MaM
Messaggio del 21 settembre 2012:Cari figli, anche stasera in maniera particolare vi invito: preghiamo per tutti i miei figli che sono lontani dai propri genitori, per tutti i miei figli che si sono allontanati da mio figlio Gesù'. Cari figli pregate anche voi perché' ritornino a mio figlio Gesù', si ritrovino nella loro famiglia e ritornino nella mia Chiesa. Io prego per tutti voi e intercedo presso mio Figlio per ognuno di voi, Grazie cari figli perché' anche oggi avete risposto alla mia chiamata.

Articoli

Vita Cristiana

La leggenda della via luminosa sul lago (Santa Mustiola)

Per tutto l'anno il lago dorme come un piccolo specchio incantato.Le pendici dell'Umbria ad oriente e della Chiana ad occidente vi si riflettono nel fondo simili a nidi sepolti di usignoli. I torrenti vi scrosciano dentro con le loro acque odorose di mentastri e di timo. Quando il sole accende i colli all'intorno, il lago dondola un poco come una conchiglia d'argento. Le notti di pioggia un fiotto di schiuma canta sulla bocca dei venti, e un falco sbatte famelico le ali su i cannetti spiando, con l'occhio torbido, il luccichio di un pesce che aggalli sulle alghe. Nei meriggi consueti rimane laggiù fermo e spianato come una tavola di piombo. Nei tramonti di marzo, le nubi vi si specchiano sopra leggere come una frana rossa di peschi in fiore, e tra le pause della pioggia, l'arcobaleno sboccia e fa ridere le onde in un cerchio di colori.Ma una notte di estate, ogni anno, quando anche le stelle cascano dal cielo con lacrime d'oro, su le acque si stende una strada bianca, un largo solco di sole che adagio sussurra la leggenda lontana.E prima che l'alba di quel giorno si levi, si affacciano su le rupi i pastori, spingendo il gregge in proda al lago: i pescatori non sciolgono la barca, ma si curvano sulle acque, bagnandosi la punta della mano e si tracciano in fronte un ampio segno di croce... rn

Padre Cantalamessa: Come liberarsi dal peccato, il cancro che ci porta alla morte

Tra i discorsi del padre Raniero Cantalamessa, predicatore ufficiale del Papa, ce n'è uno tenuto ai giovani, che ha particolarmente colpito e che cerchiamo di riassumere.

Quanto ha sofferto la Madonna per noi!

Riflessioni di un eremita.

Sono i tempi dell’anti-cristo: non temete “prendete l’armatura di Dio per resistere nei giorni cattivi”

Di fronte alla confusione e al disorientamento, che minaccia tanti fratelli per il levarsi di voci “autorevoli” che disapprovano, come priva di fondamento, la loro esperienza spirituale di conversione, dovuta agli interventi molteplici di Maria, dobbiamo conservare la pace, unita alla prudenza dei serpenti e alla semplicità delle colombe. Anche se un clima “ufficiale” di derisione, e, nel caso migliore di commiserazione, accompagna spesso chi crede negli interventi di Maria, dobbiamo stare tranquilli e non dubitare, perché ciò che ci porta a Dio e rinnova la nostra vita non può essere che opera di Dio.

Accettare con amore la Croce

In preparazione alla festa della Esaltazione della Croce che a Medjugorje ricorre la domenica antecedente il 1 settembre (questa volta l’undici settembre), il tema della croce è stato ripreso negli incontri dei frati con i pellegrini. P. Jozo ha ricordato che la vera conversione del cuor avviene quando si decide di abbracciare la croce: allora essa diventa la nostra vittoria, diventa segno di gioia e di salvezza.

Dal grande castigo al regno della pace

Come corrispondono a messaggi e a profezie ben note le parole di Seredne! Caterina Emmerich, la grande stigmatizzata (+ 1824): “Lucifero sarà lasciato libero per un tempo di 50—60 anni prima del 2000”. E la visione di Leone XIII sui demoni che invasero la terra e assalirono la Chiesa quasi a farla crollare, per cui ordinò la preghiera a S. Michele Arcangelo alla fine di ogni Messa? (fine 800). E il sogno di Don Bosco sulla spada che si abbatterà su Roma (la Chiesa), tra l’inerzia dei sacerdoti, Maria che disperderà i nemici fino allo spuntare della pace sulla terra; il Pontefice spodestato e che poi riprende il suo gregge con il vessillo della Vergine in mezzo alle rovine, fino al Te Deum cantato dai superstiti (1870)? Suor Lucia di Fatima: “La Madonna è molto scontenta perché non si è fatto caso al suo messaggio del 1972".

Perché preghiamo i santi?

Ognuno di noi già al momento del concepimento, già dall'eternità è inserito nel piano di Dio. Conosciamo bene la storia di san Paolo che per tanti anni è vissuto come "Saulo" perseguitando i cristiani. Poi Dio l'ha chiamato, l'ha risvegliato, e in lui c'è stato un rapido cambiamento di vita. Quando Dio ci chiama, ci afferra, lo fa per far rinascere in noi l'uomo nuovo, per risvegliare in noi la creatura nuova prevista dall'eternità nel piano di salvezza; e ogni grazia tende a risvegliare la nostra originalità. Non sottolineeremo mai abbastanza questo bisogno che è il fondamento della nostra vita spirituale: manifestarci nella nostra originalità, così come siamo in Dio. Non mi riferisco qui all'originalità di cui parlano gli uomini, ma all'originalità in Dio, all'immagine che Dio ha impresso in noi dall'eternità e che noi dobbiamo cercare di realizzare in noi stessi. E per fare questo dobbiamo saper ascoltare Dio, saper vivere l'unione completa con Dio, così come l'hanno vissuta i santi.

Le dodici stelle della Chiesa di p. Daniel-Ange

Il Santo Padre ai giovani a Toronto ha detto una frase molto semplice: "se amate Gesù, amate la Chiesa!". Chiediamo a Maria di farci vedere e amare la Chiesa così come la vede e la ama Lei. Parlerò della Chiesa costituita da 12 stelle. La prima stella è la Chiesa eterna, la Chiesa nella sua totalità. La Chiesa è eterna perché ha il suo inizio nel Cuore della Santa Trinità; attraverso tutti i secoli e tutta la storia. La Chiesa è costituita da tre grandi galassie interconnesse. C'è la galassia del Cielo, che è la più numerosa: la parte più grande della Chiesa si trova in Cielo e ogni volta che la Madre di Dio viene a visitarci sulla terra, in realtà ci manifesta l'esistenza del Cielo, ci mostra il nostro futuro, la nostra immortalità. Tra la Chiesa del Cielo e quella della Terra c'è un'altra piccola galassia che chiamiamo Purgatorio. L'amore di Dio è talmente grande che se al momento della morte il nostro cuore non è diventato ancora come quello di un bambino, il Signore ci dona la meravigliosa possibilità in Purgatorio di ritornare puri come bimbi. Sulla terra si vive il tempo della fede, in Purgatorio il tempo della speranza gioiosa e in Cielo non si vive altro che l'amore. E tra tutta queste galassie c'è un'incessante comunicazione d'amore e di vita.

In comunione tra noi e con i santi

"Cari figli, oggi gioisco con il vostro Patrono... Chiedete attraverso i vostri santi protettori, affinché vi aiutino a crescere nell’amore verso Dio" (messaggio del 25 luglio). È un chiaro richiamo da parte della Madonna a volgere i nostri sguardi verso il Cielo e riconoscere quegli amici che il Signore stesso ci dona per imparare a camminare verso di Lui.

L‘Europa nella crisi delle culture di Joseph Ratzinger

Estratto della conferenza tenuta la sera di venerdì 1 aprile 2005 a Subiaco, al Monastero di Santa Scolastica. Il testo completo uscirà in un volume edito da Cantagalli di Joseph Ratzinger