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Messaggio del 31 gennaio 1984:Continuate ad aiutare i poveri, a visitare i malati e a pregare per i defunti.

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Il Purgatorio

Il Purgatorio

Le anime che, sorpresi dalla morte, non sono tanto colpevoli da meritare l’Inferno, né tanto buone da essere ammessi immediatamente in Paradiso, dovranno purificarsi nel Purgatorio. L’esistenza del Purgatorio è verità di fede definita.

Il purgatorio per San Pio da Pietrelcina

Molti Santi ebbero grande devozione per le Anime del Purgatorio. In questa devozione si distinse anche Padre Pio da Pietrelcina: egli ha sempre avuto una grande devozione per loro. Le Anime ebbero sempre un posto di privilegio nella sua vita spirituale. Egli si ricordava costante mente di loro, non solo nelle sue preghiere quotidiane, ma, soprattutto, nel Santo Sacrificio della Messa. Un giorno, conversando con alcuni frati che lo interrogavano, proprio sull’importanza di pregare per queste anime, il Padre disse: “Su questa montagna (cioè a San Giovanni Rotondo) salgono più anime purganti che uomini e donne ancora viventi ad assistere alle mie Messe e a cercare le mie preghiere”

Purgatorio secondo Santa Caterina da Siena

Parla Gesù alla santa: “E se ti volgi al Purgatorio troverai ivi la mia dolce e inestimabile Provvidenza verso quelle anime tapinelle che stoltamente perderono in tempo, ed essendo ora separate dal corpo non hanno più il tempo per poter meritare. A loro io ho provveduto per mezzo vostro, di voi che siete ancora nella vita mortale e avete il tempo per loro e, mediante le elemosine e l'ufficio divino che fate dire ai miei ministri, insieme ai digiuni e alle orazioni fatte in stato di grazia, potete abbreviare loro il tempo della pena, confidando nella mia misericordia. O dolce provvidenza !“

Il Purgatorio nel pensiero di Santa Teresa di Liseux

Se si ponesse la domanda: “È necessario passare dal Purgatorio prima d'andare in Cielo?”, penso che la maggior parte dei cristiani risponderebbe affermativamente. La dottrina, invece, insegnata da Santa Teresa di Lisieux, Dottore della Chiesa, sulle orme di Santa Teresa d'Avila e di Santa Caterina da Siena, può essere così enunciata:

Il Purgatorio nella Tradizione Cattolica

Gli antichi Greci e Romani chiamavano necropoli, cioè “città dei morti” il luogo dove seppellivano i loro morti. I primi cristiani, invece, fin dagli inizi del Cristianesimo, non chiamavano più quel luogo necropoli, ma cimitero, dal greco “koimeteri “, che significa “dormitorio “. Era un atto di fede nell ‘immortalità dell'anima.

Il Purgatorio nell'antico e nel nuovo testamento

In passato si sentiva spesso parlare dal pulpito di “novissimi”. Ora se ne parla sempre meno. Si sente parlare di problemi sociali, politici, economici..., ma non più dei problemi fondamentali dell'esistenza umana, come sono appunto i “novissimi” Forse, senza volere, siamo scivolati nel materialismo e nell'ateismo pratico. E avvenuto al nostro Cristianesimo quel che avviene alle capanne africane: le tèrmiti ne rodono i pali di sostegno, lasciando pressoché intatto l'esterno. Basta un colpo di vento per farle crollare.

Il trattato del Purgatorio di Santa Caterina da Genova

Come Santa Caterina, per comparazione del divin fuoco il quale in sé sentiva, comprendeva com' era il Purgatorio, e in che modo vi stanno l' anime contente e tormentate.

Esiste il Purgatorio?

Una delle verità religiose più dibattute nella Chiesa e più nebulose per i credenti, è l’esistenza del Purgatorio. La morte è la verità più sicura per ogni uomo, sia egli piccolo o grande, dotto o ignorante, ricco o povero. "E’ stabilito, ricorda S. Paolo, che tutti gli uomini devono morire" (Eb 9,27). La fine della vita temporale ci apre a una vita immortale, senza fine, con una duplice soluzione: salvezza o perdizione eterna.