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Madonna delle Lacrime - Siracusa

La storia della Madonna delle Lacrime

Il 21 Marzo 1953, sabato, ebbi la gioia di benedire, con cuore di Padre, nella nostra Chiesa Parrocchiale del Pantheon, le nozze di due semplici creature: Angelo Iannuso di Vincenzo e Antonina Lucia Giusto di Eduardo. Gli sposi avevano progettato di celebrare le nozze in Dicembre del 1952, durante l'Ottavario della Festa di S. Lucia, nella Basilica del Sepolcro. Per un lutto di famiglia la data del matrimonio fu trasferita e si rimase così nella Parrocchia della sposa. Assai gradito ai giovani sposi fu il regalo di un quadretto da capezzale raffigurante il Cuore Immacolato di Maria: dono di nozze di una loro cognata, che l'aveva acquistato per L.3.500 presso l'Emporio di Salvatore Floresta al Corso Umberto I n. 28 in Siracusa.

Madonna delle Lacrime di Siracusa: Testimonianze

La relazione giurata, presentata alla Curia Arcivescovile di Siracusa, circa l'analisi delle lacrime della Madonnina di gesso, eseguita il giorno 1 e 2 Settembre 1953, e la relazione analitica del liquido sgorgato dagli occhi della Madonnina in Via degli Orti 11 in Siracusa, in data 17 Ottobre 1953 sono state depositate presso il Tribunale Ecclesiastico di Siracusa dal Dott. Michele Cassola. E qui mi piace ricordare quanto il 24 Agosto 1966 il Dott. Tullio Manca a Camaldoli mi confidò: al momento della lacrimazione della Madonnina lui era il medico curante della Antonietta Giusto. Ha visto lacrimare la Madonna e per assicurarsi mise le dita negli occhi, se le bagnò di lacrime e istintivamente si asciugò nel fazzoletto, che purtroppo perdette per averlo dato ad una ammalata. È una testimonianza ma è bene conoscere che il 25 Settembre il Tribunale speciale ecclesiastico costituito con decreto arcivescovile del 22 Settembre 1953 iniziò i suoi lavori per l'esame del fatto della lacrimazione dell'immagine del Cuore Immacolato di Maria in via degli Orti. Furono citati ed ascoltati sotto la santità del giuramento ben 201 testimoni oculari, i quali tutti hanno attestato la realtà storica del fatto della Lacrimazione del Cuore Immacolato di Maria in via degli Orti. È a tutti nota l'eco che il prodigioso miracolo delle Lacrime di Maria ebbe in ogni categoria di persone in Città, mentre la notizia per le vie della stampa e della radio raggiungeva anche paesi e regioni lontane. Via degli Orti divenne luogo di preghiera, mentre file interminabili di pellegrini, sani e malati, accorrevano da ogni parte fra canti e invocazioni. Ho potuto seguire giorno per giorno, direi ora per ora, vere folle di fedeli che venivano ad implorare grazie ai piedi della Madonnina. Un sentimento unanime di commozione toccava i cuori di tutti e li spingeva decisamente a penitenza.

Madonna delle Lacrime di Siracusa: Comunicati e commenti

«I Vescovi di Sicilia, riuniti ieri per la consueta Conferenza in Bagheria (Palermo), hanno ascoltato l'ampia relazione dell'Ecc.mo Mons. Ettore Baranzini, Arcivescovo di Siracusa, circa la "lacrimazione" della immagine del Cuore Immacolato di Maria, avvenuta ripetutamente nei giorni 29 - 30 - 31 agosto e 1 settembre di quest'anno, a Siracusa (via degli Orti n. 11), vagliate attentamente le relative testimonianze nei documenti originali, hanno concluso unanimemente col giudizio che non si può mettere in dubbio la realtà della lacrimazione. «Fanno voti che tale manifestazione della Madre Celeste ecciti tutti a salutare penitenza ed a più viva devozione verso il Cuore Immacolato di Maria, auspicando la sollecita costruzione di un Santuario che perpetui la memoria del prodigio. Palermo, 12 dicembre 1953. + Ernesto Cardinale Ruffini Arcivescovo di Palermo»

Madonna delle Lacrime di Siracusa: Il santuario

Fu compito dell’allora arcivescovo Mons. Calogero Lauricella avviare e condurre, pur fra tante prove, con fede, prudenza ed equilibrio i lavori della parte superiore del Santuario. La sera del 5 novembre 1994 S. E. l’Arcivescovo Mons. Giuseppe Costanzo preleva il quadretto della Madonna dalla Cripta e lo sistema definitivamente fra candidi marmi nell’apposita edicola sovrastante l’Altare del Santuario.