MaM
Messaggio del 25 novembre 1991:Cari figli, anche questa volta vi chiamo alla preghiera. Pregate affinché siate capaci di capire quello che Dio desidera dire attraverso la mia presenza e attraverso i messaggi che io vi do. Desidero avvicinarvi sempre di più a Gesù e al suo cuore ferito affinché siate capaci di capire l'amore senza misura che si è dato per ognuno di voi. Per questo, cari figli, pregate affinché dai vostri cuori sgorghi una fonte di amore su ogni uomo e su quelli che vi odiano e vi disprezzano; così, con l'amore di Gesù, sarete capaci di vincere ogni miseria in quel mondo doloroso che è senza speranza per quelli che non conoscono Gesù. Io sono con voi e vi amo con l'amore di Gesù senza misura. Grazie per tutti i vostri sacrifici e preghiere; pregate affinché io possa aiutarvi ancora di più Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

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Madonnina delle Lacrime di Civitavecchia

Appunti trascritti dal mio diario personale + Girolamo Grillo vescovo di Civitavecchia

Poiché mi sono accorto che dopo la lacrimazione di sangue della «Madonnina di Civitavecchia», avvenuta tra le mie mani il 15 marzo 1995, sono rimasto alquanto traumatizzato per un certo periodo di tempo, preferisco attingere direttamente dal mio diario personale, dal quale specialmente per quanto attiene i giorni precedenti la suddetta lacrimazione, appare in maniera chiara la lenta evoluzione del mio atteggiamento dallo scetticismo iniziale in poi…

Civitavecchia, un mistero lungo dieci anni

«L'albero si riconosce dai frutti». Monsignor Girolamo Grillo cita il Vangelo per rispondere a chi gli chiede, dieci anni dopo, un giudizio sulla vicenda della Madonnina che piangeva sangue. Tanti ne sono passati, infatti, dal 2 febbraio 1995, quando il fenomeno si manifestò per la prima volta. E il vescovo di Civitavecchia, che il successivo 15 marzo fu testimone diretto di una delle lacrimazioni, oggi salta a pie' pari tutti i discorsi sul «vero o falso», e ricorda un colloquio avuto proprio in quei giorni con il cardinale Joseph Ratzinger. «"Eminenza" - gli dissi - se non si tratta di un fatto soprannaturale tutto si sgonfierà da sé. Ma se lo fosse, nessuno potrà fermare la Madonna». E lui mi rispose: «Sì è proprio così».

Divine lacrime di donna - Di Antonio Socci

Ha fatto scalpore nel 1995 il caso della Madonnina di Civitavecchia. Oggi, dopo dieci anni esatti di attente analisi, condotte da specialisti al di sopra di ogni sospetto, si è dovuto riconoscere che quelle lacrime di sangue (umano) che sgorgano da una Madonnina di gesso (una statuetta piena, come hanno rivelato le radiografie, senza nulla di sospetto al suo interno) sono scientificamente inspiegabili. E’ dunque la ragione umana, qua, che “vede” con gli occhi e tocca “con mano” una scintilla di soprannaturale che ha fatto irruzione nella storia (così come nei clamorosi miracoli che avvengono a Lourdes e in tanti altri luoghi). Per non riconoscere l’evidenza del Miracolo in questo caso occorrerebbe rinnegare la ragione e rifugiarsi nel pregiudizio. Come diceva un grande giornalista e scrittore inglese, Gilbert K. Chesterton: “Chi crede ai miracoli lo fa perché ha delle prove a loro favore. Chi li nega lo fa perché ha una teoria contraria ad essi”.

Il Pianto della Madonna

In un incontro con i pellegrini italiani sotto una delle tende verdi, l’11 marzo è stato chiesto a P. Slavko se il pianto della statuetta di Civitavecchia fosse un segno. Egli ha risposto spaziando ben oltre su...

La storia della lacrimazione della Madonnina di Civitavecchia

«Madonnina delle lacrime di Civitavecchia» è il devoto appellativo assegnato a una statuetta di Medjugorje protagonista dell’ultima, clamorosa “rivelazione“ mariana. Un episodio avvenuto il 2 febbraio e diventato in pochi mesi un caso di dimensioni internazionali. Sia per i misteriosi ma significativi collegamenti con Medjugorje, sia per l’intervento immediato della gerarchia ecclesiastica locale e della Congregazione pontificia per la dottrina della fede. In poco più di un anno Civitavecchia, per il vastissimo intervento di giornali e televisioni, per le sue ripercussioni sull’opinione pubblica, per i suoi risvolti sociali e culturali, per la devozione popolare suscitata, è stata accostata alle altre grandi epifanie mariane dell’Otto e del Novecento. Tanto che qualcuno ha già tracciato una linea retta che muove da Lourdes e, attraverso Fatima e Medjugorje, arriva a Civitavecchia, alle porte di Roma, nel cuore stesso della cristianità.rn

Madonnina delle Lacrime di Civitavecchia: La lacrimazione verso il riconoscimento?

In seguito ad un parere espresso da Laurentin e pubblicato dal Corriere della Sera a metà aprile, si sono riaccesi i riflettori sul fenomeno di Civitavecchia: sostanzialmente il mariologo francese sosteneva che non c'era bisogno di un riconoscimento della soprannaturalità del fatto, ma che bastava riconoscere l'autenticità del culto. Interpellato a riguardo dai giornalisti, il vescovo di Civitavecchia Mons.Grillo (nelle cui mani è avvenuta l'ultima lacrimazione della ormai celebre statuina), ha affermato che egli intende emettere una dichiarazione più impegnativa. Riportiamo i passi salienti di un'intervista rilasciata a Barbara Bordicchia per il Messaggero.

Civitavecchia al traguardo:un aiuto per Medjugorje?

Dopo quasi due anni di lavoro gli undici esperti della Commissione teologica, incaricata di accertare le lacrimazioni della Madonnina di Medjugorje a Civitavecchia, hanno concluso positivamente le indagini. Il materiale raccolto è stato inviato alla Congregazione per la dottrina della fede che in piena autonomia esprimerà la propria valutazione. René Laurentin, membro della stessa Commissione nonchè l'unico autorizzato a rilasciare dichiarazioni, ha detto che "quella lacrimazione è un fenomeno molto positivo, che sta dando buoni frutti. Mi sembra un buon segno del Cielo". Laurentin ha anche smentito l'errata notizia secondo la quale egli non farebbe parte della Commissione d'inchiesta: "E' falso. E' stato monsignor Grillo a chiedermi di far parte della Commissione e io ho accettato".

Le lacrime della Madonna di Civitavecchia

E’ alta 42 centimetri ed ha un basamento di circa 5 centimetri. Pesa poco più di due chilogrammi ed è stata realizzata nel laboratorio di un artigiano croato, Sqepan Vlaho, di 38 anni in un paesino a pochi chilometri da Medjugorje. Quando il giornale tedesco "Bild" pubblica, quasi facendola sua, la tesi del ‘Telefono antiplagio’ - secondo la quale all’intemo della statuetta ci sarebbe una pompetta sensibile agli impulsi di un telecomando - Vlaho replica così all’inviato del popolare quotidiano: "lo non ci ho messo proprio niente. Nella statua che è uscita dal mio negozio c’è solo gesso, acqua e il sudore mio e della mia famiglia. I trucchi ce li hanno messi gli italiani".