MaM
Messaggio del 2 maggio 2016:Cari figli il mio Cuore materno desidera la vostra sincera conversione e che abbiate una fede salda, affinché possiate diffondere amore e pace a tutti coloro che vi circondano. Ma, figli miei, non dimenticate: ognuno di voi dinanzi al Padre Celeste è un mondo unico! Perciò permettete che l’azione incessante dello Spirito Santo abbia effetto su di voi. Siate miei figli spiritualmente puri. Nella spiritualità è la bellezza: tutto ciò che è spirituale è vivo e molto bello. Non dimenticate che nell’Eucaristia, che è il cuore della fede, mio Figlio è sempre con voi. Egli viene a voi e con voi spezza il pane perché, figli miei, per voi è morto, è risorto e viene nuovamente. Queste mie parole vi sono note perché esse sono la verità, e la verità non cambia: solo che molti miei figli l’hanno dimenticata. Figli miei, le mie parole non sono né vecchie né nuove, sono eterne. Perciò invito voi, miei figli, a osservare bene i segni dei tempi, a “raccogliere le croci frantumate” e ad essere apostoli della Rivelazione. Vi ringrazio.

Articoli

Rue de Bac - La Medaglia Miracolosa

LA MEDAGLIA MIRACOLOSA

Scrive Caterina Labouré: “Alle ore 23,30 del 18 luglio 1830, mentre ero a letto addormentata, mi sento chiamare per nome: “Suor Labouré!” Svegliatami, guardo dalla parte da cui veniva la voce, (…) e vedo un fanciullino vestito di bianco, dai quattro ai cinque anni, il quale mi dice: “Venite in cappella, la Madonna vi aspetta”. Mi venne subito il pensiero: mi sentiranno! Ma quel fanciullino a rispondermi: “State tranquilla, sono le ventitré e trenta e tutti dormono profondamente. Venite che vi aspetto”. Vestitami in fretta, mi diressi verso quel fanciullino (…), o meglio, io seguii lui. (…) Erano accesi i lumi dappertutto dove noi passavamo, e questo mi sorprendeva molto. Assai più meravigliata, però, rimasi all’ingresso della cappella, quando l’uscio si aprì, appena il fanciullino l’ebbe toccato con la punta di un dito. La meraviglia poi crebbe nel vedere tutte le candele e tutte le torce accese come alla Messa di mezzanotte. Il fanciullino mi condusse nel presbiterio, accanto alla poltrona del Padre Direttore, dove io mi misi in ginocchio, (…) giunse il sospirato momento. Il fanciullino mi avverte dicendo: “Ecco la Madonna, eccola!”. Sento il rumore come il fruscio di una veste di seta. (…) Fu quello il momento più dolce della mia vita. Dire tutto ciò che provai mi sarebbe impossibile. “Figlia mia - mi disse la Madonna - Dio vuole affidarti una missione. Avrai molto da soffrire, ma soffrirai volentieri, pensando che si tratta della gloria di Dio. Avrai sempre la sua grazia: manifesta tutto quanto succede in te, con semplicità e confidenza. Vedrai certe cose, sarai ispirata nelle tue orazioni: rendine conto a che è incaricato della tua anima”.

Padre Alfonso M. Ratisbonne l'ebreo convertito da Maria

Due uomini discutono serenamente tra loro, in una villa di Roma. L'uno è il barone De Bussières. L'altro è il giovane Alfonso Ratisbonne, ebreo. Siamo nel 1842. Ascoltiamo che cosa stanno dicendo.