, critico d’arte, cantante, blogger e ora a cercare di aprire un’accademia d’arte. O forse perché ciò che afferma sui temi dell’omosessualità è così incredibilmente vero, da mettere in crisi la “dittatura del pensiero unico” del gender che si sta impadronendo della nostra società.
Sono personalmente responsabile di aver eseguito 75.000 aborti. Ciò mi legittima a parlare con autorevolezza e credibilità sull’argomento. Sono stato uno dei fondatori della National Association for the Repeal of the Abortion Laws (NARAL), nata negli Stati Uniti, nel 1968. A quel tempo, un serio sondaggio d’opinione aveva rilevato che la maggioranza degli Americani era contraria a liberalizzare l’aborto. In capo a soli 5 anni, noi riuscimmo a costringere la Corte Suprema degli Stati Uniti ad emettere la decisione che, nel 1973, legalizzò l’aborto completamente, rendendolo possibile virtualmente fino al momento del parto. Come ci riuscimmo? È importante capire le strategie messe in atto perché esse sono state utilizzate, con piccole varianti, in tutto il mondo occidentale al fine di cambiare le leggi contro l’aborto.
“Dietro tante buone maniere si nascondono cattive abitudini”. Sono le parole di papa Francesco pronunciate nei giorni scorsi in riferimento alla famiglia. Un monito a vivere il Cristianesimo pienamente anche e soprattutto all’interno del nucleo fondamentale della società. Un avvertimento che va dunque letto sia nei rapporti tra coniugi e con i figli, ma anche come l’espressione tangibile del concepire il proprio cammino all’interno di un percorso di fede. Ma come vivono le famiglie cristiane nel mondo? In modi totalmente diversi, a seconda che si abiti a Roma, nella culla del cattolicesimo, piuttosto che a Mosul in Iraq, o in Sud America o dall’altra parte del globo, in Australia.
In questo momento, a quest'ora. Ogni minuto. Tutti i giorni. Che ci faccia più o meno orrore, in questo istante nel mondo ci sono 38 milioni di persone – quasi l'intera popolazione della Spagna – che stanno fuggendo. 38 milioni di persone perseguitate in tutto il mondo, e l'escalation mette i brividi perché ogni anno sono di più. Solo in Iraq e solo l'anno scorso, più di 2,2 milioni di persone si sono visti costretti ad abbandonare le proprie case. Ci sono persone, però, che diffondono speranza con il loro esempio. Persone che non fuggono, che restano per alleviare le pene, la fatica, la paura e la mancanza di speranza di quanti devono fuggire. Gente ammirevole. Una di queste persone è padre Douglas Bazi, parroco della chiesa di Sant'Elia ad Erbil, nel Kurdistan iracheno.
Lo ha specificato il cardinale di Sarajevo nel corso di una conferenza stampa. Per Francesco previsti oltre 50mila pellegrini dalla regione
Un laboratorio di Lione: «Tra due anni saremo capaci di produrre spermatozoi artificiali». La comunità scientifica frena: «Non speculate, ci vuole cautela»
Più di 5 mila cattolici sono stati uccisi da Boko Haram nella sola diocesi di Maiduguri, nel nord della Nigeria, dal 2009. È quanto afferma un rapporto realizzato dalla diocesi nigeriana e diffuso da Aid to the Church in Need (Acn).
«Ecco, ora lo sapete: io esisto. E ora provate a dirlo a me, che sono omofobo». Lettera a tempi.it: «Non ho bisogno né di leggi o di trattamenti privilegiati, ma solo di essere amato in verità»
«Occorre finirla con l’esclusione dai Sacramenti dei divorziati risposati», «il partenariato di omosessuali e lesbiche deve trovar posto nella Chiesa», «la Santa Famiglia non appare affatto come modello ideale». Queste sono solo alcune delle opinioni espresse da circa 6.000 cattolici della Svizzera, che hanno partecipato tra febbraio e marzo a numerosi dibattiti presinodali, organizzati a partire del questionario su matrimonio e famiglia inviato dalla Santa Sede a tutte le Conferenze episcopali. Questi dibattiti sono stati riuniti in 570 rapporti, condensati in un breve documento di sintesi che la Conferenza episcopale elvetica invierà in Vaticano in preparazione del Sinodo ordinario sulla famiglia di ottobre. Se alcune prese di posizione da parte dei fedeli hanno destato stupore in Italia, in Svizzera «lo stupore è stato molto minore», dichiara a tempi.it Cristina Vonzun, che si occupa di informazione religiosa per il Giornale del Popolo, quotidiano cattolico del Canton Ticino.
Bambini, uomini, donne, anziani, affetti da malattie terminali o no, soggetti a sofferenze fisiche ma anche psicologiche, persone semplicemente stanche di vivere: quasi tutti possono ottenere l’eutanasia in Belgio. Dal 28 maggio 2002, anno in cui la “buona morte” è stata legalizzata, le maglie della legge sono state allargate così tanto che morire è diventato un gioco da ragazzi.
«Difendere i cristiani perseguitati non è un hobby chic», ha dichiarato il cardinale Timothy Dolan, invitato il 7 maggio scorso dall’Hudson Institute a New York a una conferenza sul dramma dei cristiani minacciati dallo Stato islamico in Iraq e non solo. L’arcivescovo della Grande Mela ha elencato sette modi con cui i cristiani occidentali possono aiutare i loro fratelli in Medio Oriente e in tutto il mondo per risolvere questa «emergenza internazionale», riporta il National Catholic Register.
Luca è fidanzato con Manolo, un ragazzo conosciuto in Erasmus a Cracovia, si amano tanto e si vogliono sposare. Ma l’Italia, ahimé, è un Paese di vecchi discriminatori, dunque i ragazzi sono costretti a partire alla volta di Madrid per celebrare le nozze. Lì si che sono “avanti”: festa, paella, cuori rossi e “vi dichiaro marito e marito”. Ma l’idillio finisce presto perché, tornati in Italia, il sindaco di Ingiustolo (nome di “fantasia”) non riconosce il matrimonio. “Questo matrimonio non s’ha da trascrivere, nè ora nè mai – dice il primo cittadino, nelle vesti di un cattivone dalla voce un po’ nazi – altrimenti dobbiamo accettare anche la poligamia”. Luca, allora, decide di prendersi gioco di quel signore così retrogrado, rozzo e anche un po’ ignorante. “Sei tu il poligamo e te lo dimostro”. Per farla breve, Luca fa il giro dell’Europa, si sposa un po’ con tutti. Quando torna in Italia, però, il ragazzo è ancora celibe, dunque il sindaco tontolone e magari pure “uomo di chiesa”, accetta di maritarlo con Anna. In verità però Luca ha già tre mariti in giro per l’Europa: ergo, in Italia c’è la poligamia. Questa è più o meno la morale della favola: fare passare l’idea che se l’Italia non approva i matrimoni omosessuali, automaticamente significa che acconsente alla poligamia.
Mc 16, 15-20: Il Signore fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
In quel tempo, [ Gesù apparve agli Undici ] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
«Buongiorno, in piazza san Pietro per favore». «Subito, eminé…», risponde il tassista al cardinale appena salito in macchina. Passano pochi secondi e il tassista comincia a chiacchierare: «’Mmazza che caldo oggi, eh?». «Caldo davvero», risponde con cortesia ma distrattamente il cardinale, che sta ripassando mentalmente i punti più importanti da affermare nella conferenza stampa che dovrà presiedere da lì a un’ora. «Guardi qua – insiste il tassista indicando il cruscotto dell’auto – sò 29 gradi. A maggio non s’è mai visto». «Eh già», dice il cardinale che però a sentire quelle parole ha un sussulto: il viso gli si apre in un sorriso come se gli si fosse improvvisamente spalancata una finestra sulla verità. Ed è così infatti, perché di lì a poco annuncerà alla stampa le parole del “tassinaro” come la prova provata del riscaldamento globale. Una trovata da film comico di serie B, direte voi. Magari. E invece no, è proprio successo ieri alla Conferenza stampa di presentazione dell’assemblea di Caritas Internationalis, e protagonista è stato il cardinale honduregno Oscar Rodriguez Maradiaga che – volendo mettere in ridicolo gli scienziati che contestano la teoria del riscaldamento globale – ha infilato una perla dietro l’altra, tra cui, appunto, la prova del “tassinaro”.
In testa ha una bandana e zero capelli, il sorriso è coperto da una mascherina da ospedale, ma gli occhi ridono e la mano è stretta a quella del vicino di posto. Ha vinto il primo premio della sezione Scuola in ospedale con una poesia che ha lo stesso nome che sta scritto sulla sua cartella clinica, Linfoma. E che lui definisce «una tegola in testa». Dopo di lui sfilano gli altri vincitori, i secondi classificati, le menzioni speciali che la giuria ha dovuto inventarsi in corsa, spiazzata da 600 fra testi, disegni e video arrivati per raccontare storie di sofferenza e speranza. Questa è la premiazione di un concorso, Un gancio in mezzo al cielo – Storie di speranza o, come dice il papà di Giulia Gabrieli, «una finale di Champions». I premiati han buttato dentro la palla, ma in squadra ci stanno tutti, docenti, medici, volontari dell’associazione e anche gli sponsor che hanno reso possibile tutto questo. Giulia Gabrieli se n’è andata sorridendo a 14 anni, dopo aver lottato come una guerriera contro una malattia che ha fatto solo finta di andarsene, prima di tornare. I suoi cari e i suoi amici hanno visto che è possibile vivere una sofferenza così grande senza perdere la speranza, e tra le mille cose che si sono inventati, l’associazione Con Giulia in primis, c’è anche questo concorso.
Supplica alla Madonna di Fatima, da pregare oggi anniversario delle apparizioni.
Sulla famiglia i cattolici del Lussemburgo invocano “atteggiamenti evangelici” in vista del Sinodo del prossimo autunno. Anche la Chiesa del Granducato ha infatti messo oggi online il documento di sintesi - 26 pagine in francese - che l’arcivescovo Jean-Claude Hollerich ha inviato alla segreteria del Sinodo dei vescovi il 14 aprile scorso, preparato da un “gruppo pilota”. Questo secondo questionario “non ha suscitato che pochissimo interesse”, si legge nell’introduzione, forse perché “il numero, la densità, lo stile e la complessità delle domande hanno scoraggiato più di una persona di buona volontà”. Critiche alla complessità del linguaggio erano arrivate dal Lussemburgo anche in vista dell’assemblea sinodale dello scorso ottobre. Numerosi nel testo i rimandi ai documenti conciliari e alla “Evangelii gaudium” di Papa Francesco.
Chi c'era veramente dietro l'attentato di Alì Agca a Giovanni Paolo II?
Celebrando la messa in occasione dell’apertura della XX Assemblea generale di Caritas Internationalis, Francesco rinnova l’appello a non dimenticare le “intollerabili ingiustizie” subite da “quei nostri fratelli cristiani che sono stati privati con la violenza sia del cibo per il corpo sia di quello per l’anima: sono stati cacciati dalle loro case e dalle loro chiese, a volte distrutte”. “Chi vive la missione di Caritas non è un semplice operatore, ma un testimone di Cristo”.
Tra i feriti gravi anche una bambina di 7 anni. I fedeli hanno colpito la comunità selvaggiamente distruggendo le abitazioni. Tutti i cristiani ora fuggiti .
Mercoledì 13 maggio 2015, giorno di ricorrenza della prima apparizione della Madonna di Fatima, a fare da sfondo all’Udienza Generale del Santo Padre sarà la statua della Madonna di Fatima, grazie al contributo dell’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali).
La più grande parata militare di sempre sulla Piazza Rossa, quella dello scorso 9 maggio per commemorare la vittoria della Russia contro il nazismo, ha avuto un incipit poco notato ma di grande valore simbolico. Sergey Shoygu, il popolarissimo ministro della difesa, prima di dare il via alle celebrazioni con il suo giro sulla limousine di Stato, si è fatto il segno della croce, mentre la telecamera è subito andata ad inquadrare un’icona di Cristo (nel video qui a fianco è visibile al minuto 8:30). Shoygu, di madre russa e padre mongolo, non è ortodosso ma buddista. Il suo gesto e il rimando all’immagine del Salvatore sono stati interpretati, più che come un segno di fede strettamente personale, come un discreto ma chiaro messaggio della “Nuova Russia” all’Occidente.
Suor Diana Momeka, irachena, cattolica, aiuta i profughi di ogni etnia e confessione che giungono a Erbil, quelli che riescono a fuggire dal territorio controllato dallo Stato Islamico. Invitata negli Stati Uniti a parlare della persecuzione dei cristiani iracheni, il Dipartimento di Stato le ha negato il visto. Solo una campagna di mobilitazione condotta da Newsmax, una Tv conservatrice, ha fatto sì che il caso Momeka venisse riaperto e alla fine la suora cattolica ha ottenuto il visto.
Pubblichiamo un capitolo del libro recentemente uscito, intitolato "Gender" e scritto da padre Giorgio M. Carbone per le Edizioni Studio Domenicano (ESD), che spiega come l'ideologia del genere, lanciata dallo psicologo John Money, è stata fatta propria dall'attivismo gay. Un passaggio interessante che aiuta a capire anche la strategia attuale del movimento gay.
A sentirlo così il termine “Moti di Milano” a molti suggerirà poco o nulla. Qualcuno, sbagliando, penserà si stia parlando delle Cinque giornate di Milano del 1848, mentre a qualcun altro non si accenderà proprio nessuna lampadina. Tant’è che a Milano, nei giorni scorsi, non le ha ricordate nessuno a parte un consigliere di zona, Alessandro Giacomazzi, che sabato ha deposto una corona sotto Porta Ticinese.
I Gay Pride vilipendono spesso l’abito di sacerdoti e suore, ma sabato 9 maggio, a Cuba, all’VIII Giornata contro la omofobia e la transfobia, il prete c’era davvero: Roger LaRade, un ex gesuita omosessuale che, con diversi altri, non perde occasione per usurpare il titolo di “cattolico”.
Expo 2015: qualcuno fotografa sacchi di pane accumulati vicino a un padiglione e pubblica on line le immagini, denunciando il paradosso di un evento intitolato “Nutrire il pianeta” che diventa occasione di sprechi alimentari. Altri si uniscono allo sdegno. Può darsi però che i pacchi fossero stati messi lì in attesa che passasse a prenderli il Banco Alimentare, l’organizzazione che raccoglie eccedenze di cibo e le ridistribuisce a enti assistenziali e persone in stato di bisogno. Poiché nei circuiti della grande distribuzione e ristorazione è prevedibile che grandi quantità di cibo vadano sprecate, il Banco si è infatti attivato per ridurre il danno. Nei mesi scorsi aveva annunciato che sperava di raccogliere almeno il 40% degli alimenti non consumati all’Expo.
Quando comparirete davanti a vostro Figlio, ricordategli – ve ne prego – che mi avete visto inginocchiato, accando a Bernadette, nella grotta nella quale sorridevate”. Con questa frase di Jean-Baptiste Estrade, Manuel Díez Quintanilla, presidente di Radio Maria Spagna, ha concluso questo martedì la conferenza che ha pronunciato a Madrid sulla “Storia delle apparizioni della Vergine Maria”. Estrade era esattore di Lourdes quando avvennero le apparizioni, assistette al primo interrogatorio di Santa Bernadette ed era insieme a lei in una delle occasioni nelle quali vide la Signora, notando la trasformazione del suo volto e diventando da quel momento uno dei grandi testimoni e apostoli di quanto accaduto nella grotta di Massabielle.
Da sempre è stato abituato a interpretare le parole umane. Quando, per curiosità culturale, ha iniziato a leggere quella di Dio, la sua vita è cambiata: da neoateo («appartengo a una generazione che ha per lungo tempo guardato alla fede quasi come un’idiozia intellettuale»), oggi Gabriel Magalhães, intellettuale molto noto in Portogallo (è stato Prêmio Revelação nella categoria romanzo) racconta la sua conversione nel libro Il tuo volto allo specchio. Il Vangelo trasforma la vita (Paoline, pp. 128, euro 14).
Catechesi tenuta da don Fabio Rosini nella Basilica di S.Giovanni in Laterano il 22 aprile 2014 in preparazione della canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
“Con Francesco al mio fianco” è una collezione di fascicoli per bambini distribuita con quotidiani di tutto il mondo che pur diffondendo alcuni valori promossi da papa Francesco ne include alcuni che non solo non corrispondono al pensiero del papa e della Chiesa, ma sono tra i disvalori più pericolosi segnalati dal pontefice.
È aperta da quattro giorni e rischia di chiudere entro una settimana. Potrebbe finire così il caso della chiesa di Santa Maria della Misericordia trasformata in moschea dall’artista Christoph Büchel per la 56ma Biennale di Venezia (La Stampa, 12 maggio).
Un documento della Conferenza episcopale svela che per i fedeli la Sacra Famiglia non è più un modello. E la Chiesa ammette: "Bisogna riformulare i vecchi modelli"
Giovedì scorso si è concluso in Israele, il I incontro internazionale ebraico-cristiano di rabbini, cardinali e vescovi, promosso dal Cammino neocatecumenale, in occasione del 50° anniversario della Dichiarazione conciliare Nostra Aetate e nel ricordo del 70° anniversario della fine della Shoah. Si è tenuto presso la Domus Galilaeae, sul lago di Tiberiade e vi hanno partecipato 120 rabbini, 7 cardinali (Pell, Rylko, Toppo, Schonborn, Cordes, Yeom Soo-jung e Romeo) e 20 vescovi provenienti da tutto il mondo. Presenti anche gli itineranti del Cammino e personalità del mondo accademico, dell’arte e della cultura di entrambe le confessioni religiose. Papa Francesco ha inviato un messaggio per sottolineare e riconoscere questo evento come uno strumento per rafforzare la fraternità tra i due popoli. Roberto Piermarini ha chiesto a Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale come è nato questo evento interreligioso ...
Intervista all’esorcista padre Cesar Truqui: «Il diavolo separa sempre e contrappone un Gesù buonista a una Chiesa cattiva, che non lascerebbe all’uomo la libertà di fare ciò che vuole»
Per sapere tutto sull’utero in affitto, l’organizzazione “Men Having Babies” ha organizzato «nel cuore dell’Europa la più grande conferenza dedicata agli uomini gay che vogliono avere figli»
Tra gli oltre 160 firmatari dell’appello ci sono la femminista Agacinski, tanti socialisti, l’ateo Onfray, insieme a molte donne che hanno venduto il proprio utero e si sono pentite
Non è compito mio frugare nei cassonetti di Medjugorje (onnipresenti e sempre piene da scoppiare!) per rivelarne le brutture. Al contrario, come il cercatore di perle desidero metterne in piena luce le meraviglie perché un bel ringraziamento salga a Dio. I racconti scelti non devono farci credere che tutto sia ingenuamente roseo in questo paesino santo! C'è del rosa, certo, del rosso, del blu ma anche del nero. Il cugino di Vicka, Karlo, l'altro giorno mi ha detto: - Quando ero piccolo e camminavo rasente le case alla sera, sentivo che tutte le famiglie recitavano il rosario. Camminavo al ritmo dei Padre Nostro e delle Ave Maria che sfuggivano da ogni finestra. Oggi, se passo vicino alle stesse finestre, mi arriva solo il rumore dei televisori e questo mi rattrista. Non abbiamo riconosciuto il tempo in cui siamo stati visitati dalla Grazia: é grave. - Padre Jozo constata anche lui: - Nelle famiglie la televisione ha sostituito la preghiera. Quel che non sono riusciti a fare il comunismo e l'islam per secoli contro la fede del popolo, il denaro l'ha fatto in dieci anni... Questi due commenti, fra molti altri, fanno eco al grido della Gospa: non abbandonate la preghiera o sarete perduti! Senza preghiera non abbiamo la vita, siamo dei morti ambulanti. Senza preghiera ci condanniamo l'elettroencefalogramma piatto per quanto riguarda l'amore.
Maria, la Madre di Dio, è il nostro modello di tutto ciò che implica la maternità. La sua fedeltà, la sua umiltà, la sua purezza, il suo amore per Cristo e il suo spirito di sacrificio sono tutti aspetti fondamentali della maternità per i quali dovremmo lottare quotidianamente. Maria è una madre per tutti noi, e ci offre il suo aiuto e il suo manto di protezione mentre cresciamo nella nostra comprensione di ciò che significa essere madre.
Nella seconda guerra mondiale succedeva che per sfuggire alle retate naziste i bambini ebrei recitavano il Padre Nostro e l'Ave Maria; adesso per sfuggire alle milizie jihadiste, quelle che il 2 aprile scorso proprio a Garissa hanno trucidato i cristiani, al catechismo accanto al nome della mamma di Gesù si insegnerà anche quello della mamma di Maometto (Il Sussidiario.net, 11 maggio).
Nel secolo scorso ha vissuto uno degli uomini più famosi per i suoi miracoli e le sue profezie: san Giovanni Bosco. La sua fama si è diffusa ovunque. Ad alcuni annunciava quanti anni avrebbero vissuto, ad altri diceva cosa sarebbero diventati in futuro e a molti leggeva i peccati prima che li dicessero in confessionale. In totale, san Giovanni Bosco ha compiuto più di 800 miracoli. Un uomo povero sentì parlare delle meraviglie che compiva questo umile sacerdote e corse a cercarlo per chiedergli qualcosa di molto importante: “la formula per vincere alla lotteria”. Voleva che il santo gli dicesse quali numeri doveva scegliere al momento di comprare il biglietto. San Giovanni Bosco meditò un po' e poi gli rispose con la massima sicurezza: “I numeri magici per vincere alla lotteria sono questi: 10 -7- 14. Può metterli in qualsiasi ordine e vincerà”.
Nel 2010 TJ Joseph era stato accusato di blasfemia e un gruppo di musulmani gli aveva mozzato una mano. Un tribunale di Ernakulam ha dato otto anni di prigione a 10 imputati, due anni ad altri tre. Il procuratore aveva chiesto l’ergastolo. Ancora latitante il principale sospettato.
È da febbraio che Javed David, della “Hope for the Light Ministries”, riceve intimidazioni da “estremisti sconosciuti”. Insieme ai suoi collaboratori dal 2013 aiuta le comunità povere a costruire i loro luoghi di culto.
Francesco ha parlato del colloquio telefonico avuto ieri col Patriarca copto Tawadros: “io ricordavo i suoi fedeli, che sono stati sgozzati sulla spiaggia perché cristiani”. “Morivano col nome di Gesù sulle labbra. E’ la forza dello Spirito. La testimonianza suprema”. Ma c’è anche “la strada ‘martiriale’ di ogni giorno; strada ‘martiriale’ nel difendere i diritti delle persone; strada ‘martiriale’ nel difendere i figli: papà, mamma che difendono la loro famiglia; strada ‘martiriale’ di tanti, tanti ammalati che soffrono per amore di Gesù”.
Entrare nel grande tempio del rito “bio” e scoprire che nessuno qui è venuto per menarla sull’impatto zero, ma per piazzare prodotti tipici e pacchetti turistici.
È il più grande massacro mai compiuto dallo Stato islamico. I soldati sciiti sono stati tutti uccisi con un colpo alla testa. Oggi che l’esercito ha riconquistato Tikrit, quel luogo è meta di pellegrinaggio
Non capita tutti i giorni che la direttrice di un centro abortivo, invece di cacciarli via, chieda di pregare a una schiera di pro life, radunati a dire il rosario all’esterno di una clinica della Planned Parenthood. È quello che è accaduto nell’aprile del 2011 a Sherman, in Texas. La vicenda è raccontata nel libro di recente pubblicazione Redeemed by Grace, scritto dalla protagonista della vicenda, Ramona Trevino.
Il mantello scarlatto attirava il nemico come la fiamma di una candela con le falene. Una dozzina di mani si allungò su di lei quando venne disarcionata. «Arrenditi» le ordinò un cavaliere borgognone. «Non a voi!» replicò Giovanna, in tono di sfida. «Mi sono già arresa a Dio, e manterrò la parola data a Lui». Poi le furono addosso. La Pulzella, la leggendaria creatura che alla testa di seicento cavalieri aveva liberato Orléans dall’assedio di inglesi e borgognoni e aveva condotto il delfino a Reims per essere incoronato, era caduta prigioniera.
Eh, sì, Myriam ha fatto breccia in tutti i cuori. Il video con l’intervista che alla piccola profuga cristiana del nord dell’Iraq ha realizzato la tivù Sat-7 Arabic (per la trasmissione Sat-7 Kids) ha spopolato in rete nelle varie versioni sottotitolate nelle varie lingue. Meraviglia e gratitudine sono le reazioni più comuni registrate fra quanti hanno visto il filmato, espresse in centinaia di commenti. Meraviglia per la serenità e la pazienza con cui una ragazzina di 10 anni mostra di affrontare una situazione in cui le è stato portato via quasi tutto, compresa l’amica del cuore. Gratitudine per la testimonianza di fede semplice e cristallina come può essere quella di un bambino, messa alla prova da eventi sui quali non ha nessun potere: allora la debolezza e l’ingenuità di chi rende quella testimonianza si trasformano in forza e profondità negli adulti che la ricevono.
Sono tranquillamente seduto in un comodo scompartimento del Frecciargento in partenza dalla Stazione Termini. Destinazione Vicenza, per la consueta conferenza serale su gender, educazione, “diritti gay”, famiglia e affini. Mi dicono che Vicenza sia una piazza particolarmente difficile, soprattutto per quanto riguarda il mondo soi-disant cattolico. Me ne accorgo subito leggendo una surreale iniziativa che la Diocesi di Vicenza ha inteso organizzare per mercoledì 6 maggio, a ridosso del mio incontro. Si tratta della presentazione di un libro di Beatrice Brogliato e Damiano Migliorini intitolato “L’amore omosessuale. Saggi di psicoanalisi, teologia e pastorale. In dialogo per una nuova sintesi” (Cittadella Editrice, 2014). Il luogo della presentazione non si può certamente considerare neutro: è il celebre Palazzo delle Opere Sociali in piazza Duomo, edificio di proprietà della diocesi di Vicenza, e attuale sede di uffici diocesani e associazioni cattoliche.
Al termine di un colloquio durato quasi un’ora, il Papa ha regalato al leader cubano una medaglia di San Martino di Tours, ricordando che è necessario “coprire la miseria della nostra gente e promuovere le persone e la loro dignità”
«Il sacramento del matrimonio comporta un impegno preciso: si ama come ama Dio, per sempre. Ci vuole coraggio per amarsi come Cristo ama la Chiesa. Per questo gli sposi coraggiosi son una risorsa essenziale per la Chiesa», Narrano le cronache che molti giovani fidanzati abbiano incrociato gli sguardi e mostrato un sorriso di sorpresa nell’ascoltare Papa Francesco mentre vestiva di eroismo l’unione coniugale. Un accostamento all’apparenza provocatorio, in realtà fondato e ben spiegato dal Pontefice, la cui riflessione è arrivata in un mese, quello di Maggio, solitamente nuziale e dunque propizio per interrogarsi sull’essenza e forse pure sul futuro del matrimonio e del sacramento matrimoniale.
"Quando comparirete davanti a vostro Figlio, ricordategli – ve ne prego – che mi avete visto inginocchiato, accando a Bernadette, nella grotta nella quale sorridevate”. Con questa frase di Jean-Baptiste Estrade, Manuel Díez Quintanilla, presidente di Radio Maria Spagna, ha concluso questo martedì la conferenza che ha pronunciato a Madrid sulla “Storia delle apparizioni della Vergine Maria”. Estrade era esattore di Lourdes quando avvennero le apparizioni, assistette al primo interrogatorio di Santa Bernadette ed era insieme a lei in una delle occasioni nelle quali vide la Signora, notando la trasformazione del suo volto e diventando da quel momento uno dei grandi testimoni e apostoli di quanto accaduto nella grotta di Massabielle."
Alessandra aveva diciannove anni quando si è accorta di essere incinta. Era stata cresciuta da una madre emancipata, separata, fieramente autonoma. Alessandra era libera di fare tardi la sera, di dormire fuori, di fare quello che voleva con i ragazzi. La sua mamma per lei era un mito, così diversa dalle altre, così poco opprimente. Perciò è stato naturale per lei correre dalla madre per quell’emergenza, come è stato naturale per la madre portarla dal suo ginecologo, che senza battere ciglio l’ha indirizzata verso l’”eliminazione di quel grumo di cellule”, del quale si è ben guardato di mostrare la vera natura – un cuore che batte, una vita che pulsa da subito! – alla ragazza, “per non impressionarla”. Nessuna alternativa proposta, neppure uno dei colloqui previsti, obbligatori, dalla 194.
Papa Francesco ha infatti autorizzato la promulgazione dei decreti riguardanti le “virtù eroiche” del servo di Dio Sergio Bernardini, laico e padre di famiglia nato a Sassoguidano il 20 maggio 1882 e morto a Verica, entrambi nel modenese, il 12 ottobre 1966; e le “virtù eroiche” della Serva di Dio Domenica Bedonni in Bernardini, laica, vedova e madre di famiglia nata a Verica il 12 aprile 1889 e morta a Modena il 27 febbraio 1971 (Gazzetta di Modena, 7 maggio)
Divorzi in svendita, separazioni sempre più facili e, molte volte, richieste anche per futili motivi. Uno studio norvegese segnala che alcune donne si sono allontanate dal partner perché lui non ha rispettato la rigida divisione dei compiti domestici oppure perché era contrario a trascorrere il week end nei centri commerciali. Al di queste grottesche situazioni, la crisi delle coppie è allarmante. Spesso, pare incredibile, a creare barriere insormontabili fra lui e lei sono la poca tolleranza, l’incapacità di sorridere, di litigare in modo costruttivo, di chiedere scusa, di perdonare. E questo capita a coniugi che hanno una vita confortevole, dal punto di vista di Maria Ciccanti, rimasta fedele per quasi 45 anni a un uomo in carrozzina perché tetraplegico e con altre patologie connesse.
La prima volta fu recitata nel 1883: ha compiuto 122 anni la “Supplica alla potente Regina del SS. Rosario” composta dal beato Bartolo Longo, costruttore del santuario di Pompei e infaticabile diffusore della devozione alla Vergine del Rosario. Il testo viene recitato solennemente due volte l’anno: l’8 di maggio e la prima domenica di ottobre. Sono migliaia i fedeli che accorrono ogni volta alla preghiera e ad essi si aggiungono quelli collegati in tutto il mondo attraverso i mass media. La devozione alla Madonna di Pompei spinge da 70 anni gli abitanti di un piccolo paese della provincia di Caserta, Pignataro Maggiore, a percorrere a piedi i 90 chilometri che li separano dal santuario mariano dove arrivano puntuali a mezzogiorno, l'ora della preghiera. Un importante anniversario per una tradizione di fede le cui radici affondano in tempi difficili della storia italiana che trovano echi anche nell’oggi. Lo racconta un articolo della rivista del Santuario “Il Rosario e la nuova Pompei”.
L’ultima battaglia: la vittoria di Gesù sul demonio (Piemme 2015) è il titolo del nuovo libro di padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria e autore di numerosi saggi di spiritualità e di teologia. Il nuovo testo farà sicuramente storcere il naso ad alcuni teologi e chierici perché ancora una volta il sacerdote bergamasco si sofferma sulla figura del demonio, come spesso ha fatto nei suoi libri (la sua penultima fatica letteraria si intitolava proprio L’Anticristo) e come fa spesso nelle sue catechesi radiofoniche.
Molte persone abbandonano la massoneria, ma ben poche lo raccontano. È il caso di Serge Abad-Gallardo, architetto francese che oggi ha 60 anni e ne ha trascorsi 24 come membro di una delle obbedienze più importanti di Francia, Diritto Umano. Il suo libro “J'ai frappé à la porte du Temple” (Ho bussato alla porta del tempio), racconta la sua esperienza. Dopo la conversione al cristianesimo (era battezzato ma lontano dalla Chiesa), ha percepito l'incompatibilità tra la religione cattolica e l'ideologia massonica ed ha deciso di andarsene. Il processo di ritorno alla fede è stato però lungo.
Sacerdote “scorretto”, grande amico e collaboratore di Tempi, don Gianni si spegneva sei anni fa a Genova. Ancora oggi vale la pena di rileggere la sua profetica lezione sull'”irrealtà” come punto di forza del jihadismo. Da Osama Bin Laden al Califfato
Animalisti scatenati contro Barbara Babu Buonsanto e la sua piccola Ginevra, affetta da una malattia genetica rarissima. Un nuovo caso Simonsen
Non accenna a fermarsi la campagna di demolizione e rimozione delle croci delle chiese nella provincia cinese di Zhejiang. Il partito comunista perseguita le chiese cattoliche e protestanti, ufficiali e non registrate, attraverso la campagna «Tre rettifiche e una demolizione», grazie alla quale ha distrutto in un anno tra le 500 e le 1000 croci. Solo nell’ultima settimana, dal 30 aprile, ne sono state rimosse almeno 15 e altre 10 chiese della città di Fanshan hanno ricevuto l’avviso di demolizione.
Cancellate a colpi di spugnette la grande devastazione black blochista anti expo e apparso in edizione domenicale e straordinaria alla testa dei milanesi col cuore e il secchio del sapone in mano, il sindaco Giuliano Pisapia è tornato alle sue occupazioni abituali. Cioè a menar il can per l’aia sui reali problemi della città (tanto lui a rifare il sindaco non ci pensa più) e a propalare balle ideologiche su fantomatici pericoli omofobi. Così, un convegno dal titolo “La famiglia, il fondamento della società”, organizzato per sabato 23 maggio dal gruppo consiliare della Lega Nord, diventa per il sindaco arancione nuovo pretesto per gridare al lupo fascista e sessista. Un allarme che viene direttamente dall’ufficio del sindaco, dal capo di gabinetto Maurizio Baruffi che si affretta a comunicare alla fida Repubblica, quotidiano portavoce della sinistra gender chic e gay friendly, il divieto ai leghisti di utilizzare la sala Alessi, una delle più prestigiose di Palazzo Marino. Morivo? I relatori al convegno sono molto schierati e, naturalmente, non la pensano come il capo Pisapia. Questo basta e avanza per rifiutare l’ospitalità a un libero dibattito, come democrazia rossa la comanda.
«Un fenomeno gravissimo caratterizza la Chiesa del nostro tempo: il cedimento totale alla mentalità catto-laicista, anche perché stiamo accettando che siano i mass media laicisti a definire l’immagine della Chiesa, del prete, di una autentica pastoralità». Non fa sconti alla verità monsignor Luigi Negri, neanche in questi giorni di festa che lo vedranno chiudere questa sera con una solenne messa pontificale nella cattedrale di Ferrara, i festeggiamenti per il X anniversario della sua ordinazione episcopale. Dieci anni sono un soffio, ma se guardiamo indietro non possiamo non riconoscere che molto è cambiato in questi dieci anni: nella Chiesa, in Italia, nel mondo.
Lo scorso giovedì si è concluso il primo Incontro Internazionale tra Rabbini, Cardinali e Vescovi organizzato in Israele dal Cammino Neocatecumenale, in occasione del 50° anniversario della Dichiarazione Nostra Aetate e nel ricordo del 70° anniversario della fine della Shoah. Ha avuto luogo presso la Domus Galilaeae, sul lago di Tiberiade in Galilea e hanno partecipato 7 Cardinali, 20 Vescovi e 120 Rabbini da tutto il mondo. Erano presenti inoltre personalità del mondo accademico, dell’arte e della cultura di entrambe le confessioni religiose. I Cardinali presenti erano: Card. George Pell, Prefetto della Segreteria per l’Economia della Santa Sede Card. Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici Card. Telesphore Placidus Toppo, Arcivescovo di Ranchi (India) Card. Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna (Austria) Card. Josef Cordes, Presidente Emerito del Pontificio Consiglio Cor Unum Card. Andrew Yeom Soo-jung, Arcivescovo di Seul (Corea del Sud) Card. Paolo Romeo, Arcivescovo di Palermo (Italia)
Comunicare la famiglia come ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore: è stato questo il tema del convegno promosso mercoledì nella Basilica di Santa Maria in Montesanto dalla Diocesi di Roma, dalla Onlus Comunicazione e cultura delle Paoline e dalla Pontificia Università Lateranense, in preparazione alla 49.ma Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali.
Questo mercoledì è morto a 88 anni François Michelin, che ha retto i destini dell'impresa familiare dal 1959 al 1999. Uomo dalle forti convinzioni cattoliche, il suo orizzonte etico era quello tracciato dagli insegnamenti della Dottrina Sociale della Chiesa. François Michelin, titolare di una fortuna stimata in 1.300 milioni di euro – in base a un articolo pubblicato l'autunno scorso dalla rivistaChallenges –, è morto con la stessa discrezione con cui era vissuto, e in una residenza cattolica. Per oltre quattro decenni è stato presidente della marca di pneumatici simboleggiata dal pupazzo Bibendum. La marca è stata fondata nel 1889 a Clermont-Ferrand dal nonno Édouard e dal prozio André.
Padre Donald Calloway, sacerdote della Congregazione dei Mariani dell'Immacolata Concezione, ha raccontato la sua drammatica storia di conversione nel suo libro No Turning Back: A Witness to Mercy. È la storia di un giovane uomo schiavizzato dalle dipendenze e dal peccato, e invischiato in una vita di crimine. Tutto è cambiato, e Calloway ha iniziato il suo improbabile viaggio verso il sacerdozio dopo essersi imbattuto in un libro sulle apparizioni mariane a Medjugorje. Nel libro Amazing Grace for the Catholic Heart, il sacerdote ricorda come è scappato di casa, è stato arrestato e dopo un paio diperiodi di riabilitazione dalla tossicodipendenza ha trovato un libro dei suoi genitori sulle apparizioni mariane.
Pro Vita Onlus ha presentato al presidente della Repubblica italiana una petizione firmata da 180.517 cittadini per chiedere di fermare e di contrastare la propaganda dell’ideologia gender pervicacemente diffusa oggi nelle scuole.
L’oriente è pieno di chiese trasformate in moschee, come la Omayyade di Damasco, la Ibn Tulun del Cairo e la cattedrale di Santa Sofia a Istanbul. Anni fa una profezia dello scrittore franco-romeno Emil Cioran gettò una luce sinistra anche sull’Europa: “I francesi non si sveglieranno fino a che Notre Dame non sarà diventata una moschea”. Si è tornati a citare Cioran ora che la chiesa di Saint-Eloi a Vierzon, fra la Loira e la Borgogna, diventerà un luogo di culto islamico. La diocesi di Bourges, in mancanza di fondi e fedeli, l’ha messa in vendita e l’offerta più significativa, oltre a quella di aziende e commercianti, è arrivata dall’Association des Marocains. La “scristianizzazione” della regione ha spinto a dismettere la chiesa. Su 27 mila abitanti soltanto trecento sono praticanti e vanno a messa una volta alla settimana.
Un sacerdote nigeriano, don Innocent Umor, sarebbe stato rapito dalla sua parrocchia di Ikanepo, nella diocesi di Idah, nello Stato di Kogi, nel centro sud della Nigeria. Lo rendono noto fonti giornalistiche locali, riprese dall'agenzia Fides, che informano che il fatto sarebbe accaduto nella prime ore del mattino del 4 maggio.
Durante il cammino soste al sacrario delle Fosse Ardeatine e all’ospedale Santa Lucia, con la preghiera per malati, perseguitati e sofferenti. All'arrivo, Messa con il vescovo Leuzzi.
Basta che il sovrano alzi un sopracciglio perché il suddito corra a servirlo. E così è stato sufficiente che la Corte europea dei diritti dell’uomo, pronunciandosi su un caso collegato al blitz della polizia alla scuola Diaz in occasione del G8 svoltosi a Genova nel 2001, abbia dichiarato che la nostra «legislazione penale [è] inadeguata per quanto riguarda le sanzioni contro gli atti di tortura» che subito il Parlamento è corso ai ripari. Infatti, ad aprile un disegno di legge sulla tortura è stato approvato alla Camera e a breve tornerà in Senato, dove aveva iniziato il suo iter.
“Stanno lanciando una guerra contro i cristiani, ovunque nel mondo, in Libia così come contro il Vaticano e dobbiamo trovare un interesse comune nel combattere questi fanatici, ma farlo ora, prima che possano diventare troppo potenti”. A parlare così è Noman Benotman, libico, ex jihadista e attualmente presidente della Quilliam Foundation, un’associazione britannica che studia e contrasta i processi di radicalizzazione nel mondo islamico.
Supplica alla Madonna di Pompei. Se è possibile, recitarla alle 12:00.
Fatima nel terzo millennio è nel segno di un Amore colmo di misericordia e compassione, ricordando quella consacrazione al suo Cuore Immacolato chiesto dalla Vergine a Suor Lucia. Nel 1917, alla pastorella preoccupata per la solitudine che l'attende e per le prove dolorose che dovrà affron­tare, la Vergine confida: «Non ti scoraggiare: Io non ti abbandonerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio». Queste ras­sicuranti parole, Maria le ha rivolte non solo a Lucia, ma ad ogni cristiano che in Lei si affida. E oggi tornano più che mai attuali nell'anno del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco.
La maggioranza dei numerosi pellegrini che in questi giorni si trovano a Medjugorje proviene dall’Italia. Anche questa volta Manuel Reato, un trentaquattrenne italiano di Ivrea, in provincia di Torino, che da molti anni ascolta ed è sostenitore di Radio “Mir” Medjugorje, ne ha visitato la sede. Manuel guida gruppi di pellegrini a Medjugorje e in tutti questi anni ha anche imparato il croato da autodidatta. Ci ha detto che qui la sua vita è cambiata completamente, poiché in questo luogo egli ha trovato il senso della sua croce.
Il Dott. Massimo del Bene, chirurgo milanese, è stato a Medjugorje in questi giorni. Cinque anni fa egli ha realizzato il primo trapianto di mani in Italia, su una signora allora cinquantenne. Alcuni anni fa la moglie del Dottor del Bene aveva visitato Medjugorje ma, già nel pellegrinaggio seguente, sono venuti entrambi.
Filippo Neri, l’Apostolo di Roma, nasce a Firenze nel 1515. Arriva nella Città eterna a 18 anni, nel 1533. La Roma che Filippo trova è in uno stato di desolante abbandono, poiché sono trascorsi pochi anni dal Sacco di Roma, che ha ridotto la città a poche migliaia di abitanti.
«Cosa rimarrà del Libano e della nostra cultura?». È quanto si domanda il patriarca maronita, il cardinale Béchara Boutrous Rai in una conversazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre. Ricevendo la Fondazione pontificia nella sua residenza di Bkerke, in Libano, il porporato descrive le difficoltà e i pericoli legati alla presenza di oltre un milione e mezzo di siriani nel paese dei cedri. Una percentuale altissima rispetto agli appena quattro milioni e mezzo di abitanti.
Non gli perdoneranno mai di essersi opposto all’aborto, all’eutanasia e a tutto ciò che che il progressismo individualista è capace di classificare come “conquista di civiltà”. Oggi André-Joseph Léonard, arcivescovo di Malines-Bruxelles, ha compiuto 75 anni e ha di conseguenza inviato a papa Francesco una lettera con le sue dimissioni per raggiunti limiti di età.
Il 22 maggio l’Irlanda voterà il referendum sulla legalizzazione del matrimonio fra persone dello stesso sesso, che avverrebbe attraverso una modifica della Costituzione. Il dibattito ha visto emergere solo poche voci contrarie all’introduzione delle nozze gay. Quelle della Chiesa cattolica e di alcuni singoli cittadini.
E pensare che non serve certo aver frequentato un corso avanzato di retorica per capire che “decrescita felice” è un ossimoro, un accostamento di parole dal senso opposto. Decrescere vuol dire veder ridurre inesorabilmente le proprie condizioni di vita il che è, appunto, l’opposto dell'incessante miglioramento personale, una delle condizioni basilari della felicità. Se da un lato come sostiene il pensatore americano Arthur Brooks non è certo il denaro renderci felici, non si capisce come possa essere motivo di giubilo l’assenza dei mezzi necessari a condurre una vita dignitosa.
Gesuino sposa Maria. I due poi si separano. Il marito vuole addebitare alla moglie la separazione perché è venuta meno ex lege ai suoi doveri coniugali e conseguentemente non vuole pagarle l’assegno di mantenimento, così come la legge consente di fare. Perché la donna sarebbe venuta meno ai suoi doveri di moglie? Perché, a dire del marito e così come riportano i giudici di Cassazione, «la signora nonostante il rapporto non fosse in crisi, si era semplicemente stancata di comportarsi da moglie fedele e da madre preferendo accompagnarsi ad altre donne con cui intratteneva relazioni omosessuali».
«Ci sono bambini che hanno un padre e una madre. Uno di ciascuno. Altri, due di ciascuno. Altri, uno e due; o due ed uno; o solo uno; o una. O nessuno». Questo é il messaggio dedicato ai più piccoli attraverso un racconto infantile della collezione “Con Francesco vicino a me”, venduta ogni domenica dal giornale spagnolo El mundo: ci sono diversi tipi di famiglie e sono tutte accettabili. La frase, che induce il lettore a pensare che sia del Papa, è accompagnata da un disegno di alcune bambine prese per mano da due madri.
"Da ROMA a MEDJUGORJE A PIEDI per la quarta volta. La MARCIA ROMA MEDJUGORJE anche quest'anno si ripeterà dal 14 al 24 giugno con tappa finale coincidente con la Marcia Internazionale della pace da Humac. "
Da 42 anni Kong Zhenlan, cattolica della provincia cinese dello Shanxi, accoglie e cresce nella sua casa orfani disabili e bambini abbandonati insieme ai suoi figli. Lei e suo marito hanno iniziato questa opera di carità quando avevano 24 anni. Ora che hanno entrambi 66 anni, 11 dei loro figli adottati sono cresciuti, vivono in modo autonomo e la aiutano in questa missione. “Noi le dobbiamo molto – racconta uno di loro –, senza di lei non saremmo potuti crescere e non avremmo potuto vivere un’esistenza così bella”.
A giudicare dall'ultimo prodotto della conferenza episcopale tedesca, il sinodo sulla famiglia in programma dal 4 al 25 ottobre potrebbe rivelarsi fatica sprecata. Il cardinale Reinhard Marx (nella foto), arcivescovo di Monaco e presidente della conferenza episcopale, l'aveva fatto capire lo scorso 25 febbraio con una battuta che ha fatto il giro del mondo: "Non siamo una filiale di Roma. Ogni conferenza episcopale è responsabile della cura pastorale nel proprio contesto culturale e deve predicare il Vangelo nel proprio modo originale. Non possiamo aspettare che un sinodo ci dica come dobbiamo modellare qui la cura pastorale del matrimonio e della famiglia".
La famigerata legge sul figlio unico, che in Cina da decenni impone a ogni coppi l’aborto di stato dopo la nascita del primo figlio, viene ogni tanto “aggiustata”, ma non eliminata. Negli anni recenti da più parti si è cercato di minimizzare, con zelo sul serio degno di miglior causa, sostenendo che Pechino, anche da questo punto di vista, sta notevolmente cambiando. Ma non è vero, e la corsa di molti, troppi ad applaudire al finto “nuovo corso” cinese francamente urta.
Gv 15, 9-17: Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
“Alcuni bambini affetti dalla sindrome di Edwards vivono solo un paio di settimane. Non sono molti quelli che sopravvivono. Altri nascono morti... A noi hanno detto che il bambino sarebbe sopravvissuto forse circa tre minuti”. Con queste parole, Shane Hillman riferisce come i medici avessero assicurato a lui e a sua moglie, Sharron Swales, che il figlio che aspettavano era condannato già prima di nascere e che la cosa migliore che potevano fare era abortirlo. È accaduto due anni fa, un compleanno che il piccolo Alfie Hillman ha potuto festeggiare grazie alla fede pro-vita dei suoi genitori, che hanno rifiutato categoricamente di seguire ciò che dicevano i dottori, sfidando la logica medica per questi casi. I medici hanno diagnosticato che Alfie soffriva già nel grembo materno a 27 settimane di gestazione di una malattia genetica nota come Trisomia 18 e hanno detto ai genitori che non c'era alcuna speranza. La soluzione era l'aborto.
Sono personalmente responsabile di aver eseguito 75.000 aborti. Ciò mi legittima a parlare con autorevolezza e credibilità sull’argomento. Sono stato uno dei fondatori della National Association for the Repeal of the Abortion Laws (NARAL), nata negli Stati Uniti, nel 1968. A quel tempo, un serio sondaggio d’opinione aveva rilevato che la maggioranza degli Americani era contraria a liberalizzare l’aborto. In capo a soli 5 anni, noi riuscimmo a costringere la Corte Suprema degli Stati Uniti ad emettere la decisione che, nel 1973, legalizzò l’aborto completamente, rendendolo possibile virtualmente fino al momento del parto.
Mettere piede a Dachau è addentrarsi nella desolazione. Sono stati appena celebrati i 70 anni della liberazione di questo campo di concentramento, il primo costruito nella Germania nazista. Si trova in Baviera in un luogo nel quale oggi ci sono dei monumenti religiosi e perfino un convento di carmelitane. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha visitato domenica il campo, incontrando alcuni sopravvissuti e mettendo in guardia contro i rigurgiti totalitari in Europa. Dachau è anche un simbolo del ricordo e della riconciliazione. Il visitatore si trova di fronte a monumenti commemorativi di varie religioni in uno dei luoghi che hanno fatto esclamare “Dov'era Dio?” Gli edifici che esistevano all'epoca non ci sono più. Dove ora ci sono elementi religiosi c'erano un padiglione per la disinfestazione, un allevamento di conigli, l'orto e il postribolo, dove le donne che provenivano dal campo di concentramento di Ravensbrück erano costrette a diventare schiave sessuali dei nazisti.
La Santa Sede e il Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco: quali sono le 10 cose da sapere? Le hanno spiegate nella conferenza stampa di presentazione Monsignor Salvatore Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e Monsignor Graham Bell, Sottosegretario del medesimo Pontificio Consiglio.
Sabato 13 giugno 2015 saranno due gli appuntamenti a Roma per ricordare Chiara Corbella Petrillo nel terzo anniversario della sua nascita al Cielo. La mattina, alle 10,30, Messa nella Basilica di San Lorenzo al Verano presieduta da padre Vito D’Amato (a seguire, processione verso la tomba di Chiara). Nel pomeriggio, alle 16,30, testimonianza di don Fabio Rosini nella chiesa delle Sacre Stimmate di S. Francesco, Largo di Torre Argentina. I sacerdoti che volessero concelebrare dovranno portare con sé camice e stola.
Introdotto nel ddl un emendamento per educare alla «parità di genere». Presentate al Quirinale le 180 mila firme raccolte da 41 associazioni.
Alana Newman e Hattie Hart hanno difeso con un articolo gli stilisti che hanno parlato contro la procreazione artificiale. A tempi.it raccontano le loro storie: «Mi sono sempre sentita comprata, mai accolta»
Polemiche prima di portarla all’Expo e polemiche oggi per la sua collocazione da «ospite sgradito». Eppure anche questo inghippo infelice ha qualcosa da suggerirci
Sono terroristi, fanatici sanguinari e tagliagola. Ma quando si tratta del Califfo e dei suoi più fidati collaboratori, non badano a spese e non gli fanno mancar nulla. Del resto, pure Maometto promette ai martiri dell’islam un paradiso con 72 vergini, all inclusive di confort e prelibatezze, come Corano comanda. Con una grande cerimonia di inaugurazione, venerdì 1 maggio l’Isis ha riaperto il Nineveh Oberoi, il più elegante albergo di Mosul nonché di tutto l’Iraq. L’hotel era chiuso da più di dieci mesi, causa guerra, massacri e caccia ai cristiani che hanno tenuto impegnate le milizie del Califfo in questi mesi.
Pare non esserci tribunale francese capace di bocciare un ricorso della Federazione Nazionale Libero Pensiero, associazione che appare in grande spolvero, oltralpe. L'ultimo successo, legittimamente festeggiato con tanto di comunicati a salutare «la nuova vittoria», è legato a quanto stabilito da una corte amministrativa di Rennes, in Bretagna. Ploërmel, ridente cittadina di quella regione, da nove anni ospita in una delle sue piazze una statua che ricorda Giovanni Paolo II. Non certo un capolavoro dell'arte moderna, ma pur sempre un monumento che rende omaggio a un Papa fatto santo. Ieri è giunto l'ordine (sei mesi di tempo per darne esecuzione) di rimuoverla. Il motivo è semplice: contrasta con la Legge del 1905 sulla separazione tra Stato e Chiesa. Nello specifico, recita la sentenza, il problema sta nell'arco che sovrasta il monumento, e in particolare nella croce che «ha un carattere ostentato». La soluzione, insomma, non è troppo dissimile da quella praticata dai miliziani jihadisti al soldo del cosiddetto Califfo Abu Bakr al Baghdadi: mettere in moto il bulldozer e radere al suolo le croci.
Domani, 7 maggio si vota in Gran Bretagna ed è davvero impossibile fare pronostici su chi sarà il vincitore. Il premier uscente David Cameron, conservatore, può vantare la maggior e più rapida crescita economica dei paesi del G7 (+2,6% del Pil nel 2014), ha rilanciato l’occupazione e ridotto il deficit pubblico, ha sfidato l’indipendentismo scozzese con un referendum e lo ha vinto. Tutti ottimi risultati, che però sono contestati dai Laburisti per il rovescio della medaglia: l’austerity. Che in Gran Bretagna è reale e non solo proclamata: grandi tagli ai benefit e alla spesa sociale. I Laburisti, guidati da Ed Miliband, vogliono infatti tornare a un programma sociale duro e puro, scolpito nella pietra in pubblico, come fossero i Comandamenti: più tasse “ai ricchi”, più regole, maggiore spesa sociale. Per questo, il mondo dell’imprenditoria e della finanza, alla vigilia di questo voto si affida a Cameron, mentre nelle precedenti elezioni era equamente diviso fra Conservatori e Laburisti.
Se vivi nei quartieri controllati dal governo sulla testa ti piovono colpi di mortaio e razzi sempre più potenti sparati dai ribelli indiscriminatamente sulle aree abitate dai civili. Se invece vivi in un quartiere controllato da una delle diciotto milizie ribelli (appartenenti ogni sfumatura possibile della galassia jihadista), sulla testa ti piovono le «barrel bomb», i barili di combustibile riempiti di esplosivo e frammenti metallici, sganciati da aerei ed elicotteri dell’esercito siriano.
Commento di Padre Livio da Radio Maria, al messaggio del 02 Maggio 2015 alla veggente Mirjana
Le testimonianze delle ragazze strappate ai terroristi dall’esercito nigeriano: «Tante sono state sposate a forza». Buio intorno alle studentesse rapite a Chibok
«Avevo paura ma ho sempre pensato che il Signore avrebbe protetto me e lei. E sono certa che continuerà a farlo. Il futuro dei miei bambini non sarà facile, ma mi affido alla volontà di Dio. Lui mi ha dato una nuova vita. Il sorriso sul mio viso non significa che sia perfetta, vuol dire che apprezzo quello che ho e ciò che Dio mi ha concesso perché la mia fede nasce dal mio cuore». Dice così in un’intervista pubblica oggi sul Corriere della Sera, Meriam Yahia Ibrahim, la donna cristiana sudanese condannata a morte per apostasia e liberata solo in seguito a un grande campagna internazionale in suo sostegno.
«Alcuni sono stati rapiti che avevano tre anni, non sanno qual è il loro villaggio, non ricordano i nomi dei genitori». Il racconto del vescovo di Yola
Intervista a Jean-François Chemain, che ha lasciato un posto di direttore esecutivo in una delle più importanti aziende francesi per insegnare storia nelle scuole dei quartieri difficili di Lione
Dal 6 all'8 maggio sullo sfondo di Espo, si sfida il meglio dei giovani formati dai salesiani. Ticozzi: la competizione stimola la qualità, migliore biglietto da visita per entrare oggi nel mondo del lavoro
Riportiamo un racconto cristiano medievale che veniva trasmesso come aiuto per far imparare e memorizzare alcuni passi della Bibbia ed episodi della vita di Gesù e dei santi, oltre a una riflessione sul ruolo dell'Angelo Custode nella nostra protezione contro gli stratagemmi del demonio.
Gli insegnanti entrano in sciopero contro la riforma della pubblica istruzione del governo Renzi. Ma non per risolvere il problema di fondo, che è e resta il monopolio statale dell'istruzione pubblica, con pochissima concorrenza permessa. Anzi: protestano per assumere più insegnanti statali e per evitare l'introduzione di una (seppur minima) meritocrazia. La scuola resta pubblica e il Pd la usa anche come strumento di indottrinamento alle teorie gender. Lo dimostra l'ultimo emendamento introdotto, fra il lusco e il brusco, nella pausa domenicale: rende obbligatorio l'insegnamento della parità di genere nelle scuole di ogni grado e livello.
Si conclude oggi la visita in Iraq del cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, iniziata lo scorso venerdì 1° maggio. A suggellare il viaggio del porporato nel paese mediorientale - durante il quale ha incontrato le comunità, i rifugiati e le autorità di Baghdad, Erbil e Duhoq -, è la riunione dei vescovi iracheni con le agenzie della ROACO, svoltasi stamane nel Seminario Saint Peter di Erbil.
«Ai poveri, a chi non ha una casa non possiamo dare abiti smessi, camicie logore e fuori moda, no, a queste persone dovremmo regalare i nostri vestiti più belli nel tentativo di restituire loro un guizzo di gioia», ha detto qualche anno fa la trasgressiva e irriverente artista Carol Rama, a Torino, nel corso di incontro informale con intellettuali e pittori. Una Robin Hood laica e dark in odore di giustizia sociale? Diciamo che non è l’unica a pensarla così. Anche il coiffeur Nino, parrucchiere-volontario dei senza fissa dimora, è convinto che a chi ha di meno dovremmo dare il nostro meglio. Autenticità e non “finzione”. «Da circa due anni faccio il parrucchiere dei senzatetto, esercito questa professione presso il Rifugio Caritas della Stazione Centrale di Milano, quello di via Sammartini 116, ex-dormitorio di fratel Ettore, ora ristrutturato. Qui seguo il metodo utilizzato in salone: mostro a ogni clochard, che per me è un cliente anche se non paga, quali fra i tagli alla moda sono i più adatti al suo viso. Poi lascio che lui scelga spiegando nel dettaglio in che modo adatterò quella certa pettinatura ai suoi lineamenti».
Ogni anno "Reporter sans frontières" pubblica l’Indice della libertà di stampa: una classifica che misura il livello complessivo delle violazioni della libertà di informazione stato per Stato e, nel confronto con gli anni precedenti, valuta i progressi e i peggioramenti in corso. L’indice 2015, relativo al 2014, rivela un drastico declino della libertà di stampa – meno 8% – in tutti i Continenti. Due terzi dei 180 Stati esaminati mostrano un aumento dei limiti posti alla libertà di stampa, con performance particolarmente negative in Timor-Leste, Andorra e Italia (scese di 27, 26 e 24 posizioni rispetto all’indice precedente).
Il cammino ecumenico è imprescindibile, ma non vanno sottaciute le tematiche sulla vita, la famiglia e la sessualità per il timore di ulteriori divisioni: lo ha detto Papa Francesco incontrando in Vaticano la signora Antje Jackelén, arcivescovo di Uppsala, della Chiesa Evangelica-Luterana di Svezia.
Sarà rimossa la statua di Giovanni Paolo II eretta in una piazza della città bretone di Ploermel, nel dipartimento di Morbih. Lo ha deciso il tribunale amministrativo di Rennes, secondo il quale la scultura contrasta con la legge che prevede la separazione tra Stato e Chiesa. La città avrà sei mesi per conformarsi alla sentenza.
Il mese di maggio e delle rose è per i cattolici dedicato tradizionalmente alla Madonna e alla preghiera del Rosario, “corona di rose”. Il maggio delle rose e della Madonna ha origine antichissime che si radicano nel tentativo di cristianizzare le feste pagane in onore della natura, quando si pensò che nella Madonna, "Rosa Mistica", si potevano unire insieme i temi della natura e della Madre di Dio. Sappiamo che molto prima del cristianesimo, fin dall’età della pietra, si sono ritrovati templi dedicati alla Grande Madre con centinaia di ex voto: l’antropologia culturale ci dice che quando il cristianesimo arriva in ambienti in cui la religione della Madre aveva già radici antichissime, Maria diventa automaticamente "Madre di Dio" (Theotókos), molto prima dell’approvazione del Concilio di Efeso; e per secoli Maria, il “volto materno di Dio” è la taumaturga, la buona madre, la dispensatrice di grazie.
In prospettiva del centenario delle apparizioni di Fatima (1917-2017) organizzato dalla Pontificia Academia Mariana Internazionale si terrà il forum internazionale di mariologia dal titolo Il carisma di Fatima tra carisma e profezia che si svolgerà presso la Pontificia Università Antonianum di Roma dal 7 al 9 maggio 2015.
Era il 21 novembre 2012, il giorno della Madonna della salute, festa a me cara. Ero molto felice: nel mio grembo si stava formando una nuova vita, la nostra famiglia sarebbe cresciuta! Sono andata a fare l’ecografia del terzo mese con il cuore in festa, serena, tranquilla. Ma il viso della dottoressa che mi percorreva la pancia con la sonda ecografica mi ha spaventata: lei era tesa, preoccupata. Mi ha detto che qualcosa non andava, che appariva un’immagine anomala che poteva associarsi a molte patologie, anche gravi…. Ho subito chiamato mio marito, che è corso veloce da me, e, con la sua mano stretta alla mia, abbiamo ripetuto nuovamente l’ecografia all’ospedale, dove hanno confermato l’evidenza di una gravidanza con problemi. Non è facile tradurre a parole le emozioni che si provano in simili circostanze…. gelo, paura, angoscia, totale smarrimento. Ma eravamo assieme, mio marito e io. Ci siamo tenuti stretti le mani e uniti i cuori. E siamo andati avanti.
Siamo fatti per amare, lo ha cantato lui stesso nell’ultima edizione del Festival di Sanremo, e l’amore prevede anche di chiedere scusa. Realisticamente, tutti i giorni. «Saper domandare perdono è una cosa che si impara da piccoli», dice Nek. «È la prima cosa che cerco di insegnare a mia figlia: nelle piccole come nelle grandi cose, bisogna avere l’umiltà di riconoscere gli errori prima che l’orgoglio s’insinui tra i sentimenti». A due mesi dal Festival che lo ha visto protagonista (secondo posto in classifica generale e premio miglior cover) Filippo Neviani continua ad avere incalzanti impegni professionali, ma decide di dedicare del tempo ai lettori di Credere perché, dice, la fede va testimoniata e lui non si tira indietro.
Da tanti pulpiti si tuona contro questo mondo infame in cui – si dice – i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Ma è davvero così? No. Il 26 aprile scorso “Il Sole 24 ore” ha dedicato diverse pagine al primo “Rapporto Fondazione Hume-Sole 24 ore” da cui si evince che “negli ultimi 15 anni si sono ridotti gli squilibri a livello globale”. Seguono numeri e grafici. Ma potete star certi che nessuno si curerà di quei dati. Anche l’Expo di Milano mostra la realtà che però viene poi contraddetta dalla sua narrazione ideologica, paradossalmente vicina agli slogan dei manifestanti “No Expo” di Milano. Dopo il comunismo è arrivato il luogocomunismo, un rancido minestrone di banalità catastrofiste contro lo sviluppo, la tecnologia, il mercato, l’industria e il profitto. Ma un’Esposizione universale che nel 2015 ha come tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” anzitutto dovrebbe dichiarare ufficialmente morta e sepolta proprio quell’ideologia apocalittica che da Malthus, passando per Darwin e Marx, è arrivata a noi con le teorie del Club di Roma diventate poi pensiero dominante negli organismi internazionali e ora perfino in Vaticano (come dimostra il protagonismo di Jeffrey Sachs oltretevere e ciò che ha detto il cardinal Turkson del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace).
Milioni di persone partecipano nel mese di maggio a pellegrinaggi ai santuari mariani, recitano preghiere speciali in onore della Madonna e le fanno dei doni, sia spirituali che materiali. Dedicare il mese di maggio – chiamato anche mese dei fiori – a Maria è una devozione popolare radicata da secoli. La Chiesa l'ha incoraggiata, ad esempio concedendo indulgenze plenarie speciali e con riferimenti ad alcuni documenti del Magistero, come l'enciclica Mense Maio di papa Paolo VI del 1965. “ Il mese di maggio ci incoraggia a pensare e a parlare in modo particolare di lei”, constatava papa San Giovanni Paolo II in un'udienza generale all'inizio del mese di maggio del 1979. “Infatti questo è il suo mese. Così, dunque, il periodo dell’anno liturgico e insieme il mese corrente chiamano e invitano i nostri cuori ad aprirsi in maniera singolare verso Maria”.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Fatima.
Lei si chiama Sofìa Vergara e fa l’attrice nella serie Tv Modern family. Nella vita reale era fidanzata con il milionario Nick Loeb. I due tentarono di avere un figlio tramite la fecondazione artificiale e poi per mezzo della pratica dell’utero in affitto. Non ci riuscirono e poi arrivò la rottura del fidanzamento. Capita che a volte gli ex si restituiscano i regali che si sono fatti: orologi, videocamere e naturalmente l’anello di fidanzamento. Il problema di Sofìa a e Loeb però stava nel fatto che i due si erano regalati vicendevolmente anche due embrioni che, con termine da ragioniere, i tecnici di laboratorio chiamano soprannumerari. Cioè embrioni prodotti per essere impiantati nell’utero della donna, ma poi abbandonati in azoto liquido. Infatti l’addio della Vergara al suo milionario ha spinto la star a dire addio anche a questi due bambini. Loeb invece voleva che i due embrioni vedessero la luce ed ha trascinato la ex in tribunale. La soluzione della neofilastrocca procreativa “Questo embrione a chi lo do?” è quindi ora in mano ai giudici.
Mentre le varie Conferenze episcopali continuano a recapitare alla Segreteria del Sinodo i risultati del lavoro di risposta al questionario intersinodale, il dibattito intorno al tema dei divorziati risposati continua ad essere acceso. Nonostante si tratti di un tema periferico rispetto all'obiettivo principale dell'assemblea sinodale. Così ha ribadito per l'ennesima volta il cardinale Ludwig Müller in un'intervista concessa al quotidiano francese La Vie e pubblicato lo scorso 29 aprile. «L'obiettivo principale del Sinodo non è quello di discutere del problema dei divorziati risposati, ma di riaffermare il matrimonio come fondamento della società civile e della comunità della Chiesa, di rivitalizzare la sua dimensione fondamentale».
Sappiamo che in ogni civiltà e cultura la vita umana è circondata dal massimo rispetto, al punto che l’omicidio volontario è punito con la massima pena, che può variare a seconda delle legislazioni. Per sfuggire a questa terribile accusa, i sostenitori della liceità dell’aborto giustificano questa loro convinzione dicendo che l’embrione è solo un grumo di cellule che fanno parte del corpo della donna e quindi si possono sopprimere come si sopprimono delle cellule tumorali. Se infatti l’embrione fosse un vero essere umano, la sua soppressione sarebbe un atto gravissimo.
Nel corso degli anni, ho avuto numerose conversazioni con amici e colleghi sul fatto di condividere apertamente la nostra fede cattolica. Resto sempre un po' sorpreso constatando quanto spesso molti di loro esprimano una forte riluttanza ad essere aperti relativamente alle proprie convinzioni. Tra le ragioni che vengono fornite, ce ne sono molte di cui avrete sentito parlare: “Non voglio offendere nessuno” “Non potremmo mai farlo al lavoro” “Non mi piace discuterne al di fuori della mia parrocchia” Ci fermiamo mai a riflettere su quanto spesso le nostre azioni e i nostri pensieri sono influenzati da ciò che gli altri pensano della nostra fede cattolica?
Lo è per tutti i Pontefici, naturalmente. Ma lo è, in modo speciale, per Giovanni Paolo II, il primo Papa slavo, polacco, che ha conosciuto sulla sua pelle le tragedie del XX secolo. E dunque, non si può comprendere la figura di Karol Wojtyla - così come non si può comprendere il suo pontificato, imperniato sulla difesa della persona umana, della sua dignità, dei suoi diritti – senza risalire alle origini, alle radici della sua vocazione, alle diverse situazioni ed esperienze che ha vissuto. Compresa, ed è di questa che si vuole qui parlare, l’esperienza artistica.
Domenica 10 maggio a Roma si svolgerà la V edizione della Marcia per la Vita (su questo sito tutte le informazioni necessarie per partecipare: www.marciaperlavita.it). Altre benemerite iniziative – ricordiamo tra le molte la marcia di Biella e Palermo – chiamano a raccolta credenti e non da tutta Italia per difendere la vita, dal momento in cui l’essere umano viene a esistenza al momento in cui la sua parabola terrena si conclude in modo naturale. Ma di certo la Marcia per la Vita di Roma rappresenta un unicum sia per numero di partecipanti – parecchie migliaia – sia per l’eco massmediatico che suscita, sia per il suo carattere internazionale, sia per la capacità di coinvolgere anche il mondo ecclesiale ai più alti livelli.
La traccia mariana che andiamo a esaminare insieme questa volta cari amici ci porta in una Paese che, per il gran numero di apparizioni mariane che lo hanno interessato, può davvero considerarsi privilegiato. Sto parlando della Francia, dove hanno avuto luogo le apparizioni forse più care alla devozione popolare mariana, cioè quelle di Lourdes, nel 1858. Ma è sempre in Francia che avvengono le apparizioni di Rue du Bac, a Parigi, nel 1830, di La Salette, nel 1846, e di Pontmain nel 1871. Certo, potremmo citare anche altre apparizioni, alcune fondate sulla tradizione dei secoli passati, altre risalenti all’epoca moderna ma ancora in attesa di riconoscimento da parte dell’autorità ecclesiastica competente, altre ancora già ufficialmente riconsociute (mi riferisco in questo caso alle apparizioni di Nostra Signora del Laus, dal 1664 al 1718). Però preferisco rimanere in un secolo particolare, ovvero quell’Ottocento che in Francia si presentava denso di particolari pericoli e rischi per la Chiesa: da una parte l’eredità del razionalismo illuminista, dall’altra il naturalismo e il materialismo di ispirazione massonica che tendevano a negare l’orizzonte spirituale della vita o quanto meno ad attaccare l’autorità della Chiesa e del Papa. Soprattutto, stava germogliando nel XIX secolo quella piaga che San Pio X avrebbe esplicitamente condannato come somma di tutte le eresie: il modernismo.
Dice bene Reinhold Messner, il nostro grande Buddha degli ottomila, quando invita a distogliere lo sguardo da quel disgraziato campo base ai piedi dell’Everest dove la valanga ha sepolto almeno 200 alpinisti. E dove la macchina dei soccorsi, quella di seria A, con gli elicotteri che vanno e vengono come in una base del Pentagono, a portare in salvo l’elite dell’alpinismo mondiale. Il vecchio conquistatore ce l’ha con «l’arroganza con cui i turisti salgono in vetta sulle piste preparate dagli sherpa». Poveracci che si dannano, e fanno il lavoro sporco per far assaporare agli scalatori californiani, tedeschi, francesi, svedesi o chissàchi l’ebbrezza di piantare le loro bandiere e foto ricordo sul tetto del mondo, e che «magari quando torneranno a casa non la troveranno più». Messner ce l’ha con il turismo di massa che ha trasformato l’Everest in un luna park, con il “viaggio globale” e l’alpinismo “all inclusive” che ammassa centinaia di dilettanti a 7mila metri, in luoghi dove è proibito scherzare. Già, anche questo imprevisto ci ha rivelato la tremenda tragedia del Nepal: il colonialismo delle cime, in un Paese che ha saputo opporsi a ogni forma di sottomissione esterna, prima agli inglesi poi ai maoisti della Cina rossa.
“Templum hoc Deo Crucis vexillo dicatum.” Questa chiesa è dedicata a Dio e al simbolo della Croce, recita un cartiglio sulla facciata di Santa Croce a Lecce. La battaglia di Lepanto del 1571 aveva da poco scongiurato, nel segno del Sacro Legno, l’avanzata dei Turchi infedeli e il tempio pugliese dei Celestini intendeva ricordare, con le sue forme monumentali, questa storica vittoria della fede. L’iscrizione prosegue ricordando l’anno del Signore della sua posa: 1582. A questa data risale la conclusione della prima fase dei lavori iniziati nel 1548 per volere degli Spagnoli di Carlo V che, considerando Lecce avamposto strategico del loro viceregno, avevano predisposto una rivisitazione urbanistica della città coinvolgendo anche la prima basilica celestina che era stata abbattuta.
L'eco suscitata nell'opinione pubblica suggerisce di riandare al Secondo Incontro Nazionale delle famiglie cattoliche croate, svoltosi lo scorso 19 aprile al santuario della Madonna di Tersatto, a Fiume - sorto nel luogo dove, secondo la tradizione, dal maggio 1291 al dicembre 1294 si trovò la casa della Vergine Maria dove aveva avuto luogo l'Annunciazione, e che in seguito fu trasferita a Loreto. Quindicimila fedeli provenienti da tutta la Croazia, la Bosnia-Erzegovina e la diaspora croata, rappresentati per la maggior parte da famiglie al completo, hanno riempito il piazzale antistante il santuario, presso il cui altare esterno è stata celebrata la Santa Messa, presieduta dal cardinal Josip Bozani?, arcivescovo di Zagabria, e concelebrata da numerosi altri vescovi e sacerdoti.
Insieme all’assenza del presidente della Repubblica e all’allestimento minimalista e un po’approssimativo della cerimonia, il modesto discorso del premier Renzi ha contribuito a rendere quanto mai feriale la festa di inaugurazione dell’Expo 2015, che ha avuto luogo ieri sotto un cielo rannuvolato e piovoso che spegneva i colori altrimenti vivaci delle bandiere e dei padiglioni. Di tutt’altro livello e di tutt’altra ampiezza di orizzonti è stato invece il messaggio di Papa Francesco, videotrasmesso alle 12,30, in apertura della cerimonia.
Dacché mondo è mondo, la gioia in se stessa e nelle sue molteplici manifestazioni di riso, di gioco, di beffa, di spiritosità, di umorismo, di facezia, di arguzia, ha avuto, diciamo così, i suoi clienti. Senza un po' di gioia non si potrebbe vivere e tutti ne cerchiamo, almeno una stilla. In fondo la gioia è espressione di quella felicità alla quale tutti necessariamente tendiamo: essa è necessaria alla vita dello spirito come l'aria alla vita materiale. La gioia, oltre i clienti ordinari, e cioè tutti gli uomini, ha avuto i suoi cultori e questi sono tutti coloro che si sono dedicati a meglio conoscerla, a coltivarla, a potenziarla, a diffonderla, come un autentico bene ed a difenderla dai nemici che pur essa ha. Un editore coraggioso e geniale A. F. Formiggini, per esempio, nel 1922 iniziò la pubblicazione dei «Classici del Ridere » molto oppurtunamente e con grande successo, per consenso generale. Tutti questi cultori della gioia collaborarono più o meno a questa nobile missione, secondo la loro capacità e molti ne fecero un'arte, una attività dell'intera loro esistenza. S. Filippo ha superato tutti costoro di ogni tempo, di ogni luogo ed ha fatto una cosa nuova, quasi incredibile: ha vissuto la gioia per se stessa, ha sistemato, organizzato la su vita in funzione di gioia, anche nei suoi discepoli ed è divenuto perciò il maestro insuperabile, il principe di questa grande disciplina. La gioia pervade tutte le sue attività, tutti i momenti dell'esistenza ed è come un lievito che agisce benefico in tutto il suo essere. La sua gioia non sgorga a scatti o diversa in diversi momenti, ma fluisce a getto continuo come una fonte. Nessun avvenimento esterno, anche doloroso, come le perdite, le persecuzioni ed i dolori di ogni genere possono distruggerla o solo attenuarla o turbarla. La stessa morte perde il suo aspetto lugubre alla sua presenza o al suo contatto e si riveste di uno splendore come il sole.
Fra i mezzi che adopera Iddio per preparare gli uomini a ricevere qualche grande benefizio è principalissimo quello di annunziarlo molto tempo prima. Per questo motivo la venuta del Messia fu annunziata quattro mila anni innanzi e preceduta da tanti simboli e da tante profezie. Or bene Maria, l'augusta Madre del Salvatore, vero aiuto dei cristiani, era un benefizio troppo grande perchè non venisse pronunziata parimenti con figure che rappresentassero agli uomini i diversi favori che ella avrebbe fatti al mondo. Eva, Sara, Rebecca, Maria sorella di Mosè, Debora, Susanna, Ester, Giuditta rappresentano sotto speciali aspetti le glorie di Maria come insigne benefattrice del popolo eletto, o come raro modello di tutte le virtù. L'albero della vita, l'arca di Noè, la scala di Giacobbe, il roveto ardente, l'arca dell'alleanza, la torre di Davidde, la fortezza di Gerusalemme, l'orto ben custodito e la fontana sigillata di Salomone, la rosa di Gerico, la stella di Giacobbe, l'aurora mattutina, l'acquedotto di acque limpide, sono alcuni dei molti simboli che la Chiesa Cattolica applica a Maria e con cui si suole spiegare qualche suo celeste privilegio o qualche sua eroica virtù. Noi sceglieremo solamente alcuni di questi simboli colla applicazione che ai medesimi sogliono dare la Chiesa o i più accreditati scrittori delle glorie di Maria.
Nel pomeriggio del 30 aprile si sono recati in visita alla Sindone Maria Teresa e Ruggero Badano, genitori della beata Chiara Luce, accompagnati dalla migliore amica della giovane Chicca Coriasco. Ad accoglierli don Luca Ramello e don Luca Peyron, direttori rispettivamente della Pastorale giovanile e universitaria della diocesi. «La nostra è un’avventura divina – ha evidenziato la signora Badano – Chiara testimoniava la gioia e la felicità attraverso la sua sofferenza, era felice di offrire la sua vita al Signore Gesù. L’Amore più grande per Chiara – ha sottolineato - era stare con Gesù; ci ha insegnato che più si soffre più grandi sono le meraviglie della vita». «La Sindone ci fa comprendere pienamente il senso della sofferenza – ha condiviso - che si apre alla luce della Risurrezione».
Era il 13 maggio 1940, il lunedì di Penteco­ste. Barbara Ruess di Pfaffenhofen fece una pas­seggiata nel bosco. Allora aveva 16 anni, faceva e volentieri belle camminate. Andava spesso nel bosco di suo padre, vicino a Marienfried. Anche il giorno prima, la domenica di Pentecoste, aveva fatto la stessa strada, recitando il Rosario, ma a­veva perso senza accorgersi la corona. Rifaceva quindi il lunedì la stessa strada sperando di ritro­varla. Mentre si stava incamminando, domandan­dosi che Misteri del Rosario doveva recitare, i gloriosi o i gaudiosi, una signora la raggiunse, di­cendo dopo un breve saluto: "Tu stai pensando che corona devi recitare. Io ti voglio insegnare un altro Rosario, e così pregheremo insieme". Barbara le chiese: "Scusi, come mai conosce il mio pensiero? Chi è Lei?" - La signora rispose: "Non è importante saperlo; se tu reciterai con diligenza questo Rosario, imparerai a conoscer­mi meglio". E le insegnò il Rosario dell'Immaco­lata. ...
Con la devozione del «Mese di Maggio» tu puoi ottenere il patrocinio di Maria e la tua salvezza. Sarà mai possibile che una Madre sì tenera non abbia da esaudire un suo figlio che si mostra sinceramente a lei devoto? Per un rosario, per un digiuno, ella ha talvolta beneficato, con grazie singolari, i più grandi peccatori. Pensa dunque che cosa farà per un intero mese a lei dedicato! Gran bisogno tu hai di Maria per salvarti. Sei innocente? Ma la tua innocenza è in gran pericolo. Quanti più innocenti di te sono caduti in peccato, e si sono pentiti! Sei penitente? Ma la tua perseveranza è molto incerta! Sei peccatore? Oh! quanto bisogno tu hai di Maria per convertirti! Hai cominciato più volte senza riuscirvi. Ah! se non fosse stato per Maria, forse a quest'ora saresti già perduto. Ma guai a perdere questa grazia! Guai se cominci, e dopo pochi giorni abbandoni! Chi sa se questa non sia l'ultima occasione che Dio ti presenta per migliorarti!. Chi sa se a questa devozione non sia congiunta la tua finale perseveranza! E poi, chi sa se questo non sia l'ultimo mese della tua vita?! Poter con sì poco acquistar un sì gran patrocinio, e non farlo! Che rammarico, che rimorso in punto di morte! Pensaci bene. Se è così, onoriamo, dunque ed amiamo Maria, ed in questi giorni del mese di Maggio si accresca il nostro amore per questa Vergine bella, per questa Madre dolcissima! A noi che abbiamo bisogno di tante grazie per il corpo e per l'anima; a noi che versiamo in tanti lutti e dolori; a noi che siamo sì esposti alle tentazioni dell'inferno, alle seduzioni del mondo e alla guerra delle nostre passioni: quanto riesce caro il ritorno della pratica del «Mese Mariano»!
Madre, posso disturbarla? «Vieni avanti, figlia mia, e levati di dosso quella faccia contrita. Non hai mai visto una suora?» Una suora che è anche una santa! Di questi tempi non ci siamo tanto abituati. Non alle suore e tanto meno alle sante. Ecco... mi hanno chiesto di farle un’intervista. «È divertente!». Trova? Io sono emozionata. Lei è la Patrona di tutti gli Emigranti, e io, vede, discendo proprio da una famiglia di emigranti! «Allora sei particolarmente benvenuta!». Una stampa sugli emigranti negli Stati Uniti Il mio bisnonno era quasi suo contemporaneo sa? Se ne partì per l'America proprio negli ultimi anni dell'Ottocento. Forse vi siete incontrati. Francesco Gallello, detto don Ciccio, classe 1878. Questo nome le dice niente? Faceva il manovale a "Broccolino" Aveva quattro figli e nei momenti di riposo suonava il violino. Mio nonno e mia nonna, invece, negli anni Trenta del XX secolo, vennero su dal paesello della Calabria verso la capitale!
Come avrebbe reagito il profeta Maometto nei confronti dei vignettisti di Charlie Hebdo? Avrebbe reagito con violenza, imitando l'operazione violenta del commando stragista oppure in modo completamente diverso e cioè saggio e moderato?
Vieni meco, o cristiano, e considera gli innumerevoli motivi che tutti abbiamo di essere divoti di Maria. Io comincierò per accennare i tre principali. e sono i seguenti: Maria è più santa di tutte le creature, Maria è madre di Dio, Maria è madre nostra.
E’ la prima volta che un edificio cristiano viene trattato come edificio religioso “non di seconda classe”. Condannati a 10 anni anche due minorenni per aver partecipato all’incendio, avvenuto fra il 14 e il 15 agosto 2013. Dopo la deposizione di Morsi e lo sgombero dei raduni dei Fratelli musulmani sono stati bruciati circa 60 chiese, scuole, case di cristiani. L’indipendenza della magistratura e la voglia di dimenticare della popolazione.
L’auspicio di Francesco ai componenti della Commissione internazionale anglicana-cattolica: “la tradizione di fede e la storia condivise possano ispirare e sostenere i nostri sforzi nel superare gli ostacoli che si frappongono alla piena comunione”. Tra breve la pubblicazione di cinque dichiarazioni comuni prodotte finora nella seconda fase del dialogo anglicano-cattolico
Dal 4 al 10 maggio 2015, al via la nuova iniziativa ideata da Valore Mamma nell’ambito dell’Istituto di Studi Superiori sulla Donna dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum per festeggiare e dare un supporto concreto alle mamme, attraverso una serie di servizi e appuntamenti gratuiti (seminari, workshop, incontri a tema e intrattenimento), pensati esclusivamente per lei.
La mano sovvertitrice si è fermata a Longara. La sua campagna vede preservate molte delle connotazioni ambientali di prima dell’ultima guerra e lo spazio ordinatissimo attorno alla chiesa parrocchiale di san Michele Arcangelo (con il campanile che si annuncia da lontano) non è stato aggredito dall’espansione urbanistica di Bologna che si è fermata a pochi chilometri di distanza oltre l’aeroporto, a Calderara di Reno, il Comune di cui è una frazione. Longara riesce così a presentarsi come doveva essere settanta anni fa, quando nel pieno della tempesta fratricida, il 5 ottobre 1944, un giovane religioso – aveva ventidue anni, era stato da poco ordinato diacono e sua mamma aveva già deposto nella cassapanca di famiglia la veste per la sua prima messa – veniva ucciso pochi chilometri lontano, sul greto del torrente Lavino, presso Gessi, nel territorio di Zola Predosa.
Qualche giorno fa, in un editoriale sulla Nuova Bussola Ettore Gotti Tedeschi ha ricordato la saggezza che san Josemaría Escrivá de Balaguer usava somministrare, in pillole, in libretti che hanno formato generazioni di cattolici, laici e non. La generazione presente forse non ha mai sentito parlare di Cammino e Forgia (in Italia editi da Ares) nonché Solco da cui Ettore Gotti Tedeschi ha estratto alcuni pensieri. Come questo (il n. 359): «Sono d’accordo con te che vi sono cattolici, praticanti e persino pii agli occhi degli altri, e forse sinceramente convinti, che servono ingenuamente i nemici della Chiesa… Si è infiltrato nella loro stessa casa, con diversi nomi male applicati – ecumenismo, pluralismo, democrazia – l’avversario peggiore: l’ignoranza». Il quale pensiero, poiché a ogni nuova generazione bisogna ripetere da capo tutto, necessita di qualche approfondimento.
Il 30 aprile del 1975, l’esercito del Vietnam del Nord entrava in Saigon ponendo fine alla decennale guerra del Vietnam, riunificando il paese e “liberandolo” dal governo del Sud, appoggiato dagli Stati Uniti. Di “liberazione” si parla ancora adesso, nella storiografia ufficiale marxista del regime vietnamita e in non poche rievocazioni italiane. Si dimenticano, volutamente o meno, alcuni “dettagli” di questa riunificazione militare e soprattutto quel che avvenne prima, durante e dopo la guerra nelle aree controllate dal regime comunista filo-sovietico. Il numero di vittime del regime, scorporando i caduti in guerra, è tuttora top secret. Facendo una media di tutte le stime più attendibili, il professor Rudolph Rummel calcolò 1 milione e 670mila persone eliminate dai comunisti, una buona percentuale delle quali è costituita da cristiani cattolici, preti, attivisti, comuni fedeli, ammazzati a freddo per la loro fede.
Vangelo Gv 15, 1-8: Chi rimane in me ed io in lui fa molto frutto.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
Come viene narrata oggi la famiglia dai media? E come i media influenzano il modo di pensarsi delle famiglie? Sono le domande a cui risponde il volume “Raccontare la famiglia e nella famiglia. Percorsi di comunicazione”, pubblicato dall’editrice Las. A partire dall'analisi proposta nel Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali 2015, vari esperti offrono un contributo di riflessione su un tema che non solo è al centro della riflessione della Chiesa – che dedica alla famiglia due Sinodi –. ma anche del mondo laico attraversato dai cambiamenti vissuti da questo istituto soprattutto negli ultimi anni e dal dibattito sul riconoscimento giuridico di nuove forme di convivenza. Come spiega ad Aleteia Paola Springhetti, docente alla Pontificia Università Salesiana e curatrice del volume insieme a Enrico Cassanelli.
“Era il 17 dicembre 1944. Nel campo di concentramento nazista di Dachau, un prigioniero di 29 anni venne ordinato sacerdote di nascosto. Solo tre mesi dopo la sua liberazione, il 4 maggio 1945, padre Karl Leisner non riuscì a resistere alla grave forma di tubercolosi che aveva contratto e morì, perdonando i suoi aguzzini. In questa canzone, provo a immaginare cosa aveva nel cuore in quegli istanti”
Mons. Paul Simick lancia un appello alla popolazione. Ai cattolici chiede di presentarsi come “persone ideali per l’umanità ed essere cittadini responsabili”. Migliaia di persone vivono all’aperto: si teme l’esplosione di malattie. Gli scarichi fognari sono mischiati con l’acqua potabile. Teppisti approfittano della situazione per rubare nelle case abbandonate.
«La gente non si sente più come se fosse sul punto di affogare. Ora hanno un salvagente, per così dire». Padre Andrzej Halemba (nella foto di Acs), che guida la sezione mediorientale di Aiuto alla Chiesa che Soffre, è appena rientrato da Erbil, capoluogo del Kurdistan iracheno, dove a giugno si sono rifugiati più di 120 mila cristiani cacciati dalle loro case dall’Isis.
Hanno estirpato le erbacce, raccolto le macerie, eretto una palizzata per riparare i muri danneggiati. Una quindicina di cristiani del Centrafrica, aiutati da alcuni musulmani, hanno proposto e portato a termine il restauro di una delle moschee devastate nella capitale Bangui durante le violenze che hanno sconvolto uno dei paesi più poveri del mondo.
In onore dei ventuno copti egiziani uccisi in Libia sorgerà a nord del Cairo una chiesa intitolata alla Vergine Maria. Molte delle offerte per l’edificazione della chiesa sono giunte da musulmani. A raccogliere le donazioni è stato il vescovo ortodosso Benyamin, che ha parlato del fatto come di un esempio e un messaggio di speranza per tutto il mondo. I contributi delle persone di fede islamica sono arrivati al vescovo grazie all’iniziativa lanciata da alcuni leader musulmani che hanno spronato i fedeli a partecipare alla raccolta fondi per la costruzione della chiesa che sorgerà nel governatorato di Manufiyya, a 100 chilometri dalla capitale, nella regione del Delta del Nilo. A rispondere all’appello sono stati sopratutto i giovani che hanno versato anche piccoli risparmi. Fra i promotori della raccolta ci sono anche i rappresentati locali dell’Egyptian Family House, un organismo che unisce l’Università di Al Azhar e le Chiese cristiane presenti in Egitto, guidato in alternanza dal Grande Imam di Al Azhar e dal patriarca copto.
In futuro, l'omofobia dovrebbe essere perseguibile penalmente come il razzismo. Ne è convinta la commissione degli affari giuridici degli Stati (CAG-S) che ha approvato per 11 voti a 1 un'iniziativa parlamentare in tal senso presentata dal Consigliere nazionale Mathias Reynard (PS/VS). Il testo ha già ricevuto l'avallo del Consiglio nazionale durante la sessione primaverile (103 voti a favore e 73 contrari).
In una tragedia come quella del terremoto in Nepal, dove tutto viene sconvolto e squarciato, vengono alla luce anche altre tragedie quotidiane, che possono sembrare insignificanti rispetto all’enormità dell’accaduto e che pure devono fare riflettere. Come il fenomeno dell’utero in affitto.
Le vie del Signore sono infinite. Come quella che ha spinto Davide Tisato, giovane promessa del calcio veronese, a rifiutare l’invito a entrare nelle squadre giovanili del Chievo per rispondere a un’altra chiamata, quella della sua vocazione religiosa. Davide ieri era un difensore centrale, con notevoli doti atletiche e tecniche, oggi è un giovane sacerdote che svolge il ruolo di pastore a Roma, presso la parrocchia di San Vigilio all’Eur. Domenica mattina, infatti, è stato ordinato sacerdote da Papa Francesco a San Pietro insieme ad altri 18 seminaristi, otto italiani e dieci stranieri. Il Santo Padre, fuori da ogni protocollo come è sua abitudine, al termine della cerimonia, lo ha voluto accanto alla finestra del palazzo Apostolico per il tradizionale Angelus e la benedizione domenicale ai fedeli riuniti in piazza San Pietro.
Oggi inizia la Novena alla Madonna di Pompei.
Oggi la Chiesa celebra la memoria di un grande santo mariano, Luigi Maria Grignion de Monfort, il quale ha lasciato un testo che è stato, e continua ad essere, fonte di conoscenza ed ispirazione di tanti uomini e donne di fede: il Trattato della vera devozione a Maria. Questo testo ha il pregio di essere fedele ai contenuti dottrinali della Chiesa Cattolica e, allo stesso tempo, riportare con semplicità e chiarezza tante mistificazioni della devozione mariana e cristiana. È sufficiente leggere qualsiasi degli otto capitoli, inclusa l’introduzione e la conclusione, per comprendere la grande attualità di questa profonda meditazione racchiusa in questo scritto. Luigi Maria Grignion de Monfort ha scritto il suo trattato evidenziando le vie che conducono ad un serio incontro con Cristo per mezzo di Maria e, contemporaneamente, attualizzando le problematiche dell’apostasia e dell’eresia del suo tempo, offrendo valide riflessioni, per dare una chiave di lettura degli impedimenti alla vera devozione mariana per tutte le generazioni.
Dopo oltre quarant'anni l'Italia mette in atto una svolta sul divorzio. Dopo battaglie, ostracismi, rinvii, si accorciano i tempi per chi vorrà porre fine al proprio matrimonio. I giornali passano la notizia come una conquista di civiltà e alla Camera dei Deputati si è registrato un forte consenso (398 "sì", 28 "no" e 6 astenuti). Così anche l’Italia, avrà il suo divorzio “breve”, pressoché “all’americana”. Il che significa che non saranno più necessari tre anni per dividersi e per dirsi addio, come previsto dalla riforma della legge Fortuna-Baslini, ma soltanto sei mesi, se la separazione è consensuale; al massimo un anno se si decide di ricorrere al giudice.
La senatrice Valeria Fedeli ha presentato ieri nel palazzo della provincia di Arezzo il disegno di legge che porta il suo nome, che introduce la cosiddetta “educazione di genere” nel sistema scolastico e universitario. La norma prevede che «i piani dell’offerta formativa delle scuole adottino misure e contenuti di conoscenza ed educazione per eliminare stereotipi, pregiudizi, costumi, tradizioni e altre pratiche socio-culturali fondati sulla impropria “identità costretta” in ruoli già definiti delle persone in base al sesso di appartenenza».
La minaccia jihadista approda in Egitto e indica i cristiani copti come le prossime vittime di attacchi che i miliziani si apprestano a compiere nella penisola del Sinai. Molti fedeli hanno dovuto infatti lasciare le proprie case e abbandonare la penisola dopo la minaccia, diretta e selettiva, diffusa attraverso i social network da militanti delle sigle jihadiste più radicate in quella parte dell'Egitto. Tra queste, ad esempio, il gruppo Ansar Beit al-Maqdis.
È online il sito del Giubileo della Misericordia: all’indirizzo www.iubilaeummisericordiae.va saranno disponibili video e foto relative all’Anno Santo straordinario e i discorsi pronunciati da papa Francesco in occasione del’evento in apertura, l’8 dicembre prossimo.
Una dichiarazione del vescovo Marto, pubblicata sul sito della diocesi, conferma il pellegrinaggio del Pontefice nel luogo di culto mariano, per i 100 anni delle apparizioni della Vergine ai tre pastorelli
Già lo sapevamo: non esiste luogo al mondo al riparo dalla crudeltà del caso, dalla violenza insensata e cieca della natura, ma ancora più dall’estrema ingiustizia della morte. Neppure in quelli che con ingenuo cinismo chiamiamo paradisi terrestri, come se davvero esistesse un Eden in Terra. Qui la bellezza serve solo a mascherare l’ultima menzogna. Già lo sapevamo, ma quei 7000 morti (che presto potrebbero diventare anche 10.000) in un Paese di ghiaccio e rocce sperdute tra le nuvole, vengono ancora a ricordarcelo. Con lo strazio dell’ecatombe, ma ancora con le migliaia di sopravvissuti, ma condannati a una pena ancora più crudele: non aver più nulla per riempire il futuro. E tra quei morti anche i quattro italiani e gli altri 10 che mancano ancora all’appello. Soprattutto quei due alpinisti esperti soccorritori, Renzo e Marco, sorpresi dalla valanga dopo aver lasciato la spedizione per portare medicine a un’anziana donna nepalese. Una deviazione non obbligata né richiesta, un gesto gratuito e di altruismo che oggi risulta ancora più beffardo e crudele. O forse, il solo che in tanta devastazione e morte potrebbe restituire un senso al sacrificio di massa cui il Nepal è stato condannato. Stavolta a toccato al paradiso sul tetto del mondo, com’era capitato ad altri, nel tourn over dello sconquasso imprevedibile: Haiti, lo tsumani dell’Asia, Cina, Turchia, Giappone e da noi il terremoto in Irpinia, Friuli, Abruzzo e poi l’Emilia.
Che cosa c'entra la Resistenza con la gender theory e il matrimonio omosessuale? Sicuramente nulla, ma è la domanda che si sono posti ieri pomeriggio i genitori che si sono recati con i loro figli al Parco della Memoria di Correggio per visionare i lavoretti che i loro bambini hanno svolto sul tema della cittadinanza.
Leggiamo sul sito Comitato dei Genitori di Montelupo Fiorentino (GeniMon) che tale comitato, per mercoledì prossimo, “organizza in collaborazione con l'Istituto Comprensivo Baccio da Montelupo, un seminario sulle differenze di genere rivolto a tutti i genitori”. Il titolo dell’incontro è “Oltre il rosa e il celeste”. Nella locandina compare un disegno in cui alcuni bambini di diversa etnia si abbracciano in modo assai ecumenico. Ci sono maschietti che abbracciano le femminucce, maschietti che si scambiano abbracci tra loro e così avviene per il gentil, seppur infante, sesso.
"Con il premier Matteo Renzi abbiamo parlato della posizione dell'Unione europea sulla pirateria delle coste somale. All'epoca l'Unione aveva l’operazione Atalanta che con una soluzione sia in mare che affrontando la situazione politica ha diminuito la pirateria. In ogni conflitto non c'è alternativa al dialogo e alla soluzione politica.” Con questo ardito e infondato richiamo alla missione Ue anti-pirateria in Somalia il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha liquidato le speranze di Matteo Renzi di ottenere un via libera per le operazioni che Roma vuole attuare al più presto contro i trafficanti di esseri umani in Libia. Dopo l’Unione Europea, anche le Nazioni Unite sembrano quindi disinteressarsi del problema lasciando all’Italia la gestione dell’emergenza immigrati, circa i quali Ban ki-moon si è solo raccomandato di continuare a soccorrerli e ad accoglierli …ovviamente in Italia.
Ve li ricordate i libretti “Educare alla diversità”? Servivano per indottrinare, tra i banchi di scuola, bambini e ragazzi al credo gender. Pensati dall’Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali (Unar) vennero ritirati dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Miur) per il polverone mediatico che sollevarono. Ora, se una prima volta un truffatore ha tentato di gabbarti, ma tu lo hai scoperto perché, ad esempio, vestiva trasandato, stai pure sicuro che se è furbo si ripresenterà a te sotto altre spoglie. Magari in giacca e cravatta, sbarbato e con dei baffi posticci per non farsi riconoscere. Insomma più presentabile di prima.
Fra il gruppo dei 21 martiri cristiani, uccisi a febbraio in Libia dai miliziani dell’Isis, ci sarebbe stato anche un musulmano convertito al cristianesimo. Mentre si diffonde la notizia dell’identificazione di Jamaal Rahman, un uomo di fede islamica che appare nell’ultimo video dei 28 etiopi giustiziati sempre dallo Stato islamico, la Ahram Canadian News ha raccontato che a febbraio, insieme ai 21 copti egiziani, morì un musulmano.
Siamo bombardati in mille modi (dai film ai romanzi, dalle riviste agli articoli giornalistici) da messaggi che inneggiano all’edonismo sfrenato e ad un becero carpe diem. Se apriamo una pagina di internet il termine amore è, spesso, sostituito dalle parole «sesso», «piacere» e «tradimento». Piuttosto che del rapporto matrimoniale si preferisce parlare di convivenze, di rapporti momentanei e fuggevoli. Insomma, oggi è trasgressivo usare la parola «matrimonio». Oggi, allora, vorrei proporre una testimone che l’amore vero, quello fatto di premure semplici per il consorte e per i figli, della gioia e del dolore, della fatica e del sacrificio, è bello, esaltante, eroico e soprattutto desiderabile, perché ci rende più felici.
Venti fosse comuni. Tante ne hanno dovute scavare le autorità nigeriane questo fine settimana per deporvi i cadaveri ritrovati a Damasak. La città di 200 mila abitanti dello Stato settentrionale di Borno, quasi interamente distrutta dai terroristi di Boko Haram, era stata riconquistata dall’esercito nigeriano il 15 marzo.
«Non ho mai sentito un terremoto così forte, ho pensato stessero bombardando. Non riuscivo nemmeno a stare in piedi. La gente gridava e il pavimento dondolava come si stesse sull’acqua. Per fortuna tutto il nostro personale sta bene»: così da Katmandu, raggiunta al volo al telefonino, Fulvia Clerici, operatrice Ai.bi (Amici dei bambini, uno dei principali enti per le adozioni internazionali in Italia) al centro Paani racconta il terribile terremoto in Nepal, che ha fatto oltre quattromila vittime, tra cui quattro italiani.
Alla gente piace sapere quanto potere ha sugli altri. Vuole sapere se ha potere sufficiente per fare qualcosa. Anche agli apostoli chiesero con quale potere facevano le cose, quando li interrogarono per sapere quale potere aveva curato un uomo. Ci preoccupiamo anche di sapere quanto potere hanno gli altri, o di sapere da dove deriva il loro potere. Agiscono in un modo o nell'altro in base al potere che hanno. A volte ci interessano di più le persone che hanno potere, influenza, quelle che ci aprono porte e ci facilitano la vita. Il potere è sempre tentatore. Il potere dell'informazione. Il potere di decidere. Il potere di opinare. Il potere delle influenze. Il potere del denaro. Il potere della violenza. Il potere della forza. Il potere di Gesù è un altro.
Joseph Fadelle, è nato in Iraq da una famiglia sciita di alto livello economico col nome di Muhamed Fadel-Ali. Fadelle ha conosciuto il cristianesimo nel 1987, durante il servizio militare a Bassora, quando conobbe un soldato cristiano di nome Masud. Poi, la lettura del Vangelo lo ha portato a “scoprire la persona di Cristo”. “Un vero incontro con Lui; la nascita in me dell`amore della sua persona. Cristo diventa la mia passione al più alto esponente”, ha dichiarato al Convegno per la Libertà Religiosa di Madrid (tenuto dal 17 al 19 aprile e organizzato dalla piattaforma HazteOir). A riportare la notizia è il periodico online Matchman News che riporta anche alcuni particolari di questa per nulla semplice conversione.
Quasi tutti hanno visto un fantasma o conoscono qualcuno che lo abbia visto. Gli aparecidos fanno parte della nostra cultura messicana e sicuramente di quella di tutti i popoli del mondo. I defunti che appaiono hanno contribuito alla letteratura e ora contribuiscono al cinema, che ha saputo sfruttare questa ricca vena popolare e purtroppo ha anche aggiunto note stravaganti alle credenze popolari. Hollywood ha una propria teologia dettata dal guadagno che fruttano le sue pellicole. Il fatto che molti credano fermamente che i defunti appaiano e il tema in generale fanno parte delle chiacchiere in cui ciascuno compete per raccontare la storia più terrificante per togliere il sonno ai timorosi che non riconosceranno mai che la paura ha impedito loro di dormire. Ma gli aparecidos o fantasmi esistono?
Quando ero giovane, mia madre mi ricordava costantemente... Mettiti gli stivali. Portati l'ombrello. Non dimenticare di portarti il pranzo. Nella mia saggezza giovanile, ridacchiavo e a volte dicevo “Ok, mamma” e non facevo niente di tutto questo, ma era piuttosto certo che sarebbe apparsa dal nulla una tempesta di neve, ne sarebbe scaturita una pioggia intensa o un certo “pranzo gratis” che pensavo sarebbe stato servito sarebbe sfumato. La sostanza? Quando la saggezza ti riempie le orecchie, c'è saggezza nel darle ascolto!
Mi piacerebbe avere qualche notizia sulla bella preghiera dell'Ave Maria: quando è nata? Come è entrata nella tradizione cristiana?
Fioccano mediaticamente i supporter dell'eutanasia. E non manca occasione per metterli in evidenza come è avvenuto per lo scrittore scalatore Mauro Corona. «Su di me niente accanimenti, ho già scelto chi mi aiuterà e ho già fatto testamento dal notaio», ha dichiarato ai microfoni de La Zanzara su Radio2 (25 aprile). «Voglio l’eutanasia, chi di dovere sa che deve portarmi in Svizzera o darmi una pastiglietta. La vita è mia. Se dovessi perdere - aggiunge ancora - 20 chili in un mese, ti fanno gli esami e ti dicono che è finita, vuol dire che è l’ora di andare».
«Speriamo che sia davvero l’inizio della fine di Boko Haram», così monsignor Oliver Dashe Doeme commenta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre l’attuale situazione in Nigeria, dove nelle ultime settimane la setta islamista sembra aver subito una battuta d’arresto. È di queste ore la notizia del ritrovamento di centinaia di corpi in prossimità della città di Damasak - nello stato nord-orientale di Borno di cui Maiduguri è capitale - riconquistata dall’esercito nigeriano circa un mese fa. Secondo le ricostruzioni si tratterebbe delle oltre 400 persone rapite da Boko Haram durante la ritirata dalla città. «Gli estremisti continuano ad agire perché i militari non sono stati in grado di colpire tutte le loro roccaforti – afferma monsignor Doeme – e non mi sorprende che abbiano attaccato nuove persone».
Una nostra lettrice ci chiede: "Rivedrò in Cielo il mio figlio mai nato? Dal momento che un giorno staremo nella "comunione eterna dei cieli" dove non esisterà più alcune legame terreno (moglie, marito, figli, ecc.) e godremo della sola presenza di Dio, come potrà una mamma non esserlo più, cioè come potrà non sentire il bisogno di "riabbracciare" i suoi figli (magari un figlio perso, mai nato), suo marito. Sarà possibile?”.
È una bella notizia quella che arriva dall'Egitto: nel Governatorato di Al Manufiyya, a nord del Cairo, nella regione del Delta del Nilo, sorgerà una chiesa copta intitolata alla Vergine Maria la cui costruzione è stata resa possibile anche dalle offerte in denaro provenienti dai musulmani. Lo riferiscono fonti copte consultate dall'agenzia Fides, spiegando che la solidarietà concreta manifestata da credenti musulmani viene considerata anche come un frutto dell'ondata di commozione registrata nel Paese davanti alle stragi di copti compiute in Libia da jihadisti affiliati al sedicente Stato Islamico (Is). Quando il vescovo copto ortodosso Benyamin ha aperto la raccolta di donazioni destinate alla chiesa - riferisce l'agenzia Fides - il suggerimento di alcuni autorevoli esponenti islamici dell'area di offrire un contributo, è stato preso sul serio soprattutto da giovani e ragazzi, che hanno versato per la costruzione della chiesa i loro piccoli risparmi.
E a Trieste alla fine è entrato in campo anche l’islam. Con un articolo pubblicato su www.civiltaislamica.it , l’autore Abu Ismail Morselli si colloca dalla parte di Amedeo Rossetti, il genitore che per primo si è opposto alla somministrazione del Gioco del Rispetto nelle scuole materne comunali di Trieste.
Quando il Papa ha annunciato il Giubileo della Misericordia, mi è venuta subito in mente quella piccola porta laterale nella chiesa di Ars-sur-Formans, nelle campagne lionesi. Un posto che mi ha meravigliato, pochi anni fa, ancora con le pecore al pascolo a cinquecento metri dal campanile. Non così diverso da come doveva essere quando Jean-Marie Vianney, ex pastore analfabeta, vi arrivò nel 1818 come curato. Ars aveva 230 anime allora, ed era l’ultimo villaggio di una regione umida e acquitrinosa. C’erano più vacche che uomini, e si alzavano alle quattro del mattino i bovari, per mungere. Ciò che li stupì, fu vedere che a quell’ora un lume nella canonica era già acceso: il nuovo curato pregava. «Non deve essere uno come gli altri», si cominciò a sussurrare.
«Davanti al sacrificio dei cristiani perseguitati in Africa, Medio oriente e Asia le barriere ideologiche non reggono più». L’assessore alle Culture, identità e autonomie della Lombardia Cristina Cappellini (Lega Nord) accoglie così la notizia della partecipazione del Comune di Milano all’iniziativa promossa dalla Regione in solidarietà dei cristiani perseguitati. «Siamo contenti che il Comune abbia deciso di aderire all’unanimità e che varie parti, istituzioni e associazioni, indipendentemente dal colore politico, abbiano fatto lo stesso. La nostra idea è proprio quella di invitare tutti i cittadini e le istituzioni a esprimere la propria solidarietà in un evento apartitico, per gettare luce su un massacro che si sta consumando nel silenzio dei media, delle istituzioni nazionali ed europee».
Grande emozione ieri al Regina Coeli per i due sacerdoti che, poco dopo l’ordinazione, insieme a Papa Francesco hanno benedetto i pellegrini in Piazza San Pietro. Don Davide Maria Tisato e don Elia Del Prete hanno entrambi studiato al seminario “Redemptoris Mater” di Roma.
“Chi ha la missione di guida nella Chiesa è chiamato ad assumere non la mentalità del manager ma quella del servo, a imitazione di Gesù che, spogliando sé stesso, ci ha salvati con la sua misericordia. A questo stile di vita pastorale di Buon pastore sono chiamati anche i nuovi sacerdoti della diocesi di Roma, che ho avuto la gioia di ordinare questa mattina nella Basilica di San Pietro. E due di loro si affacceranno per ringraziarvi delle vostre preghiere e per salutarvi”. Con queste parole ieri Papa Francesco ha presentato ai 50mila fedeli presenti in piazza San Pietro per la recita del Regina Coeli (che sostituisce l’Angelus da Pasqua a Pentecoste) due giovani da lui appena ordinati sacerdoti in Basilica insieme ad altri 17 nuovi preti. È la prima volta nella storia che un Papa invita due sacerdoti appena ordinati ad affacciarsi con lui alla finestra più famosa di Roma. L’Ansa l’ha definita infatti una “iniziativa senza precedenti”, e anche i media e i commentatori hanno posto attenzione all’inedito fatto. Come mai questa novità? RomaGiornale è in grado di “svelare” il gustosissimo retroscena, tutt’altro che pianificato e tutto in pieno stile “francescano”.
La religiosa viene dalla Slesia e ha conosciuto la fame e la sofferenza della guerra. Dall’esempio di una zia suora nasce una chiamata, una vocazione che nel tempo si è trasformata in cammini diversi e sempre stimolanti. Oggi, in pensione, aiuta i sieropositivi e coloro che hanno contratto l’Hiv: “Per tutti i doni che mi ha dato, posso sempre e solo ringraziare il Signore”.
Il ricordo dell’arcivescovo di Cracovia, storico segretario di papa Wojtyla, nella messa celebrata a san Pietro a un anno dalla canonizzazione del Papa polacco. E’ stato il “Papa della Divina Misericordia”, un tratto, ha detto, che lo lega fortemente a papa Francesco. Per entrambi al centro della vita della Chiesa di oggi” va posta “la realtà della divina ed umana misericordia”.
In questi anni, per circostanze note e dolorose, sono diventato il destinatario di un fiume di lettere e ora navigo in un mare di storie, piene di vita vissuta, di croci inimmaginabili, di eroismi spesso totalmente nascosti al mondo, di naufragi e di speranze indomabili dentro il buio più fitto. Sono testimonianze che fanno ammutolire. Chi e come può stare davanti a tutto questo dolore e tutta questa speranza? Chi può custodirli veramente? Spesso sui media si denuncia lo scandalo della sofferenza innocente. E si resta impietriti davanti alla disperazione e all’impotenza. Ma c’è qualcosa che è ancora più sconvolgente, qualcosa che è totalmente imprevisto e fa addirittura baluginare il divino perché è davvero “una cosa dell’altro mondo”. Sono quelle storie, quei volti, quelle persone che – inspiegabilmente – non soccombono sotto prove terrificanti, che non sprofondano sotto croci disumane, ma hanno la luce negli occhi. Brillano di un amore pietoso e carico di una misteriosa letizia. Hanno una forza inspiegabile.
L’ultima battaglia: la vittoria di Gesù sul demonio (Piemme 2015) è il titolo del nuovo libro di padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria e autore di numerosi saggi di spiritualità e di teologia. Il nuovo testo farà sicuramente storcere il naso ad alcuni teologi e chierici perché ancora una volta il sacerdote bergamasco si sofferma sulla figura del demonio, come spesso ha fatto nei suoi libri (la sua penultima fatica letteraria si intitolava proprio L’Anticristo) e come fa spesso nelle sue catechesi radiofoniche.
Nella Bolla di indizione del Giubileo della Misericordia (Misericordiae vultus), Papa Francesco giustamente ha ricordato (n. 11) l’enciclica di san Giovanni Paolo II tutta dedicata alla misericordia divina (Dives in misericordia). Fu poi quello stesso Papa a istituire la Festa della Divina Misericordia nella seconda domenica di Pasqua. Ora nella Bolla, Papa Francesco afferma che già nell’Antico Testamento Dio rivela la sua peculiare natura, che è quella di essere un Dio “paziente e misericordioso”: questo «è il binomio che ricorre spesso nell’Antico Testamento per descrivere la natura di Dio. Il suo essere misericordioso trova riscontro concreto in tante azioni della storia della salvezza dove la sua bontà prevale sulla punizione e la distruzione» (n. 6). Ora già Pio XII aveva sviluppato questo tema nell’enciclica Haurietis aquas del 15 maggio 1956. Era un’enciclica dedicata al culto del Sacro Cuore di Gesù e iniziava con le parole prese dal profeta Isaia: “Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza” (Is 12,3).
Oggi, salvo cambiamenti dell’ultimo minuto o improvvise resistenze di qualche vescovo determinato a far saltare tutto, la Conferenza episcopale tedesca approverà le modifiche alla normativa riguardante il diritto di lavoro ecclesiale, aprendo le porte (fino a oggi chiuse) ai divorziati risposati civilmente e a quanti vivono in una relazione tra persone dello stesso sesso. Fino ad ora, infatti, per lavorare negli enti della Chiesa cattolica in Germania (che di organismi collegati ne conta parecchi, tant’è che rappresenta la seconda maggiore “azienda” nel Paese) bisognava essere in regola con lo stile di vita raccomandato dal Magistero cattolico. In sostanza, niente da fare per i divorziati e risposati e neppure per gli omosessuali impegnati in una convivenza. A confermarlo c'è il caso del dottor Müller, che perse il posto di primario in un ospedale cattolico proprio perché risposato civilmente dopo aver divorziato dalla prima moglie.
L’editore Cantagalli inaugura una collana dal titolo “Famiglia lavori in corso”, una serie di saggi per il cammino sinodale della Chiesa verso l’appuntamento dell’ottobre prossimo. I temi trattati sono quelli caldi, quelli che hanno segnato le accese discussioni tra i padri durante l’assise dello scorso autunno. Divorziati risposati, omosessualità, contraccezione, procreazione assistita, celibato, una serie di questioni che toccano la vita di tutti. Alla base il grande tema del rapporto tra pastorale e dottrina. Sono già in libreria i primi due volumi: Cosa ne pensa Gesù dei divorziati risposati, di Luis Sanchez Navarro dell’Università San Damaso di Madrid, e Eucaristia e divorzio: cambia la dottrina?, firmato da José Granados, vicepreside dell’Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia di Roma. La Nuova Bussola Quotidiana ha incontrato il prof. Granados che, tra l’altro, è stato recentemente nominato dal Papa consultore della Segreteria generale della prossima sessione del Sinodo dei vescovi.
Omelia di papa Francesco in San Pietro, in occasione dell'ordinazione di 19 sacerdoti
In occasione della XIX Giornata Bambini Vittime della Violenza, il fondatore di Meter ha ricevuto messaggi di sostegno e incoraggiamento dal presidente del Senato, Pietro Grasso, dal segretario della CEI, monsignor Galantino e da numerosi presuli italiani
Omelie che non siano noiose, tanta misericordia nel confessionale e un ministero da esercitare con la volontà di piacere a Dio e non a se stessi. Sono alcuni degli auspici espressi da papa Francesco nei confronti dei 19 nuovi sacerdoti ordinati stamattina nella basilica di San Pietro. Dei nuovi presbiteri, 13 appartengono alla diocesi di Roma, gli altri 6 provengono da altre diocesi. La Santa Messa è stata concelebrata dal cardinale vicario della diocesi di Roma, Agostino Vallini, dal vicegerente, monsignor Filippo Iannone, dai vescovi ausiliari, dai rettori dei seminari dei nuovi presbiteri e dai loro parroci. Durante l’omelia, il Santo Padre ha sottolineato che ogniqualvolta un giovane sceglie la via del seminario, quindi del sacerdozio, nel benedire quella vocazione, “il vescovo rischia” e “sceglie loro, come il Padre ha rischiato per ognuno di noi”.
Cosa può fare una mistica che vive di eucaristia, visioni e preghiera, nel mezzo di un'esplosione di male, di violenza incalzante, come il nazionalsocialismo? Un credente potrebbe ritenere che il suo compito sia quello di fare da parafulmine; di portare la croce in tempi di malvagità. Soprattutto se la mistica in questione, in un giovedì santo del 1926, ha ricevuto le stigmate.
Abbiamo da poco ricordato i dieci anni dalla sua scomparsa. E il 27 aprile sarà un anno dalla solenne iscrizione nell’albo dei Santi. Sono le date stesse, sono gli anniversari, a rievocare un Karol Wojtyla ormai anziano, sofferente, che si portava dentro un male tremendo, e comunque è andato incontro alla morte con serenità, abbandonandosi nelle braccia del Padre.
Napa, capoluogo dell’omonima valle della California famosa per il buon vino, ha dato i natali, 45 anni fa, a Joseph C. Sciambra, uno dei più noti porno-attori della galassia omosessuale. Oggi però è un ex, amaramente pentito e attivissimo sul fronte opposto, un vero apostolo della fede da che, nel 1999, avendo seriamente rischiato la vita, si è convertito, anzi riconvertito al cattolicesimo.
Il noto pallanuotista italiano Alex Giorgetti ha recentemente visitato Medjugorje insieme ai suoi compagni della nazionale italiana. Ci ha detto che uno dei suoi desideri più grandi era quello di portare a Medjugorje la nazionale italiana, perché i suoi componenti potessero sperimentare quella pace e quell’umiltà che si possono sperimentare solo a Medjugorje. Alex ha poi aggiunto: “Sono venuto a Medjugorje per la prima volta nel 2011, dopo aver vinto il campionato mondiale. Allora ero venuto a ringraziare la Regina della pace. Ora sono qui con tutta la squadra e so di dover pregare ogni giorno per diventare una persona migliore ed essere di esempio ad altri giovani nella pallanuoto.
C’era anche un musulmano insieme ai 28 cristiani etiopi uccisi in Libia dallo Stato Islamico e mostrati nell’ultimo orrendo video diffuso domenica scorsa dai jihadisti. Il suo nome era Jamaal Rahman, ucciso per non aver voluto abbandonare l’amico cristiano insieme al quale stava compiendo il viaggio verso le coste della Libia, con l’intenzione di raggiungere l’Europa.
Dopo il successo della edizione di Natale, il Governatorato rilancia l'iniziativa per finanziare le opere di carità del Pontefice. Il 14 maggio un concerto di beneficenza in Aula Paolo VI.
Vorrei che spiegaste bene il concetto di santità. Qualcuno che mi è vicino è un po' scettico e pensa che non esistano santi, solo Dio. Nella Messa lo ha ascoltato nel Gloria e me l'ha detto con sicurezza: non ci sono santi sulla terra, solo Dio, e non bisogna vivere per credersi santi o per diventare santi.
Da anni mi interesso alla II Guerra Mondiale. Mi piace soprattutto leggere resoconti di battaglie scritti da uomini eroici e coraggiosi che hanno combattuto in quel conflitto, come quelli raccolti lei libri di Marcus Brotherton e Stephen Ambrose. Al di là delle storie di coraggio, sono sempre rimasto colpito dal modo semplice in cui i veterani di guerra consideravano il fatto di avere appuntamenti e di sposarsi. La storia di come hanno incontrato le proprie mogli, contenuta nelle loro biografie, è in genere di questo tipo: “Quando sono tornato a casa, ero a un ballo di ufficiali e ho visto Betty. Era la ragazza più carina della sala. Ho detto al mio amico 'Sposerò quella ragazza', e le ho chiesto di ballare. Quest'anno festeggiamo 55 anni di matrimonio”.
Ecco un video davvero potente che dimostra molto di ciò che accade nel mondo oggi. Non è che gli hobby e le attività degli adolescenti che appaiono nel video siano negativi; in realtà sono molto, molto positivi! Quando sono svolti senza alcun altro scopo più grande, però, diventano mezzi per un fine – e quel fine è mettere il proprio hobby sul piedistallo. Che lo si capisca o meno, tutti preghiamo. La questione è chi o cosa preghiamo.
Il sociologo luterano Peter Berger ha osservato una volta che il protestantesimo aveva tagliato il “cordone ombelicale” tra il cielo e la terra. Che grande verità ha detto! Ovviamente la questione è in primo luogo se dovrebbe esserci un cordone. I cattolici sostengono che dovrebbe esserci, e il mio compito è fornire prove bibliche di questo fatto. Un amico protestante ha posto una domanda (con un'analogia in termini imprenditoriali) che appare sempre in qualsiasi discussione sulla visione cattolica della comunione dei santi: “Perché qualcuno si dovrebbe accontentare di cercare l'intercessione di un gerente quando può andare direttamente dal presidente della compagnia?”
La dichiarazione del papa sul genocidio armeno potrebbe influire sulla decisione del Governo turco di trasformarla di nuovo in luogo di culto musulmano
L’immagine è quella evangelica del buon Samaritano che scende da cavallo nel fango della strada per aiutare la malcapitata vittima dei briganti. Parte da qui il cardinale Walter Kasper, teologo e presidente emerito del Pontificio Consiglio per l’Unità dei cristiani, per spiegare cosa deve intendersi per misericordia, una parola fondamentale del magistero di papa Francesco che ha l’ha posta al centro del prossimo Giubileo straordinario. L’occasione è il convegno “Povertà nella Chiesa, povertà nella politica” proposto dall’associazione di amicizia politica “Argomenti 2000” nella cornice di Assisi, richiamo immediato al poverello per eccellenza e all’opzione preferenziale per i poveri.
È solo una coincidenza, ma fa abbastanza impressione notare che, proprio nel giorno in cui papa Francesco pronuncia grandi parole sul matrimonio durante l’Udienza generale, alla Camera diventa legge il divorzio breve. Il provvedimento è passato grazie a 381 voti a favore, 30 contrari, 14 gli astenuti. A favore si sono espressi Pd (si è astenuto Beppe Fioroni), Sel, M5S, Scelta Civica, Psi, Alternativa Libera, Forza Italia (tranne Antonio Palmieri). Area popolare ha detto sì ma ha lasciato libertà di coscienza, la Lega ha lasciato libertà di coscienza e basta. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha esultato su twitter: «Il divorzio breve è legge. Un altro impegno mantenuto. Avanti, è la #voltabuona».
Domani, nella capitale armena Erevan, si celebrerà il centenario del genocidio degli armeni (1915-2015) per mano degli ufficiali dell’Impero ottomano. Nonostante la Turchia continui a dire di essere «dispiaciuta», di riconoscere che ci sono state vittime in Anatolia e di negare solo che si sia trattato di «genocidio», i fatti degli ultimi giorni raccontano un’altra storia.
«Perché? Perché ci hanno fatto questo? Che cosa abbiamo fatto per meritarlo?». Sono passati tre mesi da quando centinaia di islamisti hanno bruciato in poche ore la chiesa del pastore protestante Musa Issa, in Niger. «Hanno preso le panche, le Bibbie, le sedie, gli altoparlanti e hanno bruciato tutto. E mentre lo facevano, gridavano “Allahu Akbar”. Mi sono sentito così triste, che ho cominciato a piangere».
La Francia torna a tremare davanti alle minacce di terrorismo. Ieri la notizia di un imminente attentato sventato dai servizi segreti francesi contro due chiese nella regione parigina. Saputa la vicenda, il Consiglio permanente della Conferenza Episcopale francese ha quindi voluto lanciare un appello a tutti i cittadini per esortarli a non cedere al panico e mantenere la calma.
«Una tragedia che potrebbe ripetersi. Vi sono molti altri migranti nelle mani di Isis». Così il sacerdote eritreo don Mussie Zerai commenta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre l’uccisione dei circa trenta cristiani etiopi ed eritrei per mano dello Stato Islamico, ripresa in un video diffuso dal gruppo terrorista il 19 aprile. Don Zerai, fondatore e presidente dell’agenzia Habeshia, è noto per il suo impegno in difesa dei richiedenti asilo e dei migranti in fuga da guerre, dittature, terrorismo e persecuzione. Un impegno che nei mesi scorsi gli è valso la candidatura al premio Nobel per la Pace. «Le persone uccise dai jihadisti speravano di iniziare una nuova vita e ricevere protezione in Europa». Come loro molti altri cristiani affrontano lunghi viaggi, anche per fuggire da situazioni di persecuzione. E nel loro cammino incontrano gravi discriminazioni a causa della loro fede.
I fedeli tedeschi confermano la loro voglia di evoluzione nella Chiesa. Secondo il documento reso disponibile nel sito della Conferenza episcopale, le risposte al questionario intersinodale mostrano che i cattolici di Germania si aspettano grandi aperture dal Sinodo sulla famiglia. Soprattutto sui temi più spinosi: si chiede l’accesso all’eucaristia dei divorziati risposati, uno “sviluppo” della dottrina morale per l’accoglienza pastorale delle persone omosessuali, e una forma di «benedizione in chiesa per le seconde nozze civili».
Gv 10, 11-18: Il buon pastore dà la propria vita per le pecore.
In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore. Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
hi di noi avendo un figlio o una figlia adolescente non si sente provocato per il modo con cui si rapporta con noi? Il più delle volte regna in noi adulti una grande incapacità ad ascoltarli, una incapacità a percepire quanto accade nella loro vita. Eppure questi figli che Dio ci ha donato, voluti o nati da una avventura, hanno un bisogno grande di sentirsi amati. Hanno bisogno di una famiglia per imparare a vivere, per crescere liberi. Lo sperimento ogni giorno con i miei quaranta figli, che vanno da zero a 18 anni. I piccoli quando mi vedono alzano le mani, facendomi capire che vogliono stare fra le mie braccia. I più grandi vogliono giocare con me. Gli adolescenti mi chiedono di stare con loro per parlare, anche a tu per tu.
Storia di Dawn Eden, ebrea convertita al cattolicesimo, che in un libro ha raccontato la sua vita e di come abbia superato il trauma della violenza subita a 6 anni.
Filippo Neviani, in arte Nek, ci confida quali sono i valori a cui sta educando la figlia e come è passato dalla fede tiepida a quella convinta: «Leggete il vangelo, Dio cambia la vita».
Durante l’incendio del 1997 riuscì a portare fuori dal duomo di Torino la teca con il Sacro lino. «Ho capito che il messaggio della Passione è il servizio e che Gesù è la via».
Il tipo di terrorismo islamico che sta causando distruzione in Iraq, Siria, Nigeria e in altri Paesi potrebbe gettare radici nel sud-est asiatico? Dennis Ignatius, ex diplomatico malese, pensa che sia perfettamente possibile, e se succedesse darebbe la colpa al regno dell'Arabia Saudita. A suo avviso, ci sono già segnali inquietanti di un crescente estremismo nella sua Malesia natale e in altri Paesi della regione: musulmani finora moderati che adottano una visione più rigida dell'islam nei confronti del mondo, dibattiti sull'adozione della sharia (la legge islamica, n.d.t.) e maggiori restrizioni alle manifestazioni pubbliche della religione tra i non musulmani.
Sei mesi per dirsi addio. Al massimo un anno, se si decide di ricorrere al giudice. L'Aula della Camera ha dato il suo sì definitivo all'introduzione del divorzio breve. Il provvedimento è stato licenziato a Montecitorio con 398 sì, 28 no e sei astenuti. Si tratta di una vera e propria svolta per l'Italia visto che si va a modificare una norma di oltre 40 anni fa (Il Messaggero.it, 22 aprile).
Quando ho sentito che il papa aveva dichiarato un giubileo della misericordia, mi sono rallegrata profondamente e non ho potuto fare a meno di ringraziare per la bontà di un Dio che sa più di chiunque altro di cosa hanno bisogno i suoi figli. Nulla di più opportuno per questi tempi che incontrare il volto misericordioso di Dio. Il Santo Padre lo ha detto molto bene: “Ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell’agire del Padre”.
«Questi sono i nostri beati». È questa l'ambiziosa “proclamazione” che il mensile di apologetica cattolica Il Timone propone ai lettori in occasione del 70esimo anniversario della Liberazione. Un dossier accurato e coraggioso, quello del mese di Aprile, in cui si affronta partendo dalla storia del beato Rolando Rivi, ucciso dai partigiani comunisti in odio alla fede sul finire della seconda guerra mondiale, le storie degli altri preti uccisi dalla violenza rossa. E ci si chiede che fare della loro memoria adesso che la Chiesa, con la beatificazione del seminarista martire, ha sancito che nel biennio '44-'46 si moriva in odium fidei.
“I migranti sono colpiti due volte: dal malgoverno nei loro paesi d’origine, che li spinge a partire, e dai fratelli sudafricani, in cerca di un capro espiatorio per la povertà, la disoccupazione e il degrado”: Padre S’milo Mngadi, portavoce della Conferenza episcopale del Sudafrica, ha così commentato la drammatica situazione degli africani immigrati in Sudafrica, da quasi un mese vittime della violenza xenofoba scoppiata in alcune città del paese.
“La donna non è una ‘replica’ dell’uomo; viene direttamente dal gesto creatore di Dio”. No “alle molteplici forme di maschilismo” e “alla strumentalizzazione e mercificazione del corpo femminile nell’attuale cultura mediatica”. “Dobbiamo riportare in onore il matrimonio e la famiglia”. La tenerezza di Dio verso la prima coppia, anche se peccatrice.
Un vescovo nigeriano afferma di aver visto Cristo in una visione e di sapere ora che il rosario è la chiave per liberare il Paese dall'organizzazione terroristica islamista Boko Haram. Il vescovo Oliver Dashe Doeme afferma di aver ricevuto un mandato divino per guidare altri nella recita del rosario fino alla scomparsa del gruppo. “Verso la fine dello scorso anno, mi trovavo nella mia cappella davanti al Santissimo Sacramento. Stavo recitando il rosario, e all'improvviso è apparso il Signore”, ha riferito il presule alla CNA il 18 aprile. Nella visione, ha affermato, Gesù all'inizio non ha detto nulla, ma ha teso una spada verso di lui, che l'ha afferrata. “Non appena ho preso la spada, si è trasformata in un rosario”, ha confessato il vescovo, aggiungendo che Gesù gli ha detto tre volte: “Boko Haram è scomparso”. “Non avevo bisogno di alcun profeta che mi spiegasse quel fatto”, ha detto. “Era chiaro che con il rosario saremmo stati capaci di espellere Boko Haram”. Il vescovo ha detto che non voleva riferire a nessuno l'accaduto, ma ha sentito che lo Spirito Santo lo “stava spingendo a farlo”.
Per essere puri, occorre essere umili. Quanto è bella un'anima pura! La purezza è la gemma più fulgida della corona di Maria Immacolata. La purezza rende felici. La purezza rende simili agli angeli. brutta un'anima impura! L'impurità rende odiosi agli occhi di Dio e dell'Immacolata. L'impurità strappa dal cuore la Grazia e la felicità. L'impurità abbassa l'uomo al livello delle bestie. Ciò che è bello costa: ciò che ha valore costa! Il martirio di sangue - dice S. Bernardo -, sofferto per mano del carnefice, pare più crudele; ma per la breve durata, è meno doloroso di quello della castità!». Mezzi per mantenersi puri: Umiltà di cuore e bontà nel giudicare gli altri. Preghiera, Confessione e Comunione, fatte bene. Chiedi a Dio quello che senti di non poter ottenere da solo! Fuga delle occasioni. Senza questa ultima cosa, i propositi più santi cadono sempre, senza possibilità di illusione. Vivere alla presenza di Dio che tutto vede. “La mosca nera, nella notte nera, sulla pietra nera, Dio la vede!” (Prov. arabo). Aggrappati anche tu a Maria e sarai salvo!
Il corpo senza vita, legato e imbavagliato, di suor Stefani Tiefenbacher, 87 anni, è stato trovato da una consorella. La polizia a caccia dell'assassino.
«Nulla di personale, ma il Papa non ha gradito né il sostegno alla legge del 2013 sulle nozze gay né il tentativo dell’Eliseo di forzargli la mano». Secondo il settimanale satirico francese Le Canard Enchainé in edicola oggi, sarebbe questo il senso della posizione espressa da papa Francesco in un incontro personale avuto sabato scorso in Vaticano con Laurent Stefanini, l’ambasciatore con tendenze omosessuali che il presidente francese Hollande aveva designato già nel gennaio scorso per occupare la sede diplomatica francese presso la Santa Sede.
La lotta senza quartiere dell'ISIS a ogni espressione culturale continua. Dopo la distruzione di preziosissimi siti archeologici, è la volta degli strumenti musicali, e a farne le spese è stato Ayham al-Ahmad, il pianista che allietava la vita ormai quasi allo stremo del campo profughi siriano di Yarmouk.
Il parroco don Rino, gli amici del seminario e la famiglia raccontano la corsa contro il tempo del giovane seminarista di Barletta che è riuscito a diventare sacerdote nonostante la terribile malattia che l'ha colpito. E ha mantenuto la promessa fatta al telefono a Bergoglio...
Cosa avrà fatto per essere dichiarata Beata dalla Chiesa, e perché alla messa di ringraziamento, celebrata il 26 settembre 2010, nella Basilica San Paolo fuori le Mura erano presenti 200 sacerdoti, 14 vescovi, 3 cardinali ed il Segretario di Stato, oltre a migliaia di persone? A queste a tanti altri interrogativi desidero fornire risposta raccontando a puntate la breve vita della Beata, non limitandomi ad una fredda biografia, ma tramite la trascrizione di molti “piccoli” episodi che estrapolerò dai testi di Franz Coriasco e (“Dai tetti in giù” e “in viaggio con i Badano”) e Michele Zanzucci (“Io ho tutto”) editi da Città Nuova.
La testimonianza di p. Xavier Ambati, del Pime, giunto dall’Andhra Pradesh per la missione ad gentes in Africa. I villaggi animisti cercano nel cristianesimo o nell’islam una via alla modernità. I miliziani islamisti di Boko Aram rapiscono, uccidono, reclutano nuovi combattenti fra i giovani disoccupati. Da circa un anno un gruppo di tecnici cinesi sono nelle mani degli estremisti musulmani. La fede cristiana si diffonde fra i giovani e le famiglie.
“Pensiamo ai nostri fratelli sgozzati sulla spiaggia della Libia; pensiamo a quel ragazzino bruciato vivo dai compagni perché cristiano; pensiamo a quei migranti che in alto mare sono buttati in mare dagli altri, perché cristiani; pensiamo – l’altro ieri – a quegli etiopi, assassinati perché cristiani … e tanti altri. E tanti altri che noi non sappiamo, che soffrono nelle carceri, perché cristiani …”.
Cinquecento vent'anni dopo la fine della Reconquista, parte degli spagnoli torna a vivere sotto l'egida della sharia. I musulmani che non accettano la giustizia dei tribunali degli "infedeli" si stanno creando una propria rete di diritto islamico, che propagandi i valori dell'islam nel totale disprezzo delle leggi dello Stato. Un rapporto dei servizi segreti di Madrid, riporta El Mundo, rivela come in Catalogna alcune cellule islamiste radicali stiano formando dei tribunali della legge islamica clandestini e unità di polizia musulmana per giudicare i musulmani che non si comportano in modo conforme ai dettami dell'islam. Nella regione di Barcellona - tra i territori più radicalizzati di Spagna insieme alle due enclaves in terra d'Africa di Ceuta e Melilla - gli estremisti islamici "cercano di imporre le proprie leggi" e "hanno formato delle unità di polizia religiosa".
Il cardinale e arcivescovo di Chicago, Francis George, malato da tempo, visto il peggiorare delle sua condizione ha chiesto lo scorso aprile al Vaticano di iniziare il processo per individuare il suo successore. Quello che qui riportiamo è un estratto di un articolo pubblicato sul suo spazio internet nel novembre del 2012.
La ormai prossima Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana, che si aprirà il 18 maggio ai cui lavori parteciperà anche Papa Francesco, cade in una fase storica decisiva per le sorti della società italiana. Con molta umiltà ci rivolgiamo ai vescovi del nostro paese perché questo giornale quotidianamente prova ad avvertire del pericolo incombente e chiede una mobilitazione delle coscienze e non solo, primi fra tutti dei cattolici italiani, affinché la devastazione non abbia luogo. Come molti ma non tutti sanno, è in atto un’offensiva sul piano normativo nel Parlamento italiano, con un pacchetto di leggi che sono state presentate e alcune delle quali hanno già affrontato importanti voti in aula e in commissione. Prese singolarmente queste leggi sono pericolose in sé, lette nel loro insieme rappresentano la testimonianza di una visione antropologica che cerca di affermarsi per via normativa a punta a trasformare le persone in cose, frantumando l’istituto familiare, isolando l’individuo, esaltando la cultura dello scarto e rendendo i più deboli, a partire dai bambini e dalle donne, oggetti di compravendita.
Tre provengono dal Maggiore, 9 dal Redemptoris Mater, 1 dal Seminario del Divino Amore. Venerdì 24 la veglia diocesana per le vocazioni, con catechesi di don Rosini
Lunedì 2 febbraio, presso la chiesa delle SS. Stimmate di San Francesco, in Largo Argentina (RM), sono iniziati gli incontri sui 10 comandamenti, tenuti da Don Fabio Rosini, responsabile dell’ufficio Vocazionale della Diocesi di Roma. Ogni lunedì, alle ore 21:00, centinaia di ragazzi si ritrovano presso questa chiesa per ascoltare la catechesi di Don Fabio sulle 10 parole, che dal 1993 cambiano la vita di tanti giovani, aiutandoli a trovare la “parte migliore” di se stessi, aiutandoli a superare tantissime difficoltà, portando avanti un discorso di fede ed amore che supera i semplici stereotipi della vita parrocchiale. Don Fabio, con la sua semplicità, riesce, grazie anche ad un carisma che lo fanno un comunicatore eccezionale, a trasmette a tantissimi giovani Under 30 quello che è il vero senso dei comandamenti della religione Cattolica. Un messaggio che resta sempre attuale ed aiuta ad interpretare la realtà in maniera diversa, ribaltando la comune visione della religione.
Si avvicina sempre di più il giorno della visita di Francesco a Sarajevo, in programma il prossimo 6 giugno. E tra i fedeli bosniaci cresce l'attesa. Proprio oggi il vescovo di Mostar-Duvno, mons. Ratko Peric, anche amministratore apostolico di Trebinje-Mrkan, ha inviato una lettera ai fedeli, al clero e ai consacrati per invitarli a prepararsi e a partecipare all’incontro con il Successore di Pietro.
Il Papa eleverà agli onori degli altari il missionario francescano durante il suo viaggio a Washington. Il 2 maggio una Giornata di riflessione al Pontificio Collegio Nordamericano.
Nell'udienza alla Conference of European Rabbis, il Papa condanna ogni forma di violenza anti-religiosa. Ricorda poi il rabbino Toaff scomparso ieri.
La deputata Pd loda l’autenticità e la gioia del video pubblicato da un giovane veneto per il fratello affetto da sindrome di Down. Le propongo un passo ulteriore
Qui vi raccontiamo la storia di John Kanu, laureato a Oxford e poi tornato in Sierra Leone per applicare le teorie economiche dello scrittore cattolico inglese
Sono già spariti dalle home page dei siti di informazione. Dove peraltro - nel giorno dominato dalla tragedia della nave carica di immigrati affondata nel Mediterraneo - erano entrati appena di striscio. Sono già stati derubricati al rango del «già visto» i cristiani etiopi massacrati semplicemente perché cristiani in Libia dai jihadisti dello Stato islamico. Vittime mostrate come un trofeo in un nuovo video rivoltante, diffuso proprio mentre - a poche centinaia di miglia nautiche più a nord - si consumava la nuova tragedia del mare.
Ecco alcune notizie degli ultimi giorni: 1) la strage di 147 studenti cristiani compiuta dagli islamisti all’Università di Garissa in Kenya; 2) le minacciose invettive del presidente islamico turco per l’evocazione da parte di papa Bergoglio del “genocidio” di un milione e mezzo di cristiani armeni, un secolo fa; 3) un ragazzo bruciato vivo in Pakistan perché cristiano; 4) i combattenti islamisti in Siria bombardano i quartieri cristiani di Aleppo facendo decine di morti; 5) secondo alcune notizie dalla Nigeria, le 200 studentesse cristiane rapite da Boko Aram sarebbero state uccise; 6) quindici migranti islamici fermati dalla polizia a Palermo per aver buttato in mare dodici migranti cristiani a causa della loro fede. E’ un orrore che va avanti da tempo. Ricordo un numero della rivista di geopolitica “Limes” che già nel 2000 scriveva: “Il cristianesimo è la religione più perseguitata del mondo. Conta migliaia di vittime; i suoi fedeli subiscono torture e umiliazioni di ogni tipo. Ma l’opinione pubblica occidentale… non concede a questo dramma alcuna attenzione”.
Il 27 giugno 2015, i redentoristi di tutto il mondo inizieranno la celebrazione del 150º anniversario della consegna dell'immagine della Madonna del Perpetuo Soccorso da parte di Pio IX nel 1866 alla Congregazione del Santissimo Redentore (redentoristi) con l'incarico di farla conoscere in tutto il mondo.
“Non vedo molti esempi di coinvolgimento consistente negli spazi pubblici aperti sia ad estranei che ad amici”, ha detto una scrittrice millennial di nome Erin Lane, intervistata dalla rivista evangelica Christianity Today. “È uno dei tratti caratteristici della Chiesa, almeno finora, il fatto di offrire uno spazio comune tra i tuoi amici personali e la comunità più ampia. Penso che stiamo perdendo alcuni di quei ricchi spazi pubblici in cui ciascuno può apparire, indipendentemente dalla forma fisica, dalle preferenze in fatto di cibo o da status economico e capacità lavorativa”.
Da venticinque anni insegna nelle periferie del Cairo: «Amate i vostri nemici; perdonate; non rinnegate mai la verità». Ha sempre ripetuto queste cose Maggie Gobran, egiziana copta di 60 anni, una dei punti di riferimento dei 21 martiri cristiani che sono stati decapitati a febbraio dai fondamentalisti dell’Isis mentre pronunciavano il nome di Gesù.
Il 23 marzo 2014 è nata la figlia di Sonia e Rony Morales. Hanno deciso di farla nascere pur avendo dovuto affrontare molte pressioni per abortirla. Cinque mesi prima della nascita, la coppia ha saputo che la figlia aveva difetti congeniti ritenuti letali. Secondo i medici, l'opzione migliore era porre fine alla vita della bambina attraverso l'aborto. Angela, come ha reso noto Life News nel settembre 2014, era affetta da anencefalia, una delle anomalie del tubo neurale più comuni. Si tratta di difetti congeniti che interessano il tessuto che cresce nel cervello e il midollo spinale. L'anencefalia si verifica all'inizio dello sviluppo di un feto e si presenta quando la porzione superiore del tubo neurale non riesce a chiudersi.
Eh, è tanto che ci provano, ma finora non sono mai riusciti perché dovrebbero o rifare la nomenclatura all’intera West Coast o spiegare agli scolari come mai certi piccoli villaggetti californiani si chiamano con nomi papisti: San Francisco, (Nuestra Señora de) Los Angeles, San Diego, Sacramento. Eh, ai wasp non è mai andata giù la presenza della statua di Junípero Serra nel Campidoglio in mezzo alle altre glorie americane, prima fra tutti George Washington. Pensate, un frate con tanto di saio e di croce in pugno, roba da indignare i protestantissimi Padri Pellegrini. Epperò non c’era niente da fare: se i Pilgrims Fathers avevano impiantato le prime colonie sulla East Coast, padre Serra aveva evangelizzato l’altra costa e le più grandi metropoli statunitensi (quelle che abbiamo menzionato più sopra) non sono altro che sviluppi delle missioni che lui aveva fondato.
Canale di Sicilia, 70 miglia a Nord delle coste libiche: stavolta il numero degli annegati non si conosce ancora. Le squadre di soccorso affermano di dover cercare i sopravvissuti in mezzo ai cadaveri che galleggiano nel Mediterraneo centrale. E’ l’ennesima tragedia delle carrette del mare e potrebbe essere anche la peggiore: su una barca di 20 metri che trasportava più di 700 emigranti (altri testimoni parlano addirittura di 950 passeggeri), solo 28 sono stati recuperati vivi. Il bilancio del naufragio è dunque nell’ordine delle centinaia di vittime.
“Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture”. È Gesù che apre la mente dei discepoli perché capiscano lo Scritture. Possiamo leggere la Parola di Dio con la mente chiusa o con la mente aperta. La leggiamo con la mente chiusa quando non siamo disposti ad ascoltare ciò che Dio vuole dirci, ma vogliamo sentire quello che ci piace o quello che pensiamo. Quando cerchiamo di giustificare il nostro comportamento o il nostro pensiero con la Parola di Dio, senza essere pronti alla conversione. Pretendiamo così di mettere Dio al nostro servizio, anziché disporre noi al Suo servizio. La leggiamo con la mente aperta quando, al contrario, ci mettiamo in atteggiamento di umiltà, pronti ad accogliere quello che Dio stesso ci vuole dire, anche se può essere per noi scomodo o impegnativo. Per comprendere quello che Dio vuole da noi, è necessaria però una grazia che viene dall’alto. È Gesù che ha aperto la mente dei discepoli di Emmaus, attraverso il suo Spirito, così è Lui che apre la nostra mente.Dobbiamo imparare ad ascoltare quello che lo Spirito oggi vuole dire a noi personalmente e alla Chiesa.
“E’ il Signore che vi invia, siete stati chiamati per essere testimoni attraverso la vostra vita e la parola della Resurrezione di Cristo!”. Così si è espresso il cardinale vicario, Agostino Vallini, questa mattina a Roma nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, ha incoraggiato le comunità neocatecumenali della capitale che per cinque domeniche, da domani fino alla Pentecoste, saranno presenti in 100 piazze della capitale per annunciare il Vangelo. Filo conduttore dell’iniziativa, giunta al terzo anno, la “Grande missione nell’anno della Misericordia”. Il commento di Kiko Arguello iniziatore del Cammino neocatecumenale al microfono di Marina Tomarro.
Il Vangelo propone spesso il quadro, colorito e vivace, delle moltitudini che accorrono e si stringono attorno al Maestro, animate dal desiderio di essere guarite, di ritrovare la salute del corpo e la pace dello spirito. Gesù si pone come il Buon Samaritano della parabola, come il Buon Pastore, che si prende cura, con infinita tenerezza, dei suoi discepoli. Il suo sguardo abbraccia le folle che, stanche e ormai sfinite, lo seguono, come “pecore senza pastore” (Mc 6,34). Per tutti Gesù ha un gesto e una parola di consolazione; ridona la vista ai ciechi, ai sordi l’udito, la possibilità di camminare agli infermi. La sua Croce redime e continua a illuminare l’insondabile mistero della sofferenza e le dona una inattesa forza salvifica, unita all’infinito valore della Eucaristia. Il nostro patire diviene patire di Cristo, attraversato dalla potenza della Sua gloriosa Risurrezione.
Il braccio mediatico dello Stato Islamico, Al Furqan Media, diffonde un video di mezz'ora in cui si mostra la barbara esecuzione di due gruppi di cristiani ortodossi sulle coste libiche.
Per il terzo anno consecutivo parte a Roma l'iniziativa del Cammino Neocatecumenale, con il tema "la Grande missione nell'anno della Misericordia". Oggi l'invio a San Paolo fuori le Mura.
Oggi, 19 aprile, si inaugura nel Duomo di Torino l'ostensione della Sacra Sindone, in occasione del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco. L'ostensione durerà fino al 24 giugno e tre giorni prima della chiusura si recherà in pellegrinaggio a Torino anche papa Francesco. Per fare il punto sugli studi scientifici sul Sacro Lino e ricordare il significato che riveste per i fedeli, pubblichiamo l'articolo della sindonologa Emanuela Marinelli contenuto nel dossier dedicato alla Sindone del mensile Il Timone (per chiedere una copia clicca qui).
Al Regina Caeli, papa Francesco fa pregare per le centinaia di vittime del barcone affondato al largo della Libia. Un appello alla comunità internazionale perché “agisca con decisione e prontezza”. “Ogni battezzato è chiamato a testimoniare, con le parole e con la vita, che Gesù è risorto, che è vivo e presente in mezzo a noi”. Il messaggio cristiano “non è una teoria, un’ideologia o un complesso sistema di precetti e divieti, oppure un moralismo, ma un messaggio di salvezza, un evento concreto, anzi una Persona: è Cristo risorto, vivente e unico Salvatore di tutti”. Il papa sarà a Torino il 21 giugno per onorare la Sindone, la cui ostensione comincia oggi.
Nell’udienza ai partecipanti alla plenaria della Pontificia accademia delle scienze sociali, papa Francesco spinge a trovare legislazioni nazionali e internazionali per “assicurare i trafficanti alla giustizia e reimpiegare i loro ingiusti guadagni per la riabilitazione delle vittime”. La lotta alla schiavitù, opera di santi cristiani e di “tanti uomini e donne di buona volontà, che non si riconoscono in una fede religiosa”.
A sessant’anni dalla morte di Albert Einstein è impossibile non ricordare l’opera di questo fisico ebreo tedesco che 110 anni fa, precisamente nel 1905, con 5 articoli inviati ad una rivista tedesca, pose “le basi della relatività ristretta, della teoria atomica e della meccanica quantistica”, vere “pietre miliari della fisica di tutti i tempi” (Paolo Musso, La scienza e l’idea di ragione. Scienza, filosofia e religione da Galileo ai buchi neri e oltre, Mimesis, 2001, p. 263: si tratta di un libro imperdibile per gli appassionati di filosofia e storia della scienza). Cosa sia questa benedetta relatività, fu per molti assai difficile comprenderlo, per parecchio tempo.
E’ difficile pensare che qualcuno viva ad Aleppo, nell’occhio del ciclone della Guerra Civile Siriana. La città martire, devastata da quattro anni di conflitto, di cui due sotto assedio, è completamente distrutta. Il bombardamento del quartiere di Suleimaniya, nella notte della Pasqua ortodossa, è stato subito soprattutto dalla comunità armena e cristiana della città. Accolta mentre era in fuga dal genocidio turco del 1915-16, questa comunità rivive gli orrori della persecuzione. E’ come una nemesi storica: ora stanno morendo proprio nella città che li salvò.
Salvatore Mellone ordinato sacerdote: le immagini della messa nella sua casa.
Lc 24, 35-48: Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno.
In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano [agli Undici e a quelli che erano con loro] ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto [Gesù] nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».
Un giovane tajiko è riuscito a far ritorno in patria e a raccontare come è stato reclutato dai militanti dello Stato islamico. I terroristi volevano costringere lui e i suoi compagni a uccidere bambini, donne, ebrei, sciiti. Il governo di Dushanbe ha vietato il pellegrinaggio alla Mecca per i cittadini al di sotto dei 35 anni. I viaggi contribuiscono alla diffusione di idee radicali tra i più giovani.
Nonostante la crisi, il lavoro che non si trova o malpagato, le tante incertezze legate al futuro e un’ampia sfiducia nelle istituzioni, la maggioranza dei giovani italiani non considera questo il tempo del proprio scontento. Il 71,8% dei giovani italiani dichiara, infatti, di essere abbastanza o molto felice. È quanto emerge dall’indagine Rapporto giovani, effettuata a partire da un panel di 5000 giovani di età compresa tra i 19 e i 31 anni e promossa dall'Istituto Giuseppe Toniolo in collaborazione con l'Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo lanciata in occasione del Convegno per la 91° Giornata Universitaria dal titolo Chiedimi Se Sono Felice… che si è tenuto a Milano, oggi, giovedì 16 aprile 2015, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore in via Largo Gemelli 1.
È partito questa mattina il pellegrinaggio dell’urna con le spoglie di San Luigi Guanella presso le comunità guanelliane del Centro-Sud Italia, in occasione del centenario della sua nascita al cielo (24 ottobre 1915). Un itinerario in 18 tappe – tra cui Roma, Napoli, Fasano, Alberobello, Bari, Cosenza, Messina, Agrigento – che si concluderà il 1° giugno, con il rientro a Como. Prima sosta oggi a Firenze verso le 17:30, presso la Parrocchia Corpus Domini, dove i guanelliani sono presenti dal 1969 e dove l'urna resterà fino al 20 aprile. “La nostra attività principale – spiega p. Antonio De Masi, parroco da settembre – è l'apostolato parrocchiale. Abbiamo un oratorio in cui accogliamo i ragazzi i pomeriggi prima delle attività di catechesi, un teatro dove vengono rappresentati spettacoli e manifestazioni culturali dell'intera città, il servizio Caritas a favore delle famiglie bisognose della parrocchia. Un quartiere con tanti anziani, molti dei quali centenari, da accompagnare e visitare”.
Secondo i dati ufficiali della Conferenza Episcopale coreana, nel 2014 sono stati celebrati 124.748 battesimi, un aumento del 5% rispetto all'anno precedente.
La legale cristiana Aneeqa Maria Anthony, presidente della Ong che segue il caso di Nauman Masih, chiede chiarimenti sulle cause della morte del giovane cristiano bruciato da musulmani.
La Prima Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione lo scorso 3 aprile ha ribadito un principio giuridico ormai consolidato in giurisprudenza (v. le sentenze della Cassazione del 25/11/2010; 12/03/2012; 18/11/2013; 26/02/2014): se l’ex coniuge instaura un rapporto di convivenza stabile e duraturo non ha più diritto a percepire dall’altro ex coniuge l’assegno divorzile. Il principio lo troviamo ben descritto in una sentenza sempre della Cassazione del 11/08/2011: la «famiglia di fatto, ossia quella caratterizzata da un rapporto stabile e duraturo, portatrice di valori di stretta solidarietà, di arricchimento e di sviluppo della personalità di ogni componente e, come tale, meritevole di garanzia costituzionale, ancorchè indirettamente, quale fenomeno sociale in cui si svolge la personalità dell’individuo, ai sensi dell’art. 2 della Carta Costituzionale, altera e rescinde la relazione con il tenore ed il modello di vita caratterizzato dalla pregressa convivenza matrimoniale e così il presupposto per il riconoscimento dell’assegno divorzile».
Not in may name: questa volta il celebre slogan usato in mille occasioni contro le mille guerre del Pianeta dai movimenti no war e no global, fa da titolo a un manifesto-appello certamente fuori dal comune. E' firmato da leader di diverse religioni e personalità civili e intellettuali che nulla hanno a che vedere con quei gruppi ed è indirizzato al governo italiano. “Non in nostro nome”, perché i sottoscrittori non si riconoscono nella posizione opportunista e timida nei confronti del governo turco e delle minacce lanciate dal presidente Erdogan contro Papa Francesco dopo la sua denuncia del massacro degli armeni, “primo genocidio” del Novecento. E puntano il dito contro «il malinteso senso di opportunità economica» che «detta l’agenda alla politica» dei nostri governanti.
In genere l'infanzia è una bella tappa della vita, piena di fantasia e di sogni. Insieme ai genitori, ai fratelli, ai compagni di scuola e agli amici del quartiere, la vita si sviluppa tra giochi, sorrisi e piccoli doveri scolastici e domestici che vanno formando la personalità e il carattere del bambino. A volte, però, capita che questo cammino di allegria a felicità si veda ostacolato da una malattia inaspettata che mette in pericolo il futuro di quella fragile creatura. L'arcidiocesi di Saint Louis, negli Stati Uniti, ha reso noto l'8 aprile il caso di Brett Haubrich, un bambino di 11 anni che soffre di un tumore cerebrale inoperabile di terzo grado al quale l'organizzazione Make-A-Wish ha offerto di realizzare un desiderio. Anziché voler visitare un parco di divertimenti, realizzare un viaggio o conoscere qualche artista o sportivo famoso, le cose che in genere chiedono i bambini, Brett ha rivolto una domanda inedita: “Essere sacerdote almeno per un giorno”.
Ogni anno, l'industria della pornografia guadagna più di NFL, NBA e Major League Baseball tutte insieme. Alcuni affermano che la pornografia è una forma innocua di intrattenimento che non danneggia nessuno, ma non è vero. La pornografia è un business estremamente lucroso che distrugge l'amore e danneggia chiunque sia coinvolto. Ecco solo cinque modi in cui la pornografia ferisce le persone (ma questo non è affatto un elenco esaustivo):
«È evidente che la pratica pastorale della Chiesa non può stare in opposizione alla dottrina vincolante, né semplicemente ignorarla. Allo stesso modo, un architetto potrebbe forse costruire un ponte più bello. Tuttavia, se non presta attenzione alle leggi di ingegneria strutturale, rischia il collasso della sua costruzione. Allo stesso modo, ogni pratica pastorale deve seguire la Parola di Dio, se non vuole fallire. Un cambiamento della dottrina, del dogma, è impensabile. Chi tuttavia lo fa consapevolmente, o lo richiede con insistenza, è un eretico - anche se indossa la porpora romana.”
Dirigeva una clinica di Planned Parenthood in Texas quando nel 2009, provocando molto scalpore in America, decise di mollare dopo avere assistito a un aborto
Oggi è l’88esimo compleanno del papa emerito Benedetto XVI (nella foto Ap lo vedete festeggiare con un boccale di birra in compagnia del fratello Georg e dell’arcivescovo Georg Gänswein). Quali parole più adeguate delle sue per fargli un augurio? Accadde, infatti, che il 15 aprile 2007, in occasione del suo 80esimo genetliaco, papa Ratzinger parlasse di questa ricorrenza nell’omelia della Messa. Ne riproduciamo alcuni stralci.
L’Annuario statistico della Chiesa evidenzia una crescita sia del numero dei fedeli – 1.254 milioni – sia del rapporto tra cattolici e popolazione mondiale, della quale ora sono il 17,7 per cento. In Asia un incremento del 17,4 per cento, che li porta a rappresentare il 3,2 per cento degli abitanti del continente.
È accaduto oggi nella chiesa di St. Mary. Al collo di una scultura è stata legata una catena per cani. Il parroco ha sporto denuncia. Global Council of Indian Christians (Gcic): “Gesto volgare e vergognoso”.
“Anche i lavoratori russi del Polo Sud, così come qualsiasi altro credente, vogliono appoggio spirituale, una Chiesa dedicata a Dio”. Parola di Sophrony Kirilov, sacerdote “inviato speciale” nell’isola King George (o 25 de Mayo, se si preferisce il nome argentino), nell’arcipelago delle Shetland del sud. La chiesa più australe del mondo.
Ancora oggi ricordo i suoi occhi spiritati, quando uscì di corsa dal palazzo de La Moneda. Padre Roberto Tucci, organizzatore dei viaggi papali, era infuriato, non riusciva a calmarsi. Nel vedermi, come per sfogarsi, quasi urlò: “Ma lo hai visto, che essere spregevole?! Che cosa immonda ha fatto al Santo Padre?!”. Parlava di Pinochet, e della vergognosa strumentalizzazione che il regime aveva ordito nei confronti di Giovanni Paolo II. Avevano fatto in modo che il Papa si affacciasse, con accanto il generale, al balcone della residenza presidenziale. E la foto di quella scena – come si intuì immediatamente – doveva appunto servire a mostrare al mondo intero la “legittimità” del governo di Pinochet.
"Vorrei ricordare che oggi è il compleanno del Papa Benedetto XVI. Ho offerto la Messa per lui e anche vi invito a pregare per lui, perchè il Signore lo sostenga e gli dia tanta gioia e felicità". Lo ha detto papa Francesco questa mattina all’inizio della messa a Santa Marta, ricordando che oggi papa Ratzinger compie 88 anni. E proprio nel giorno del compleanno del Papa emerito, parla il suo ex consigliere, padre Georg che in un'intervista a Repubblica racconta il retroscena sull'addio al Soglio di Pietro...
lary Clinton vuole diventare il primo Presidente donna degli Stati Uniti. Questo non sorprende. Vuole anche essere il primo Presidente donna family-friendly, una persona che sostiene il ragazzo o la ragazza che alleva un bambino, lavora nell'impresa di famiglia e si sposa – come si vede nel suo video promozionale, Getting Started.
La notizia ovviamente lascia tutti senza parole. Un neonato è stato trovato abbandonato in un prato a Cormano, comune a Nord di Milano. Il piccolo, che avrebbe una settimana di vita, è stato notato ieri pomeriggio da marito e moglie che stavano andando a curare gli orti in via Prealpi. Ad accorgersi per prima è stata la donna che aveva anticipato di qualche metro il marito: è stata lei a sentire il vagito del piccolo e a scorgere nell’erba il sacchetto.
Un papato lungo 33 giorni. Un soffio. Papa Luciani non ha fatto neanche in tempo ad ambientarsi nei sacri palazzi che il Signore lo chiamò al Cielo, eppure ancora oggi tutti ricordano il suo tratto dolce, il sorriso, la profonda semplicità. Un papa che molti accostano allo stile e al sentire di Papa Francesco.
“Quelli che insegnano al popolo di Dio” non si chiudano, dialoghino e non cerchino di far tacere coloro che predicano la novità di Dio. “Oggi è il compleanno del Papa Benedetto XVI. Ho offerto la Messa per lui e anche vi invito a pregare per lui, perché il Signore lo sostenga e gli dia tanta gioia e felicità".
«CON PAPA Francesco che della realtà del Demonio parla spesso, c’è stata una presa di coscienza più forte da parte di tutte le realtà ecclesiali sulla presenza del Maligno che agisce direttamente o indirettamente. Il fenomeno è forte, noi incontriamo quotidianamente persone affette da questi problemi, e riceviamo decine di segnalazioni ogni giorno. C’è molto ‘lavoro’ per gli esorcisti di questi tempi».
Durante l'Udienza Generale, papa Francesco esorta alla riscoperta e alla valorizzazione della complementarità tra uomo e donna, creati a immagine e somiglianza di Dio.
Se davvero la mancata risposta del Vaticano alla nomina dell’ambasciatore francese è dovuta al suo orientamento sessuale, «il Vaticano starebbe commettendo una violazione senza precedenti dei Diritti Fondamentali. L’Unione Europea non finirà mai di lottare contro le discriminazioni, a prescindere dal pretesto su cui si fondano. E vorrei anche citare il Papa stesso su questo tema: “Chi sono io per giudicare un altro essere umano?”». È quanto ha scritto in un comunicato stampa a nome del Gruppo dei Liberali e Democratici (ALDE) l’eurodeputata svedese Cecilia Wikström.
Sono particolarmente lieto del tema che quest’anno mi è dato di affrontare con questa Lectio che apre il XXVI Corso sul Foro Interno della Penitenzieria Apostolica. Le indulgenze, infatti, rappresentano una preziosa sintesi tra teologia e spiritualità, tra prassi penitenziale e sollecitudine pastorale, tra dottrina sulla Misericordia e devozione popolare. Per il legame strutturale che esse hanno, poi, con delle precise opere da compiere, le indulgenze domandano, come del resto il Sacramento della Riconciliazione, un particolare coinvolgimento della libertà personale, sempre indispensabile nella formulazione e riformulazione dell’atto di fede.
Perché i commenti controversi di papa Francesco sul “genocidio armeno” hanno provocato tanta indignazione in Turchia? Per aiutare a comprendere la vera storia che sta dietro le atrocità del 1915-16, Aleteia ha intervistato lo storico e autore tedesco Michael Hesemann, che domenica 12 aprile si trovava a Roma per la Messa nella basilica di San Pietro per commemorare il 100° anniversario del genocidio, noto anche come Metz Yeghern (il Grande Male).
Il 16 aprile è il giorno dedicato alla celebrazione di Santa Bernadette Soubirous, famosa in tutto in mondo per le apparizioni che ebbe della Vergine Maria nel suo luogo natale, la Grotta di Massabielle. Nata a Lourdes il 7 gennaio del 1844, Bernadette è figlia di due contadini che nella loro vita hanno gestito il mulino di Boly. È la prima di ben sei figli. La sua infanzia è complicata a causa di una Francia in piena crisi e di una povertà diffusa. La sua salute è molto cagionevole e riesce ad alleviare le sue sofferenze grazie ad una fede ben radicata. Tutto ciò nonostante un totale analfabetismo e la mancata conoscenza del Vangelo e del Catechismo. Nonostante le mille peripezie, la famiglia vive con grande tranquillità e armonia, basate sul rispetto, sulla religione e su un amore senza confini. Bernadette viene poi trasferita nella città di Bartrès per fare in modo che la sua famiglia si mantenga meglio. La ragazza lavora come allevatrice di greggi e cameriera in una taverna.
Sabato 16 maggio 2015, la Catholic University of America (CUA), conferirà a Francisco José Gómez de Argüello Wirtz (Kiko) e a María del Carmen Hernández Barreda, iniziatori del Cammino Neocatecumenale, le lauree honoris causa. La decisione ha una particolare rilevanza come riconoscimento dell’opera di Kiko e Carmen attraverso il Cammino negli Stati Uniti e nel mondo, perché la Catholic University of America è l’unica Università Pontificia negli Stati Uniti e opera sotto la sorveglianza diretta della Conferenza Episcopale Statunitense e della Santa Sede. Le lauree ad honorem per Kiko e Carmen erano già state proposte alcuni anni fa e sono state decise recentemente dopo l’incontro del Papa con il Cammino Neocatecumenale il 6 Marzo scorso, quando Francesco – inviando 250 famiglie in missione – ha definito il Cammino Neocatecumenale “un vero dono della Provvidenza alla Chiesa dei nostri tempi”. Per Kiko si tratta della terza laurea honoris causa. Il primo fu quello conferitogli nel 2009 dall’Istituto Giovanni Paolo II per Matrimonio e Famiglia di Roma, voluto dallo stesso Pontefice in seno alla Università Lateranense.
La social app 'Iclesia', sviluppata grazie all'ausilio dei frati antoniani, sarà presentata a Koinè 2015, rassegna internazionale di arredi, oggetti liturgici e componenti per l'edilizia di culto, in programma alla Fiera di Vicenza dal 18 al 21 aprile. Ma che cos'è? Una app che permette di restare in collegamento costante con la propria parrocchia circa messe, catechismo, pellegrinaggi.
Nauman Masih, il 14enne cristiano pakistano, che è stato dato alle fiamme da un gruppo di giovani musulmani sconosciuti alcuni giorni fa (vedi Fides 13/4/2015), è deceduto questa mattina nell’ospedale di Lahore. Lo apprende l’Agenzia Fides da fonti locali in Pakistan. Il ragazzo era stato fermato e aggredito dopo aver dichiarato di essere cristiano. I giovani lo hanno cosparso di benzina. Aveva riportato gravi ustioni sul 55% del corpo. Secondo alcuni osservatori, il gesto può essere una vendetta dopo il linciaggio di due musulmani avvenuto a Youhanabad – dichiarati innocenti – in seguito all’attentato alle due chiese del 15 marzo. Dopo il linciaggio pubblico a Lahore la polizia ha perquisito molte abitazioni a Youhanabad e arrestato oltre 100 giovani cristiani per rintracciare i colpevoli. “I cristiani hanno condannato il linciaggio, dicendo apertamente che è un grande crimine. Tuttavia in numerosi casi in passato cristiani innocenti sono stati bruciati vivi: ricordiamo gli attacchi di massa al quartiere cristiano a Gojra, Shantinagar, o i due coniugi cristiani arsi vivi in una fornace di mattoni a novembre 2014”, nota a Fides p. James Channan, domenicano, Direttore del “Peace Center” a Lahore, impegnato a promuovere iniziative, di pace, armonia, riconciliazione, dialogo interreligioso.
Nell'aprile 1912, padre Thomas Byles, dell'Essex (Inghilterra), si imbarcò sul Titanic per andare assistere al matrimonio del fratello minore William. La fatidica mattina del 14 aprile, padre Byles pronunciò un'omelia sul fatto di “usare la preghiera come giubbotto di salvataggio e i sacramenti per salvare l'anima in un naufragio spirituale”. Quella sera, mentre padre Byles stava camminando sul ponte superiore avvolto nel suo soprabito, pregando con il breviario, il Titanic urtò l'iceberg. Come riporta The Deacon’s Bench, “gli venne offerto per due volte di scendere su una scialuppa di salvataggio ma rifiutò. Le persone si radunarono intorno a lui e lui le benedisse e diede loro l'assoluzione generale. Andò in terza classe, dove si trovavano i servi e gli operai. Molti erano cattolici. Ascoltò le confessioni e offrì benedizioni. Guidò quanti si trovavano a bordo nella recita del rosario. In seguito la gente sulle scialuppe disse che poteva sentire la sua voce recitare le preghiere e gente di ogni lingua rispondergli. Al di sopra di tutto, si potevano sentire le suppliche disperate: 'Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell'ora della nostra morte. Amen'”.
Salvatore Mellone, 39 anni, seminarista, è diventato felice qualche giorno prima di morire. Nel tardo pomeriggio di ieri è squillato il suo telefono e dall’altra parte della cornetta c’era Papa Francesco: "Salvatore, io sono con te". Felice lo sarà poi ancora una volta oggi quando verrà ordinato diacono e ancora di più domani quando realizzerà un suo sogno: diventare sacerdote e celebrare la sua prima messa.
Il prefetto della Congregazione per il Culto Divino, il cardinale Robert Sarah, ha concesso una lunga intervista alla rivista bimestrale francese “L’Homme Nouveau”, in cui tocca numerosi temi: la fede, la liturgia, e l’Africa cattolica, con le sue forze e le sue debolezze. Il Porporato della Guinea ha sottolineato che la Chiesa deve avere un ruolo materno e paterno, di educatrice, ricordando l’enciclica «Mater et Magistra». Si ha l’impressione che oggi non ci siano più frontiere definite fra chi è fuori e dentro la Chiesa, ha detto l’intervistatore. Il Cardinale ha risposto: «Credo che permettere a un prete o a un vescovo di dire delle cose che scuotano o rovinino il deposito della fede, senza chiedergliene ragione, è un grave errore. Al minimo bisogna chiamarlo e chiedere di spiegare le ragioni delle sue affermazioni, senza esitare nel chiedergli di riformularle in maniera conforme alla dottrina e all’insegnamento secolare della Chiesa». Permettere alle persone di dire o scrivere quello che vogliono sulla dottrina e la morale «attualmente disorienta i cristiani e crea una grande confusione su ciò che Cristo e la Chiesa hanno sempre insegnato».
Bernadette aveva un sacro terrore del suo parroco; eppure bisognava obbedire alla Signora. I sacerdoti di Lourdes si sarebbero aggregati volentieri alla folla che si recava alla grotta, ma sapevano che un atto di obbedienza vale più che un'estasi. Per la virtù dell'obbedienza Bernadette ebbe sempre una venerazione particolare. Quando il suo confessore, il Rev. Don Pomian, le proibirà di toccare i rosari della gente, dirà semplicemente: «Me lo hanno proibito!». E quando le proibiranno pure di dar via ciocche di capelli, scriverà semplicemente: «Quanto ai capelli, non mi è più permesso di darne via!» Don Peyramale per un certo periodo dopo le apparizioni, per evitare il fanatismo della folla, le ingiungerà di non più recarsi alla grotta, e Bernadette obbedirà. - Ma se l’Apparizione ti richiamasse alla grotta? - le facevano osservare. - Andrei a chiedere il permesso al Sig. Parroco! - rispondeva Bernadette. A chi, obbedire. - Dobbiamo obbedire a Dio e a chi lo rappresenta in tutto ciò che non è peccato. Come obbedire. - Vi sono due maniere di obbedire: l'una meritoria, l'altra no. ....
“Dio creò l'uomo, maschio e femmina, a ?sua ?immagine, dando ad entrambi la stessa dignità e uguaglianza: ?lavoriamo, nella ?Chiesa e nella società, affinché tale uguaglianza ?venga rispettata, rifiutando ogni ?forma di? ?sopruso o di ?ingiustizia, in particolare contro le donne”.
Il Papa ha dedicato la catechesi odierna durante l’udienza generale in Piazza San Pietro “a un aspetto centrale del tema della famiglia: quello del grande dono che Dio ha fatto all’umanità con la creazione dell’uomo e della donna e con il sacramento del matrimonio. Questa catechesi e la prossima riguardano la differenza e la complementarità tra l’uomo e la donna, che stanno al vertice della creazione divina”. Le due che seguiranno, saranno sul Matrimonio.
L’American Psychological Association negli ultimi mesi ha reso disponibili i risultati di una ricerca relativa ad un nuovo settore della psicologia, la “spiritualità relazionale”, così chiamata da Annette Mahoney della Bowling Green State University e da Annamarie Cano della Wayne State University, le due ricercatrici che hanno curato la pubblicazione di questi studi per il Journal of Family Psychology.
Un anno fa, nella notte tra il 14 e il 15 aprile, quasi 300 studentesse di età compresa tra i 16 e i 18 anni, in prevalenza cristiane, venivano rapite dai jihadisti Boko Haram, sorprese nel sonno nei dormitori della loro scuola a Chibok, una città dello stato nord orientale di Borno. A parte quelle salvatesi saltando giù da uno degli autocarri su cui erano state caricate, approfittando di un rallentamento del convoglio che le stava portando via, nessuna finora ha fatto ritorno a casa.
Tutto si può dire della parole di Papa Francesco riguardo al genocidio degli armeni del 1915 meno che si tratti di un gesto improvviso e non meditato. Sono parole che il Papa ha pronunciato nel suo saluto all’inizio della celebrazione a San Pietro in Roma di una messa solenne per i fedeli di rito armeno, alla presenza di tutte le massime autorità della Chiesa Armena Apostolica e del presidente della Repubblica d’Armenia. La messa è stata celebrata il 12 aprile a poca distanza dal 24 aprile, centesimo anniversario dell’inizio del genocidio che il Papa ha subito citato apertis verbis. “Cari fedeli armeni”, ha esordito infatti, “oggi ricordiamo con cuore trafitto dal dolore, ma colmo della speranza nel Signore Risorto, il centenario di quel tragico evento, di quell’immane e folle sterminio, che i vostri antenati hanno crudelmente patito.“
«L’Europa può fare molto per Asia». È quanto sostiene Ashiq Masih, marito di Asia Bibi, la donna pachistana condannata a morte per blasfemia. Ashiq è arrivato a Roma ieri assieme a sua figlia Eisham, e proseguirà alla volta di Madrid e Berlino, per fare appello all’opinione pubblica affinché sua moglie venga finalmente liberata. Ad accompagnarli, vi è uno degli avvocati di Asia Bibi, Joseph Nadeem.
«Dal profondo della sofferenza e della grande angoscia, facciamo appello, gridando, alle persone di retta coscienza, nel caso ci sia qualcuno disposto ad ascoltare: basta con la distruzione e la desolazione! Basta essere un laboratorio per armi di una guerra devastante! Siamo stanchi! Chiudete le porte della vendita di armi e fermate gli strumenti di morte e la fornitura di munizioni. Siamo stanchi!».
«Armeno vuol dire cristiano, siamo morti per non farci islamizzare. L’ignoranza e la realpolitik dell’Occidente aiutano la Turchia. Che cosa farà Renzi?». Intervista ad Ani, cantante lirica
Trasmissione del 08 aprile 2015: i seguaci di Gesù.
Cari amici, ecco le foto eccezionali dell’incontro tanto desiderato con Papa Francesco. Nei prossimi giorni vi mostrerò altre bellissimi scatti fotografici che mi sono stati concessi dal Santo Padre per la pubblicazione e la divulgazione nel sito Paolo Brosio, nel sito Olimpiadi del Cuore e nei libri e nei programmi televisivi ai quali parteciperò per testimoniare la grandezza umana e spirituale di questo pontefice che ha a cuore non solo l grandi vicende che tengono il mondo con il fiato sospeso bensì anche le piccole storie che possono riguardare le nostre vicende personali. Fra queste storie vi mostrerò anche nei prossimi giorni lo scatto fotografico che documenta l’interesse del Papa per il santuario della Madonna del Piastraio, la protettrice della Versilia che sorge sulle Alpi Apuane a Stazzema...
Davvero commuove e sa di miracolo quanto è accaduto alla giovane Sharista Giles, 20 anni, di Sweetwater, inTennessee (USA), che a causa di un incidente stradale è rimasta in coma da dicembre a pochi giorni fa mentre era incinta di 5 mesi. La ragazza non solo si è svegliata contro ogni parere, ma ha scoperto di aver partorito un bimbo sano di 3 chili e 800 grammi.
Cresciuto nella fede cattolica da genitori polacchi immigrati negli Stati Uniti, John Studzinski è uno dei banchieri e dei filantropi più famosi del mondo. È vicepresidente Blackstone – il fondo americano di private equity che si è comprato la storica sede del Corriere della Sera di via Solferino e il 20% di Versace – e cavaliere emerito sia della Chiesa cattolica sia dell’Impero britannico. Giovanni Paolo II l’ha premiato con l’Ordine di San Gregorio Magno e la Regina gli ha dato il Cbe. Della sua vita spirituale intensissima dice: «Mi piace la parola "fede" anziché "religione", perché parla del rapporto tra due persone, ovvero di come io tratto te e tu tratti me».
I lebbrosi angeli? Ovviamente sì. Per Luis Mari Uribe, francescano sacerdote di Gernika che ha lasciato la Spagna 50 anni fa per andare a vivere con i malati di lebbra in Corea, queste persone sono angeli, e i coreani poveri che con il loro denaro aiutano il lebbrosario sono uomini e donne di buona volontà.
Avere appena 9 anni non ha salvato una bimba yazida dall'essere brutalmente stuprata da 10 jihadisti dell'Isis in Iraq.
Una persona pregava così: “Voglio vivere senza paure. Con una santa indifferenza che oggi non ho. Voglio credere ed essere più tuo, Gesù, ma non so bene come distaccarmi dalle mie paure. Per questo oggi te le offro. Una per una. Voglio che mi abbracci perché la mia paura passi. Voglio che tu sostenga la mia mancanza di coraggio. Sono così lontano dall'essere una persona coraggiosa, un santo che abbraccia con passione la croce di ogni giorno... Ti chiedo, Gesù, di liberarmi dai miei vincoli. Rendimi più tuo. Fa'che possa amare come Tu ami”.
Ha chiesto delle grazie alla Madonna del Frassino di Peschiera del Garda, in provincia di Verona. Ha invocato il suo aiuto per la figlia Greta, anoressica, e per suo nipote affetto dalla sindrome di Asperger. «Quando credi e hai fede, Lei risponde», dice Anna Paradiso al quotidiano veneto L'Arena (13 aprile). La donna ha voluto raccontare i presunti "benefici" ricevuti dalla Vergine, che sarebbe apparsa nel 1510 nel luogo in cui sorge il santuario di Peschiera.
Quali frutti porta lo Spirito Santo in una comunità? Papa Francesco si è soffermato nella sua omelia sul passo degli Atti degli Apostoli che descrive la vita della prima comunità dei cristiani.
Nel programma MediaBuzz andato in onda il 5 aprile ci sono stati rari momenti di onestà. Un membro del gruppo dei rappresentanti dei media ha ammesso che se è vero che il 50% del pubblico si considera composto da cristiani, solamente il 10% di coloro che lavorano nel campo dei media si etichetterebbe come tale. Quasi tutti i partecipanti hanno ammesso di non comprendere i cristiani. Il 10% di credenti probabilmente non è sempre sincero sui propri sentimenti. Anche quando personaggi di spicco ammettono di essere spinti da motivazioni religiose, vengono sempre trattati con scetticismo. Ad esempio, quando Bill O’Reilly ha detto di essere stato ispirato dallo Spirito Santo a scrivere Killing Jesus, la sua intervistatrice Nora O’Donnell di 60 Minutes si è detta incredula. Gli ha chiesto se pensava di essere “il prescelto”, ed è sicuramente inconsapevole del fatto che la media dei cristiani è spesso convinta di essere ispirata dallo Spirito Santo nelle decisioni da prendere.
Un adolescente cristiano, Nauman Masih, 14 anni è stato bruciato vivo da alcuni giovani musulmani che Nauman non conosceva. Il giovane ora è ricoverato in ospedale a Lahore, dove lotta tra la vita a la morte, con gravi ustioni su tutto il corpo. Come appreso da Fides, l’episodio è avvenuto venerdì 10 aprile, quando i giovani musulmani che stavano recandosi in moschea hanno incontrato Nauman lungo la strada. Fermatolo, avendo saputo che era di religione cristiana, lo hanno picchiato, hanno gettato benzina su di lui e poi gli hanno dato fuoco, fuggendo.
Il popolo pro life e che combatte per l’abrogazione della legge 194 è tornato qualche giorno fa in piazza a Milano. Tensione quando il corteo si è sfiorato con la sparuta flottiglia dei “Sentinelli”, grottesca caricatura degli abortisti e filo gay che traggono dal disturbo della manifestazioni altrui la loro esclusiva ragione di esistere. Un appuntamento questo del Comitato per la vita e “No 194” che periodicamente si ripete sulle principali piazze italiane all’insegna dello slogan "Una legge ingiusta non è una legge". Presenza commovente e irriducibile contro una legge che ha causato dalla sua entrata in vigore, nel '78, più di 6.000.000 di bambini uccisi nel grembo materno.
La terribile reazione del presidente dell’Arcigay Flavio Romani alla notizia che la Santa Sede rifiuta la nomina dell’ambasciatore francese perché omosessuale, lascia intuire quanto questa vicenda sia importante. «Il Vaticano è come l’Uganda dove gay e lesbiche sono perseguitati da chiese fanatiche» e il Papa che predica bene («Chi sono io per giudicare i gay?») e poi razzola male discriminando i gay stessi «è una zavorra per la civiltà, anzi una minaccia», sono le parole fuori controllo di Romani.
È il settembre del 1943, i nazionalsocialisti tedeschi occupano Roma. Si scatena la caccia agli ebrei. A partire dal mese di ottobre quei ricercati, non sapendo più a che santo votarsi, chiedono ospitalità alle strutture cattoliche che ancora (e sempre) godono di una sorta d’immunità territoriale di fatto. Ma molti degl’istituti religiosi cui si rivolgono sono monasteri e conventi di clausura; clausura rigida, come si usava all’epoca, inviolabile e insindacabile. Ai superiori e alle superiori si pone un drammatico caso di coscienza: violare il sacro voto per ospitare degli sconosciuti, nemmeno cattolici, con grande pericolo per tutti, oppure rimanere ligi alle promesse senz’alcun rispetto umano?
Non sono celebri, e forse non fanno neppure tanto ridere, come i loro più popolari colleghi vignettisti, quali Forattini, Vauro, Elle Kappa o Giannelli, ma presto lo diventeranno.Nel loro pedigree, infatti, possono vantare premi, onorificenze e targhe nei più importanti Festival mondiali della satira e dell’umorismo: da Bogotà a Bordighera, da Baku (Azerbaijan) a Fano, da Istanbul a Bruxelles, da Pechino a Taiwan, da Kiev a Teheran. Già pure lì, nell’Iran degli ayatollah e del regime che sogna di radere al suolo Israele sganciandogli una bella bomba atomica, questi nostri professionisti del buonumore e dello sberleffo hanno audience da superstar.
Tutto funzionerebbe benissimo se non ci fosse qualcuno che mette i bastoni tra le ruote. Dietro a ogni incapacità a rispondere adeguatamente ai bisogni del Paese, dietro ad ogni problema aperto, ci sono sempre e soltanto dei malintenzionati, dei colpevoli. Scoviamoli, condanniamoli, gettiamoli in carcere e tutto sarà risolto. Di questi tempi non passa giorno senza che la gran cassa dei maggiori giornali e telegiornali ribadisca questo malaugurato luogo comune, buono solo per riempire la bocca degli eredi attuali dei farisei di sempre.
La presenza del maligno nell’animo umano e nell’umanità presenta molti aspetti misteriosi o poco chiari. È tuttavia una presenza che si può individuare e sconfiggere. ZENIT ne ha parlato con padre Pedro Barrajon, direttore dell’Istituto Sacerdos, promotore del corso Esorcismo e preghiera di liberazione, che si terrà presso l’Ateneo Regina Apostolorum dal 13 al 18 aprile.
Così due giovani sposi americani si sono “ritrovati” grazie alla fedeltà a una promessa. «Sapevo che Dio mi avrebbe aiutata, non ho pensato che fosse troppo per me»
Cos’hanno in comune quelli che vorrebbero piantare ovunque la bandiera nera? Amano la morte più di quanto noi amiamo la vita e sono giovani. “Giovani” è la traduzione letterale sia di “Shabaab” sia di “Talebani”. E “l’educazione occidentale è peccato” è il significato di “Boko Haram”, giovani che fanno esplodere bambini al mercato; che rapiscono, stuprano, sgozzano e poi buttano corpi di donne come rifiuti, a marcire dentro pozzi, per impedire che tornino dagli “infedeli”; o che, come è successo a Kwajafa, Nigeria, si travestono da predicatori, radunano gli abitanti in moschea e invece del messaggio di pace annunciato trucidano i fedeli e poi passano a bruciare il villaggio. Cosa c’è nella testa dei ventenni dell’Isis che fanno prigionieri migliaia di soldati e trascorrono giorni a torturarli, sgozzarli, seppellirli in fosse comuni?
Perché è così difficile parlare di «genocidio» armeno? «Perché fissa l’orrore dell’annientamento sistematico di un intero popolo, rende visibili gli scomparsi, oltre un milione di persone mandate a morire secondo un progetto preciso. E ha tutto il peso di un crimine che non cade in prescrizione». Sono queste le parole usate oggi in un’intervista al Corriere della Sera da Antonia Arslan, scrittrice di origine armena (La masseria delle allodole). Arslan interviene dopo le polemiche suscitate dalle parole di papa Francesco in seguito all’incontro tenutosi ieri a Roma con il Patriarca cattolico Nerses Bedros XIX, alla presenza dei due Catholicos Karekin II e Aram I e del presidente armeno Serz Azati Sargsyan.
Stasera alle 20,30, nella Basilica di San Bartolomeo all'Isola Tiberina, santuario dei Nuovi Martiri del XX e XXI secolo affidato alla Comunità di Sant’Egidio, saranno consegnate le reliquie di san Massimiliano Maria Kolbe, il francescano polacco che fu definito “patrono del nostro difficile secolo” da san Giovanni Paolo II in occasione della messa di canonizzazione (10 ottobre 1982).
Il cardinale Raymundo Damasceno Assis, arcivescovo di Aparecida e presidente della Conferenza Episcopale Brasiliana, presiederà il pellegrinaggio anniversario internazionale a Fatima (Portogallo) a maggio, e in quell'occasione l'immagine dell'Immacolata Concezione di Aparecida sarà intronizzata nel Santuario di Fatima all'apertura del pellegrinaggio. In un'intervista pubblicata di recente sulla pagina web del Santuario di Fatima, il porporato ha spiegato l'unione tra Fatima e Aparecida e la sua visita alla Cova da Iria. “Avere una replica della statua della Madre Aparecida ufficialmente intronizzata nel Santuario della Madonna di Fatima è una grazia insperata”, ha affermato.
Siamo stati in qualche modo colti alla sprovvista da alcune delle risposte negative raccolte dal nostro post recente sulle questioni relative all'omosessualità. In particolare, molti dei nostri lettori non riuscivano a comprendere come papa Francesco potesse essere contro il cosiddetto matrimonio omosessuale o contro l'adozione da parte di coppie dello stesso sesso, e questo ci ha colti di sorpresa. Per questo volevamo approfondire la questione, piuttosto che accontentarci di un malinteso o decidere che le due parti in disaccordo sono incapaci di ascoltarsi a vicenda. Il nostro scopo non è mai quello di inimicarci, ma, come per tutti i nostri contenuti, e come Cristo stesso ci insegna, l'obiettivo è sempre invitare, proporre un modo diverso di vedere le cose.
E' il 1986 e Giovanni Paolo II, primo papa nella storia dai tempi dell'apostolo Pietro, visita una sinagoga ebraica. Lo fa ovviamente a Roma dove vive la più antica comunità ebraica della diaspora nonché quella più di tutte a contatto con ogni fase della vita del cristianesimo essendo insidiata sulle rive del Tevere da 22 secoli. Accolto con gioia e a braccia aperte dal rabbino capo Elio Toaff, per molti ebrei Wojtyla è il pontefice che più ha fatto per avviare un proficuo dialogo ebraico-cristiano, ma la Chiesa è vicina al popolo ebraico da molto prima.
Il Codice di diritto canonico prevede che ci siano dei peccati che i sacerdoti normali non possono assolvere e quindi bisogna ricorrere a qualcuno più in alto, cioè ad un penitenziere maggiore. Avviene qualcosa di simile nella cura delle malattie: quando un medico non è abbastanza esperto, si ricorre ad uno specialista. E’ il caso dell’aborto, la cui assoluzione è riservata al vescovo o a un confessore da lui delegato. Per farsi assolvere dai peccati riservati al vescovo si ricorre al canonico penitenziere che si trova in ogni Chiesa cattedrale. Per un antico privilegio mai revocato possono assolvere dall'aborto anche i sacerdoti religiosi degli ordini mendicanti come domenicani, francescani, agostiniani e carmelitani.
Günter Grass è morto questa mattina a Lubecca, la città dove viveva, all’età di 87 anni. Una vita vissuta per buona parte come icona della Germania positiva del dopoguerra, prima come fondatore del “Gruppo ’ 47”, il primo circolo degli intellettuali postbellici tedeschi, poi con il fortunato romanzo “Il tamburo di latta” del 1959, fino all’incoronazione nel 1999 con il Premio Nobel per la Letteratura e alla lunga militanza a fianco della socialdemocrazia tedesca (La Stampa, 13 aprile).
Si chiama, anzi, si chiamava Jenna Presley. Era questo il suo nome d'arte quando girava film pornografici, ma ora Brittni Ruiz ha detto addio al porno. Il motivo? Ha scoperto Gesù, come riporta Gq: "All’inizio ero felice, registi e produttori mi facevano sentire bella e desiderabile. Ma in me non c’era emozione, nè gioia. Ero un’automa, una bambola robotica che reagiva senza coscienza ad ogni impulso di natura sessuale".
Secondo gli ultimi dati resi noti dalla Conferenza episcopale statunitense (raccolti dal Center for Applied Research in the Apostolate della Georgetown University), nel 2015 saranno quasi 600, per la precisione 595, le ordinazioni sacerdotali nel Paese. L’anno scorso erano state 477. Si tratta di un aumento di circa il 25% in un solo anno. E’ uno dei più robusti segnali di ripresa vocazionale dopo una crisi pluridecennale iniziata poco dopo la chiusura del Concilio, in concomitanza con l'esplosione del 68. Qualche numero: le ordinazioni erano state 994 nel 1965, 771 nel 1975, 533 nel 1985, 511 nel 1995 e 454 in 2005.
Il «balsamo della Divina Misericordia», dice sant'Antonio, dev'essere unito a tre ingredienti che vengono dall'azione dell'uomo e rendono efficace il dono di Dio, essi sono: pentirsi dei peccati, confessarsi e riparare al male fatto. Solo allora il grande farmacista, lo Spirito Santo, può preparare il ricostituente per rimettere in forma l'anima del penitente: «Ottima "preparazione medicinale", quando con queste tre eccellenti spezie, cioè col pentimento del cuore, con la confessione e con la riparazione dei peccati, unite al balsamo della divina misericordia, per opera del farmacista, cioè dello Spirito Santo, si confeziona il ricostituente per l'anima pentita!»
Qualche settimana fa numerosi sacerdoti inglesi avevano lanciato una petizione, che ormai ha raggiunto e superato le 700 firme, ai Padri sinodali affinché non cambiassero l’insegnamento secolare della Chiesa in tema di divorzio e sacramento del matrimonio. Ora più di cinquecento laici cattolici inglesi si sono uniti per firmare una lettera di appoggio alla petizione dei sacerdoti. La lettera è stata pubblicata nell’edizione di questa settima del Catholic Herald , l’organo di informazione cattolico che già aveva ospitato la petizione dei sacerdoti.
Il Cairo (Agenzia Fides del 10 aprile) – Come accade ormai abitualmente in prossimità delle festività cristiane, ancora una volta nell'imminenza della Pasqua copta – che sarà celebrata domenica 12 aprile secondo il Calendario giuliano – nei settori islamisti radicali si aprono controversie sulla liceità per i credenti musulmani di congratularsi e rivolgere auguri ai propri concittadini cristiani. In passato siti islamisti d'impronta salafita hanno richiamato i musulmani ad esimersi da ogni forma di partecipazione, anche indiretta, alle feste cristiane, attaccando gli islamici che presentano felicitazioni e auguri ai propri vicini cristiani soprattutto in occasione del Natale.
Abbeè de Robert, sacerdote francese figlio spirituale di Padre Pio, durante la guerra d'Algeria alla quale ha partecipato, è stato catturato e poi fucilato. Da quel momento Abbeè ha vissuto la particolarissima esperienza della decorporazione, ovvero è uscito con la sua anima dal proprio corpo trivellato dalle pallottole, e ha risalito un lungo tunnel fino a giungere in Paradiso. Quello che ha visto lo segnerà profondamente per tutta la sua vita.
Una bufala delle tantissime che riempiono la Rete, ma di pessimo gusto, si sia credenti o no. E' circolata ieri su vari siti la notizia dell'arresto di una delle veggenti di Medjugorje, accusata di spaccio di stupefacenti. Molti siti non hanno avuto problema a pubblicare la notizia, ma c'è chi per fortuna si è invece dato la briga di sconfessarla. Tutto nasce infatti da un articolo pubblicato dal quotidiano Il Giornale del novembre 2014, quando il vescovo di Fiuggi annullò un incontro previsto nella sua diocesi con la veggente Vicka Invankovic, la più anziana delle persone che da oltre trent'anni hanno visioni quotidiane della Vergine Maria.
Nova patria Christi Africa. Lo ha detto il cardinale Roberto Sarah, citando il beato Paolo VI, in una lunga intervista concessa alla rivista francese L'Homme nouveau. In effetti, come ha rilevato una recente indagine dell'istituto Pew Research Religion, nel 2050 le stime dicono che 4 cristiani su 10 vivranno in Africa.
Chi sono i jihadisti? Che cosa induce uomini e donne in tutto il mondo a votarsi al jihad, la guerra santa? La povertà, è la risposta più frequente: la mancanza di prospettive di giovani senza futuro. Ma invece molti terroristi non provengono dalle periferie del mondo, reclutati tra i disperati. Non è certo il caso della mente dell’attacco degli al Shabaab somali del 2 aprile al campus universitario di Garissa, in Kenya. Si chiama Mohamed Kuno, è un kenyano di origine somala di circa 30 anni, marito e padre. Fino al 2007 è stato preside di una madrassa, una scuola di Corano, proprio a Garissa. Poi si è unito ai jihadisti somali e da allora ha organizzato diversi attentati in Somalia e in Kenya. Addestra in particolare le donne suicide. Si dice che abbia usato come bombe umane anche una delle sue mogli e una figlia.
Il popolo pro life e che combatte per l’abrogazione della legge 194 è tornato qualche giorno fa in piazza a Milano. Tensione quando il corteo si è sfiorato con la sparuta flottiglia dei “Sentinelli”, grottesca caricatura degli abortisti e filo gay che traggono dal disturbo della manifestazioni altrui la loro esclusiva ragione di esistere. Un appuntamento questo del Comitato per la vita e “No 194” che periodicamente si ripete sulle principali piazze italiane all’insegna dello slogan "Una legge ingiusta non è una legge". Presenza commovente e irriducibile contro una legge che ha causato dalla sua entrata in vigore, nel '78, più di 6.000.000 di bambini uccisi nel grembo materno.
Gesù mi disse: «Desidero che tu conosca l'intensità della mia misericordia, di cui arde verso le anime il mio cuore. Quando, per qualche peccatore, reciterai con fede e contrizione la preghiera che sto per insegnarti, a quel peccatore darò la grazia della conversione. Ecco la breve preghiera che ti chiedo: O sangue e acqua, che scaturisti dal cuore di Gesù come sorgente di misericordia per noi, confido in te!».
La legge approvata dal parlamento dell’Indiana per proteggere la libertà religiosa dei commercianti, permettendo loro, per esempio, di rifiutarsi di confezionare torte per i matrimoni fra persone dello stesso sesso, si è trasformata in un boomerang. L’enorme polverone politico e mediatico sollevato a livello nazionale contro la norma subito ribattezzata “anti-gay”, infatti, oltre ad aver scatenato una paradossale caccia al negoziante “omofobo” (spingendo più di un esercizio a chiudere a causa del clima insostenibile), ha costretto il governatore dello stato, il repubblicano Mike Pence, a modificarne il testo. Peccato che l’emendamento apposto preveda che la legge non possa essere utilizzata per “discriminare” in base alla razza, all’età e all’orientamento sessuale. Facile immaginare che cosa accadrà al negoziante che si rifiutasse di prestare servizi professionali per le celebrazione Lgbt.
«È davvero strano essere qui a Messa senza mio padre». Meerab Afzal è tornata nella chiesa di Cristo per la prima volta dopo il duplice attentato suicida talebano che ha sconvolta l’esistenza della sua famiglia il 15 marzo. Quel giorno la chiesa protestante, insieme a un’altra cattolica, è stata colpita da un kamikaze nel quartiere di Youhanabad, a Lahore, in Pakistan. Ventidue persone in tutto sono morte tra i fedeli delle due chiese, altre 70 sono rimaste ferite nell’esplosione e si trovano ancora in ospedale. Nel cuore di Meerab si mischiano sentimenti contrastanti. Suo padre è l’uomo che ha fermato il kamikaze, sacrificando la sua vita per impedirgli di entrare dentro la chiesa. Se non l’avesse fatto, il bilancio delle vittime sarebbe stato molto più alto. «Il giorno dell’attacco eravamo tutti insieme in chiesa, e ora la nostra famiglia è spezzata. Io sono fiera di mio padre, perché ha salvato tante vite, ma mi manca moltissimo».
Aiutare i bambini a superare l’orrore. È questo il lavoro che l’Unicef sta cercando di fare sulle rive del lago Ciad, in Niger, dove sono accampate ormai più di 150 mila persone, scappate dalla Nigeria e dagli stermini di Boko Haram. Per raggiungere il suo obiettivo, l’Unicef ha fornito ai bambini un pezzo di carta e delle matite, per disegnare e raccontare con le loro parole quanto hanno visto. Riportiamo di seguito alcuni di questi disegni, descritti dai bambini nigeriani.
Denise Shick ha raccontato la sua storia terribile alla Corte Suprema americana: «Mio padre fu infelice fino alla morte, anche vestito da donna, e con lui tutti noi»
Kenya, 147 non solo un numero (#147notjustanumber). Si chiama così il progetto ideato dal blogger Owaahh perché le vittime del massacro di Garissa non restino «mere statistiche». «Abbiamo dato vita a questo progetto perché sentivamo che la società in cui viviamo è diventata disumana», scrive sulla Stampa spiegando il suo tentativo di «umanizzare i numeri». Ma perché i numeri, diventati volti e nomi, non scompaiano insieme all’hashtag, è importante offrire qualche dettaglio in più su almeno alcune delle vittime, tutte cristiane, dei terroristi di Al Shabaab.
"Domenica 12 aprile la Chiesa Cattolica celebrerà per la quattordicesima volta in modo ufficiale la Festa della Divina Misericordia, un evento che si vive ogni anno nella domenica in Albis, in migliaia di parrocchie sparse nel mondo e che fu istituito da Papa Giovanni Paolo II durante l’anno giubilare. Non a caso quel Papa santo morì proprio ai primi Vespri di quella Festa, il 2 aprile 2005. E nemmeno fu un caso che proprio un Papa polacco istituì quella ricorrenza, fortemente desiderata da una santa suora di P?ock in Polonia, suor Faustina Kowalska. Ella scrisse nel suo celebre Diario di aver ricevuto nel 1931, una rivelazione di Gesù risorto, che le disse: «Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia». Negli anni successivi - secondo gli studi di don I. Rozycki - Gesù ritornò a fare questa richiesta addirittura in 14 successive apparizioni, definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate."
Nel corso dei Vespri della Divina Misericordia, in cui ha nuovamente invitato a pregare per i cristiani perseguitati, Papa Francesco ha consegnato alla Chiesa la bolla d’indizione dell’Anno Santo «Misericordiae vultus». Un denso testo, quasi un’enciclica, per spiegare che cos’è l’Anno Santo e sottolineare che va posto al suo «centro, con convinzione» il sacramento della confessione, e che accostarsi a questo sacramento significa tenere insieme misericordia e giustizia, fiducia nell’amore di Dio e riconoscimento della gravità del peccato.
Prima della messa in memoria del centenario dello sterminio degli armeni, definito "il primo genocidio del XX secolo", papa Francesco dice: “Ricordare i martiri armeni è necessario, anzi, doveroso, perché laddove non sussiste la memoria significa che il male tiene ancora aperta la ferita”. Durante l’omelia indica la strada: “I Santi ci insegnano che il mondo si cambia a partire dalla conversione del proprio cuore, e questo avviene grazie alla misericordia di Dio”.
– Vuoi confessarti? – Confessarmi? – Sì, confessarti. – Ma che c’entra? – Penso che sia un’esperienza che tu debba fare. Abbiamo parlato tanto, ma devi toccare con mano l’amore. Magari non oggi. Domani, se vuoi. – Ma io non mi confesso da più di trent’anni e non saprei neanche da dove iniziare! L’idea mi mette un po’ di angoscia.
La Pasqua è il culmine della vita cristiana e la solennità più grande di tutta la vita liturgica della Chiesa. La celebrazione della Veglia Pasquale si divide in quattro momenti ugualmente importanti e ricchi di significato: la liturgia della Luce, la liturgia della Parola, la liturgia Battesimale e la liturgia Eucaristica. Il termine “Pasqua” – così come indica l’ebraico Pesach – significa “passaggio”: è la festa del passaggio dalla morte alla vita, dalla schiavitù alla libertà, dalle tenebre alla luce. E’ per questo che – nella ricchezza di simboli pieni di significati – quello del cero pasquale assume un significato primordiale: è il simbolo di Cristo, “nostra luce”, che illumina le tenebre del peccato in cui il mondo viveva prima della sua Incarnazione e in cui spesso si trovano i nostri cuori. La luce del cero pasquale illuminerà ogni celebrazione durante i cinquanta giorni di Pasqua (la cinquantina pasquale) e verrà spento solennemente terminata la veglia di Pentecoste.
Alla messa che si terrà domani in san Pietro, il ricordo del genocidio degli armeni alla fine dell’impero ottomano e di tutti i genocidi di cui l’uomo è capace. La Divina Misericordia è la risposta al disorientamento dell’occidente e alla nuova barbarie che sta distruggendo le Chiese d’oriente con la pretesa di un ritorno all’islam. Papa Francesco chiede gesti di riconciliazione fra armeni e turchi. L’ecumenismo del sangue e quello delle origini patristiche: san Gregorio di Narek sarà proclamato dottore della Chiesa universale.
Le tensioni tra Paesi arabi e Iran, la guerra in Siria, lo scontro con lo Stato Islamico e anche il conflitto yemenita allargatosi con l’operazione “Tempesta Decisiva” effettuata per ora solo da forze aeree e navali arabe contro gli insorti sciiti rafforza la tendenza che vede la regione mediorientale protagonista di una corsa al riarmo senza precedenti.
Il 24 aprile 2015 verranno ricordati in tutto il mondo i cento anni dall’inizio del genocidio armeno nel quale morirono, vittime di un piano di annientamento sistematico di un intero popolo, un milione e mezzo di uomini, donne, bambini indifesi. Papa Francesco celebrerà domenica 12 aprile nella basilica di san Pietro una Messa in suffragio di tutte le vittime, molte delle quali morte confessando il nome di Gesù, martiri cristiani dell’età moderna. A cento anni da questi tragici fatti la verità storica sul genocidio armeno è ancora controversa quando non avversata da un tenace negazionismo. Ricostruisce la vicenda, anche attraverso le voci di quanti furono travolti dalla ferocia delle persecuzioni, il libro “La marcia senza ritorno. Il genocidio armeno” (Salerno Editrice) della vaticanista de Il Messaggero, Franca Giansoldati.
I "retroscena" di un pellegrinaggio a Medjugorje tra incontri decisivi, presunti miracoli e una incredibile sorpresa che viaggia oltre ogni aspettativa. Cristiano Baldissera in "Dentro Medjugorje. Diario di un pellegrinaggio postmoderno" (Ancora edizioni) racconta la sua prima visita in uno dei luoghi mariani più frequentati al mondo. Dice di essere un "osservatore partecipante" che grazie a questo viaggio scoprirà il fenomeno Medjugorje. Sull'autenticità o meno delle apparizioni di Medjugorje, va precisato, ha lavorato di recente anche una Commissione internazionale presieduta dal cardinale Camillo Ruini il cui dossier è stato consegnato a papa Francesco e che si trova ora depositato presso la Congregazione per la dottrina della fede. Cristiano raggiunge il paesino bosniaco nel 2011 con un viaggio organizzato che fa tappa in diverse città italiane, aggregando di voluta in volta pellegrini. Sul suo bus fa da guida (spirituale) Anna, un'ex donna atea, che ha scoperto il sapore della conversione dopo la sua prima volta a Medjugorje.
Imprigionato nel campo di concentramento nazista di Flossenbürg, con l’accusa di essere tra coloro che avrebbero tentato di far cadere il regime di Adolf Hitler, 70 anni fa, il 9 aprile del 1945, il teologo evangelico Dietrich Bonhoeffer perse la vita. “Ditegli che questa è la fine per me, ma anche l’inizio. Insieme a lui credo nel principio della nostra fratellanza universale cristiana che si eleva al di sopra di ogni interesse nazionale e credo che la nostra vittoria è certa” furono le parole che il teologo, nato a Breslavia il 4 febbraio 1906, il giorno prima della sua impiccagione, affidò ad un compagno di prigionia affinché potesse recapitarle all’amico George Bell, vescovo anglicano di Chichester.
E' la più importante di tutte le forme di devozione alla Divina Misericordia. Gesù parlò per la prima volta del desiderio di istituire questa festa a suor Faustina a P?ock nel 1931, quando le trasmetteva la sua volontà per quanto riguardava il quadro: "Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia". Negli anni successivi - secondo gli studi di don I. Rozycki - Gesù è ritornato a fare questa richiesta addirittura in 14 apparizioni definendo con precisione il giorno della festa nel calendario liturgico della Chiesa, la causa e lo scopo della sua istituzione, il modo di prepararla e di celebrarla come pure le grazie ad essa legate. La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia, cosa che ha notato anche suor Faustina: "Ora vedo che l'opera della Redenzione è collegata con l'opera della Misericordia richiesta dal Signore". Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo. Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l'istituzione della festa: "Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (...). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre". La preparazione alla festa deve essere una novena, che consiste nella recita, cominciando dal Venerdì Santo, della coroncina alla Divina Misericordia. Questa novena è stata desiderata da Gesù ed Egli ha detto a proposito di essa che "elargirà grazie di ogni genere".
Domenica 12 aprile 2015, 68° anniversario dell'apparizione alle Tre Fontane. Santo Rosario ore 15:00 e a seguire (alle 16:00) Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Ecc.za Arcivescovo Vincenzo Paglia, Presidente del pontificio consiglio per la famiglia. Santuario Maria del Terzo Millennio, via Laurentina, 400 - Roma.
Il riscatto di Paolo Brosio dopo il "raggiro" delle "Iene per Scherzi a parte". Il 9 aprile è riuscito ad ottenere un'udienza privata da Papa Francesco e a raccontargli la storia della sua conversione dopo un pellegrinaggio a Medjugorje.
Domenico Savio, quando don Bosco gli chiese, mentre stava giocando, cosa avrebbe fatto se in quel momento fosse arrivata la fine del mondo, gli rispose con candore: “Continuerei a giocare”. Non aveva nulla da perdere. Nulla da temere. Perché una persona è tranquilla quando non ha dubbi pendenti, quando sa di fare ciò che Dio gli chiede.
Io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me Rm 7, 19-21 Il desiderio che muove la vita del cristiano è essere di Cristo, non essere coerente. Di fatto, con le nostre sole forze non riusciamo ad essere coerenti, irreprensibili, men che meno esemplari. Non possiamo. Senza Cristo non possiamo. Il bene, la virtù, il superamento personale (chiamatelo come volete) viene in modo insperato, come l'allegra risata del figlio accompagna l'alba, come un dono che sì, è vero, volevamo, desideravamo, ci siamo sforzati di raggiungere, ma è giunto all'improvviso, in più di un'occasione quando eravamo al limite delle nostre forze. Proprio quando iniziavamo ad essere convinti che non fosse più possibile, che non saremmo riusciti a perdonare un'altra volta, che non avremmo visto risvegliarsi quell'amore ferito.
Il prof. Stuart A. Newman, docente di Biologia presso il New York Medical College, ha spiegato che il «gradualismo adattazionista, anche se ancora popolare in alcuni ambienti scientifici, è sempre più messo in discussione e trovato difettoso dai biologi evoluzionisti che lavorano in un set esteso di discipline». Questo perché, ha scritto ancora, «lo scenario fisico-genetico per l’origine delle forme multicellulari complesse non è affatto aperto e senza limiti», ma risponde a vincoli interni pre-esistenti.
Andiamo, ne sappiamo di più della Chiesa, vero? Dopo tutto siamo nel XXI secolo, e i tempi sono cambiati. L'uomo moderno è capacissimo di decidere da sé ciò che è morale, giusto? Tutte le persone intelligenti nei media, negli ambienti governativi e in quelli accademici che ci incoraggiano ad abbracciare aborto, contraccezione, eutanasia e matrimonio omosessuale non possono sbagliarsi, no? In fondo, tutti sanno che idee nuove e fresche devono chiaramente prevalere su due millenni di insegnamenti della Chiesa. Giusto?
Quando le ostie consacrate vengono riposte nel tabernacolo alla fine della Santa Messa, si richiede al popolo di mettersi in piedi. Mi chiedo perché, se mi sono appena comunicato?
La consegna avverrà durante la solenne celebrazione nella Basilica vaticana di domani pomeriggio, vigilia della domenica della Divina Misericordia
Quella di Mauro Braganti è una storia di forza di volontà e di sacrificio, di attaccamento allo sport. E di fede. Ma non solo. E’ il racconto di un’esperienza di vita, di una visita, anzi, di un pellegrinaggio, che lo ha cambiato. Nello spirito e nel cuore. Perchè Mauro, 41 anni, sangiustinese di Lama, podista quasi di professione (con un passato anche da calciatore), nel suo libro che presenterà lunedì prossimo, scrive: «Così la Madonna di Medjugorje mi ha preso per mano». Atleta dell’Olimpic Runner Lama, ha corso decine di gare in ogni parte d’Italia.
«Oggi conduciMi le anime che sono nel carcere del Purgatorio ed immergile nell'abisso della Mia misericordia. I torrenti del Mio sangue attenuino la loro arsura. Tutte queste anime sono molto amate da Me; ora stanno dando soddisfazione alla Mia giustizia; è in tuo potere recar loro sollievo. Prendi dal tesoro della Mia Chiesa tutte le indulgenze ed offrile per loro... Oh, se conoscessi i loro tormenti, offriresti continuamente per loro l'elemosina dello spirito e pagheresti i debiti che essi hanno nei confronti della Mia giustizia!».
Cari amici, il sogno più grande della mia vita è stato esaudito. Dopo lo scherzo diabolico de Le Iene per Scherzi a Parte, il Papa mi ha chiamato per davvero. Stamani a Roma, in Vaticano, nel Palazzo dell’Apostolato alle ore 12.30 in punto, ho potuto abbracciare Papa Francesco in un’udienza privata davvero emozionante che era stata fissata il 5 marzo scorso. In quel giorno la segretaria di Stato Vaticana mi informava che il Papa voleva conoscermi. Al Papa ho regalato tutti e sei i libri su Medjugorje, la maglietta ufficiale “W la Gospa” delll’Associaizone Onslus Olimpiadi del Cuore, il Mattone del Cuore per la raccolta fondi per l’ospedale di Medjugorje e altri oggetti per me molto importanti di cui vi parlerò nella giornata di domani. Intanto, cari amici, ecco le prime foto dell’incontro.
Padre Pedro Barrajon spiega le finalità del corso "Esorcismo e preghiera di liberazione", che approfondisce la presenza del maligno nell'umanità e i modi con cui scacciarlo.
Il Rettor Maggiore dei Salesiani, don Ángel Fernández Artime, eletto lo scorso anno alla guida dell’ordine fondato da San Giovanni Bosco, ha sottolineato che le cose sono notevolmente cambiate dalla nascita del fondatore, avvenuta 200 anni fa. Dalla scrittura a penna, siamo passati a Facebook, tuttavia, quanto al carisma, la sua attualità è sempre grande, per una ragione molto semplice: di giovani ce ne sono sempre. A colloquio con ZENIT, don Fernández si è soffermato sul significato profondo di questo bicentenario e del carisma salesiano.
Un altro sacerdote è stato assassinato ieri in Messico. Si tratta di Francisco Javier Gutiérrez, parroco di Nuestra Señora del Rosario a Salvatierra, 60 anni, originario di Arandas (Jalisco). A darne notizia l'arcivescovo di Morelia, il card. Alberto Suárez Inda, che aveva ordinato egli stesso il sacerdote l’8 gennaio 1986. “Con profondo dolore annuncio la morte di padre Francisco Javier Gutiérrez Díaz, della Congregazione degli Operai del Regno di Cristo", si legge nel comunicato del cardinale pervenuto all’agenzia Fides, "dopo aver lasciato la sua parrocchia lunedi scorso, è stato ucciso e il suo corpo è stato trovato fuori da Salvatierra”.
Pubblichiamo il testo del discorso pronunciato oggi da papa Francesco in occasione dell’udienza con i membri del sinodo patriarcale della Chiesa armeno-cattolica. Il 24 aprile si commemora il centenario del genocidio armeno.
Per Lucia Annunziata «possiamo essere atei ma non senza i valori». A tempi.it la direttrice dell’Huffington Post spiega perché nel suo ultimo editoriale ha rimproverato alla sinistra un certo silenzio di fronte alle strage dei cristiani in Africa e Medio Oriente. «Perché – ha scritto – non ricevo appelli da firmare (eppure me ne inviano di ogni tipo)? Perché nessuno promuove non dico una manifestazione ma un sit-in, o una qualunque riunione? Non all’uditorium, non all’Ambra Jovinelli, ma nemmeno in un padiglione qualunque di periferia, o in una piazza storica occupata dalla Cgil o dalla Fiom. Nulla. Non sento slogan, non arrivano documenti, né appelli, né proposte di sottoscrizione».
Giacomo (in arte Jack), 18 anni, e Giovanni (in arte John), 12 anni, sono due fratelli di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, che si vogliono un bene dell’anima. Il primo frequenta il liceo Giorgione, il secondo fa la prima media ed ha la sindrome di Down.
Asia Bibi è ormai un personaggio di fama mondiale. Parigi l'ha dichiarata cittadina onoraria e più di mezzo milione di persone ha firmato chiedendo la sua liberazione. Anche se la donna cristiana pakistana condannata a morte non riesce a vedere spiragli di libertà, nutre sempre una profonda speranza. Lo ha scritto a papa Francesco in una lettera nella quale ha parlato della Quaresima e della missione del Redentore. “Nella Pasqua Gesù Cristo ci dà un esempio di pace e di perdono. Tutti dobbiamo imparare dall'insegnamento e dal sacrificio del Cristo, messo in croce per noi e che ha perdonato tutti coloro che gli hanno fatto del male”, ha detto.
Qualche giorno fa ho terminato la lettura del libro “La pace del cuore” di Jacques Philippe. È un libro spirituale molto breve, scritto con un linguaggio semplice e pieno zeppo di insegnamenti molto edificanti sull'importanza di coltivare la pace spirituale nella vita cristiana. Il testo ripercorre tutte quelle azioni e situazioni, proprie o altrui, che ci fanno perdere la pace interiore; ad esempio, quando perdiamo la pace perché non accettiamo il nostro passato, perché non ci piace come siamo o come sono gli altri, eccetera. Offre anche riflessioni e consigli pratici per mantenere quella pace in ciascuna delle situazioni trattate.
Sex and Society, un'associazione non-profit che fornisce gran parte dell'educazione sessuale in Danimarca, ha modificato di recente il proprio curriculum. Il gruppo, infatti, non si concentra più solo su come evitare le gravidanze, ma ha iniziato a parlare della gravidanza in modo più positivo, promuovendo la natalità in incontri organizzati nelle scuole.
Nei momenti più difficili, la fede e la preghiera sono spesso una delle poche risorse a disposizione. Lo sa bene Louis Jordan, che è andato alla deriva nell'Oceano Atlantico per 66 giorni prima di essere recuperato e riportato sulla terraferma. Louis, 37 anni, era uscito in mare sulla sua barca a vela di nome Angel a fine gennaio per pescare a poche miglia dalla costa della South Carolina (Stati Uniti). La sua imbarcazione è tuttavia andata fuori uso, ribaltandosi tre volte. L'incidente ha provocato la rottura della spalla di Louis, che non è riuscito per questo a riparare l'albero della barca, che si era rotto.
Quando ci troviamo in una situazione disperata o stiamo attraversando un brutto periodo, o abbiamo un problema che non riusciamo a risolvere, in genere sentiamo che Dio non risponde alle nostre richieste o che si è dimenticato di noi, e a volte decidiamo di reclamare per la sua assenza o la presunta mancanza di aiuto; altre volte, di fronte al timore di presentargli un reclamo in quanto tale, gli chiediamo perché ci capita una certa cosa, domanda che ad ogni modo è probabilmente carica di fastidio per il fatto di sentire che ciò che è accaduto è un'ingiustizia della vita nei nostri confronti.
Abortire nel terzo trimestre comporta dei rischi, affermano i medici. E il sanguinamento irregolare è un fatto normale nelle due settimane successivo all'intervento. Ogni anno, però, muoiono nove donne americane che si sono sottoposte a un aborto dopo la 20ma settimana di gestazione, in base ai dati forniti da associazioni mediche e che effettuano aborti. Cosa succede quando ad alcune di queste ragazze e donne viene somministrato un farmaco per evitare il sanguinamento e altre non lo assumono? L'Università delle Hawaii vuole scoprirlo, e sta promuovendo prove cliniche su 166 pazienti tra i 14 e i 50 anni, secondo Life News, che ha portato alla ribalta la storia.
La Pasqua, festa centrale per Israele, ha un divenire storico assai complesso e in vari punti ancora oscuro. Ciò è dovuto alle varie santificazioni che si sono sovrapposte lungo i secoli. Vogliamo qui ripercorrere brevemente l'origine, a cominciare dal nome «Pasqua». Il termine deriva dalla parola ebraica pesah (da cui Pascha-Pasqua), la cui radice corrispondente è psh che compare in tre passi fondamentali dell'Esodo: 12,13 (P); 12,23.27 (J). Oltre a questi testi «classici» troviamo la medesima radice in Is 31,5, dove, secondo il contesto, sembra avere il significato di «risparmiare», e anche in I Re 18,21.26 nel significato di «saltellare, zoppicare». Allo stato attuale della ricerca non si è ancora trovata una spiegazione etimologica che metta d'accordo gli studiosi. E così si è pensato di trovare una relazione del verbo psh con il verbo assiro-babilonese pasahu che significa «riconciliare (la divinità), renderla propizia». In questo caso la festa di Pasqua sarebbe la festa della riconciliazione per eccellenza. «Ma la Pasqua israelitica non ha carattere espiatorio».
Ci sono fedeli che, per ovvie ragioni, devono partecipare a molte Messe in un solo giorno, come nel caso dei ministri straordinari della Comunione, i sagrestani, i lettori, gli accoliti e gli animatori del canto, ma questo non fa sì che debbano necessariamente fare la Comunione a tutte le Messe. Non c'è alcuna regolamentazione che limiti il numero di volte in cui si può assistere alla Messa in un solo giorno, ma esiste invece per il numero di volte in cui ci si può comunicare.
Per la seconda partecipazione della Santa Sede alla 56^ Biennale d’arte di Venezia (9 maggio-22 novembre 2015), il commissario e presidente del Pontificio Consiglio della cultura, cardinale Gianfranco Ravasi ha scelto il tema evangelico “In Principio… la Parola si fece carne” che fa riferimento al Prologo del Vangelo di Giovanni. Dopo la prima partecipazione nel 2013 con un Padiglione ispirato al libro della Genesi, prosegue, ha spiegato Ravasi nella presentazione alla stampa dei contenuti del nuovo spazio espositivo che sarà inaugurato ufficialmente il prossimo 8 maggio, “la volontà di ristabilire il dialogo tra arte e fede” così come l’esigenza di interrogare, in un ambito internazionale, “la relazione tra la Chiesa e l’arte contemporanea”. Aleteia ne ha parlato con la curatrice del Padiglione, Micol Forti, che dirige dal 2000 la Collezione d’arte contemporanea dei Musei vaticani.
Sembra uno scherzo ma purtroppo è la triste realtà. Dopo i libri che promuovono le favole gay, arriva il libro che promuove l’aborto. Si intitola “Sorella Mela, Sorella Maiale”. Scritto da Mary Walling Blackburn, la storia segue Lee, 3 anni, come un lui (o una “lei”, come ha sottolineato l’autrice) alla ricerca della sorella – che potrebbe essere una mela, un maiale, o altro. Durante la storia, Lee decide che sua sorella è “un fantasma felice”,arrivando a dire di essere contento che sua sorella non sia in giro “a scomodare” i suoi genitori. “Lee è l’unico figlio di papà e di mamma, per ora, anche se una volta c’era una sorella”, esordisce il libro. “Dove vive la sorella ora?” È Lee che lo spiega al papà: “Beh, lei viveva dentro mamma ed ora non più […] lei ha vissuto prima di me, ma la mamma non poteva tenerla. Mamma dice che è un fantasma”.Quando il papà le chiede se questa cosa lo rende triste o lo spaventa, Lee risponde con sicurezza: “Non sono triste che mia sorella sia un fantasma! Se aveste tenuto mia sorella, sareste diventati stanchi, tristi, e pazzi!” Alla richiesta del motivo di questa affermazione, il bambino ribatte con altrettanta sicurezza che se sua sorella fosse nata, loro due avrebbero litigato sempre e la mamma non avrebbe avuto potuto comprare abbastanza cibo per entrambi, né avrebbe avuto il giusto tempo da dedicargli.
«Oggi conduciMi le anime che venerano in modo particolare ed esaltano la Mia misericordia, ed immergile nella Mia misericordia. Queste anime hanno sofferto maggiormente per la Mia Passione e sono penetrate più profondamente nel Mio spirito. Esse sono un riflesso vivente del Mio cuore pietoso. Queste anime risplenderanno con una particolare luminosità nella vita futura. Nessuna finirà nel fuoco dell'Inferno; Io difenderò in modo particolare ciascuna di loro nell’ora della morte».
La Pasqua è quel momento dell’anno in cui la Chiesa ci mette davanti al mistero definitivo, quello più grande e più scandaloso: la morte. Nessuno vuole morire. Nel cuore il desiderio di eterno, di amore, si scontra con la finitezza dell’uomo. Eppure, Cristo si è fatto uomo: Dio è venuto ad abitare nelle nostre condizioni più misere. È morto in modo atroce ed ha vinto la morte. Si è fatto compagno fino alla fine. E adesso, oggi? La testimonianza di Cristo vive nel mondo, nella Chiesa, in persone dove la Grazia della sua presenza diventa motore di uno sguardo nuovo che genera speranza, voglia di vivere, di possedere il reale.
Si sono conclusi con una veglia, in Kenya, i tre giorni di lutto nazionale per le 148 vittime – quasi tutti studenti – dell’attacco terroristico del 2 aprile al campus universitario di Garissa. Centinaia di studenti hanno sfilato per le strade della capitale Nairobi il 7 aprile per chiedere sicurezza nei campus e a Garissa una marcia ha visto la partecipazione di circa 2.500 persone, cristiani e musulmani uniti nel lutto. Ma altre notizie già richiamano l’attenzione verso altre parti del mondo, verso nuove tragedie: in Nigeria, 50 morti e un villaggio per metà dato alle fiamme domenica scorsa da miliziani Boko Haram, arrivati travestiti da predicatori per non destare sospetti, in Siria 18.000 palestinesi, migliaia dei quali bambini, intrappolati nel campo profughi di Yarmouk raggiunto dai jihadisti del Isis.
Professore di storia e filosofia in un prestigioso istituto veronese paritario, Marco Fasol studia da anni la questione dell’autenticità dei Vangeli canonici alla luce delle più moderne conoscenze filologiche e documentali. Un argomento di nicchia, che è esploso ai tempi de Il codice da Vinci di Dan Brown, quando milioni di persone hanno appreso, per la prima volta, dell’esistenza dei cosiddetti Vangeli apocrifi, e, con il gusto classico delle cose proibite, si sono fatti guidare da un narratore americano in un percorso romanzesco ed immaginifico che però non ha, con i fatti, alcun collegamento.
Il cristianesimo sarà destinato ad abbandonare quasi del tutto il Nord del mondo, l’Europa e il Nord America e diverrà la principale religione del Sud. Francesco potrebbe essere solo il primo di una nuova tradizione di papi che provengono “dalla fine del mondo” e ci attenderà, con tutta probabilità, una successione di pontefici neri. A prevederlo non è un indovino da quattro soldi, ma l’istituto Pew Research Center, che ha presentato in questa settimana una serie di proiezioni demografiche sul futuro delle religioni, da qui al 2050.
Dall’inizio del conflitto vi sono più di 600 morti e oltre 2200 feriti. Mancano elettricità, acqua e medicinali. Uccisi in servizio personale paramedico delle ambulanze. Islamisti afghani pronti a invadere lo Yemen con “migliaia” di combattenti.
""Il 30 dicembre 1576 nella città di Quito, capitale di una provincia spagnola situata nell’America meridionale, retta da un Viceré per conto di Filippo II, giunsero cinque monache dell’Immacolata Concezione guidate da Madre Maria de Jesus Taboada, cugina dello stesso re. Le religiose erano state chiamate dalla Spagna per istituire anche in quella terra un convento di concezioniste, Ordine fondato nel 1484 a Toledo dalla portoghese Santa Beatriz de Silva. A tale scopo era già sta nominata superiora Madre Maria, che aveva condotto con sé come postulante una nipote di tredici anni, Mariana Francisca Torres y Berriochoa (1563-1635), la quale, saputo della nuova fondazione, aveva insistito a tal punto con i familiari per partire da rendere impossibile il trattenerla. Già durante la lunga traversata si era reso evidente che la missione delle nuove fondatrici avrebbe prodotto frutti straordinari e che vi sarebbe stata l’opposizione del perenne nemico del bene, infatti una terribile tempesta aveva messo a rischio l’integrità della nave e la vita dei passeggeri.""
Gv 20, 19-31: Otto giorni dopo, venne Gesù.
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
A 10 anni dalla morte della pioniera del 'pop sperimentale' in Italia e a 500 dalla nascita di Santa Teresa d'Avila, emerge il poco noto legame spirituale tra le due donne.
In merito alla proposta di riforma della scuola, ZENIT ha intervistato Suor Anna Monia Alfieri, plurilaureata, presidente della FIDAE Lombardia, Legale Rappresentante dell'Ente Istituto di Cultura e Lingue Marcelline in Milano, dal mese di giugno 2013 collabora nel Gruppo di Studio Sistema scolastico di istruzione e formazione integrati costituitosi per la I commissione camera dei deputati Affari Costituzionali, e la VII commissione camera dei deputati Cultura, Scienza e Istruzione. Per la sua competenza e formazione è considerata a ragione una delle voci più autorevoli e accreditate nel panorama della scuola italiana oggi.
Ai suoi tempi don Giovanni Bosco venne criticato dai laici, perché era un prete troppo dinamico, troppo in mezzo a progetti di costruzione di scuole, officine, tipografie. Venne criticato anche da alcuni sacerdoti perché dicevano che pregava poco e che dedicava poco tempo alla liturgia. Eppure molti parlavano della sua spiritualità come intensa, profonda, commovente. Che cosa c’è di vero in tutto questo? ZENIT lo ha chiesto adon Roberto Spataro, segretario della Pontificia Accademia Latinitatis e docente all'Università Pontificia Salesiana.
“Possono distruggere le nostre strutture, ma non la nostra fede. La nostra fede è energica e viva... Nella persecuzione siamo purificati”. È un forte incoraggiamento quello che mons. Oliver Dashe Doeme, vescovo di Maiduguri (nel nord-est della Nigeria), ha dato agli sfollati che ha visitato ieri al loro ritorno nei villaggi appena liberati dalla presenza di Boko Haram dalle truppe di Nigeria, Niger, Camerun e Ciad.
"Sono terrificanti le testimonianze che arrivano da Yarmuk. Il campo profughi palestinese alle porte di Damasco è da una settimana sotto assedio da parte dell’esercito terrorista dello Stato islamico, e ieri sono circolati i primi video che sembrano confermare le notizie da brivido filtrate nei giorni scorsi dagli abitanti in fuga. In un filmato, scrive Avvenire, «si vedono miliziani in passamontagna posare con le bandiere nere del Califfato in via al-Yarmuk e vicino alla moschea di al-Wasim. L’imam di quest’ultima – ha denunciato poco dopo il deputato arabo-israeliano Ahmed Tibi – e? stato decapitato con l’accusa di essere “apostata”»."
“Ogni bambino emarginato, abbandonato, che vive per strada mendicando e con ogni genere di espedienti, senza scuola, senza cure mediche, è un grido che sale a Dio e che accusa il sistema che noi, adulti, abbiamo costruito”. “I bambini pagano anche il prezzo di unioni immature e di separazioni irresponsabili, sono le prime vittime; subiscono gli esiti della cultura dei diritti soggettivi esasperati”.
«Oggi conduciMi le anime miti e umili e le anime dei bambini e immergile nella Mia misericordia.Queste anime sono le più simili al Mio cuore. Esse Mi hanno sostenuto nell’amaro travaglio dell'agonia. Li ho visti come gli angeli della terra che avrebbero vigilato presso i Miei altari. Su di loro riverso le Mie grazie a pieni torrenti. Solo un’anima umile è capace di accogliere la Mia grazia; alle anime umili concedo la Mia piena fiducia».
Secondo alcune stime nel 2045 i battezzati potrebbero ridursi di dieci milioni. E meno delle metà dei praticanti afferma che «essere cattolico è innanzitutto credere nella risurrezione»
Il giorno dopo la decisione della Ratp, l’azienda di trasporto pubblico parigina che aveva in un primo momento deciso di vietare l’affissione di duecentocinquanta manifesti in favore dei cristiani perseguitati (la parola “cristiano” violava, a loro dire, il principio di neutralità) sui muri del metrò della Ville Lumiere, salvo poi far marcia indietro tra imbarazzi e polemiche, anche l’Osservatore Romano prende posizione. Non direttamente, ma attraverso la pubblicazione “quasi per intero” di un articolo apparso sull’edizione francese del magazine Slate a firma di Henri Tincq.
«Non c’è dubbio che l’Isis debba essere fermato, per salvare i cristiani mediorientali dal genocidio e per evitare che la violenza si estenda ulteriormente». Monsignor Silvano Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite di Ginevra, che raggiungiamo al telefono mentre è in missione a New York, è molto chiaro. La gravità della situazione non ammette incertezze o titubanze, e ne è una testimonianza il crescendo di interventi di Papa Francesco a favore dei cristiani perseguitati. Le stesse parole del Papa degli ultimi giorni lasciano intendere che si veda ormai ineluttabile la necessità di un intervento armato per fermare le milizie islamiste. Anche monsignor Tomasi, che da anni si batte alle Nazioni Unite per sensibilizzare sulla persecuzione dei cristiani, nelle ultime settimane ha fatto sentire più forte la voce. E qualche risultato sembra averlo ottenuto.
La statua del sacerdote del XVIII secolo, Junipero Serra, conservata nella National Statuary Hall, rischia di essere sostituita da quella della dottoressa Sally Ride, icona gay.Nonostante si fosse sposata con l'astronauta della Nasa Steven Hawley, la Ride avrebbe infatti avuto per oltre 27 anni una compagna, l'ex collega Tam O'Shaughnessi.
Come suor Cristina ha sorpreso qualche mese fa a The Voice Italia, così padre Damián María ha conquistato milioni di telespettatori di Telecinco quando è riuscito a entrare a La Voz, l'equivalente spagnolo, superando la blind audition, prima tappa del popolare reality. Padre Damián è un missionario redentorista, ha appena 28 anni e tra poco festeggerà un anno di sacerdozio. Prima di essere ordinato è stato missionario a Calcutta, in India.
Mia madre è cresciuta in una famiglia numerosa e dalle profonde radici cattoliche, che ha vissuto vicende molto spiacevoli. Nella mente di mia madre, e – cosa più importante – nel suo cuore, sembrava che la Chiesa, la religione, Dio, tutto non fosse stato lì per proteggere lei e i suoi fratelli. Tutto quel cattolicesimo sembrava a mia madre legato e perfino responsabile del male avvenuto. Mia madre mi ha insegnato a ridicolizzare e a deridere la religione, soprattutto il cristianesimo, e più specificatamente il cattolicesimo, in modo molto particolare il papa. Il cuore di mia madre si è spezzato quando a 30 anni, contro ogni probabilità e contrariamente a tutto ciò che lei o io ci saremmo aspettati, sono diventato cattolico.
"Accelera le nostre cadenze di camminatori un po' stanchi"
Qualche mese fa, sono entrato in un negozio di cornici con un grande quadro di San Giovanni Paolo II e l'ho posato sul bancone. Il corniciaio, un signore gentile di poco più di quarant'anni, ha guardato profondamente l'immagine per qualche secondo e mi ha detto: “Sono un ragazzo cattolico. È un peccato che la Chiesa non mi voglia”. Anche se non l'ha detto, era chiaro che si stava riferendo alla sua omosessualità. Ho chiesto: “Cosa intende dicendo che la Chiesa non la vuole? È ovvio che la Chiesa la vuole. Dio la ama. La Chiesa la ama. È casa sua”. È rimasto piacevolmente stupito e mi ha chiesto: “Che parrocchia frequenta?”.
«Oggi conduciMi le anime degli eretici e degli scismatici e immergile nel mare della Mia misericordia. Nella Mia amara Passione Mi hanno lacerato le carni ed il cuore, cioè la Mia Chiesa. Quando ritorneranno all'unità della Chiesa, si rimargineranno le Mie ferite ed in questo modo allevieranno la Mia Passione».
La parrocchia della Sacra Famiglia a Taipei “vince” la sfida con le altre chiese: 67 battesimi durante la Veglia. L’effetto “papa Francesco”, la conversione dei cuori e il messaggio evangelico che tratta ogni essere umano allo stesso modo convincono sempre di più la popolazione locale.
La libertà religiosa non è l’unico elemento da tener presente per tentare di risolvere situazioni gravi come quelle del Medio Oriente. Va considerata la complessità storica che ha condotto alle circostanze attuali, con tutte le sue dinamiche economiche, politiche, sociali e istituzionali. Intervista a Elizabeth Hurd, Northwestern University.
Se non si può pretendere che un medico-sindaco abbia letto i Tischreden (discorsi a tavola) di Lutero, è altrettanto improbabile che li abbiano letti quelli della sua giunta, quantunque risulti che i politici italiani abbiano percentuali di laureati tra le più alte al mondo (ma anche di disoccupazione: a pensar male…). Se li avessero letti, avrebbero saputo che cosa pensava di Roma fra Martino e forse non gli avrebbero intitolato una piazza nel Rione Monti, cosa che hanno stabilito il 13 marzo ultimo scorso. La richiesta era stata rivolta al Campidoglio nel 2009 dall’Unione delle Chiese Avventiste del Settimo Giorno in vista del cinquecentesimo anniversario dell’unica visita che l’allora monaco Martin Luther aveva fatto alla Città Eterna. Già perché quello a Roma c’era stato nel 1510. E il 7 giugno del 2010 la Commissione Toponomastica capitolina aveva detto sì, senz’altro, occhèi, perché no. Ma gli italiani non sono mica tedeschi come Lutero, così sono passati cinque anni. Può darsi che ne passino altri prima che la storica targa venga apposta, dato che la giunta Marino traballa più di un funambolo scosso dal vento mentre attraversa le cascate del Niagara.
Questa storia inizia nel 1993 quando il presidente Bill Clinton approvò il Religious freedom restoration act, una legge sulla tutela della libertà religiosa. Poi negli anni molti cittadini vennero trascinati in giudizio perché ad esempio in quanto credenti si rifiutavano di realizzare album fotografici o torte nuziali per quelle coppie gay che avevano deciso, conformemente alle leggi del loro stato, di convolare a “nozze”. Il bello – o il brutto – stava nel fatto che non poche volte questi fotografi e pasticcieri perdevano la causa perché il loro rifiuto era stato letto come una condotta discriminatoria. Così capitò ad una pasticciera dell’Oregon che dovette sborsare 150mila dollari perché aveva rifiutato di preparare una torta per un “matrimonio” gay (clicca qui).
«Se il femminismo si fonda sulla difesa dei diritti della donna, allora una femminista non può che essere pro-life». Certo, ma andatelo a dire alle femministe, quelle scalmanate dell’uso privatistico e turbo liberal dell’utero e dintorni, quelle che “le streghe son tornate” e che appiccherebbero volentieri roghi di maschi di ogni religione e vescovi cattolici sulle pubbliche piazze. Eppure ad annunciare l’imbarazzante programma è Josephine Quintavalle, leader storica del femminismo inglese e fondatrice del Core, il Comment on Reproductive Ethics. Questo organismo ha creato un network internazionale di persone e gruppi tra diversi Paesi per denunciare lo sfruttamento delle donne e del loro corpo, in tema di riproduzione assistita, raccolta di ovuli da (presunte) donatrici, ricorso a madri surrogate.
Al Regina Caeli (la preghiera mariana nel tempo di Pasqua), per la sesta volta in una settimana, papa Francesco ricorda il martirio dei cristiani e denuncia l’indifferenza della comunità internazionale verso questa “preoccupante deriva dei diritti umani più elementari”. I martiri di oggi “sono tanti e possiamo dire che siano più numerosi che nei primi secoli”. “La fede nella risurrezione di Gesù - ha continuato - e la speranza che Egli ci ha portato è il dono più bello che il cristiano può e deve offrire ai fratelli. A tutti e a ciascuno, dunque, non stanchiamoci di ripetere: Cristo è risorto!”
«Oggi conduciMi i pagani e coloro che non Mi conoscono ancora.Anche a loro ho pensato nella Mia amara Passione, ed il loro futuro zelo ha consolato il Mio cuore. Immergili nel mare della Mia misericordia».
Venerdì di passione per il Cristo ma anche per troppi cristiani. Proprio mentre scrivo, giungono notizie drammatiche, le ennesime: questa volta, dal Kenya. La croce di Gesù sul Golgota è divenuta realtà per tanti suoi seguaci. I cristiani, infatti, stando a insospettabili statistiche, sono da anni la comunità umana più perseguitata. Il totale delle vittime tende ad aumentare e coinvolge tutte le confessioni che si rifanno al Vangelo, anche se i cattolici hanno un triste primato , rappresentando la parte maggiore. I carnefici non vengono certo solo dall’islam ma anche da comunità che la leggenda rosa occidentale rappresentava come miti, pacifiche, fraterne. La ferocia di alcune sette induiste sembra voler gareggiare con quelle musulmane, ma pure da qualche ramo buddista viene una persecuzione crescente. Anche l’animismo pagano dell’Africa nera vive ormai da tempo un risveglio sanguinario e pratica volentieri la caccia al missionario cristiano e magari il genocidio verso gli autoctoni che hanno accettato il battesimo.
Nel messaggio Urbi et orbi per la Pasqua 2015, Papa Francesco ha voluto ancora una volta – come aveva fatto in tutta la Settimana Santa – ricordare i cristiani perseguitati. «A Gesù vittorioso – ha detto – domandiamo di alleviare le sofferenze dei tanti nostri fratelli perseguitati a causa del Suo nome». Il Papa ha ricordato in modo speciale i giovani cristiani trucidati nell’Università di Garissa, in Kenya, coloro che sono vittima di rapimenti – che continuano a colpire ragazze cristiane in Nigeria – o sono costretti a lasciare le loro terre e le loro case. A Pasqua dobbiamo pregare, ha insistito Francesco, «per quanti sono stati rapiti, per chi ha dovuto abbandonare la propria casa e i propri affetti».
Come parlare di Cristo risorto? Appena tenti di toccarlo, Egli svanisce come davanti alle mani protese della Maddalena; appena gli occhi si aprono a intravvederlo, non lo vediamo più alla nostra tavola, come i discepoli di Emmaus.
Esplode nel cielo di Jasna Gora l'Alleluja di Pasqua, Cristo è vivo e sale al Padre suo e padre nostro, Dio suo e Dio nostro. Il trionfo di Cristo sulla morte si staglia sulla sterminata folla che riempie il piazzale del santuario di Czestochowa: è la chiesa di uomini, è la cattedrale del popolo di Dio. Il corpo stesso di Cristo è costituito da quel corpo che è la Chiesa. La risurrezione di Cristo non è affare personale, destino privilegiato del figlio di Dio ma è grazia partecipata all'uomo, ad ogni uomo che entra nel corpo santo della Chiesa.
«Oggi conduciMi tutte le anime devote e fedeli, ed immergile nel mare della Mia misericordia. Queste anime Mi hanno confortato lungo la strada del Calvario, sono state una goccia di conforto in un mare di amarezza». .... continua ...
È bello avere un giornale come il vostro a cui rivolgersi, che spiega il pensiero e le leggi che regolano la Chiesa. A questo proposito vorrei sottoporvi una domanda: ho sentito parlare di Maria Santissima che scende in Purgatorio per liberare delle anime e portarle in Paradiso da Nostro Signore Gesù. Io e molte altre persone che conosco ci chiedevamo qual è la posizione della Chiesa a riguardo. ....
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”. ... continua...
"Perchè questa sera è diversa da tutte le altre sere? Perchè questa sera mangiamo solo azzimi? Perchè erbe amare?". E' il più piccolo di casa, con le sue domande, ad introdurre il rito familiare della Pasqua ebraica che si compie con l'Haggadah, il racconto dell'uscita dall'Egitto degli ebrei che Dio libera dal giogo della schiavitù. Durante il seder, cioè la cena domestica con la quale si celebra la festa, l'haggadah viene letta e cantata, così che la memoria si trasmetta di generazione in generazione.
Mi chiamo Rupali e sono nata il 22 maggio del 1986. Sono la più piccola di quattro figli, in una famiglia marathi di religione indù dove esistevano tante divinità. Essendo una persona razionale, ho sempre avuto molte domande su Dio, ma nessuno mi dava risposte. Il mio cammino verso Cristo ha avuto inizio durante l’infanzia, quando l’ho conosciuto come un Dio per i cristiani. Andavo in chiesa insieme a una vicina cattolica, ma non sapevo nulla di Lui. Tuttavia, desideravo sapere di più di Lui e dei cristiani, e quel desiderio stava piantando il seme di Cristo nella mia vita.
Per “trovare un rapporto con Dio” e un “senso alla propria vita”, circa 5mila adulti francesi saranno battezzati la notte di Pasqua nelle chiese del Paese transalpino. Quello dei catecumeni è un numero in costante aumento, segno di resistenza della Chiesa cattolica in una laica Francia nella quale si registrano una diminuzione complessiva dei battesimi - dai 385mila del 2002 ai 290mila del 2012 - e un drastico calo delle vocazioni, in media con gli altri Paesi occidentali.
Gli oltre 130mila rifugiati sostenuti nella speranza dalla fede. La visita del card. Fernando Filoni, inviato del papa, rafforza la percezione di “non essere lasciati soli”. La Veglia pasquale preparata sotto una grande tenda per mille persone.
La laicissima Francia, quella del Je suis Charlie, della tolleranza e del “vivre ensemble” multiculturale, vuole mettere mette al bando santi e beati, ameno dai paradisi della toponomastica. L’obiettivo è l'eliminazione di tutti i riferimenti alla cristianità dai Comuni francesi, sono quasi 5000, che nel loro nome hanno il termine “saint”, santo, o “sainte”. Dovranno essere sbattezzati perché con il loro toponimo insultano «tutta una categoria di popolazione». Non è chiaro se la ghigliottina della censura anticristiana si estenderà anche ai nomi della vie cittadine, dei quartieri, dei ponti, degli aeroporti e delle stazioni ferroviarie. A chiedere lo “sbattezzo” è il gruppo di riflessione “Laïcité et République moderne” e curato dal deputato socialista Yann Galut, leader del collettivo “La Gauche forte”, e dalla senatrice ecologista Esther Benbassa, alla guida del microscopico ma influente partito “Pari(s) du Vivre-Ensemble”. Insieme hanno firmato un rapporto e lo hanno inviato al premier socialista Valls.
«La via verso il futuro non è la secolarizzazione della Chiesa, ma la cristianizzazione del mondo! Questo è il nucleo del messaggio della passione, della morte e della risurrezione di Gesù Cristo, l’essenza della Buona Novella e la via della Chiesa: sulle tracce di Gesù percorriamo la via della sequela, che ci porta dalla passione, attraverso la Croce, alla risurrezione e alla vita eterna». È uno dei passaggi centrali dell’ultimo libro del cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, intitolato La Croce è Vita. Meditazioni sulla Passione e sulla Pasqua di Gesù (edizioni Ares), pubblicato in preparazione alla Santa Pasqua. Una raccolta di riflessioni che tracciano un itinerario ideale che va dal Mercoledì delle Ceneri alla Domenica delle Palme, e poi il Giovedì Santo, il Venerdì della passione e morte di Cristo, fino alla gloria della Pasqua, al congedo terreno dell’Ascensione e al mandato apostolico di Pentecoste. Un percorso che offre al porporato l’occasione per rimarcare il ruolo e la missione della Chiesa, in tempi in cui la secolarizzazione avanza e le sfide si moltiplicano, nel dialogo con una società in continua evoluzione e dentro le “sacre mura”. Siamo andati a trovare il cardinale, ecco cosa ci ha detto.
Dopo una lunga giornata di terrore, si è concluso con 147 studenti morti e 79 feriti l’attacco terroristico di ieri all’università di Garissa, una cittadina del Kenya a circa 150 chilometri dal confine con la Somalia. In serata le forze dell’ordine hanno ucciso quattro terroristi liberando circa 500 studenti tenuti in ostaggio per tutto il giorno.
“Desidero – ha detto Gesù Cristo alla beata Suor Faustina – che durante questi nove giorni tu conduca le anime alla fonte della Mia Misericordia, affinché attingano forza, refrigerio ed ogni grazia, di cui hanno bisogno per le difficoltà della vita e specialmente nell’ora della morte. Oggi giorno condurrai al Mio Cuore un diverso gruppo di anime e le immergerai nel mare della Mia Misericordia. E io tutte queste anime le introdurrò nella casa del Padre Mio. Lo farai in questa vita e nella vita futura. E non rifiuterò nulla a nessun’anima che condurrai alla fonte della Mia Misericordia. Ogni giorno chiederai al Padre Mio le grazie per queste anime per la Mia dolorosa Passione”. ... continua ...
Oggi inizia la Novena a San Giuseppe Moscati
Vergine Santissima della Rivelazione, che sei nella Trinita' Divina, degnati, Ti preghiamo, di rivolgere a noi, il tuo sguardo misericordioso e benigno. Oh Maria! Tu che sei la nostra potente avvocata presso Dio, che con questa terra di peccato ottieni grazie e miracoli per la conversione degli increduli e dei peccatori, fa che otteniamo dal Tuo Figlio Gesu' con la salvezza dell'anima, anche la perfetta salute del corpo, e le grazie di cui abbiamo bisogno. Concedi alla Chiesa ed al Capo di essa, il Romano Pontefice,la gioia di vedere la conversione dei suoi nemici, la propagazione del Regno di Dio su tutta la terra, l'unita' dei credenti in Cristo, la pace delle nazioni, affinche' possiamo meglio amarti e servirti in questa vita e meritare di venire un giorno a vederti e ringraziarti eternamente in Cielo. .... continua ...
Questa mattina all’alba alcuni miliziani di Al Shabaab hanno sferrato un attacco nel campus universitario di Garissa, località nel nord est del Kenya. Si parla di almeno 70 morti, ma le notizie sono contrastanti, e di 450 studenti per ora non rintracciabili. Dopo l’intervento delle forze armate sono stati uccisi quattro degli islamisti aggressori.
«La libertà religiosa è un valore che merita il nostro più profondo rispetto, anche quando porta al disaccordo su temi fondamentali come la definizione del matrimonio». L’op-ed scritto sul New York Times da David Brooks è di quelli che non ti aspetti. L’articolo in difesa del principio affermato dalla legge Indiana Religious Freedom Restoration Act non è scontato, visto l’esercito mediatico che si è scagliato contro i parlamentari e il governatore dello Stato americano. La nuova legge è una versione della norma federale sulla libertà religiosa (Rfra) che venne approvata alla quasi unanimità e firmata dal presidente Bill Clinton nel 1993. Poiché recenti sentenze giudiziarie negli Stati Uniti hanno svuotato di contenuto quella legge, l’Indiana ha deciso di approvarne una valida nel suo territorio. Firmata dal governatore Mike Pence il 26 marzo, prevede il rispetto della libertà religiosa negli esercizi commerciali.
Per il dottore in filosofia e docente al Collège des Bernardins, padre Matthieu Villemot, si tratta, «ancora una volta, del trionfo della morte». Invece per Catherine Coutelle, presidente della delegazione per i diritti delle donne, «è una questione di principio e comodità. Le donne non hanno bisogno di un obbligo legale per riflettere». Trattandosi di aborto, la divisione netta degli schieramenti non può stupire. Soprattutto se la discussione avviene in Francia, dove il «diritto all’aborto» è stato innalzato su un altare come se fosse un dogma religioso. Sta di fatto che l’Assemblea nazionale francese ha approvato ieri un emendamento alla legge sulla Sanità, che abolisce l’obbligo di attendere sette giorni tra il colloquio con un medico e quello con il secondo medico per ottenere l’aborto.
Dopo aver fatto tappa ad Amman, in Giordania, e aver visitato Baghdad ed Erbil, in Iraq, il card. Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, si è spostato oggi in alcuni villaggi del nord iracheno per portare la benedizione e la solidarietà concreta di papa Francesco. L’inviato vaticano è stato rassicurato dagli incontri avuti con i vertici istituzionali curdi, come spiega alla Radio Vaticana: “Ho avuto modo di incontrare sia il presidente del Parlamento sia le prime autorità del Kurdistan e tutti mi hanno assicurato che i cristiani sono in cima anche alle loro attenzioni e che si augurano che la loro presenza qui non venga meno”.
È ufficialmente cominciata questa mattina nel villaggio di Al Awar, nei pressi di Samalot, la costruzione della chiesa dedicata ai “Martiri di Libia”, i 21 cristiani egiziani barbaramente assassinati in Libia dai terroristi dello Stato islamico. Al Awar si trova a 25 chilometri da Minya, nell’omonima provincia egiziana da cui provenivano quasi tutti i 21 copti martirizzati dai jihadisti. A dare notizia della posa della prima pietra dell’edificio è stata l’Agenzia Fides che cita fonti locali.
Dynel Lane non sarà accusata di omicidio. Perché secondo la legge, la donna americana di 34 anni non ha ucciso nessuno. Eppure qualcosa è successo quel 18 marzo a Longmont, in Colorado, la vita di una famiglia è stata sconvolta e ci deve essere un motivo se «non possiamo neanche cominciare a immaginare quanto profonda sia la depravazione e la malvagità che hanno spinto» questa donna ad agire così.
Matthieu Chartraire ha vinto il concorso di bellezza in Francia del magazine Tetu. Poi è però si è scoperto che vota Marine Le Pen ed è stato ostracizzato e «minacciato di morte»
Santa Faustina Kowalska:Un giorno, vidi il Signore accanto a me. Mi disse: «Figlia mia, vieni a salvare un peccatore moribondo». Di colpo, scorsi l'agonizzante che lottava in una sofferenza atroce. Di fronte alla miseria di quell'anima, il suo angelo custode sembrava incapace di difenderla. Demoni in folla si assiepavano all'intorno. Mentre recitavo per lui la coroncina che Gesù mi ha insegnato, vidi il Salvatore in quell'aspetto che ha sull'immagine della sua misericordia. I due raggi che gli partono dal petto avvolsero l'infermo e le potenze del male fuggirono impaurite. Il moribondo rese in pace l'ultimo respiro.
Mc 16,1-7: Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto.
Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salòme comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: "Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto"».
Durante la Messa crismale Francesco parla della stanchezza “buona” del pastore “con l’odore delle pecore e il sorriso del padre”. Gli impegni sacerdotali “menzionati da Gesù implicano la nostra capacità di compassione, sono impegni in cui il nostro cuore è ‘mosso’ e commosso”. “Una chiave della fecondità sacerdotale sta nel come riposiamo e nel come sentiamo che il Signore tratta la nostra stanchezza”.
“Cari figli ho scelto voi, apostoli miei, perché tutti portate dentro di voi qualcosa di bello. Voi potete aiutarmi affinché l’amore per cui mio Figlio è morto, ma poi anche risorto, vinca nuovamente. Perciò vi invito, apostoli miei, a cercare di vedere in ogni creatura di Dio, in tutti i miei figli, qualcosa di buono e a cercare di comprenderli. Figli miei, tutti voi siete fratelli e sorelle per mezzo del medesimo Spirito Santo. Voi, ricolmi d’amore verso mio Figlio, potete raccontare a tutti coloro che non hanno conosciuto questo amore ciò che voi conoscete. Voi avete conosciuto l’amore di mio Figlio, avete compreso la sua risurrezione, voi volgete con gioia gli occhi verso di lui. Il mio desiderio materno è che tutti i miei figli siano uniti nell’amore verso Gesù. Perciò vi invito, apostoli miei, a vivere con gioia l’Eucaristia perché, nell’Eucaristia, mio Figlio si dona a voi sempre di nuovo e, col suo esempio, vi mostra l’amore e il sacrificio verso il prossimo. Vi ringrazio”.

La Madonna era decisa nella sua intenzione di aiutarci. Mirjana ha detto che ha raccomandato tutti e che la Madonna ha benedetto tutti.
Ai commentatori spesso sfugge ciò che ha reso Giovanni Paolo II un genio che ha cambiato il mondo: ha fatto quello che molti ritengono impossibile – ha cambiato la vita quotidiana dell'oltre un miliardo di cattolici che guidava e ha regolato la traiettoria della Chiesa.
"Una famiglia imperfetta". La prima opera del giovane scrittore Nicola D'Attilio è una commedia che affronta temi spinosi come aborto e interruzione di gravidanza da una prospettiva diversa dal solito. Paradossalmente più divertente, serena. Il libro racconta la storia di Clelia e Diego. Lei è la maestrina seria e un po’ noiosa, lui l’esperto di marketing che si accompagna a una donna diversa ogni weekend: basta una strana notte e i due si troveranno uniti a fronteggiare l’inaspettato. Inaspettato è quel bambino che cresce nella pancia di Clelia e che lei non vuole; inaspettate sono le reazioni di Diego, combattuto tra un istintivo senso di responsabilità e il desiderio di una vita "senza problemi"; inaspettati sono i misteri che la gravidanza scoperchia, tra stramberie e problemi di amici e familiari. Inaspettata è la vita che cambia senza che tu sia pronto, e chissà che alla fine non abbia ragione lei.
Numerose critiche possono essere mosse al mondo radicale, ma non certo quella di scarsa abilità strategica: quel che vogliono ottenere lo sanno bene anche se non sempre, per comprensibili motivi, lo ammettono. Cosa che invece ha fatto Marco Cappato, fra i promotori della campagna “Eutanasia Legale”, il quale - commentando l’approvazione che la Francia, in prima lettura, ha dato alla nuova normativa sull’eutanasia -, non ha saputo, forse tradendosi, trattenere insoddisfazione. «La formula della ‘sedazione profonda e continua’ approvata dall’Assemblea nazionale francese – ha infatti dichiarato - è una soluzione parziale perché obbliga a passare attraverso una procedura di sedazione in alcuni casi immotivatamente lunga, obbligando il paziente e i suoi cari ad una attesa ingiustificata pur di non consentire la somministrazione di una sostanza letale ad effetto immediato. Tale scelta non corrisponde a una logica medica, ma soltanto alla volontà di evitare uno scontro politico diretto sull’eutanasia» (Radicali.it, 17.03.2015).
Ad osservare il panorama italiano, almeno per come si presenta ora, sembra quasi la pratica dell’utero in affitto preoccupi solamente la redazione de “La Croce” e i suoi lettori, e che a tutti gli altri la cosa vada tutto sommato bene. Dopo l’appuntamento del 13 giugno al Palalottomatica molto probabilmente si scoprirà che le cose sono un po’ diverse, e che in realtà moltissimi a pensano che i figli non si possano pagare e che la maternità surrogata sia una brutale violazione della dignità della donna; ma nel frattempo in Italia tanti sembrano non preoccuparsi della questione. Scenario molto diverso, invece, è quello internazionale, con mobilitazioni significative. Ne costituisce un esempio un recente documento francese – Contribution d’un groupement d’associations féministes et de défense des Droits Humains aux travaux de la Conférence de La Haye de droit international privé – indirizzato agli organi internazionali che denuncia pubblicamente l’utero in affitto quale nuova forma di schiavitù.
La reputazione dei grandi, spesso diminuisce col passare del tempo. Dieci anni dopo la morte di Sua Santità, il 2 aprile 2005, Karol Wojtyla, papa Giovanni Paolo II, si staglia ancora più imponente rispetto a quando il mondo intero si radunò al suo capezzale: decine di milioni di uomini e donne in tutto il mondo che si sentirono spinti, e privilegiati, a pregare con lui in quella che egli chiamava una “Pasqua”, un passaggio, la sua liberazione, attraverso la morte, in una nuova vita di libertà nella gloria sfolgorante di Dio tre volte santo.
Gemma nasce nel paesino di Borgonuovo di Camigliano - Capannori, all'ora dell'Angelus Domini del 12 marzo 1878. I suoi genitori si chiamano Enrico Galgani e Aurelia Landi. I Galgani - famiglia unita e credente - costituiscono un focolare molto felice. Il Dott. Enrico è chimico farmacista. Possiede una farmacia a Camigliano. Gemma è battezzata con i nomi aggiunti Umberta Pia all'indomani della sua nascita, nella parrocchia di San Michele. Lo zio Maurizio scelse per lei il nome di Gemma, non molto gradito a tutti. Fu don Olivo Dinelli a sentenziare: "Speriamo che anche questa bambina sia una Gemma di paradiso". Anni più tardi, don Pietro Quilici, il parroco che battezzò Gemma, soleva ripetere: "Vi rendete conto di cosa significa aver avuto il privilegio di aver battezzato una santa?" ...
All’udienza generale in Piazza San Pietro Papa Francesco ha svolto la sua catechesi sul Triduo Pasquale. “Domani – ha ricordato - è il Giovedì Santo. Nel pomeriggio, con la Santa Messa ‘nella Cena del Signore’, avrà inizio il Triduo Pasquale della passione, morte e risurrezione di Cristo, che è il culmine di tutto l’anno liturgico e anche il culmine della nostra vita cristiana”.
L'offerta lanciata dalla catena di fast food McDonald’s a Torino pochi giorni fa era decisamente attraente e cercava di attirare i giovani: chi si presentava in uno dei locali in pigiama riceveva in regalo la colazione del giorno e un buono per altre 24 colazioni gratis.
A chi giunge da lontano, dopo un viaggio disagevole, il cuore sobbalza di gioia e di emozione quando sente scandire dagli altoparlanti della piccola stazione il nome della città di Maria: «Lourdes!Lourdes!». Immagino appena che cosa debbano provare gli ammalati, che durante le lunghe ore di sofferenza, hanno sognato, forse per anni interi, Lourdes come la terra dei miracoli, ove sperano di ritrovare salute, forza, serenità, rassegnazione. Un senso di curiosità invade subito il pellegrino, che per la prima volta si affaccia al margine della città. Si cerca con gli occhi la basilica, la grotta. Si immagina di poter incontrare per via Bernadette, avvolta nel suo mantello bianco, ma Lourdes, a primo colpo d'occhio, si presenta ben diversa dal minuscolo paesino dei Pirenei, quale doveva essere tanti anni fa. Allora aveva da tre a quattro mila abitanti: oggi è una città ridente, con tanti alberghi, grandi ospizi, costruzioni nuove e soprattutto bazar di oggetti religiosi, lussuosi e modesti. Si può dire che la Lourdes esterna al recinto del Santuario, sia tutta una sola grande bottega di «souvenirs», medagliette, oggetti sacri. Questo commercio dissacra un poco Lourdes e ci serra il cuore. Presto però si dimentica tutto questo. Nel recinto del Santuario, a circa 600-700 metri ad ovest della città, vi è l'atmosfera del soprannaturale. Colà si va per pregare, per cantare alla Vergine, per invocare la sua bontà, per inginocchiarsi davanti alla grotta senza rispetto umano, per bagnarsi nelle piscine di acqua miracolosa con spirito di fede, per assistere alle funzioni religiose sempre tanto commoventi. Colà è una gara continua tra fedeli di tutto il mondo per meglio onorare Maria e purificarsi interiormente con i Sacramenti, onde essere più facilmente esauditi nelle richieste che ognuno porta di lontano ai piedi della Mamma. ....
Stasera finalmente, dopo sei giorni di patire per la lontananza di Gesù, mi sono un po' raccolta. Mi sono messa a pregare, come sono solita ogni giovedì; sarei voluta stare in ginocchio, ma l'obbedienza voleva che stassi nel letto, e così feci; mi misi a pensare alla crocifissione di Gesù. Sul primo non sentivo nulla, dopo qualche minuto mi sentii un po' di raccoglimento: Gesù era vicino. Al raccoglimento mi successe come altre volte: mi andò via il capo e mi trovai con Gesù, che soffriva pene terribili. Come fare, veder soffrire Gesù e non aiutarlo? Mi sentii allora tutta in un gran desiderio di patire, e chiesi a Gesù di farmi questa grazia. Mi contentò subito, e fece come aveva fatto altre volte: mi si avvicinò, si tolse dal suo capo la corona di spine e la posò sul mio, e poi mi lasciava stare. Vedeva poi che io lo guardavo zitta zitta, capì subito un pensiero che in quel momento mi venne; pensai: "Forse Gesù non mi ama più, perché è solito Gesù che, quando mi vuol fare conoscere che mi vuol bene, mi pigia bene bene quella corona sulla testa oppure dalle parti alla testa". Gesù capì e con le sue mani me la pigiò nelle tempie. Sono momenti dolorosi, ma momenti felici. E così mi trattenni un'ora a soffrire con Gesù. Avrei voluto starci sempre tutta la notte ma, siccome Gesù ama tanto l'obbedienza, lui stesso si sottomise a obbedire al confessore e dopo un'ora mi lasciò: voglio dire che lui non si fece più vedere da me, ma accadde una cosa che non era mai successa. Gesù è solito, ogni volta che mi pone in capo la sua corona, quando mi lascia, me la leva e se la rimette sul suo capo; ieri invece me la lasciò fino alle quattro circa. Per dire il vero, soffrii un po', ma pure mi riuscì di lamentarmi una sola volta. Gesù mi perdonerà se alle volte mi esce qualche lamento, perché è proprio involontario. Soffrivo poi tanto a ogni movimento che facevo: che poi era tutta mia fantasia.
Lontano vedo una luce ….Sono nato a Roma il 9 maggio 1913, in una stalla che aveva un fontanile in via Cassia Vecchia, in prossimità della quale oggi sorge la chiesa parrocchiale della Gran Madre di Dio. Mia madre, che per arrotondare le insufficienti entrate di mio padre, faceva la lavandaia mi raccontava che mentre stava lavando i panni al fontanile le vennero le doglie e fu messa su un carretto. Quante volte, da ragazzo, ho visto la poverina lavare i panni altrui, spesso cantando, accompagnata da muggiti e nitriti, e dal piccolo coro di galli e galline... Io aiutavo mamma a lavare i panni più piccoli. Vivevamo infatti in cascinali e in case rurali all’estrema periferia di Roma, in zone extraurbane, perché la povertà dei miei non ci permetteva di più, né ci consentiva di pagare puntualmente l’affitto, rimanendo a lungo nella stessa abitazione A tre mesi, il 15 agosto, solennità di Maria Santissima Assunta in Cielo, fui battezzato nella Chiesa di Sant’Agnese fuori le Mura, alla via Nomentana sorta sulle catacombe che accoglievano i resti della giovane Martire. Mamma mi raccontava non senza sorridere, che mio padre ed il padrino certo Mario Carnevale, da lui conosciuto nel Carcere di Regina Coeli, dove era stato rinchiuso per ubriachezza molesta e rissa, si presentarono al Parroco, col fiasco del vino in mano, malfermi sulle gambe. Al Sacerdote esterrefatto, mio padre borbottò che voleva farmi battezzare col nome di Giordano Bruno: “Quello che voi preti avete bruciato vivo a Campo de’ Fiori!”; e qualora la cosa non gli fosse andata bene, avrebbe pensato lui a battezzarmi col fiasco del vino...
Pochi libri ci hanno fatto conoscere la tragica storia della Guerra civile spagnola, con la persecuzione e l’uccisione di migliaia di cattolici ad opera delle formazioni comunista e anarchiche Persecuzione. La repressione della Chiesa in Spagna fra Seconda Repubblica e Guerra Civile – 1931-1939 di Mario Arturo Iannaccone è uno di questi: una testimonianza preziosa e commovente del martirio cristiano in Spagna.
Una settimana di raid aerei delle aeronautiche della Lega Araba non hanno fermato l’avanzata delle milizie sciite Houthi. Il dilemma è sempre quello di tutte le guerre contemporanee: il potere aereo da solo non è in grado di vincere i conflitti o di sconfiggere il nemico come riuscì a fare negli anni ’90 nelle guerre di Bosnia e Kosovo dove il nemico serbo era una società sviluppata e un popolo europeo.
La giornalista radiofonica Aisyah Tajuddin, in Malaysia, gira in proprio e diffonde su internet un piccolo video. Attraversa un’immaginaria linea rossa tracciata nell’aria. Prima è una ragazza vestita all’occidentale, ma dall’altra parte della linea diventa improvvisamente una donna islamica, chiusa nel suo velo. Alla fine del video, dopo aver spiegato quali siano i pericoli che si corrono se dovesse essere implementata la versione più dura della legge coranica (hudud), spacchetta la sua porzione di riso, ma dentro ci trova solo un sasso e lo butta via disgustata. Un modo simpatico per sensibilizzare la gente. Se veramente la legge coranica dovesse essere imposta, tornerebbe anche la lapidazione per le adultere. Ma quel minuto e mezzo di video fatto in casa le può costare anche la disoccupazione, la vita, o la galera. In Malaysia non sanno ridere su certe cose.
Dite la verità, comprereste qualcosa di usato, non la solita auto d’occasione ma una più modesta macchinetta del Nespresso o un set di coltelli inox, da uno che guida una società ricercata in diversi Pesi del mondo per aver evaso milioni, anzi miliardi di dollari? E che fareste mentre ascoltate quel tipetto che dice «di fare affari in modo giusto ed equo»? Minimo una pernacchia, poi una telefonatina alla polizia perché lo vada a prelevare. Ebbene, l’indecente piazzista si chiama Tim Cook, di mestiere fa il mega capataz di Apple, la multinazionale dei computer e degli smarphone fondata da Steve Jobs, il visionario e perennemente “affamato” guru, attaccato al soldo come una cozza allo scoglio. Sul Washington Post, questa rediviva Vanna Marchi della Silicon Valley, ha scritto una sterminata articolessa per denunciare che l’America sta discriminando i gay “nel nome di Dio” e con leggi schiaviste, sufficienti per dichiarare una nuova guerra di secessione.
Scorrendo i titoli dei giornali dopo la recente conferenza-stampa al termine del Consiglio permanente, sembrerebbe che la Conferenza episcopale italiana sia decisa a contrastare seriamente la diffusione dell’ideologia del gender e i tentativi di istituire de facto un “matrimonio omosessuale” con tutte le conseguenze connesse in materia ad esempio di adozione. É certo questa l’intenzione – espressa con molta chiarezza e insistenza - del presidente e anche della maggioranza del Consiglio permanente, ma purtroppo non di qualcun altro che è in posizione-chiave. Abbiamo cercato di ragionare su quanto emerso durante la conferenza-stampa (alquanto vivace) di venerdì 27 marzo, convocata come di consueto al termine dei lavori del Consiglio permanente della Cei. E ne abbiamo tratto alcune riflessioni che si sperano stimolanti per chi ci legge.
«Non sono contro il Papa, non ho mai parlato contro il Papa, ho sempre concepito la mia attività come appoggio al ministero petrino. Io vorrei soltanto servire la verità». È amareggiato il cardinale Raymond Leo Burke per la campagna negativa che si è scatenata nei suoi confronti. Sessantasei anni, ordinato vescovo da Giovanni Paolo II nel 1995, stimato esperto di Diritto canonico è chiamato a Roma da Benedetto XVI nel 2008 come prefetto del Tribunale della Segnatura apostolica, per poi essere nominato cardinale nel 2010.
La sorprendente resistenza delle persone di buon senso, anche attraverso la diffusione di questo giornale, al Pensiero Unico e alla sua agenda, non è passata inosservata. Non è certamente passato inosservato, soprattutto, che il vento sta cambiando e che, dal 50,7% del 2014 al 59,2% del 2015, sono aumentati i contrari alle nozze gay, così come quelli alle adozioni, e si sono ridotti i favorevoli al riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, che nel 2013 erano il 77,2% mentre oggi sono meno del 65%. Né si può immaginare che piaccia a quanti da anni si battono per la “dolce morte” il fatto, certificato come gli altri da Eurispes, che i favorevoli all’eutanasia siano il 55,2%, mentre lo scorso anno erano il 58,9%, nel 2013 il 64,6% e nel 2007 addirittura il 68%. Eppure i dati, i quali com’è noto non hanno colore né tessere di partito, raccontano questa realtà perché non possono fare diversamente: il vento sta infatti cambiando. Sul serio. Certo, la vittoria è ancora lontana, però la svolta c’è: eccome. Il popolo per la vita e per la famiglia, erede di quello che silenziosamente ha reso grande questo Paese sollevandolo dalle macerie fumanti del secondo dopoguerra, è tornato: qualcuno pensava che dopo il Family Day del maggio 2007 il “gigante” si fosse addormentato per sempre, che quello fosse il suo glorioso ma definitivo congedo, ma sbagliava.
Mentre la Chiesa cattolica si appresta a celebrare i riti della Settimana santa e a sostenere, con la Colletta del Venerdì Santo, i cristiani in Medio Oriente, non cessa l'azione di papa Francesco e della diplomazia vaticana per ricordare la persecuzione di cui questi sono fatti oggetto specie negli ultimi tempi.
Che paradosso! Molte persone che potrebbero andare in chiesa in questa Settimana Santa non ci andranno, semplicemente perché non hanno voglia, e ad altri che desidererebbero ardentemente partecipare agli offici non sarà possibile perché sono malati o anziani, o solo perché non hanno chi li porti in chiesa, e proprio in questo momento in cui per via del loro stato comprendono meglio la Passione del Redentore.
Saranno due artigiani musulmani ad intagliare nel legno di noce la sedia che papa Francesco userà il 6 giugno prossimo quando farà visita a Sarajevo, la capitale della Bosnia ed Erzegovina. Salen Hajdarovac, 61 anni, e Edin, suo figlio di 33 anni vivono nella cittadina di Zavidovici - comune situato nel cantone di Zenica-Doboj, famoso per l’industria della lavorazione del legno - e da quando hanno ricevuto la richiesta lavorano alacremente all'incarico per il quale sono molto felici e onorati (ilsismografo.it 31 marzo).
Era il 1 aprile 1980 a Quarto Oggiaro, a Milano. Sezione della Democrazia Cristiana di via Mottarone, c’erano una trentina di persone riunite quando arriva l’irruzione della colonna Walter Alasia delle Brigate Rosse. Una settimana prima a San Salvador era stato ucciso l’arcivescovo conservatore che dialogava con i poveri e gli operai, Oscar Romero; due mesi prima in Italia era stato ucciso sulle scale dell’università La Sapienza di Roma il presidente dell’Azione cattolica e vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Vittorio Bachelet. Quel 1 aprile 1980 era un martedì santo. Come oggi. Sono passati 35 anni.
“Con questo non si risolve nulla", ha detto papa Francesco riguardo all'idea di dare la comunione ai divorziati risposati. Tanto meno se loro la "vogliono", la pretendono. Perché la comunione non è "una coccarda, una onorificenza. No". Nella sua ultima grande intervista Jorge Mario Bergoglio ha gelato le aspettative di sostanziale cambiamento nella dottrina e nella cura pastorale del matrimonio cattolico che lui stesso aveva indirettamente alimentato: "Aspettative smisurate", le ha definite. Senza più fare un cenno alle tesi innovative del cardinale Walter Kasper, da lui in passato più volte magnificato, ma dal quale sembra ora aver preso le distanze.
Dipingi un'immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te! Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero» (pag. 26). «Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l'immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia. + Desidero che i sacerdoti annuncino la Mia grande Misericordia per le anime dei peccatori. Il peccatore non deve aver paura di avvicinarsi a Me». «Le fiamme della Misericordia Mi divorano; voglio riversarle sulle anime degli uomini»
Avevamo già constatato che l’onorevole Michela Vittoria Brambilla (Forza Italia) stesse pensando a introdurre un divieto di mangiare i conigli. Ebbene: non era solo una provocazione. Ieri la proposta di legge è stata veramente presentata.
Il primo sì – in Commissione Giustizia del Senato – al ddl Cirinnà sulle unioni civili, avvenuto nei giorni scorsi indica un’accelerazione nell’attacco alla famiglia nel nostro Paese. Lo si deduce da una serie di motivi: intanto segue di pochi giorni l’approvazione in Senato del “divorzio breve”, con una larghissima maggioranza (228 voti favorevoli, contro 11 contrari e 11 astenuti) e con una sostanziale indifferenza da parte dell’opinione pubblica (giornali in testa).
La Camera federale dei deputati degli Stati Uniti ha un cappellano, cattolico, Patrick J. Conroy, gesuita, ed è una bella cosa. Testimonia che la laicità vera non ha mai paura della fede, e conferma quel che a metà Ottocento diceva il sempre profetico Alexis de Tocqueville: la democrazia può reggersi solo se non si fa nemica della religione. Ma se il cappellano Conroy perde il nord, e appiattisce all’aria che tira la fede che rappresenta anche sul proscenio pubblico, sono guai seri. Soprattutto se l’aria che tira è quel vento insistente che cerca di sdoganare definitivamente l’omosessualismo in tutte le sue forme e persino di normalizzarlo all’interno della Chiesa. Perché esattamente questo fa padre Conroy nel momento in cui dice: «Gli esseri umani procreano maschi e femmine, ma la sessualità umana non è semplicemente questo. Riguarda, com’è evidente, molte più cose», soprattutto perché lo dice in un cortometraggio di poco più di 14 minuti tutto dedicato nientemeno che agli omosessuali “cattolici”, e pure ai trans “cattolici”.
Nello scontro con il terrorismo islamista l’Occidente ha da temere soltanto da se stesso. Dal punto di vista economico, scientifico, tecnico (e quindi anche delle tecniche militari) siamo smisuratamente più forti non solo del terrorismo islamico, ma di qualunque altra realtà organizzata del mondo nel nostro tempo. Rispetto a una tale forza il terrorismo islamista, come ogni altro possibile terrorismo, è come un leone scappato dal circo: può far del male a qualcuno in cui s’imbatte ma la sua sorte è comunque segnata.
Una intervista alla biologa e botanica Marzia Boi, ricercatrice al Laboratorio di Botanica del Dipartimento di Biologia dell'Università delle Isole Baleari, a Palma di Maiorca, Spagna. La studiosa, tramite studi sul Sudario di Oviedo, ha individuato uno stesso peculiare polline presente pure sulla Sacra Sindone, l'Helichrysum SP. Queste e altre ricerche sono state recentemente annunciato dall'Università di Murcia (vedi SRM). Abbiamo chiesto alla dottoressa Boi di spiegarci meglio le procedure seguite e i risultati definiti nel corso dei suoi studi, chiedendole anche un parere su alcuni frequenti errori e disinformazioni che a volte capita di leggere o vedere su alcuni mezzi di informazione. L'intervista segue quella rilasciataci dal criminologo direttore dell'Edices, Gruppo di Investigazione del Centro Spagnolo di Sindonologia - Equipo de Investigación del Centro Español de Sindonología.
Circonciso Gesù, la Vergine Maria custodì con ogni cura il «santo prepuzio» e non lo sperse neanche durante la fuga in Egitto. Lo donò infine alla Maddalena e possiamo immaginare che ciò sia avvenuto dopo l’Ascensione al cielo, non essendoci più sulla terra altro vestigio della carne di Cristo. Da Maria di Magdala a Carlo Magno abbiamo uno stacco di secoli e non sappiamo dove l’abbia preso l’angelo che lo consegna all’imperatore in Aquisgrana, mentre toccherà a Carlo il Calvo portarlo a Roma.
Anche Wall Street conferma tesi finora ritenute “confessionali”: per uscire dalla crisi l’Italia deve tornare a fare figli. Il governo rema in direzione opposta
Mentre a Losanna i potenti del mondo cercano di trovare un accordo sul nucleare iraniano, la situazione all’interno del Paese sta cambiando. Pur con tutte le limitazioni note alla libertà di coscienza, i circa 350mila cristiani che vivono in Iran godono di una libertà garantita senz’altro maggiore rispetto ad altri Paesi della regione. Anche se non mancano problemi e violenze. Prima parte di un reportage.
Le cronache sulla tragedia dell’aereo precipitato in Alta Provenza descrivono tutto nel dettaglio, ma ne manca sempre uno. Essenziale. Anche nei giorni del dolore di tante famiglie, nell’elaborazione del lutto, quando si cerca di arginare l’oceano di lacrime che sale dal cuore con la rabbia, manca dalle cronache la sola presenza capace di illuminare la notte oscura del male e della morte: Dio. E’ stato notato che i giornali parlano di soccorritori, volontari e psicologi, ma mai della presenza di sacerdoti… Forse nella Francia della “laicité”, la Francia che legifera contro i segni religiosi negli spazi pubblici, Dio continua ad essere come il Pilota che è stato chiuso fuori dalla cabina: fuori dalla scena pubblica, fuori dalla storia. Del resto è stato proprio un poeta francese come Jacques Prévert a cantarlo: “Padre nostro che sei nei Cieli/ Restaci./ E noi resteremo sulla terra”. Totalmente diverso il comportamento degli americani dopo l’11 settembre 2001 e dopo altre tragedie simili.
Il 13 marzo 2015, secondo anniversario della sua elezione a Sommo Pontefice, Francesco ha compiuto un gesto coraggioso e sorprendente: ha indetto l’Anno Santo della Misericordia” (8 dicembre 2015 – 20 novembre 2016), «affinchè la Chiesa», ha detto, «possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia di Dio». Parole che richiamano quelle di Giovanni XXXIII l’11 ottobre 1962 quando apriva il Concilio Ecumenico Vaticano II, orientandolo in senso pastorale: «Oggi la sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece che imbracciare le armi del rigore... Così la Chiesa cattolica ... vuole mostrarsi madre amorevolissima di tutti, benigna, mossa da misericordia e da bontà verso i figli da lei separati».
Nel suo immortale capolavoro, Le lettere di Berlicche, Clive S. Lewis metteva in bocca al diavolo protagonista un singolare ammonimento nei confronti del nipote Malacoda, diavolo apprendista. Quest’ultimo si affannava a suscitare guerre tra gli uomini, ma il suo maestro lo sferzava dicendogli che non aveva capito niente: è con la pace che, dal punto di vista dei diavoli, si raccolgono i maggiori frutti.
Forse a Gerusalemme, nel giorno dell’ingresso trionfale di Gesù, la folla che lo osannava esultante deve essere stata molto simile a quel gruppo di suore che, in Duomo a Napoli, ha reso omaggio calorosamente a Papa Francesco. Tuttavia quello che poteva essere semplicemente il gesto della fede è stato equivocato banalmente da certo personaggio televisivo che ha dimostrato solo la sua profonda immaturità.
Il conflitto nello Yemen e l’intervento della forza multinazionale araba a guida saudita-egiziana stanno determinando una nuova escalation nella “guerra fredda” tra Iran e monarchie sunnite in atto nel Golfo Persico dagli anni ’80. Come già era balenato in passato, il programma atomico iraniano e la disponibilità di Washington a negoziarne lo sviluppo a fini civili, ha determinato proteste e reazioni in Israele come in Arabia Saudita, Paesi da sempre nemici ma accomunati dalla minaccia nucleare iraniana.
Il fatto: l'Aifa, l'ente nazionale italiano per il controllo sui farmaci, ha stabilito di seguire la decisione presa dall'Emea, l'omologo europeo, di dare il via libera alla dispensazione dell'ulipristal acetato (molecola nota al pubblico come pillola dei cinque giorni dopo) come prodotto da banco. Solo per le minorenni continuerà a servire la ricetta medica. Decade l'obbligo del test di gravidanza.
La Settimana Santa inizia con la Domenica delle Palme e finisce con il Sabato Santo alle soglie della Pasqua di Risurrezione....
" Un video ambientato durante la Domenica delle Palme. Durante la lunga lettura della Passione, due fratelli sono annoiati e cominciano a scherzare. Dopo il rimprovero della madre, i due fanno una scommessa: vincerà chi griderà più forte "crocifiggilo!". A quel punto il più giovane vive una esperienza inaspettata... "
Sesta e ultima puntata: Regali.
La lettera di Francesco al Preposito Generale dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, nel cinquecentesimo anniversario della nascita della santa.
Il segretario generale dell'Onu è «profondamente preoccupato» per le notizie che arrivano dallo Stato islamico. Però lui ha un piano. A dire il vero - più che avercelo - ci sta lavorando. Ma - davanti al Consiglio di sicurezza dell'Onu convocato per la prima volta per discutere la questione delle «violenze contro le minoranze in Medio Oriente» (la definizione in nazioniunitese della persecuzione dello Stato Islamico contro cristiani e yazidi) - ha assicurato che un «Piano d'azione per prevenire l'estremismo violento verrà lanciato a settembre». Aggiungendo anche che lui conta molto sul sostegno di «un gruppo di donne e uomini autorevoli, con una profonda conoscenza degli ambiti religiosi, civili, culturali, accademici ed economici» che svolgano una preziosa consulenza «sulle dinamiche interne e la relazioni» tra i diversi gruppi etnici e religiosi della regione.
Da sostenitore del Family day a leader di un partito e di un governo che promuovono le unioni civili. Viva la coerenza e gli ideali
“Voglio seguirti non essendo nulla, Signore. Mostramelo sempre, anche se mi fa male che mi dimentichino, o che non tengano conto di me...”
Uno dei casi in cui c'è un serio pericolo per la vita della madre....
Tornano in campo gli squadroni della dolce e buona morte, quello schieramento bipartisan che raggruppa sotto le stesse bandiere nere del Califfato Eutanasico radicali, deputati della sinistra dei diritti e transgender, nani e ballerotti del jet set mediatico. Una sorta di chiesa laica dell’aldilà che va da Le Iene al quotidiano La Repubblica, dagli illuminati guidati dai professor Stranamore alla Veronesi, ai tanti vip delle isole dei famosi con il trip mortuario incorporato. Due sono le (cattive) notizie che arrivano da lì, presagi di altre mosse funeste e che la dicono lunga e bene su quale precipizio si sta fiondando il nostro Titanic sociale e politico.
In un libro le testimonianze di familiari e amici della giovane donna morta nel 2012 per dare alla luce suo figlio. «Quando ami veramente una cosa? Quando sarai libero di perderla»
Un giovane neurochirurgo, padre di una bimba appena nata, confida alla figlioletta e ai colleghi di Stanford, sensazioni, pensieri e la gratitudine di quanta gioia ha potuto sperimentare con la nascita della propria bimba avvenuta a pochi giorni dalle dimissioni dall'ospedale. Ecco come conclude la sua lettera dopo aver parlato dello scorrere del tempo nella vita e sul lavoro e come esso sia un fattore cruciale per salvare pazienti ma anche nella vita di chi - come lui - sta affrontando il cancro, seppur sperimentando una inversione fortissima di come egli vive il tempo:
Mirco Soffritti e Patric Walton sono una coppia di professori che è riuscita a coronare il sogno di creare una famiglia, prima negli Stati Uniti, e poi a Madrid, dove vivono attualmente. Mirco, italiano e Patric, americano, hanno deciso di raccontare in tv a Daria Bignardi durante l'ultima puntata de «Le invasioni Barbariche» su La7 il loro amore e la nascita dei loro 3 bambini, avvenuta grazie a Jasmine, la madre surrogata.
Il Catholic Herald (24 marzo) ha pubblicato una petizione di 461 preti dell’Inghilterra e del Galles, rivolta ai partecipanti al Sinodo per la famiglia dell’ottobre prossimo che chiede che la dottrina e la pratica pastorale «restino fermamente e inseparabilmente in armonia».
Pezzi misteriosi di metalli scoperti sul fondo dell'oceano hanno posto gli scienziati davanti a un rompicapo, ma finora questo fatto non ha provocato altro che tiri a indovinare. “Queste palline metalliche forniscono una prova consistente del fatto che la maggior parte dei sedimenti del fondale marino è stato depositato rapidamente, non in modo lento e graduale, durante milioni di anni. Sono una prova del Diluvio della Genesi?”, ha scritto lo scienziato Jake Hebert.
Emma Morosini, una signora italiana di 91 anni, è arrivata il 20 marzo alla basilica di Nostra Signora di Luján, in Argentina, dopo aver percorso più di 1.200 chilometri per chiedere alla patrona dell'Argentina di intercedere per i giovani, le famiglie e la pace nel mondo.
Come un forte terremoto, il duplice attentato contro chiese cristiane di Lahore del 15 marzo scorso sta provocando una serie di scosse di assestamento e continua a far vittime. Continuano a morire i feriti: la conta dei morti è arrivata a 17. Continua la paura: è di ieri l’ultimo episodio di violenza, colpi di pistola esplosi contro i poliziotti di guardia alla chiesa cattolica di San Pietro. E soprattutto, per la prima volta, l’opinione pubblica pakistana sta affrontando un fenomeno veramente inedito: la violenta risposta della minoranza cristiana. Si contano già decine di arresti per il linciaggio di due cittadini musulmani subito dopo l’attentato.
"Delegare alcune decisioni dottrinali o disciplinari sul matrimonio o la famiglia alle conferenze episcopali è un'idea assolutamente anticattolica". Sono parole del cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, in un'intervista al settimanale francese Famille Chrétienne. "Un'idea assolutamente anticattolica che non rispetta la cattolicità della Chiesa", ha aggiunto il porporato tedesco, che ha ribadito come le conferenze episcopali abbiano sì autorità su determinate questioni, "ma non costituiscono un magistero affiancato a un Magistero, senza il Papa e la comunione con tutti i vescovi".
Ad oggi negli Usa sono 37 gli Stati che riconoscono i “matrimoni” tra persone dello stesso sesso. Ne mancano all’appello ancora 13. Per far rientrare in classe questi Stati ritardatari dopo che la campanella gender è suonata da un pezzo, 379 aziende statunitensi hanno sottoscritto una petizione indirizzata alla Corte Suprema, petizione che si accompagna alla vertenza Obergefell v. Hodges. La richiesta di queste multinazionali è semplice: i giudici dell’Alta corte devono riconoscere la legittimità delle “nozze” gay. In tal modo gli Stati che si attardano nel riconoscere il diritto di coniugio alle coppie omosessuali potranno essere dichiarate fuori legge. Si attende risposta verso il 28 aprile.
Mc 11,1-10 Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. E se qualcuno vi dirà: “Perché fate questo?”, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito”». Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono. Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate questo puledro?». Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare. Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel più alto dei cieli!».
Sale la tensione in Nigeria, in vista delle elezioni presidenziali e legislative di sabato: il gruppo estremista rapisce 400 donne e bambini nello Stato di Borno e uccide una cinquantina di persone
Resta alta la tensione a Lahore, capitale del Punjab pakistano, soprattutto nella comunità cristiana: come riferisce l'agenzia Fides, ieri due uomini mascherati in motocicletta hanno esploso colpi d’arma da fuoco contro gli agenti di polizia presenti davanti all’ingresso della chiesa cattolica di San Pietro. La polizia ha risposto al fuoco e messo in fuga i malviventi. Nello scontro due passanti sono stati lievemente feriti.
Intervista al fondatore della Comunità di Sant'Egidio, organizzatrice dell'evento di ieri che ha riunito cattolici e sciiti, a confronto sul tema della convivenza pacifica globale
Il cammino tracciato dal Papa con le catechesi sulla famiglia si interrompe oggi per una sosta. Una “sosta di preghiera”, quindi una tappa speciale, in cui Francesco vuole elevare insieme al popolo di Dio un’orazione per il Sinodo per la famiglia, in programma per il prossimo ottobre. Il Pontefice raccoglie dunque in preghiera le migliaia di fedeli, riuniti in piazza San Pietro sotto una distesa di ombrelli colorati, a causa della pioggia battente - per nulla primaverile - che bagna la Capitale. Prima però saluta i malati che seguono l'udienza nella Sala Paolo VI.
Lo spiritismo non è una pratica innocua, ma una vera minaccia all’equilibrio mentale e alla vita morale e spirituale delle persone, qualunque possa essere la sua origine: frode, meccanismi inconsci, autosuggestione, intervento del demonio. Ad affermarlo è Francesco Bamonte, religioso dei Servi del Cuore Immacolato di Maria e dal 2012 presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti. Padre Bamonte cura il sito www.dannioccultismo.it e ha scritto un libro significativo sull'argomento, intitolato “I danni dello spiritismo. L'azione occulta del Maligno nelle presunte comunicazioni con l'Aldilà” (Ancora).
Brett Felton si è addestrato moltissimo nella 10ª Divisione di Montagna dell'Esercito statunitense, con la quale ha servito in Iraq nel periodo 2006-2007, ma è stato il suo impegno nei confronti di chi come lui condivide la fede cristiana in tutto il mondo a spingerlo a tornare. “La gente dice che sono pazzo a fare questo”, ha detto Felton al produttore di 60 Minutes, Jeff Newton, che lo ha incontrato a febbraio. “Ad essere onesti, penso che la gente sia pazza a non fare la propria parte”.
Un pastore protestante è stato condannato a un anno di prigione per essersi opposto alla rimozione della croce da una chiesa del Zhejiang, provincia orientale costiera della Cina.
In vista dell'Eucaristia che papa Francesco celebrerà il 24 aprile prossimo in commemorazione del “genocidio armeno”, assumono grande rilevanza ricerche come quella di padre Georges-Henry Ruyssen S.J., che si è immerso negli archivi della Congregazione delle Chiese Orientali e ha pubblicato quattro libri approfondendo questa triste vicenda, come ha ricordato La Civiltà Cattolica.
Vogliamo presentarvi le parole chiare ed oneste di S. Bear Bergman, educatore ed attivista LGBT che in un suo recente post sulla versione americana dell'Huffington Post (7 marzo) ha deciso di raccontare qualcosa di straordinario circa la sua attività di promozione dei diritti per gli omosessuali. Lo fa con un testo dal titolo eloquente:
I medici la dichiarano morta e chiedono al marito di staccare la spina: lei sente tutto e si sveglia. Messa così, la storia di Jenny Bone, una quarantenne inglese, sembrerebbe miracolosa.
Dimenticata non si può dire che lo sia: di momenti di preghiera e riflessione ne sono stati promossi diversi in questi giorni, l’ultimo ieri sera nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Eppure rileggendo le parole fortissime dell’enciclica Evangelium Vitae, firmata da san Giovanni Paolo II esattamente venti anni fa, il 25 marzo 1995, si ha l’impressione di una sproporzione tra ciò a cui chiama questa enciclica e ciò che effettivamente ne è scaturito in questi due decenni.
“Non accettare il dono di Dio col suo stile: quello è il peccato quello è il veleno. Quello ci avvelena l’anima, ti toglie la gioia, non ti lascia andare”. “Questo tepore dell’anima, questo essere cristiani a metà, ‘cristiani sì, ma…’. Questo entusiasmo all’inizio nel cammino del Signore e poi diventare scontenti, soltanto si guarisce guardando la Croce, guardando Dio che assume i nostri peccati: il mio peccato è lì”.
Nella «cultura dei diritti» non c’è spazio per nessuno Dio, cioè per nessuna realtà. Ecco perché dopo Charlie Hebdo il tema del pubblico dibattito è slittato dall’allarme “fanatismo” all’allarme “religione”
Ricordo che sabato?11-4-2015 si svolgerà a Milano , dalle ore?15 alle ore 18 , il nostro terzo corteo nazionale , che percorrerà il pieno centro della città meneghina , con partenza da piazzale Cadorna ( stazione di metropolitana , linee 1 e 2 ) ed arrivo in piazza Medaglie d‘Oro ,?seguendo il consueto percorso foro Buonaparte , largo Cairoli,?via Cusani , via Broletto , piazza Cordusio, via Orefici , via Mazzini ( a lambire Piazza Duomo ) , piazza Missori , corso di Porta Romana ( stazione di metropolitana , linea 3 ) .
Ottomila giovani e famiglie provenienti da tutta la Spagna all'incontro di domenica presieduto da mons. Osoro. Inviate otto comunità in missione nelle periferie della città
Questa mattina la polizia ha arrestato circa 200 persone a Youhanabad, quartiere cristiano di Lahore, per il linciaggio di due persone avvenuto il 15 marzo scorso in seguito agli attentati talebani contro due chiese. Lo riferisce l'agenzia Fides, spiegando che le forze dell’ordine non hanno reso noto dove hanno portato gli arrestati e che ai familiari è stata momentaneamente negata la possibilità di mettersi in contatto con i loro cari.
Questo è il tempo in cui si programmano le vacanze. Allora cosa fai? Vai in internet, scegli la località, il tipo di soggiorno ed inizi a destreggiarti tra offerte, sconti, pacchetti e promozioni. Stessa operazione devi compiere oggi se vuoi un bambino. I vecchi rapporti analogici-amorosi sotto le coperte sono anticaglia rispetto al digitale procreativo che avanza.
Hanno capito subito che era cristiano dal suo nome. Era tutto ciò di cui avevano bisogno per decidere di rapirlo. “Il tuo nome è molto strano”, ha detto l'uomo musulmano vestito di nero mentre analizzava la carta d'identità dell'uomo. “E allora mi reso conto che avevano capito che ero cristiano”. L'uomo ha raccontato in forma anonima la sua terribile vicenda a Sulome Anderson del New York Magazine, figlia del giornalista Terry Anderson, che è stato ostaggio in Libano per sette anni.
Se c'è una richiesta dei pazienti che tutti i medici rifiutano con disprezzo senza alcuna paura di essere definiti paternalistici, è quella dei ragazzi dai muscoli eccessivamente sviluppati che chiedono steroidi per aumentare le proprie prestazioni. Un'ampia ricerca conferma che gli steroidi anabolici danneggiano il fegato e il cuore, oltre a provocare altri problemi.
“I dieci comandamenti sono per l'uomo, non contro l'uomo. Non ci tolgono o limitano la nostra libertà, piuttosto ci liberano. Quello che ordinano non è un capriccio di qualcosa che non è gradito a Dio, ma un progetto di vita che rende possibile lo sviluppo umano e un sano rapporto con gli altri”.
Suor Marie Keyrouz si è esibita a Madrid la settimana scorsa nel contesto del ciclo Ellas Crean, una celebrazione del talento femminile nel centro Conde Duque. La Keyrouz è una suora libanese che si è formata come cantante e antropologa. La sua musica è intesa come una forma di espressione religiosa.
Intervista a Gaspar Romero, il fratello minore di Oscar Arnulfo. “Il 24 marzo ero al lavoro quando, alle 6 della sera…”
Domani, 24 marzo si celebra la “Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei Missionari Martiri”, promossa dal Movimento Giovanile delle Pontificie Opere Missionarie, nel giorno anniversario dell’assassinio di mons. Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador (24 marzo 1980), che sarà beatificato il 23 maggio. L’iniziativa intende ricordare, con la preghiera e il digiuno, tutti i missionari che sono stati uccisi nel mondo e gli operatori pastorali che hanno versato il sangue per testimoniare il Vangelo.
Oggi come allora la comunità internazionale deve decidere se, come insegna la dottrina sociale della Chiesa e come ha ricordato papa Francesco, non sia urgente esercitare il diritto e il dovere di «fermare l’aggressore ingiusto»
La visita a Cuba di San Giovanni Paolo II, dal 21 al 25 gennaio 1998, ha segnato l'inizio dell'apertura di Cuba al mondo e alla Chiesa cattolica. All'epoca, di fronte a un Fidel Castro ancora attivo e al potere, il pontefice polacco pronunciò la frase decisiva: “Cuba si apra al mondo e il mondo si apra a Cuba”.
I 28 membri dell’Unione si sono riuniti a Bruxelles per discutere della crisi libica e dell’attentato di Tunisi in cui sono stati uccisi 19 cittadini europei e l’unica cosa che sono riusciti a esprimere è condannare con forza «lo scioccante attacco perpetrato contro la Tunisia». La Ue si è detta pronta «a intensificare la cooperazione con il Paese per lottare contro la comune minaccia terroristica e per rafforzare la democrazia e contribuire allo sviluppo socio-economico». Sorprendente l’analisi del presidente del Consiglio europeo, il polacco Donald Tusk, che ha preso atto che la Tunisia è ora «a rischio di una maggiore violenza da parte dello Stato Islamico», insistendo sul fatto che non esistono «soluzioni a breve termine» per la regione.
Il 17 marzo, mentre l’attenzione mediatica era concentrata sul “divorzio breve”, in Commissione Giustizia al Senato la sen. Cirinnà ha depositato il nuovo testo base “regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”.
L'ideologia gender prosegue la sua marcia inarrestabile nella formazione di una nuova antropologia. E lo fa con i soldi pubblici e con il cavallo di Troia dello spauracchio delle malattie sessualmente trasmissibili. La paura di contrarre l'Aids è il concetto cardine attraverso il quale le scuole statali iniziano ad anticipare gender theory, omofobia, aborto e preservativo già dalle scuole medie, abbassando l'asticella dell'informazione sessuale dalle Superiori alle Medie. Peccato che anche in questo caso i genitori siano completamente impotenti. Anche perché a proporre una rivoluzione antropologica a suon di omofobia sono addirittura le Asl, che grazie all'autorevolezza scientifica di cui godono possono essere utilizzate dalle lobby gay per introdurre tra i banchi l'ideologia relativista secondo cui l'amore non è altro che un coacervo di sentimenti ed emozioni che vanno assecondati a seconda delle sensazioni.
Un tumore scoperto al quinto mese di gravidanza. Una maternità affrontata con forza dopo la scelta di rimandare le cure alla nascita del bambino. Era la terza gravidanza di Chiara: Maria e Davide erano scomparsi poco dopo il parto. Entrambi erano nati con gravi malformazioni. «Ho detto sì a Dio», storia di una giovane madre romana morta per far nascere il suo bimbo. Nel libro «Piccoli passi possibili» (Porziuncola,12 euro) a raccontare la sua vita sono il marito Enrico Petrillo, i genitori, la sorella, i due medici che l’hanno assistita fino alla fine.
Catechesi Naufragare o approdare? Viaggio nell'antropologia biblica, di don Fabio Rosini. Quinta puntata: Furti
"I cristiani possono diventare 'chicchi di grano' e portare molto frutto se, come Gesù, 'perdono la propria vita' per amore di Dio e dei fratelli". Anche quest'anno Francesco ha fatto distribuire un Vangelo in piazza san Pietro. Oggi ricorre la Giornata mondiale dell'acqua, promossa dalle Nazioni Unite, "le acque del pianeta siano adeguatamente protette e nessuno sia escluso o discriminato nell'uso di questo bene, che è un bene comune per eccellenza".
Sarà colpa dell’ubriacatura e conseguente scottatura quirinalizia, ma Pierluigi Castagnetti sembra uno di quei bambini che si armano di bastone di cartone e iniziano a minacciare di conquistare il Mar dei Caraibi. «Il cardinal Burke? Un pericolo». «Il dibattito nella Chiesa sulla comunione ai divorziati risposati? Un pericoloso precedente». Insomma, abituato a dare lezioni in quanto unto dal Dossetti pensiero, Castagnetti, una volta in pensione, si è ritirato ai giardinetti e non potendo più utilizzare le colonne dei giornali si accontenta di quel che passa il convento: così da Facebook pontifica contro il cardinale reo di girare l’Italia «per fare conferenze contro le tesi del Card. Kasper (in effetti contro Papa Francesco) sul tema della famiglia».
Il dittatore Hideyoshi morì e una lotta di potere si ingaggiò tra i baroni feudali. Tokugawa Ieyasu uscì vittorioso e divenne un dittatore ancor più assoluto del suo predecessore; prese l’antico titolo di shogun. Il primo degli shogun Tokugawa fu molto diffidente nei confronti del cristianesimo e del cattolicesimo in particolare. Vedeva che i missionari accompagnavano i conquistatori nelle loro imprese coloniali su tutta la terra, ed era stato molto turbato dal vedere che dei nobili come il Barone Takayama e dei semplici contadini disobbedissero all’onnipotente Hideyoshi per seguire questa religione straniera, che pure era vietata.
vete mai pensato di preparare un menù pasquale a base di ricette bibliche? Il binomio tra Sacre Scritture e cucina è piuttosto intenso. E lo fa riscoprire il progetto “Un attimo di pace” promosso dalla Pastorale della comunicazione della Diocesi di Padova, in collaborazione con Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) di Padova. «Abbiamo scoperto che l’itinerario di avvicinamento che parte dal cibo e conduce alla Sacra Scrittura - spiega don Marco Sanavio, responsabile del progetto “Un attimo di pace” - coinvolge particolarmente le persone sia nella fase di preparazione, nella quale viene proposto il collegamento tre il piatto e il brano biblico, che in quella di degustazione che spesso si trasforma in occasione per invitare altre persone alla propria tavola».
Il 20 marzo 2015 Papa Francesco ha reso pubblica una lettera alla Commissione internazionale contro la pena di morte, dove afferma di volere spiegare – con maggiore dettaglio rispetto a precedenti occasioni – perché oggi la Chiesa è contraria alla pena capitale. Il Pontefice è consapevole che, sul punto, la posizione della Chiesa Cattolica ha conosciuto un’evoluzione. Il «Catechismo della Chiesa Cattolica» del 1992 ricordava al n. 2667 che «l’insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani».
Vangelo Gv 12,20-33: Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto.
In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!». La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.
La Francia a passo di marsigliese marcia spedita verso l’eutanasia legale. Martedì 17 marzo l’Assemblea nazionale ha approvato con larghissima maggioranza bipartisan la proposta di legge Claeys-Leonetti inerente la «creazione di nuovi diritti per il malato e per le persone in fine vita», come si legge nel titolo della proposta stessa. Il voto definitivo è previsto verso maggio-giugno al Senato.
Ho 21 anni e da quando ne avevo 17 ho deciso di vivere la castità. Credo che la castità sia il modo migliore di vivere per ciò che riguarda la sessualità e l'amore. Mi considero agnostico, e pur non essendo credente ho sempre pensato che la società si sia corrotta per la “libertà sessuale” che si predica e si pratica al giorno d'oggi, e per questo ho deciso di non far parte del “gregge”.
Quante volte nella vita abbiamo esperienze che non comprendiamo e che all'improvviso, un giorno, nel cammino, si riempiono di luce e vanno al posto giusto! Allora capiamo che quel momento difficile o quella persona alla quale non abbiamo dato tanta importanza è stato fondamentale perché io potessi continuare a camminare e a crescere. Ci piace capire tutto subito, comprendere tutte le crepe e le rotture. Ci piacerebbe conoscere il senso di tutto il cammino e scoprire sempre la mano che ci guida. Per questo a volte, all'improvviso, ci sono momenti in cui vediamo la vita nel suo insieme, come la vede Dio. E vediamo anche come Dio ci conduce. Guardando indietro, sembrano acquistare senso molte cose. È più facile vedere le cose come le vede Dio, in Lui hanno senso.
Prima il party venato di blasfemia, poi la reprimenda di Comune e Pd, infine le timide scuse del Cassero per quelle immagini dissacranti. Ha sollevato una bufera il caso della serata ‘Venerdì credici - Notte blasfema e scaramantica’ organizzato nello storico locale della comunità Lgbt (Lesbiche, gay, bisexual, transgender) di Bologna (Il Resto del Carlino - Bologna, 19 marzo).
Potrà sembrare un caso ma la crisi della famiglia – almeno nel nostro Paese – è andata di pari passo con il venir progressivamente meno della devozione a san Giuseppe. Per certi versi è paradossale che questo sia accaduto dopo un Concilio Vaticano II che Giovanni XXIII aveva posto proprio sotto la protezione di san Giuseppe con la Lettera apostolica Le Voci (1961). Ma probabilmente l’ondata progressista seguita al Concilio fece sì che la devozione a san Giuseppe fosse considerata una di quelle superstizioni preconciliari che erano superate da una Chiesa ormai protesa nell’abbraccio al mondo.
«Il Senato approva. Applausi dei Gruppi Pd, Fi, Ap (Ncd-Udc), Misto-Sel, Misto». Così il resoconto stenografico dell’aula di Palazzo Madama dopo il voto finale sul cosiddetto “divorzio breve”: 228 voti a favore, 11 contrari e 11 astenuti. Che c’è da applaudire, in una giornata resa tragica qualche ora dopo per quanto accaduto a Tunisi? Quali sono le novità che hanno meritato tanto entusiasmo dei senatori? Proviamo a capirlo esaminando il merito del provvedimento, cercando di coglierne la necessità, verificando le espressioni di voto, infine guardando in prospettiva.
Non riesce più a trovare lavoro Margherita Ulisse, l’infermiera dipendente dell’ospedale di Voghera che il 15 maggio del 2014 in pronto soccorso si è rifiutata di somministrare a una ragazza il Norlevo (“pillola del giorno dopo”) illustrandole i possibili effetti abortivi del farmaco.
Per il prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti «anche dentro la Chiesa cattolica c’è confusione su questioni dottrinali e morali»
Per gentile concessione di padre Joseph Mary Wolfe, MFVA, Missionario francescano del Verbo Eterno, e con il suo permesso, condivido con i lettori di Aleteia una lettera scritta il 23 settembre 1964 da Martin Luther King Jr. (1928-1968), all'epoca Presidente della Conferenza per la Leadership Cristiana del Sud. In questo documento storico si rivelano lo spirito e il cuore di questo pastore battista statunitense, che ispirato dall'esempio di Gandhi utilizzò la non violenza come strategia di lotta per difendere i diritti civili dei suoi fratelli nordamericani di colore.
Un fitto programma di ritiri spirituali nelle scuole sta avvicinando i giovani della Polonia ai protagonisti di notevoli casi di conversione. L'obiettivo è invitare i giovani a un incontro personale con Cristo e a cambiare vita come parte del cammino in vista della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si celebrerà nella città polacca di Cracovia nel 2016.
Contrastare la dittatura del “pensiero unico” che oggi si manifesta “in forme contemporaneamente subdole e anche palesi” e si accanisce contro l’idea di famiglia, ipotizza varie tipologie di famiglie e considera indifferente la presenza della diversità sessuale nella relazione familiare.
Che cosa sono, alla luce della pagina biblica, il timore e la paura? Si tratta di un soggetto di sua natura ambiguo e delicato, che sembra attanagliare l'uomo contemporaneo, sempre sospeso sul baratro dell'ignoto, del terrore, dell'insicurezza. Diciamo subito che non riteniamo il concetto di “timore” solo negativo, né che paura e timore siano del tutto sinonimi. Ma per parlare di tutto questo, mi piacerebbe partire con una nota personale. Quello che prova Yambo, il protagonista del romanzo di Umberto Eco, La misteriosa fiamma della regina Loana (2005), l'ho sperimentato anch'io qualche tempo fa, quando nella casa estiva dei miei familiari ho ritrovato l'antica amata copia del Nuovissimo Melzi, il dizionario della mia adolescenza. Mi ero imbattuto proprio nella pagina che mi atterriva da bambino, e che Eco riproduce a pagina 110 del suo libro. Erano 30 caselle di una macabra scacchiera in cui sfilavano tutti i supplizi possibili: dalla berlina ai ceppi, dalla crocifissione alla decapitazione, dalla fucilazione alla ghigliottina, dalla graticola alla lapidazione e così via elencando in un crescendo di genialità perversa.
"Si chiamava Akash Bashir la guardia che domenica scorsa a Lahore, in Pakistan, ha impedito al kamikaze di entrare e farsi esplodere all’interno della chiesa cattolica di St. John, in quel momento gremita di fedeli. Il suo gesto coraggiogio, che gli è costato la vita, ha salvato però quella di molte altre persone. Il suo nome è stato reso noto oggi dall'Ans, l'Agenzia di informazioni salesiana: era un giovane ex-allievo della scuola tecnica salesiana del quartiere a maggioranza cristiana di Yuhannabad."
Per i cristiani è costruito sulla figura di Gesù Cristo, per gli islamici significa farsi testimoni di Dio.
Questa storia parla di vita che inizia, di amore gratuito e di lana. Sì, di lana. Perché c’è un sottile filo di lana che unisce la vita di centinaia di bambini in tutta Italia e che attende di legarne molti altri ancora.
L'Anno Santo annunciato da Papa Francesco non è il primo che non cade nelle scadenze di cento, cinquanta o venticinque anni calcolati sul l'inizio del secolo che corrispondono ai Giubilei ordinari, a partire dal primo indetto da Papa Bonifacio VIII per l'anno 1300. Per esempio, Pio XI fissò un Giubileo straordinario nel 1933, per il diciannovesimo centenario della Redenzione. E, sempre con riferimento alla Redenzione, san Giovanni Paolo II ne celebrò il 1950º anniversario nel 1983 con un ulteriore Giubileo straordinario. Non solo «cifre tonde», dunque, né novità senza precedenti.
Uno per tutti: Alessandro Cecchi Paone, mancato europarlamentare, showman (le due cose vanno insieme) e consulente gay per Forza Italia, sezione Francesca Pascale da Arcore. Sempre sulle barricate dell’indignazione glamour.« Ho buttato tutte le mutande D&G che avevo. Non le regalerò più ai miei fidanzati». La tignosa dichiarazione gli è venuta dopo aver letto le dichiarazioni di Domenico Dolce su famiglia, figli della provetta e matrimoni gay. Vendetta tardiva, dato che quelle verità lo stilista le aveva dichiarate a Panorama addirittura la scorsa settimana, ma nessuno nel sciccoso ambiente gay friendly se l’era filate più di tanto.
A 86 anni, di cui 62 da sacerdote, p. Gheddo ripercorre "tre esperienze" della sua vita e della sua vocazione: "Adesso sono ormai nella terza età e chiedo a Dio di non far diminuire in me la passione per il Regno di Dio che ho sperimentato fino ad oggi".
Per il Global Times (Quotidiano del popolo) alla Cina non piacciono le ordinazioni episcopali concordate, "modello Vietnam". Imbarazzo del Ministero cinese degli esteri di fronte ai mille passi della Santa Sede. La Cina vuole che il Vaticano accetti tutti i vescovi scomunicati e faccia silenzio su quelli sotterranei e imprigionati. Il caso di mons. Cosma Shi Enxiang. Senza libertà religiosa non vale la pena avere rapporti diplomatici. Lavorare per la missione e l'unità dei cattolici in Cina. Un lavoro per Xi Jinping: attuare la campagna anti-corruzione verso il ministero degli affari religiosi e l'Associazione patriottica, arricchitisi in questi decenni alle spalle dei cristiani.
Tutti contro Dolce e Gabbana per le loro coraggiose dichiarazioni contro i figli in provetta. Dopo Elton John anche Ornella Vanoni invita al boicottaggio «Non so se bruciare il mio cappotto di cincillà Dolce & Gabbana o darlo al barbone Antonio in Centrale». Il che la dice lunga su come la signora consideri i senzatetto.
Qualche giorno fa, da queste colonne, avevo posto delle domande a Mario Adinolfi dopo i suoi commenti al voto dell’Europarlamento sul Rapporto Panzeri sui diritti umani, che conteneva tra l’altro il diritto all’aborto e l’invito ad approvare le unioni gay. E Adinolfi ha prontamente risposto via Facebook in modo molto più esauriente di quel che forse immaginava. Lo ha fatto ovviamente con il suo stile, sul quale non mi soffermo, ma che dà l’idea del personaggio. Dal suo messaggio – che potete leggere integrale in fondo a questo articolo – si ricavano comunque alcune informazioni interessanti...
Mentre la comunità cattolica del Paese riemerge dall'oscurità della persecuzione per "salutare la Madonna" nella nuova chiesa di Oura, il Vicario apostolico del Giappone è mons. Nevers. Che diventa vescovo di Lourdes e accoglie santa Bernadette in monastero difendendo l'autenticità delle apparizioni mariane. Una riflessione del Superiore regionale del Pime in occasione dei 150 anni da questo evento storico per la Chiesa e per la società giapponese.
In questi anni di ricerca ho imparato poche cose. Dio è insondabile. Chi può comprenderlo? Io no, anche se ci provo. I miei libri riflettono solo il lungo cammino che ho percorso alla sua ricerca e quanto ancora sono lontano da Lui. Questa sera mi sono seduto a riflettere e ho pensato a questo. Mi sono detto: “Come posso riconoscere un vero cristiano?”. La risposta è semplice: “Dall'amore”. Dio, che è amore, ci chiede di amare, tutti.
“Sono ansioso di recarmi nella vostra Patria” ha detto papa Francesco ai vescovi di Bosnia e Erzegovina in visita ad limina in Vaticano. Bergoglio sarà a Sarajevo il prossimo 6 giugno, un evento atteso con molta partecipazione dai cattolici, ma accolto con favore anche dalle altre componenti religiose della Bosnia, come dimostra il messaggio inviato dalla comunità islamica per felicitarsi dell’arrivo del pontefice. La tradizionale convivenza tra etnie e religioni diverse che aveva connotato il Paese, e soprattutto la capitale Sarajevo, è stata travolta dal conflitto seguito alla dissoluzione della Jugoslavia e ancora a vent’anni dal termine della guerra la ricostruzione del tessuto sociale e istituzionale è difficile.
Le milizie sciite, aiutate dai pasdaran iraniani, sono a Tikrit. Lo Stato Islamico perde terreno, ma «c’è una guerra civile strisciante». Intervista a Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera
Dopo la legge contro l’“omofobia” occorre proteggere la nuova categoria degli “omofobi” creata dalla norma stessa. Paradossalmente, infatti, la Commissione dell’Uguaglianza e dei Diritti umani che vigila sull’esecuzione e il rispetto dell’Equality Act del 2010, con cui la Gran Bretagna riserva una protezione speciale alle persone che si dichiarano omosessuali, ora si trova a dover fronteggiare le discriminazioni causate dalla legge stessa.
«Vogliamo lodare il vostro coraggio e ringraziarvi per l’ispirazione che siete. Ma vi imploriamo anche di non arrendervi quando la reazione crescerà d’intensità»
Ieri, domenica 15 marzo, due attentati suicidi hanno colpito due chiese cristiane, la Saint John Catholic Church e la Christ Church, a Youhanabad, un sobborgo di Lahore, nel Punjab, dove vive la più grande comunità di cristiani del paese, oltre 100.000 persone. Il bilancio provvisorio è di 14 morti e almeno 78 feriti. L’intenzione di arrecare il massimo danno è evidente. In quel momento infatti le chiese, molto vicine una all’altra, e i loro dintorni erano gremiti di fedeli convenuti per partecipare alle celebrazioni domenicali. Secondo alcune testimonianze, gli attentatori hanno cercato di entrare prima dall’ingresso principale dei due edifici e poi da uno secondario. Fermati dalle guardie di sicurezza insospettitesi, si sono fatti esplodere all’esterno. Passato il primo momento di panico, la folla inferocita ha scatenato una caccia all’uomo, alla ricerca di eventuali complici. Convinta di averne individuati due, ha bruciato vivo un uomo e ne ha linciato un altro. Quindi migliaia di cristiani armati di bastoni si sono riversati nelle strade circostanti, bloccandole, e hanno attaccato una stazione di autobus.
La mia riflessione esistenziale, con gli anni, è diventata anche filosofica e religiosa. Immagino che nei miei coetanei neurotipici la riflessione esistenziale sul significato non tanto della vita umana in generale ma della propria vita, il che è infinitamente piu? coinvolgente, sia iniziata in eta? piu? avanzata rispetto a quanto accaduto per me. Loro da bambini la vita potevano viverla, cercando di esplorarla e di goderla. A me tale dimensione era quasi totalmente preclusa.
C’è un’infinità di argomenti contro l’aborto, ma io, visto che mi piace perdere facile, scelgo il più opinabile, il più attaccabile, il meno spendibile in un dibattito pubblico: l’aborto rende le donne infelici.
Più di 400 anni fa, Nagasaki era la prima e unica città cristiana del Giappone. Il 15 agosto del 1549, San Francesco Saverio sbarcò a Kagoshima, e fu allora che i giapponesi sentirono parlare del Vangelo per la prima volta. Nessun europeo era mai penetrato oltre la costa e non c'era nessun dizionario per tradurre in giapponese una lingua europea. Ciò rendeva quanto mai difficile il compito di Francesco Saverio, che cominciò a predicare parlando del Dai Nichi. Ben presto però scoprì, con sua grande confusione, che quella parola in giapponese non significava il Dio Onnipotente della Bibbia, ma era una delle manifestazioni del Buddha. Tuttavia, la fede è qualcosa che attira più delle nozioni, e i giapponesi furono così colpiti dal nobile basco che chiesero il battesimo in gran numero.
I responsabili sono militanti del Jamaat-ul-Ahrar. I luoghi di culto colpiti sono la cattolica St. John e la protestante Christ Church. Quasi 2mila persone erano nelle chiese al momento delle esplosioni. Una folla inferocita lincia e uccide uno degli attentatori.
Puntata dell'11-03-2015 - L'opera di Gesù
Quarta puntata: certezze.
Un gruppo composto da circa otto persone è entrato con la forza nel convento dedicato a Gesù e Maria a Ranagath, che comprende una scuola molto rispettata sul territorio. Dopo una rapina, hanno violato la superiora e picchiato altre tre consorelle. Sono tutte ricoverate. La popolazione scende in piazza e blocca le strade, il governo "condanna questo odioso crimine".
In India non si ferma la persecuzione contro i cristiani e non mancano le cariche della polizia contro coloro che protestano nei confronti di questo genere di violenze. A Haldad, nel Rajasthan, i militanti hanno fatto irruzione nell’abitazione di un cittadino cristiano accusando i presenti di conversioni forzate. Arrestati il pastore pentecostale e il proprietario di casa che sono stati rilasciati solo dopo ore di interrogatorio (In Terris, 13 marzo).
Era solo questione di tempo prima che qualcuno avesse l'idea “innovativa” di offrire il sacramento della riconciliazione on-line per i cattolici. Con lo pseudonimo @PriestDavid, una persona nella città di San Antonio (Texas, Stati Uniti) sta offrendo sull'applicazione di Snapchat l'opportunità di confessare le persone.
È una lunga intervista quella che Papa Francesco ha rilasciato a Valentina Alazraki, vaticanista di Televisa, nel pomeriggio del 6 marzo a Santa Marta, e che la televisione messicana ha iniziato a trasmettere la sera del 12 marzo, alla vigilia dell’inizio del terzo anno di pontificato. In una nostra traduzione pubblichiamo il testo integrale delle risposte del Pontefice e, in forma sintetica, le domande.
Primo Comandamento....
24 ore no stop di chiese aperte, abitate da fedeli in meditazione e sacerdoti disponibili per confessare. Il sacramento della Riconciliazione e l’adorazione eucaristica sono al centro delle seconda edizione dell’iniziativa "24 ore per il Signore", promossa il 13 e 14 marzo dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione (Avvenire, 13 marzo).
Pregare la Via Crucis è molto semplice e richiede solo qualche minuto, ma poche persone sanno pregarla, per cui vorremmo offrire uno schema di base per farlo.
La misericordia “è l’elemento centrale dell’esperienza umana e spirituale di Papa Francesco”, anzi “è l’architrave del suo messaggio di speranza per l’uomo di oggi”. Lo dice venerdì 13 marzo mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del C9, in un’intervista (Avvenire 13 marzo). E infatti il pontefice lo ha messo al centro del Giubileo straordinario che si aprirà l'8 dicembre del 2015.
In India non si ferma la persecuzione contro i cristiani e non mancano le cariche della polizia contro coloro che protestano nei confronti di questo genere di violenze. A Haldad, nel Rajasthan, i militanti hanno fatto irruzione nell’abitazione di un cittadino cristiano accusando i presenti di conversioni forzate. Arrestati il pastore pentecostale e il proprietario di casa che sono stati rilasciati solo dopo ore di interrogatorio (In Terris, 13 marzo).
Di recente mi è stato regalato un piccolo libro affascinante dal titolo American History You Never Learned (La storia americana che non avete mai imparato, n.d.t.); contiene molte informazioni che mostrano come la scoperta del Nuovo Mondo e la fondazione della nostra Nazione siano avvenute in un contesto diretto di guida e benedizione divine. In particolare, Nostra Signora (che nell'invocazione dell'Immacolata Concezione è ancora oggi la nostra patrona nazionale) ha giocato un ruolo importante nella fondazione degli Stati Uniti. Ad esempio, i primi esploratori del Nordamerica – inviati dal re cattolico di Norvegia nel XIV secolo – si lasciarono dietro un'incisione nell'attuale Minnesota su quella che è diventata nota come Kensington Stone. Risalente al 1362, recitava “Ave, Vergine Maria; salvaci dal male” ed è la più antica traccia storica trovata nel territorio attualmente corrispondente agli Stati Uniti.
Anche l'antico monastero di San Giorgio a Mosul è finito nel vortice di violenza dell'Isis. I jihadisti hanno infatti sventrato la facciata dell'edificio appartenente all'Ordine antoniano di sant'Ormista dei caldei. Diversi media parlavano di una totale demolizione della chiesa tramite esplosivo, ma fonti irachene hanno riferito invece all'agenzia Fides che essa al momento risulta essere ancora in piedi.
Negli anni ’90, dissolta la Democrazia Cristiana e con essa il terminale politico dei cattolici italiani, i vescovi optarono per una scelta minimalista: militate pure nel partito che volete, dissero ai politici cattolici, l’importante è che troviate l’unità quando si tratti di votare sui valori fondamentali (vita, famiglia, libertà di educazione, tanto per citare i principali). La prima parte è stata ampiamente realizzata, l’unità sulle questioni fondamentali resta una chimera.
I fiocchi venivano giù stupiti anch’essi d’esser precipitati sulla terra in un giorno che non avrebbe mai potuto vedere la neve. Era il 5 agosto infatti, era notte e cadeva la neve sull’Esquilino. Ma nascosta dietro a quei fiocchi silenziosi v’era la Vergine Maria; aveva deciso infatti che era su quel colle di Roma che voleva le fosse dedicato un santuario. E lo comunicava con quanto di più le assomiglia, la neve candida. Così da quel giorno il 5 agosto è diventato una memoria di Maria carissima alla Chiesa, la Madonna della neve. E su quel Colle sorge ora una delle più belle Basiliche di Roma, la più antica in Occidente dedicata a Maria. Molti secoli dopo, erano quasi dieci anni fa, appena superata la mezzanotte del 5 agosto, proprio Lei, la Fanciulla di Nazaret, è scesa qui sulla terra, come un fiocco di neve, per venire a prendere un suo figlio amatissimo, Felix Cordero. Glielo aveva promesso molti anni prima, così, semplicemente, nel bel mezzo di una preghiera sciolta in libertà mentre guidava. Ed è stata fedele.
Mi chiamo Antonello Iapicca, sono un presbitero italiano missionario in Giappone, a Takamatsu, da molti anni. Ora mi trovo in una zona di 200.000 abitanti dove non vi è presenza cattolica, annunciando il Vangelo insieme a due famiglie missionarie, una italiana e una spagnola. La mia esperienza Sono nato a Roma 51 anni fa. A 15 anni sono entrato nel Cammino Neocatecumenale, dove Dio si è mostrato un Padre pieno di misericordia per me; con la forza della Parola, della liturgia e della comunità, a poco a poco ha curato le mie ferite e, illuminando la mia vita come un prodigio del suo amore, mi ha riconciliato con tanti eventi che mi avevano rubato la speranza. L’esperienza della vittoria sulla morte di Gesù Cristo compiuta nella mia vita mi ha svelato la chiamata di Dio. Il presbiterato era il frutto di un’opera che mi sorpassava e mi sorprendeva. Venti anni fa fui inviato in Giappone, seminarista del Seminario Redemptoris Mater di Takamatsu....
Zubair Masih ha subito violenze per una notte intera sotto la custodia della polizia. Era stato fermato assieme ad alcuni parenti, in seguito alle accuse di furto avanzate da un musulmano contro la madre. L’intervento di attivisti e società civile ha consentito l’apertura di un’inchiesta contro gli agenti. Poche le speranze per la famiglia cristiana di ottenere giustizia.
Non è frequente che chi si accosta al sacramento della confessione venga interpellato, come accadeva un tempo, con l'interrogativo: "Quante volte, figliolo?", ma lo stesso la confessione non deve trasformarsi in un "interrogatorio fastidioso e invadente". E' papa Francesco a dirlo nell' udienza ai partecipanti al Corso annuale sul foro interno promosso dalla Penitenzieria Apostolica, che ha il fine di aiutare i neo sacerdoti e i candidati al sacerdozio ad amministrare bene il Sacramento della Riconciliazione.
“Mi chiamo Federico, sono nato nel 1993 e mentre scrivo queste righe ho da poco compiuto vent’anni”. Federico soffre di autismo e non riesce a parlare. All'età di un anno i genitori Paola e Oreste notano che quel loro bellissimo figlio, vivace, e dai biondissimi capelli ricci comincia a trapassarli con lo sguardo, a rifiutare qualsiasi contatto e a non voltarsi quando veniva chiamato. A tre anni la diagnosi: si tratta di “autismo”. Seguono poi anni e anni di terapie, con lui aggrappato all'amore saldo dei genitori e dei fratelli Arianna e Leonardo.
" "Sono gay, non posso avere un figlio. Credo che non si possa avere tutto dalla vita, se non c'è vuol dire che non ci deve essere. È anche bello privarsi di qualcosa. La vita ha un suo percorso naturale, ci sono cose che non vanno modificate. E una di queste è la famiglia”. Così lo stilista Domenico Dolce in una intervista rilasciata a Panorama con il suo collega, amico ed ex partner Stefano Gabbana sul ruolo della famiglia."
"La rivoluzione di Francesco è vera e sentita, la sua non è un'operazione furba". Francesco e Francesco: il cantautore Guccini parla di Bergoglio in un'intervista a Tv2000. Lo descrive con ammirazione apprezzandone soprattutto "la coerenza, la statura notevole" anche se ha "dei concetti e delle espressioni molto lontani dal mio vivere quotidiano". Guccini si definisce "non ateo ma agnostico", e ammette: "è così difficile poter credere" ( Huffington Post, 11 marzo).
Il dialogo con il Signore deve avvenire per amore e con amore, non per pura convenienza, per vedere cosa ci guadagniamo, e nella nostra preghiera devono essere sempre presenti alcuni elementi che rimandano alla parola “agape”.
Il vescovo di Avila, monsignor Jesús García Burillo, ha presentato questa settimana la sua nuova lettera pastorale in occasione del V centenario della nascita di Santa Teresa definendola un invito ad accostarsi al cuore della santa, prendere il meglio che ha e applicarlo alla propria vita rinnovandola.
Prescrizione obbligatoria per le donne di tutte le età e test prima della prescrizione solo nel caso ci sia il sospetto di una gravidanza in corso. Così si è espresso oggi il Consiglio superiore di sanità (Css) nell'atteso parere richiesto dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin sull'utilizzo del contraccettivo d'emergenza noto come "pillola dei 5 giorni dopo" (Ellaone), dopo che lo scorso novembre l'Agenzia europea dei farmaci (Ema) si era invece espressa a favore della vendita del farmaco in farmacia senza obbligo di ricetta (Rainews.it, 10 marzo).
Il 19 aprile prossimo inizierà a Torino un evento straordinario: l'ostensione della Sacra Sindone, evendo che non avveniva dal 2010. L'esposizione, che proseguirà fino al 24 giugno, sarà un momento di grazia per tutti i fedeli e i pellegrini che si recheranno a venerare il sacro telo, anche per le persone con handicap visivi.
Sfuma al Senato la possibilità di adottare un bambino da parte di un genitore single che ne sia già affidatario. Affidamento e adozione restano per i single due percorsi diversi e distanti: solo le coppie sposate, terminato l'affido, potranno richiedere l'adozione del minore. L'aula di Palazzo Madama sta discutendo del disegno di legge di adozione dei minori da parte delle famiglie affidatarie e la senatrice Pd Francesca Puglisi ha deciso di ritirare l'emendamento che conteneva questa possibilità. «Si è allontanato rischio che l’affido venga usato strumentalmente per ottenere l’adozione».
Vangelo Gv 3,14-21:Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Iraq. Quando tutti i 4.000 abitanti sono scappati da Teleskof, le due donne prossime ai 70 anni sono rimaste. «Nessuno nella storia ha mai osato fare quello che lo Stato islamico ci ha fatto»
Michika, Baga, Damasak, Malam Fatouri e molte altre. Sono tante le città del nord della Nigeria che l’esercito di Abuja, insieme a quello del Niger e del Ciad, afferma di aver strappato a Boko Haram con l’offensiva partita il 14 febbraio. I terroristi islamici, che per tutta risposta hanno giurato fedeltà all’Isis, continuano però nei loro attentati: ieri due donne kamikaze si sono fatte esplodere in un mercato a Maiduguri, uccidendo sette persone.
Cresce l’apprensione per le centinaia di persone rapite il mese scorso dai jihadisti dello Stato Islamico, nel nord della Siria. Tra queste almeno 52 famiglie cristiane dei villaggi della valle del Khabur, in parte ancora nelle mani dei loro sequestratori. Le trattative per la loro liberazione "si erano concluse giorni fa", ha riferito ieri il nunzio apostolico in Siria, mons. Mario Zenari, ai microfoni della Radio Vaticana.
L'arcivescovo di Bologna protesta vigorosamente contro gli articoli pubblicati a puntate da un noto quotidiano, ottenuti ingannando il confessore e violando il Sacramento.
Mons. Oscar Arnulfo Romero, l'arcivescovo di El Salvador ucciso in odium fidei, sarà beatificato il prossimo maggio. A renderlo noto, oggi, monsignor Vincenzo Paglia, postulatore della causa, nel corso della sua visita nel paese centroamericano. A comunicare la data precisa della cerimonia è però il quotidiano dei vescovi italiani Avvenire riferendo che si tratta del 23 maggio 2015.
Giovedì 2 aprile, Giovedì Santo, Papa Francesco si recherà nella Casa Circondariale Nuovo Complesso Rebibbia, per incontrare i detenuti. Lo riferisce una breve nota della Sala Stampa vaticana, informando che il Pontefice, celebrerà la Messa "in coena Domini", alle 17.30, nella Chiesa del Padre nostro. Durante la funzione, laverà i piedi ad alcuni detenuti e alcune detenute della vicina Casa Circondariale Femminile.
Con il motto “Preghiera, Formazione e Servizio”, i Ciegos Españoles Católicos (Ciechi Spagnoli Cattolici, CECO) lavorano per accompagnare molti non vedenti nella loro solitudine e aiutarli nelle necessità quotidiane. Hanno iniziato a lavorare a Saragozza vari anni fa e ora sono diffusi in 21 diocesi spagnole da quando, nel 2008, la Conferenza Episcopale Spagnola ha riconosciuto la loro natura giuridica.
Questo quotidiano nasce e vive per smontare i tanti miti del progresso. Di questi miti c’è n’è uno che in molte nazioni è servito e serve da ariete per le legislazioni abortiste. Più o meno può essere declinato così: l’aborto non è una cosa bella, ma le donne abortiscono comunque, se legalizziamo l’aborto almeno le donne non moriranno per le complicanze degl’interventi clandestini. È la seducente dottrina del male minore, capace non solo, come ammoniva Hanna Arendt, di fare dimenticare troppo in fretta il male comunque compiuto, ma addirittura di lasciare credere che si sta facendo il bene, che si è persone responsabili, in ultima analisi che così facendo si è veramente buoni. Non è uno scherzo, ad esempio “aiutare le donne nel momento del bisogno” è ciò che fa pensare al dr. Willie Parker di essere un buon samaritano mentre esegue gli aborti. Effettuare aborti tecnicamente impeccabili era quello che faceva dire nel 2006 al presidente di una sessione del convegno mondiale dei sanitari abortisti a Roma: “Noi, siamo i veri pro-Life”. È seguendo questa logica che l’Organizzazione Mondiale della Sanità promuove la legalizzazione dell’aborto come elemento fondamentale per la tutela della vita e della salute delle donne. Ed è questo il pensiero che nelle società occidentali mantiene il sostegno alle leggi abortiste. È vero? Diffondendo l’aborto legale si è davvero pro-Life? Si tutela davvero la vita?
La stessa chiesa, la Santissima Trinità di via San Giuliano a Pordenone, utilizzata da cattolici di stampo tradizionalista e da cristiani ortodossi romeni. Un edificio “contenitore” di celebrazioni diverse, che viene sistemato di volta in volta a ogni cambio di rito, utilizzando anche arredi sacri montati su rotelle per favorirne gli spostamenti (Messaggero Veneto, 10 marzo).
Oggi in Italia su un concetto pericolosamente manipolabile qual è quello di omofobia si sta costruendo l’impalcatura di una micidiale strategia propagandistica ideologica. Ma cos’è davvero l’omofobia? La domanda non appare peregrina se si considera il fatto che non vi è una definizione della scienza medica.
La rivista di una bidonville argentina intervista il Papa. E Francesco risponde. Ecco lo straordinario dialogo.
A Roma hanno trovato il modo per tamponare il calo dei matrimoni. Basta allargare il bacino di utenza. Ingresso libero quindi anche alle coppie omosessuali che vogliono “sposarsi”. Questo è in sostanza l’orientamento – è proprio il caso di dirlo - sposato, seppur non esplicitamente, dal Tar del Lazio. Ma ricostruiamo dall’inizio la vicenda dalle tinte arcobaleno.
«Nel contesto della Chiesa certe dichiarazioni sono più appropriate per una chiacchierata al bar». Lo ha detto il cardinale tedesco Josef Cordes, presidente emerito del Pontificio consiglio Cor Unum, riferendosi ad alcune esternazioni del suo connazionale cardinale Reinhard Marx. Il testo è stato pubblicato da Kath.net dietro specifica autorizzazione del cardinale Cordes e il titolo è molto chiaro: “Protesto!”.
La denuncia di Amedeo Rossetti, padre di un bimbo che frequenta una scuola dell’infanzia di Trieste, sta diventando un caso nazionale e avrà un seguito. Era stata pubblicata sul settimanale diocesano di Trieste, Vita Nuova, e in contemporanea su La Nuova Bussola Quotidiana. Che poi, parlare di denuncia, è perfino eccessivo. Si trattava di una diffida inviata alla dirigenza scolastica adoperando un fac-simile disponibile in rete per chiedere, come genitore, di essere messo al corrente di progetti che riguardavano la sfera delicata dell’affettività e della sessualità. Niente di più normale eppure è bastato questo per far scoppiare il caso. Perché la burocrazia scolastica teme le diffide per lo stesso spirito di inerzia con cui implementa acriticamente i progetti educativi e li appalta ad organizzazioni esterne: non vuole aver noie.
Era la vigilia della festa di San Giuseppe. In uno scompartimento del treno Magonza-Colonia stavano due viaggiatori, un Sacerdote ed un mercante. Il Sacerdote si accorse che quel signore pregava; lo interruppe nella preghiera e gli rivolse qualche domanda. Venne a sapere che era molto devoto di San Giuseppe e che rientrava in famiglia per trascorrere la festa del Patriarca con la moglie ed i figli. - Dunque, disse il Sacerdote, San Giuseppe è il vostro Patrono? - No, è il Patrono di mia moglie, che si chiama Giuseppina. Il 19 Marzo mi è tanto caro per tutto ciò che nella vita mi è capitato. Fui educato cristianamente; nella gioventù mi allontanai dalla Religione. Mia moglie si affliggeva a vedermi trascurato nell'anima; quando essa alla sera pregava davanti ad un altarino di San Giuseppe, io la burlavo. Cinque anni addietro, in occasione del suo onomastico, le feci un bel regalo; ricevendolo mi disse: Avrei preferito un regalo più prezioso! - E quale? - La tua anima! - e cominciò a piangere. Per consolarla le promisi di accontentarla. M'invitò ad andare in Chiesa in sua compagnia per ascoltare la predica su San Giuseppe. Accettai. Il predicatore disse fra l'altro: Mai nessuno ha invocato San Giuseppe, senza sentirne la protezione! Uscendo dalla Chiesa, la moglie mi disse: Tu che spesso sei in viaggio, promettimi che nei pericoli invocherai sempre San Giuseppe. - Qualche tempo dopo il treno sul quale viaggiavo ebbe un terribile urto. Gridai: San Giuseppe, aiutami! - Nel mio scompartimento eravamo in sette; sei morirono e solo io rimasi vivo. Da quel giorno sono divenuto Cristiano fervente e tutti gli anni, il 19 Marzo, adorno di fiori e di ceri l'altarino di San Giuseppe e con la mia famiglia mi prostro per ringraziarlo e pregarlo di cuore.
Dal buco nero della malattia alla speranza della guarigione ritrovata anche grazie alla fede e a una visita a Medjugorje. È la storia di Paola Toeschi Battaglia, 45 anni, borgomanerese, attrice e moglie di Dodi Battaglia, chitarrista dei Pooh. Ha raccontato la sua «quasi conversione» in un libro appena uscito per le edizioni Piemme, «Più forte del male».
Oggi inizia la Novena a San Giuseppe. Sempre su Rosario on line, continuano le meditazioni su San Giuseppe (stanno in prima pagina ....).
Quando il papa ha fatto riferimento ai conigli, Rosa Pich-Aguilera Roca non ha battuto ciglio. Per lei, ciò che conta sono la maternità e la paternità responsabili; ritiene che le parole di Francesco siano state male interpretate e si sente totalmente in linea con il pontefice, considerandosi una madre responsabile. “Nel letto di mamma e papà non entra nessuno”, dice. Né la suocera, né la madre né il sacerdote. Decidere di avere o meno altri figli non spetta a nessuno se non alla coppia, afferma. Rosa è madre di 18 figli, 3 dei quali già morti. A 24 anni, dopo aver sepolto due bambini, suo marito Postigo e lei hanno deciso di dire un “sì” alla vita che li ha portati fino a dove sono ora. Sono la famiglia con figli scolarizzati più numerosa d'Europa.
«Un miglioramento così repentino non è spiegabile con le sole terapie». E' questo il ritornello che si sono sentiti ripetere dai medici degli ospedali "Profili di Fabriano e Salesi" di Ancona Enrico Silvestrini ed Emanuela Libori, genitori di Anita, una bambina di tre anni affetta dalla sindrome di Kawasaki, originaria di Sassoferrato, in provincia di Ancona.
La caccia all’omofobo, la voglia spasmodica di creare un caso, sono ormai diventate una vera ossessione per associazioni Lgbt e giornali compiacenti. E se il caso non c’è lo si inventa, figurarsi poi se è possibile mettere in mezzo un prete.
I cicloni tropicali si formano sull’Atlantico, vicino all’Equatore. Quelli che riguardano la vita nascente e l’ideologia di genere si formano a Bruxelles e poi si spostano in tutta Europa seminando morte e distruzione. In questa settimana sono due gli appuntamenti chiave che vedranno impegnati gli eurodeputati al Parlamento europeo. Oggi [10 marzo] è previsto il voto sul “Rapporto sull’eguaglianza tra donne e uomini nell’Ue-2013» presentato dall’eurodeputato belga Marc Tarabella di area socialista. Un passaggio della sua relazione recita testualmente: «Il Parlamento europeo […] insiste sul fatto che le donne debbano avere il controllo dei loro diritti sessuali e riproduttivi, segnatamente attraverso un accesso agevole alla contraccezione e all'aborto; sostiene pertanto le misure e le azioni volte a migliorare l'accesso delle donne ai servizi di salute sessuale e riproduttiva e a meglio informarle sui loro diritti e sui servizi disponibili. […] Si tratta di una questione di sanità pubblica», continua il testo, «e di rispetto del diritto fondamentale delle donne sul proprio corpo».
Diritto facile all'aborto, sono ore decisive per il Parlamento europeo. A Strasburgo, infatti, è in discussione la risoluzione Tarabella.
Le cucine del Palazzo presidenziale francese sono più grandi di un appartamento. Cinquecento metri quadrati di piani di lavoro, preziose pentole e padelle in rame (dei tempi della monarchia) dove lavorano ogni giorno 22 cuochi e pasticceri. Cucinano per il presidente della Repubblica francese, François Hollande, ovviamente, ma anche per i suoi ospiti e per tutto il personale dell’Eliseo. In tutto, 70 mila coperti all’anno.
Oggi Claudio Chieffo compirebbe 70 anni. Sabato all’udienza con papa Francesco era come se fosse lì anche lui. «Certe canzoni dicono la verità di noi stessi»
Mentre Al Thani fa shopping in tutta Europa, alcuni tra i più importanti dirigenti del suo emirato finanziano a suon di milioni i jihadisti. Sanzioni? Macché. Obama lo riceve con tutti gli onori perché ha con lui «più interessi in comune che divergenze»
Non tutte le 52 famiglie cristiane prese in ostaggio dallo Stato islamico sono state liberate. Lo annuncia mons. Mario Zenari, correggendo in parte la notizia data da lui stesso ad AsiaNews, secondo cui tutte le famiglie erano state tratte in salvo e senza riscatto.
«L’idea di mettere il Magistero in una graziosa scatola separandolo dalla pratica pastorale – la quale può evolvere a seconda delle circostanze, delle mode e delle passioni – è una forma di eresia, di patologica schizofrenia. Io affermo solennemente che la Chiesa d’Africa si opporrà a ogni forma di ribellione contro il Magistero di Cristo e della Chiesa». Queste parole del cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, hanno già fatto il giro del mondo. Sono tratte dal libro-intervista Dieu ou rien, frutto del lavoro del giornalista francese Nicola Diat e pubblicato dalle edizioni Fayard.
“Così aiutiamo nostro figlio 15enne diventare una ragazza” è titolo di un articolo comparso qualche giorno fa sul Corriere della Sera. Racconta l’odissea di due genitori, Massimo e Rita, davanti alla confessione del figlio tredicenne che quando aveva otto anni si sente una ragazza nel corpo di un ragazzo. «Non ce la faccio più», scrive il ragazzo, «a sognare ogni notte al femminile e poi a svegliarmi non essendolo». Ecco fino dove può arrivare l’ideologia di genere.
Terza puntata: Azzardi. Catechesi Naufragare o approdare? Viaggio nell'antropologia biblica, di don Fabio Rosini
Il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione realizzerà ancora una volta l'iniziativa 24 Ore per il Signore il 13 e il 14 marzo. “La Chiesa non può dimenticare coloro che si sono allontanati o che vivono nella totale indifferenza. La Chiesa si avvicina e li invita ad aprire il proprio cuore a sentire la presenza del Signore e a fare tutto il possinbile per riconciliarsi con Lui, che ci indica il cammino che possiamo seguire perché ci siano fraternità, pace e giustizia”, ha detto ad Aleteia monsignor Octavio Ruiz Arenas, segretario del dicastero vaticano.
La traccia mariana che andiamo a esaminare insieme questa volta, cari amici, ci porta a Siracusa, più precisamente presso il Santuario dedicato alla Beata Vergine Maria delle Lacrime. Si tratta di un luogo assai caro alla devozione popolare, in Italia e all’estero, poiché ricorda un particolarissimo segno del passaggio di Maria nella terra di Sicilia, cioè le lacrime che, tra il 20 agosto e il 1 settembre 1953, sono sgorgate da un quadretto di gesso raffigurante il Cuore Immacolato di Maria. L’immagine sacra si trovava, all’epoca, nell’abitazione dei coniugi Angelo Iannuso e Antonina Giusto, ove sormontava la testa del letto matrimoniale della giovane coppia. Credo che ci bastino questi pochi riferimenti per andare con la mente e con il cuore in quella umile dimora, sita in via degli Orti di San Giorgio, al numero 11, dove in quei giorni del 1953 si compì la miracolosa lacrimazione che si verificò più volte sotto gli occhi di numerosi testimoni.
All'Angelus, papa Francesco chiede di fare della nostra esistenza "un segno del suo amore per i nostri fratelli, specialmente i più deboli e i più poveri". Fare pulizia dagli "atteggiamenti di cupidigia, gelosia, mondanità, invidia, odio, quell'abitudine di chiacchierare e spellare gli altri". Un ringraziamento alle donne: dove sono emarginate, "il mondo è sterile". Essere vicini alle persone che vivono momenti di difficoltà.
Il 25 febbraio scorso il Parlamento austriaco ha votato la riforma della legge sull’islam (Islamgesetz) la cui stesura risaliva al lontano 1912 quando l’Imperatore Francesco Giuseppe, a seguito dell’annessione della Bosnia-Erzegovina, volle trovare il modo di integrare i soldati bosniaci nell’esercito asburgico. Da quel momento, come si legge all’articolo 1, «Gli aderenti all’islam secondo il rito hanafita saranno riconosciuti come comunità religiosa nel Regno e nei territori rappresentati nel Consiglio imperiale».
Quale omaggio migliore alle donne, alla vigilia della giornata che ne celebra la festività, quale dono più gradito, che la testimonianza della vita meravigliosa di Chiara Corbella Petrillo. La sua immagine travolgente, già dipinta in modo magistrale nel libro Siamo nati e non moriremo mai più, ci raggiunge oggi attraverso un secondo scritto: Piccoli Passi Possibili (edizione Porziuncola). A farcene dono sono i suoi cari: il marito Enrico, papà Roberto e mamma Maria Anselma, la sorella Elisa, gli amici Cristiana e Simone, i medici Daniela e Angelo, Suor Stella. E poi il padre spirituale Fra Vito e l’amico Fra Francesco.
Gli esperti dicono che quella prevista il 21 marzo sarà la marea del secolo. Un’occasione unica per scoprire Mont Saint-Michel. Quando il coefficiente della marea supera 110 (capita una ventina di giorni l’anno), il Mont torna per qualche ora ad essere isolato dal continente. Ma nel giorno dell’equinozio il coefficiente sarà addirittura 118 e per una situazione analoga bisognerà aspettare il 25 marzo 2073.
In questo concerto di beneficenza per la Bosnia del 1996, Eric Clapton ha eseguito una canzone che aveva scritto per la Madonna insieme al famoso tenore Luciano Pavarotti e a un formidabile coro gospel. Il testo della canzone è una vera preghiera per Clapton. Nel suo libro di memorie, Clapton: The Autobiography, il musicista racconta un momento in cui ha toccato il fondo quando era in riabilitazione nel 1987.
Un anno di sofferenza, senza vedere sua figlia, poi la storia di Jennifer subisce una svolta lieta. Incontra i volontari della Comunità Giovanni XIII e con loro pianifica l'allontanamento dalla strada a cui era stata costretta dai osi aguzzini.
Come già molti altri quotidiani, anche il giornale della Santa Sede, “L’Osservatore Romano”, dal 2012 vanta un supplemento femminile. La differenza, però, sta nel fatto che a differenza della maggior parte degli altri giornali, questo supplemento non è dedicato alla moda o al jet-set; ma affronta le grandi sfide e i problemi che interpellano le donne di oggi, e, in particolare, il loro ruolo nella vita della Chiesa. Si intitola infatti: “Donne, Chiesa, mondo”.
Pasqua 1928: Giuseppe Ungaretti – il grande poeta da tutti conosciuto per le sue poesie scritte sul fronte durante la prima guerra mondiale -, dopo un periodo trascorso a Subiaco, approda “definitivamente” alla fede cattolica. Suggella la sua conversione con una poesia, La pietà, che inizia con un'ammissione, “Sono un uomo ferito”, e continua con versi di questo tenore: “Non ne posso più di stare murato/nel desiderio senza amore/...Fulmina le mie povere emozioni/liberami dall'inquietudine. Sono stanco di urlare senza voce...”
Grande festa nell’Aula Paolo VI per l'incontro del Papa con le famiglie del Cammino neocatecumenale che partono in missione per portare il Vangelo nel mondo.
Un “dono della Provvidenza” che “fa un grande bene nella Chiesa”. Con queste parole di stima Papa Francesco ha salutato i membri del Cammino Neocatecumenale, che hanno affollato l’Aula Paolo VI per la presentazione al Papa delle 200 famiglie del Movimento pronte a partire in missione in tutti i continenti. Mille e 100 famiglie sono già sparse nei cinque continenti, con i loro 4.600 figli. Altre 200, con 600 figli, si alzano in Aula Paolo VI per ricevere la benedizione di Papa Francesco e aggiungersi alla lista di quelli che li hanno preceduti. Papà, mamme, ragazzi, bambini che hanno deciso che la loro casa sarà altrove – altre le scuole, gli amici – ciascuna in una porzione di mondo dove Gesù e Vangelo sono parole di presa molto relativa.
La lotta alla malvagità inizia in famiglia, e il motivo per cui al giorno d'oggi tanti diventano malvagi è spesso da ritrovare nel fatto che molti giovani “vivono senza la coscienza della sacralità di essere figli, e quindi padri e madri”. Si parte dall’essere “una sola carne” e “un solo spirito” per “ritrovarsi in tanti soggetti separati perché lacerati da attrazioni diverse; per poi riunirsi e separarsi di nuovo, in coppie, famiglie, abitazioni, paesi diversi e con figli diversi. Molti genitori e figli vivono perciò la solitudine, il rifiuto, la gelosia, il tradimento, l’abbandono, l’infelicità, la depressione, la tristezza”. “È da questo sfascio che hanno origine la delinquenza, la cattiveria, la malvagità a dir poco cinica”. Ad affermarlo è padre Gabriele Amorth, che di malvagità se ne intende, essendo uno dei più noti esorcisti italiani. Ordinato sacerdote nel 1954, nel 1986 ha ricevuto l’incarico di esorcista nella diocesi di Roma dal cardinale Ugo Poletti.
Francia. Sull’aborto si vuole togliere la clausola di coscienza per i medici obiettori. Mentre, all’opposto, la si vuole introdurre per la sedazione profonda, come se fosse una pratica eutanasica
Cosa accadrà al cristianesimo nei prossimi 35 anni? È quanto cerca di prevedere un recente studio dal titolo: «Lo status del cristianesimo globale» (The Status of Global Christianity) realizzato da George Weigel, senior fellow alla Ethics and Public Policy Center di Washington, e pubblicato dall’International Bulletin of Missionary Research. La ricerca riguarda una linea temporale che si estende dal 1900 al 2050 e fa delle proiezioni relative ai cristiani attraverso le prossime generazioni.
Attaccato perché ha chiesto di insegnare la morale cattolica nelle scuole cattoliche, Salvatore Joseph Cordileone ci spiega perché è stato criticato dai media e lgbt Usa.
Eh, da due secoli la Spagna è così: una terra che trasuda cattolicesimo da ogni poro e un’élite politico-artistico-intellettuale che il cattolicesimo lo odia. Fino al punto di castrarsi pur di fare un dispetto alla moglie. L’ultima è questa: la giunta dell’Andalusia ha dato tempo fino a tutto marzo al Consiglio che regge la Cattedrale di Cordova di acconsentire a una cogestione paritaria con i musulmani, altrimenti andrà per vie legali. Il che, come fa osservare il foglio informativo dell’Aiuto alla Chiesa che Soffre, potrebbe anche voler dire esproprio.
Un libro The Francis Miracle: inside the transformation of the Pope and the church (Time Books, New York), è appena uscito negli Stati Uniti. L'autore è uno dei più conosciuti ed apprezzati vaticanisti del mondo, John Allen Jr, condirettore di Crux e del Boston Globe. Di lui George Weigel ha detto che è «il miglior vaticanista anglofono di sempre» e in effetti le sue analisi sono sempre interessanti e mai scontate. In attesa di poter leggere il libro in lingua italiana, La Nuova Bussola Quotidiana lo ha incontrato per fargli qualche domanda.
Secondo il Catholic News Service (Cns), papa Francesco proclamerà presto santi i coniugi Louis e Zélie Martin, genitori di santa Teresa di Lisieux, e la canonizzazione potrebbe avvenire proprio durante il Sinodo sulla famiglia, nel prossimo mese di ottobre. A confermare la notizia sarebbero state per il Cns le parole pronunciate pubblicamente venerdì 27 febbraio dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, intervenendo a una conferenza: «Grazie a Dio – ha detto il porporato – a ottobre due sposi, i genitori di santa Teresa di Lisieux, saranno canonizzati».
Altri quattro cristiani assiri sono stati liberati dallo Stato islamico, dopo i 19 lasciati andare domenica. Anche una bambina di sei anni, Mariana Mirza (nella foto Aina, in basso a sinistra), ha riavuto la libertà. Era dovuta restare con l’Isis dopo la liberazione dei genitori. Nelle mani dei jihadisti restano però diverse centinaia di persone (tra le 265 e le 373). Tutte sono state sequestrate il 23 febbraio e i giorni seguenti nel nord-est Siria, quando l’Isis ha attaccato i 35 villaggi cristiani che si snodano lungo il corso del fiume Khabur.
Una nuova utopia figlia del marxismo. Fondata sulla cieca rivendicazione degli orientamenti sessuali per riorganizzare la società e realizzare il sogno di un’uguaglianza senza singolarità. Parla il sacerdote e psicanalista Tony Anatrella
Presentato oggi ad Avola, in Sicilia, il rapporto annuale sulle attività 2014 contro la pedofilia e la pedopornografia in Italia e nel Mondo, dell'associazione Meter, guidata da don Fortunato Di Noto che ha consacrato la sua vita alla lotta di questo fenomeno, di questo orrore. La presentazione sottolinea drammatica realtà del fenomeno sugli abusi sessuali e maltrattamento sui bambini, e ricorda che, l'abuso virtuale è un abuso reale.
Laura Degan è un bambina angelo speciale. Arrivata sulla terra il 13 dicembre 1987 e tornata in cielo l'11 settembre 1994 dopo un terribile calvario tra operazioni, chemioterapia, radioterapia, trapianto di midollo osseo, dolore piaghe che le hanno sfigurato il viso, cecità. Laura abitava a Cervarese Santa Croce, vicino Padova. «Era una bambina che amava la musica, le feste, ballava, giocava - racconta alla rivista Miracoli sua madre Paola Franceschetti - e poi pregava, prima di ogni ricovero o di controllo, voleva sempre per la benedizione da Padre Daniele Hekic, un sacerdote nostro punto di riferimento spirituale e andare al santuario di San Leopoldo per accedere una candela alla Madonna»
Vangelo Gv 2,13-25: Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere.
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà». Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù. Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.
Il predicatore indiano Zakir Naik è stato premiato ieri dall’Arabia Saudita. Seguitissimo, favorevole alla pena di morte per gli apostati, ha accusato Bush di aver «organizzato l’11 settembre. Io sono con Bin Laden»
L’Alta corte inglese ha permesso a un uomo di adottare il bambino concepito in vitro, con il suo sperma e un ovulo “donato”, e partorito da sua madre
La Via Crucis è un'antica tradizione della Chiesa cattolica risalente al IV secolo, quando i cristiani si recavano in pellegrinaggio in Terra Santa. Come molte delle nostre tradizioni cattoliche, la Via Crucis può essere ricca, profonda e significativa, ma allo stesso tempo possiamo perdere di vista il suo significato e il modo in cui relazionarci ad essa nella nostra vita quotidiana. Ecco allora 8 ragioni offerte da papa Francesco per le quali dovremmo fare la Via Crucis.
La Terra Santa è pronta ad arricchirsi di una nuova meta. Un gruppo di archeologi ha scoperto quella che potrebbe essere stata la casa di Gesù. Si trova a Nazareth, ovviamente, è costruita di malta e calcare, adagiata sul fianco di una collina rocciosa. Secondo gli studiosi non è possibile determinare con certezza se si tratti davvero della dimora in cui Giuseppe e Maria hanno cresciuto il loro bambino, ma non ci sono nemmeno evidenze archeologiche che non lo possa essere (Huffington Post, 4 marzo).
Il 28 febbraio, l'attivista pro-vita Abby Johnson (ex impiegata in una struttura in cui si effettuavano aborti) ha pubblicato su Facebook un'immagine che di per sé è un'argomentazione contro l'aborto: un embrione di 7 settimane in cui si distinguono perfettamente gli occhi, le braccia e le gambe. La fotografia accompagnava questo messaggio, che una madre ha fatto giungere al gruppo pro-vita di Abby. “Ho subito un aborto spontaneo la Domenica delle Palme dello scorso anno. Pensiamo che sarebbe stato un maschietto e lo abbiamo chiamato David Raphael. L'unica cosa che ho chiesto nella preghiera quando il medico mi ha detto all'undicesima settimana che mio figlio era morto un mese prima (alla settima settimana di gestazione) è stata di avere qualcosa da seppellire. Il medico ha detto che o era troppo piccolo per trovarlo o che il suo fragile corpicino sarebbe stato distrutto durante il processo di aborto e non ne sarebbe rimasto nulla. L'ho espulso il pomeriggio della Domenica delle Palme. La placenta era intatta e lui ancora fluttuava nel liquido amniotico. Ho scattato una fotografia per non dimenticare quel momento e come Dio abbia ascoltato la mia supplica. Penso che sarà una foto sorprendente da mostrare a chi sta pensando di abortire. Anche se aveva solo 7 settimane quando è morto, si possono vedere le braccine e le gambine che si stavano formando.
Guerra liturgica, critiche al papa, islam e islamismo, grandezza dell'Africa... In questa intervista concessa ad Aleteia, il nuovo prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il cardinale Robert Sarah, risponde alle domande attuali.
Oggi inizia la Novena della Grazia a San Francesco Saverio.
Sembrava Natale ieri a Bologna nella centralissima via D’Azeglio. Appena imboccata, sentivi i muri delle case cantare Lucio Dalla. Da quando è morto, tre anni fa, alle sei di sera ogni giorno dagli altoparlanti esce la sua voce con Anna e Marco, L’anno che verrà, Futura e altri 40 anni di storie sue e nostre. Stavolta però quei muri si sono messi a cantare fin dalla mattina. La Fondazione Lucio Dalla ieri, oggi e domani ha deciso di aprire la Casa di Lucio. Così i bolognesi possono ricambiare il loro cantore entrando a casa sua, dopo che lui è entrato nelle loro per una vita.
In questo periodo in cui si verificano tanti attacchi contro la famiglia e i mezzi di comunicazione ci presentano come ideali o normali situazioni che attentano contro l'unità e l'integrità fisica e morale dei membri delle famiglie, possiamo chiederci di cosa abbia bisogno una famiglia cattolica per mantenersi unita, conservare viva la propria fede e offrire una testimonianza cristiana agli altri.
Signorie vostre demoniche, vi ringrazio per essere rimasti con noi fino ad ora. Con oggi siamo giunti all'ultimo capitolo del nostro viaggio nelle Sette Opere di Misericordia Spirituale, che abbiamo visto come trasformare, opportunamente per noi, in altrettante opere di crudeltà spirituale. Arrivati al termine, devo confessarvi che il termine crudeltà che ho scelto per etichettarle non mi soddisfa pienamente. La crudeltà, infatti, nel comune vocabolario umano, è qualcosa di assolutamente perverso e maligno, ma senza un vero scopo. Se perversità e malignità si adeguano perfettamente alla mia indole, la seconda parte non è così vera. Infatti in me, e in noi diavoli in generale, l'essere crudeli ha uno scopo preciso: l'allontanare dal Nemico che sta lassù, il più possibile, il mortale che abbiamo tra le grinfie.
Non vuole più vivere Valentina Maureira. E lo ha voluto dire a tutto il mondo, facendosi riprendere in un video poi pubblicato sui social network. Ha chiesto alla presidente cilena, Michelle Bachelet, di incontrarla. E quest'ultima ha provato a tenderle la mano, recandosi in ospedale. Ma nulla è cambiato. Valentina, a soli 14 anni, è ostinata sulla strada dell'eutanasia. La fibrosi cistite che l'affligge da tempo non le da tregua (24horas.cl, 28 febbraio).
Nel febbraio 2012 l’International Union of Muslim Scholars emette un comunicato, firmato da Yusuf Qaradawi e Ali Qaradaghi, in cui espone i motivi per cui la Cedaw (Convention for the Elimination of Discrimination against Women) delle Nazioni Unite non è islamicamente corretta. Una delle motivazioni riguarda l’aborto e vede l’organizzazione islamica assumere una posizione apparentemente anti-abortista. Tuttavia, sull’aborto l’islam “ufficiale” ha una posizione ambigua che da un lato evidenzia la mancanza di un’autorità centrale e dall’altro molte differenze con la posizione cattolica. Se il diritto islamico non incoraggia l’aborto, al contempo non lo proibisce in modo assoluto.
Da sei mesi centinaia di famiglie non possono mandare i loro figli - fra i 4 e i 15 anni - a scuola. Le autorità hanno imposto il trasferimento a un istituto distante 30 km. Da tre anni è in atto uno scontro fra cattolici e autorità, che hanno ordinato il trasloco coatto di un migliaio di famiglie. Ma una parte di esse ha opposto resistenza.
In questo periodo in cui si verificano tanti attacchi contro la famiglia e i mezzi di comunicazione ci presentano come ideali o normali situazioni che attentano contro l'unità e l'integrità fisica e morale dei membri delle famiglie, possiamo chiederci di cosa abbia bisogno una famiglia cattolica per mantenersi unita, conservare viva la propria fede e offrire una testimonianza cristiana agli altri.
Chiesa di Santa Maria del Terzo Millennio alle Tre Fontane. Santuario della Vergine della Rivelazione, Via Laurentina 400 - Roma.
Incontro di preghiera, primo sabato del mese - Prossimo incontro: SABATO 7 MARZO 2015

Ore 15:00 accoglienza, segue:
Coroncina della Divina misericordia- Santo Rosario - Santa Messa - Adorazione Eucaristica
Qualcuno dice che a volte i sogni sono premonizioni a volte che sono solo il frutto della nostra fantasia, la mente che elabora vari pensieri che poi si proiettano sul nostro cervello. Credo che vi è capitato anche a volte di sognare qualcosa e poi viverlo nella realtà, oppure di trovarvi di colpo in un cosi detto dejavù, una situazione che ti sembra di aver già vissuto. Partiamo dunque da questo presupposto, che i sogni sono sogni, la realtà e la realtà. Dobbiamo andare molto cauti con le “profezie”, anche perché è su quelle che poi ci gioca la cartomante di turno o qualche medium, che tanti cattolici, nonostante siano stati ripresi varie volte dalle chiesa, frequentano. Questo il nostro voler sapere, capire, prevedere il futuro, fa parte dell’uomo da sempre. L’importante è non affidarsi a persone che su queste “profezie” ci vogliono guadagnare. A qualcuno però Dio concede questa grazia, basta guardare la Sacra Bibbia per capire che da secoli siamo circondati da profeti. Fatta questa premessa vi voglio raccontare una cosa, che mi ha fatto riflettere. Mi ha chiamato una persona, equilibrata, sana e seria, un amico e mi ha detto: “Sai, ho fatto un sogno, ho sognato qual è il segno visibile a tutti che ci sarà sulla montagna del Podbrodo quando arriveranno i segreti.” Io gli risposi “Ah si? È quale sarebbe?”...
Danneggiata la statua della Madonna a Medjugorje: foto „Sconcerto a Medjugorje: nel paesino della Bosnia-Erzegovina la nota scultura situata sulla collina dove la Madonna apparve per la prima volta ai veggenti, il Podbrdo, è stata danneggiata. Il dito mignolo della mano sinistra, infatti, già lunedì mattina risultava spezzato e la scultura era sporca di terra in diversi punti.“
... Se qualcuno indicasse un luogo dove è nascosto un tesoro, tutti si affaticherebbero a gara nel prenderne e arricchirsene. Ben altro tesoro di ricchezze indefettibili e di meriti celesti è riposto nella devozione dei Quindici Sabati del Rosario. L'eccellenza di questo tesoro ognuno ben può valutare dalla preziosità del Rosario inte­ro, che è l'orazione più cara a Maria, la più favorita dai Santi, privilegiata dai Pontefici, dif­fusa tra i popoli, confermata da Dio stesso con stupendi prodigi e dalla Beatissima Vergine con grandi promesse. Si aggiungano a tutto questo i meriti e le grazie smisurate che ottiene l'anima contem­plando la vita, la passione e la gloria di Gesù Cristo. L'eccellente pratica dei Quindici Sabati non contiene soltanto quello che vi è di più santo e di più efficace nel Rosario, cioè la memoria delle azioni di Gesù, ma la frequenza dei sacra­menti, massime la Comunione fatta in memoria di quel che fece per noi il Salvatore, la perseve­ranza nella preghiera e l'intercessione della Vergine Santissima. Ancora, essa congiunge a tutte queste cose una diligenza particolare, per essere graditi a Dio e santificarsi durante la spazio di quindici settimane. ...
“La famiglia italiana è cambiata”, titola un’articolata indagine de L’Espresso che, basandosi sui dati Istat, sottolinea come «per quanto la politica provi a ignorare o rimandare le riforme in tema di famiglia e diritti riproduttivi, sui temi etici gli italiani» abbiano «già fatto quel salto che i loro legislatori non sembrano voler accompagnare». Nell’articolo si evidenziano, da un lato, l’aumento del numero delle convivenze e delle separazioni - ma non quello dei divorzi, che «calano per colpa della crisi» - e, dall’altro, la progressiva riduzione dei matrimoni celebrati, specie in chiesa. Il messaggio che traspare è quindi quello del declino della cosiddetta famiglia tradizionale, descritta ormai sul viale del tramonto. Ora, i numeri sulle unioni familiari italiane, da qualunque parte li si prenda, sono in effetti sconfortanti.
Il nazismo è stato, con il comunismo, l’esperienza più terribile, sanguinosa, distruttiva che l’umanità abbia mai vissuto. Pochi ricordano che la II guerra mondiale nacque proprio dall’alleanza tra i due mostri, con il patto von Ribbentrop-Molotov del 1939; non tutti hanno chiaro quanto profonde siano le somiglianze tra nazismo e comunismo, da una parte, ed eresie gnostiche antiche e medievali, dall’altra; non tutti hanno presente quanti siano i punti di contatto tra queste ideologie di sangue e il pensiero dominante odierno, in molti campi, soprattutto della bioetica.
L’offensiva mediatica e politica a favore dell’eutanasia in corso in Italia – che vede marciare compatto un organizzato schieramento che va da Le Iene al quotidiano La Repubblica, dal mondo radicale a quello di taluni cosiddetti vip, molto abili a maneggiare gli slogan – è sotto gli occhi di tutti. Decisamente meno visibili, quando non del tutto occulte, risultano invece essere le strategie costantemente impiegate per orientare il dibattito, e che vanno sempre più assumendo gli avvilenti contorni di una propaganda. Per questo è importante isolare ed esaminare da vicino, sia pure in estrema sintesi, gli argomenti – che poi, in realtà, sono sempre gli stessi da qualche anno – proposti e riproposti per creare consenso attorno alla “dolce morte” benché assai fallaci, per non dire palesemente falsi e finalizzati non già a far ragionare la gente sul tema oggettivamente delicato del fine vita, bensì a smerciare ragionamenti preconfezionati, per così dire, e quindi manipolatori.
Lo scorso giovedì 26 febbraio Restate scomodi, trasmissione pomeridiana di Rairadio1 che è un vero e proprio monumento al politically correct, è stata largamente dedicata al problema dell’Islam. Momento-chiave della puntata era un’intervista allo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun, autore del libro che nella versione italiana, edita da Bompiani, s’intitola È questo l’Islam che fa paura.
Ennesimo capitolo della saga pro-eutanasia in omaggio con l’acquisto di Repubblica. Inizialmente il racconto dell’anonimo caposala dell’ospedale di Careggi, poi l’immancabile Veronesi e due giorni fa Corrado Augias, il quale ha avuto sempre un debole per tale luttuosa tematica Il Nostro risponde ad un lettore: «Mi ha colpito nella testimonianza dell’infermiere (cattolico) la frase: “Se teniamo in vita artificialmente un paziente, ci sostituiamo a Dio”. Parole secche che fanno risaltare la pigrizia di quanti ancora sostengono che la vita va tutelata “fino alla sua fine naturale”. Una fine naturale non esiste più da quando la medicina ha elaborato metodi di sopravvivenza così perfezionati che oggi possiamo parlare al più di diversi gradi di “innaturalezza”».
Due notizie, tutte e due cattive, a conferma di quanto la stupidità della politica e il cinismo della finanza a volte si alleino per consegnarci mani e piedi all’islam. In una sottomissione incosciente quanto ipocrita. A Milano un intero quartiere, il più avveniristico della metropoli con i suoi grattacieli a specchio, passa nelle mani degli emiri del Qatar, il Paese accusato di finanziare lo Stato Islamico, senza che nessun partito (a destra come a sinistra) senta il dovere di dire alcunché. Sempre nel capoluogo lombardo, il consiglio regionale approva una legge che se applicata metterebbe fuori legge le chiese cristiane e la libertà di culto di tutte le religioni. Solo per la soddisfazione di impedire la costruzione di una moschea. Insipienza pari soltanto a quella del celebre marito imbecille che per far dispetto alla moglie decide di evirarsi. La legge è firmata dal centrodestra a guida legista (tendenza salviniana) della Lombardia che poi s’é zittito sull’operazione Qatar.
Se c’è qualcuno che pensa che la “riabilitazione” di Pio XII dia fastidio solo a certi settori dell’ebraismo, dovrebbe leggere il commento a caldo di Famiglia Cristiana dopo la proiezione in anteprima del film di Liana Marabini “Sfumature di verità”, di cui parliamo ampiamente nel primo piano.
Ancora polemiche su Pio XII e sul suo ruolo nel salvare la vita a oltre 800mila ebrei? Sì, l'uscita del film-inchiesta Sfumature di Verità, ha di nuovo sollevato lo stesso polverone di mezzo secolo fa, quando la pièce teatrale Il Vicario accusò Papa Pacelli di essere stato il "pontefice di Hitler". Il film rende giustizia alla sua figura storica. Vittorio Messori ci spiega da dove e perché nacquero così tanti pregiudizi ideologici contro di lui. Pio XII non fu lo "Schindler in Vaticano". E' un Santo, che prima o poi la Chiesa si deciderà a riconoscere.
Il mio nome è Shahbaz Bhatti. Sono il direttore dell’Alleanza di tutte le Minoranze in Pakistan (APMA, “All Pakistan Minorities Alliance”), un’organizzazione rappresentativa delle comunità emarginate e delle minoranze religiose del Pakistan, che opera in sostegno dei bisognosi, dei poveri, dei perseguitati, degli oppressi, soprattutto dei cristiani e delle altre minoranze religiose del Pakistan. Sono nato in una famiglia cattolica. Mio padre, insegnante in pensione e ora presidente del consiglio parrocchiale, e mia madre, casalinga, mi hanno educato secondo i valori cristiani e gli insegnamenti della Bibbia, che hanno influenzato la mia infanzia. Fin da bambino ero solito andare in chiesa e trovare profonda ispirazione negli insegnamenti, nel sacrificio, e nella crocifissione di Gesù. Fu l’amore di Gesù che mi indusse a offrire i miei servizi alla Chiesa. Divenni chierichetto e assistetti i parroci locali nella messa, il che mi diede l’opportunità non solo di visitare con loro diversi villaggi, ma anche di conoscere in prima persona i problemi della congregazione e della Chiesa in Pakistan.
Una lettera scritta in italiano dal fisico Albert Einstein al collega italiano Giovanni Giorgi è stata battuta all'asta il 15 febbraio negli Stati Uniti. La casa d'aste RR Auction sperava di guadagnare almeno 55.000 dollari dalla vendita, ma un compratore anonimo on-line ha acquistato la lettera per 75.000 dollari. Nella missiva, scritta il 12 luglio 1925, Einstein segnala che “Dio ha creato il mondo con più eleganza e intelligenza”, e dopo aver fatto riferimento ad alcuni esperimenti conclude: “Non dubito della validità della teoria della relatività”.
Come oncologo con 29 anni di esperienza professionale, posso affermare di essere cresciuto e cambiato a causa dei drammi vissuti dai miei pazienti. Non conosciamo la nostra reale dimensione fino a quando, in mezzo alle avversità, non scopriamo di essere capaci di andare molto più in là. Ricordo con emozione l'Ospedale Oncologico di Pernambuco, dove ho mosso i primi passi come professionista. Ho iniziato a frequentare l'infermeria infantile e mi sono innamorato dell'oncopediatria. Ho assistito al dramma dei miei pazienti, piccole vittime innocenti del cancro. Con la nascita della mia prima figlia, ho cominciato a sentirmi a disagio vedendo la sofferenza dei bambini. Fino al giorno in cui un angelo è passato accanto a me!
Il significato dell’espressione «morte mistica» e? duplice: in primo luogo si vuole indicare un’esperienza spirituale di morte al mondo e al peccato, intesa come partecipazione analogica alla kenosi del Cristo. Questa accezione deriva dal pensiero di san Paolo attualizzato e realizzato nella vita di molti santi cristiani fra cui sant’Ambrogio di Milano che, per primo, uso? l’espressione mors mystica, e di san Paolo della Croce che teorizzo? l’esperienza nel suo piccolo trattato La morte mistica (1).
Nella sua La rivoluzione commerciale del Medioevo Robert S. Lopez, storico italiano di origine ebraica, naturalizzato statunitense, in seguito alla fuga dall'Italia dopo l'approvazione delle leggi razziali, parlando della potenza commerciale italiana, al suo apice tra XIII e XIV secolo, scrive: “Si estendeva fino all'Inghilterra, alla Russia meridionale, alle oasi del Sahara, all'India e alla Cina. Si trattava del maggior impero economico che il mondo avesse mai conosciuto”.
Dalla scuola superiore al seminario. Per concretizzare il suo sogno: diventare un sacerdote. In un periodo di crisi per le vocazioni, non è semplice incontrare la storia un ragazzo di 19 anni che decide di abbracciare la strada della vocazione. Giovanni Paolo Luzi ha invece ricevuto la chiamata più importante della sua vita, quella del Signore, il quale gli ha chiesto di servire gli altri e di testimoniare a tutti la sua esistenza.
Poco affrontata in occasione del primo Sinodo sulla famiglia dell'ottobre 2014, la questione del celibato non scelto e non consacrato interessa però i vescovi francesi. Su richiesta del Consiglio famiglia e società, il gesuita Christoph Theobald dovrà presentare una nota teologica sul tema affinché i vescovi possano discuterne in occasione della loro Assemblea generale, a fine marzo, prima del prossimo Sinodo nell'ottobre 2015.
In questa nostra “Storia di una capinera”, la protagonista, a differenza di quella di Verga, è riuscita a volare verso la libertà, seppur a un prezzo altissimo. Si nasconde sotto lo pseudonimo di Sabatina James, ha 31 anni ed è costretta a vivere sotto scorta della polizia 24h al giorno, cambiando regolarmente località della Germania.
«Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini». Questo aforisma che Pietro pronunciò insieme ai suoi apostoli dovremmo tweettarlo al rettore dell’Università cattolica di Notre Dame in Indiana (Usa). A ottobre, solo due giorni dopo che la Corte Suprema degli Stati uniti aveva deciso che anche le persone omosessuali potevano “sposarsi” nello Stato dell’Indiana, l’ateneo rese noto che «Notre Dame è un'università cattolica e condivide una visione cattolica del matrimonio, tuttavia, seguirà la legge civile in materia e inizierà ad attuare immediatamente la modifica prevista dai giudici». Come dire: siamo persone oneste, ma se lo Stato ci obbliga a rubare non ci tiriamo indietro.
Quello che sta accadendo nella Chiesa tedesca è estremamente interessante. Infatti, dopo l’abdicazione di Benedetto XVI, cioè di un papa tedesco, la fronda che covava da tempo, è esplosa. Prima guidata dal cardinal Kasper, poi, con ancora più decisione e durezza, dal cardinal Marx. Ironia vuole che a nominare arcivescovo di Monaco Frisinga e poi cardinale Reinhard Marx sia stato proprio Benedetto XVI.
Riscoprire la bellezza della differenza sessuale in una società in cui la cultura cerca di imporsi sulla natura e in cui la differenza è vissuta come un’imposizione, un’oppressione. Ne parla il frate francese Étienne Roze nel libro Verità e splendore della differenza sessuale edito da Cantagalli, che sarà presentato domani a Roma.
Marzo è il mese dedicato a San Giuseppe. Sul sito Rosario on line sono iniziate le meditazioni (tre) su questo grande santo. Vi ricordo inoltre che continuano le meditazioni sulla Quaresima e sulla Passione di Nostro Signore e le meditazioni sul sacramento della confessione. Le troverete tutte nella prima pagina del sito (cliccate su questa notizia).
Nick Magnotti, un padre americano di 27 anni, recentemente scomparso a causa di una forma rara di tumore all'appendice, ha lasciato un video messaggio alla sua bimba di 11 mesi. Una testimonianza di fede reale che sta commuovendo tutta l'America. Rivolgendosi alla figlia le dice che è morto senza paura perché è cristiano e che d'ora in avanti Dio continuerà a vegliare su di lei, proprio come un vero padre. "Io non ho paura della morte. Lo posso dire perché sono un cristiano, perché so che sto andando in un posto migliore. Io so perché non mi sento spaventato. Dio mi ha dato questa pace e questa benedizione." Le ultime parole di Magnotti "Vorrei che tutti potessero sperimentare la pace che sto provando io".
Il fratello di due dei cristiani copti decapitati di recente in Libia ha ringraziato pubblicamente in televisione gli assassini dei suoi fratelli per aver incluso nel video dell'esecuzione la dichiarazione di fede dei due uomini. È impressionante il dialogo che si è svolto in diretta su SAT-7, la televisione ufficiale dei cristiani in Medio Oriente, con il fratello di due dei 21 cristiani copti decapitati dai terroristi dell'ISIS in Libia. La registrazione è in arabo con sottotitoli in inglese. Ecco la traduzione in italiano realizzata da Aleteia.
L'arcivescovo di Calcutta (India), monsignor Thomas D'Souza, ha negato le affermazioni del dirigente nazionalista induista Mohan Bhagwat, per il quale la beata Madre Teresa cercava di convertire gli induisti al cristianesimo.
Di ebola non si parla quasi più, ma continua a uccidere: i morti sono ormai 9.675, stando al bollettino dell’Oms del 26 febbraio. Tra le ultime vittime c’è anche Augustine Baker, un cittadino della Sierra Leone, deceduto il 24 febbraio: un eroe non celebrato che per mesi, pur consapevole del rischio, si è prodigato instancabilmente per assistere e proteggere i bambini resi orfani dall’epidemia. Lavorava in un orfanotrofio fondato nel 2004 alla periferia della capitale Freetown da una associazione non governativa britannica e che, prima dell’epidemia, si occupava dei bambini di strada. Zaino in spalla – così lo ricordano i colleghi – penna e taccuino a portata di mano raccoglieva informazioni e andava a cercare i bambini senza più genitori per portarli all’orfanotrofio, recandosi se necessario anche nelle comunità più a rischio. «Era ben conscio del pericolo – dice di lui Philip Dean, uno dei fondatori della struttura – ma lo faceva lo stesso perché sapeva che bisognava farlo».
Nel tempo di Quaresima ci fa compagnia il nuovo ciclo di catechesi di don Fabio Rosini: Naufragare o approdare? Viaggio nell'antropologia biblica. Seconda puntata: Sazietà.
L’uomo era stato condannato in primo grado per omicidio involontario: aveva «chiesto» di essere condannato «sentendosi in colpa per il bambino». Ma la procura ha fatto ricorso e l’ha fatto assolvere
«Mi hanno sepolto vivo per un giorno e una notte [durante la Rivoluzione Culturale]. Meno male che i miei fedeli sono riusciti a ficcare nella terra una canna di bambù per farmi respirare!». Quello confidato da padre Filippo Ye Yaomin nel 2007 ad AsiaNews è solo un episodio tra i tanti della sua vita straordinaria. Deceduto lo scorso 21 gennaio all’età di 105 anni, padre Ye è stato uno dei sacerdoti cattolici più longevi di tutta la Cina ed è considerato l’ultimo degli “anziani”, cioè i preti ordinati prima dell’avvento di Mao Zedong.
La nostra salvezza è capire, ma non a parole, che tutti i mali dell'uomo nascono dal suo non essere da Dio.
Statue e bassorilievi antichi abbattuti da uomini barbuti che poi li distruggono usando il martello pneumatico. È questo l'ultimo video diffuso dall'Isis a Mosul, a prosecuzione di una campagna contro le vestigia del passato che ha già visto i miliziani dello Stato islamico far saltare in aria luoghi di culto, dare alle fiamme libri sottratti dalle biblioteche e distruggere una parte della cinta muraria di Ninive, l'antica capitale assira alla periferia dell'odierna Mosul.Le immagini, diffuse attraverso un account Twitter usato dal Califfato, mostrano uno scempio perpetrato metodicamente nelle sale di quello che sembra un museo a Mosul. Durante il video, che dura cinque minuti, ci si sofferma sui cartelli in arabo e in inglese che illustrano i manufatti esposti. Su questo fatto abbiamo registrato il commento di mons. Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio.
Che i vescovi tedeschi fossero i più battaglieri sulle materie oggetto della riflessione sinodale lo si sapeva già. Lo scorso agosto, dopotutto, annunciarono che sarebbero calati su Roma con un documento recante in calce tutte le firme dei presuli favorevoli alle tesi proposte dal cardinale Walter Kasper. Oggi, poco soddisfatti dei risultati del primo appuntamento, il Sinodo straordinario dello scorso ottobre, si preparano alla sfida finale. Il presidente della loro conferenza episcopale, il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, chiarisce in conferenza stampa che "noi non siamo una filiale di Roma".
Ogni anno, cinque milioni di persone si recano in pellegrinaggio a Lourdes, ma “solo” mezzo milione lo fa anche – o solo lì – al convento delle suore della Carità e dell'Istruzione Cristiana a Nevers, nel cuore geografico della Francia. In questo convento, Bernadette cercò di allontanarsi dal protagonismo che avrebbe circondato la sua vita nel villaggio in cui era nata e dove, tra l'11 febbraio e il 16 luglio 1858, vide diciotto volte la Madonna. Pur essendo già il secolo delle ferrovie, nell'Ottocento i 700 chilometri di distanza tra Lourdes e Nevers aiutavano chi cercava la solitudine dell'amore di Dio. Malgrado ciò, migliaia di persone sono andate a far visita a Bernadette in vita nella sua nuova condizione di consacrata.
Una storia inusuale, ma profondamente vera e commovente. Una storia che merita di essere raccontata, anche per fare in modo che chi non crede in Dio possa rendersi conto di quanto «misteriosa» sia la fede. Una storia che ha come protagonista uno studente di quasi vent’anni che, al contrario di tanti suoi coetanei, ha già capito quale percorso seguire nella sua vita. Un racconto caratterizzato da coincidenze, periodi di difficoltà, tanti dubbi ma soprattutto risposte arrivate nel modo e nel momento più inatteso. E’ la storia di Giovanni Paolo Luzi, nato nella vicina cittadina abruzzese di Sant’Egidio, a pochi chilometri da Ascoli, che frequenta il quinto anno all’istituto tecnico e tecnologico industriale «Enrico Fermi» (indirizzo di elettronica) e che ha annunciato, attraverso una toccante lettera inviata ai suoi compagni di classe e al dirigente scolastico Patrizia Palanca di voler intraprendere un cammino particolare: quello del sacerdozio.
Sono iniziate da circa un mese le Catechesi dei 10 comandamenti con don Fabio Rosini per i giovani under 30 alla CHIESA DELLE SS. STIMMATE DI S. FRANCESCO (zona Torre Argentina, ROMA). Le stesse catechesi si tengono in molte altre parrocchie d'Italia per tutte le età. Per informazioni clicca su questa news.
Nato a Montemoro-Novo, poco lontano da Lisbona, nel 1495, Giovanni di Dio - allora Giovanni Ciudad - trasferitosi in Spagna, vive una vita di avventure, passando dalla pericolosa carriera militare alla vendita di libri. Ricoverato nell'ospedale di Granada per presunti disturbi mentali legati alle manifestazioni "eccessive" di fede, incontra la drammatica realtà dei malati, abbandonati a se stessi ed emarginati e decide così di consacrare la sua vita al servizio degli infermi. Fonda il suo primo ospedale a Granada nel 1539. Muore l'8 marzo del 1550. Nel 1630 viene dichiarato Beato da Papa Urbano VII, nel 1690 è canonizzato da Papa Alessandro VIII. Tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900 viene proclamato Patrono degli ammalati, degli ospedali, degli infermieri e delle loro associazioni e, infine, patrono di Granada.
"Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri" (Gv 13,34-35). "Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.... Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri" (Gv 15,12-13;17).
Gesù ha raccontato molte parabole, con le quali ha commentato i segreti del Suo Regno. Una di tali parabole è anche questa dei talenti. Ecco come la racconta il Vangelo: "Avverrà come di uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco ne ho guadagnati altri cinque. Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Presentandosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti". (Mt 25,14-30). Che cosa è importante qui osservare?
Papa Francesco segue con attenzione la situazione in Siria e prega per la minoranza cristiana. Per mons. Georges Abou Khazen la vicinanza del pontefice è “di grande consolazione e aiuto”. La strada della pace “è lunga, ma la sola possibile”. Almeno 5mila cristiani in fuga dagli islamisti. Il Consiglio di sicurezza Onu condanna il sequestro.
In questi due giorni si è parlato molto del nuovo Rapporto di Amnesty International. Fa notizia, in particolar modo, perché il 2014 è stato l’anno nero dei diritti umani, non solo in Ucraina, Siria, Iraq e Nigeria (le guerre che fanno più notizia), ma diffusamente in tutti i continenti. Sono 8 i Paesi nei quali sono stati commessi crimini di guerra o altre violazioni delle “Leggi di guerra”, almeno 35 i Paesi nei quali gruppi armati hanno commesso abusi, 119 quelli in cui i governi hanno dato un giro di vite contro la libertà di espressione. Sono questi i risultati, riassunti sommariamente, di un anno atroce. Il problema di questo rapporto, però, è ciò di cui non si parla. Il grande argomento assente è la sistematica persecuzione dei cristiani.
Chiariamo subito: quello che segue non è il solito lamento sul fatto che nessuno si muove mentre i cristiani vengono massacrati e sono costretti a fuggire dai loro paesi in Medio Oriente. Certo, questo è un dato di fatto e nei giorni scorsi il racconto dell’attacco dell’Isis ai villaggi cristiani nella valle del Khabur, con turchi, americani e quant’altro a guardare è molto eloquente al proposito, così come il fatto che a livello internazionale non c’è nessuna iniziativa concreta e l’affermazione che ci si muove solo sotto l’egida dell’Onu è diventato un bell’alibi per non assumersi alcuna responsabilità. Per non parlare poi del Rapporto di Amnesty International – di cui scriviamo a parte – che ”dimentica” le persecuzioni subite dai cristiani.
Un quarto d’ora di celebrità non si nega a nessuno. Neppure agli angeli della morte, medici e infermieri che praticano l’omicidio assistito. Aiutano, cioè, l’ammalato terminale a uscire dalla vista in silenzio e beffando la legge. Per pietà e compassione, dicono loro. O anche per calcolo cinico contro chi occupa ormai inutilmente un prezioso posto letto, togliendolo a chi ha una chance in più. Lo dice Michele (ma il nome è di fantasia) intervistato da Repubblica che gli concede l’onore della prima pagina. Due giorni fa c’era il teologo Hans Kung a inneggiare alla libertà di scegliere il come e il quando farla finita. La campagna del quotidiano per la legalizzazione dell’eutanasia procede a ranghi serrati: dopo Hans il testimonial è lui: una laurea, la specializzazione, il master, la carriera infermieristica fino a diventare caposala all’ospedale Careggi di Firenze.
I gialli appassionano. Pochi giorni fa avevamo raccontato il capitolo italiano della vicenda, ora ne arriva un altro da oltreoceano. A narrarlo è il giornalista Edward Pentin su newsmax.com. Ricapitoliamo. C'è un libro - Permanere nella Verità di Cristo. Matrimonio e comunione nella Chiesa Cattolica - che riporta gli interventi di alcuni studiosi e cinque cardinali, tra cui il prefetto per la Congregazione della Dottrina della Fede, cardinale Gerhard Ludwig Müller. L'accusa al libro sarebbe quella di fare la fronda, anzi, secondo quanto ha scritto lo storico Alberto Melloni sul Corriere Fiorentino, si tratterebbe di un vero e proprio “complotto” (con «la copertura del cardinale Muller») contro il papa e contro il Sinodo. L'obiettivo dei cospiratori, quindi, sarebbe stato quello di voler impedire la discussione rispetto ad alcuni temi (in particolare l'accesso all'eucaristia ai divorziati risposati), introdotti dalla famigerata relazione del cardinale Kasper al Concistoro del febbraio 2014.
«Solo nella Renania Settentrionale-Vestfalia ci sono stati dal gennaio 2010 3.504 irruzioni con scasso all'interno di chiese. Lo ha comunicato il ministro degli interni della Stato federato, Ralf Jäger. Non si tratta solo di furti, ma anche di chiese usate come toilette, confessionali e cori come giacigli, absidi usate come scenari per film porno, tabernacoli sfondati con ostie rubate per riti satanici e devastazioni di ogni tipo, per esempio la distruzione di preziose e antiche vetrate ecc. E questo non solo in Germania, ma in tutta Europa, specialmente in Francia. Da dove viene questo odio per il cristianesimo e questa volontà di distruzione?».
Vangelo Mc 9,2-10: Questi è il Figlio mio, l'amato
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
Succederà nel 2022: in Europa e in tutto l’Occidente il Natale non verrà più celebrato, i riti dell’Avvento saranno posticipati in primavera, presepi, stelle e babbi natale perderanno ogni fascino per grandi e piccini. Al posto della stella cometa, splenderà nel cielo un grande pallone multicolore, dirette non stop sulla World Cup con la notte santa della vigilia in collegamento planetario con lo stadio di Doha per la finalissima. A riscaldare i cuori non ci saranno il bue e l’asinello, ma i 30 gradi all’ombra del Quatar. Con la benedizione dell’islam e sotto la protezione dei potenti sceicchi delle petromonarchie del Golfo. É la pura realtà, mica il fantasioso sequel di Soumission II, La Partita Finale di Michel Houellebecq (il suo romanzo, tra l’altro, è proprio ambientato nel 2002). E a questa partita finale, Gli Stati arabi si stanno preparando da tempo, insieme ai vertici del bureau mondiale del calcio: Fifa, Uefa, Comitato esecutivo, Federazioni e singole società calcistiche nazionali.
La devozione alle Sante Piaghe fu affidata da Gesù alla Serva di Dio Suor Maria Marta Chambon (1841- 1907), suora dell’ordine monastico della Visitazione di Santa Maria, fondato il 6 giugno 1610 ad Annecy, in Francia, da S. Francesco di Sales e da Santa Giovanna Francesca Frémyot di Chantal. Allo stesso Ordine religioso era appartenuta anche Santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690), alla quale Gesù aveva dato l’incarico di diffondere la devozione al Suo S. Cuore con la pratica dei primi nove venerdì del mese in riparazione delle offese recategli dall’ingratitudine degli uomini.
L'importanza di questa invocazione, corta ma potentissima si può capire dalle parole che Gesù ha ispirato a Suor M. Consolata Betrone e che leggiamo nel suo diario: Non ti chiedo che questo: un atto d'amore continuo, Gesù, Maria vi amo, salvate anime. Dimmi, Consolata, che preghiera più bella puoi farmi? Gesù, Maria vi amo, salvate anime : amore e anime! Che cosa vuoi di più bello? Ho sete del tuo atto d'amore! Consolata, amami tanto, amami solo, amami sempre! Ho sete di amore, ma dell'amore totale, di cuori non divisi. Amami tu per tutti e per ciascun cuore umano che esiste... Ho tanta sete d'amore... Dissetami tu... Lo puoi... Lo vuoi! Coraggio e avanti! Sai perché non ti permetto tante preghiere vocali? Perché l'atto d'amore è più fecondo. Un "Gesù ti amo" ripara mille bestemmie. Ricorda che un atto perfetto d'amore decide l'eterna salvezza di un'anima. Quindi abbi rimorso a perdere un solo Gesù, Maria vi amo, salvate anime. Sono meravigliose le parole di Gesù che esprimono la sua gioia per questa invocazione e ancora di più per le anime che con essa possono raggiungere la salvezza eterna... Questa consolante promessa la ritroviamo molte volte negli scritti di Suor M. Consolata invitata da Gesù a intensificare e a offrire il suo amore: Non perdere tempo perché ogni atto d'amore rappresenta un'anima. Di tutti i doni, il dono maggiore che tu possa offrirmi è una giornata ripiena d'amore. Io desidero un incessante Gesù, Maria vi amo, salvate anime da quando ti alzi a quando ti corichi. Gesù non può essere più esplicito e Suor M. Consolata così si esprime: Appena mi sveglio al mattino incominciare subito l'atto d'amore e a forza di volontà non interromperlo più sino a quando sarò addormentata la sera, pregando che durante il mio sonno l'Angelo mio custode preghi lui in vece mia... Mantenere questo proposito costantemente rinnovandolo mattina e sera. Passare bene la mia giornata. Sempre unita a Gesù con l'atto d'amore; Egli trasfonderà in me la sua pazienza, fortezza e generosità. L'atto d'amore che Gesù vuole incessante non dipende dalle parole che si pronunciano con le labbra ma è un atto interiore, della mente che pensa ad amare, della volontà che vuole amare, del cuore che ama. La formula Gesù, Maria vi amo, salvate anime vuol essere semplicemente un aiuto. E, se una creatura di buona volontà, mi vorrà amare, e farà della sua vita un solo atto d'amore, da quando si alza a quando si addormenta, (col cuore s'intende) Io farò per quest'anima delle follie... Ho sete d'amore, ho sete di essere amato dalle mie creature. Le anime per giungere a Me, credono che sia necessaria una vita austera, penitente. Vedi come mi trasfigurano! Mi fanno temibile, mentre Io sono solamente Buono! Come dimenticano il precetto che Io vi ho dato "Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta la tua anima ecc..." Oggi, come ieri, come domani, alle mie creature Io chiederò solo e sempre amore.
Ed ora a voi che dite: "Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni", mentre non sapete cosa sarà domani! Ma che è mai la vostra vita? Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare. Dovreste dire invece: Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello. Ora invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è iniquo. Chi dunque sa fare il bene e non lo compie, commette peccato" (Gc 4,13-17). Santa Teresa d' Avila nelle sue sante esperienze ha registrato anche questo aspetto: "E' facile essere combattuti tra bontà e cattiveria a favore della bontà. Ma quando il dibattimento interiore è tra ciò che è bene e ciò che è il meglio assoluto, allora la situazione è sicuramente diversa". Se vogliamo comprendere fino in fondo questo concetto e farne l'esperienza, la domanda del cristiano non è: "Odi Dio o qualcuno degli uomini?" Perché l'odio è dettato dal male e distrugge ogni persona, indipendentemente dal fatto che uno sia credente o meno. La domanda del cristiano sarà: "Ami Dio più di ogni altra cosa ed il tuo prossimo come te stesso"? Il Cristianesimo è, secondo il desiderio di Cristo, la scuola dell'amore. Se nasce una conversazione sull'odio, ciò deve verificarsi solo come un discorso riguardo ad una malattia che si deve evitare e debellare. ...
Migliaia di persone si danno appuntamento ogni anno nel monastero di Guadalupe l'8 settembre per festeggiare quella che il re Alfonso XIII ha definito nel 1928 la “Regina delle Spagne o dell'Ispanicità” e che è il precedente dell'invocazione alla Madre di Dio venerata in Messico e in tutta l'America Latina.
Enrico Montesano è uno dei grandi fuoriclasse dello spettacolo italiano. Autore, regista e attore è da sempre anche uomo di fede. Una spiritualità la sua vissuta in modo attento e orientata all'approfondimento delle Sacre Scritture, frutto degli anni trascorsi nel collegio dei padri Somaschi a piazza Capranica a Roma, del quale continua a conservare un dolcissimo ricordo.
Il 25 febbraio 1950 veniva martirizzato don Josef Toufar, parroco boemo ucciso dal regime comunista e di cui la Chiesa ceca ha avviato la causa di beatificazione nell’aprile 2014. Un sacerdote dalla fede ardente, in scia a san Giovanni Bosco, in cui ogni giorno c’era la coscienza di vivere «come se dovessimo morire in questo giorno».
Per la prima volta nella storia, un barbone ha sepoltura all'interno del Vaticano. Willy, che viveva di elemosina sotto il colonnato del Bernini, per decisione di Papa Francesco ora riposa in pace tra principi e cavalieri nel cimitero teutonico.
madonnina-duomo-sh-96264335“O mia bela Madunina che te brillet de lontan”, canta una delle canzoni in dialetto milanese più famose. E se la Madonnina per una volta non brillasse più da lontano, ma da vicino, così che la gente potesse ammirarne la bellezza? Questo si sono chiesti, ormai un anno fa, nello studio Giorgio Cioni srl, abituati a creare grandi eventi di immagine. L’installazione avrebbe dovuto essere inaugurata il prossimo 29 aprile, e sarebbe dovuta rimanere visibile fino alla fine dell’Expo. Così infatti avverrà, ma probabilmente in un luogo diverso da quello inizialmente pensato dallo società di Cioni e dalla Veneranda Fabbrica del Duomo. Il luogo scelto era Piazzetta Reale, limitrofa al Duomo e alla Veneranda Fabbrica, dove quotidianamente passano i turisti in visita a Palazzo Reale e al Museo del Novecento. Una posizione su cui sembravano essere tutti d’accordo fino al 6 novembre, giornata di presentazione alla stampa delle tante iniziative organizzate dal Comune di Milano per l’Expo.
Lo Stato islamico ha colpito i villaggi cristiani lungo il fiume Khabur, conquistando quelli sulla sponda sud. Fonti confermano a tempi.it il rapimento di civili, la liberazione di alcuni e la distruzione di chiese
Sulla rossa copertina del ritorno ci sono in primo piano le truci caricature di Marine Le Pen con il corpo di un grasso molosso, un infuriato Sarkozy, disegnato con le fattezze di un barboncino ringhioso, un compunto cane in doppio petto, con gli occhialini e in bocca una mazzetta di euro, forse a simboleggiare la troika europea. A fianco, spunta l’enorme tiara di papa Francesco, con due occhi iniettati di sangue e un ghigno da lupo mannaro. Tipacci assatanati e furiosi che inseguono un povero cucciolo che scappa con in bocca una coppia di Charlie Hebdo. “Si riparte”, dice la scritta: 2 milioni di copie sono già state stampate e attendono oggi la prova dell’edicola. D’accordo, Charlie torna dopo la pausa di un mese, ma a guardare quella copertina uno potrebbe anche pensare che a finire a colpi di kalashnikov i dodici redattori sia stata la destra francese in combutta con la Banca europea e il Vaticano. E non i fratelli Kouachi con il collega d’armi Coulibaly. Perché di islamisti su quella vignetta proprio non c’è traccia. Almeno in modo chiaro e riconoscibile, quanto Le Pen, Sarkozy e il Papa.
Qualche settimana fa il nostro giornale ha segnalato la proliferazione in diversi Paesi di casi giudiziari in cui attivisti LGBT ordinano a pasticcieri cristiani una torta decorata con riferimenti a un matrimonio gay e, in caso di rifiuto, li denunciano chiedendo danni milionari (leggi qui). In quell'occasione segnalavamo anche l'attesa per la sentenza nello Stato americano di Washington sul caso Arlene's Flowers, che coinvolgeva problemi giuridici molto interessanti e rilevanti anche per l'Italia.
Il Califfato conquista la valle del Khabur, abitata da cristiani fin dal 1933. E sono iniziati i rastrellamenti, i saccheggi e le distruzioni di chiese, come sempre accade quando le milizie jihadiste mettono le mani sulle terre delle minoranze religiose. La valle del Khabur è un altro punto di accesso alla frontiera turca. Il califfo se n'è impossessato per compensare la perdita di Kobane. E lo ha fatto senza essere disturbato dalla Coalizione, lontano dallo sguardo dei media. Intanto, in Iraq, la minoranza cristiana riparata in Kurdistan inizia ad organizzare la sua autodifesa con una Brigata. Nella quale si arruolano sempre più occidentali.
Ventitré enti (associazioni, fondazioni, comitati, etc.), che si occupano delle problematiche familiari ed educative, hanno scritto una lettera aperta al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e al ministro dell’Istruzione, con la quale chiedono che l’educazione sessuale non sia delegata alla scuola, ma sia riservata alla famiglia, la quale, in base all’articolo 30 della Costituzione, è la titolare del diritto/dovere di mantenere, educare ed istruire i figli. Quattro le motivazioni: rispetto dell’intimità, rispetto del pudore, rispetto della privacy e rispetto della libertà di educazione della famiglia. Ecco il testo della lettera, sulla base della quale le associazioni intendono avviare un ampio dibattito, che sappia superare l’indifferenza e la disinformazione che caratterizza il clima culturale e sociale di oggi.
Abolizione dell’obiezione di coscienza e dell’obbligo di attendere sette giorni tra il colloquio con un medico e l’altro per ottenere l’aborto. Sono solo due di una ventina di proposizioni che la delegazione all’Assemblea nazionale per i diritti delle donne (Ddf) ha fatto in Francia in attesa che il progetto di legge sulla sanità arrivi in commissione Affari sociali (17 marzo).
Ahmed al-Tayeb, numero uno della moschea universitaria di Al-Azhar, ha sostenuto la «necessità di un radicale ripensamento dell’insegnamento religioso». La massima autorità religiosa del mondo musulmano sunnita ha condannato le «cattive interpretazioni del Corano e della Sunna» che causano il terrorismo e si è detto preoccupato, al pari del Gran Muftì dell’Arabia Saudita, Sheikh Abdul Aziz bin Abdullah, «delle azioni dei terroristi che distorcono grandemente l’immagine dell’islam all’estero». «Bisogna smettere di definire i musulmani “infedeli”», ha aggiunto.
Dicono che la religione del corpo vince. Per forza. I suoi “sacerdoti” sono disposti ad accogliere la gente in qualsiasi orario
La Chiesa copto-ortodossa in Egitto ha annunciato che i 21 cristiani uccisi dallo Stato islamico in Libia sono stati ufficialmente canonizzati come martiri. I loro nomi sono stati inseriti nel Sinassario copto e verranno festeggiati ogni 15 febbraio. «Icone, manoscritti e storici ci hanno testimoniato le gesta dei martiri fin dall’alba del cristianesimo ma questo è il più grande caso di martirio cristiano del nostro tempo», dichiara in un’intervista a tempi.it Anba Macarius (foto sotto a destra), vescovo copto-ortodosso di Minya, il governatorato egiziano da cui proveniva la maggior parte dei 21 cristiani sgozzati dai jihadisti.
Acque già agitate in vista del Sinodo della Famiglia 2015. Il cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino originario della Guinea, ha pubblicato il libro "Dio o niente" all'interno del quale espone le tesi che sosterranno una buona parte (se non la totalità) dei padri sinodali africani in vista dell'assemblea di ottobre.
L’Isis avanza in Siria e conquista due villaggi Cristiani Assiri nella regione del Khabour. La notizia proviene dall’Archimandita Emanuel Youkhana del CAPNI (Christian Aid Program Nohadra-Iraq): i terroristi hanno circondato due villaggi del governatorato di Hassaké (al confine con l’Iraq): Tel Shamiram e Tel Hormizd. Decine di famiglie sono state fatte prigioniere: 50 di Tel Shamiram, 26 di Tel Gouran e 28 di Tel Jazira, mentre altri 14 giovani (12 uomini e 2 donne) sono tenuti in ostaggio dai miliziani sunniti. Un 17enne di nome Milad è stato martirizzato e ucciso.
La saggezza dei bambini è semplicemente impressionante. La maggior parte delle volte sono loro a offrirci le lezioni più essenziali della vita. Per commentare questo video non servono molte parole. Quelle della bambina bastano e ci fanno interrogare su una realtà che ignoriamo nella sua drammaticità e che ci scandalizza da lontano. Sono parole che nella loro semplicità rispondono a molte domande che ci poniamo sul senso della sofferenza e degli eventi della nostra vita, e ci fanno capire che ci sono sempre ragioni per sperare, per confidare e continuare a credere nella misericordia di un Dio che ci ama infinitamente e ha pensato ogni dettaglio della nostra vita.
Molti vanno a Messa con l'aspettativa di doverne trarre grande profitto, ma ciò che si ottiene dalla Messa dipende da quale tipo di cambiamento si è disposti a fare prima, durante e dopo la celebrazione, perché ciò che si mette nella Messa determina ciò che se ne trae.
Credo che ognuno di noi si sia posto una domanda che lo ha torturato e ancora lo tortura: "Perché esiste il peccato? Perché ci sono cose proibite e che si considerano peccato?". Sono convinto che solo pochi di noi sono stati esentati dal dubbio: "Può darsi che il peccato sia solo un'invenzione creata solo per farci spavento, per tenerci legati, per imporci più facilmente degli ordini". Non abbiamo forse covato in qualche recesso della nostra anima il dubbio che il peccato lo hanno creato i vecchi, i genitori, i preti, la Chiesa o altri che si sono riferiti a Dio per esercitare con maggior facilità il proprio potere? Può darsi che tutto appaia più chiaro se vi racconto dell'esperienza che porto dentro di me. Fin dagli anni di seminario mi torturava un interrogativo che pure sembrava tanto semplice: "Perché qualcosa è peccato?". Non ho mai osato porre questa domanda agli altri perché pensavo che essa avrebbe potuto farmi diventare, se non stupido, sicuramente ateo. Eppure tale quesito, come un'ombra nera, mi ha perseguitato e tormentato durante tutti gli anni di studio. Quando sono diventato sacerdote ho cercato di prendere seriamente la Santa Confessione. Ma il mio interrogativo si faceva più complesso. Ascoltare le molte esperienze altrui faceva sì che avvertissi nel mio intimo che parecchi non avessero compreso veramente in che cosa consiste il peccato. E quando si confessavano, passavano facilmente oltre, per cui non si aveva la certezza che fosse sincero pentimento. ...
Un altro bambino albino è stato rapito nel nord del Tanzania il 15 febbraio, proprio il giorno in cui un nostro articolo raccontava di Pendo Emmanuelle Nundi, la piccola albina di quattro anni sua connazionale scomparsa a dicembre senza lasciare traccia. Yohana Bahati, questo il nome del bambino, è stato rapito mentre era a casa con sua mamma. Alcune persone sono penetrate nell’abitazione, hanno aggredito e ferito la donna con un panga (un coltello simile a un machete) e l’hanno portato via. La polizia sta interrogando il padre che si trovava nelle vicinanze durante il sequestro. Due uomini sono stati arrestati, sospettati di coinvolgimento nella vicenda. Purtroppo il corpo di Yohana mutilato di tutti gli arti è stato rinvenuto tre giorni dopo il sequestro a pochi chilometri di distanza. Può darsi che manchino anche alcuni organi interni.
«Chi conosce la verità e sperimenta l’ingiustizia non ha bisogno delle parole». Monsignor Petro Herkulan Malchuk, vescovo cattolico di Kiev-Žytomyr, non alimenta le polemiche accese da alcuni suoi confratelli vescovi, dopo che nell’udienza del 4 febbraio Papa Francesco ha definito la crisi ucraina come una «guerra fratricida».
La storia della Ferrero raccontata da Franzo Grande Stevens. Lo storico avvocato della multinazionale di Alba ricorda i primi brevetti, la nascita della Nutella e quella volta che «Michele disegnò un auto per Agnelli»
In visita a San Giovanni Rotondo, il patriarca caldeo di Baghdad racconta: "Nel quartiere Palestin anche i musulmani vengono a pregare davanti alla statua di Padre Pio"
L’attentato, che ha causato cinque morti, non è stato rivendicato, ma tutto fa pensare a Boko Haram. La piccola fatta esplodere con un telecomando a distanza
Nel 2030 i cristiani in Cina potrebbero essere 250 milioni. Intervista a don Sergio Ticozzi, missionario a Hong Kong: «Disillusi dal comunismo ateo, tanti cinesi trovano nella Chiesa una ragione per sperare»
Riempie di amarezza che, mentre a poche centinaia di chilometri a 21 persone è tagliata la testa solo perché sono cristiani, dalle nostre parti c’è chi si preoccupa di prendere una scala per sporcare la Vergine
Agli Oscar di quest'anno ha vinto come miglior film straniero ha vinto il polacco Ida di Pawel Pawlikowski, delicata e avvincente opera in bianco e nero ambientata nella Polonia comunista, che racconta il cammino di una giovane novizia alla ricerca delle sue origini e della fede (Avvenire, 23 febbraio).
L'arcidiocesi polacca di Breslavia ha preparato uno spot vocazionale. Nel video, un giovane si chiede i motivi che hanno i seminaristi per voler diventare sacerdoti. “Credo che sia ciò che Cristo vuole da me”, “Perché voglio che la gente conosca meglio Gesù e ottenga la salvezza”, “Per portare alla gente l'amore e la gioia con cui Cristo ci ama” sono alcune delle risposte date.
Si stava meglio quando si stava peggio? A parte qualche caso finito bene, di solito le rivoluzioni sembrano risolversi in un lèvati-tu-che-mi-ci-metto-io e il vecchio aneddoto di Nerone pare restare sempre valido. Ricordate? Mentre passava l’imperatore tutti tacevano cupi, solo una vecchietta gli gridava «lunga vita!». L’imperatore, stupito, si fermò e le chiese come mai lei fosse l’unica a non odiarlo. Quella rispose che nella sua lunga vita aveva troppe volte constatato che il successivo, malgrado le speranze, si era rivelato peggiore del precedente; perciò, aveva giudicato che era meglio tenersi l’attuale.
Si può parlare male della Francia finché si vuole, ma bisogna riconoscere ai francesi la capacità di promuovere dibattiti culturali che vanno al di là delle banalità quotidiane. Ne è un buon esempio la vasta discussione che continua sul libro dello storico e giornalista Michel De Jaeghere «Gli ultimi giorni. La fine dell'Impero romano d'Occidente» (Les Belles Lettres, Parigi 2014). Nel febbraio 2015 il mensile cattolico «La Nef» ha dedicato a questo tomo di oltre seicento pagine un numero speciale con diversi articoli pertinenti, ma del libro si continua a parlare negli ambienti più diversi, talora con toni molto accesi.
“Papà, come sono nato io?”. Davanti ad una domanda di questa portata non si può mentire. Mai. Eppure, pur di rieducare i bambini a considerare normale, anzi caritatevole, la moderna schiavitù dell'utero in affitto, si è disposti a violentare la realtà fino a stravolgerla con un danno educativo dai risvolti enormi che non sembra preoccupare la casa editrice Lo Stampatello, fondata da Francesca Pardi e Maria Silvia Fiengo, quattro figli e un “matrimonio” celebrato a Barcellona nel 2013.
All'Angelus di oggi papa Francesco ha regalato un libretto che contiene "la ricchezza della nostra dottrina", i contenuti essenziali della fede: "i sette Sacramenti, i doni dello Spirito Santo, i dieci comandamenti, le virtù?, le opere di misericordia...". Il libretto è stato distribuito da volontari e da persone senzatetto. "Coloro che sono nel bisogno sono anche quelli che ci donano questa grande ricchezza". La Quaresima è tempo "di combattimento spirituale contro lo spirito del male", già vinto da Gesù nel deserto. "Entriamo nel deserto senza paura, perché? non siamo soli: siamo con Gesù". Oggi pomeriggio il pontefice va ad Ariccia per gli esercizi spirituali della Curia: "Pregate perché in questo deserto possiamo ascoltare la voce di Gesù e correggere tanti difetti".
Catechesi Naufragare o approdare? Viaggio nell'antropologia biblica, di don Fabio Rosini. Prima puntata: Appetiti.
Il Manifesto del Partito Comunista fu scritto da Karl Marx e Friedrich Engels fra il 1847 e il 1848 e pubblicato a Londra il 21 febbraio del 1848. La prima e parziale traduzione italiana fu pubblicata nel 1889. E' stato un documento fondamentale per i movimenti di sinistra da quel momento fino almeno al 1989, anno della Caduta del Muro di Berlino e del crollo del comunismo sovietico. Ad oggi solo pochi paesi al mondo sono “comunisti” ed è in atto nei partiti che si sono ispirati a questa opera una profonda revisione, così come molti comunisti hanno scelto – già a partire dagli anni '70 – una “abiura” delle dottrine del socialismo scientifico. Tuttavia è indubbio che esso sia uno dei documenti politici più influenti della storia dell'umanità e una critica radicale al modello capitalistico tanto della prima industrializzazione, quanto contemporaneo.
Questo mercoledì è iniziata la Quaresima, periodo di grazia e conversione che Dio ci concede. Sono 40 giorni che possiamo rendere molto produttivi per la nostra vita spirituale e la nostra crescita interiore. La Quaresima non cerca solo di compiere riti esterni e antiquati, ma di condurre il nostro cuore e la nostra vita al Signore. Implica molto più di un pentimento o di una chiara coscienza del male commesso. La conversione è intraprendere un nuovo cammino sotto la misericordia di Dio, e senza smettere di essere se stessi.
I giovani uccisi dallo Stato islamico erano in Libia per lavorare, molti di loro aspettavano di sposarsi e intanto aiutavano i loro parenti in patria. Padri, madri, mogli fratelli degli uccisi sotto shock. Svenimenti, cadute, ricoveri in ospedale dopo la notizia della tragedia. La solidarietà dei villaggi, delle Chiese, della nazione, sempre più unita. La lista degli uccisi. Dal corrispondente di AsiaNews in Egitto. Prima parte.
Il cantante racconta la sua esperienza mistica: "Mi ero perso e adesso ho ritrovato la fede. Ho assistito anche a dei miracoli"
Dio non paga il sabato, figuriamoci se lo fa il Califfo. Per il resto della settimana, i combattenti a suo servizio sono trattati peggio che i bambini che cuciono scarpe e palloni per la Nike. Ce lo rivela Repubblica, ed è davvero uno shock apprendere che anche i tagliagola di al Baghdadi fanno fatica ad arrivare alla quarta settimana del mese. Ci avevano raccontato ingaggi da nababbi per kamikaze e jihadisti, le sexy vergini che aspettano voluttuose i martiri in paradiso, pensione e vitalizi garantiti alle vedove e ai figli, benefit e privilegi fino alla quarta generazione. Tutte balle.Perché a leggere l’inchiesta di Repubblica, la paga del soldato dell’Is è roba da stagista metalmeccanico, archivista del catasto a fine carriera, senza neppure l’indennità di trasferta per chi viene dall’estero. Unico diversivo: qualche sniffata di cocaina tra uno sgozzamento e l’altro, ma solo per chi se la merita.
Pubblichiamo la trascrizione di una testimonianza di una coppia presentata nelle scorse settimane a Casale Monferrato. È l'esempio di come una vita vissuta nell'adesione all'insegnamento della Chiesa sia la risposta più adeguata, più corrispondente al vero bisogno dell'uomo, proprio nelle situazioni più difficili. È questo genere di testimonianze, che sono molto più numerose di quanto si ritenga, che vorremmo anche sentire nel prossimo Sinodo sulla famiglia, perché siano di esempio e di incoraggiamento per tutti coloro che vivono situazioni di difficoltà.
Hanno colpito le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal cardinale George Pell, responsabile delle finanze della Santa Sede, secondo cui «il Vaticano ha più di 1,5 miliardi di dollari di asset dei quali prima non si era a conoscenza», tenendo comunque presente «il deficit previsto di circa un miliardo di dollari nel fondo pensione». Ma c’è una singola arcidiocesi che può dire di stare meglio dell’intero apparato vaticano: quella di Colonia. Anch’essa nei giorni scorsi ha reso pubblico l’ammontare dei suoi asset, che alla fine del 2013 erano di 3,35 miliardi di euro. Di questi, 2,4 miliardi investiti in azioni, fondi e quote societarie, 646 milioni in asset tangibili, soprattutto beni immobili, con una liquidità in cassa pari a 287 milioni.
Quasi un medico olandese su tre – il 27%, per la precisione – prenderebbe senza problemi in considerazione una richiesta di suicidio assistito avanzata da persone ‘stanche di vivere’ in presenza di una condizione medica grave, e quattro su dieci sarebbero disposti ad aiutare a morire anche chi si trovasse ancora ad uno stadio iniziale di demenza. Anche se potrebbe sembrare, non si tratta di un film dell’orrore, bensì dell’esito di un recente sondaggio appena pubblicato sul Journal of Medical Ethics a cura di un team di ricercatori che, fra ottobre 2011 e giugno 2012, ha selezionato in modo casuale 2.500 fra medici di famiglia e specialisti in assistenza agli anziani, cardiologia, medicina respiratoria, terapia intensiva, neurologia e medicina interna trasmettendo loro un questionario al quale hanno risposto in 1.456, con gli esiti che si sono detti.
Il Senato italiano si appresta a confermare il voto della Camera di ratifica della Convenzione dell'Aia del 1996 che introduce l’istituzione islamica della kafala, letteralmente “mantenimento/affidamento [del minore]” nell’ordinamento italiano. Ha esprimere le proprie riserve è il senatore Carlo Giovanardi che sottolinea che la kafala è "un istituto vigente negli stati islamici che non ammettono l'adozione, ma solo l'affido dei minori abbandonati o comunque bisognosi di assistenza a condizione che la famiglia accogliente sia musulmana o accetti di diventarlo." Giovanardi ribadisce che "in questo momento storico è davvero singolare un atto di sottomissione del nostro Paese a questo diktat che costringerebbe le coppie affidatarie ad una conversione obbligata in evidente contrasto con il diritto di professare liberamente la propria fede, sancito dall'art. 19 della Costituzione nonché il principio costituzionalmente garantito e affermato anche a livello comunitario del divieto di discriminazioni fondate sulla religione di appartenenza".
Un bambino di poco più di tre anni che guarda incuriosito un giovane sacerdote in un ambulatorio medico. Ci sono fotografie che restano stampate nella memoria e non hanno bisogno di alcun supporto artificiale per poter essere impresse. Quell'incontro di 65 anni fa per Massimo Camisasca è ancora nitido, a colori. Un archetipo di quella che sarebbe stata la sua vita. «É il primo ricordo che ho di don Luigi Giussani», spiega in questa intervista concessa in esclusiva per Prima Pagina in occasione del decimo anniversario della scomparsa del fondatore di Comunione e Liberazione. «Era il 1949, avevo 3 anni e mezzo e Giussani, che era malato di polmoni, era stato appena visitato dal tisiologo». Quel medico era lo zio del futuro vescovo di Reggio Emilia e Camisasca si trovava nel suo studio. Un incontro fugace, ma evidentemente essenziale dato che quella vista è ancora impressa nella memoria del pastore reggiano.
Il sensus fidei è l'istinto mediante il quale tutti e ciascuno “pensano con la Chiesa”, condividendo un’unica fede e uno stesso disegno. È ciò che unisce i pastori e il popolo e che rende il loro dialogo, fondato sui doni e sulle vocazioni di ciascuno, insieme essenziale e fecondo per la Chiesa.
“Io vengo da Aleppo dove è nato il cristianesimo. A Damasco Paolo è stato battezzato e ha cominciato la sua missione per arrivare fino a Roma. A 40 km da Aleppo i primi discepoli di Cristo sono stati chiamati 'cristiani'. Gesù è nato in Palestina ma i cristiani sono nati a Damasco”. E’ iniziata così l’audizione di mons. Butros Marayati, arcivescovo armeno cattolico di Aleppo, invitato il 19 febbraio dal Comitato permanente dei diritti umani, istituito presso la Commissione esteri della Camera dei deputati, per parlare dei temi della persecuzione delle minoranze e della repressione della libertà religiosa da parte di ISIS/Daesh. L’incontro è stato coordinato dal presidente del Comitato, Mario Marazziti.
Secondo il popolo del web è lui il vincitore di Sanremo. Con "Fatti avanti amore", canzone che rispecchia in tutto e per tutto il suo stile, Nek ha riconquistato pubblico e critica. Il solito Nek che fissa la telecamera con sguardo affabile quasi a dire "credo in quello che dico, capito?". Poi c'è un altro Nek: si chiama Filippo Neviani, sposato dal 2006 con Patrizia, insieme hanno avuto una bimba, Beatrice, 4 anni. E' l'uomo che non ti aspetti. O meglio, l'uomo del cambiamento. Quello che tiene sempre in tasca un rosario fatto a mano. Perché le cose che contano non vuole perderle mai. Una genuinità tutta emiliana, la sua, di chi non nasconde nulla, di chi vuole affrontare la realtà così com'è. E dietro a quei profondi occhi blu c'è una vita che Nek ha raccontato, senza peli sulla lingua, in una serie di interviste rilasciate subito dopo Sanremo.
Bryan Barkley non potrà tornare a prestare il suo servizio volontario per la Croce rossa inglese perché pensa che il matrimonio sia solo tra uomo e donna. Lo ha deciso pochi giorni fa l’organizzazione umanitaria, che ha respinto l’appello del nonno di 71 anni, il quale per quasi 20 anni, a detta della stessa Croce rossa, ha svolto un ottimo servizio come «volontario estremamente coscienzioso e devoto, gestendo casi in tutto il mondo senza curarsi di quanto tempo gli avrebbero richiesto».
Durante il tradizionale rito delle Ceneri in Santa Sabina, papa Francesco esorta a non vivere il digiuno, la preghiera e l'elemosina alla maniera degli ipocriti, i quali "non sanno piangere"
Nella Messa a Santa Marta, Francesco invita a scegliere la strada di Dio in ogni circostanza della vita, senza lasciarsi fuorviare da chi "ci offre cose da niente"
La Quaresima è un periodo molto specifico e molto speciale dell'anno liturgico cristiano.
Durante un digiuno, in particolare "a pane e acqua", è possibile assumere un medicinale? E quando si parla di digiuno di un'intera giornata si fa riferimento alla mezzanotte di un giorno sino alla mezzanotte del giorno successivo?
La recita del Rosario sui luoghi di lavoro. La crisi si combatte anche così. Ne è convinta Maria Chiara Martina, imprenditrice torinese nel campo della moda e della comunicazione che - insieme con alcuni e colleghi e supportata dall’Opera dei Giuseppini del Murialdo – ha lanciato l’iniziativa “Impresa Orante” (Vatican Insider, 16 febbraio).
All’udienza generale in Piazza San Pietro, il Papa, proseguendo la catechesi sulla famiglia, dopo aver considerato il ruolo della madre, del padre e dei figli, ha parlato dei fratelli. “Fratello e sorella – ha detto - sono parole che il cristianesimo ama molto. E, grazie all’esperienza familiare, sono parole che tutte le culture e tutte le epoche comprendono. Il legame fraterno ha un posto speciale nella storia del popolo di Dio, che riceve la sua rivelazione nel vivo dell’esperienza umana. Il salmista canta la bellezza del legame fraterno: «Ecco, com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme!» (Sal 132,1). E questo è vero, la fratellanza è bella! Gesù Cristo ha portato alla sua pienezza anche questa esperienza umana dell’essere fratelli e sorelle, assumendola nell’amore trinitario e potenziandola così che vada ben oltre i legami di parentela e possa superare ogni muro di estraneità”.
Questa melodia non si stancherà mai di dire una cosa, la più importante: il nome di Gesù. Il nome più bello, la fonte della vita. La torre inattaccabile. Ed è quello che forse avranno pensato i 21 cristiani copti egiziani decapitati dall'Isis: l'ultimo nome pronunciato prima di morire è stato proprio quello di Cristo.
Vangelo Mc 1,12-15: Gesù, tentato da satana, è servito dagli angeli.
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Una forza soprannaturale, un'energia profonda che si sprigionava anche nei momenti più tremendi. Quelli in cui avverti che la vita ti sta abbandonando, che la malattia ha ormai preso il sopravvento. E' in questi momenti che la luce di Dio ha illuminato il cammino di una donna straordinaria, che risponde al nome di Chiara Corbella Petrillo. Chi l'ha conosciuta è diventato testimone di questo "miracolo". Chiara è volata in cielo a soli 28 anni per un cancro. Sicuramente immaginava una vita diversa, un futuro radioso.
Con il solito ritardo delle sinistre, Vendola ha chiesto il ritiro delle croci per non offendere gli islamici. Con ritardo, ma, paradossalmente, con grande tempismo, visto che l’uscita del nostro Vendola è avvenuta proprio nelle stesse ore in cui l’Isis annunciava trionfalmente di essere arrivata a sud di Roma, che sarebbe il vero luogo da conquistare, per distruggere chiese ed abbattere croci, il che avverrebbe senza troppo riguardo per l’offesa portata ai cristiani e, probabilmente, allo stesso Vendola.
La Vergine pare davvero colpita al cuore e quella striscia rossa che scende sull’abito bianco sangue che sgorga da una ferita. Così si è presentata alla vista dei fedeli la grande statua della Madonna davanti alla chiesa di san Giovanni Battista in zona Stadio, alla periferia di Lecce: imbrattata con vernice rossa, mentre sui muri della parrocchia scritte blasfeme dello stesso colore.”Dio è trans”, “Preti pedofili” e “Mantovano talebano”. Alfredo Mantovano è l’ex sottosegretario all’Interno, oggi magistrato ed esperto di diritto di famiglia, invitato la settimana scorsa dal parroco, don Gerardo Ippolito, a intervenire al convegno, organizzato in collaborazione con Alleanza cattolica, dal titolo “Guerra alla famiglia naturale: ideologia del gender, unioni civili, matrimoni omosessuali”. Tema attuale, ma anche pericoloso di questi tempi dove l’intolleranza di gruppi gay e Lgbt ha dato esempi indimenticabili: dalle aggressioni alle Sentinelle in Piedi, al linciaggio politico e mediatico di ogni iniziativa che abbia a tema la famiglia naturale, quella con mamma e papà., donna e uomo.
Il tempo non cammina in una piatta pianura, ma attraversa colline e catene montuose, e sale in vetta. Catena montuosa è la Quaresima; la vetta è la Pasqua, nel percorso della santa montagna che è Cristo. Con la compagnia nata da Lui, la Chiesa, la vita di ogni giorno si apre su un panorama di bellezza e di fatica. Abbiamo bisogno di senso e di gusto in quel che facciamo, fino a spalancare lo sguardo sull’orizzonte, intravvedendo la mèta.
Altri 35 cittadini egiziani sono stati rapiti dai miliziani jihadisti in Libia. La notizia del nuovo rapimento di massa è stata diffusa dal quotidiano Libya Herald e indirettamente confermata dal governo provvisorio islamico di Alba di Libia a Tripoli, che in mattinata aveva lanciato un appello: "Si chiede ai fratelli egiziani che lavorano in Libia di lasciare il paese entro un massimo di 48 ore per preservare la loro integrità di fronte a qualsiasi operazione di rappresaglia suscettibile di accrescere la tensione fra i due popoli fratelli". Non sono passate nemmeno 24 ore dai primi raid egiziani in Libia, scattati come risposta all’assassinio di 21 cristiani copti da parte delle milizie dello Stato Islamico e subito è partita la contro-rappresaglia islamica.
“Elia era un cristiano, figlio di una famiglia neocatecumenale. Anche lui faceva parte del Cammino. Noi con dolore cerchiamo di affrontare questa situazione appoggiandoci a Cristo”. Parole che toccano il cuore quelle di Giorgio Longarini, padre di Elia, il ragazzo stroncato ieri da un malore mentre stava giocando a rugby a Villa Potenza. Il dodicenne, che viveva con la famiglia in via Valenti a Macerata, faceva parte dell’ Amatori Rugby Macerata Under 14 e frequentava la seconda classe della scuola media “Dante Alighieri” della sua città.
Il primogenito del Servo di Dio africano, riconosciuto recentemente martire dal Papa, rende una rara testimonianza pubblica al meeting del Cammino Neocatecumenale in Sud Africa.
Nell'estate del 1980, una bambina di quattro anni e suo fratello sono andati a giocare nella piscina di amici. La bambina non aveva grandi rapporti con i suoi compagni di gioco; li vedeva più come buoni conoscenti, ma ai due bambini era stato dato il permesso di andare a giocare lì. Nel caldo torrido di Jacksonville, Florida (Stati Uniti), sguazzare in una piscina è un dono del cielo. Non è stata una bella giornata. Il padre dei suoi amici ha portato la bambina in bagno. Lì dentro, ha riferito, l'ha aggredita sessualmente. “Mi ha toccato e cose simili”, ha dichiarato senza voler scendere nei dettagli. Oggi la bambina si chiama Christina Outlaw, nome che ha preso dopo essersi sposata quasi tre anni fa; di sé parla come Crissy. Crissy è ancora cauta al momento di parlare della sua infanzia; sceglie le parole con attenzione, si ferma per due o tre secondi e cerca l'espressione giusta.
?I copti trucidati dai jihadisti dello Stato Islamico in Libia sono morti pronunciando il nome di Cristo. Lo conferma all'Agenzia Fides Anba Antonios Aziz Mina, Vescovo copto cattolico di Giuzeh. “Il video che ritrae la loro esecuzione è stato costruito come un'agghiacciante messinscena cinematografica, con l'intento di spargere terrore. Eppure, in quel prodotto diabolico della finzione e dell'orrore sanguinario, si vede che alcuni dei martiri, nel momento della loro barbara esecuzione, ripetono "Signore Gesù Cristo".
Un film-documentario ispirato alla figura del beato Pier Giorgio Frassati. Un uomo di una spiritualità assolutamente singolare, che intreccia fede e preghiera con la sua grande passione: la montagna.
In un'antica abbazia alle porte di Roma padre Ildebrando ha una stanza dove riceve le persone. Chi va da lui subisce l'azione straordinaria del diavolo. Vessazioni, infestazioni, possessioni diaboliche. Padre Ildebrando ogni giorno combatte contro satana. E la sua storia è avvincente.
E vissero felici e contenti»: quante volte, nella nostra infanzia, dopo aver letto una storia siamo stati cullati da questo finale rassicurante e carico di speranza! Quanto è invece diverso leggere questa frase con occhi adulti e (forse) disillusi, ma soprattutto quanto è strano vederla quale titolo di un libro che parla di… matrimonio! Eppure l’ultima fatica dello psicologo e psicoterapeuta Roberto Marchesini s’intitola proprio E vissero felici e contenti – Manuale di sopravvivenza per fidanzati e giovani sposi (SugarCo Edizioni, 2015).
Se a un fedele che va alla Messa o a un ragazzo che frequenta il catechismo chiediamo di dire, magari nell'ordine, i Dieci Comandamenti probabilmente avrà qualche difficoltà. Eppure in confessione dobbiamo accusarci dei peccati mortali e allora ci si chiede come possa farlo chi non sa nemmeno elencare i Comandamenti. Se poi chiediamo a chi va a confessarsi se conosce i precetti generali della Chiesa, forse avremo delle brutte sorprese. Può darsi che nemmeno sappia che sono cinque. Eppure anche questi sono obbligatori per tutti sotto pena di peccato mortale e quindi, al pari dei Comandamenti, da confessare in caso di mancato adempimento.
La storia della piccola Giselle Janulis, morta ad appena due anni per un problema cardiaco, ha emozionato persone di tutto il mondo. Prima di morire, la bambina ha detto di aver visto Gesù. La scoperta della malattia cardiaca è avvenuta in modo sorprendente, durante un esame di routine richiesto dal medico quando aveva sette mesi. Fino a quel momento, i genitori non avevano notato niente di strano. “Non so perché Giselle sia nata così. È una delle domande che farò a Dio”, ha detto la mamma, Tamrah Janulis.
A Tripoli il vescovo è rimasto nella sua spoglia cattedrale per non abbandonare i suoi fedeli. In un paese completamente musulmano, per oltre un quarantennio come francescano e poi come vicario apostolico, Giovanni Innocenzo Martinelli è sempre stato al servizio degli ultimi della terra, in un territorio immenso e continuamente in trasformazione. Martinelli infatti si è occupato sempre dei migranti, non solo cristiani, arrivati in Libia per sfuggire a guerre e da qui cercare poi fortuna in Europa.
Nella grande festa per i 20 nuovi cardinali creati da Papa Francesco l’annuncio della loro canonizzazione è forse passato un po’ inosservato, ma non per la Chiesa palestinese alla quale appartengono. Maria di Gesù Crocifisso, al secolo Mariam Baouardy, monaca professa dell’Ordine dei Carmelitani scalzi e Maria Alfonsina Danil Ghattas, Fondatrice della Congregazione delle suore del Rosario di Gerusalemme, saranno le prime due sante della Terra di Gesù dell’era moderna.
Il sacerdote italiano P. Antonello Cadeddu ha visitato Medjugorje. Egli è sacerdote da trentatré anni, venti dei quali trascorsi a lavorare in Brasile, a San Paolo. Insieme a P. Enrico, un altro sacerdote, ha fondato una comunità chiamata “Alleanza di Misericordia”, che si occupa dei poveri e degli abbandonati che vivono per strada. La prima volta è venuto a Medjugorje come guida spirituale di un gruppo di pellegrini: “In Italia si è parlato di Medjugorje fin dal 1981, fin dall’inizio. Allora non mi interessava molto, perché ero coinvolto in molte attività. Sono venuto qui perché un gruppo di pellegrini italiani mi ha invitato a venire come accompagnatore spirituale. Poi sono tornato in Brasile e, nell’aprile del 2000, quando abbiamo cominciato la nostra comunità, mi hanno invitato a tornare a Medjugorje con P. Enrico, per accompagnare duecento pellegrini brasiliani”.
«La generazione (tedesca) socializzata cristianamente e attiva a livello ecclesiale uscirà tra poco dal mondo del lavoro e morirà nei prossimi tre decenni. Poi crollerà anche la facciata della Chiesa. Dietro ad essa apparirà una minoranza di fedeli, che non sarà più grande della comunità religiosa dei testimoni di Geova». Così, in modo lapidario, si è espresso Markus Günther nella Frankfurter Allgemeine Zeitung alla fine dell'anno scorso, qualche giorno dopo il Natale. L'uscita dal mondo del lavoro è un fatto degno di nota, in modo particolare se si tiene conto del sistema tedesco di "tasse obbligatorie" per l'appartenenza alla Chiesa. L'articolo parla di una ricerca statistica affidata dalla Chiesa cattolica in Germania al rinomato istituto demoscopico di Allensbach. I risultati sono stati così catastrofici che non sono stati presentati al grande pubblico. Alcuni dati: il 68 per cento ha risposto alla domanda sul come mai è cattolico con una risposta del tipo: «Perché così si possono festeggiare i momenti importanti della vita in Chiesa, per esempio il matrimonio e il battesimo». In seconda posizione si trova la motivazione: «Semplicemente, fa parte della tradizione della nostra famiglia».
E' morto sabato pomeriggio a Montecarlo, dopo mesi di malattia, Michele Ferrero, 89 anni, papà della Nutella, ma anche del Mon Cheri, del Kinder, del Rocher, della Fiesta, del Pocket Coffee e di tutti i prodotti che hanno scandito l'affermazione dell'azienda nata ad Alba nel 1946. Come disse Michele Ferrero alle celebrazioni per il cinquantenario della fondazione dell'azienda: “Il successo della Ferrero lo dobbiamo alla Madonna di Lourdes, senza di Lei noi possiamo poco”. E infatti una statuina della Madonna era presente in ognuno degli stabilimenti del gruppo sparsi per il mondo.
Settanta anni fa, il 16 febbraio 1945, nel campo di Dachau, veniva ucciso con un colpo alla nuca Friedrich Reck. Nasce a Malleczewen, nella Prussia orientale nel 1884 da una aristocratica famiglia protestante. Per tradizione si avvia alla carriera militare, ma «lo straordinario amore per la libertà unito a forti interessi spirituali» lo porta ad abbandonarla presto per dedicarsi alle sue grandi passioni: la musica e la letteratura. Beethoven e Mozart i suoi autori preferiti. Si laurea in medicina, ma altra sua grande passione è la scrittura alla quale si dedica scrivendo recensioni, saggi e, tra l’altro, anche molti libri per ragazzi. In Italia è conosciuto per il volume Il re degli anabattisti, pubblicato in Italia negli anni settanta dall’editore Rusconi; saggio nel quale racconta la storia della città di Munster (1534) dove si realizza un esperimento sociale nel quale Reck vede la prefigurazione del terrore giacobino e di quello bolscevico. Volume che, appena pubblicato in Germania nel 1937, viene subito sequestrato in quanto forse vi si vedeva una descrizione della follia costruita dall’imbianchino austriaco paragonabile a quella del sarto olandese.
«Esortiamo l’ufficio vaticano del Sinodo a compiere ogni sforzo per includere una grande diversità di cattolici» nel dibattito sinodale. In particolare i divorziati risposati, le coppie conviventi, le famiglie interconfessionali, quelle povere, quelle monoparentali, quelle lesbiche, gay, bissessuali, transgender, etc. Il motivo sarebbe quello della maggior competenza nell’affrontare temi che li riguardano da vicino. La richiesta viene fatta da una serie di associazioni, prevalentemente americane, australiane, canadesi, che hanno nomi inequivocabili: Future Church, Noi siamo chiesa (Italian section), Association of Roman Catholic Women Priests, Parrish Initiative Switzerland, Women's Ordination Worldwide e molte altre. È il mondo “cattolico” che spinge per il cambiamento.
Nel febbraio del 1848 il marchese Roberto d’Azeglio, amico personale di Carlo Alberto e senatore del Regno, onorò l’Oratorio di Don Bosco di una sua visita. Il Santo lo accompagnò a visitare tutta la casa. Il marchese espresse la sua viva compiacenza, ma con una riserva. Definì tempo perduto quello occupato a recitare il Rosario. — Lasci — disse — di far recitare quell’anticaglia di 50 Ave Maria infilzate una dopo l’altra. — Ebbene — rispose Don Bosco —, io ci tengo molto a tale pratica; e su questa potrei dire che è fondata la mia istituzione; sarei disposto a lasciare tante altre cose pure importanti, ma non questa. E con il coraggio che gli era proprio soggiunse: — E anche, se fosse necessario, sarei disposto a rinunziare alla sua preziosa amicizia, ma non mai alla recita del S. Rosario. A stimolare i giovani ad amare il Rosario era incoraggiato an che dai suoi sogni. Ne citiamo uno. Lo ebbe la vigilia dell’Assunta del 1862....
La bellissima testimonianza di Filippo Neviani, in arte Nek.
Nek, nome di arte di Filippo Neviani da Sassuolo, la stessa cittadina che ha dato i natali al Cardinale Camillo Ruini e al genio del giornalismo religioso apologetico Vittorio Messori: insomma buon sangue,non mente. Nek è un ragazzo sensibile e dotato di grande fede, che,inutile girarci attorno, è stata ulteriormente aumentata dalle sue visite a Medjugorje.
Quello secondo cui «l’aborto tradisce le donne» non è di per sé un argomento nuovo. A meno che a sostenerlo non sia una femminista e per di più in un commento ospitato dalla Cnn. Erika Bachiochi è un avvocatessa americana che in passato ha sostenuto il “diritto di abortire” e che già sul Journal of Harvard Law & Public Policy aveva motivato il suo cambiamento di opinione illustrando la contraddizione del termine. Nell’articolo per la Cnn l’avvocato torna sulle sue tesi perché rileva un altro contrasto, quello fra le nuove campagne politico-mediatiche in favore dell’aborto e i recenti sondaggi che mostrano come invece un numero crescente di donne negli Stati Uniti guardi ormai con favore alle istanze opposte, ossia ai tentativi in atto in molti stati di arginare una pratica ormai senza limiti in America.
Il suo Observatoire de l’islamisation, che ha fondato nel 2007, è un archivio di dati, articoli, approfondimenti e reportage imprescindibile per chi vuole addentrarsi senza paletti ideologici nella realtà dell’islam contemporaneo. È la più grande riserva web di documenti in lingua francese dedicati agli avvenimenti rivelatori dell’avanzata dell’islam in Francia. La nascita di nuove moschee e “centri culturali islamici”, la proliferazione di madrase camuffate da istituti e scuole repubblicane, i veri dati sui flussi migratori che il sistema politico-mediatico preferisce non diramare, e numerose altre informazioni sulle varie personalità musulmane e correnti dell’islam in Francia trovano spazio all’interno di un sito che è consultato ogni mese da più di 80 mila visitatori unici.
La vita del pastore di Seul Lee Jong-Rak raccontato in un documentario americano. Tutto cominciò con una domanda rivolta a Dio: «Perché mi hai dato un figlio handicappato?»
La sera del 7 febbraio è stato pubblicato sul web un documento che invitava per la prima volta, in lingua italiana, i “lupi solitari” del nostro paese a unirsi alla jihad dell’Isis. Pochi giorni dopo, la rete di hacker Anonymous ha svelato di aver bloccato un profilo twitter appartenente ad un esponente dello stato islamico sicuramente italiano. Due indizi che anche la cyber-guerrilla islamica minaccia il nostro paese: su questi profili non sono solo le forze dell’ordine e i servizi ad indagare, ma anche studiosi che spesso collaborano con l’intelligence. «Sicuramente chi ha realizzato il comunicato dei lupi solitari parlava molto bene in italiano», spiega a tempi.it Marco Arnaboldi, esperto di islam radicale che collabora con l’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) proprio rispetto alla minaccia sul web.
Il 14 febbraio 2015 Papa Francesco ha presieduto il Concistoro per la creazione di venti nuovi cardinali (due gli italiani: l'arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, e quello di Ancona, Edoardo Menichelli), cui ha proposto una meditazione sulla «romanità» che deve contraddistinguere ogni porporato nel servizio entusiasta alla verità, e sulla carità di cui deve dare prova. «Quella cardinalizia», ha detto il Papa, «è certamente una dignità, ma non è onorifica. Lo dice già il nome – “cardinale” – che evoca il “cardine”; dunque non qualcosa di accessorio, di decorativo, che faccia pensare a un’onorificenza, ma un perno, un punto di appoggio e di movimento essenziale per la vita della comunità». Canonicamente, tutti i cardinali sono «incardinati nella Chiesa di Roma». Non è un mero simbolo. La fedeltà di un cardinale alla Chiesa si misura dalla sua unione con «la Chiesa che è in Roma» che «svolge un ruolo esemplare» e «presiede nella carità».
“Perché tante donne al giorno d'oggi sembrano infelici?” è la domanda che ho affrontato nel mio ultimo articolo, in cui ho suggerito che se oggi le donne sono infelici può essere perché non hanno trovato risposte adatte alla domanda “Cosa vogliono le donne?” e alla domanda più importante “Di cosa hanno bisogno le donne?” Ho terminato il mio ultimo articolo dicendo che “la risposta brillante e vissuta a queste domande si ritrova in Maria, Vergine e Madre”. Consideriamo questo suggerimento – che sarebbe stato ordinario qualche generazione fa, ma oggi è problematico anche all'interno di alcuni circoli cattolici e disdegnato da ampi segmenti del femminismo secolare. Sorprendentemente, ci sono notevoli parallelismi tra la diffidenza cattolica relativa a Maria e il suo netto rifiuto da parte di alcune femministe secolari.
Fino a un mese fa, non avrei detto a nessuno (tranne che a mia moglie) che sono stato pornodipendente. Lo tenevo per me, vergognandomi troppo per parlarne con chinque. Prima che mia moglie mi scoprisse, non lo avevo detto a nessuno. Quando ero annoiato, andavo on-line e trovavo ore di immagini e video. Era molto semplice e molto accessibile. Al culmine della dipendenza, trascorrevo circa un'ora al giorno guardando materiale porno. Forse di più. Era una spirale rapida e discendente dal porno “standard” a qualcosa di molto più oscuro e sinistro.
Mi rivolgo a voi per avere una risposta completa, esaustiva e «convincente». Cosa vuol dire che i santi «intercedono» per noi? So che Dio ascolta tutti e perché un santo può ottenere quello che io non posso ottenere? So che «tutta la chiesa» pregava per San Pietro quando era in prigione e fu liberato. Ricordo che quando ero bambino mi spiegavano che i santi, essendo più «buoni» di me - mi diceva la mamma -, erano maggiormente ascoltati e il Signore esaudiva le loro preghiere.
Approfittando dell'apertura di Cuba al mondo, come aveva chiesto alla fine del secolo scorso nella sua storica visita all'isola caraibica papa San Giovanni Paolo II, un'apertura il cui segno visibile è il recupero dei rapporti tra L'Avana e Washington - ottenuta in buona misura grazie all'intermediazione di papa Francesco -, due Paesi mediorientali vogliono aprire moschee a Cuba.
A sorpresa papa Francesco ha annunciato che si recherà in visita a Sarajevo il 6 giugno prossimo. "Vi chiedo fin d'ora di pregare – ha detto il pontefice nel corso della preghiera dell'Angelus del 12 febbraio - affinché la mia visita a quelle care popolazioni sia di incoraggiamento per i fedeli cattolici, susciti fermenti di bene e contribuisca al consolidamento della fraternità e della pace". La capitale della Bosnia ed Erzegovina, che durante la guerra seguita alla dissoluzione della Jugoslavia, ha subito un lunghissimo assedio (dal 5 aprile 1992 al 29 febbraio 1996), vive oggi una difficile fase di ristrutturazione della società e delle istituzioni politiche, come testimonia ad Aleteia l'arcivescovo di Sarajevo, il cardinale Vinko Pulji?.
Lourdes, la cittadina Francese dove nel 1858 la Madonna apparve alla piccola Bernadette, una povera contadina analfabeta, e sede di numerosi miracoli e conversioni, in questi giorni ricorda l’anniversario delle apparizioni, cominciate l’11 febbraio di 157 anni fa. Fra le migliaia di fedeli accorsi in pellegrinaggio c’è anche Salvatore Pagliuca, presidente di Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes), che in questa intervista descrive a tempi.it i frutti della venuta della Vergine Maria. E dell’opera che da 111 anni «porta amore e speranza ai malati e a quanti come noi stanno loro vicini».
Choukri è un francese di 19 anni. Originario di Nizza, oggi si trova in prigione ed è molto «sollevato per questo». Il giovane musulmano, infatti, ha passato sei mesi «nell’inferno siriano» a combattere per lo Stato islamico. Attratto dalle tante promesse jihadiste, una volta scoperta la realtà, è riuscito a scappare e tornare in Francia. Accusato di associazione a delinquere con fini terroristici, rischia fino a dieci anni di carcere. Ma come ha raccontato il suo avvocato Jean-François Fouqué (foto in basso a sinistra) a Nice Matin, questo è niente in confronto a quello che ha rischiato in Siria.
Da alcuni mesi il terrorismo di radice islamica è balzato alla ribalta dell’attualità come un grave pericolo per l’Europa e per la nostra Italia. Molti si chiedono cosa fare, si discute di leggi adeguate alla gravità della situazione ma gli appelli per una maggior vigilanza e fermezza lasciano il tempo che trovano. Il nostro mondo democratico, ricco e laicizzato, si trova spiazzato. I popoli occidentali e quelli islamici non si capiscono. C’è un abisso tra il nostro desiderio di vivere tranquilli e la violenza dei terroristi.
Le 276 ragazze rapite da Boko Haram a Chibok la notte del 14 aprile sembrano essere sempre nella mente dei jihadisti. All’alba di un’offensiva da parte dell’esercito nigeriano (partirà il 14 febbraio), che ha promesso di sradicare i terroristi dal nord del paese in sei settimane, tre ragazze intervistate dall’Associated Press, rapite a loro volta dagli islamisti e poi scappate, raccontano come i Boko Haram non facciano altro che parlare delle studentesse di Chibok.
Nella “Città santa” occupata durante la Seconda guerra mondiale dai tedeschi, alla lista che lo storico Renzo De Felice (1929-1996) ha stilato degli ebrei salvati dalla carità di Pio XII (ben 4.447 persone che, fra il 1943 e il ’45, trovarono asilo e protezione negli istituti religiosi di Roma e in case private dell’organizzazione clandestina cattolica facente direttamente capo al Vaticano - cfr. Storia degli ebrei in Italia sotto il fascismo, 4a ed., G. Einaudi, Torino 1988-), va aggiunto anche Israel Zolli (1881-1956).
Il lettore a caccia di notizie incredibili e ai confini della realtà può anche smettere di leggere. Il presente articolo non fa per lui. É un po’ come se l’appassionato di astronomia iniziasse a leggere un articolo che, dati alla mano, provasse in modo inoppugnabile che la Luna esiste. Ecco, qui di seguito si darà la prova che i bambini cresciuti in una coppia omosessuale stanno peggio di quelli che vivono in una coppia composta da mamma e papà.
È il tempo delle torte in faccia nelle polemiche sulle leggi contro l'omofobia, ma non fanno ridere. In diversi Paesi del mondo si combatte da diversi mesi una vera e propria guerra delle torte. La cosa funziona così: una coppia gay si presenta in una pasticceria - i cui proprietari sono stati segnalati come cristiani o come critici del «matrimonio» omosessuale - e chiede una torta per celebrare la propria unione, o magari una festa di militanti LGBT. Non una torta qualunque, ma una con una statuina di due uomini o due donne in abito nuziale, o con uno slogan scritto con la panna come «Sì al matrimonio fra persone dello stesso sesso». Se il pasticciere si rifiuta, scatta la causa per omofobia, per «dare un esempio» e spaventare non solo i pasticcieri, ma tanti altri potenziali «omofobi».
Vangelo Mc 1, 40-45: La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!».
E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va', invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
La guerra scatenata dai jihadisti Boko Haram nel nord est della Nigeria ha già messo in fuga circa 3,2 milioni di persone: metà profughi nei vicini Ciad, Camerun e Niger, gli altri sfollati. Per accoglierli e assisterli sono stati allestiti dei campi. La maggior parte dei fuggitivi li raggiungono sprovvisti di tutto, salvo il poco che sono riusciti a raccattare prima di mettersi in cammino. Molti non hanno più niente altro al mondo: i terroristi hanno bruciato le loro abitazioni, distrutto e razziato tutto quel che possedevano.
Hanno fatto il loro ingresso sul palco dell'Ariston come calciatori annunciati dallo speaker allo stadio. Carlo Conti pensava di cavarsela con la solita passerella, che sarà mai: una donna cannone, un fenomeno da baraccone non fa male all'audience. E poi sai che bel Festival: di qua la famiglia numerosa, di là il travestito Conchita: son contenti tutti e il palco di Sanremo riunisce l'Italia. Troppo facile. Invece la famiglia Anania, da Catanzaro, 16 figli 16, la famiglia più numerosa d'Italia ha spiazzato l'altezzoso pubblico sanremese con una frase che proprio non doveva uscire in prima serata, sull'ammiraglia della Tv di Stato, tra un Tiziano Ferro pronto a occupare la scena e una bellona spagnola rossa come una banderilla. Il primo applauso è previsto da contratto. Ed è stato quando il papà Aurelio ha ricordato che il vero applauso va «fatto al Signore perché tutto questo è opera di Dio», ha detto lui sorridente e spaesato ricordando che una famiglia di 16 figli 16 non è né normale né straordinaria, ma è straordinariamente normale, come ha tagliato corto dopo mamma Rita. Ma poi papà Aurelio ha voluto “esagerare” e ha detto ciò che non doveva dire: «Siamo così grazie allo Spirito Santo» e giù risate e mormorii imbarazzati da parte del pubblico.
L’Osservatorio Cardinale Van Thuân è già intervenuto sulla questione della fecondazione eterologa e dei nuovi scenari aperti dalla sentenza della Corte costituzionale che ne ha dichiarato incostituzionale il divieto. Ora riprende le osservazioni svolte in precedenza e fare un proposta complessiva che risponda alla domanda “che fare?” che molti oggi si pongono.
«Alcuni malati di Sla collegati a macchinari salvavita sono considerati degli eroi. Vengono additati come modello di coraggio, determinazione e di voglia di vivere. Questo è un punto di vista. Ma un'argomentazione altrettanto forte vale per l'opposto. Si può sostenere che sia coraggioso, eroico e nobile anche accettare la morte con calma, dignità e serenità. Tuttavia le persone a me più vicine, e precisamente le Sisters of Mary, sembrano tutte avvertire con forza che dovrei aggrapparmi alla vita per quanto possibile, anche se potessi farlo solo con le unghie dei miei mignoli. A volte mi fanno pensare che scegliere un altro atteggiamento potrebbe essere interpretato come un comportamento codardo».
La famiglia di Kayla Mueller – la volontaria 26enne statunitense morta mentre era ostaggio dell’ISIS, in circostanze ancora da chiarire (l’ISIS asserisce che sia morta durante i bombardamenti della Giordania ma secondo alcuni esperti Mueller era già stata uccisa) – ha pubblicato una sua lettera ricevuta nel 2014. La morte della ragazza è stata confermata ieri dalla Casa Bianca.
“La gioia dei figli fa palpitare i cuori dei genitori e riapre il futuro. I figli sono la gioia della famiglia e della società. Non sono un problema di biologia riproduttiva, né uno dei tanti modi di realizzarsi. E tanto meno sono un possesso dei genitori … No, no. I figli sono un dono, sono un regalo: capito? I figli sono un dono. Ciascuno è unico e irripetibile." Sembra che Papa Francesco ieri abbia acceso la TV proprio nel momento in cui la famiglia Anania, 16 figli dai 20 anni ai 20 mesi, attraversava il palco dell'Ariston di Sanremo. Sì, perché genitori e figli sono stati al centro dell'udienza generale di stamane (11 febbraio) in una piazza San Pietro gremita, appunto, di famiglie.
I Patti, dal nome del palazzo di San Giovanni in Laterano in cui avvenne la firma degli accordi e grazie ai quali furono stabilite regolari relazioni bilaterali tra le parti, furono negoziati tra il cardinale segretario di Stato Pietro Gasparri per conto della Santa Sede e Benito Mussolini con lo scopo di risolvere la 'questione romana'. Soppiantarono la cosiddetta 'legge delle Guarentigie', approvata dal Parlamento il 13 maggio del 1871 dopo la presa di Roma. Con il Concordato, viene riconosciuto il carattere cattolico dello Stato Italiano; assicurato il libero potere spirituale della Chiesa e la libertà di culto; stabiliti gli effetti civili del matrimonio canonico e l’obbligatorietà dell’insegnamento della dottrina cattolica nelle scuole.
All’udienza generale, tenuta in Piazza San Pietro, il Papa, dopo aver riflettuto nei mercoledì precedenti sulle figure della madre e del padre, nella sua catechesi sulla famiglia, ha parlato dei figli. Ha preso anzitutto spunto da una “bella immagine” di Isaia: «I tuoi figli si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore» (60,4-5a). “E’ una splendida immagine – ha detto - un’immagine della felicità che si realizza nel ricongiungimento tra i genitori e i figli, che camminano insieme verso un futuro di libertà e di pace, dopo un lungo tempo di privazioni e di separazione come – a quel tempo – è stata quella storia che erano lontani dalla patria. In effetti, c’è uno stretto legame fra la speranza di un popolo e l’armonia fra le generazioni. Questo dobbiamo pensarlo bene, eh? C’è un legame stretto fra la speranza di un popolo e l’armonia fra le generazioni”.
Gli Anania arrivano da Catanzaro, ospiti della serata inaugurale del Festival il cui potere, come ha detto Carlo Conti, 'è quello di riunire le famiglie italiane davanti alla Tv'. !Come si fa ad arrivare a fine mese? C'è sempre l'aiuto della Provvidenza, sicuro, puntuale e ben tangibile", ha detto papà Aurelio. L’ultima arrivata è Paola che è nata il 29 giugno 2013. Prima di lei ci sono Marta, oggi 18 anni, poi Priscilla, Luca, Maria, Giacomo, Lucia, Felicita, Giuditta, Elia, Beatrice, Benedetto, Giovanni, Salvatore, Bruno fino alla piccola Domitilla, appena un anno e mezzo. Totale: sedici figli. "Per dare il senso della famiglia e dell'aggregazione insito del Festival - ha detto Carlo Conti - con i loro sedici figli gli Anania rappresentano uno spaccato del nostro Paese". Aurelio, 47 anni, lavora all’Accademia di belle arti di Catanzaro come coadiutore, la moglie, Rita Procopio, 43 anni, è casalinga. Si sono sposati l’8 dicembre del 1993. Alle spalle, una fede rocciosa vissuta nel movimento dei Neocatecumenali.
Nella casetta piccola in Canadà da ora in poi l’eutanasia si farà. Non è un remake della famosa canzone per bambini di Gino Latilla, bensì la sintesi di una sentenza della Corte Suprema del Canada. I giudici, votando all’unanimità, hanno aperto all’eutanasia, abrogando così il divieto previsto dal codice penale canadese, perché tale divieto violerebbe le libertà individuali, compresa quella di togliere il disturbo quando si vuole. In Canada solo il Quebèc aveva finora legalizzato la pratica eutanasica.
Scuola media, l’insegnante di matematica prova ad insegnare le equazioni, ma gli studenti malgrado tutti gli sforzi non riescono ad arrivare a risolvere l’equazione proposta. Anzi, due o tre ce la fanno, gli altri niente da fare. Finché qualcuno trova che a rimaneggiare i numeri il risultato viene: «Ecco, se in questo passaggio facciamo che 2+2 = 5, allora il risultato è quello giusto». «Ma così barate», rispondono spocchiosi quelli che hanno fatto tutto corretto, «non vale fare finta di non aver commesso errori e pretendere che sia la matematica a essere sbagliata».
Il Parlamento britannico ha approvato recentemente la tecnica della donazione mitocondriale, che nasce per evitare la trasmissione genetica al figlio di gravi patologie a carico della madre, che di solito colpiscono il sistema nervoso e l’apparato muscolare. La Gran Bretagna diventa così il primo Paese al mondo ad autorizzare la metodica altamente controversa che prevede la fecondazione in vitro, utilizzando non solo il Dna di padre e madre ma anche quello di un’altra donna: il Dna mitocondriale difettoso della madre naturale viene sostituito con il Dna della donatrice sana. Il bambino nato avrebbe il 99,8% del Dna del padre e della madre naturali e lo 0,2% di Dna della donatrice.
Da sempre gli uomini hanno cercato di conoscere il futuro nell’intento di prevenirlo e di controllarlo, così osserviamo come in epoca etrusca e poi romana gli aruspici traevano presagi dall’osservazione delle viscere degli animali sacrificati, mentre negli stessi secoli in Grecia i sacerdoti interrogavano gli oracoli. Tali forme di divinazione confidavano nell’esistenza di entità superiori che governavano e reggevano il mondo materiale e che, a certe condizioni, potevano essere interpellate dagli uomini per informarli riguardo al loro destino. Ma sappiamo anche che nello stesso periodo storico (VII-VI sec. a C.) Dio proibì agli ebrei di contaminarsi con i riti di divinazione praticati delle genti che occupavano i territori confinanti con la Terra Promessa, mentre, allo scopo di guidarli nel cammino di salvezza, suscitò profeti che parlavano in nome suo, avvertendo tuttavia, una volta per tutte, che quando un profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l’ha detta il Signore; l’ha detta il profeta per presunzione, o l’ha detta nel nome di altri dei.
Il cardinale Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila (Filippine), ha esortato i fedeli a digiunare in Quaresima per nutrire i bambini poveri e malnutriti. “Se digiuniamo e permettiamo ai bambini poveri, affamati e malnutriti di trarre beneficio da questo fatto, riviviamo ciò che ha detto Gesù: 'Avevo fame e mi avete dato da mangiare'”, ha affermato il porporato in una lettera pastorale che verrà diffusa il 18 febbraio, Mercoledì delle Ceneri.
Da dove viene il Carnevale? Alcuni dicono erroneamente che è stata la Chiesa cattolica a inventarlo; niente di più assurdo. Vari autori fanno derivare il termine Carnevale dal latino “carne vale”, ovvero “addio carne” o “congedo dalla carne”; il che significa che a Carnevale il consumo di carne era considerato lecito per l'ultima volta prima dei giorni di digiuno quaresimale. Altri studiosi ricorrono all'espressione “carnem levare”, sospendere o ritirare la carne. Alcuni etimologisti spiegano le origini pagane del Carnevale: tra i greci e i romani si faceva un corteo con una nave, dedicato al dio Dioniso o Bacco, il dio del vino, festa che in latino si chiamava “currus navalis” (nave carrozza), da dove deriverebbe Carnevale. Non è facile conoscere l'origine esatta del nome.
Helen Galsworth sa bene cosa significhi la parola "ricominciare". Specialmente quando, il 22 giugno 2007, aveva scelto di farla finita. E così si è buttata sotto a un treno che le ha portato via tutte e due le gambe. Ma Helen non è morta. Qualcuno la voleva ancora qui. La ragazza racconta di non aver temuto la morte perché non aveva la minima coscienza di ciò che stava facendo. E quando si è risvegliata in ospedale con accanto sua mamma non si capacitava dell'accaduto.
«Ti chiedo il favore di trasformare questa valle; qui desidero un grande centro di spiritualità, dove le anime troveranno pace e ristoro. In questo luogo, Dio vuole aprire una finestra verso il cielo; qui, per la mia mediazione, vuole manifestare la Sua misericordia!» Era l’11 maggio 1968 a Santa Domenica di Placanica (Calabria) quando, da un enorme masso coperti di cespugli e rovi, la Madonna pronunciò queste parole a un giovanissimo contadino: Cosimo Fragomeni, oggi conosciuto come Fratel Cosimo. La Vergine apparse per i successivi 3 giorni, sempre sullo stesso scoglio, dove Cosimo si ritirava per meditare il Santo Rosario.
... Questi messaggi si possono dividere in tre gruppi: una parte riguarda l’umanità intera, l’altra la Chiesa e il clero e la terza la famiglia. Mons. Grillo ha deciso di rendere pubblici soltanto i messaggi riguardanti l’umanità. I messaggi all’umanità sono principalmente tre: che Satana avrebbe fatto di tutto per distruggere la famiglia cristiana, la piccola Chiesa domestica; che l’umanità sarebbe entrata in una grande apostasia e che, se l’umanità non si fosse convertita, sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale, peggiore della prima e della seconda, una grande guerra nucleare tra l’Occidente e l’Oriente.
Padre Pablo Martín Sanguiao è un sacerdote spagnolo di Albacete che lavora in Italia, in una parrocchia dedicata a sant’Agostino nella periferia di Civitavecchia. Nel 1994 decise di fare un pellegrinaggio a Medjugorie insieme ad una famiglia di amici. Il 16 settembre, prima di ripartire per l’Italia decise di acquistare due statue: una di san Michele Arcangelo per la famiglia con cui aveva fatto il pellegrinaggio, l’altra, della Madonna per dei parrocchiani che volevano tenerla nel giardino di casa loro, non lontano dalla chiesa di don Pablo. Scelse una statua della Vergine abbastanza grande, di 43 centimetri, fatta interamente in gesso ma lucida all’esterno, con la scritta “Medjugorie” sul basamento: una delle tante che si vendono in quel paesino dell’Erzegovina.
È in atto da anni una controversia sulla proprietà della Chiesa Cattolica in Albania su cui sorgono la Chiesa e il Centro pastorale di Elbasan, affidati alle cure pastorali dei religiosi orionini fin dal 1992. È l’unica Parrocchia cattolica in una vasta Provincia di oltre 125.000 abitanti. I religiosi dell’Albania – come riferisce il sito della Congregazione Don Orione - hanno trasmesso alla direzione generale dell’Opera a Roma la loro seria preoccupazione per le sorti della Chiesa San Pio X, nella popolosa città di Elbasan. Tutto sembrava dovesse risolversi tramite una Commissione istituita tra Governo albanese e Chiesa cattolica, come previsto dal Concordato e, invece, giunge la notizia che una Commissione giudicante della Cassazione di Tirana, riunitasi giovedì 5 febbraio scorso, si è espressa in maniera definitiva respingendo il ricorso della Chiesa cattolica di Albania e della Avvocatura dello Stato sulla questione del terreno ad Elbasan. La sentenza, divenendo operativa, obbliga a liberare il terreno da tutti gli oggetti lì posti (cioè la Chiesa e il Centro pastorale) e a restituirlo.
Il Papa, a Santa Marta, invita i cristiani a non stare "quieti" e "seduti" sulle poltrone, ma alzarsi e camminare in cerca della propria identità
Inizia oggi il Festival di Sanremo. Quest’anno gli organizzatori, per bilanciare l’invito alla drag queen austriaca Conchita Wurst, hanno voluto invitare la famiglia più numerosa d’Italia, gli Anania di Catanzaro. Una famiglia solare, bella e positiva che, stasera, salirà sul palco dell’Ariston. Quella che segue è un’intervista al capofamiglia, Aurelio, che tempi.it realizzò nell’agosto dello scorso anno.
In visita in Italia, l’arcivescovo di Abuja ha raccontato la situazione del suo paese. E senza giri di parole ha detto la sua sull’islam, la comunità internazionale e l’intervento armato
C'è senz'altro del positivo, ma c’è anche poco da esultare per la sentenza della Corte di Cassazione che ha respinto la pretesa di una coppia omosessuale di veder trascrivere il proprio matrimonio in un registro comunale.
Servirà un altro anno di lavoro, riunioni e consultazioni prima che la riforma della Curia romana possa vedere la luce. E questo nonostante nei prossimi giorni il progetto sarà portato all’attenzione dei cardinali riuniti in Concistoro. È stato il Papa in persona a chiarirlo in una recente intervista, mostrandosi più prudente del coordinatore del C9, il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, che aveva pronosticato un varo della nuova governance già per quest’anno.
Se date a una bambina un foglio bianco e un astuccio pieno di colori, lei disegnerà persone, volti, oppure fiori e paesaggi. Le persone avranno occhi, capelli, vestiti dotati di particolari (perché una femmina già a sei anni ha appreso l’arcana verità che gli abiti hanno dei bottoni, e si infilano slacciandoli e poi riallacciandoli, non prendendoli a testate). Se lo stesso equipaggiamento viene fornito a un bambino, tenderà a disegnare scene di azione, e i personaggi, se ce ne sono, non saranno ritratti con dovizia di particolari – un bambino non si interessa del colore degli occhi del suo eroe -, ma quasi sempre stilizzati e raffigurati solo con quello che serve a rendere lo svolgimento dell’azione.
Una raccolta di articoli sintetici ma accuratamente documentati che cercano di fare luce su alcuni punti oscuri della storia italiana ed europea degli ultimi due secoli: dall'Unità d'Italia all'Unione Europea, da Pio IX a Francesco, da Cavour alla Merkel. Si presenta così il nuovo libro di Angela Pellicciari, "La gnosi al potere", in cui raccoglie i contributi offerti durante molti anni a diverse testate giornalistiche nazionali. Un lavoro che unisce magistralmente la serietà della ricerca storica (documentata e ragionata) con il linguaggio diretto e abbordabile della divulgazione giornalistica. Professoressa di storia e filosofia, giornalista e storica della Chiesa, Angela Pellicciari (orgogliosamente cattolica e orgogliosamente polemica) ci offre un piccolo manuale di "sopravvivenza storiografica" contro i luoghi comuni e le mezze verità (se non addirittura le falsità) con cui la storia, soprattutto quella italiana, ci viene ancora raccontata ed insegnata.
La statua che il comune francese di Publier (Alta Savoia) ha eretto nel 2011 a Nostra Signora di Léman (lago situato tra la Francia e la Svizzera) «viola la laicità e quindi deve essere spostata». Il tribunale amministrativo di Grenoble ha deciso di sloggiare la Madonna perché si trova in un parco comunale, e quindi «su suolo pubblico», pertanto «il Comune non poteva legalmente autorizzare l'installazione della statua», avendo così violato la «separazione tra Stato e Chiesa cattolica». Il sindaco di sinistra Gaston Lacroix c'è rimasto male: «Non pensavo si arrivasse a questo punto, la statua è un punto di riferimento per tutti. Tutto il mondo mi ha sostenuto, anche i musulmani». Sconsolato anche il sacerdote del piccolo comune di circa seimila abitanti, Robert Colloud, che ricorda come «la statua e il terreno su cui poggia sono stati comprati dalla parrocchia. Quindi non è vero che è terreno comunale». Esulta invece la Federazione del Libero pensiero, che ha fatto causa e ha vinto: «Ora il sindaco deve togliere la statua. Questo sì che sarà un bell'esempio per i giovani. Mi chiedo se la religione cattolica sia compatibile con la République».
Quando constatiamo che l’ideologia gender entra nella classe di nostro figlio, oppure che si preme per distribuire senza ricetta alle nostre ragazze la pillola del giorno dopo, oppure che la tale associazione di volontariato per lo sviluppo si è dichiarata a favore dell’aborto, di solito non pensiamo di essere davanti a fatti che hanno la loro origine ben più a monte, che sono stati pianificati molto prima e per cui sono state spese ingenti somme di denaro. Eppure è così.
Le Apparizioni Alle Tre Fontane descritte da Padre Angelo Maria Tentori da Radio Maria.
Miguel e Zbigniew avevano trent’anni nel 1991 quando furono giustiziati dai guerriglieri di Sendero Luminoso perché accusati di essere al soldo degli imperialisti. Ma per la Chiesa sono martiri
Storia di Annie Bus, cattolica di 75 anni, sposata da 52 anni con tre figlie e della dottoressa Constance de Vries, che l’ha uccisa nonostante non avesse i requisiti previsti dalla legge. «Questione di libertà»
Il luogo che insieme a voi, cari amici, desidero visitare questa volta, poiché in esso Maria ha lasciato una sua particolare traccia del suo cammino tra gli uomini, si trova a Roma. Roma, la città eterna. Roma, la città del papa. Roma, la città in cui la Madonna ha scelto di presentarsi come “Vergine della rivelazione” a Bruno Cornacchiola, apparendogli nel 1947. ...
La storia di questa religiosa spagnola che ha dato vita al santuario dell'Amore Misericordioso a Collevalenza. Qui ha trovato l'acqua - sebbene gli esperti le avevano detto che non ci sarebbe mai stata - che fornisce tutta la regione. La vita, il culto e la devozione di una suora che è stata beatificata il 31 maggio 2014.
La statua è posta nella villa Comunale del centro in provincia di Cosenza. La Madonna avrebbe iniziato a lacrimare. L’episodio è stato segnalato ai Carabinieri della stazione di Aprigliano dal parroco don Antonello De Luca che ha pure informato la Diocesi di Cosenza-Bisignano. E’ stato anche deciso, per come informa una nota dei militari, di spostare la statua all’interno della chiesa di Santa Barbara. Gli stessi Carabinieri hanno segnalato che la statua, al momento dell’ispezione, presentava tracce di umidità alla base.
Quella di comunicare con i morti è una tentazione -- forse la più antica -- che l'Uomo abbia mai avuto. Risale a tempi molto antichi. Intercettare l'aldilà, parlare con il caro estinto, vivere nella speranza che i nostri cari siano sempre materialmente con noi ancora oggi suscita interesse. Ma spesso il rischio di comunicare con i defunti è quello di praticare lo spiritismo. Diverso invece è il caso di santi e sante a cui le anime dei defunti si presentavano spontaneamente. Come il caso di Natuzza Evolo, di Faustina Kovalska, di padre Pio o di Teresa Neumann.
Intervista a Padre Juan Ramón Celeir autore della Novena di Maria che scioglie i nodi.
La tragica sorte del giovane pilota giordano, il sottotenente Maaz al-Kasasbeh, abbattuto in volo, torturato e poi bruciato vivo con tanto di video dagli omini dello Stato Islamico, ha scatenato dure reazioni in Giordania e nel mondo islamico che definiamo “moderato”.
Gran cuor di leone questo Barack Obama, presidente riluttante e anche parecchio ignorante. In occasione del National Prayer Breakfast, Obama si è lasciato andare a un'incredibile tirata sulle religioni che producono violenze e persecuzioni. Non solo l’islam fanatico, ma anche il cristianesimo con le Crociate e l’Inquisizione. Obama ha rispolverato le solite menzogne e leggende. Poi, si è ben guardato dal stringere la mano al Dalai Lama. Per non dispiacere ai comunisti cinesi.
Raccogli un sasso, piccolo o grande non importa, deve essere il simbolo della tua vita, fatta di gioia e dolori. Poi mettilo dentro una busta insieme ad un bigliettino con la tua richiesta di preghiera e portalo direttamente nelle mani della Madonna.E’ quanto accade tutti i giorni in provincia di L’Aquila, nei pressi di un paesino che conta all’incirca 700 anime, dove il primo maggio 2004 venne piantata una statua della Madonna come segno di ringraziamento per un Grazia ricevuta.
I miliziani di Boko Haram hanno reagito all’offensiva sferrata contro di loro dalle truppe di Nigeria, Camerun e Ciad, con un feroce contrattacco nel quale ieri hanno fatto strage tra la popolazione di un villaggio camerunense alla frontiera con il Borno, lo Stato nordorientale nigeriano dove il gruppo jihadista ha le sue principali roccaforti. Il portavoce del ministero della Difesa del Camerun, Didier Badjeckt, ha detto di non poter fornire cifre esatte sulle vittime, ma ha aggiunto che decine di persone sono state «massacrate nelle moschee, le strade e le case» del villaggio di Fotokol. Altre fonti, citate concordemente dalle agenzie di stampa, parlano di almeno un centinaio di civili uccisi, ai quali si aggiungono otto soldati camerunensi sorpresi dagli assalitori, e aggiungono che la principale moschea del villaggio è stata data alle fiamme.
Dopo la strage di Parigi, l’imam di Brooklyn Tareq Yousef al-Masri si è scagliato (in arabo) contro gli intellettuali che «hanno corrotto la nazione del profeta Maometto. Come potete invitare altre persone a unirsi all’islam se le maledite giorno e notte?»
Londra manda gli ispettori a verificare l’insegnamento dei “valori britannici” negli istituti del paese. Che vengono bocciate (e perfino punite col taglio dei fondi) in base a strane domande rivolte agli alunni su omosessualità e pregiudizi
Il Comune di Roma taglia le agevolazioni per la tassa sui rifiuti alle sole realtà non statali. Come se non ci fosse una legge che le inserisce a pieno titolo nel sistema di istruzione pubblica
Lo scorso 31 gennaio Papa Francesco ha ratificato le nomine dei membri eletti da alcune Conferenze episcopali per il prossimo Sinodo di ottobre. Si tratta di 28 delle 114 Conferenze episcopali del mondo. I partecipanti al prossimo Sinodo ordinario saranno circa 370, oltre agli eletti delle Conferenze episcopali ci saranno membri di nomina papale per circa un 15% del totale. Come sappiamo il direttivo del Sinodo è stato confermato, con l'unica aggiunta del cardinale Napier, vescovo di Durban in Sud Africa.
Prossimo incontro sabato 7 febbraio 2015 ore 15:00 alla grotta delle Tre Fontane in via Laurentina 400 (Roma). Coroncina della Divina misericordia, Santo Rosario, Santa Messa, Adorazione Eucaristica.
... E in mezzo a questa luce soprannaturale, vedo un masso di tufo. Sollevata in aria, sopra quel masso, vedo con stupore ed emozione che appena si possono sopportare, una figura di Donna di Paradiso. E' in piedi. Il mio primo istinto è di parlare, gridare, ma la voce mi muore in gola. Sul masso di tufo, non al centro della Grotta ma alla sinistra di chi guarda, proprio dove stanno inginocchiati i bambini, c'è veramente la Bella Signora, quella che invocano continuamente. Impossibile descriverne la bellezza e lo splendore. A chi mi chiede: "Come era bella la Madonna?", spesso rispondo: "Pensa alla cosa più bella che tu possa immaginare. L'hai pensata? Bene. La Vergine, preferisco chiamarLa così e non Madonna, è molto, molto più bella. Pensa ad una Donna giovane e bellissima ricolma di grazie donatele direttamente dalla Santissima Trinità, di virtù vissute nell'obbedienza d'Amore, di quei doni che può avere soltanto la gran Madre di Dio, di quella dignità celeste che soltanto la Regina del Cielo e della terra può avere... Eppure è ancora poco, perché il nostro sentire è umanamente limitato". Descrivo la Vergine cara, scarsamente, come posso. Dico soltanto che sembra il tipo di Donna orientale con carnagione olivastra, scura. Poggiato sulla testa ha un manto verde; verde come il colore dell'erba dei prati a primavera. Il manto le scende lungo i fianchi fino ai piedi nudi. Da sotto il manto verde si intravedono i capelli neri con la discriminatura al centro, come un'indiana. Ha un vestito bianchissimo e lungo, con maniche larghe, chiuso al collo. I fianchi sono cinti da una fascia rosa, con due lembi che Le scendono a destra, all'altezza del ginocchio. Ha l'apparente età di una giovane di sedici - diciotto anni. Dopo considererò l'altezza di un metro e sessantacinque. Eccola, veramente, la Bella Signora, davanti a me povera creatura! Questi occhi di peccatore che hanno visto tanto male La vedono, queste orecchie che hanno ascoltato tante eresie La sentono! La Vergine è veramente bella, di una bellezza che noi non possiamo neanche immaginare! Di una bellezza celestiale, di una bellezza spirituale, di una bellezza fisica. Certo noi non potremo mai immaginare quanto è bella la Madre di Dio e Madre nostra, ma se l'amiamo, la vedremo con gli occhi del cuore. Ha un libretto color cenere sul petto che tiene nella mano destra, che è la Bibbia cioè la Rivelazione Divina e, con l'indice della mano sinistra, mi indica un drappo nero con vicino un Crocifisso di legno spezzato in più parti, quello che io, tornato dalla Spagna avevo rotto sulle ginocchia e gettato nel secchio dell'immondizia. Il drappo nero è una veste talare sacerdotale. Ora poggia la mano sinistra sulla destra che tiene il libretto sul petto. C'è in Lei una dolcezza materna, una dolce mestizia. Incomincia a parlare con voce calma, uguale, senza interruzione, che penetra profondamente nello spirito. Si presenta. Sento la Sua voce, meravigliosa e melodiosa che dice...
Vangelo Mc 1, 29-39 Guarì molti che erano affetti da varie malattie.
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini. perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Questa mattina la polizia di Delhi ha bloccato, malmenato e arrestato decine di sacerdoti, suore e laici (incluse donne, anziani e bambini) che stavano partecipando a una protesta pacifica davanti alla cattedrale del Sacro cuore. I manifestanti marciavano in silenzio contro gli attacchi alle chiese cattoliche della città avvenuti negli ultimi due mesi. Gli agenti hanno giustificato il loro massiccio intervento dicendo che il raduno era "illegale". Il card. Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai, dichiara ad AsiaNews: "Quanto accaduto oggi è una macchia vergognosa per l'India laica e democratica".
Secondo un rapporto ONU reso noto ieri, sono riportati casi non sporadici di abusi su bambini yazidi e cristiani che vengono «crocifissi» «decapitati» e «sepolti vivi». Il rapporto cita “molti casi di esecuzioni di massa di bambini, cosi' come notizie di decapitazioni, crocifissioni di bambini e sepolture di bambini vivi”. Il governo iracheno ha chiesto ripetutamente di avere più armi dall'occidente e un maggiore addestramento delle sue forze. Da parte sua, l'agenzia dell'ONU ha esortato a fare di più, sottolineando che l'Iraq deve “prendere tutte le necessarie iniziative per assicurare la protezione e la sicurezza dei bambini e delle loro famiglie (Il Sole 24 Ore, 5 febbraio).
Quante volte l'abbiamo sentito dire ai nostri amici! E quante volte lo abbiamo detto anche noi! E abbiamo messo da parte il nostro rapporto con il Signore per ragioni come queste... Lo vogliamo o no, tutti ci vediamo (in misura maggiore o minore) riflessi in queste 18 scuse. Speriamo che quanto diremo vi sia utile per poter spiegare ai vostri amici perché non sono sufficienti e perché possiate approfondire quanto sia imprescindibile la preghiera nella nostra vita.
Quanti passeggini hanno le divisioni di Davide? Cento? Duecento? Siamo generosi e arriviamo a trecento. Comunque pochi e mal attrezzati, rispetto alle legioni di vigili urbani, impiegati part time, attaché di settimo livello e burosauri comunali a disposizione dell’imperatore Marino, il Golia che spadroneggia in Campidoglio. Eppure, con la fiondina ad elastico, i genitori del “Popolo dei passeggini” sono riusciti ad stordire il gigante. Non è la vittoria finale, ma il primo colpo contro il Gigante. Il Tar del Lazio (il mitico) ha annullato gli aumenti delle tariffe per gli asili nido capitolini. La vicenda è nota, almeno per i più attenti alle battaglie pro family, condotte in splendida solitudine da un pugno di famiglie romane.
E' la drag queen più in voga. Un travestito che ha deciso di tenere la barba «perché se non si danneggia nessuno si può fare qualsiasi cosa, anche essere una donna barbuta». Lei è l'austriaca Conchita Wurst, salita agli onori delle cronache per la vittoria al concorso canoro Eurovision Song Contest 2014. Al festival della canzone italiana canterà quasi certamente il suo nuovo singolo “Heroes” e la sua esibizione è prevista l' 11 febbraio.
Il grande imam di Al Azhar del Cairo, lo sceicco Ahmed al-Tayeb, responsabile di uno dei principali centri d'insegnamento religioso dell'Islam, ha sostenuto che i terroristi dell'Isis andrebbero "crocifissi" e bisognerebbe tagliare loro mani e piedi (Ansa, 4 febbraio).
Non è più vero che di mamma ce n’è una sola. Lo ha detto la scienza e pure il Parlamento inglese. Ieri la Camera dei Comuni, con 382 voti a favore e 128 contrari, ha approvato una legge, la Human Fertilisation and Embryology Act, che dà il via libera ad una tecnica che prevede la creazione di embrioni con patrimonio genetico di tre genitori. Probabile l’ok da parte della Camera dei Lord.
La data non si sa ancora, ma è certo il luogo: mons. Oscar Arnulfo Romero sarà beatificato a San Salvador, tra la gente che ha difeso dall’ingiustizia e dalla violenza e per cui ha dato la vita. Il postulatore della causa di beatificazione e presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, mons. Vincenzo Paglia, ha affermato in conferenza stampa che avverrà sicuramente entro il 2015 e il prima possibile, in relazione agli impegni della Chiesa locale. Il segretario personale di mons. Romero e curatore della fase diocesana del processo di beatificazione, mons. Jesus Delgado, azzarda un periodo compreso tra il 24 marzo prossimo, data nella quale si ricorda l’assassinio del vescovo martire di San Salvador nel 1980 e il 15 agosto, giorno della sua nascita e festa dell’Assunzione. “E’ probabile – afferma – che avvenga in una festa mariana”.
Nonostante l’opposizione dei genitori e nonostante un altro ospedale sia pronto a ricoverarlo per continuare le cure, i medici del Driscoll Children’s Hospital di Corpus Christi, Texas, non hanno dubbi: la ventilazione del piccolo Joey Cronin va sospesa. Il bambino, 12 anni, il maggiore di quattro fratelli, è finito in coma il 14 gennaio scorso in seguito a un violento attacco d’asma, ha raccontato suo padre George a Lifesitenews. Pensando che si trattasse di uno shock anafilattico, i genitori gli avevano somministrato un antiallergico, chiamando i soccorsi. L’ambulanza l’aveva portato all’ospedale locale, ma data la gravità delle condizioni, Joey era stato trasferito alla struttura padiatrica. È lì che il suo cuore si è fermato: arresto cardiaco. Dopo averlo rianimato con successo, i dottori hanno pronosticato alla famiglia l’imminente morte del ragazzino.
La Chiesa chiede di mobilitarsi per la consultazione. In una lettera ai fedeli distribuita nelle parrocchie si ricordano le parole di papa Francesco
Gran Bretagna, embrioni con tre genitori. Con 382 voti favorevoli e 128 contrari la Camera dei Comuni ha detto sì alla tecnica che permette la creazione di embrioni con tre genitori. L’intento, come al solito, è presentato sotto le migliori intenzioni. Sfruttando il dna di tre genitori genetici, si dice, si permetterà a donne portatrici di malattie mitocondriali gravi di avere bambini senza trasmettere le loro patologie. Portata avanti dai ricercatori dell’università di Newcastle, la tecnica è stata presentata come la soluzione per quelle «donne che vivono nella paura di tramandare ai propri figli una condizione dolorosa», come ha detto obert Meadowcroft, ad della Muscular Dystrophy Campaing.
“Subordinare il riconoscimento di una verità storica a criteri di opportunità diplomatica non è solo segno di scarsa sensibilità tanto per la storia che per la verità; è l'espressione di un'abiezione morale....” (Marcello Flores). Il 24 aprile 1915 una retata di intellettuali, artisti e politici armeni a Costantinopoli diede il via alla prima fase del genocidio degli armeni ad opera del regime dei Giovani Turchi. Benché la persecuzione, la deportazione e l'eccidio delle comunità armene cristiane in Turchia fosse già iniziata da mesi, la data di quella grande retata di notabili armeni (quasi tutti giustiziati senza un processo) venne scelta come memoriale del genocidio. In vista del centesimo anniversario, La Nuova Bussola Quotidiana ha intervistato Baykar Sivazliyan, presidente dell'Unione degli armeni d'Italia.
Non è più vero che di mamma ce n’è una sola. Lo ha detto la scienza e pure il Parlamento inglese. Ieri la Camera dei Comuni, con 382 voti a favore e 128 contrari, ha approvato una legge, la Human Fertilisation and Embryology Act, che dà il via libera ad una tecnica che prevede la creazione di embrioni con patrimonio genetico di tre genitori. Probabile l’ok da parte della Camera dei Lord.
"Prendere il Vangelo, leggere e immaginarmi nella scena, immaginarmi cosa succede e parlare con Gesù, come mi viene dal cuore. E con questo noi facciamo crescere la speranza, perché abbiamo fisso, teniamo fisso lo sguardo su Gesù". "Così "la nostra vita cristiana si muove in quella cornice, fra memoria e speranza".
Quando parliamo di fine vita, utilizziamo termini di cui spesso conosciamo poco, soprattutto da un punto di vista medico- scientifico. Durante le ultime tre settimane il Prof. Massimo Gandolfini, neurochirurgo e bioeticista, ci ha introdotto in modo semplice e chiaro ai significati di alcune importati parole: terapia e cura, accanimento terapeutico, stato vegetativo.
Avevamo parlato dell'iniziativa dell'associazione "OL3" lo scorso settembre, iniziativa - lodevole - che permette ai giovani e ai meno giovani di conoscere e dunque appassionarsi alla dottrina sociale della Chiesa, presentata a partire dagli esempi concreti della quotidianità. Quella iniziativa, che vede come pivot il consigliere comunale Gigi De Palo, è ad una svolta, anzi prepara una accelerazione: 5 giovedì a partire dal prossimo 19 febbraio per parlare di cinque aspetti della Dottrina Sociale, al centro di Roma, presso la Chiesa delle Stimmate, a Largo Argentina. E un invito che coglie le parole del Papa: "Immischiati".
Nuovi attacchi dei fondamentalisti di Boko Haram. «Le minacce sono diventate insopportabili. È possibile che, come nazione, non abbiamo la capacità di far finire tutto questo?»
Sono qui, ora, nella tua stanza, la tua ultima stanza. Ci hai dormito solo una notte ed ora è la tua stanza. È qui che si sono aperte le porte, è qui che Lui in persona ti è venuto incontro. È la stanza dove i vostri occhi innamorati si sono finalmente ritrovati. Insomma sono qui in questo luogo santo e sto facendo un po’ memoria. È passato solo un anno da quell’ultima e unica Messa celebrata in questa stanza. Sono commosso da tanto amore ricevuto e donato, sempre insieme, e mi scopro di nuovo innamorato di te e di Lui. Forse però è troppo facile per me esserlo ancora, mi sono nutrito troppo bene. Ho mangiato “miele di roccia”, per usare un riferimento biblico. La… carbonara migliore, direi io. È sempre qui che ci ha detto, nel Vangelo di quell’ultima Messa, “voi siete il sale della terra, la luce del mondo”. Era ed è il suo mandato, “strada facendo annunciate il Vangelo”.
Disfarsi nel pensiero mondano o «farsi cultura». Famiglia, sesso, moralità, fede e salvezza. Intervista a monsignor Livio Melina, preside del Pontificio istituto Giovanni Paolo II per gli studi su matrimonio e famiglia
Kenji Goto dal 1997 apparteneva alla United Church of Christ of Japan, una chiesa evangelica della piccolissima comunità cristiana giapponese. Diceva: «Ho visto cose orribili ma Dio mi salverà»
Il pomeriggio del 2 febbraio 1995, una minuscola statua di gesso raffigurante la Madonna di Medjugorje si mise improvvisamente a lacrimare sangue. Nei giorni successivi migliaia di persone si accalcarono nel cortile della casa di Fabio Gregori, a Pantano, nella periferia di Civitavecchia, per vedere la Madonnina e gridare al miracolo. Tra gli scettici della prima ora, il vescovo Girolamo Grillo, che disse di non credere all’evento soprannaturale e fece portare via la statua. Vennero eseguiti degli esami radiologici che non rivelarono alcun marchingegno all’interno della piccola immagine di gesso. Restava il sospetto che qualcuno avesse sporcato con un pennello intinto di sangue la statua e che l’allucinazione collettiva avesse fatto il resto. Ma il 15 marzo, alle 8.05 del mattino, un evento straordinario trasformò monsignor Grillo in uno dei più convinti sostenitori del prodigio: la Madonnina iniziava infatti a lacrimare nelle sue mani, alla presenza di altri testimoni. L’inchiesta della magistratura, che si mosse in seguito ad alcune denunce del Codacons, non porterà ad accertare nulla che possa spiegare quanto accaduto il 2 febbraio.
Gentile Direttore, Sono il quarto figlio di una famiglia cristiana numerosa. Siamo dieci fratelli, gli ultimi due, orfani di una famiglia umile, adottati dai miei genitori quando l’ottavo figlio era già all’Università. Devo dirle che mi sono sentito spiazzato quando sul Corriere della Sera del 20 gennaio ho letto il titolo fra le virgolette dell’articolo di Gian Guido Vecchi: «Serve una paternità responsabile. La famiglia ideale è quella con tre figli». Sono rimasto stupito. Come lei ben sa, nel giornalismo le parole fra le virgolette significano parole testuali. In qualche modo, mi sono sentito "uno di troppo", quello che non dovrebbe esserci stato se la famiglia ideale fosse quella di tre figli. E poi non diciamo di quei fratelli e sorelle che mi hanno seguito.
Sono passati pochi anni dalle apparizioni del 1830 a Parigi, a Rue du Bac, dove la Vergine, precedendo la definizione dogmatica della Chiesa, si è rivelata come la "Concepita senza peccato" invitando noi suoi figli a rivolgerci a lei per ottenere le grazie di cui abbiamo bisogno, grazie che passano tutte attraverso le sue mani e come raggi di luce inondano la terra e riportano la pace e la fede nel nostro cuore. Poi, nel 1846, a La Salette, la Bella Signora torna a parlare di conversione, di penitenza, di cambiamento di vita, ricordando l'importanza della santificazione delle feste e dell'ascolto fedele della Parola di Dio... e lo fa piangendo, perché almeno le sue lacrime tocchino il nostro cuore....
Bernardetta la chiamava «la piccola bianca Signora». Ce l'ha descritta così: «Era una giovinetta, non più grande di me. Portava un vestito bianco, lungo fino ai piedi, dei quali lasciava apparire soltanto la punta. «Il suo capo era coperto da un bianco velo che giungeva fino al fondo della veste. Sopra ciascun piede io vidi una rosa splendente come l'oro. La cintura era di colore azzurro e le scendeva fino al di sotto delle ginocchia. «La catena della corona del Rosario era gialla come le rose, i grani bianchi, grossi e molto distanti l'uno dall'altro. «Era viva, giovanissima, circondata di luce». Già le era apparsa per ben quindici volte, e la piccola Veggente «doveva» farsi dire il nome, perché il parroco di Lourdes, l'Abate Peyramale, voleva ad ogni costo conoscerlo, perché diceva di non essere solito trattare con gente sconosciuta... Il 25 marzo (siamo nel 1858), festa dell'Annunciazione, Bernardetta sentì più vivo ed insistente il desiderio di chiedere il nome alla sua piccola, bianca Signora. Lo fece per tre volte, con le mani giunte e con tutta l'anima nel viso: «Signora mia, volete aver la bontà di dirmi chi siete?». Allora la Signora prese un'aria grave ed umile, tese le braccia verso la terra, come in atto di concedere; poi, levando gli occhi al Cielo e nello stesso tempo innnalzando le mani, le ricongiunse al petto, dicendo: «I0 SONO L'IMMACOLATA CONCEZIONE». E disparve nello stesso atteggiamento. ...
Prima della preghiera dell'Angelus, Francesco ricorda come Gesù "non rimanda, arrivato a Cafarnao, l'annuncio della lieta novella. La sua preoccupazione principale è comunicare la Parola di Dio". "Leggete ogni giorno un passo del Vangelo, portatelo sempre con voi. Esso può cambiare il cuore". Il 6 giugno il pontefice sarà a Sarajevo: "Vi chiedo sin d'ora di pregare per quelle care popolazioni". La Giornata per la Vita "aiuti un nuovo umanesimo: l'umanesimo della solidarietà".
Marino sfrutta le persone illudendole, quando sa bene che in Italia gli unici matrimoni riconosciuti sono tra un uomo e una donna». Il senatore Maurizio Gasparri, esponete di Forza Italia, sintetizza così le numerose critiche che hanno accompagnato a Roma l’istituzione del registro delle unioni civili, con l’approvazione, mercoledì scorso in Consiglio comunale, di una delibera che ha ottenuto trentadue voti favorevoli (di Pd e M5S), dieci contrari e un astenuto. La Capitale si accoda così ad altri Comuni italiani, pochi per il vero – sono circa 160 su 8mila – dove i registri sono stati istituiti in violazione delle leggi nazionali, e dove gli stessi hanno raccolto pochissime adesioni. Un atto puramente simbolico che ha suscitato tuttavia grande polemica e tensioni nelle stesse aule consiliari. É l’ennesimo atto di una amministrazione che fa mostra di non avere a cuore i diritti della famiglia e della vita.
La sua è la storia di una vita che non doveva esistere. Di questa storia hanno fatto anche un film, October Baby (2011), per dire che tra scegliere la vita e scartarla c’è una bella differenza: una persona. E una persona non è un dettaglio.
Un giorno, non si sa in che anno, Don Bosco sognò di trovarsi nella Basilica di San Pietro, entro la grande nicchia che si apre sotto il cornicione, a destra della navata centrale, perpendicolarmente alla statua di bronzo del Principe degli Apostoli, e al medaglione in mosaico di Pio IX. Egli non sapeva come fosse capitato lassù e non si dava pace. Guarda attorno se vi sia modo di scendere, ma non vede nulla. Chiama, grida, ma nessuno risponde. Finalmente, vinto dall’angoscia, si sveglia. Se qualcuno, udendo questo sogno, allora avesse creduto di scorgervi un senso profetico, si sarebbe detto che sognava a occhi aperti. Ma oggi, proprio dall’alto di quella nicchia, sorride il magnifico Don Bosco del Canonica. Questo monumento, degno della Basilica vaticana, è un colossale gruppo marmoreo, in cui la figura di Don Bosco misura metri 4,80 di altezza, senza tener conto del piedestallo di oltre un metro di altezza. Don Bosco è rappresentato nell’atto che con nobile gesto della destra indica l’altare papale a due giovani, da lui avvolti con la sinistra in ampio amplesso paterno. Questi sono San Domenico Savio e il venerabile giovane patagone Zeffirino Namuncurà, figlio del Gran Cacico convertito con la sua tribù dal cardinal Cagliero. I due giovani pare pendano dal suo labbro per ascoltare, perpetuata nel marmo, quella professione di fedeltà al Papa, che è stata la divisa inviolata di Don Bosco. Tale atteggiamento, mentre risponde alla fedeltà storica, non isola la statua nella sua nicchia come un puro elemento decorativo, ma ne fa un elemento organico del tempio vaticano. «In questo monumento, concezione ed espressione toccano il vertice dell’arte. Il Canonica, scultore di fama mondiale e Accademico d’Italia, svincolandosi dalle meticolosità fotografiche e sorpassando gli atteggiamenti tradizionali di Don Bosco dipinto e scolpito, ne fissò energicamente la grandezza spirituale in una creazione che appartiene all’arte veramente degna di questo nome». Traspare infatti «il carattere meditativo del Santo, la sua forza intellettuale, la sua antiveggenza di santo e di apostolo; ciò che, sposato al sorriso paterno della sua forte bocca, integra bene il suo carattere esuberante di carità e di amore» (G. De Mori). Il monumento fu inaugurato il 31 gennaio 1936 e benedetto dal cardinal Pacelli, il futuro Pio XII, tra l’entusiasmo di 20.000 giovani, tra i quali 10.000 rappresentavano, per disposizione del Ministero, le Scuole di Roma. La nicchia assegnata da Pio XI a Don Bosco si può ben dire nicchia d’onore, perché s’innalza sopra la statua di San Pietro ed era rimasta vuota per secoli. Coloro poi che vissero negli ultimi anni del Santo non potevano contemplarlo lassù senza ra,nmentare il sogno citato, che avevano udito raccontare da ragazzi. Nessuno, e lui meno di tutti, allora avrebbe mai immaginato quale arcano si potesse nascondere sotto il velo dello strano sogno.
«Se vedeste un bambino mentre viene pestato a sangue senza poter intervenire, cosa fareste?», queste sono le parole con cui don Oreste Benzi, fondatore della Comunità Papa Giovanni XXIII, inaugurava a Rimini 16 anni fa un momento di preghiera pubblica di fronte agli ospedali. L'esperienza continua ininterrottamente ogni martedì, nel giorno in cui si praticano gli aborti, e da allora si è diffusa in diverse città in tutta Italia.
Ci sono pronunciamenti oppure orientamenti della Chiesa cattolica su come comportarsi nel caso del rapimento di un religioso in zone di guerre? L'ultimo caso in ordine di tempo è quello del sacerdote cristiano Murtada Ablahad, di 44 anni, che sarebbe stato ucciso dai jihadisti dell'Isis a Mosul, nel nord dell'Iraq (Ansa, 20 gennaio).
L'Eurispes dice che è cresciuta la fetta di italiani contraria a nozze e adozioni gay. l'Arcigay incolpa Adinolfi.
Il destino non ha lasciato solo l'uomo. La vita di San Giovanni Bosco, per tutti Don Bosco, si può riassumere in questa frase. Una personalità straripante, sempre allegra, e con una genialità educativa che ha cambiato la vita dei giovani e di chiunque lo incontrasse. La società dell’allegria. L’oratorio di don Bosco: “Questa è la mia casa" è la mostra itinerante per bambini e adulti che illustra i tratti distintivi della sua umanità e racconta le opere nate proprio dal suo desiderio di bene per l'uomo. Maria Serra, direttore editoriale “Piccola Casa Editrice” ci introduce all'esposizione che sta raccogliendo grande consenso in tutta Italia.
Nel mondo di oggi sembra che l'unico gesto d'amore tra due persone sia un atto sessuale. A parte la bellezza e la virtù dell'amore tra un uomo e una donna, tendiamo a dimenticare la castità come via per il vero amore, modo per prepararci al matrimonio e chiamata a vivere veramente una vita di vocazione come giovane uomo o donna. Di seguito troverete una slideshow di immagini che illustrano gesti d'amore tra le coppie. Queste fotografie rappresentano varie espressioni di vero amore. Sono uno sguardo a un Amore che ci apre a uno stato d'animo divino se impariamo a cercare e a vedere attraverso la lente di un altro, colui che è di Dio. Fuori dal sesso, tutti questi comportamenti mostrano come sia possibile esprimere e parlare d'amore e rafforzare questo modo di essere attraverso le nostre parole e le nostre azioni.
Il sogno delle due colonne
Tra i sogni di Don Bosco, uno dei più noti è quello conosciuto con il titolo di «Sogno delle due colonne». Lo raccontò la sera del 30 maggio 1862. «Figuratevi — disse — di essere con me sulla spiaggia del mare, o meglio sopra uno scoglio isolato, e di non vedere attorno a voi altro che mare. In tutta quella vasta superficie di acque si vede una moltitudine innumerevole di navi ordinate a battaglia, con le prore terminate a rostro di ferro acuto a mo’ di strale. Queste navi sono armate di cannoni e cariche di fucili, di armi di ogni genere, di materie incendiarie e anche di libri. Esse si avanzano contro una nave molto più grande e alta di tutte, tentando di urtarla con il rostro, di incendiarla e di farle ogni guasto possibile. A quella maestosa nave, arredata di tutto punto, fanno scorta molte navicelle che da lei ricevono ordini ed eseguiscono evoluzioni per difendersi dalla flotta avversaria. Ma il vento è loro contrario e il mare agitato sembra favorire i nemici.....
Uno, padre Najeeb Michael, è iracheno e indossa un abito bianco, ha reso noto la National Public Radio. L'altro è padre Columba Stewart, un texano alto e magro, vestito di nero e con occhiali dalla montatura dello stesso colore. Entrambi sono religiosi domenicani.
Padre Bernard Kinvi è un sacerdote di 32 anni del Togo che gestisce una missione nella Repubblica Centroafricana. All'inizio del 2014, padre Kinvi ha salvato da solo la vita di oltre mille musulmani che fuggivano dalle milizie inferocite, ospitandoli nella chiesa locale. Il sacerdote ha agito mettendo seriamente a rischio la propria vita.
Dio ha "adottato" me. Per questo io do tutta la mia vita per salvare questo piccoli abbandonati. La storia di Lee Jong-rak non può non toccare le fibre più profonde dell'anima e della coscienza umana. Tanto che la sua testimonianza di vita, universalmente riconosciuta, è diventata un docu-film girato a Seul, in Corea del Sud. "The Drop Box" - questo il titolo - che uscirà i primi giorni di marzo 2015, sta già catturando l'attenzione del popolo coreano, portando alla luce un problema non secondario come l'abbandono dei neonati nei primissimi giorni di vita.
Una scultura della Vergine Maria rimasta carbonizzata dopo gli attacchi dei musulmani a metà del mese a Niamey (Niger) ha ravvivato la fede dei cristiani in questo Paese africano. L'arcivescovo emerito della capitale, monsignor Michel Cartatéguy, ha esortato i sacerdoti a conservare le ceneri delle loro parrocchie incendiate per utilizzarle a Pasqua.
«C’è un modo sbagliato di impostare la pastorale nella Chiesa, che è quello di cercare di risolvere i problemi. La pastorale invece dovrebbe avere al centro una proposta positiva, aiutare la gente a vivere una bellezza». A ribaltare la prospettiva con cui anche al recente Sinodo straordinario si è parlato di famiglia è Stephan Kampowski, docente ordinario di Antropologia Filosofica all’Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi su Matrimonio e Famiglia, presso la Pontificia Università Lateranense a Roma. Kampowski, oltre ad avere scritto diversi saggi sul tema della famiglia, è anche autore di un libro scritto a quattro mani con Juan Josè Perez-Soba – Il vangelo della famiglia nel dibattito sinodale oltre la proposta Kasper (Cantagalli, 2014) – che ha animato il dibattito prima e durante il Sinodo. Lo incontriamo nel suo piccolo ufficio di docente universitario che condivide con il filosofo polacco Stanislaw Grygiel.
Il dossier su Medjugorje sarà nell’ufficio del Papa nel gennaio 2015. Il 19 ottobre 2014 monsignor Parolin, braccio destro del Papa aveva incontrato a Roma il Presidente del Consiglio dei Ministri della Bosnia, Vjekoslav Bevanda, lui aveva poi confermato in un’intervista che aveva invitato Pietro Parolin in Bosnia, apparentemente per una visita preparatoria alla visita del Papa nel 2015. D’altra parte, si apprende che ci dovrebbe essere a Roma anche la riunione della Conferenza episcopale della Bosnia-Erzegovina nel febbraio o marzo 2015.
I numeri di una legge che sembra invitare a vedere l'eutanasia e il suicidio assistito come soluzione immediata ed efficace a vari problemi anziché come ultima ratio
Il dado è tratto. Dopo il Family Day del 2007, per la prima volta un popolo si riunirà nuovamente per far sentire la propria voce. Il luogo è stato addirittura già prenotato: sabato 13 giugno alle 15 al Palalottomatica di Roma in uno spazio da quindicimila posti, quindicimila persone da tutta Italia si riuniranno per dire che la Corte Europea di Strasburgo - che sanziona l’Italia perché non permette che i figli si comprino – sbaglia e per chiedere, tramite una raccolta firme che l’ONU voti una proposta di moratoria per la pratica dell'utero in affitto che trasforma i bambini in merce, le donne in corpi da sfruttare, a volte fino alla morte come è successo alla diciassettenne indiana Sushma Pandey uccisa dalla iperstimolazione ovarica.
Dl 1938 al 1945 ben 2720 sacerdoti cattolici sono stati internati nel famigerato campo di concentramento nazista di Dachau, vicino a Monaco di Baviera, radunati dai carnefici in apposite baracche. Oggi sono note come « le baracche dei preti ». Di quei quasi 3mila deportati, 1034 non sono mai usciti da Dachau. Sono morti lì. Assieme ai molti, troppi altri internati.
Uno dei temi più scottanti trattati al Sinodo straordinario sulla famiglia è stato quello dei divorziati risposati. È stato notato che soprattutto nei paesi occidentali, questo fenomeno è molto diffuso anche tra i battezzati, con grosse sofferenze sia per i coniugi sia per i figli. C’è anche però un certo numero di divorziati risposati che intende continuare un cammino di fede. Come deve comportarsi con loro la Chiesa?
La sofferenza degli innocenti è il titolo della sinfonia che Kiko Argüello, artista spagnolo e iniziatore del Cammino Neocatecumenale, ha voluto dedicare allo sterminio degli ebrei nei campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale. Una musica struggente, che a tratti ricorda le sonorità yiddish, e che è stata suonata di fronte a molte comunità ebraiche,autenticamente commosse per il modo in cui un cattolico aveva saputo cogliere il senso ed il mistero profondo della loro tragedia.
Da New Liturgical Movement un interessante e commovente video della Messa solenne di Mezzanotte del 1962 celebrata nella chiesa, stracolma di sacerdoti e di seminaristi, dell’Ushaw College di Dhuram, in Inghilterra. Il College fu fondato nel 1808 dagli studenti del Collegio inglese di Douai, in Francia, fuggiti a seguito della persecuzione anti-cattolica. Nel 1968 fu affiliato alla Università di Durham.
Mc 1, 21-28: Insegnava loro come uno che ha autorità.
In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnaménto nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
24 ore per dare espressione alla necessità della preghiera. E' l'auspicio espresso da Papa Francesco nel messaggio per la Quaresima 2015. Bergoglio invita a "non trascurare la forza della preghiera di tanti" ed è in questa direzione che va l'iniziativa 24 ore per il Signore. Ma di cosa si tratta esattamente?
Pio XII e la Shoah: fiumi d’inchiostro sono scorsi in merito all’accusa rivolta al pontefice di essere stato troppo “tiepido” di fronte all’orrendo e sistematico sterminio degli ebrei che si stava consumando prima e durante la seconda guerra mondiale. Nemmeno l’opera dispiegata da conventi e istituti religiosi cattolici per nascondere e proteggere migliaia di ebrei e perseguitati è servita a convincere dell’impegno di Pio XII contro il nazismo. Sebbene sia noto il sostegno che a questa rete di protezione attivata dai conventi venisse dall’allora sostituto alla Segreteria di Stato, mons. Montini (futuro Paolo VI), uno dei diretti collaboratori di Pio XII, l’ombra del sospetto continua a gravare su Eugenio Pacelli, per alcuni il “Papa di Hitler”.
Inviati nelle scuole mille “ambasciatori della laicità”, il 9 dicembre un’apposita “Giornata” celebrativa. Il cardinale di Parigi: «Ma non è una religione»
L’Arcidiocesi di Cebu, nelle Filippine, lo scorso 17 dicembre ha emanato una circolare con alcune direttive sulla disposizione dell’arredo liturgico nelle chiese. La circolare richiama continuamente a una non ben precisata Conferenza liturgica della Commissione sulla Liturgia della Conferenza Episcopale delle Filippine. Le indicazioni relative ad altare, ambone, candele, etc. si situano chiaramente in una linea che, potremmo chiamare, minimalista. Basti pensare a quella che riguarda la presenza del crocefisso sull’altare: in barba alla raccomandazione di Benedetto XVI ed al suo esempio, «il crocefisso», dice la circolare, «può essere messo vicino all’altare… Non si esorta a porre un piccolo crocefisso sull’altare, se c’è già un crocefisso visibile nella chiesa o cappella. Se invece non c’è un crocefisso nella chiesa o cappella, allora si può mettere un piccolo crocefisso sull’altare, con il corpo rivolto verso i fedeli e non verso il sacerdote».
All'udienza generale del 28 gennaio 2015 Papa Francesco ha ripreso le sue catechesi sulla famiglia, proponendo una meditazione sulla figura del padre e una drammatica denuncia della «società senza padri» contemporanea.
Sono ormai moltissimi i vescovi che si sono espressi a favore delle unioni omosessuali «purché non si chiamino matrimonio». Tra le tante, ricordiamo la presa di posizione di monsignor Bruno Forte che, durante la presentazione della «Relatio post disceptationem» del recente Sinodo straordinario ha esclamato: «Non si può escludere la codificazione di diritti per le coppie omosessuali, è un discorso di civiltà!». Anche molti laici influenti hanno ammesso la possibilità di riconoscere pubblicamente le unioni omosessuali «purché non si chiamino matrimonio» e purché non si pretenda l'adozione di bambini da parte di genitori con tendenze omosessuali.
«Al principio del dialogo c’è, dunque, l’incontro». Impossibile non essere d’accordo con le parole pronunciate da papa Francesco in occasione della sua visita al Pontificio di Studi Arabi e Islamici a Roma nei giorni scorsi, ma altrettanto difficile è realizzare l’incontro. Il riferimento è al dialogo islamo-cristiano, cui tanto si è dedicato il Pontificio Istituto anche attraverso alla preziosa rivista Islamo-Christiana, un dialogo che il Pontefice ammette «esige pazienza e umiltà che accompagnano uno studio approfondito, poiché l’approssimazione e l’improvvisazione possono essere controproducenti o, addirittura, causa di disagio e imbarazzo». Come ha sottolineato Papa Francesco «c’è bisogno di un impegno duraturo e continuo al fine di non farci cogliere impreparati nelle diverse situazioni e nei differenti contesti. Per questa ragione si esige una preparazione specifica, che non si limiti all’analisi sociologica, ma abbia le caratteristiche di un cammino tra persone appartenenti alle religioni che, pur in modi diversi, si rifanno alla paternità spirituale di Abramo».
La Corte Europea dei diritti dell’uomo fa pressing sull’Italia perché riconosca la pratica dell’utero in affitto. Questa è la sintesi di una sentenza emessa ieri dai giudici europei (Echr 028-2015) che riguarda una coppia di nostri connazionali. Questi i fatti. I coniugi Donatina Paradiso e Giovanni Campanelli non riescono ad avere figli e così dopo aver tentato con la fecondazione artificiale di tipo omologo ecco che volano a Mosca per avere un bambino tramite la pratica dell’utero in affitto. Si rivolgono quindi alla società legale Rosjurconsulting affinché istruisca la pratica. Il bebè nasce il 27 febbraio 2011 a Mosca grazie ad una donna che si è offerta di portare a termine la gestazione. Il bambino non è figlio genetico né della signora Paradiso né del marito. Per la legislazione russa il figlio è però di coloro che lo hanno “commissionato”.
Grazie a loro figlia, due genitori riscoprono l’amore per il Padre ed esorcizzano la paura della morte.
Nell’ultimo anno, in Egitto si è molto parlato di Islam Yakan, un giovane cresciuto in una famiglia benestante e partito a combattere il jihad in Siria tra le fila dello Stato Islamico. Nel settembre scorso un giornale egiziano avevano ricostruito la sua storia raccogliendo le testimonianze di genitori, vicini di casa e amici. Ma è stato lo stesso ragazzo ha rivelare i dettagli del suo arruolamento in un racconto pubblicato sul sito justpaste.it. Islam racconta il suo percorso da svogliato studente di diritto all’Università ‘Ayn Shams del Cairo a combattente jihadista, passando per il lavoro di trainer in una palestra e la predicazione islamica nelle strade della capitale egiziana: «tutta la mia vita era fatta di allenamento, predicazione, moschea e memorizzazione del Corano».
Papa Francesco nel messaggio per la Quaresima 2015 mette in guardia i cristiani dalla tentazione dell’indifferenza. Intervista a Roy, segretario generale di Caritas internationalis.
Mentre percorreva la Pennsylvania Avenue sul lato nord-est del Campidoglio giovedì pomeriggio, il dottor Antony Levatino ha guardato le migliaia di persone dietro di lui e ha provato una sincera solidarietà nei confronti degli altri partecipanti alla marcia.
C’era una volta la legge fatta di prescrizioni e divieti, di sangue di tori e capri, “sacrifici antichi” che non avevano né la “forza” di “perdonare i peccati”, né di dare “giustizia”. Poi nel mondo venne Cristo e con il suo salire sulla Croce – l’atto “che una volta per sempre ci ha giustificato” – Gesù ha dimostrato quale fosse il “sacrificio” più gradito a Dio: non l’olocausto di un animale, ma l’offerta della propria volontà per fare la volontà del Padre.
Quella che segue è la storia di un caso reale di cui si è occupata una clinica di aiuto psicologico. I nomi e i luoghi sono fittizi, ma la storia, così come la patologia, è vera al 100%. Jack era sui quaranta e si trovava in una tappa della vita nella quale essere padre era il suo grande sogno. Aveva conosciuto Louise, che aveva già un figlio da una relazione precedente e aveva acconsentito senza grande entusiasmo ad avere un secondo figlio con Jack.
Dicono che per capire l’Olanda di oggi, atea e laica, multiculturale e accogliente, bisogna tornare con la memoria agli anni Settanta, quando sui campi di calcio d’Europa imperversava la mitica Arancia meccanica di Rinus Michels, monumento nazionale di cui parlò bene perfino Johan Cruijff, che in morte del tecnico che rivoluzionò il calcio oranje mise da parte la sua proverbiale boria e riconobbe nel maestro la grandezza del leader. Era, quella, la prima Nazionale di calcio libertina della storia, che rifiutava quei codici etici o pseudo-etici che tanto di moda vanno oggi, che infranse il divieto quasi parasacrale dell’astinenza dai rapporti sessuali prima delle partite. Così, mentre gli altri si preparavano con rassegnazione a passare un mese sulle lavagne tattiche a studiare mosse e contromosse per portarsi a casa il trofeo, loro si divertivano. Talmente spavaldi che si potevano permettere di stravolgere ogni norma fin lì codificata; così forti da piazzare tra i pali della porta in un Mondiale un gentiluomo trentaquattrenne che neppure era professionista. Furono loro i primi a portarsi mogli e fidanzate e amanti in ritiro.
Cinque uomini con il volto coperto sono entrati stamattina in un hotel di lusso di Tripoli, capitale della Libia, prendendo ostaggi e uccidendo otto persone. La loro irruzione nel Corinthia Hotel (foto a destra), che ospita spesso diplomatici e funzionari, è stata preceduta dallo scoppio di un’autobomba nel parcheggio dell’albergo, il cui staff di origine maltese è stato evacuato. L’attentato, che si è concluso da poco, è stato già rivendicato dallo Stato islamico come vendetta per la morte del membro di al-Qaeda «Abu Anas al-Libi». Uno dei jihadisti è stato catturato, gli altri quattro si sono fatti esplodere.
Si è concluso il 15 gennaio l'incontro tra i Presidenti delle Commissioni Dottrinali delle Conferenze Episcopali Europee, le task force dei vescovi che vegliano sulla custodia del “deposito” della fede. Alla presenza dei Superiori della congregazione vaticana dell'ex Sant'Ufficio, tra cui il cardinal Gherard Müller e monsignor Ladaria, i vari rappresentanti europei si sono incontrati nel cuore religioso dell'Ungheria. All'apertura dei lavori, Müller ha dato lettura di una missiva inviata da Papa Francesco dove si sottolinea l'importanza di questi organismi, «la loro responsabilità per l’unità e l’integrità della fede nonché per la sua trasmissione alle giovani generazioni» .
Nel duecentenario della nascita un gruppo di ragazzi porta in scena una commedia musicale sulla vita del santo. Ecco il video e gli appuntamenti
Il primo ministro Modi lancia una campagna per frenare l’aborto selettivo delle bambine. Gli impressionanti numeri del femminicidio
La comunità cristiana si sente «rifugiata nel suo stesso Paese», dove il 99 per cento della popolazione è musulmana. Si lanciano appelli alla calma, dopo le violente proteste contro Charlie Hebdo
Cargo fantasma, yacht di lusso, ma anche insospettabili voli di linea. Quella che per giornali e politici è l’eterna “emergenza profughi” nasconde in realtà un enorme business, secondo solo alla droga. Chi sono e come si evolvono i “trafficanti di uomini”
arancia-meccanica-wallpaperCaro direttore, pochi giorni fa si è saputo che uno studente della Normale di Pisa è stato espulso dall’Italia per sospetti legami con gruppi jihadisti. Si tratta del venticinquenne turco Furkan Semih Dundar, dottorando in fisica, ammesso alla Normale per le sua competenza nella fisica dei buchi neri e nella connessione di questa con la teoria delle stringhe. Fra novembre e dicembre, ha inviato messaggi sospetti a siti jihadisti e a siti governativi italiani e statunitensi. In ogni caso, questi messaggi erano troppo vaghi per provare che egli fosse collegato a gruppi jihadisti. Per il momento l’unica accusa formalizzata contro di lui è “procurato allarme”.
Tra i sette sacramenti che la Chiesa custodisce gelosamente essendo stati istituiti dallo stesso Gesù Cristo, ce n'è uno in particolare che suscita dubbi in molti e rifiuto in altri. Il sacramento della riconciliazione o penitenza è per noi cristiani un dono di Dio, che oltre a liberarci del peso dei nostri peccati manifesta senza fine la Misericordia e l'Amore di Dio nei confronti degli uomini che lo tradiscono continuamente. È quindi chiaro che il deposito di fede che la Chiesa custodisce non è né è mai stato un'invenzione umana, ma ha un'origine divina, come risposta alla necessità dell'uomo di riconciliarsi con il suo Dio.
Stanchi di battibecchi, gelosie ed egoismi? I bambini sono per natura materialistici ed egoisti, ma la buona notizia è che la gratitudine si può insegnare. E dalla gratitudine deriva la gioia. Ecco undici suggerimenti per insegnare ai bambini la gratitudine e creare una famiglia più felice.
Se ha avuto una morte santa mio nonno Lucio, un diavolo come lui, peccatore, egoista, prepotente, aggressivo, testardo, menefreghista, bestemmiatore, un uomo che ha trascorso la sua giovinezza nei bar tra ubriaconi e prostitute, credo che veramente Gesù Cristo mandi il Suo Spirito a rinnovare la nostra vita, a illuminarci della Sua luce, a darci morte santa.
Il segnale dell'emittente cattolica giunge in due regioni molto povere dell'Uganda: Kabale e Moroto. L'importanza di questa espansione per la popolazione ugandese
Il 23 gennaio 2015 è destinata a entrare negli annali della storia della penisola arabica. In Arabia Saudita muore re Abdallah e nello Yemen il presidente Abdu Rabbu Mansour Hadi e il suo governo rassegnano le dimissioni dietro pressione delle milizie sciite degli Ansar Allah (“ausiliari di Allah”), comunemente noti come “huthi”, dal nome del loro fondatore Hussayn Badr al-Din al-Huthi. Da un lato muore il “Custode dei Due luoghi Santi” - La Mecca e Medina – uno degli uomini simbolo del mondo sunnita e della coalizione anti-Stato islamico, dall’altro si assiste all’avanzata sciita a scapito dell’alternativa sunnita al potere ovverosia i Fratelli musulmani del partito al-Islah, la cui pasionaria è il premio Nobel per la Pace Tawakkul al-Karman.
Non la si può certo definire una hit parade del sacro, una top ten dei santi più amati e pregati dagli italiani. Perché nella speciale graduatoria celeste, i punteggi di gradimento sono assegnati con criteri “alla buona”, “fatti in casa” verrebbe da dire.
Lo schema è lo stesso di un anno fa: passate le feste di Natale, iniziato l’anno, il fronte novatore che auspica cambiamenti sulla pastorale familiare fin qui seguita dalla chiesa cattolica, fa sentire la sua forza.
Secondo gli americani ci vorranno «anni» per sconfiggere lo Stato islamico. I curdi intanto si avvicinano a Mosul, dove gli abitanti sono disperati: «Meglio morire che vivere così»
«Si muore una volta, non due. Il mio messaggio continuerà, anche se mi ammazzano», sentenziano due occhi vispi in un volto serio, davanti a un gruppo di giornalisti. È il volto di Paul Rusesabagina, il direttore dell’hotel de Mille Collines (l’Hotel Rwanda del famoso film di Terry George) che diede rifugio a oltre 1200 hutu e tutsi durante il genocidio del ’94, abituato agli attentati, alle minacce, alle aggressioni e anche alle cerimonie annullate. Non è rimasto troppo sorpreso della decisione del Comune di Torino di cancellare la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria, a seguito della protesta ufficiale dell’ambasciatore, con tanto di minaccia di ritiro del Paese da Expo 2015.
In Inghilterra un nutrito gruppo di deputati ha proposto di vietare in modo esplicito l’aborto selettivo in base al genere, dopo aver scoperto che un terzo delle cliniche inglesi abortisce le bambine. La magistratura ha già dichiarato che non vuole perseguire le cliniche perché «non è nell’interesse pubblico», mentre molte femministe la pensano così: «Se le donne non sono felici del sesso dei figli possono abortire. O accettiamo fino in fondo ogni scelta della madre, oppure no». Sembra un problema quasi filosofico, ma non lo è, come dimostra il caso della Cina.
Mentre il Segretario Generale del Sinodo, cardinale Lorenzo Baldisseri, ci informa che l’Instrumentum Laboris verrà pubblicato in giugno, il cardinale Reinhard Marx, intervistato da America, la rivista dei gesuiti d’oltreoceano, dice che le questioni poste dal Sinodo si riducono ad un problema di “aggiornamento”. «Per trovare in modo nuovo il senso di quanto ha detto Gesù», dice il capo dei vescovi tedeschi e membro del gruppo di 9 cardinali consiglieri del Papa.
“La Nigeria non ha bisogno di truppe né delle Nazioni Unite né dell’Unione Africana per far fronte a Boko Haram. Nel nord est del paese è concentrato quasi il 50% dell’esercito nigeriano, il che dimostra con quanta serietà il governo stia affrontando la situazione”. Il 23 gennaio, con queste parole, il consigliere alla sicurezza nazionale Sambo Dasuki ha chiarito che cosa ne pensa il governo nigeriano di eventuali interventi militari stranieri.
La proibizione a livello internazionale della terapia dell'omosessualità è da anni uno degli obiettivi del movimento gay. Non può essere altrimenti, visto che pretendono di far riconoscere l'omosessualità come normale, naturale e immutabile, in tutto equivalente alla sessualità (etero) normale; parlare di “terapia” significa, infatti, che qualcosa non va, che non è una manifestazione di sessualità normale o sana, e che è suscettibile di cambiamento, di “guarigione”. La loro conclusione è che la terapia è eticamente inaccettabile, e per di più impossibile, perché non si può cambiare la natura di una persona: si può tutt'al più farle violenza. Al contrario, un atteggiamento umano sarebbe quello del presidente Obama: riconoscere alle persone il diritto di “amare come vogliono”.
Don Gabriele Amorth ricorda il padre passionista e racconta di quella volta che il diavolo si mise a discutere con il suo maestro dell’Inferno
Al Senato è stata depositata una bomba a orologeria per far saltare in aria la famiglia
Pochi commentatori, anche cattolici, hanno reagito con la dovuta serietà e con la necessaria chiarezza di idee al proclamato “diritto alla bestemmia” o “ diritto di blasfemia” che il presidente Holland ha incluso di fatto tra i diritti civili e le conquiste di libertà della Rivoluzione Francese. Purtroppo il guaio è cominciato proprio con l’Illuminismo anticattolico, i cui rappresentanti però non erano propriamente atei (non lo era nemmeno Voltaire). Quello che fece l’Illuminismo massonico fu di sostituire il culto di Dio con il culto del Potere politico. Così, in Francia i giacobini idearono la solenne intronizzazione di un’immagine della Dea Ragione nella basilica di Notre Dame a Parigi, non più casa di Dio ma esaltazione del pensiero rivoluzionario. Così, negli Stati Uniti, i Padri pellegrini fecero di Dio la bandiera delle aspirazioni all’indipendenza dalla Chiesa anglicana, governata dal re d’Inghilterra, e nella banconota da un dollaro scrissero In God we trust. Due secoli dopo, i nazisti combattevano la loro battaglia neopagana mantenendo il motto degli imperatori tedeschi: Gott mit uns…
Gaby Olthuis è stata "incentivata" all'eutanasia? Chi doveva indirizzare la sua scelta ha tenuto conto della sua condizione psico-fisica? In Olanda fa ancora discutere il caso della 47enne, madre di due bambini, che l'1 marzo 2014 ha scelto la strada della "dolce morte".
Oggi inizia la Novena della Purificazione (Candelora).
Oggi inizia la Novena (non ufficiale) alla Madonna delle Lacrime di Civitavecchia, o Madonna delle Rose.
Tra questi Maria Teresa Casini, fondatrice delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù, don Luigi Schwartz, fondatore delle Suore di Maria e dei Fratelli di Cristo e tre laici.
Continua a dispiegarsi la secolarizzazione in Olanda, uno dei Paesi notoriamente più secolarizzati d’Europa. Secondo un sondaggio realizzato dalla multinazionale delle ricerche di mercato Ipsos, per la prima volta nei Paesi Bassi coloro che si definiscono atei (25%) superano coloro che dicono di credere in Dio (solo il 17%). Circa il 60% degli intervistati si è dichiarato agnostico. Più della metà, il 53%, afferma tuttavia di credere in una vita dopo la morte. Un dato che ha sorpreso i ricercatori e che si presenta come una piccola e confortante luce, è comunque che tra coloro che credono in Dio la maggioranza sono giovani.
Viene tradotto, per la prima volta, da Marco Settimini L’arazzo di santa Genoveffa e di Giovanna d’Arco di Charles Péguy (edizioni Marietti); opera di poesia in verso alessandrino «della strofa di quattro o otto versi, d’andamento narrativo e percussivo, che obbliga il traduttore a una performance notevole» (dalla prefazione di Davide Rondoni).
E’ il “lavoro” di Dio, ed è un lavoro “bello”: riconciliare. Perché “il nostro Dio perdona” qualsiasi peccato, lo perdona “sempre”, fa “festa” quando uno gli chiede perdono e “dimentica” tutto. Francesco riflette sul brano di Paolo agli Ebrei, nel quale l’Apostolo parla in modo insistito della “nuova alleanza” stabilita da Dio col suo popolo eletto, e l’omelia diventa un’appassionata meditazione sul perdono.
La nostra era cristiana decolla con l'incredibile attività di un pugno di ebrei che approfittano della struttura dell'Impero Romano e della rete di sinagoghe ebraiche per insediarsi nelle regioni che circondavano il Mediterraneo. Dopo quattro secoli di persecuzioni, questi cristiani fanno sì che l'imperatore Costantino debba riconoscere ufficialmente il cristianesimo.
Monsignor Oliver Dashe Doeme: «Hanno distrutto 50 chiese e ucciso un migliaio di fedeli. Cristiani scomparsi da certe regioni. Tanti sono stati uccisi per non aver abiurato»
«Come faremo a pagare?». Già, come faranno? L’impresa appare impossibile. Come spiega oggi Avvenire, l’Istituto Santa Dorotea si è visto recapitare una bolletta sui rifiuti di oltre 20 mila euro (20.771 euro per la precisione). Come è potuto succedere? Suor Alberta Camatta, economa dell’istituto paritario, frequentato da 250 bambini dall’asilo alla terza media, è sconcertata. «Nel primo semestre del 2014, l’importo era stato di 3.361 euro. Quello del secondo semestre, arrivato adesso, è di 20.771 euro, il 600 per cento in più», racconta. Ma come lei sono nei guai tutte le scuole non statali capitoline. Il Comune, infatti, «a seguito dei vincoli di bilancio», non ha individuato le risorse per garantire anche quest’anno l’agevolazione e lo sconto sulla tassa rifiuti, e così alla scuola è arrivata la salatissima bolletta.
Alla Messa in vista della Marcia per la vita il cardinale O’Malley parla di battaglia «per cambiare i cuori». Il video che incarna le sue parole. E i sondaggi che confermano il mutamento dell’opinione pubblica, soprattutto tra i giovani
Nel Messaggio per la 49ma Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, papa Francesco definisce la famiglia "il paradigma della comunicazione". In essa, come nel grembo della madre, si impara l'incontro, il linguaggio, la preghiera, la prossimità, il perdono. I media spesso trattano la famiglia come "un oggetto" su cui fare battaglie ideologiche e non come un luogo da cui imparare a comunicare. Occorre "reimparare a raccontare, non semplicemente a produrre e consumare informazione".
Dal 1995 al 2002 è stato Direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della Cei, dal 2003 al 2009 Consultore del Pontificio Consiglio per la Famiglia, da sempre si occupa “sul campo” di pastorale familiare. È don Renzo Bonetti, oggi presidente della Fondazione Famiglia Dono Grande. Poco prima del Sinodo di ottobre è stato tra i firmatari di una lettera (Commitment to marriage) che alcune personalità di varie nazioni hanno firmato, rivolgendosi ai padri sinodali. Ha tutte le carte in regola per fare due chiacchiere sui temi del Sinodo.
Una delle categorie di peccato più sottovalutate è quella dei peccati della parola. Pecchiamo in molti modi, ma forse quello più comune è attraverso le parole. Troppo facilmente, quasi senza pensarci, ci dedichiamo a pettegolezzo, chiacchiere vane, bugie, esagerazioni, attacchi duri, osservazioni e riflessioni poco caritatevoli. Con la nostra lingua possiamo diffondere odio, promuovere paura e malizia, dare informazioni sbagliate, provocare tentazione, scoraggiare, insegnare l'errore e rovinare reputazioni. Possiamo provocare sicuramente gravi danni con un dono che è capace di fare tanto bene!
“È un culto suicida! Ovviamente la gente si è uccisa. A volte l'abbiamo aiutata”. Il fondatore della Church of Euthanasia (Chiesa dell'Eutanasia, CoE), il reverendo Chris Korda, non ha problemi a esprimere il punto di vista del suo movimento. L'unico comandamento della Chiesa è “Non procreare”, sostenuto da quattro pilastri: suicidio, aborto, cannibalismo (ma solo di persone già morte) e sodomia (qualsiasi atto sessuale che non porti a una gravidanza). Korda ha fondato la Chiesa dell'Eutanasia nel 1992 dopo un sogno in cui un'intelligenza aliena nota come The Being (L'Essere) l'aveva avvertito del fatto che l'ecosistema del pianeta si stava sgretolando e della negazione di questa situazione da parte dei leader mondiali.
Forse il più grande desiderio del pontificato di papa Benedetto XV era quello di mettere la parola fine al massacro in atto durante la prima guerra mondiale. I milioni di uomini ammassati per mesi e mesi nelle trincee, solo al pontefice potevano provare ad appellarsi. "Vi prego, come padre di tutti noi, di rivolgere un appello a tutti i governanti degli Stati in guerra perché concludano presto la pace, perché noi prigionieri siamo tutti stufi di stare lontani dalle nostre famiglie e dalla nostra bella patria” queste sono righe di una delle tante lettere inviategli, in questo caso da un prigioniero di guerra italiano in Austria, ma che mai gli arrivarono a causa della censura.
Disapplicare la Strategia nazionale dell'Unar ed emanare precise direttive affinché sia rispettato il ruolo della famiglia e il diritto dei genitori, costituzionalmente garantito, ad educare i figli. In particolare su temi etici e sensibili come l'educazione alla sessualità e all'affettività, con cui spesso inmodo subdolo nelle scuole di ogni ordine e grado, fin dall'asilo, si introduce la teoria del gender (La Croce, 22 gennaio).
Lettera aperta di un sacerdote al direttore del Corriere della Sera...
Oggi inizia la Novena a San Giovanni Bosco.
Per la prima volta una pellicola racconta la vicenda delle esecuzioni sommarie dei partigiani in un piccolo paese veneto. Intervista al regista Antonello Belluco
Cari miliziani dell’Isis, ma almeno l’avete visto il gol di Yaser Kasim? Non potete vederlo su uno schermo? Ok, ve lo racconto io. Minuto 77, difesa schierata. Lui che fa? Triangolo, controllo da manuale, poi uno, due, tre dribbling (l’ultimo da fuoriclasse) e palla in rete, non senza la fortunata deviazione di un avversario (il divino aiuta sempre le grandi cose: è per ricordarci che non le facciamo da soli).
La città è divisa in due e i ribelli concedono agli abitanti sotto il controllo del governo solo «un’ora di elettricità ogni 48 e l’acqua un giorno su sette». Intervista al medico siriano dei Maristi blu Nabil Antaki
Sono un coniglio irresponsabile. E per la verità non me ne vergogno nemmeno, dato che ho passato tutta la mia vita matrimoniale con la colpevole complicità di mia moglie ad accogliere i figli che Dio ci ha donato, come dice la striminzita formuletta che oggi sembra tanto desueta. Ho amici conigli e da due anni sotto la casetta di legno dei bimbi in giardino hanno fatto il nido dei conigli veri che sono arrivati qui per osmosi, per attrazione evidentemente.
Secondo il vocabolario Treccani della lingua italiana “terrorismo” è “L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e sim.; possono farvi ricorso sia gruppi, movimenti o formazioni di vario genere (ma anche individui isolati), che vogliono conseguire mutamenti radicali del quadro politico-istituzionale, sia apparati, istituzionali o deviati, di governo interessati a reprimere il dissenso interno e a impedire particolari sviluppi politici.”
Mc 1, 14-20: Convertitevi e credete al vangelo.

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch'essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.
Il sequestro lunedì mattina, mentre i due si trovavano in un veicolo per trasportare medicinali. L'arcivescovo Nzapalainga impegnato in prima persona nelle trattative per la liberazione
Il '2014 Persecution Report' diffuso dalla Catholic Secular Forum dipinge una situazione grave. Lo scorso anno 5 cristiani uccisi e 300 sacerdoti aggrediti. Preoccupa la crescita di gruppi nazionalisti indù
Domenica a Niamey, in Niger, non è stata celebrata la Messa. I vescovi della Chiesa cattolica hanno scritto a tutte le parrocchie chiedendo «di sospendere la celebrazione eucaristica». È la prima volta nella storia del Paese che un simile comunicato viene redatto.
Papa Francesco ne ha parlato diverse volte, l’ultima sul viaggio di ritorno dalle Filippine, consigliandone caldamente la lettura. Si tratta de Il padrone del mondo, romanzo distopico scritto nel 1907 da Robert Hugh Benson (1867 – 1914). Il suo autore, figlio di anglicani, si convertì al cattolicesimo e divenne sacerdote nel 1904. Il suo romanzo, ambientato nel futuro, narra la presa del potere da parte di Julian Felsenburgh, sotto la cui figura si cela l’Anticristo, che in nome dell’umanitarismo e del comunismo, abbatte la Chiesa cattolica e conquista il mondo. In occasione del centenario della scomparsa dell’autore, il romanzo è stato ripubblicato da Fede e cultura in una nuova traduzione. Per gentile concessione della casa editrice, ripubblichiamo di seguito la prefazione scritta da monsignor Luigi Negri, arcivescovo di Ferrara-Comacchio.
Lo Stato islamico almeno ci prova. Nei territori del Califfato siriano e iracheno la vita non è certo quella che vorrebbe far credere la propaganda di Twitter: ospedali che non funzionano, razioni di cibo che arrivano a intermittenza, costo del gas elevato, elettricità che va a singhiozzo, sharia per tutti ed esecuzioni sommarie. Però il tentativo dell’Isis è quello di mettere in piedi un vero e proprio Stato, per quanto barbaro.
In Niger "sono state commesse brutalità con i bambini, con le chiese", "non si può fare la guerra in nome di Dio". Il viaggio nello Sri Lanka e nelle Filippine. San Giuseppe Vaz "modello per tutti i cristiani, chiamati oggi a proporre la verità salvifica del Vangelo in un contesto multireligioso". "La cura dei poveri è un elemento essenziale della nostra vita e testimonianza cristiana; comporta il rifiuto di ogni forma di corruzione, perché la corruzione ruba ai poveri e richiede una cultura di onestà".
Esiste un modo corretto e preciso di svolgere un apostolato? Il successo nell'evangelizzazione dipende dalla gestione e dal controllo di tutte le situazioni della vita o dal saper dire e pensare sempre la cosa giusta? Decisamente no. Il video prodotto da Life Teen Inc. che presentiamo illustra le visioni errate che alcune persone hanno dell'evangelizzazione.
Sicuramente il gesto di padre Martin Dolan resterà nella storia. Perché è stato il primo sacerdote a fare coming out, dichiarando la propria omosessualità in un'omelia ai suoi fedeli della chiesa di Saint Nicholas of Myra, in pieno centro a Dublino (Irish Central 9 gennaio). Ma c'è di più, perché il sacerdote ha invitato i cattolici a votare a favore dei matrimoni omosessuali al referendum che si terrà in Irlanda la prossima primavera.
San Paolo fornisce alcune indicazioni sulla scienza spirituale come la tripartizione dell’uomo (anima corpo spirito), oppure rivela la scienza dei desideri della carne contrari ai desideri dello spirito... Suor Faustina riferisce le parole di Gesù, secondo cui il miglior modo per contemplare Dio è la meditazione dei suoi attributi (Amore, Santità e Giustizia). Altri mistici hanno avuto l’aiuto degli angeli e alcune rivelazioni sugli angeli. Qual è il giusto atteggiamento da tenere rispetto alle questioni spirituali profonde?
Nel giorno della festa di sant’Agnese, il 21 gennaio, Papa Francesco rinnova la tradizione della benedizione degli agnelli la cui lana servirà alla confezione dei sacri pallii per i nuovi arcivescovi metropoliti della Chiesa cattolica. Il pallio è una stola bianca con sei croci nere che viene custodita in un’urna presso la confessione di san Pietro. In occasione della solennità dei SS. Pietro e Paolo, il 29 giugno, il papa la impone ai nuovi arcivescovi metropoliti per simboleggiare la loro speciale comunione con la sede apostolica. Gli agnelli sono allevati dalle religiose del convento romano di san Lorenzo in Panisperna e offerti al pontefice dai Canonici regolari Lateranensi appunto in occasione della memoria liturgica di sant’Agnese.
Il 3 gennaio è morto a Roma padre Ermanno Battisti, missionari del Pime che in 33 anni di Guinea Bissau si è distinto per le sue realizzazioni e per la saggezza umana e cristiana con cui le dirigeva. Ha fatto appena a tempo a stampare la sua autobiografia (Un elefantino miracoloso, Mimep, 2014, con circa 500 foto in 300 pagine!), che è volato al Cielo, dove migliaia di bambini e di giovani africani l’aspettavano, in compagnia dei loro genitori e di tanti altri. La sua improvvisa scomparsa ha suscitato un’ondata di messaggi di condoglianze sul suo sito e su Facebook, con molti ricordi che rimangono indimenticabili in chi l’ha conosciuto. É stato un autentico missionario che annunziava Cristo con la vita e la parola, anche portando in silenzio e umiltà, con dignità e pazienza, le molte e pesanti croci che hanno manifestato la sua partecipazione alla Passione del suo amato Gesù.
Boia chi molla. Fedeli al motto del Ventennio alcuni eurodeputati non mollano l’osso dell’aborto legale. E quindi dopo la risoluzione Estrela ecco la Tarabella. Ma andiamo con ordine. Il 10 dicembre 2013 il Parlamento europeo bocciò, per la seconda volta, la risoluzione della socialista Edite Estrela su “Salute e diritti sessuali e riproduttivi”.
Partiamo da un dato di fatto: mentre papa Francesco visitava le Filippine, sui giornali di tutto il mondo teneva banco la discussione sulla faccenda dei pugni in risposta agli insulti contro la madre, esempio che il Papa aveva fatto sull’aereo che dallo Sri Lanka lo portava nelle Filippine, a proposito dei limiti della libertà di espressione. Non che non ci siano stati servizi sui discorsi fatti nell’arcipelago, ma l’attenzione, i commenti e le analisi erano tutte legate alla liceità o meno dell’uso della violenza in risposta alle offese; e quanto questo poteva suonare come un assist per i fondamentalisti musulmani.
Con milioni di visualizzazioni su Facebook e youtube e oltre 50mila condivisioni, un video diffuso dall'associazione americana Live Action ha causato un responso enorme sull'industria dell'aborto tardivo. Come si sa esistono in America cliniche abortive che praticano il cosiddetto aborto tardivo, cioè l'uccisione del feto anche quando esso è in grado di sopravvivere al precedente tentativo di aborto ed esce dal grembo materno in vita e soprattutto al limite del termine previsto dalla legge americana in materia. Il video si intitola What is Human? Nel video si possono ascoltare le dichiarazioni di Leroy Carhart, colpevole in passato della morte di una donna di 29 anni in seguito a una procedura di aborto fallito che in passato aveva definito i bambini nati prematuri come "carne nella pentola a pressione".
Ci siamo quasi. La causa di beatificazione di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, entra nel vivo. Si tratta del primo passo dell’iter che potrebbe portare «Chiara» – com’è universalmente conosciuta l’iniziatrice di un fecondo cammino ecclesiale, nata a Trento nel 1920 – fino agli altari. Un evento atteso da migliaia di persone in tutto il mondo.
Nella puntata di "Scherzi A Parte" di lunedì 12 gennaio è stato trasmesso il filmato dello scherzo a PaoloBrosio, al quale – durante un’intervista organizzata in casa sua – è giunta una finta telefonata di Papa Francesco. Brosio, da qualche anno protagonista "non convenzionale" del mondo dello spettacolo - specialmente dopo la sua conversione al cattolicesimo raccontata in prima persona nel libro “A un passo dal baratro”, sentendo la voce del presunto Bergoglio si è commosso fino alle lacrime: Paolo Brosio ha creduto per lunghi minuti di parlare davvero con il Santo Padre. Il suo grande coinvolgimento emotivo ha imbarazzato la troupe, spiazzata dalla reazione del giornalista ma costretta alla fine a rivelargli lo scherzo. E ha generato una sorta di vicinanza con il pubblico che solitamente, invece, apprezza e si riconosce dalla parte degli autori.
Piero Piperno, quando aveva 15 anni, trovò rifugio nel Monastero di Santa Brigida di Roma. La superiora, madre Maria Elisabetta Hesselblad, rispettò la sua religione ebraica. Oggi quel convento è una “Casa di vita”
Una invocazione intima e anticonformista di don Tonino Bello alla Madonna
Jeanne Monahan-Mancini – l'ultima parte del nome è un'aggiunta che segue al suo matrimonio, celebrato meno di due mesi fa –, presidente del March for Life Education and Defense Fund, continua a dimostrare di essere la scelta perfetta per sostituire la fondatrice della Marcia per la Vita, Nellie Gray, morta nell'agosto 2012. Jeanne è laureata in Psicologia presso la James Madison University e ha una laurea conseguita presso l'Istituto Pontificio Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia di Washington, D.C. Prima di diventare presidente della Marcia per la Vita, Jeanne ha lavorato nell'ufficio della segreteria del Dipartimento per la Salute e i Servizi Umani su questioni sanitarie interne e globali, e poi per il Family Research Council su questioni relative alla dignità umana, all'aborto, alla salute femminile e alle questioni del fine vita. Tra le apparizioni sui media e la preparazione dell'ultimo minuto dei vari eventi della Marcia per la Vita, è riuscita a concedere un'intervista telefonica a Susan Wills il 16 gennaio.
Nel viaggio di ritorno dalle Filippine Papa Francesco ha concesso un’ampia intervista ai giornalisti, annunciando fra l’altro che andrà presto a scoprire l’Africa, in Centrafrica e in Uganda, e dopo gli Stati Uniti visiterà ancora diversi Paesi dell’America Latina.
La scienza non è in grado di rispondere, per principio, a quelli che sono i problemi più importanti per l’uomo; la filosofia non riesce a salvare l’uomo; il senso della vita è sempre religioso. Muove da quest’assunto la stesura dell’enciclica Lumen Fidei (29 giugno 2013), che inquadra in maniera efficace la natura della fede: «La fede è la risposta a una Parola che interpella personalmente, a un Tu che chiama per nome. La fede è un dono gratuito di Dio che chiede l’umiltà e il coraggio di fidarsi e affidarsi, per vedere il luminoso cammino dell’incontro tra Dio e gli uomini, la storia della salvezza».
È ormai un po’ tardi per offrirvi qualche racconto natalizio, ma al Carmel di Bangui, nella Repubblica Cantroafricana, è come se fosse sempre Natale. E questa volta i bambini saranno i protagonisti di quanto vi racconterò.
29 giugno 2014, Assisi: si tiene la conferenza dal titolo “Sarà ancora possibile dire mamma e papà?”. Tra i relatori c’è Simone Pillon, portavoce del Forum delle Associazioni familiari dell’Umbria e membro del direttivo nazionale; tra i presenti in sala l’arcivescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino.
La storia di Chiara è la storia della vittoria della vita sulla morte, sul dolore e sulla disperazione. Chiara muore a 28 anni per un carcinoma alla lingua, scoperto quando è al quinto mese di gravidanza: rimanda le cure per dare alla luce suo fi glio. E lo fa con consapevolezza e gioia, dopo che due altri suoi bambini sono già in Cielo. Una vicenda che è testimonianza esemplare, limpida e determinata di come sia sempre possibile scegliere la vita e di come l’amore, come scrive Chiara nella lettera per il fi glio, “è il centro della nostra vita, perché nasciamo da un atto d’amore, viviamo per amare e per essere amati, e moriamo per conoscere l’amore vero di Dio”.
Quante volte gli automobilisti dopo aver "miracolosamente" trovato un parcheggio, hanno dovuto scarpinare per le strade vicine in cerca della colonnina del parchimetro, "pregando" di avere le monete necessarie al pagamento della sosta e "affidandosi a qualche santo" per riuscire a concludere le laboriose operazioni prima che l'ufficio postale o il laboratorio di analisi o il supermercato cui si era diretti chiudesse? Nelle grandi città è la norma, ma il parcheggio è spesso un problema anche nei piccoli centri. Le preghiere dei 1200 abitanti di San Lorenzo di Rovetta, nell'alta Valle Seriana, provincia di Bergamo, devono essere arrivate "molto in alto" e qualcuno è intervenuto in loro aiuto. Il parroco don Guido Rottigni ha deciso che il parcheggio di proprietà della parrocchia resterà a disposizione del pubblico, ma soggetto a una particolare forma di pagamento (Eco di Bergamo 16 gennaio). Come afferma la regolamentare segnaletica affissa sopra lo spiazzo della parrocchia, sotto la grande "P" in campo blu che indica "Parcheggio", la tariffa richiesta è "ogni sosta 1 Ave Maria".
Si preannunciava una serata strana e complicata. Eve Tushnet, una nota intellettuale cattolica omosessuale, è arrivata solo pochi minuti prima del suo discorso al Catholic Information Center e si è seduta da sola su una sedia nella parte anteriore di una cappella che fa anche da auditorium. Non ha parlato con nessuno.
Suonavano con vigore, e non a caso gli Screeching Weasel seguivano nel 1986 negli Stati Uniti la scia avviata anni prima dai Sex Pistols per insediare il punk nel Regno Unito. Non sappiamo se Sid Vicious sia riuscito a raggiungere la pace anelata prima di morire per l'overdose somministratagli dalla madre. È però accaduto al leader della band nordamericana, Ben Weasel, che dichiara: “Cerco di ricordare di ringraziare Dio per le cose belle della mia vita e, quando mi sento un po’ più devoto, anche per quelle schifose”.
Premessa: quando si cerca di quantificare il numero dei ‘protestanti’ in Europa (e anche nel resto del mondo), si presentano subito difficoltà non minime, derivate prima di tutto dal fatto che nel mondo originato dalla Riforma protestante del XVI secolo si muovono – oltre alle ‘sigle’ storiche connotate dal nome del loro fondatore (luterani, calvinisti) – le tante altre denominazioni nate in secoli successivi, come ad esempio i battisti, i metodisti, i mormoni. Non solo: più recente è il diffondersi dei pentecostali e di tutta una miriade di sigle che si rifanno a un protestantesimo ‘libero’,‘evangelico’, di risveglio’. Sono del resto queste ultime che stanno dilagando in America latina, strappando milioni di fedeli al cattolicesimo.
Nessun divieto, ma vive raccomandazioni in Russia a «non pubblicare caricature su temi religiosi» sono arrivate, il 16 gennaio, da parte dell'agenzia federale per il controllo dei media, la Roskomnadzor (Asianews, 16 gennaio). Dopo giorni in cui su internet si parlava di «divieti» diramati da alcuni uffici regionali dell'agenzia (Ansa, 15 gennaio), Mosca ha tenuto a precisare che pur «esprimendo solidarietà a tutti gli avversari di ogni tipo di estremismo e terrorismo», si chiede ai media della Federazione russa di «non pubblicare vignette che possono violare la legge».
E' stata quella visione avuta sulla tomba della piccola Sara Mariucci, originaria di San Martino in Colle, frazione di Gubbio, a cambiare la vita e il destino di Antonella M. (nome di fantasia) guarita inspiegabilmente da un cancro? La storia del presunto miracolo sta facendo il giro dell'Umbria, rimbalza tra i social network e le cronache locali. Ma ben presto si appresta a diventare un caso nazionale. Perché anche il vescovo di Gubbio, monsignor Mario Ceccoballi, in un'intervista al Corriere dell'Umbria (18 gennaio) ha confermato che qualcosa di strano è accaduto.
Il premier Matteo Renzi, il capo dello Stato, magari anche papa Francesco. Se un passante, ignaro di tutto, fosse capitato oggi per caso a Milano, davanti a Palazzo Lombardia, intorno alle 15, avrebbe pensato che all’interno della sede della Regione ci fosse una di queste personalità. Transenne dappertutto, servizio d’ordine per controllare chi entra e chi esce, una grande folla, cori, contestazioni, camionette delle forze dell’ordine, centinaia di poliziotti, molti in assetto antisommossa. E invece in auditorium Giovanni Testori c’era un convegno sulla famiglia. Anzi, un «convegno banale con contenuti semplici», come sottolinea il presidente della Regione Roberto Maroni intervenuto a fine incontro. Il governatore ha proposto al direttore di Tempi Luigi Amicone di prendersi la responsabilità di promuovere un forum permanente sulla famiglia, e, in barba alle polemiche sull’uso del logo Expo, ha lanciato l’idea di organizzare un convegno simile durante la rassegna espositiva internazionale.
La regione Lazio ha appena stanziato oltre cinquanta milioni di euro per ampliare la rete di asili nido pubblici e convenzionati; intanto la riforma dell’Isee, l’indicatore del reddito fondamentale per accedere alle agevolazioni per spese come servizi per l’infanzia e tasse universitarie, rischia di escludere il 20 per cento dei vecchi beneficiari (e sono solo stime, perché per ora sulla riforma, voluta dal governo Letta e in vigore dal primo gennaio di quest’anno, c’è più confusione che altro).
C’era da aspettarselo, dopo la nuova caricatura di Maometto pubblicata da Charlie Hebdo: imam, personaggi politici e portavoce dei movimenti islamisti hanno reagito all’ulteriore affronto con dichiarazioni di condanna e chiedendo ai fedeli di protestare pubblicamente dopo le preghiere del venerdì, giorno di particolare devozione per i musulmani. Al richiamo di leader religiosi e politici, masse di fedeli hanno risposto riempiendo strade e piazze: uomini, donne, tantissimi giovani, persino molti bambini. Le manifestazioni popolari più imponenti si sono verificate in Niger, Pakistan, Somalia, Yemen, Senegal, Mali, Mauritania, Algeria, Sudan e nella repubblica autonoma di Inguscezia. Decine di migliaia di persone sono sfilate e continuano a farlo brandendo cartelli su cui è scritto, in inglese e in francese, con la stessa grafica dei manifesti “Je suis Charlie”: “Io sono Musulmano” e, più in piccolo, “e amo il mio Profeta”. Su altri si legge “Condanniamo gli atti anti islamici”, in altri ancora “Stop Charlie”, “Io sono Maometto”, “Io sto con Maometto”, “Io sono Kouachi”. Su striscioni e manifesti molte frasi inneggiano a Maometto: “Il nostro Profeta in Paradiso, i vostri Charlie all’inferno”, “Non insultate i profeti di Dio, grazie”, “Non amo chi prende in giro la mia religione”, “Sono con Maometto, che la pace sia con lui”, “No alla violenza, no a Charlie, pace e bene sotto la guida di Maometto”, “Noi amiamo e sempre ameremo il nostro Profeta”…
La giornata del 18 gennaio 2015, terza del viaggio di Papa Francesco nelle Filippine, è stata dedicata all’incontro con trentamila giovani nel campus dell'Università Santo Tomas di Manila e alla Messa celebrata sul parco permanente Quirino Grandstand dell’immenso Parco Rizal di Manila di fronte a oltte sette milioni di persone. Il Papa entra così nel Guinness dei primati per avere raccolto la più grande folla mai radunata da un leader vivente – folle maggiori si sono infatti radunate in occasioni dei funerali dell’ayatollah Kohmeini in Iran nel 1989 e dell’uomo politico indiano C.N. Annadurai nel 1969 - superando il precedente record stabilito da san Giovanni Paolo II nel 1995 sempre a Manila, quando erano affluiti per la Giornata Mondiale della Gioventù cinque milioni e mezzo di fedeli.
EllaOne, la pillola dei cinque giorni dopo, e RU 486, pillola in uso per aborto chimico entro la 7a settimana di gravidanza, presentano una notevole analogia sia funzionale che strutturale dal punto di vista chimico
Tra canti solenni, proclamati da un palco maestoso, davanti ad una folla oceanica di circa 6 milioni di persone ferme in preghiera sotto la pioggia, si conclude in bellezza nelle Filippine il settimo viaggio apostolico di Papa Francesco. Nella Messa conclusiva al Quirino "Grandstan-Rizal Park" di Manila si respira l'aria di una Giornata Mondiale della Gioventù. E la mente torna subito a vent’anni fa quando Giovanni Paolo II celebrò appunto la Gmg del 1995, registrando il record precedente di oltre 4 milioni di persone. Furono così tanti i fedeli partecipanti da impedire il passaggio del Pontefice in papamobile, costringendolo a raggiungere in elicottero l’altare. Sembra quindi che oggi il popolo filippino abbia voluto battere questo record. Sarà forse che una Messa del Successore di Pietro nella ricorrenza della festa del Santo Niño - uno dei segni più importanti della devozione popolare dei cattolici filippini - era un appuntamento a cui davvero non si poteva mancare.
Pubblichiamo la relazione introduttiva di Massimo Introvigne al convegno "Difendere la Famiglia per difendere la Comunità", promosso e organizzato dalla Regione Lombardia. Al convegno hanno partecipato circa 3mila persone, mentre qualche centinaio di attivisti pro-gay - che spalleggiati dal quotidiano "Repubblica" hanno montato una campagna menzognera contro il convegno - hanno manifestato all'esterno del Pirellone. All'interno, in prima fila a manifestare solidarietà alla Regione che non ha ceduto di fronte a contestazioni di ogni genere, oltre al governatore Maroni e al presidente del Consiglio regionale Cattaneo, c'erano il ministro Lupi, l'ex governatore Formigoni, Ignazio La Russa e il deputato siciliano Alessandro Pagano.
Per l’Istituto Superiore di Sanità la gravidanza è un problema di salute. Ce lo rivela un sondaggio diffuso in questi giorni tra gli studenti de La Sapienza di Roma. Il sondaggio è un’iniziativa promossa dall’Osservatorio Chiediloqui, che tra gli altri enti fa capo anche al Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – Presidenza del Consiglio dei ministri, dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità. L’indagine riguarda i comportamenti sessuali tra i giovani. Tra le «problematiche per la salute sessuale», vengono indicate malattie come la candida, l’Hpv, la sifilide, la gonorrea, l’Hiv e poi la “gravidanza indesiderata”. Per quelli del ministero, sia che lavorino a braccetto con la Presidenza del Consiglio sia che collaborino con il ministero della Sanità, il bambino nella pancia della mamma è né più né meno che un virus o un batterio da cui difendersi con l’uso del preservativo oppure, se l’ “infezione” è già conclamata, con il ricorso all’aborto.
Giornalmente mi confronto con atei e agnostici e riesco a tenere botta a tante loro obiezioni, ma ce n’è una che mi lascia in difficoltà... peraltro storica... come si concilia la prescienza divina con l’esistenza dell’inferno? Se Dio, rispettandone il libero arbitrio, sa comunque che un’anima è condannata, dov’è il suo amore? Che senso ha allora la vita di quell’anima? È tutto, infine, dunque già scritto?
L'attore e produttore Joe Mantegna ha annunciato che il suo prossimo progetto sarà un film sul santo e mistico Padre Pio da Pietrelcina. L'attore, famoso per i suoi ruoli in Three Amigos e Il Padrino parte III, sta lavorando in collaborazione con la Fondazione San Pio, alla quale verrà devoluta una percentuale degli incassi del film.
Si intitola Sottomissione (per i tipi di Bompiani, uscito ieri nelle librerie) l'ultimo libro di di Michel Houellebecq è la storia parallela di una crisi personale e una collettiva. Quella personale è legata alle vicende del narratore François, un professore universitario che si trova ad affrontare una crisi interiore legata alla convinzione che tutto ciò che compone la sua vita – la carriera, la lettura, il sesso e l’amore – sia incapace di offrirgli felicità e più ancora un orizzonte di senso. Quella collettiva invece è legata allo stato della democrazia francese (che è specchio di quella europea), che nel 2022 (anno in cui è ambientato il romanzo) è dominata da un partito che vuole instaurare la legge coranica. Le due storie sono una sola in realtà.
Ormai siamo a chi la spara più grossa, la bestemmia. Charlie ha fatto scuola (postuma) e nella stampa è tutto un rincorrersi a dimostrare a chi è più laico/laido, ateo e blasfemo degli altri. Quasi una sfida dopo le incisive parole di papa Francesco e la sua voglia di “prendere a pugni” chi offende le religioni. In Francia la stragi islamiche sembrano aver dato nuovo vigore alla sinistra atea e anticattolica che ha in Liberation la sua migliore rappresentazione. L’altro giorno, lo sciccoso quotidiano della gauche-pâté, se n’è uscito con una copertina che supera di mille maometti anche quelle più dissacranti di Charlie Hebdo.
Dopo lo Sri Lanka, il 16 gennaio 2014 Papa Francesco ha iniziato la sua visita apostolica nelle Filippine. La sua prima giornata è stata dedicata alle famiglie, chiamate alla solidarietà verso i poveri, cuore del Vangelo, ma anche a difendersi contro l’attacco «sempre più» aggressivo di «forze potenti che minacciano di sfigurare il piano creativo di Dio e di tradire i veri valori», ispirandosi a «colonizzazioni ideologiche che cercano di distruggere la famiglia» e «ridefinire la stessa istituzione del matrimonio».
Accanto alle feste cattoliche, canonicamente segnate in rosso, si potrà trovare la mezzaluna con stella o la Menorah ebraica. E' il calendario 2015 del Messaggero di Sant'Antonio, prodotto dai frati minori della basilica del Santo e distribuito a oltre 1 milione di famiglie in Italia e nel mondo.
“Si parla sempre di Pound e letteratura, Pound ed economia, Pound e politica e non si menziona quasi mai il Pound non dico mistico ma religioso. Eppure nei Cantos i riferimenti alla fede sono tanti”. Mary de Rachewiltz, figlia del celebre poeta americano, ricorda così suo padre, in una versione poco conosciuta all'opinione pubblica. Una versione più “scomoda” di tutte le altre.
Padre Paolo Dall'Oglio "e' vivo" e si trova "nelle prigioni dello Stato islamico a Raqqa", in Siria. Lo riferisce @sadeer1, account twitter legato ai ribelli che poco prima aveva annunciato il rilascio di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le italiane rapite nel Paese mediorientale lo scorso anno. Padre Dall'Oglio, sacerdote di 60 anni impegnato nel dialogo interreligioso, e' stato rapito il 29 luglio 2013 nella zona di Raqqa.
Un ritorno vincente alla vita. Si può definire così la storia del 39enne sudafricano Martin Pistorius. Per dodici anni ha vissuto in stato vegetativo dopo che all'età di 12 anni aveva contratto una forma meningite e non si era più ripreso dalle conseguenze dell'infezione.
Se lo Stato islamico conquistasse la vostra città e vi costringesse a scappare nottetempo, tornereste indietro per prendere le cose più importanti che non avete potuto portare con voi, rischiando di essere rapiti, se non uccisi? La maggior parte dei 120 mila cristiani iracheni costretti dai terroristi a scappare in estate e a rifugiarsi in Kurdistan avranno pensato di farlo almeno una volta, ma suor Sanaa Hana non l’ha solo pensato, l’ha anche fatto. Tre volte.
Di fronte alla ridefinizione del matrimonio civile, per includere anche quello tra persone dello stesso sesso, i vescovi della Florida (Usa) hanno battuto un colpo. Con una dichiarazione congiunta molto precisa hanno evidenziato i rischi che comporta una certa definizione pubblica di matrimonio. Ma qualche confratello nell'episcopato dissente.
Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri», scriveva il visionario George Orwell nella sua celebre Animal Farm. Lo scrittore parlava di suini, ma l’allegoria era per i burocrati comunisti della Russia post rivoluzionaria, raffigurati in arcigni e dispotici maiali. Avevano guidato la rivolta di mucche, cavalli, conigli, pecore e galline contro lo sfruttamento di padron Jones, prenderanno il controllo della fattoria instaurando una dittatura peggiore di prima. Sono passati settant’anni, il comunismo, almeno quello sovietico, è morto e gli avidi suini antropomorfi sono tornati a essere solo animali, destinati a diventare squisitezze gourmet sui banchi delle macellerie.O, morbidosi personaggi di fiabe e cartoon, come “I tre porcellini”, Babe e, più recentemente, Peppa Pig.
Il 15 gennaio 2014 il Papa è partito dallo Sri Lanka ed è arrivato nelle Filippine. In aereo non si è riposato, ma ha risposto alle domande dei giornalisti, non sottraendosi a un giudizio sulla tragedia parigina di Charlie Hebdo. Il Papa ha condannato con parole molto forti le derive fondamentaliste che portano a uccidere, ma nello stesso tempo ha mostrato che il Pontefice di Roma «n'est pas Charlie» e non ha nessuna simpatia per le vignette violente e blasfeme. Ha anche citato il discorso di Ratisbona di Benedetto XVI, tanto spesso menzionato in questi giorni solo per le poche righe dedicate all'islam, cioè a una religione che rischia la negazione della ragione in nome della fede, dimenticando che la sua parte centrale - quella appunto da cui Francesco ha tratto una citazione - critica l'Illuminismo occidentale, che nega la fede in nome della ragione.
Fa lo psicologo da trent’anni. È specializzato in psicoterapia cognitivo comportamentale, ha conseguito sette perfezionamenti universitari e tre master, ha scritto anche saggi e insegnato la materia a cui ha dedicato la vita. Ma secondo il Consiglio dell’ordine degli psicologi della Lombardia ci sarebbero lacune nelle sue conoscenze scientifiche. Tanto gravi da fargli meritare una condanna a tre mesi di sospensione. Non appena l’atto sarà formalizzato non potrà lavorare e dovrà anche cancellare da tutti i siti la pubblicità del suo studio. Vittima del provvedimento è Paolo Zucconi, 64 anni, sposato, due figli, udinese d’origine ma con studio a Milano, zona Loreto. La sua colpa? Il 19 luglio 2013, sul sito 'guida psicologi.it' ha osato rispondere a un visitatore che, non si sa quanto ingenuamente, aveva chiesto: «È possibile uscire dall’omosessualità?».
Sabato 17 gennaio nella sede della Civiltà Cattolica, alle 18, si svolgerà una tavola rotonda intitolata «1915-2015: a 100 anni dal genocidio armeno», moderata da padre Francesco Occhetta SJ e a cui parteciperà anche Georges Ruyssens, docente al Pontificio Istituto biblico. Georges Ruyssens è probabilmente uno dei più grandi specialisti del genocidio armeno, compiuto dai «Giovani turchi», e ancora adesso oggetto di una tenace opera di negazionismo da parte del governo di Ankara, a dispetto dell’opinione sicuramente maggioritaria degli storici, alcuni dei quali anche turchi, sulla sua evidenza. Georges Ruyssens ha pubblicato i documenti sul genocidio armeno conservati in Vaticano. Scrive sul suo blog padre Occhetta: «Si tratta di un’opera che possiamo definire colossale. Anni di ricerca silenziosa negli archivi vaticani. La questione armena respira adesso con un polmone della storia rimasto inedito».
“Mamma” fa spesso e volentieri rima con “amore”. Ogni giorno esistono storie che raccontano le vicende eroiche di madri che accudiscono e crescono i loro figli nel silenzio, nella fatica, nel sacrificio. Nel dolore. Lo fanno senza che nessuno glielo abbia ordinato, in virtù di un amore più grande, che “dà la vita per un'altra vita.”
La profezia dei “tre giorni di buio” è stata divulgata da secoli, ma non da santi e beati molto conosciuti quanto, purtroppo, da presunti mistici legati al New-age e al paranormale, o perfino attribuita a chi non l’ha mai annunciata, come per esempio Padre Pio. L’origine della profezia viene attribuita alla beata senese Anna Maria Taigi, una splendida figura di sposa e di madre cristiana morta a Roma nel 1837. Dopo di lei, sembra che anche San Gaspare del Bufalo, santa Faustina Kowalska, le beate Maria di Gesù Crocifisso, Elisabetta Canori Mora, Elena Aiello e la mistica Teresa Musco avrebbero parlato di questa profezia. Ma conferme ufficiali non ci sono. Se si leggono gli scritti di questi santi nulla c’è a questo proposito.
«Tutto è perdonato» recita lo splendido titolo del nuovo numero di Charlie Hebdo, con Maometto che piange in copertina con il cartello «Je suis Charlie» tra le mani. Il giornale è uscito oggi nelle edicole francesi con una tiratura eccezionale di cinque milioni di copie, esattamente una settimana dopo l’attentato terroristico che ne ha decimato la redazione parigina. Ma le note liete del «giornale irresponsabile», come si autodefinisce in prima pagina, si fermano al titolo.
Evviva, esulta il Guardian. Evviva, esultano di rimando i suoi lettori nei commenti. Finalmente anche nelle zone rurali del Laos sono arrivati i programmi di pianificazione familiare e la distribuzione gratuita di preservativi grazie all’Onu e più precisamente all’Unfpa. Bene.
Chi è il più Charlie di tutti? Il tormentone è arrivato alla sua farsa finale, alla zuffa per il copyright, il marchio di fabbrica brevettato e regolarmente depositato. Charlie c'est moi, "Basta con i finti Charlie", intima il Giornale. L'Hebdo impazza, le sue vignette sono qui e in ogni luogo: su Facebook, sui blog, negli instant book: il Corriere della Sera l'annuncia per domani, magari con una breve prefazione di Vauro o Forattini. Le più feroci e blasfeme sono già state pubblicate (la stampa italiana e mondiale ha sfoderato il suo cuor di leone solo a strage avvenuta), almeno quelle che fanno a pezzi il Profeta Maometto e i suoi mullah in terra. Nessuno però, tra i grandi media laici e illuminati, ha ricordato che i vignettari di Charlie menavano gran colpi di matita anche sulla testa dei Papi e della triade a capo della Chiesa cattolica: Padre, Figlio e Spirito Santo. Tanto meno hanno offerto qualche esempio illustrato di questa satira no limits e no religion delle nuove Marianne del lapis made in France.
Resta alta la polemica per la decisione del Comitato tecnico dell’Ema, l’Agenzia europea dei farmaci, che ha dato il via libera alla vendita senza ricetta della cosiddetta “pillola dei cinque giorni dopo”. La deliberazione uniforma la normativa in tutti i Paesi dell’Unione Europea, nei quali, entro il 2015, il farmaco sarà disponibile senza l’obbligo di presentare una prescrizione medica e senza la verifica preliminare di una gravidanza in corso attraverso un apposito test.
É l’effetto Parigi nel dialetto di Cologno Monzese, il Je suis Charlie buttato in satira stracciona come solo a Scherzi a parte sanno fare. Chi siamo noi, devono aver pensato negli studi Mediaset, per non pigliare per i fondelli fondamentalisti islamici, ebrei dal naso adunco e cattolici papalini?
Hanno fatto il giro del mondo le terribili immagini del “leoncino del Califfato”: il bambino-soldato kazako di 10-11 anni che in un video pubblicato dall’IS, lo stato islamico di al Baghdadi, è ripreso mentre spara alla nuca con una pistola automatica a due prigionieri accusati di lavorare per i servizi segreti russi.
Secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della Sanità, ogni anno si registrano nel Paese 3,07 milioni di nuovi casi di tumore: i decessi, sempre su scala annuale, sono 2,2 milioni. Il governo non fornisce l'assistenza medica gratuita promessa dalla Rivoluzione comunista, e l'enorme costo per le cure degli anziani ricade sull'unico figlio lavoratore. Se non cambia rotta, solo per il "fattore tumore", Pechino rischia di perdere una cifra pari a 5,6mila miliardi di dollari nel periodo 2012-2030.
Vangelo Gv 1,35-42: Videro dove dimorava e rimasero con lui.
In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbi - che, tradotto, significa maestro -, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui: erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» - che si traduce Cristo - e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa», che significa Pietro.
“Non ci sono parole per deprecare l'attentato di Parigi e ogni forma di violenza, ancor più inorriditi perché giustificata "in nome di Dio". Però anch’io sono tra quelli che non si sentono di dire "Je suis Charlie", perché non intendo condividere le offese e la volgarizzazione del sacro attuate più volte da Charlie Hebdo contro l’Islam e anche contro il Cristianesimo. Di fronte al libertarismo individualistico rappresentato da Charlie Hebdo, anch’io come molti dico: Je ne suis pas Charlie”.
I combattimenti della trentennale guerra civile tra forze governative e ribelli tamil non hanno risparmiato nemmeno il santuario della Vergine di Madhu, nella zona a nord dello Sri Lanka, dove papa Francesco si è recato in elicottero da Colombo nel pomeriggio. D'altra parte la storia lunga più di quattro secoli dell' immagine della Vergine, guaritrice e protettrice contro il morso dei serpenti, si è intrecciata da sempre con la violenza e le persecuzioni contro i cattolici, prima del re locale Jaffna, poi dei colonizzatori olandesi calvinisti.
Nel consegnare a Carlo Verdone il prestigioso premio Bresson, durante la scorsa Mostra d'arte cinematografica di Venezia, il presidente dell'Ente dello Spettacolo, don Ivan Maffeis, aveva affermato che “il suo cinema è graffiante ma garbato, curioso senza pregiudizi, mai volgare, né cinico; e ci ha raccontato come siamo cambiati, denunciando il finto benessere che ci rende infelici, le inquietudini, i fallimenti, lo spaesamento: fra dramma e ironia, insomma, ci ha narrato i nostri difetti”.
Che l'aborto sia un tema sempre più comune e più relativizzato nel nostro mondo non è una novità. Ne abbiamo sentito parlare tanto che forse ormai ci siamo abituati. Oggi speriamo di trovare in questo video qualche novità. La protagonista è un'ex modella che ci racconta la sua esperienza, ed è necessario perché ci ricorda come gli ideali mondani relativi a bellezza e successo portino le donne a sottoporsi a un aborto senza tener conto delle conseguenze (non solo per le modelle).
Oratoriano, evangelizzatore instancabile, affrontò con una fede enorme le persecuzioni calviniste, la carestia e il vaiolo. Per Giovanni Paolo II «è giustamente considerato il secondo fondatore della Chiesa dello Sri Lanka»
Criticarli, scacciarli come ratti, farli letteralmente a pezzi. È questa l’immagine che il partito comunista cinese ha voluto far passare, premiando a un concorso popolare di pittura i dipinti murali contro gli estremisti religiosi islamici. Peccato che Pechino, nel suo tentativo di reprimere l’estremismo (che ogni giorno alimenta con le sue politiche), non faccia troppe differenze tra i cosiddetti “separatisti”, i musulmani e l’etnia uigura in generale.
Ci sono sempre stati i maliziosi che ironizzavano sul titolo della fiaba di Andersen “La principessa sul pisello”, ma gli svedesi, anche quando ci sono di mezzo i bambini, da tempo hanno abbandonato la malizia in campo sessuale preferendo il realismo nudo e crudo. D’altronde si sa che lassù tra i fiordi sono sempre stati un po’ ossessionati dal sesso e che, non di rado, la loro prospettiva privilegiata per guardare il mondo è quella ad altezza vita.
Oggi inizia la Novena dello sposalizio di Maria e Giuseppe.
«Urgente. I soldati dell’Isis hanno catturato 21 crociati cristiani». Recita così un messaggio rilasciato da un gruppo jihadista e verificato da SITE Intelligence Group. Insieme al messaggio, sono state pubblicate anche tre foto con un gruppo di uomini. Contemporaneamente, un portavoce del ministero degli Esteri egiziano ha confermato che 20 cittadini egiziani sono stati rapiti in Libia.
Suheila vive in un container e lo ritiene un enorme passo avanti rispetto a pochi mesi fa, quando doveva dormire per terra. Un tempo che sembra ormai lontanissimo, anche se dista solo sette mesi, casa sua era Mosul, la città irachena conquistata a giugno dallo Stato islamico. Oggi invece è lo Sports Club Center di Ankawa, quartiere di Erbil, capitale del Kurdistan. «Grazie, grazie», dice con la sua voce da anziana a chi le dà notizia del cambio di domicilio. «Questo è davvero un grande passo avanti e sono grata. Ma in generale, ovviamente, questa non è più vita. Abbiamo perso tutto e la cosa peggiore è che non sappiamo quando e se saremo in grado di tornare nella nostra terra natia».
«Nessuna autorità, compresa quella del Papa, può rompere un vincolo coniugale quando ha raggiunto la sua perfezione sacramentale perché è Cristo che vi ha sposati, che vi ha “vincolati” l’uno all’altro». Il cardinale di Bologna, Carlo Caffarra, lo ribadisce più volte perché sa che questo il punto nodale su cui una parte di ecclesiastici vorrebbe fare leva per scardinare l'istituto matrimoniale, partendo dal riconoscimento delle coppie omosex e della comunione ai divorziati risposati.
Kolinda Grabar Kitarovi? è la nuova Presidente della Repubblica di Croazia. Dopo un appassionante testa a testa con il candidato socialdemocratico Ivo Josipovi?, Presidente uscente, la candidata del centro-destra ha alla fine prevalso con il 50,74% dei suffragi, una differenza di soli trentaduemila voti su un totale di due milioni duecentomila voti validi.
Se su qualcosa di fondamentale tu non sei d’accordo con me allora tu mi odi. Perciò ho diritto di chiedere alle autorità di impedirti di esprimere e di affermare pubblicamente il tuo convincimento. Questo equivoco, che è l’inizio di una tirannide, sta alla base della pretesa di bollare come “omofobia”, ossia come odio per l’omosessuale, la posizione di chi è convinto che eterosessualità e omosessualità non siano due realtà equivalenti.
La strage attuata da militanti del terrorismo islamico presso la sede del giornale satirico Charlie Hebdo a Parigi induce il nostro Osservatorio ad esprimere alcune considerazioni, dato che quell’atto ha riproposto drammaticamente i gravi problemi della convivenza tra religioni diverse, il senso della democrazia e della libertà di espressione, l’uso della violenza e il terrorismo. Questi gravi problemi sono stati riproposti con la morte violenta di tante persone innocenti cui va prima di tutto il nostro sofferto pensiero di suffragio.
Sabato scorso sul quotidiano Le Monde è stato pubblicato un manifesto di condanna della strage islamica al Charlie Ebdo. Cinquecento firme (nome, cognome, professione) di arabi musulmani: laici e praticanti, intellettuali e non, che non hanno bisogno di sentirsi rappresentati da alcuna sigla, ma che hanno sottoscritto in prima persona - come avrebbero firmato cattolici o ebrei senza ergersi a portavoce di una presunta comunità, che forse non esiste o che non sarebbe riuscita a raccogliere tutte quelle firme.
Incontro a Colombo con i rappresentanti delle religioni del Paese. "Il dialogo farà risaltare quanto siano diverse le nostre credenze, tradizioni e pratiche. E tuttavia, se siamo onesti nel presentare le nostre convinzioni, saremo in grado di vedere più chiaramente quanto abbiamo in comune. Nuove strade si apriranno per la mutua stima, cooperazione e anche amicizia".
Siamo nel 1606 e l’editore Wolfgang Richter, di Francoforte, dà alle stampe un opuscolo, in latino, di una quarantina di pagine, intitolato "De Jesu Christi servatoris nostri vero anno natalitio". L’autore di questo testo – tutto teso a ridatare il vero anno di nascita di Cristo, sulla base dell’ apparizione della stella di cui parlano i Vangeli, e che spinse i magi a mettersi in cammino-, è un tedesco che ha studiato presso il seminario inferiore di Adelberg e poi presso quello superiore di Maulbronn. Finiti questi studi, ha poi frequentato per quattro anni e mezzo un monastero di Tubinga per divenire teologo.
La cosiddetta “esperienza pre-morte” (NDE, Near Death Experience) è un fenomeno, per ora irrisolto, sempre più studiato da neurologi, cardiologi e neuroscienziati. Francesco Agnoli lo analizza nel suo libro “Sorella morte corporale. La scienza e l'aldilà” (La Fontana di Siloe), nel quale affianca a un'approfondita trattazione del tema interviste a persone competenti sull'argomento.
Un miracolo. Di sant’Antonio. Neppure i medici sanno dare altre spiegazioni davanti all’evidenza di esami e referti, ripetuti più volte e sempre con il medesimo responso: Kairyn, scrive il Gazzettino (12 gennaio), sarebbe nata con una terribile malattia al cervello, che le avrebbe dato poche speranze di sopravvivenza. Almeno così pareva, fino al 13 giugno del 2014, quando invece c’è stata la svolta. Secondo i genitori, grazie appunto all’intercessione del santo che tanto avevano invocato durante la difficoltosa gestazione.
Cochran era stato sospeso per via di un libro in cui cita fra i peccati l’omosessualità. Su pressione della comunità Lgbt, dopo 34 anni di servizio, è stato allontanato
Trent'anni fa ha fondato la Comunità Cenacolo, che non è solo un'opera sociale o assistenziale, ma soprattutto un luogo di fede, una “casa di vita”.
Un gruppetto di immigrati ha distrutto una statua della Vergine e ci ha urinato sopra. Ma il vescovo ammonisce: "Non è un atto di odio religioso"
I siti di lingua tedesca riportano la notizia che la pillola dei cinque giorni dopo avrebbe ricevuto il via libera definitivo alla sua vendita come prodotto da banco da parte della Commissione Europea, dopo che il 20 novembre l'Agenzia Europea del Farmaco (Emea) aveva dato parere favorevole alla pratica. Teoricamente la decisione sarà immediatamente operativa anche se resta un margine affidato ai singoli Paesi per appellarsi ad un arbitrato.
La commovente storia di Angelé Lieby, affetta dalla sindrome di Bickerstaff che paralizza l'intero corpo ma non la consapevolezza dei propri pensieri.
Da domani, 13 gennaio 2015, i lettori italiani potranno trovare in edicola una voce nuova. Una voce che, per dirla con il suo fondatore Mario Adinolfi, “non canterà nel coro e sarà contro ogni mistificazione”. E che inoltre - va riconosciuto - non manca di coraggio. In un periodo storico tutt’altro che roseo per la piccola editoria, La Croce - quotidiano ha deciso di rinunciare ai finanziamenti pubblici e di lanciarsi in quest’avventura senza avere alle spalle alcun facoltoso imprenditore. Un segno di fiducia nel futuro. Di fiducia nel fatto che un numero crescente di lettori è stanco di sciropparsi “i falsi miti di progresso” su temi quali aborto, eutanasia, gender, “nuovi diritti”. La Croce sfiderà questi “miti” proponendo “una cultura della vita e della famiglia”. Ma non finisce qui. Ogni giorno racconterà la realtà tutta, spaziando dalla politica all’economia, dalla cultura allo sport. Alla vigilia del debutto nelle edicole, Adinolfi presenta La Croce a ZENIT.
Mario Joseph era un imam di 18 anni, è diventato cristiano e suo padre ha cercato di assassinarlo. Oggi è predicatore cattolico in India. È un caso unico al mondo. È il primo chierico musulmano ad aver abbracciato il cristianesimo, il che ha rappresentato una condanna a morte. Nel cimitero del suo villaggio indiano c'è una lapide con il suo nome, e sotto una bara con una scultura di creta delle sue dimensioni. Suo padre gli ha detto: “Se vuoi essere cristiano devo ucciderti”. Invece è vivo, e Lartaún de Azumendi è riuscito a intervistarlo per “La Noche de COPE”.
Le ultime settimane hanno visto riaccendersi in India il dibattito attorno alla questione della libertà religiosa e delle conversioni, argomenti tradizionalmente molto delicati in una società, come quella indiana, che da sempre ha difeso la sua laicità a fronte della ricca presenza multi religiosa. Gli indù, infatti, restano una netta maggioranza (il 78 per cento) rispetto ai musulmani (13 per cento) e ai cristiani (poco più del 2 per cento) e ad altre affiliazioni religiose (sikhs, gianisti, buddhisti ed ebrei). La vittoria nelle elezioni della scorsa primavera del Bharatya Janata Party, che si ispira all’ideologia dell’Hindutva, che prevede che l’India sia patria dei seguaci del Sanatana Dharma, le religioni con radici vediche, normalmente sintetizzate nel termine ‘induismo’, aveva fatto prevedere ai più che la questione religiosa sarebbe riemersa.
È di almeno 16 morti il bilancio di un attentato suicida compiuto ieri 10 gennaio a Maiduguri, la capitale dello stato del Borno. A rendere più spaventosa la notizia è il fatto che a indossare la bomba era una bambina di dieci anni. L’attentato non è stato ancora rivendicato, ma tutti accusano i terroristi islamici Boko Haram.
"Preghiamo per quelle mamme - sono tante, purtroppo - che non sono in condizione di dare da mangiare ai loro figli. Preghiamo e cerchiamo di aiutare queste mamme"." E' tanto importante pregare lo Spirito Santo perché ci insegna a portare avanti la famiglia, perché questi bambini crescano in questa atmosfera della Trinità Santa".
Nella quotidianità, spesso ci troviamo di fronte ad atteggiamenti che non rendono gloria a Dio. Qual è la causa di tante inclinazioni al male, di tanti desideri disordinati e di tanti altri difetti della natura umana? L'orgoglio, che dalla caduta dei nostri primi progenitori si è trascinato nel mondo come una peste nel giardino. Questo vizio è alla base di tutti i peccati, e per questo l'uomo deve combatterlo costantemente, senza che possa vedersene liberato “se non mezz'ora dopo la morte” (1), come ha commentato monsignor João Scognamiglio Clá Dias. Ancor prima della caduta di Adamo, ad ogni modo, un altro atto di orgoglio aveva provocato la perdizione eterna di altri esseri, superiori all'uomo nell'ordine della Creazione.
Nel capitolo 22 del Vangelo di Matteo, alla richiesta del dottore della legge, “Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?”, Gesù risponde: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo, poi, è simile: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. “Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti” (Mt 22, 37-40). Nel discorso di addio che Gesù fa nel cenacolo dice: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri, come Io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 34-35). Come si può notare nel discorso riportato da Giovanni esplode la novità del comandamento dell'amore in tutta la sua capacità di trasformazione. La novità è evidente per diversi motivi. Quello principale è citato nel testo: “Amatevi come Io vi ho amato”.
Quando scrive Il 5 maggio Manzoni si basa soltanto sulla notizia della conversione di Napoleone pervenutagli, non ha evidentemente potuto leggere le trascrizioni (pubblicate più tardi) delle conversazioni tenute dall’Imperatore con generali e medici, francesi e inglesi, credenti e miscredenti, che lo assistono durante i sei anni di esilio. Nel 1840, meno di vent’anni dopo la morte, Robert-Antoine de Beauterne dà alle stampe la trascrizione dei discorsi sotto il titolo Sentiment de Napoléon sur le cristianisme, Conversations religieuses. Per curare il testo De Beauterne «entra in corrispondenza e si procura documenti e dichiarazioni dai testimoni privilegiati degli anni in esilio, primo tra tutti il generale de Montholon, poi gli altri due generali Bertrand e Goucard, i due medici O’ Meara e Antonmarchi, facendo anche uso del celebre Memoriale di Sant’Elena scritto da Las Cases nel 1823».
41 neonati. Sezione Family Guy. In 16 ore, 35.546 hanno visitato, visionato, scaricato video con neonati abusati sessualmente. Anche questo è un attacco criminale all’umanità. Le parole non sconvolgono più, ed allora facciamo parlare le immagini per raccontare al mondo quello che i pedofili compiono sui neonati e i bambini ( Il materiale allegato, non contiene in maniera assoluta immagini sessuali di minori). Tutto denunciato dall’Associazione Meter onlus alla Polizia Postale Italiana (segnalazione n. 63/2015): 50 video.
Con rispetto e devozione, vorrei porre una domanda a S.E.R. il Cardinale George Pell, il quale in quanto Prefetto della Segreteria per l’Economia sta gestendo la riforma delle finanze della Santa Sede.
Sulla porta che mette in comunicazione la chiesa della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno con il chiostro adiacente, è scolpita l’iscrizione che ricorda la posa della prima pietra nel maggio 1498. “ ..se brami guarire, va’ alla cappella di strada Varesina, edifica una chiesuola là dove sorge il simulacro della Madonna, i mezzi non mancheranno giammai…”. E queste, una trentina di anni prima, erano state le parole della Vergine a un giovane di nome Pedretto. che aveva chiesto di costruirle una piccola chiesa che i Saronnesi decisero, successivamente, di trasformare in un tempio degno di tale richiesta, dove custodire la venerata statua .
Takayama Ukon, chi era costui? Takayama Ukon (il primo è il cognome, come si usa in giapponese) fu un samurai figlio di samurai, cristiano figli di cristiani. Si coprì di gloria terrena come uomo d’arme e si guadagnò la gloria del cielo come uomo di fede. Il 2015 marca il quarto centenario della sua morte e molti sperano che proprio quest’anno da venerabile (la sua festa liturgica cade il 3 febbraio) il “samurai di Cristo” diventi beato.
L’8 gennaio Open Doors, l’organizzazione internazionale impegnata da quasi 60 anni a difendere i Cristiani in difficoltà, ha pubblicato la nuova edizione della World Watch List, la classifica dei 50 paesi, su un totale di oltre 65, in cui i Cristiani sono più perseguitati. Nei primi 11 stati dell’elenco la persecuzione è definita “estrema”, nei successivi 14 “grave”. Nei restanti 25 paesi è definita “moderata” e “limitata”.
Il prossimo 17 gennaio a Milano ci sarà un incontro patrocinato dalla Regione Lombardia e promosso da Obiettivo Chaire e insieme con Alleanza Cattolica a cui parteciperanno tra gli altri i giornalisti Costanza Miriano, Mario Adinolfi (direttore della Croce) e Luigi Amicone (direttore di Tempi). Tema dell'incontro la difesa della famiglia tradizionale. Fin qui ci sarebbe poco da aggiungere se non che gli interessati possono raggiungerli alle ore 15 all'Auditorium Testori, se non fosse che questo evento – ancora prima di iniziare – è già stato stigmatizzato e bollato come omofobo da parte dell'opposizione in consiglio regionale e dalle pagine di cronaca cittadina di Repubblica (3 gennaio).
Brillante studente marocchino, avviato a una promettente carriera di studioso o di amministratore pubblico, convertito a Cristo ma sempre profondamente convinto di non aver lasciato nulla di ciò che vive nel cuore della fede islamica, annunciatore insieme a pochi altri spiriti eletti di nuovi orizzonti di dialogo tra mondo islamico e cristiano, con tutte le conseguenze del caso. Così si potrebbe riassumere in poche parole la figura di Abd el Jalil, protagonista del libro di Giulio Basetti-Sani e Matteo Verderio “Cristiano e musulmano. L''impossibile' vicenda del francescano Giovanni-Maometto” (edizioni Ancora).
La ricerca, la gioia di vedere la stella, un incontro che cambia tutto. La vicenda dei Re Magi è quella di ogni cristiano: il Natale non finisce ma diventa vita
«Dove ci condurrà questa terza guerra mondiale che, come ha detto Francesco, “è già cominciata”? In qualsiasi momento e per qualsiasi “incidente” ci condurrà a una catastrofe». La considerazione era contenuta nell’editoriale con cui ieri mattina salutavamo su questo sito il vecchio anno e ci auguravamo il miracolo di una ripresa di libertà in un mondo fatto di opposte ma complementari spinte fanatiche e totalitarie: l’odio dell’altro da una parte e l’odio di sé dall’altra; il nichilismo islamista di là e l’irrazionalismo buonista di qua; lo Stato islamico in Oriente, lo Stato laicista in Occidente.
«Duemila morti mi sembra una stima davvero esagerata. Nessuno per il momento ha la certezza di quante persone siano morte ma sono migliaia le persone fuggite in Ciad, Camerun e a Maiduguri». Non trova riscontro in Nigeria la notizia circolata nelle ultime ore, veicolata dalla Bbc, che Boko Haram avrebbe ucciso «circa duemila persone» attaccando ieri per la seconda volta in una settimana la città di Baga e 16 villaggi circostanti.
«La mia è una vita piena d’amore». Esordisce così Stefania Tanganelli, aretina di 53 anni, di fronte ad una tazzina di caffè. E ti spiazza subito col suo sorriso sereno: Stefania, il 25 marzo del 2001, è stata lasciata da suo marito dopo neppure 10 anni di matrimonio, con un figlio di quasi 8 anni da crescere e una vita intera davanti. «Mio marito non si è mai guardato indietro ed io ero sola e stordita e dopo un periodo di solitudine ho conosciuto un bravo ragazzo che aveva un progetto importante per me e mio figlio insieme a lui». Contemporaneamente, Stefania inizia a frequentare di nuovo la parrocchia, dopo una lunga assenza, per garantire al figlio un’educazione cristiana. È qui che entra in scena il padre spirituale di Stefania, che dopo un po’ di tempo la mette di fronte alla verità: dovrà scegliere tra quel suo fidanzato e il Signore, non potrà continuare a ricevere l’Eucarestia vivendo nella sua nuova condizione.
Je suis Charlie? Massì, ripetiamolo in coro quest’ultimo omaggio alla libertà assassinata, urliamo nelle piazze l’innocente e innocuo mantra che dovrebbe scacciare il diavolo islamista e i fantasmi della dittatura coranica. Ripetiamolo pure perché adesso si può, è lecito affermare che quei killer che hanno fatto fuori l’intera redazione del settimanale satirico, erano islamici autentici, con tanto di Allah Akbar nel distintivo sulle loro tute nere da militari del Califfo. Ridiciamolo in coro ora che anche la sinistra ha deciso che offendere Maometto non è più peccato, che coniugare terrorista con islam non comporta più reato di islamofobia e che vignettare sul Profeta gay o sulle vergini nude di Allah è segno di suprema libertà e di magistrale satira. Approfittiamo dell’occasione, della finestra aperta alla libertà di critica religiosa che la sinistra mediatica, intellettuale e culturale ci concedono, perché, c’è da scommetterci, non durerà a lungo.
La minaccia era stata definita da almeno un anno e in molti avevano lanciato l’allarme per il rischio che ai “terroristi fai da te” che utilizzano armi rudimentali o le loro automobili per uccidere infedeli si unissero anche i foreign fighters, i veterani di guerra del jihad rientrati da Siria e Iraq.
L'islam curdo è stato sempre moderato e ha vissuto in pace con cristiani, yazidi, zoroastriani... Ma le pressioni fondamentaliste stanno scuotendo la convivenza. "Da noi non c'erano donne velate; adesso se ne vedono qua e là: sono pagate dall'Arabia saudita per portare il velo. Il fondamentalismo è figlio della povertà". La guerra sta risucchiando le risorse del Kurdistan e arricchisce la Turchia.
“Avevo 44 anni e 5 figli, come oggi. Ero al supermercato e davanti al banco del pesce conobbi un altro papà di cinque figli, Enrico: ragionavamo sul fatto che branzino e spigola non sono cibo da famiglia numerosa… È nata così l’idea di fare qualcosa. Per raccontare la bellezza di essere una famiglia numerosa, ma anche per offrire aiuto e solidarietà nelle difficoltà di ogni giorno. Io ero dipendente della curia di Brescia. Sono anche cattolico e credo che le chiamate avvengano anche così. All’inizio ero titubante, ma mi sono buttato.” si racconta così a Tempi (7 gennaio) Mario Sberna, fondatore dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose, nata un po' per caso un po' (molto) per desiderio nel 2005. Oggi riunisce più di 17 mila nuclei familiari cattolici ma anche musulmani, indù, evangelici, valdesi. Per un totale di circa 150 mila persone.
Recitare il Rosario non solo rallegra la nostra cara Maria Santissima per essere stata chiamata per nome e lodata per le sue infinite bellezze ma giova anche alla salute. Di certo non è una novità sentire che chi prega vive di più ma cerchiamo di capire, in questo contesto, il punto di incontro tra scienza e fede. Tra ricerca e preghiera.
“La Chiesa dichiarerà Medjugorje “Luogo di culto e di preghiera” e inizieremo la costruzione dell’ospedale per i milioni di pellegrini che, ogni anno, si recano al santuario mariano ma anche per i tanti abitanti del posto – cattolici e non – carenti di assistenza sanitaria”.
La notizia arriva dal Wall Street Journal ma non è una novità: l’Europa sta diventando sempre più laica e le chiese chiudono, ponendo un nuovo interrogativo ai governi riguardo il riutilizzo (e la manutenzione) degli ex-edifici sacri.
Vangelo Mc 1, 7-11: Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento.
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Ricordiamo tutti il monaco cieco che, ne Il nome della rosa, avvelena quanti si avvicinano al prezioso scritto nel quale Aristotele difende la commedia e il riso. È vero che la tristezza intossica, meno che il Medioevo sia stato un’epoca di cupa e triste penitenza. Eric Auerbach, nel suo immortale studio Mimesis, ha documentato che la struttura portante della narrativa cristiana, a partire dai Vangeli, è proprio la commedia… non la tragedia.
Una volta ero su un bus navetta con un gruppo di persone più grandi di me di ritorno da un aeroporto. Hanno visto che ero un sacerdote e hanno iniziato a farmi delle domande....
Uno dei primi uomini a diventare santo fra le vittime dei campi di concentramento tedeschi. Un sacerdote che con il suo martirio ha riportato “la vittoria mediante l’amore e la fede, in un luogo costruito per la negazione della fede in Dio e nell’uomo” (Giovanni Paolo II, Brzezinka, 7 giugno 1979.) E' Padre Massimiliano Kolbe, il «patrono del nostro difficile secolo» come lo aveva definito il “compatriota”, Giovanni Paolo II che lo proclamò santo il 10 ottobre 1982.
Ecco perché è fondamentale raccontare l’avvenimento e l’entusiasmo della fede nelle terre della nuova evangelizzazione. Lettera di un lettore a padre Gheddo
Il gruppo pro life americano Live Action ha realizzato una nuova inchiesta sull’operato dell’industria dell’aborto negli Stati Uniti, entrando in diverse cliniche del colosso abortivo Planned Parenthood
«Questo bimbo a chi lo do?». La filastrocca ritorna sovente nelle aule dei tribunali quando un giudice deve decidere in ordine all’affidamento di un minore a seguito di separazione dei genitori. La scelta è sempre complicata e la soluzione migliore sarebbe quella – blasfemo a dirsi oggi – di non separarsi se i genitori avessero davvero a cuore l’interesse del figlio. Se poi il bimbo ha due mamme, “sposate” e poi “divorziate”, la faccenda si complica ancora di più. É ciò che è accaduto presso la Corte di Appello di Torino.
Parigi trema, il terrorismo islamico, dopo innumerevoli avvisaglie, ha compiuto la sua prima strage. E’ un massacro nella redazione del Charlie Hebdo: 12 morti e 7 feriti. Il giornale aveva osato sfottere l'islam e Maometto. Aveva dedicato la sua ultima copertina a Houellebecq, lo scrittore (e profeta, a questo punto) che per il 2022 prevede una Francia sottomessa all'islam.
Papa Francesco riceverà questo giovedì Tahseen Sayid Ali (Mir Takshin-beg il suo vero nome), leader spirituale del popolo yazida, minoranza perseguitata in Iraq – al pari della comunità cristiana – dagli jihadisti del cosiddetto Stato islamico (TmNews, 5 gennaio).
Il piccolo Jett Morris nasce contro il parere dei medici a 25 settimane di gravidanza. Pesa meno di 600 grammi, sopravvive ed ora festeggia felice il suo primo compleanno
Nel giardino della parrocchia di Mar Elia accanto alle tende ci sono container che servono da aule per i ragazzi e da biblioteca. Un altro serve da stanza per il ricamo. Un coro di bambini. P. Douglas: "preoccuparsi dei profughi non significa solo pensare al mangiare, al bere, alle medicine, le iniezioni, le vaccinazioni... Le persone rifugiate hanno bisogno di fare qualcosa e di coltivare la speranza".
Vigilia dell’Epifania, circa 250 manifestanti del nuovo movimento Pegida hanno sfilato per le strade di Colonia, contro “l’islamizzazione della Germania e dell’Occidente”. Migliaia di manifestanti, almeno 10 volte più numerosi, hanno manifestato contro Pegida. Intanto, l’imponente cattedrale gotica di Colonia era oscurata. Non perché l’islamizzazione è un fatto ormai compiuto e le chiese sono al buio, come già avviene per le minoranze cristiane in Medio Oriente, ma per “lanciare un segnale ai tanti conservatori cristiani (che sostengono Pegida, ndr) di pensare a quel che stanno facendo”, come dichiara il decano Norbert Feldhoff ai microfoni della Bbc. Il comune di Colonia ha poi provveduto a oscurare anche parti della città in cui era previsto il passaggio dei manifestanti.
Nell'omelia per la Messa dell'Epifania, Papa Francesco ha proposto una meditazione sui Magi. Queste figure molto amate dalla tradizione popolare cristiana hanno un ruolo importante. Ci dicono qualcosa sull'intera storia del cristianesimo, sul cammino e sulle difficoltà dei popoli e delle nazioni - ostacolate da manovre mondane dietro cui si nasconde l'azione del Diavolo, di cui il Pontefice è tornato ancora una volta a parlare - per avvicinarsi alla verità e alla Chiesa. «Questi Magi venuti dall’Oriente», ha detto il Papa, «sono i primi di quella grande processione di cui ci ha parlato il profeta Isaia»: la processione dei popoli e delle genti verso Dio è il cristianesimo, «che da allora non si interrompe più, e che attraverso tutte le epoche riconosce il messaggio della stella e trova il Bambino».
Era ormai divenuta una consuetudine. Da qualche anno ad Ankawa – sobborgo a maggioranza cristiana di Erbil, capoluogo del Kurdistan iracheno - veniva celebrata la messa di Natale in un tendone capace di accogliere oltre mille persone. Era soltanto uno spazio ulteriore che consentiva ad un numero maggiore di fedeli di assistere alla liturgia. Negli ultimi anni la comunità cristiana nel Kurdistan iracheno era sorprendentemente aumentata, dopo l’arrivo nella regione semiautonoma di migliaia di fedeli, sfuggiti alle violenze anticristiane perpetrare in città come Bassora, Bagdad, Mosul.
La bellezza della verginità la intravedi ancora in certe giovani ragazze che hanno nei loro occhi casti il vertiginoso fascino del pudore. Maria Vergine è regina delle vergini consacrate, che combattono per noi la necessaria battaglia di offrire a Dio tutto di sé stesse. Maria regina di tutti i consacrati. Regina anche di quelli che cadono, ma che per Grazia ogni volta si rialzano. Testimoni di una verginità feconda perché regala a tutti la verità che la vita non è tutta “quaggiù”. Maria Vergine, insieme ai suoi consacrati, è antidoto al veleno del materialismo e della secolarizzazione.
E' il racconto di incontri particolari, unici. Incontri che cambiano la vita, soprattutto quando si viene travolti dalla fede, dal mistero, dallo spirito religioso. Testimonianze forti come quella di un aspirante sacerdote che vuole fuggire di notte dal seminario dove sta subendo ogni tipo di violenza e che viene bloccato “in sogno” da Natuzza.
La Chiesa cattolica tedesca viene spesso accusata di aver messo in atto un percorso di “protestantizzazione” della fede e, in effetti, le ultime dichiarazioni del cardinale Rehinard Marx, riportate da Die Welt, sembrano confermare l'insinuazione. «Dopo 50 anni di dialogo ecumenico congiunto», ha scritto il cardinale di Monaco e Frisinga, «è possibile per un cristiano cattolico leggere i testi di Lutero con apprezzamento e imparare dai suoi pensieri». Si avvicina l'anniversario della Riforma nel 2017, e Marx ci tiene a ricordare che «Lutero non ha lo scopo di dividere la Chiesa, ma con i suoi richiami» ha voluto portare l'attenzione su ciò che «oscurava il messaggio del Vangelo».
L’altra sera mi arriva un sms da una persona amica: “Dalla terrazza di casa mia si vede la luna e le stelle e il campanile illuminato…”. “Vengo subito”, rispondo. Salito sulla terrazza, mi pare d’essere come Ciàula nella novella di Pirandello, colpito dalla sorpresa e pieno di meraviglia: nel buio del cielo terso, la luna a tre quarti sembra illuminare i puntini delle stelle, sopra la gran mole del Duomo e i tetti delle case.
"La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine." (Corinzi 4,8)
Una vita spesa per i suoi ideali: la musica e la sua terra d'origine. Tutto cantato con sincerità, senza fronzoli “da core a core”. Una vita che oggi si è compiuta, in modo così improvviso, un po' come i suoi assoli che sferzano l'anima di chi porge cuore e orecchie per ascoltarli.
Propensione al consumo e propensione al risparmio. Sono due termini economici che gli studenti degli Itc (Istituto tecnico commerciale, la scuola superiore da cui si esce ragionieri) conoscono bene. Sono descritti nei loro manuali di economia e indicano rispettivamente la percentuale del proprio reddito che si è disposti a consumare e a risparmiare. La propensione media si ricava prendendo in considerazione un periodo dato. E’ un’entità che dipende da una serie di fattori, primo dei quali, ovviamente, il reddito disponibile. Ma anche il fattore psicologico ha la sua parte: se uno è avaro cerca di consumare poco, se è prodigo fa il contrario.
Milioni di pellegrini, infinite conversioni. Trent’anni anni di apparizioni. A cadenza quasi regolare. Uno sconosciuto paesino di 3000 abitanti in un angolo della Bosnia Erzegovina, diventa una dei luoghi più visitati al mondo. Un flusso di fedeli che non si è mai interrotto, neanche negli anni bui della guerra fratricida e del disfacimento della Jugoslavia. Il film documentario vuole raccontare la storia di un luogo che a partire dal 24 giugno del 1981 - quando sei ragazzi e ragazze, poco più che bambini, affermano di aver visto e parlato con la Madonna - è al centro del dibattito politico, religioso, medico. Durante questi 30 anni si sono alternate, a volte scontrate, indagini scientifiche e commissioni teologiche, così come si sono confrontate opinioni all’interno della stessa chiesa cattolica. Nel 2010, Papa Benedetto XVI costituisce una nuova commissione internazionale di studio, formata da canonisti, mariologi e cardinali, e presieduta dal cardinale Camillo Ruini. Il 18 gennaio del 2014 la commissione ha consegnato il suo rapporto. La decisione spetta ora a Papa Bergoglio. Ma, al di là della storia, delle polemiche, delle indagini, c’è un’altra verità. Inconfutabile. Sono gli oltre un milione di pellegrini che ogni anno giungono a Medjugorje da ogni parte della terra.
Augusto Del Noce, a partire dal suo libro Il suicidio della Rivoluzione (1978), ci ha spiegato quello sbocco paradossale, quella particolare eterogenesi dei fini per cui «il compimento della rivoluzione coincide con il suo suicidio». Nel marzo del 2010 il presidente Obama aveva firmato un executive order con il quale, in attuazione della sua riforma sanitaria (l’Obamacare), finanziava fra l’altro nello Stato della Pennsylvania un programma di “assicurazione ad alto rischio”, pari a 16 milioni federali, con il quale si sarebbe dovuto coprire anche l’aborto. Pare proprio non sia andata così (l’eterogenesi dei fini…).
Cinque anni a Buenos Aires come ispettore dei salesiani per l’Argentina meridionale prima di essere eletto il 25 marzo scorso, giorno dell’Annunciazione, nuovo Rettor Maggiore e decimo successore di don Bosco. Don Ángel Fernández Artime, asturiano di 54 anni, è onorato e orgoglioso di guidare oltre 15.000 salesiani impegnati in tutto il mondo. «Oggi un salesiano è mosso dalle stesse ragioni di ieri. Se è chiaro come tutto ha avuto inizio, è facile essere salesiani anche nel mondo moderno» esordisce il prelato. Nelle sue parole in un ottimo italiano emergono le due sorgenti della scelta salesiana: «Accanto a una ragione profonda di fede che accompagna la vita dei religiosi è necessario un cuore con una grande passione educativa per i giovani». L’incontro con i giovani resta il «respiro» dei figli del carisma di don Bosco: un respiro che deve essere vissuto come un’urgenza che muove e definisce tutta la vita. «Un respiro che vale anche per me, benché sia chiamato a incarichi “gestionali”, ovvero occuparmi di religiosi, missioni e opere». Se un salesiano non lascia estinguere la fiamma della sua vocazione non potrà mai essere un burocrate della fede.
Il 9 gennaio ricorre la memoria liturgica di una madre speciale. E' Mamma Rosa, la prima beata del pontificato di Benedetto XVI. Donna di valori e virtù esemplari, Eurosia Fabris, questo il suo nome, è indicata come modello di una santità possibile a tutti, perché, da sposa e madre, è vissuta nella semplicità evangelica del dono di sé e del sacrificio per amore. Nel suo ricordo è stato elevato a santuario la chiesa della Presentazione del Signore a Marola, che custodisce le spoglie mortali della Beata Eurosia.
“Ho avuto la gioia di avere tante testimonianze d'affetto, ma le parole di Madre Teresa rimangono per me indelebili: è riuscita, con poche righe, a esprimere il vero senso del mio lavoro”. Esordisce così Carla Fracci, étoile della danza classica, nello svelare in una intervista a “Credere” (4 gennaio) un segreto custodito gelosamente per molto tempo: una cartolina autografa della Beata conservata con cura quasi fosse una reliquia.
La traccia mariana che andiamo a esaminare insieme questa volta cari amici è davvero particolare poiché non si tratta di un santuario già esistente bensì della richiesta di edificarne uno. Intendo dire che ciò di cui ci occuperemo è un’apparizione mariana – come tante ne abbiamo fin qui viste, essendo le apparizioni mariane il primo passo, se così possiamo dirlo, che il Cielo compie per manifestarsi in terra, primo passo in risposta del quale gli uomini del tempo edificano poi un santuario come ricordo e segno della devozione e pietà mariane lì sviluppatesi, spesso ottemperando con tale opera di edificazione a una precisa richiesta della Vergine che domanda che, laddove Lei è apparsa, venga costruito un edificio sacro come memoria della sua venuta e come prolungamento della sua presenza tra gli uomini, al fine di offrire un luogo in cui i pellegrini possano ritrovarsi per offrire le loro preghiere, necessità e intenzioni a Dio per intercessione della Madonna. Orbene, per quanto vedremo questa volta, non potremo trattare del santuario corrispondente poiché ancora se ne attende l’edificazione, pur avendo ottenuto le apparizioni in questione ufficiale riconoscimento di soprannaturalità da parte della autorità ecclesiastica competente.
Prima dell'Angelus, Francesco torna sul Messaggio per la Giornata mondiale della Pace: "Non più schiavi, ma fratelli". Lo sfruttamento "è una piaga sociale che mortifica i rapporti interpersonali e impedisce una vita di comunione". Ancora "troppi conflitti insanguinano il mondo. Non c'è futuro senza propositi e progetti di pace!". Annunciati i nomi dei 20 nuovi cardinali (15 più cinque emeriti): fra questi i vescovi di Hanoi, Yangon, Bangkok.
«Speravamo che almeno il servizio pubblico ci evitasse la ridicola girandola degli oroscopi: invece da giorni assistiamo a trasmissioni in cui astrologi predicono come sarà il 2015…». Inizia così l'attacco dell'Aiart, l'associazione dei telespettatori cattolici, contro i vari Branko, Paolo Fox e altri, spesso ripresi e consultati da vari programmi televisivi e finanche, dal Tg2. (Articolotre.com, 2 gennaio).
In origine doveva essere una semplice “chiesola con umile campanile”. Queste erano state le parole di Paolo II all’indomani del riconoscimento del culto dell’immagine della Vergine dipinta su una tegola romana ed appesa al ramo di una quercia. Era il 1467. Neanche una manciata di anni più tardi, considerata la crescente devozione e la significativa somma di denaro raccolta attraverso spontanee donazioni, il Santo Padre emanò una seconda bolla con la quale sancì che si erigesse “una chiesa consona alla grande divinità del luogo”.
La schiavitù non è un ricordo sepolto nel passato, esiste ancora. Il richiamo di Papa Francesco alla nuova schiavitù, l'ultimo giorno dell'anno scorso, dovrebbe suonarci come una sveglia. Gli schiavi, ad oggi, sono 36 milioni, secondo il Global Slavery Index del 2013, redatto dalla Walk Free Foundation, una Ong con sede in Australia. Se mettessimo tutti e 36 milioni di schiavi assieme, essi formerebbero una nazione intera, popolata quasi quanto la Polonia, o, per usare un esempio più noto, più della metà della popolazione italiana. Eppure il problema è quasi del tutto assente nell’agenda delle emergenze umanitarie.
A letto con l’influenza, ho guardato l’Angelus del Papa a Capodanno in tivù. Il primo giorno dell’anno è consacrato a Maria Madre di Dio. Ma ormai è roba da tradizionalisti inveleniti. Per i cattolici adulti il primo dell’anno è la Giornata della Pace, molto più aperta e avanzata. Così, nella piazza romana gremita quelli di Sant’Egidio si sono presentati con un megastriscione bianco e la scritta cubitale “La pace è possibile”. Cioè, uno slogan più pieno di vento dell’otre di Eolo (cfr. Odissea). Non significa niente, ma fa tanto trendy.
«Entro il 2021 l’India sarà purificata da religioni estranee quali il cristianesimo e l’islam». Rajeshwaar Singh, leader del gruppo nazionalista Dharm Jagran Manch [Forum del Risveglio della Fede] ha scelto proprio la Giornata nazionale delle minoranze - il 18 dicembre – per annunciare il suo proposito ai microfoni di una televisione nazionale indiana. Prima di lui, esponenti di un'altra fazione induista avevano proposto di impedire ai cristiani l’accesso alle regioni himalayane, considerate sacre dai fedeli indù.
Stasera, su Rai 3, andrà in onda il film documentario “La Grande Storia, la Chiesa oggi: da Medjugorje alle terre di confine”, che si addentrerà in racconti, luoghi e persone che hanno caratterizzato la storia della fede cristiana in tutto il mondo. Il documentario sarà diviso in due parti: la prima, a cura di Fania Petrelli, sarà incentrata sul luogo di pellegrinaggio Medjugorje, raggiunto ogni anno da moltissimi pellegrini.
Quando lessi “Storia di un’anima” di Santa Teresa di Lisieux, lo feci fu quasi controvoglia. Diciamo che ce l’avevo un po’ con Santa Teresina per motivi personali: per farla breve siccome non avevo ricevuto la rosa durante la “Novena delle rose” mi era presa a male... Ero rimasta talmente delusa che mi lamentavo con lei, lanciavo sguardi contrariati di tanto in tanto al suo santino che tenevo vicino al mio letto.
Il 13 ottobre 1884, al termine della celebrazione della S.Messa, Leone XIII udì una voce dal timbro gutturale e profondo che diceva: «Posso distruggere la tua Chiesa: per far questo ho bisogno di più tempo e di più potere». Il Papa udì anche una voce più aggraziata che domandava: «Quanto tempo? Quanto potere?». La voce gutturale rispose: «Dai settantacinque ai cento anni e un più grande potere su coloro che si consegnano al mio servizio»; la voce gentile replicò: «Hai il tempo...». Profondamente turbato, Leone XIII dispose che una speciale preghiera, da lui stesso composta, venisse recitata al termine della Santa Messa.
Una delle preghiere più belle (e anche più efficaci) per chiedere la Grazia di trovare un lavoro è la Novena a San Giuseppe Lavoratore. Solitamente la si recita dal 22 al 30 aprile per prepararsi alla sua festività, celebrata il 1 maggio, ma la si può compiere sempre, specialmente nel momento del bisogno.
Sei anni fa una moto si fermò davanti all’entrata del monastero benedettino di Mount Angel, in Oregon, Stati Uniti. Scese un uomo con abiti di pelle nera, capelli rasta, braccia e collo tatuati, piercing alle orecchie. In pochi avrebbero immaginato che di lì a poco quel biker dall’aspetto non proprio devoto sarebbe diventato un membro esemplare della fiorente comunità religiosa (una cinquantina i monaci attualmente). Fratel Andrea, Bobby Love al secolo, quando prese l’abito di san Benedetto chiese di poter cancellare i tatuaggi. Ma l’abate dom Vincent gli suggerì di tenerli e così lui ha fatto.
Chiesa di Santa Maria del Terzo Millennio alle Tre Fontane, Santuario della Vergine della Rivelazione. Incontro di preghiera, primo sabato del mese. Prossimo incontro: SABATO 3 GENNAIO 2015
Il suo nome era Giovanni Antonio Bazzi, ma tutti lo chiamavano il Sodoma. E certo non a caso. Da nessuno fu perseguitato: fu pittore stimato, autore di Madonne straordinarie e soprattutto di Sacre famiglie colme di poetica religiosità. Così il Sodoma sfata il mito di una Chiesa ostile a certe categorie di persone, di una Chiesa omofoba. Non fu l’unico artista ad avere, come si sa, tendenze omossessuali, eppure tutti quanti nella Chiesa trovarono luogo, lavoro e amicizia sincera e disinteressata.
: “Non si può capire Gesù, senza sua madre”, non si può separare Cristo “dalla Chiesa”. E’ uno dei passaggi forti dell’omelia di Papa Francesco nella Messa celebrata in San Pietro per la Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e 48.ma Giornata Mondiale della Pace. Il Pontefice ha sottolineato che, come Maria, la Chiesa è chiamata a esprimere con tutti la sua maternità, quindi ha levato un appello per combattere contro ogni forma di schiavitù.
Il 2015 è l’Anno della Vita Consacrata. Nel suo messaggio, il Papa chiede ai religiosi di “svegliare il mondo, illuminarlo con la loro testimonianza profetica e controcorrente”; li esorta ad “essere gioiosi, coraggiosi, uomini e donne di comunione”. “Le persone consacrate – ha detto Francesco – sono lievito per la crescita di una società più giusta e fraterna”. Nei prossimi dodici mesi il Santo Padre redigerà una nuova Costituzione Apostolica sulla vita contemplativa: si apre dunque un tempo di riflessione e preghiera come conferma, al microfono di Paolo Ondarza, suor Maria Chiara Cavalli, clarissa del monastero di Sant’Agnese di Perugia.