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Messaggio del 2 maggio 2018:Cari figli, mio Figlio, che è luce d’amore, tutto ciò che ha fatto e fa, l’ha fatto e lo fa per amore. Così anche voi, figli miei, quando vivete nell’amore, amate il vostro prossimo e fate la volontà di mio Figlio. Apostoli del mio amore, fatevi piccoli! Aprite i vostri cuori puri a mio Figlio, affinché egli possa operare attraverso di voi. Con l’aiuto della fede, riempitevi d’amore. Però, figli miei, non dimenticate che è l’Eucaristia il cuore della fede: essa è mio Figlio che vi nutre col suo Corpo e vi fortifica col suo Sangue. Essa è il prodigio dell’amore: mio Figlio che viene sempre di nuovo vivente per vivificare le anime. Figli miei, vivendo nell’amore, voi fate la volontà di mio Figlio ed egli vive in voi. Figli miei, il mio desiderio materno è che lo amiate sempre più, poiché egli vi chiama col suo amore. Vi dona l’amore, in modo che voi lo diffondiate a tutti attorno a voi. Per mezzo del suo amore, come Madre sono con voi per dirvi parole d’amore e di speranza, per dirvi parole eterne e vittoriose sul tempo e sulla morte, per invitarvi ad essere miei apostoli d’amore. Vi ringrazio!

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I sogni di San Giovanni Bosco

I sogni di San Giovanni Bosco: Una ruota misteriosa e profetica

La notte del 10 maggio 1861 Don Bosco ebbe un sogno straordinario, sia per la lunghezza (durò circa 6 ore), sia per la varietà delle scene ammirate, delle quali molte riguardavano i singoli suoi ragazzi, mentre altre interessavano la sua nascente Congregazione, da lui contemplata nel suo avvenire con precisione profetica.

I sogni di San Giovanni Bosco: Una passeggiata dei giovani al paradiso

Questo sogno Don Bosco lo ebbe nelle notti del 3, 4, 5 aprile 1861. È un sogno originale sotto tanti aspetti ed è testimoniato dai due primi e più autorevoli cronisti dell’Oratorio di Don Bosco: Don Domenico Ruffino e Don Giovanni Bonetti, che lo definirono «uno di quei sogni che il Signore si compiace a quando a quando di man dare ai suoi servi fedeli ».

I sogni di San Giovanni Bosco: Mense divise in tre ordini

La sera del 5 agosto 1860 Don Bosco raccontava ai giovani del l’Oratorio un sogno, nel quale li aveva visti in un vago giardino, seduti a mense che da terra, formando una gradinata, s’innalzavano tanto che a stento ne vedeva la sommità. Le lunghe tavole erano 14, disposte a vasto anfiteatro e divise in tre ordini, ciascuno sostenuto da un muro che formava un ripiano.

I sogni di San Giovanni Bosco:Tre giudici illustri

Nelle cronache dell’Oratorio leggiamo: «Nelle tre notti che precedettero l’ultimo giorno del 1860, Don Bosco fece tre sogni, come egli li chiama, ma che noi con tutta sicurezza per ciò che abbiamo veduto, sentito, provato, possiamo chiamare celesti visioni. Era lo stesso sogno ripetuto tre volte, ma sempre con circo stanze diverse».

I sogni di San Giovanni Bosco:Sogno premonitore

Questo breve sogno contiene due profezie. La prima è la fontana, che ebbe acqua imbevibile per diversi anni, nel 1934 fu sostituita dall’acquedotto del Monferrato (l’acqua pagata).

I sogni di San Giovanni Bosco:Don Bosco sogna sua madre

Don Bosco conservò vivissimo l’affetto per sua madre; ne parlava sempre con commozione; e più volte se la vide comparire in sogni che restarono indelebili nella sua mente.

I sogni di San Giovanni Bosco:Il sogno delle 22 lune

Nel marzo del 1854 Don Bosco radunò i giovani interni del suo Oratorio e raccontò loro questo sogno. «Io mi trovavo con voi nel cortile e godevo nel vedervi vispi e allegri. Chi saltava, chi gridava, chi correva. A un tratto vedo uno di voi che si mette a passeggiare tra i compagni con un alto cilindro sul capo. Questo strano copricapo era trasparente, tutto illuminato all’interno, con la figura di una grossa luna, in mezzo alla quale si leggeva il numero 22. Stupito, cercai subito di avvicinarlo per dirgli che lasciasse quell’arnese da carnevale; ma ecco che l’aria si oscura, il cortile si sgombra e tutti i giovani si raccolgono sotto i portici della casa. Io li osservo: sono pallidi e pieni di paura. Fra di loro scorgo quello del cilindro, più pallido degli altri e con una coltre funebre sulle spalle. Cerco di avvicinarlo, ma una mano mi trattiene e vedo uno sconosciuto serio e di nobile aspetto che mi dice ..

I sogni di San Giovanni Bosco: Grandi funerali a Corte

Grandi funerali a Corte Una notte, verso la fine del novembre 1854, Don Bosco sognò di trovarsi nel cortile circondato da preti e da chierici, quando comparve un valletto di corte con la sua rossa uniforme che, giunto alla sua presenza, gridò ...

I sogni di San Giovanni Bosco: Una stupenda e alta chiesa

Ormai Don Bosco è già sacerdote e sta perfezionandosi negli studi teologici nel Convitto Ecclesiastico di Torino, sotto la direzione di San Giuseppe Cafasso. Ed ecco due altri sogni che destano lo stupore in chi conosce le vicende dell’Oratorio ambulante di Don Bosco, perché sono due sogni che fanno conoscere in precedenza al Santo le varie tappe e il progressivo sviluppo della sua Opera. In queste autentiche visioni vide anche la chiesa di Maria Ausiliatrice vent’anni prima che fosse costruita. Ecco i passi più significativi: li citiamo con le sue stesse parole.

I sogni di San Giovanni Bosco: Un pergolato di rose

Il sogno seguente porta evidenti i caratteri di una visione più che di un sogno. Infatti Don Bosco, nel raccontarlo ai suoi primi Salesiani, s’introdusse così: «Perché ognuno di noi abbia la sicurezza che è Maria Vergine che vuole la nostra Congregazione, vi racconterà non già la descrizione di un sogno, ma quello che la stessa Beata Madre si compiacque di farmi vedere».

I sogni di San Giovanni Bosco: Nuovi interventi dall’alto

Il sogno dei 9 anni si rinnovò per lo spazio di circa 18 anni. Il quadro generale era lo stesso, ma ogni volta era accompagnato da scene accessorie sempre nuove, che adombravano lo svolgersi della sua futura missione di apostolo dei giovani. In questi interventi dall’alto si trova la spiegazione della sua calma imperturbabile e della sicurezza di riuscire in ogni sua impresa.

I sogni di San Giovanni Bosco: «Non con le percosse...»

Alla tenera età di 9 anni Don Bosco ha il suo primo sogno. In esso Gesù e la Vergine gli preannunziano, sebbene in forma velata, la sua futura missione.